4-
SFIDA SUI CONTENUTI
Lettera aperta al Presidente Alessio
Ortona
Caro Presidente,
Vent'anni di presidenza (1984-2004) sono un periodo più che ragionevole non
solo per fare programmi, ma soprattutto per portarli a termine.
Poiché invece dal palco di Pordenone Tu hai pubblicamente affermato -all'alba
di un ventennio di presidenza- che "L'ARI NON HA PROGRAMMI", credo sia un
dovere fornirTi quei programmi e quelle idee che Tu stesso dici di non
possedere.
Su queste idee (tutte discutibili e tutte perfettibili) io Ti invito ad un
pubblico e sereno dibattito, di fronte a tutti i radioamatori italiani, come,
dove e quando vorrai: sulle pagine di Radio Rivista, su quelle del
Radiogiornale, oppure di persona in occasione della prima riunione a carattere
nazionale.
Quando leggo Radio Rivista, vedo che fin troppe pagine sono dilapidate in
ramanzine melense ed esercizi letterari di incerta fattura (i microfoni di
legno, Don DX, articoli apologetici auto-comissionati...): incominciamo, una
buona volta -se ne sei in grado- a parlare di contenuti.
AZIONI ISTITUZIONALI
1. Creazione di un comitato di saggi che riscriva in larga parte lo
Statuto dell'ARI, al fine di renderlo -dopo più di mezzo secolo dalla sua
formulazione- adatto ai tempi mutati, eliminandone non solo gli anacronismi,
ma soprattutto le numerose incertezze interpretative, che si risolvono in
corrispondenti margini di discrezionalità e possibile arbitrio.
In particolare, il nuovo Statuto dovrà fissare principi di coerenza contabile
e trasparenza amministrativa cui la futura dirigenza dovrà uniformarsi.
2. Elaborazione da parte di un comitato di saggi di un codice di
comportamento che ogni eletto nazionale dovrà sottoscrivere all'atto della
nomina, al fine di assicurare che nessuno tragga alcuna utilità privata dalla
propria funzione associativa.
Il codice di comportamento prevederà, tra l'altro, il divieto di operazioni in
conflitto di interessi, nonchè la dichiarazione annuale da parte di ogni
eletto degli emolumenti ricevuti (anche sotto forma di beni, servizi o utilità
di qualsiasi genere) a proprio favore o a favore di propri congiunti, da parte
dell'ARI o di terzi come conseguenza della propria carica sociale.
AZIONI ORGANIZZATIVE E DI RISANAMENTO DEL
BILANCIO
3. Spostamento dell'ARI dall'attuale sede in affitto nel centro di Milano
ad una sede permanente gratuitamente concessa da una pubblica amministrazione.
Risparmio stimato: 15.000 Euro all'anno.
Liberazione per fini istituzionali delle risorse del fondo "CASA ARI" di oltre
200.000 Euro, attualmente inutilizzato.
4. Bonifica della voragine di EDIRADIO con totale ripensamento delle
modalità di pubblicazione e direzione di Radio Rivista. Risparmio stimato:
oltre 100.000 Euro all'anno.
5. Ristrutturazione dell'organico dei dipendenti e metodologie di lavoro
interne all'ARI, occorrendo anche con ricorso alle nuove tipologie di lavoro
disponibili (legge Biagi, telelavoro, ecc.). Risparmio stimato: circa 40.000
Euro all'anno.
6. Risparmio sui costi di Radio Rivista evitando la pubblicazione delle
lunghe pagine di resoconto dei verbali del Consiglio Direttivo Nazionale
(situazione che non vede analogo in nessuna altra associazione radiantistica
nel mondo, che si sappia).
I verbali potranno essere consultabili dai Soci su Internet (previa
registrazione con password), in modo molto più organico e tempestivo, e senza
spese.
7. Riunioni del Consiglio Direttivo Nazionale, solo per l'ordinaria
amministrazione, in videoconferenza invece che di persona. Risparmio stimato:
circa 7.000 Euro all'anno.
8. Servizio QSL in appalto esterno con scorporo del costo del servizio
dalla quota associativa, così da rendere facoltativo il servizio solo per chi
lo desidera. Risparmio: decurtazione immediata della quota associativa per chi
non usufruisce del servizio QSL.
Risultato: oltre 160.000 Euro all'anno di risparmi su di un bilancio che
sfiora il milione di Euro.
Un buon 15% che consentirebbe una immediata riduzione delle quote associative
sino al 20%.
RAPPORTI ISTITUZIONALI
9. Rifondazione dei rapporti col Ministero, oggi gravemente pregiudicati
a causa di iniziative personali del Presidente, e totalmente inesistenti.
10. Partecipazione e gestione propositiva dei rapporti con la IARU, che
attualmente l'ARI non pare sviluppare appieno a causa del cumulo di numerose
(e più disparate) cariche tutte in capo alla stessa persona, i2MQP.
11. Gestione attiva dei rapporti con le altre principali associazioni
europee, ai fini di scambio di iniziative ed esperienze.
Risultato: accresciuto status dell'ARI, oggi svilito e spesso confuso con
quello di altre associazioni di più recente tradizione.
RAPPORTI ESTERNI
12. Pianificazione annuale delle azioni di propaganda nei confronti delle
scuole, del pubblico e specialmente dei mass media, con assegnazione di linee
programmatiche alle Sezioni perchè ne curino la realizzazione, ciascuna nel
proprio territorio di competenza.
13. Pianificazione annuale delle iniziative da intraprendere con le pubbliche
amministrazioni locali, con assegnazione di linee programmatiche alle Sezioni
perchè ne curino la gestione, ciascuna nel proprio territorio di competenza.
14. Istituzione di corsi di formazione nel settore delle comunicazioni con
utilizzo dei fondi europei disponibili. Creazione di opportunità di lavoro per
giovani radioamatori docenti, con evidente ritorno in termini sia finanziari
che di propaganda.
15. Istituzione di cooperative di giovani radioamatori, con utilizzo degli
incentivi statali ed europei disponibili, per la costruzione, in piccole
serie, di apparati ed accessori di interesse radiantistico, la cui
commercializzazione dovrà essere pensata in chiave europea, e quindi di un
mercato potenziale di diverse centinaia di migliaia di OM.
16. Azione volta al recupero dei soci che hanno abbandonato l'ARI, attraverso
la comprensione delle motivazioni che li hanno indotti a farlo. Se su quasi
45.000 licenze di radioamatore neanche 15.000 sono gli iscritti all'ARI,
questo significa che qualcosa non ha funzionato nelle politiche associative,
ed occorre individuarne i motivi per apportare i giusti correttivi.
Risultato: recupero ed espansione della base sociale, con quel che ne consegue
in termini gestionali e di accresciuta capacità progettuale del Sodalizio.
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Allora, Presidente: Ti attendo presto per un dibattito ampio, sereno, senza
pregiudizi e soprattutto nell'interesse di tutti i radioamatori italiani,
perchè senza progetti, senza discussioni e senza idee una Associazione si
sfalda e alla fine muore.
E consentimi una nota di chiusura.
Dietro le Tue reprimende editoriali su Radio Rivista dovrebbero stare le idee
e le capacità propositive che però Tu hai pubblicamente dichiarato di non
possedere.
Allora pensa di più alle cose da fare e dispensa meno bacchettate letterarie,
che rischiano tanto di ricordare i solitari esercizi di quell'aspirante
direttore d'orchestra che, davanti allo specchio, sognava gli applausi di un
pubblico inesistente.
Avv.Luigi Belvederi, i4AWX
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5-
Comunicato stampa
Fatti di cui *NON*
si parla - nr.2
Al Presidente dell'A.R.I. Associazione Radioamatori Italiani,
Al Consiglio Direttivo dell'A.R.I. Associazione Radioamatori Italiani,
(VicePresidente, Segretario,
ViceSegretario, Consiglieri e Sindaci Revisori),
a RadioRivista, Organo Ufficiale dell'A.R.I. (con preghiera di
pubblicazione).
Ed anche, in Ccn,
al Consiglio Direttivo del Comitato Regionale Toscano
(Presidente, VicePresidente, Tesoriere, Segretario e
Sindaci Revisori),
al Presidente, al Consiglio Direttivo ed i Soci della Sezione ARI di
Pontedera,
a RadioGiornale (con preghiera di pubblicazione),
FATTI DI CUI **NON** SI PARLA Gennaio 2004
IL MACIGNO NELLA SCARPA
E' appena iniziato il 2004, da 15 giorni mi sto rigirando tra le
mani QST 1/2004, in attesa della nostrana RR che finalmente mi è appena
arrivata Appunto per ben iniziare l'anno nuovo, che mi auguro foriero di
belle cose per tutti, mi terrò solo per me ciò che mi tortura le estremità,
rimandando ad un'altra occasione le mie esternazioni.
Particolari auguri e ringraziamenti a coloro che mi hanno telefonato, mi
hanno scritto e coloro che hanno avuto la pazienza e la volontà di leggere
le mie righe.
Il ringraziamento non è loro dovuto in quanto lettori, ma perché facenti
parte di un'audience attenta, erudita e pronta ad ogni costruttivo ed onesto
stimolo, che mi ha dato alcuni interessanti ed arguti spunti di riflessione.
Buon Anno a tutti, da Roberto IZ5FCY
IL VELO PIETOSO
-Il "velo pietoso" nr. 1
Nella RR 1/2004, ancora grondante, a pag. 6 mi è balzato all'occhio il
calendario delle Mostre, ahimé senza firma..
Di notevole spessore il commento dell' Autore relativo alla Fiera di Novegro,
definita ".... forse la più grande mostra in Italia. " !!!!!
Ringrazio l'Autore e/o la Redazione per il patetico tentativo di elevare il
consesso meneghino agli apici dell'interesse radioamatoriale e come "dealer
event" nazionale, forse per campanilismo, forse per affezione parentale,
forse perché è "sotto l'uscio di casa" o forse per spostare il baricentro
dell'interesse generale sempre più verso Milano.
Che dire? Per fargliela intender meglio, come lo dicon loro: " A sto mond
gh'è tanta gent che campa, ma poca che cress !
Sarebbero doverose delle scuse a tutti gli altri organizzatori di Fiere o
Convegni.
-Il "velo pietoso" nr. 2
Il "Proclama nr. 22" di RR 1/200, dal quale il Presidente ci irrora di
sapienza e paternalistica saggezza, è la dimostrazione somma che quando si è
troppo impegnati a tesser le proprie lodi ci si dimentica di calzar le
brache.
Innanzitutto è già stato ampiamente dimostrato e documentato che le spese
editoriali sono nettamente minori altrove che in Ediradio, come dimostrato
dalla serie (e non UNO !!) di preventivi che il Luigi I4AVX, debitamente
stimolato, ha puntualmente prodotto.
Infine la scalata sugli specchi della Quota Sociale. Onestamente pensavo che
con i 10.500 Euro ( 20 Milionuzzi del vecchio conio ) che ci hanno fatto
spendere per il costoso, obsoleto, inutile e ferragginoso Sistema 36 (
surplus ??) del CED , gli avessero sistemato anche la funzionalità della
casella Email.
Ma non è così, perché non ha ricevuto nessuna mia Email e se l'ha ricevuta
non ha avuto il tempo di leggerla e se l'ha letta non l'ha capita, come
l'Editoriale mi conferma.
Anche a lui, nel suo dialetto " el secrett per non diventà vècc: non passà
di or denanz del specc"
DOMANDE AL PRESIDENTE : LA SEDE A.R.I....
DOVE?
Caro Presidente,
da circa trenta anni la questione della Sede A.R.I. è un argomento che ha
unito,diviso ed animato la schiera degli Associati.
Mi preme riprendere l'argomento perché ho la sensazione che il
concentramento di tutte le attività Sociali nell'hinterland milanese sia
scarsamente positivo.
Personalmente non trovo argomentazioni a sostegno della presenza e della
permanenza della Sede dell'A.R.I. a Milano e pur conoscendo fin troppo bene
il capoluogo lombardo e le sue innegabili potenzialità finanziare,
economiche e commerciali, a queste la nostra Associazione NON ha motivo di
attingere e da esse NON riceve nessun tipo di beneficio.
Per una Associazione "no profit" come quella dell'A.R.I. non rilevo NESSUN
genere o tipo di vantaggio nel risiedere vicino alla Borsa, in Galleria,
alla Fiera o in Via Montenapoleone.
Caro Presidente,
non trovi un 'tantinello' eccessivo e non sostenibile un affitto annuo di
20.421 Euro (39.540.000 Liruzze del vecchi conio), pulizie (10.500.00 Lire)
incluse?
Sono esattamente 3.295.000 Lire mensili…..nient e di eccezionale per Milano,
a pochi passi dal Pirellone e dalla Stazione Centrale!
Ma per Noi, queste spese sono davvero NECESSARIE ed INDISPENSABILI?
Caro Presidente,
con la presenza della nostra Sede nella cosiddetta Capitale Economica
d'Italia, quale tipo di beneficio o di prestigio riceve la nostra
Associazione?
Siamo una Finanziaria, un'Assicurazione, una Holding o una Società di
Capitali?
Viviamo forse di Borsa o di Import-Export?
Caro Presidente,
come riportato nel Verbale del C.D. 12 Settembre 2003, in apertura,anna
I0SNY ha lamentato l'improvvisa convocazione della Riunione del CDN, che lo
avrebbe distratto da impegni privati (lavoro, famiglia, ecc..). Questa
dichiarazione è stata motivata da Manenti come dovuta alla carenza di posti
letto negli alberghi a causa di una serie di manifestazioni fieristiche.
Da qui parte anche la riflessione riguardo ai costi di permanenza, a Milano
tutt'altro che indifferenti ed ai costi indotti sopportati dai
rappresentanti del CDN, che peraltro devono anche fare lo slalom sul
calendario, alla ricerca di un buco libero tra la serie sempre più fitta di
manifestazioni fieristiche.
Questo, visto che nel 2002 sono stati spesi 13.110 Euro (25.380.960 Liruzze
del vecchio conio) in rimborsi per il CD, fatti come quello sopra riportato,
quanto incidono ?
Caro Presidente,
sulla scia della riflessione di cui al punto precedente, permettimi di
spiccare uno svolazzo di pura fantasia e per assurdo immaginare che la Sede
a Milano, sia utilizzata anche per fare del "pressing" psicologico sui
rappresentanti del CD e dei CR periferici (ovviamente non residenti a Milano
o nelle vicinanze). Sempre nel mio aleggiare pindarico, potrei supporre che
indire "improvvise" e "non preannunciate" riunioni e cercare di cogliere
con calcolo sapiente e feroce il momento peggiore per i suddetti
Rappresentanti periferici, potrebbe essere un perfido mezzo per 'piegare',
spengere e/o sottomettere le volontà dei singoli "pendolari" inibendo o
mitigando le loro velleità contestatrici.
Questo non è tutto frutto della mia fervida fantasia ma questa "Legge del
Filo di Ferro", è una prassi che veniva ampiamente usata dal Senato nella
Roma Repubblicana per contrastare le dissidenze delle zone periferiche,
costringendo i rappresentanti delle più lontane Province ad un interminabile
ed estenuante andi-rivieni di centinaia di chilometri a cavallo..
Che fantasia, vero? Purtroppo quest'ultima parte non appartiene ad Asimov o
a De Champ, non è fantascienza, è Storia. Ma torniamo con i piedi ben saldi
in terra, alla dura realtà ...
Caro Presidente,
a mio parere ad una Sede Associativa, come la Sede A.R.I., dovrebbe assumere
una finalità politica oppure una finalità storica.
Se si volesse far assumere alla Sede dell'A.R.I. una valenza politica,
questa dovrebbe essere vicina alle Sedi Istituzionali dove si fa Politica,
ovvero vicino ai Ministeri a Roma (non necessariamente in una
villetta all'EUR !!! ).
Se invece si volesse far assumere alla Sede A.R.I. una valenza storica,
questa ricondurrebbe la Sede A.R.I. dove Guglielmo Marconi visse ed effettuò
i suoi primi esperimenti, oppure dove fondò le sue più note stazioni di
ricetrasmissione.
L'attuale collocazione a Milano, non sono capace di comprenderla,
interpretarla e giustificarla, anche perché allocata in una zona tra le più
care d'Italia.
Come se si navigasse nell'oro !!
La domanda è semplice : perché ???
Caro Presidente,
visto che nei Bilanci esiste un fondo Casa A.R.I. ed una donazione
immobiliare, cosa si aspetta a porre fine alla triste svalutazione di quel
danaro ed effettuare un 'salto storico', negli interessi dell'Associazione,
che spenderebbe MENO e degli Associati, che si sentirebbero meglio
rappresentati ?
Con quei mezzi a disposizione, lì fermi da decenni a far felici solo le
Banche, cosa si aspetta? Di comprare uno stand fisso alla Fiera di Milano?
Caro Presidente,
al di là delle ragioni esposte, che ritengo di una solidità granitica, ti
suggerisco di indire un referendum nazionale su tale argomento, effettuato
in ogni sezione con voto *segreto* per evitare qualsiasi condizionamento
palese od occulto.
Ciò che interessa tutti, deve essere approvato da tutti, metodo valido fin
dal tempo di Cicerone "…quod omnes tangit, debet ab omnibus approbari..".
Cosa intendi fare?
FATTI, PROGRAMMI ED IMPEGNI e non parole !!
Altrimenti sarebbe meglio tornare a fare "radio" invece di fare "edi..radio"
!!
A presto caro Presidente, 73 & 51,
Roberto IZ5FCY
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6-
INIZIATIVA ENCOMIABILE
il Radiogiornale auspica che si espanda
FATTI NON
PAROLE:
"1°
Diploma adotta un bambino"
In un'epoca in cui si discute
spesso di solidarietà tra i popoli della terra anche la Radio ha dimostrato
ancora una volta il suo potere di collante tra i popoli della terra. A
riguardo, ci hanno pensato i soci della Sezione di Locri (RC) e di Pizzo
Calabro, ovvero i Presidenti IK8IOI Massimo e IK8YFU, Alessandro,
l'Award Manager IK8YDP Franco, e tutti gli altri soci. E così, dopo
l'attivazione di alcuni castelli calabresi, l'alto senso di solidarietà e
fratellanza che contraddistingue i radioamatori ci ha spinto a fare qualcosa
di più. L'idea di adottare un bambino a distanza ha fatto subito presa tra
tutti i soci. Quale migliore modo ed occasione per aiutare chi certamente ha
più bisogno di noi?
Un diploma che fosse nel
contempo elemento di contatto tra OM e di solidarietà verso il prossimo. E'
bastato ripetere in aria "1° Diploma adotta un bambino" e subito molti
colleghi hanno dato il loro contributo radiantistico oltrechè finanziario.
Tutti hanno compreso il nobile fine tant'è che in molti, non potendo
partecipare direttamente alla manifestazione hanno voluto comunque essere
presenti inviando al Manager la loro contribuzione.
Ovviamente la raccolta è andata a buon fine. Infatti la sezione ha già
adottato un bel bimbo brasiliano di nome Jefferson Pereira Lima, nato il
14.02.1999, per il quale è stato effettuato un primo versamento di 260 euro
La foto sopra e' appunto quella di Jefferson. Nel contempo sono in stampa i
diplomi che a breve saranno inviati ai partecipanti. L'auspicio è quello di
proseguire nel mantenimento di questo fanciullo, organizzando altre
manifestazioni che abbiano come fine non solo la comunione tra i popoli ma
anche l'aiuto fraterno verso chi ancora oggi vive nella povertà più assoluta.
Appuntamento quindi ad aprile o maggio 2004 per la seconda edizione del
Diploma. Un grazie di cuore a tutti gli OM ed SWL che hanno dato il loro
contributo.
IK8YDP, Francesco
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7-
Da: "Umberto Molteni"
I DIECI PADRI DELLA SCIENZA ELETTRICA
Umberto Ferdinando Molteni i2ms
7 - Karl Friedrich Gauss (1777 - 1855)
Karl Friedrich Gauss, matematico, fisico, astronomo e geodeta tedesco, nasce a
Brunswick il 30 aprile 1777. Di modestissima famiglia, rivelò ben presto
eccezionali doti matematiche (per cui fu soprannominato princeps
mathematicorum), mostrando, tra l'altro, di essere in grado di calcolare
mentalmente la somma dei numeri interi da 1 a 60. Grazie all'interessamento ed
agli aiuti del duca di Brunswick, poté frequentare il collegio Carolino di
quella città e successivamente l'Università di Gottinga e attese con
particolare predilezione a ricerche di alta aritmetica. A Helmstädt si dedicò
anche all'algebra giovandosi di quella ricca biblioteca e dei consigli e
ammaestramenti di Christoph Heinrich Pfaff. Nel 1799 si laureò all'Università
di quest'ultima città con una tesi che contiene la prima completa
dimostrazione del teorema fondamentale dell'algebra. Nel 1801 completò la
pubblicazione delle "Disquisitiones Aritmeticæ". È l'opera monumentale della
sua giovinezza, che lo rivelò al mondo scientifico. Con essa la teoria dei
numeri assunse una forma organica.
A 17 anni aveva trovato "il metodo dei minimi quadrati" per la valutazione
degli errori dovuti alle osservazioni. Nei primi anni dell'Ottocento si dedicò
al calcolo delle orbite dei pianetini Cerere, Giunone e Pallade, allora appena
scoperti, dandogli l'occasione di applicare il suddetto metodo. Nel 1807 viene
nominato direttore dell'osservatorio di Gottinga con l'incarico di insegnare
matematica.
A partire da quell'anno le sue ricerche di matematica cedono di volta in volta
il passo, oltre che agli impegni professionali assunti, a ricerche
astronomiche, geodetiche e geometriche, a studi di fisica matematica e
sull'elettromagnetismo.
Nel 1828, è ospite, a Berlino, di Alexander von Humboldt, per partecipare a un
congresso scientifico. In quell'occasione fa conoscenza dell'illustre fisico
Wilhelm Eduard Weber, allora professore a Halle, e fra le varie questioni di
fisica su cui s'intrattiene con lui, con Humboldt ed altri scienziati, egli
particolarmente si sofferma sui problemi relativi al magnetismo terrestre, ai
quali da tempo aveva rivolto la sua attenzione.
Ritornato a Gottinga, continua le sue osservazioni sull'intensità magnetica e,
nel 1829, è affiancato dal fisico belga Quételet.
Nel 1831, Weber è trasferito a Gottinga e Gauss, trova in lui, oltre che
l'amico devoto, il prezioso collaboratore nelle sue ricerche sul magnetismo, e
primo frutto ne è il lavoro: "Intensitas vis magneticæ terrestris, ad mensuram
absolutam revocata" pubblicato nel 1832.
Per eseguire le delicate osservazioni egli ottiene la costruzione di un
osservatorio magnetico, che entra in attività nell'autunno dell'anno
successivo, e dove egli assume principalmente il compito di determinare la
declinazione e le sue variazioni giornaliere, mensili, annuali.
Promuove analoghe determinazioni in altri paesi fondando così il "Magnetischen
Verein", i cui risultati sono raccolti in un periodico diretto da lui e da
W.H. Weber.
Nel 1836 pubblica la memoria: "Erdmagnetismus und Magnetometer". Nel 1837
inventa il "magnetometro bifilare" che serve a determinare le variazioni della
componente orizzontale della forza magnetica terrestre nello stesso modo come
il magnetometro per la declinazione. Questo magnetometro consiste di un
magnete sospeso da due fili (sospensione bifilare); la sua deflessione è
misurata tramite la riflessione di un raggio di luce, proveniente da uno
specchio sistemato sul magnete stesso, proiettato su di un vicino arco
graduato.
Enuncia i teoremi generali relativi alle forze d'attrazione e di repulsione,
varianti in ragione inversa del quadrato delle distanze, fra cui si trovano le
proposizioni fondamentali della teoria del potenziale, che sono legati al suo
nome.
Ha inventato l'eliografo, un importante strumento, usato in quel tempo, per
impiego militare, per la telegrafia ottica. Era costituito essenzialmente da
un sistema di specchi che rifletteva la luce del Sole alla distanza di qualche
chilometro; la trasmissione dei messaggi avveniva secondo una successione di
lampi basato su un codice prefissato.
Gauss si occupò anche del problema della telegrafia elettromagnetica, e grazie
al suo contributo ed a quello di Weber, se più tardi, Carlo Matteucci e Karl
August von Steinheil, tale problema trovava una soluzione pratica.
Per poter comunicare tempestivamente tra il laboratorio e l'osservatorio
astronomico in Gottinga, Gauss e Weber collegarono tra di loro i due edifici
con un telegrafo elettrico. Questo è stato uno dei primi impieghi (1834) della
telegrafia elettrica. Consisteva di una linea di filo di ferro lunga circa
4572 metri nella quale venivano trasmessi degli impulsi di corrente
magnetoelettrica.
Attese alle risoluzioni di varie questioni di diottrica, calcolò il doppio
obiettivo acromatico, fece costruire oculari usati tuttora, che portano il suo
nome.
La morte lo coglie a Gottinga il 23 febbraio 1855.
In suo onore, l'unità di misura dell'induzione magnetica è il gauss.
Curiosamente, il termine di "degauss" è stato usato durante la II Guerra
Mondiale, quando gli alleati presero provvedimenti per neutralizzare i campi
magnetici esterni delle navi, onde immunizzarle dalle mine magnetiche
Tedesche.
Segue: 8 - Michael Faraday
Umberto Ferdinando Molteni I2MS
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8-
ATTENTI ALLA SCOSSA!
Folgorazione:
cosa fare?
Ricordate che ogni secondo di contatto con la sorgente di elettricità riduce
le possibilità di sopravvivenza del folgorato. Togliete il contatto nel modo
più rapido e più sicuro possibile.
In casa staccate la spina o togliete la corrente chiudendo l'interruttore
generale.
Fuori di casa servitevi di un bastone o di un ramo asciutti o di una corda o
di un indumento asciutti, per spingere o tirare via il filo elettrico
dall'infortunato o questo dal filo. Assicuratevi di essere su una superficie
asciutta, e toccate soltanto oggetti asciutti e non conduttori di elettricità.
Non toccate la vittima, finché non sia interrotto il contatto con la corrente.
Quindi esaminatela e, se non respira, eseguite la respirazione bocca a bocca.
Mandate qualcuno a cercare un medico e a chiamare l'ambulanza. Se è necessario
spostare l'infortunato, accertatevi che l'incidente non abbia causato fratture
o lesioni interne.
Ricordatevi di cercare sia l'ustione di entrata, sia quella di uscita e che
vanno considerate come ustioni gravi.
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8-
Insegna pubblicitaria
con un solo display (autocostruito)
di Ruggero Billeri
Ai lettori del Radiogiornale voglio presentare un progetto da me realizzato.
In questa era pubblicitaria dove il cittadino e' letteralmente bombardato da
immagini e scritte pubblicitarie si verifica che a Napoli anche l'Istituto
Autonomo Case Popolari batte cassa con la pubblicita'.
In Corso Malta all'altezza del numero civico 87 su di uno stabile dello
I.A.C.P sono montati n. 2 Cartelloni pubblicitari giganti con tanto di
illuminazione notturna, dove gli inserzionisti (case automobiluistiche, case
di moda eccetera) pagano quindicinalmente piu' di 1000
euro per tenere esposta la propria pubblicita'; con molta probabilita' parte
di questi proventi vengono devoluti allo
I.A.C.P di Napoli per aver autorizzato l'installazione di questi cartelloni
pubblicitari sul proprio patrimonio immobiliare.
Torniamo al progetto da me realizzato. Avendo la necessita' di pubblicizzare
il sito su Internet dove il sottoscrittio scrive degli articoli, il sito in
questione e:
pennadoca.net cliccando autori Ruggero
Billeri, oltre ad avere affisso sulla mia veranda a caratteri cubitali ed un
tamburo rotante che pubblicizza il sito in questione; mi e' venuta l'idea di
costruire un display piuttosto grande delle dimensioni di 38X20 cm. impiegante
circa n.70 led da 5 mm. ad alta luminosita'.
Il prototipo del display autocostruito
Come e' noto i normali display hanno sette segmenti che occorrono per
evidenziare le cifre da 0 a 9 inoltre con questi display possono essere
evidenziate alcune lettere dell'alfabeto tra le quali : A, b, C, d, E, F, H,
I, L, O, P, S, per evidenziare la "N" ho dovuto aggiungere un segmento formato
da una serie di led posti in diagonale
cosicche' i segmenti luminosi sono diventati otto e su di un'unico display in
sequenza possono essere evidenziate le lettere: P,E,N,N,A,d,O,C,A,. Per far si
che sul display si possa comporre una singola lettera con l'uso di matrice di
diodi, lo schema elettrico mi e' stato fornito dal caro Amico IW8EZU Ingegnere
elettronico Ciro de Biase. A seconda della lettera da comporre (in base al
numero di segmenti del display impiegati) occorreranno piu' o meno diodi per
comporre la matrice
esempio per la lettera "I" ne occorreranno solo due per la lettera "E" ne
occoreranno cinque e per comporre la lettera "A" ne occoreranno sei. Ogni
segmento del display da me costruito e' composto da 7,8 o 9 led posti in serie
fra loro di cui ognuno connesso con il positivo dell'uno con il negativo
dell'altro e cosi via fino a comporre l'intero segmento del display, il
segmento in diagonale per evidenziare la lettera "N" e' composto da due serie
di led ciascuna collegate in parallelo fra loro e che si illuminano come unica
serie di sedici led posti in serie fra loro questo e' stato fatto perche'
quando vi sono molti led in serie occorre aumentare la tensione ai capi della
serie stessa. Ogni segmento del display ha alla sua fine una resistenza di
caduta di tensione che ha il seguente valore per i segmenti composti da 8,9
led il valore e' di 220 Hom per i segmenti composti da 7 led il valore della
resistenza di caduta di tensione sara' di 390 HOM. L'alimentazione elettrica
per ogni segmento del display sara di 18 v.c.c. ogni segmento del display
avra' un positivo ed un negativo il polo positivo sara' comune a tutti i
segmenti del display il polo negativo dovra' essere connesso alternativamente
ad ogni singola matrice di diodi perche' sia evidenziata sul display la
lettera che precedentemente si e' composta con il collegamento della matrice
di diodi.
Il polo Negativo (che alimenta la serie dei segmenti del display perche' possa
essere composta la lettera sul display) ha bisogno di essere commutato
alternativamente ed in sequenza predefinita su tutte le matrici di diodi
affinche' venga evidenziata sul display una parola di senso compiuto
evidenziando questa parola lettera per lettera. A questo scopo possono essere
utili circuiti a microprocessore, lo scrivente per la commutazione ha
preferito usare un sistema elettromeccanico composto da un commutatore rotante
azionato da rele a scatti con temporizzatore il quale durante la rotazione
distribuisce alle varie matrici di diodi la tensione negativa di 18 v.c.c. il
tutto per comporre in sequenza la parola di senso compiuto P,E,N,N,A,d,O,C,A,
Segue immagine del marchingegno di cui a sinistra guardando Display visto di
fronte e a destra guardando la matrice di diodi ed il rele' per la
commutazione elettromeccanica.
Da IK8JZK Ruggero Napoli
Cordiali Saluti ai lettori del Radiogiornale
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10-
COME FANNO I MARINAI
Franco Malenza I3MAW
ELETTROSMOG
DA 40 ANNI IMMERSO IN CAMPI
MAGNETICI POTENTI :
SONO ANCORA VIVO !
Prevenire e studiare rimedi per tutte le forme di
inquinamento è doveroso, ma è
anche opportuno guardarci dagli "allarmismi con la coda" e dai
"venditori di
patacche" sempre in agguato per lucrare sulle spaventate
credulita' !
I PESI E LE MISURE
Quando penso a certi zelanti ometti che vanno, muniti non si sa
bene da quali strumentazioni, ad effettuare misure in prossimità delle
antenne di radio Vaticana, rilevandovi intensità di campi
elettromagnetici che dovrebbero esser causa di leucemie o altri
terribili disturbi, non posso che rammentare il famoso dettame Biblico -
Evangelico " ..stesso peso e stessa misura " e considerare con
tristezza quanto esso sia spudoratamente violato !
Nessuno si è mai premurato di venire a bordo di una delle
navi mercantili Italiane, che pur sono parte dell'Italia e sulle
quali lavorano cittadini che hanno gli stessi diritti di coloro che
vivono a Milano o a Roma, per rilevarvi i famosi "millivolt/metro" che
tanto turbano alcuni censori ? Se si fossero degnati di farlo
probabilmente avrebbero cambiato il sistema di misura perché i loro
strumentini sarebbero letteralmente schizzati fuori dagli apparati.
Quando trasmettevo in onda media o corta, con le antenne scoperte ed
a pochi centimetri dalla mia testa, sovente si accendevano lampadine
in cabine o alloggi anche molto distanti dalla stazione radio, a causa
dell'energia a radiofrequenza che si irradiava con tale potenza da
superare anche la schermatura metallica costituita dalle pesanti
lamiere della nave ! E che dire degli altrettanto potenti impulsi
RADAR emessi in continuazione dall'antenna rotativa che opera nella
tanto temuta banda X dei 10 GHZ ? L'equipaggio che lavora in coperta
viene investito implacabilmente dagli stessi treni di energia con i
quali, nei forni a microonde, si arrostiscono le bistecche, senza che
nessun "ente preposto" , "authority", o altre figure di censori "verdi"
o ambientalisti di altro colore mai abbiano trovato nulla da eccepire
o abbiano provato a svolgere una accurata indagine per appurare
quanti marinai o quanti Marconisti si siano ammalati per gli effetti
della radiofrequenza .
Il grande bottegaio , hainoi ! cambia il proprio peso e
misura secondo il cliente con cui tratta e abbiamo veduti pesi ben
diversi, ad esempio, per gli esperimenti nucleari che hanno sconvolto
i deserti del Nevada e le terre della Nuova Zemlia e i fenomeni
di radiazioni accidentali come quelli di Cernobyl : salutati con
ammirazione i primi e trovati
terrorizzanti i secondi, quasi esistessero radiazioni "buone" o
"cattive" , come pure "buone" vennero considerate le atomiche che
annientarono le città Giapponesi e "cattive" le V2 tedesche che
raggiunsero il suolo Britannico!
Insomma di ladroni che urlano "al ladro " e di buoi che
si scandalizzano per le altrui corna ne vediamo quotidianamente !
LA MISURA DELL' ELETTROSMOG
Va subito detto che misurare il livello di radiofrequenza presente in
una determinata zona non è cosa molto facile ! Il fissare degli
standard di misura è già assai problematico perché bisognerebbe tenere
conto della gamma di frequenza oggetto dell'indagine, del tipo di antenna
o di antenne con cui rilevare i segnali sotto misura e del tempo da
considerare per rilevare una media delle potenze misurate.
Ho parlato di potenze, non di tensioni come d'uso corrente
su certa stampa poco informata e poco volonterosa a fornire informazioni
! Ciò che può provocare effetti , siano essi dannosi o meno, non è
la tensione , ma la potenza che come noto si misura in Watt o
suoi sottomultipli, non in Volt! Quando sentiamo parlare di "
Volt/metro " senza alcuna precisazione del carico resistivo su cui
tale tensione viene letta, ci stanno vendendo la consueta dose di
"aria fritta" e ci potrebbero dire, a lor piacere, che le misure
sono "ampiamente entro i limiti " oppure "decisamente fuori dai
limiti", come sovente sentiamo affermare con disinvolta arroganza in
certi scoop televisivi, quando ci mostrano uno
strumentino che dovrebbe misurare un non meglio precisato livello di
elettrosmog.
Vediamo di precisare alcuni punti fondamentali : Lo spazio è
affollato da segnali radio di svariate frequenze e potenze; quando noi
riceviamo un canale con il nostro televisore, alla antenna dello
stesso televisore è presente una potenza che contiene tutte le
informazioni audio e video del canale da noi sintonizzato! Si tratta
di una potenza talmente piccola che sarebbero necessari milioni di
canali televisivi tutti assieme per ottenere l'energia sufficiente
ad accendere una minuscola lampadina, ma è pur sempre una potenza
quella che ci permette la visione televisiva o l'ascolto radio, una
potenza generata da una perturbazione del campo elettromagnetico
naturale che il Buon Dio ha posto attorno al nostro pianeta e che
lo stesso Buon Dio perturba generosamente con fulmini ed altri
fenomeni indipendenti dalla nostra volontà e che nessuno, fino ad
oggi, è riuscito a provare generino danni alle umane genti !
E' pur vero che un fulmine può carbonizzare un malcapitato
che ne venga direttamente colpito, ma non risulta che chi vive in zone
temporalesche sia più soggetto ad ammalarsi di chi viva in aree
prevalentemente serene : durante un forte temporale le strumentazioni per
rilevare radiofrequenze potrebbero misurare livelli centinaia di volte
superiori a quelli rilevabili in prossimità di radioVaticana o di altri
potenti complessi radiotrasmittenti, ma ovviamente sarebbe un tantino
problematico per qualsiasi zelante Ministro ordinare di cessare le
emissioni al .. Buon Dio !
Una misura della potenza media fra tutti i segnali
elettromagnetici che possono trovarsi in un determinato punto della
terra e che investano una determinata antenna (o un determinato gruppo di
antenne per le diverse gamme di frequenze in considerazione) è
teoricamente attuabile, anche se è problematico il fissare un criterio
di misura standard.
Se utilizzassimo ad esempio un analizzatore di spettro
disposto per ricevere contemporaneamente tutte le frequenze comprese
tra pochi Kilohertz e qualche decina di Gigahertz, dovremmo anche
fissare un tempo di attivazione, in minuti, ore o giorni necessario per
tracciare una media della potenza complessiva rilevata. Se
stabilissimo il tempo di attivazione di una settimana, ecco che
potremmo dividere tutta la somma delle potenze ricevute
dall'analizzatore per i secondi che compongono la settimana (604.800 )
e "scoprire" che , sempre a titolo di esempio, in quella zona e in
quella settimana si è rilevata la potenza media di un centesimo di
milliwatt . Questo risultato cambierebbe sicuramente nelle settimane
successive, a causa delle variazioni naturali delle condizioni di
propagazione, del
verificarsi di temporali, o della attivazione o disattivazione di
trasmettitori, per cui la misura diverrebbe poco attendibile o comunque
contestabile, ma per attenerci al pratico, se noi ci ponessimo ad
effettuare una simile misura ad un Kilometro da un potente impianto
trasmittente ( leggi radio Vaticana o diffusione della RAI ) potremmo
rilevare una potenza molto inferiore a quella rilevabile all' interno
di un affollato ristorante ,ancorchè molto lontano da antenne emittenti,
ove una dozzina di persone usassero contemporaneamente il proprio
telefonino !!
In altre parole viene investito da una maggiore quantità di
potenza un "telefonista" che adopera il suo apparecchio con l'antennina
emittente a pochi centimetri dalla testa, che un abitante di un
quartiere situato ad un Kilometro o meno da un ripetitore irradiante
qualche migliaio di Watt . La potenza irradiata da qualunque antenna
diminuisce infatti immediatamente con la distanza: basti considerare
che la tratta di un Kilometro comporta una attenuazione di almeno 70
deciBel , per i quali un potente trasmettitore da 1000 Watt consegna
ad un Kilometro di distanza soltanto la modestissima energia di 0,1
millesimi di Watt, irrilevante rispetto alle centinaia di millesimi di
Watt che investono la testa del "telefoninista" in conversazione con
il suo apparecchietto e addirittura insignificante se paragonata ai
Watt che
investono chi si trovi nell'area di un violento temporale!
LA NOCIVITA' DELLE ONDE RADIO :
E' PROVATA ?
E' più che giusto indagare sugli effetti che le
radiofrequenze possano provocare sulla salute delle umane genti e,
perche no ? degli animali, tutte più o meno soggetti alla loro influenza
da quando il vecchio Guglielmo Marconi ci regalò questo straordinario
mezzo tecnologico ! Qualche studio è stato condotto da alcuni
scienziati ed in diversi laboratori, senza che alcun risultato sia mai
stato reso pubblico : siamo in buona sostanza ancora alle "impressioni"
ad alle "ipotesi " più o meno manipolate o interpretate ! Un solo
studio abbastanza circostanziato ho potuto rilevare da fonte Russa,
relativo ad alcuni fenomeni manifestatisi sulle cellule umane
sottoposte alle frequanze della "banda X" quella delle microonde
attorno ai 10 Gigahertz su cui operano i Radar, ma nemmeno da
questo studio si sono potuti evincere dati certi su eventuali limiti
di potenza da considerare pericolosa.
Ancora considerando gli effetti sulla pelle mia propria,
vorrei sottoporre all'attenzione dei censori l'incontestabile fatto del
mio pluriennale lavoro in una azienda produttrice di radar che mi
vide a stretto contatto con potenti magnetron in banda X e di
trasmettitori con cui calibrai qualche centinaio di antenne destinate
ai caccia militari . Questo lavoro successe e si intervallò con quello
sulle navi mercantili, dove si accendevano lampadine , come già detto,
a causa dei pazzeschi livelli di radiofrequenza !
Non è certo mia intenzione ergermi a difensore di Radio
Vaticana o di altri complessi radiotrasmittenti, né di sostituirmi o
criticare chi è preposto alla pubblica salute, tuttavia mi pongo a
disposizione di quanti vogliano considerare il "fenomeno" dei miei 57
anni che ancora mi vedono esente da tumori o leucemie, fenomeno non
molto raro se vengono presi in considerazione equipaggi e colleghi
coetanei , che hanno avuta la mia stessa fortuna e che sono a tutt'oggi
viventi ed in ottima salute ! L'unione mondiale delle
telecomunicazioni ( ITU ) non ha fino ad oggi fissati limiti di
pericolosità sui livelli di radiofrequenza : l' Italia ne ha fissati
alcuni con dei criteri che sembrano più orientati verso una "caccia
alle streghe" , anzi verso "alcune streghe" , che impostati su
valutazioni scientifiche; la ricerca di un certo equilibrio sarebbe
auspicabile
N.D.R.
Si grida "Al lupo, al lupo"
ma nessuno lo ha mai visto!
Se si compie una ricerca sul WEB circa l'elettrosmog, ci accorgiamo che dietro
il paravento di questo allarmismo diffuso artatamente, ci sono molti a grossi
interessi.Nessuno fino ad oggi ha potuto dimostrare in modo Galileiano, cioè
con prove provate, che cosa provochi la Radio Frequenza.
Siamo purtroppo in presenza di una campagna dove si sommano la politica e gli
affari per spaventare la gente e far soldi.
Non esiste e lo afferma anche l'OMS, l'Organizzazione Mondiale della Sanità
nessuna dimostrazione concreta, frutto di studi scientifici, che la RF fa
venire la leucemia e comunque il cancro.
Quello che si sa che la RF viene utilizzata da molti anni a fini terapeutici
per curare una serie di malattie.
Ma uno stuolo di praticoni, senza nessuna base scientifica, hanno lanciato in
Italia una campagna di allarmismo, che essendo menzognera dovrebbe essere
perseguita dalle autorità per il reato di propalazione di notizie false e
tendenziose tendenti ad allarmare l'opinione pubblica.
Anche alcuni radioamatori e qualche rivista di elettronica, evidentemente per
influenze politiche, si sono messi a cavalcare la tigre dell'allarmismo.
Che dire se perfino una nota rivista per radioamatori, Elettronica Flash nel
numero di ottobre, nel presentare un progetto di un interruttore che non
faccia più circolare corrente negl'impianto elettrico, nel sommario afferma:
STUDI IN MATERIA HANNO DEFINITO che le condutture elettriche interessate da
passaggio di corrente alternata, in locali quali camere da letto possono
nuocere alla salute...
Mentre non si porta nessuna indagine scientifica fatta dal Ministero della
Sanità, o Enti analoghi, si scrive che questi fantomatici studi, (non si sa da
chi fatti) hanno DEFINITO, non hanno DIMOSTRATO.
Io posso fare un mio studio e definire le cose più incredibili, ma è appunto
una mia definizione non una dimostrazione scientifica.
I sostenitori del PERICOLO DELLA RF non portano mai nessun risultato di studi
epidemiologici, ma solo parole in libertà.
Sulla base di questo allarmismo, alcune Regioni hanno varato leggi
liberticide, anti elettrosmog che appaiono ispirate da una ragnatela di
interssi, non sono scientifiche perché non portano nessuno studio serio per
suffragare la pericolosità e cercano di allarmare ulteriormente la gente.
Purtroppo queste leggi colpiscono anche i radioamatori e lo abbiamo
documentato più volte.
Parlavamo di interessi: oltre alle varie ditte che "bonificano" case e scuole,
oltre agli apparecchietti che tolgono la corrente dai muri, c'è anche il
grosso affare che viene dalla richiesta di interrare le condutture ad alta
tensione con spese a dir poco astronomiche.
Quello che meraviglia è che c'è anche qualche radioamatore che, anche con siti
vari, propaganda il "grave pericolo". Se questi radioamatori sono veramente
convinti del pericolo della RF, smettano di fare i radioamatori perché
l'intensità di campo attorno agli apparecchi ricetrasmittenti è notevole,
ovviamente in relazione alla potenza erogata.
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11-
Fatti, non parole!
Elettrosmog:
contro l'ignoranza ottusa
HA VINTO IL RADIOAMATORE!
Ciao a tutti,
nella speranza che la lettera in allegato, in qualche modo vi possa
interessare o quanto meno possa essere un precedente per problemi analoghi,
intendo informarVi della conclusione positiva a mio favore della "faccenda"
che mi riguarda in merito alle mie antenne. Tale questione , che ha trovato
eco anche nei quotidiani locali e della quale precedentemente Vi avevo già
informato sul Radiogiornale 98 circa una petizione popolare contro di me,
dimostra ancora una volta la mancanza di precise informazioni a quella gente
che molto spesso è " plagiata" da giornalisti più o meno opinionisti,
ignoranti in materia specifica e che sopratutto non vogliono informarsi prima
di esprimersi in merito, creando allarmismi e preoccupazioni ingiustificati!
Mi riservo ora, anche per difendere il mio nome, di presentare
denuncia-querela nella sede opportuna, per danni morali ed economici oltre a
diffamazione a mezzo stampa rivolta, contro i 40 firmatari la petizione e
anche nei confronti di quel Consigliere dei Verdi che, tra l'altro ha
affermato in tre articoli su altrettanti quotidiani, che: " ai Radioamatori
non è lecito permettere di usare più di un'antenna" !!!
Comunque dalla lettera del Sindaco di Porto Viro, risulta che avevo ragione a
resistere, tanto che ho vinto e di ciò non sono contento solo per me, ma anche
perché questa vittoria rappresenta un precedente importante per tutti i
Radioamatori.
Ringraziando della cortese attenzione, cordialmente saluta :
Francesco CAMPACI - IZ3DEB-
Prot.n. 690
Porto Viro, li 15.01.2004-01-15
Ai Cittadini
Di Via Montidoro
Oggetto: Risposta alla petizione prot.n. 21560 del 04/11/2003
Concittadini,
sono con la presente a rispondere alle Vs. osservazioni in merito all'antenna
installata presso la proprietà del civico 14. Il caso è già noto ai nostri
uffici comunali.
Ad un abitante della suddetta via che nel 2001 aveva sollevato il caso e
segnalato paure in merito a tale installazione, l'Ufficio Ecologia aveva già
risposto in merito agli aspetti igienico-sanitari.Vedo che con le numerose
firme queste paure si sono ripresentate e pertanto vorrei con l'occasione
rasserenare e dare ai cittadini della Via Montidoro le esatte informazioni in
merito alla regolamentazione di tali tipologie di impianti.
Il traliccio metallico installato dal residente del civico n. 14 di Via
Montidoro, titolare della licenza di Radioamatore e relativa patente
rilasciata dal Ministero delle Comunicazioni, è di supporto alle antenne
relative alle frequenze del Servizio di radioamatore regolamentato da apposite
norme.
La Legge regionale n. 29 del 09/07/1993 "Tutela igienico sanitaria della
popolazione dall'esposizione a radiazioni non ionizzanti generati da impianti
di radiotelecomunicazioni", al fine di tutelare la popolazione da possibili
rischi sanitari derivanti dall'uso di apparati in grado di generare radiazioni
elettromagnetiche non ionizzanti, esclude espressamente dal campo di
applicazione, gli apparati utilizzati per l'attività di radioamatore.
A tal proposito si riporta l'articolo 1 della I,R, menzionata
Art 1
Finalità e campo di applicazione
1. La Regione Veneto, al fine di tutelare la popolazione dai possibili
rischi sanitari, derivanti dall'uso di apparati in grado di generare
radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti, con la presente legge disciplina
l'installazione e la modifica degli impianti per teleradiocomunicazioni, nel
rispetto della normativa statale in materia
2. Sono disciplinate dalla presente legge tutte le sorgenti che generano
radiazioni non ionizzanti, utilizzate in impianti di teleradiocomunicazioni
con frequenze comprese tra 100 KHZ e 300 GHZ e con potenze efficaci massime
al punto di emissione superiori a 7 watt.
3. Le disposizioni della presente legge non si applicano agli apparati per i
radiocollegamenti dei radioamatori la cui attività nazionale e internazionale
è regolata dal D.P.R. 5 agosto 1966, n. 1214 " Nuove norme sulle concessioni
di impianto e di esercizio di stazioni di radioamatori.
Abbiamo inoltre verificato che agli atti del Settore Urbanistica risulta
essere stata presentata nel 1996 e ripresentata nel 2000 la comunicazione per
l'installazione dell'apparato, che ricordo essere utile ed autorizzato al
Servizio di Protezione Civile.
Cordiali saluti
IL
SINDACO
Doriano Mancin
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12-
PROSEGUONO LE NOVITA'
PER FASTLOG DI
I0XGR
Faccio seguito a quanto già pubblicato sul Radiogiornale n.93 in merito alla
creazione di una utility per la gestione dei Diplomi (DIPORD.ZIP), per
informare gli utilizzatori di Fastlog che è stato sviluppato un programma di
statistiche che riteniamo possa essere utile per meglio conoscere e valutare
la propria attività radioamatoriale riguardante i collegamenti effettuati.
Anche questo nuovo programma, come il precedente, utilizza i dati prelevati da
Fastlog senza variare in alcun modo quelli originali.
Vengono ricavati 12 tipi di statistiche, che riteniamo possano maggiormente
destare l'interesse e la curiosità dei singoli operatori e sono:
-Numero dei QSO effettuati divisi per anno -Riassunto delle QSL
inviate e ricevute
-Riassunto dei QSO effettuati divisi per freq. e modo di emissione
-I giorni in cui si è effettuato il maggior numero di QSO
-L'elenco delle stazioni (call) collegate più volte
-Il NEW-ONE dei paesi collegati
-Elenco dei paesi collegati e numero dei relativi collegamenti
-Elenco dei paesi collegati in un anno divisi per europei ed extraeuropei
-Ricerca dei QSO evidenziati con caratteri particolari nel campo note
-Elenco dei Locator collegati con l'indicazione delle QSL inv/ric
(con un dettaglio specifico dei locator europei)
-Prefissi italiani collegati con l'indicazione delle QSL inv/ric
-Prefissi esteri collegati con l'indicazione delle QSL inv/ric
(queste ultime tre opzioni evidenziano anche i locator ed i prefissi
mai collegati)
Il software(DOS) è stato testato sulle finestre DOS di Windows 95,98, Windows
98 II Ed, Windows Millennium E., Windows XP, Windows XP-Pro (questi ultimi due
anche su finestra a 25 righe) ed anche su una vecchia Vers. di DOS 6.20 in mio
possesso, senza creare alcun tipo di problema.
Il programma STATIS.ZIP è disponibile sul seguente sito
di IW0BET-Giovanni:www.qsl.net/iw0bet
Anche in questo caso, trattandosi della prima versione, il team è a
disposizione per qualsiasi suggerimento di variazioni o miglioramento che si
ritenga di segnalarci. Gli eventuali messaggi dovranno essere indirizzati alla
seguente email:
iw0bet@ari.it
73 de
I0SSH
Graziano Sartori
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Radioascolto
RADIO IRAN
Palinsesto dei programmi
radiofonici dell’I.R.I.B.
in lingua italiana
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LUN
|
Notiziario
&
Commento
(Live)
|
Reseconto
&
Intervista
(Live) |
Attualità
(Live) |
Italia:
uno sguardo ai media |
Viaggio
in Iran |
Attualità |
Storia
analitica dell’Islam |
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Noi ed i radioascoltatori |
MER |
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Strategia
del dominio |
Attualita` |
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della Palestina |
GIO |
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“ |
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Poeti e
scrittori persiani |
Conoscere
Islam |
Sentiero
della luce |
VEN |
“ |
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“ |
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Armi,
Petrolio… |
Attualita` |
Europa;
preoccupazioni… |
SAB
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“ |
“ |
“ |
“ |
La storia
dell’arte iranica |
Attualita` |
Lezioni
dall’Islam |
DOM |
“ |
“ |
“ |
“ |
Usa, Iraq
un’ altra crisi |
“ |
Guerra
infinita |
Per Tehran, ogni giorno h. 09:30 – 10:30 e 19:30 – 20:00 UTC
su 100.7 Mhz. In banda FM.
Sito internet: www.irib.ir/italian
E.mail:
italianradio@irib.ir
Satellite Position
Aim a c_Band satellite dish, orbital position 13° E/HotBird
3
Tuning into RFE/RL Italian Broadcasts
Frequency = 12437 Mhz
Polarization = Horizontal (H)
Other settings:
FEC = 3/4
Symbolrate= 27.5 Ms/S
Time (UTC) |
Service Number |
Service Number |
Channel Name |
Audio PID |
6:30 – 7:30 |
INT 4/5 |
12 |
LEFT |
91 |
12:00 – 13:00 |
“ |
“ |
“ |
“ |
19:30 – 20:00 |
“ |
“ |
“ |
“ |
Per
Tehran, ogni giorno h. 09:30 – 10:30 e 19:30 – 20:00 UTC su 100.7 Mhz. In
banda FM.
Sito internet:
www.irib.ir/italian
E.mail:
italianradio@irib.ir
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
14-
Nel numero del
Radiogiornale n.89 di Agosto 2003 era stato pubblicato il regolamento del
Diploma Italia Argentina: era stato anche scritto che il ricavato sarebbe
stato devoluto in beneficenza, ecco i rusultati e l'attestazione del
versamento fatto dalla Sezione ARI di Pizzo Calabro il 7 gennaio 2004.
Grazie a tutti coloro che
hanno collaborato !
Se qualcun'altro volesse
contribuire, l'indirizzo sotto e' sempre valido.
Award
Manager
DIPLOMA
Italia-Argentina
Casella
Postale 57
89024 Polistena
(RC) Italy.
------->Stazioni
partecipanti -- Risultati aggiornati al 31/12/2003
Sono
stati raccolti finora 100 Euro che sono stati inviati all’Unicef.
Call |
Punteggio |
Note |
LU2DT |
- |
Special call Station Radio Club Mar del Plata |
LU9DA |
- |
Award
Manager Radio Club Mar del Plata (Control LOG) |
LU6XAH |
- |
Argentina Station |
LU5FII |
- |
Argentina Station |
LU5EK |
- |
Radio
Club Mar del Plata Argentina |
LO7H |
- |
Argentina Station |
LR1F |
- |
Argentina Station |
LS1N |
- |
Argentina Station |
IR8V |
250 |
Special call Station ARI |
IK8YFU |
170 |
Award Manager Italia Control LOG |
IK8IRK |
75 |
Calabrian Station |
I8CEV |
46 |
Calabrian Station |
IK8YDP |
35 |
Calabrian Station |
IZ8EYQ |
31 |
Calabrian Station |
IW8QFA |
21 |
Calabrian Station |
IW8PPY |
21 |
Calabrian Station |
AY0F |
20 |
Argentina Station |
IK8VSO |
15 |
Calabrian Station |
IZ8FEV |
15 |
Calabrian Station |
IZ8FFY |
15 |
Special Station Istituto Tecnico Industriale Polistena |
L'Award Manager IK8YFU
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
15-
Città
di Terni
1° DIPLOMA
" SAN VALENTINO FESTA DEGLI
INNAMORATI E DELLA PACE"
La Sezione
A.R.I. di Terni "Ulisse Panico" con il patrocinio del " Comune di Terni",
"Ente Manifestazioni Valentiniane", promuove il primo diploma Nazionale
"SAN
VALENTINO FESTA DEGLI INNAMORATI E DELLA PACE".
Lo scopo di tale diploma è
di divulgare la conoscenza e le caratteristiche delle manifestazioni
Valentiniane che si svolgono nel periodo della ricorrenza del Santo Patrono
della città di Terni, attraverso la pratica radiantistica.
Terni città dell'Umbria festeggia San Valentino con varie manifestazioni
folkloristiche, culturali e religiose che si svolgono nel periodo che va dal
01/02/2004 al 29/02/2004
REGOLAMENTO:
Possono partecipare tutti gli OM/SWL Italiani
Data: dalle ore 7:00 UTC del giorno 02/02/2004 alle ore 12:00 UTC del giorno
29/02/2004.
Banda: HF 40-80 m Modi: modi SSB, RTTY, PSK;CW.
Punteggio: Ogni collegamento/ascolto con le stazioni della
Sezione A.R.I. di Terni varrà 1 Punto; collegamento/ascolto con la stazione
jolly varrà 2 punti; collegamenti/ascolti con la stazione a nominativo
speciale IQ0TE solo nella giornata del
14/02/2003 dalle ore 7:00 UTC alle ore 12:00 UTC varranno 3 punti, i
collegamenti saranno validi anche per il rilascio della "Targa Citta di Terni"
Ogni stazione potrà essere collegata più volte in una giornata purché in bande
diverse, o nella stessa banda ma in modo diverso e con un intervallo di 1 ora
tra un collegamento e l'altro.
Diploma: Per il conseguimento necessitano 10 punti
Il diploma sarà rilasciato a coloro che ne faranno richiesta ad : A.R.I.
Sezione di Terni casella Postale n°19 - 05100 Terni (TR), inviando estratto
del Log compilato e firmato dall'operatore unitamente ad Una QSL, entro 1l 31
Maggio 2004.
Il costo del diploma è di Euro 10. Il ricavato sarà devoluto per scopi
umanitari alla Associazione "Terni x Terni Anch'io".
SEZIONE A.R.I. TERNI
IL CONSIGLIO DIRETTIVO
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
16-
A PROPOSITO DELLA RETE PACKET
Franz Falanga I3FFE IQRP#4
Circa tre anni fa, smontai
le mie apparecchiature packet, le rimisi nelle loro scatole e le riposi in
soffitta. Avevo preso questa malinconica decisione perché non ne potevo più
del clima di intolleranza e di bassa macelleria che ormai pervadeva
l'ambiente. Non ne potevo più di discussioni fondate sul nulla e sulla non
documentazione. Non ne potevo più di attacchi personali a persone e ad
istituzioni, attacchi fatti senza solide fondamenta su cui fondarsi. Non ne
potevo più della spocchia, della presunzione e della assoluta mancanza di
informazione che si trovavano in quantità assolutamente industriali.
Passati tre anni, l'odio mi è scomparso definitivamente e mi è rimasta la
tenerezza e la mai sopita curiosità di frequentare uno dei modi molto
particolari di esercitare la propria attività di radioamatore. Io penso che un
radioamatore abbia di fronte a sé una notevole quantità di modi in cui può
esercitare la propria voglia di cose nuove e questo mi pare ottima cosa.
Terminata dunque la stagione dell'odio e della ripulsa, ho rispolverato le
apparecchiature, le ho ricollegate fra loro e sono ritornato in packet.
Non vi dico la mia meraviglia quando ho iniziato a dare una lettura ai bull
che circolavano in rete. Mi sono immediatamente accorto che la presenza dei
radioamatori italiani si è ridotta in maniera vertiginosa. Che ogni cento
messaggi, ce ne sono tre o quattro degli italiani, il resto è tutto di
provenienza europea e oltre oceano. Non mi pareva vero. Dove erano finite le
offese, gli oltraggi all'intelligenza, i vuoti a perdere?
Ho cercato di capire il perché di quest'abbandono dell'arena e ho provato a
suggerire a me stesso delle ipotesi.
La prima è la stanchezza. Non si può passare la vita a dire stupidaggini.
Anche lo stupido più incallito dopo un po', grazie a Dio, decide di rivolgere
altrove la sua stupidità e quindi cambia campo di attività. Ma di questo non
ne sono così poi tanto sicuro.
La seconda tesi infatti contraddice la mia prima ipotesi, nel senso che molte
persone per bene inorridite di quanto si leggeva in rete, si sono allontanate
dall'attività, lasciando il campo libero agli stupidi, i quali, non trovando
più interlocutori si sono immediatamente messi "in sonno", però pronti a
risvegliarsi. Non mi vengono in mente altre ipotesi, in omaggio alla ferrea
legge della logica, tertium non datur. Una terza ipotesi non esiste, nel senso
che oltre "vero" o "falso" non ci sono altre possibilità.
Anche in questo caso però contraddico me stesso, nel senso che non riesco a
spiegarmi il perché di questo abbandono collettivo dell'attività dovuto chissà
a quali altre cause, escludendo la stanchezza.
Insomma il problema del capire il perché di questa mutazione così profonda è
tutto intero sul tappeto. Resta però la mia sottile soddisfazione nel non
vedere più la rete packet inquinata da tonnellate e tonnellate di
stupidaggini.
Per quel poco che sono in grado di capire dal punto di vista tecnico, la rete
funziona bene, i bbs (ci fu tanto tempo fa una lunga discussione sul genere
del termine "bbs", e si addivenne al risultato che "bbs" è maschile)
funzionano in maniera eccellente e la comunità radioamatoriale, la OM
fraternity come mi piace dire, deve moltissimo ai SysOp che qui mi piace
ringraziare pubblicamente. Ci saranno altri fattori negativi dal punto di
vista tecnico ed organizzativo, ma sono convinto che gli addetti ai lavori
sapranno risolvere al meglio i problemi. Resta il fatto che gli OM di tutto il
mondo dispongono di una invidiabile rete informatica che, a mio sommesso
avviso, prima o poi dovrà linkarsi ufficialmente alla rete delle reti. Anche
perché sono assolutamente convinto che chi si muove in InterNet, sia a livello
di fruitore che a livello di progettista, ha moltissimo da apprendere dalla
nostra magnifica comunità informatica.
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17-
Da: "Fabrizi Giuseppe"
STAZIONI
SPECIALI II0RAI - II9RAI
50°
CELEBRAZIONE DELLE TRASMISSIONI RAI TV
Foto dell' antenna, del Centro Onda Corta di Caltanissetta, che il team ii9rai
ha utilizzato nei giorni 3/4 gennaio 2004 in occasione dela manifestazione.
PER UN DISGUIDO ERA STATO FORNITO UN INDIRIZZO ERRATO, quello esatto
per la manifestazione STAZIONI SPECIALI II0RAI - II9RAI 50°
CELEBRAZIONE DELLE TRASMISSIONI RAI TV, E' IL SEGUENTE:hamrai@rai.it
18-
Un nuovo modo per battere la fiacca
I
fanulloni digitali
Ingannano il
tempo e contemporaneamente anche il capo.
Sono gli slackers, i moderni
fannulloni digitali Il loro soprannome, che deriva dall'inglese to slack =
battere la fiacca, ne richiama l'arte. Sono lavoratori in fuga "virtuale", in
realtà non si muovono dalla loro scrivania, ma perdono tempo navigando in Rete
invece di lavorare. Occhio però, perché il loro identikit può chiamare in
causa più di qualcuno di noi. Sono dipendenti che durante la giornata
lavorativa hanno momenti di evasione, perché si sentono annoiati, stanchi, un
po' depressi, stufi della prepotenza del capo, o anche solo desiderosi di un
qualche momento di sano, piacevole relax. E quale via migliore della Rete?
Dalla finanza alle barzellette, dai giochi allo shopping, dalle chiacchiere
alla comunità, le opportunità sono infinite. Il fenomeno, anche oggetto di
studio, ha suscitato osservazioni varie e opinioni spesso contrastanti. Così,
mentre qualche lavoratore è già stato punito a causa di Internet, c'è anche
chi sostiene che il web surfing sul lavoro renda gli
impiegati più produttivi e felici.
Ma non basta trascorrere il tempo di lavoro divertendosi sul WEB, ci sono
anche i giochi a farla da padroni.
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19-
QRP &
SOTA 2004
Cari Amici,
con l'augurio di un Buon Anno 2004, colgo l'occasione per informarVi delle
ultimissime di
www.radioavventura.it
Classifica Finale Diplomi SOTA
E' stata una gara combatutta sino all'ultima attivazione QRP del 2003, alla
fine I1BAY mantiene la prima posizione nei Diplomi Watt x Miglio e SOTA ITALIA,
il novice IZ2DQA si aggiuduca il Tattico QRP ed un agguerritissimo I0SKK
occupa le seconde posizioni in tutti i diplomi gestiti da Radioavventura.
Grazie a Tutti gli attivatori che hanno partecipato a questa edizione.
Per la prossima 2004 siamo già in pista con il GAR di Bergamo questa Domenica
in occasione Contest Romagna 144.
Report Attivazioni
Aggiornati i resoconti con bellissime foto delle ultime spedizioni QRP / SOTA
di fine anno sulla neve. Si prepara una spedizione Sci Alpinistica per fine
Gennaio in Zona Valli Bergamasche, sarete informati per tempo.
L'angolo della Posta
Tutti i commenti ricevuti alle modifiche del regolamento che attueremo nella
edizione di quest'anno, ovviamente la discussione è aperta e sarà tema per il
prossimo Forum via E- QSO del prossimo Febbraio.
1°Convegno SOTA /QRP
Fervono i preparativi per il primo Convegno in occasione della Fiera di
Montichiari 2004, in collaborazione con la Sezione ARI di Brescia, da sempre
sensibile ed ospitale per chi fa radiantismo autentico ed innovatore. In tale
raduno veranno effetuate le premiazioni dei 3 Diplomi e si annuncia un ricco
progamma tecnico divulgativo sulle nostre attività QRP / SOTA.
Appuntamento quindi per Domenica 14 Marzo 2004, i dettagli saranno comunicati
appena definiti.
Prossime Attivazioni
Questa Domenica in 144 MHZ SSB saranno attive diverse Cime SOTA Lombarde in
QRP, prestate attenzione ! grazie.
A tutti un sereno anno Nuovo !
73' de ik2nbu Arnaldo Bollani
I QRP CLUB # 001 & Manager SOTA Italia
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20-
Nuove Mappe APRS per la Lombardia
Salve.
Presso le mie homepages potete trovare le nuove mappe della Lombardia per
UI_View.
Ho inserito le mappe di tutte le citta' capoluogo di provincia, inserito le
mappe delle province di Varese, Como e Lecco che prima mancavano ma,
soprattutto, ho migliorato tutte le mappe preesistenti.
Quindi , chi fosse interessato a prelevarle, le puo' trovare in un unico file
.zip della zona I2.
Per chi le ha gia' scaricate precedentemente, conviene cancellare le mappe
della zona I2 in proprio possesso ed inserire quelle nuove.
Spero che questo lavoro sia di vostro gradimento.
Nelle homepage potete, comunque, trovare la mappatura completa dell'Italia per
UI_View sempre divisa per regioni piu' alcune mappe aggiuntive richieste da
alcuni OM, di Alba, Bra, Asti, Empoli ed Aprilia.
La nuova cartina avrà la particolarità di essere molto flessibile nelle
informazioni.
Cioè aver dato due colorazioni ai punti dei ponti sulla cartina generale,
serve proprio a darvi, quasi in tempo reale , l'esatta situazione di
funsionabilità degli ingressi.
73 e buona visione
Chi fosse interessato a mappe non presenti, puo' contattarmi via e-mail.
Le mie homepages sono:
Saluti.
IK2ANE - Walter
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21-
Prima riunione del Coordinamento
Toscano Packet
Con la partecipazione di:
I5KXR Rodolfo ARI Altopascio
IZ5CCS Giampiero ARI Firenze
I5PVX Vittorugo ARI Altopascio
IW5AOO Franco ARI Montecatini
I5UKS Paolo ARI Prato
I5OYY Danio ARI Prato
I5HLK Roberto ARI Prato
I5WNN Lido ARI Prato
IK5ZTW Gabriele ARI Prato
IK5CKL Piero ARI Prato
IZ5FSA Leonardo ARI Scandicci
Sono successivamente intervenuti accompagnati da pizzette e tramezzini
I5SKM Cesare
I5NSR Sergio
IW5 Antonio
Ha preso la parola IK5CKL analizzando le finalita' del packet e le necessarie
opere da realizzare.
Dalla discussione emerge quanto segue:
E' necessario ripristinare con priorita' assoluta la tratta IR5R ( ex ik5ckl
) --> IR5CTM --> IW1PSX o trovare una soluzione alternativa.
Prenderanno accordi diretti ik5ckl con i responsabili della Sezione di
Altopascio per la realizzazione della tratta IR5R --> IR5S
Prendera' accordi diretti ik5ckl con Iz5fsa per il miglioramento della tratta
ir5r --> iq5bl con la possibile installazione di un nodo in
posizione idonea a servire la zona Scandicci / Firenze.
Prendera' accordi diretti Iz5ccs per la Sezione ARI di Firenze con Iw5clq pe una
gestione organica della tratta Ik5ckl --> Iw5clq --> ARI Firenze
Saranno presi accordi per realizzare dei corsi di istruzione / aggiornamento
sull'uso dei sistemi di trasmissione digitali da tenersi a rotazione presso le
sedi delle varie sezioni.
73 de ik5ckl Piero
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22-
DISABILINCORSA:
CERCASI GUIDE ED AIUTO
Ciao,
siamo un gruppo di amici,con disabilità visive e, vorremmo sottoporre alla
Vostra attenzione l'iniziativa
Disabilincorsa nella speranza di ricevere presto un Vostro riscontro.Con
cordialità
LO STAF DI DISABILINCORSA
DISABILINCORSA
E' con estrema gioia che si annuncia la nascita del sito Disabilincorsa:
http://www.disabilincorsa.com indirizzo
utile per essere e credere in chi fa sports!!!
Spettabile Società/Gruppo/atleta
Siamo degli amici con problemi visivi e vorremmo realizzare iniziative che
voinvolgano tutte le disabilità e tutte le discipline
sportive.
La dura realtà ci impedisce però di partecipare alle varie attività
agonistiche ed amatoriali perchè riscontriamo sempre gli stessi problemi:la
carenza di "guide sportive" ossia persone, che nel nostro caso, siano
disponibili ad indicarci il percorso, a porgerci un braccio, a farci evitare
buche ed ostacoli.
Ci riferiamo ad ogni attività sportiva: atletica, tandem, nuoto, sci,
pattinaggio su ghiaccio e rotelle, escursioni in barca a vela, canottaggio,
trekking, passeggiate in montagna ed immersi nella natura, ecc...
Diventa sempre più difficile, sin dalla fase di preparazione atletica,
reperire persone disponibili a correre al tuo fianco questo sia per mancanza
di tempo, orari differenti, ritmi di corsa non uguali, impegni famigliari,
affrontare gare a buoni livelli nonostante la
disponibilità dei disabili ma poi tutto si perde nel nulla.
E' nata una mailing list che raccogliedisabili sportivi o chi lo vuole
diventare, accompagnatori e tecnici.
Disabilincorsa, questo è il suo nome, desidera creare un grande spazio tra chi
desidera praticare sport e chi vuol dare una mano a farlo praticare.
Disabilincorsa è rivolta anche a negozianti del settore sportivo che
desiderano dare informazioni su nuovi articoli sportivi od alimentari.
Chiediamo, tramite "Disabilincorsa" una collaborazione affinché si possa e
riesca a creare un "archivio" di guide e tecnici invitando quindi, chiunque
fosse interessato, ad iscriversi e dare la propria disponibilità, per creare
tutto ciò
http://www.disabilincorsa.com
Il 04 ottobre 2003 nasce il sito di Disabilincorsa
http://www.disabilincorsa.com
Nel sito si trovano informazioni utili come l'elenco delle guide sportive,
gli atleti, lo scopo della lista, la mailing list, le ultime notizie,
informazioni alimentari, diete, ricette e molto altro. Il sito è in crescita
ed in costante aggiornamento.
Per contattarci:
Per iscriversi alla mailing list Disabilincorsa:
Attendiamo fiduciosi numerosissime adesioni.
Cordiali saluti.
Lo staff di Disabilincorsa
Michele Pavan
Mi auguro di non averti arrecato disturbo. Il tuo indirizzo di posta
elettronica è presente tra i miei contatti. Se non desideri ricevere altre
informazioni, mandami pure un messaggio di richiesta cancellazione indirizzo.
DISABILINCORSA,
METTIAMOCI IN MOTO, LASCIAMO LE SEDIE E LE POLTRONE E INMERGIAMOCI NELLA
NATURA, E ANDIAMO A DEPURARCI I POLMONI DI QUELL'ARIA CHE ANCORA E' QUASI
PULITA DIVERSA DI QUELLA PORVEROSA CHE ABBIAMO NELLE CITTA'. SU, SU, SU
ANDIAMO TUTTI INSIEME DISABILI E NON, TUTTI INSIEME