La
pubblicazione che vanta numerosi tentativi di
imitazione
Radiogiornale 11 1
Giugno 2004 Periodico
telematico indipendente
Sommario:
1 - la
lealtà;
2 - la
bugia;
3 - Associazioni
radioamatoriali in Italia;
4 - Intervista
a Augusto Righi;
5 - Il
BPL disturba i radioamatori;
6 - Addio
Radio Rai;
7 -
Internet: il futuro è senza fili;
8 - ARI
Bologna: Mercatino di scambio;
9 - I
grandi dell'elettricità: Zenobe Thephile Gramme;
10 - Oscillatore
audio tipo bloccato;
11 - CISAR Taranto:
una giornata sui monti della Calabria;
12 - EchoLink: porte
aperte su Fastweb;
13 - I01PDT:
Special Prefix Paralympic Day;
14
- "BIELLARADIO" Mostra
Mercatino:
15 - CISAR Messina:
Premio Rosario Piccolo:
16 - Fiera di
Cagliari;
17 - Mercatino
radioamatoriale;
18 -
Informazioni.
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1-
la
lealtà
Gent.mo
Sig. Alessio Ortona
I1BYH
Presidente Nazionale
A.R.I.
Sua
sede
Per
conoscenza
Al Consiglio Direttivo
Nazionale A.R.I.
Al Consiglio Direttivo
Sezione A.R.I. Modena
Al "Radiogiornale" di
Paolo Mattioli.
Oggetto:
"Fatti di cui si parla 24 - La lealtà - R.R. 5
2004"
Caro Alessio, mi è
giunta Radio Rivista in oggetto e sono rimasto veramente turbato dal tuo
editoriale per la parte riguardante il Symposium della Sezione A.R.I. di Modena
di quest'anno.
Essendo stato io il
principale artefice dell'organizzazione di questa manifestazione mi
sento parecchio umiliato ed
offeso dalle tue parole che non fanno altro che mettere in dubbio sia la mia
buona fede che quella di coloro che hanno appoggiato le mie
scelte.
Considerando che mai R.R. accetterà di pubblicare queste pagine
negandomi in questo modo l'opportunità di fornire a chi ha letto il tuo
editoriale una versione diversa dalla tua sul come si sono svolti realmente i
fatti, ho pensato di inviare lo stesso scritto a Paolo Mattioli - IOPMW - con la
richiesta che venga pubblicato sul Radiogiornale.
Vorrei farti presente
che la Sezione A.R.I. di Modena, attraverso alcune manifestazioni a carattere
nazionale se non europeo ( Symposium, mercatino, divulgazione della radio nelle
scuole ), si è sempre adoperata nel cercare di aumentare il numero di iscritti
al nostro sodalizio e che tuttora continua a farlo. I soci di Modena inoltre
conoscono molto bene le regole o lo statuto dell'Associazione, come
pure conoscono lo spirito che disciplina il nostro hobby (per affratellare, per
unire gli OM di tutto il mondo, senza distinzioni di razza, di religione, di
credo politico), quindi non metterei in discussione "La Lealtà" della Sezione
alla quale appartengo.
"...il Socio,
sottoscrivendo la domanda di adesione, stipula un contratto associativo con il
quale, oltre ad impegnarsi a pagare la quota annuale per ottenere i servizi
previsti, si impegna anche al rispetto delle norme statutarie, all'osservanza
del Regolamento, ad accettare le deliberazioni degli Organi associativi, a
comportarsi fedelmente nei confronti dell'Associazione ed a collaborare
all'interno del Sodalizio con gli altri Soci per il raggiungimento degli scopi
sociali.
La lealtà che, nella
civile convivenza dovrebbe essere considerata normalmente da tutti come un
impegno di vita, nel caso degli appartenenti al Sodalizio diventa un obbligo
imprescindibile, che però spesso viene ignorato, ed alla base di questa
ignoranza vi è sempre uno scarso attaccamento all'Associazione, fenomeno molto
diffuso che tutto l'associazionismo in genere sta attraversando e dal
quale noi non siamo esenti.
Nel nostro caso,
talvolta l'Associazione viene considerata esclusivamente come una fornitrice di
servizi e non un insieme di persone accomunate da interessi comuni con un dovere
di collaborazione per l'ottenimento di quei risultati che il singolo non può
ottenere.
Questo significativo richiamo del Giudice al dovere di avvedutezza
e di autocontrollo del proprio operato che ogni Associato deve avere,
soprattutto se investito di responsabilità, calza anche con quanto accaduto
ultimamente in ordine all'Organizzazione di una importante manifestazione
associativa.
Tra le manifestazioni
associative maggiormente legate alla tradizione e che sempre hanno destato
particolare interesse tra i radioamatori vi è il Symposium di Casinalbo che,
anche se oggi per motivi organizzativi ha mutato sede, viene ancora identificato
con questo nome.
Il Symposium,
manifestazione veramente importante che occupa uno dei primi posti, se non il
primo, tra i convegni organizzati dall'A.R.I. nel settore delle V-U-SHF, ha
sempre visto una massiccia partecipazione di Soci, sia al convegno vero e
proprio, quanto alla premiazione di svariati contest ed infine al pranzo
sociale."
Hai ragione...Il
Symposium di Casinalbo è una delle manifestazioni più importanti
dell'Associazione, ma, contrariamente a quanto tu dici, esso è organizzato dai
Soci della Sezione di Modena e non dall'A.R.I. intendendo per A.R.I. tutta
l'Associazione o il C.D. Nazionale.
"Nel rispetto di
questa tradizione, anche quest'anno gli Organizzatori hanno reso nota per tempo
la data della manifestazione, che avrebbe avuto luogo in una giornata di sabato
per poi proseguire nella successiva mattinata di domenica e quindi concludersi
con il tradizionale pranzo sociale.
La Sezione interessata
ha sollecitato ed ottenuto l'ormai consueto contributo, che è stato erogato dal
Consiglio Direttivo, anche se in quel momento il programma completo della
manifestazione non era ancora noto nei dettagli."
In data 17 Dicembre
2003 personalmente ho inviato, per posta elettronica, a I1ANP la locandina
completa del programma del Symposium con preghiera di pubblicazione su R.R..
Alberto, pur facendomi presente che i tempi erano piuttosto stretti, mi garantì
che avrebbe fatto il possibile affinché il programma completo fosse pubblicato
su R.R. di Febbraio 2004, come poi avvenne. La stessa locandina è poi stata
inviata a tutte le sezioni, ai manager di settore e allo stesso I1ANP in data 5
Gennaio 2004 sempre per posta elettronica.
Considerando che 5
giorni più tardi e precisamente durante la riunione di consiglio del 10 Gennaio
(leggi R.R. Aprile 2004 pag. 76 punto 9 all'O.d.G.) il C.D. Nazionale deliberò
lo stanziamento del contributo per la Sezione di Modena, faccio fatica a
pensare che tra i consiglieri non ci fosse qualcuno a conoscenza del programma
del Symposium.
"Chi ha organizzato il
convegno, ha riferito di aver rinviato le premiazioni nella mattinata di
domenica a causa della concomitanza del sabato con altre manifestazioni che
avrebbero sottratto Soci al Symposium."
Da parte nostra
nessuno ha mai riferito di dover rinviare le premiazioni alla giornata di
Domenica per le motivazioni che tu sopra dici. Da sempre tutte le premiazioni si
sono svolte di Domenica proprio perché questa è sempre stata l'unica e la vera
giornata del Symposium. Quest'anno si era pensato di anticipare a prima del
pranzo le premiazioni per venire incontro a quei manager che si erano lamentati
per l'edizione scorse quando queste si erano svolte durante il pranzo conclusivo
della manifestazione.
"Inoltre,
dovendo programmare il sabato, gli Organizzatori hanno maturato l'idea di
inserire nel programma una serie di interventi di natura "tecnica" ed avendo
cercato attraverso i vari Forum persone disponibili, la scelta è caduta su
coloro che avevano raccolto l'invito, e casualmente si trattava di persone che
notoriamente fanno parte di altra Associazione."
Tengo a sottolineare
che il Symposium si è sempre tenuto nella giornata di Domenica e che il Sabato è
sempre stato dedicato ad una riunione tecnica aperta a tutti.
Come puoi leggere nel
programma della locandina anche quest'anno il Symposium avrebbe avuto
inizio alle 8.30 di Domenica 21 Marzo 2004.
Come tutti gli anni, tranne gli
ultimi due o tre, da quando sono radioamatore mi è sempre stata data
l'opportunità di organizzare nella giornata del Sabato una riunione a carattere
tecnico ed aperta a tutti con lo scopo di relazionare sulle ultime tecnologie
digitali. Quest'anno, come già ho avuto occasione di scriverti, la scelta è
caduta sul wi-fi. Nel momento in cui ho stilato il programma l'unico relatore
che certamente sapevo appartenere ad altra associazione era IK0YYY, invitato
come consulente del
Ministro a relazionare sulle normative che regolano la
materia in oggetto. Tutti gli altri relatori, e tra tutti metto anche IZ3CNM (
ed il fatto che sia un amico non comporta che io debba sapere a quale
associazione lui è iscritto, cosa fa nella vita, ecc...), non sapevo
appartenessero al Cisar. Con questa affermazione non voglio però assolutamente
giustificarmi dal momento che i relatori erano per me dei tecnici preparati e,
soprattutto, dei "radioamatori".
" In una situazione di
normale convivenza tra Associazioni che perseguono gli stessi scopi, queste cose
potrebbero anche accadere, anche se la presunta irreperibilità di nostri Soci
che abbiano la capacità di trattare i medesimi argomenti, non sembra possibile e
comunque non è certo esaltante per l'immagine del Sodalizio.
Nel caso in questione
però questi strani inviti hanno assunto un aspetto ben
diverso.
Sembra che
all'improvviso gli Organizzatori del convegno abbiano dimenticato pregresse
vicende puntualmente riportate su RadioRivista, abbiano ignorato quanto da tempo
scorre sotto i nostri occhi in continuazione attraverso i sistemi informatici,
non si siano accorti di quelle prese di posizione nei confronti
dell'Associazione, del Consiglio Direttivo, dello scrivente, da parte di chi è
stato invitato ad illuminare la platea con le proprie argomentazioni
tecniche.
Non è accettabile il
principio che vi sia qualcuno estraneo all'Associazione, impegnato a livello
dirigenziale in associazione analoga, che continui, ad occuparsi di fatti
interni della nostra Associazione, che getti discredito sulla stessa, che cerchi
di fomentare la ribellione tra i Soci, e che poi venga invitato a casa nostra
come gradito ospite. Il fatto poi che il programma definitivo della
manifestazione sia pervenuto per caso al Consiglio Direttivo non a cura degli
Organizzatori, ma da parte di altri, solo quindici giorni prima della
manifestazione, ha fatto nascere il fondato sospetto che quella programmazione
non sia stata fatta casualmente e che il Consiglio Direttivo non sia stato
infor-mato preventivamente per evitare quanto poi è accaduto.
Se fosse stata
usata quella normale "avvedutezza" alla quale il Giudice ha fatto riferimento,
II Consiglio Direttivo ed i Manager non si sarebbero trovati nella spiacevole
situazione di non partecipare al Symposium, decisione che ovviamente ha
sollevato proteste di Soci all'oscuro dei fatti, che ha creato turbativa e che
comunque ha lasciato a tutti l'amaro in bocca."
Contrariamente a
quanto asserisci, come già sopra ti ho scritto, Il C.D. Nazionale è stato
informato con grande anticipo del programma del Symposium. Il programma che ti è
"pervenuto per caso", inviato a tutti gli interessati, riguardava la giornata
del Sabato che nulla aveva a che vedere con il Symposium come tale. La malafede
di cui ci accusi o mi accusi è invece stata usata da quella persona che "ha
solle-vato proteste" e che "ha creato turbativa" tanto da invitare a non venire
al Symposium coloro che ne avevano il desiderio.
Durante la giornata
del Sabato le persone poi che tu citi hanno avuto un comportamento encomiabile.
Mai hanno dato spazio a polemiche, o hanno parlato male di qualcuno. Si sono
invece attenute al tema della riunione portando un contributo tecnico molto
valido alle persone presenti.
73
cordiali
IK4IRO
Vittorio Moretti
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2-
la
bugia
INCREDIBILE
RISPOSTA
DI
PIETRO
MARINO
IT9ZGY
Da: IT9ZGY -
Pietro Marino [it9zgy@libero.it]
Inviato: martedì 18 maggio 2004 6.55
A:
Vittorio Moretti; i1byh@ari.it
Cc: ARI
MODENA; it9zgy@ari.it; i2sg@ari.it; is0ruh@ari.it; i2mqp@ari.it; i0sny@ari.it; i1anp@ari.it; radiogiornale@fastwebnet.it
Oggetto:
Re: Risposta all'editoriale di I1BYH su R.R Maggio 2004
Un Socio ARI che si
rivolge ad altra Associazione per la pubblicazione (sia pure telematica)
del
suo pensiero non merita alcuna attenzione.
Cosa c'entra il CISAR con i
problemi nostri associativi?
Per questo motivo l'allegato di IK4IRO non viene
da me letto ed inesorabilmente viene cestinato !!!!!!!!
Piero Marino - IT9ZGY
At 00.26 18/05/04
+0200, Vittorio Moretti wrote:
Questa vuole
essere la risposta personale all'editoriale di I1BYH su R.R. maggio
2004.
Come scritto nel documento, pregherei I0PMW di pubblicarla sul
Radiogiornale.
73 cordiali a tutti.
ik4iro
Vittorio Moretti
DOVEROSA SMENTITA
DEL RADIOGIORNALE
Egregio Signor Piero Marino
IT9ZGY,
nella
sua esternazione a I4IRO, Vittorio Moretti, (riprodotta sopra) che ci ha inviato
in copia, lo accusa di essersi servito del CISAR per pubblicare un suo documento
riguardante l'ARI e poiché risulta dagli indirizzi cui è stato inviato,
solamente il Radiogiornale, Lei concretamente afferma che
la nostra
pubblicazione
è del CISAR. Tutto ciò è semplicemente una menzogna bella e buona, che non le fa
fare una gran bella figura a
lei che appare così informato.
Come
fa a sostenere che il Radiogiornale è del CISAR, quando nemmeno io sono iscritto
a quella associazione. Non che essere del CISAR sia un fatto offensivo per
nessuno, ma per l'amore della verità devo dire che non sono iscritto a questa
associazione, come non sono iscritto all'ARI e il Radiogiornale é
indipendente e non fa riferimento a nessuna associazione, partito, o
quant'altro.
Quando
sul Radiogiornale si afferma che la pubblicazione telematica è indipendente e
senza censure, credo voglia dire qualcosa !
Lei fa affermazioni in libertà senza
essersi prima
documentato,
relativamente a come stanno le cose, ma limitandosi a fare delle puerili
congetture ,
dato che molti soci ARI utilizzano il Radiogiornale per far conoscere il
loro parere. Come del resto anche i nostri
lettori
sono in grande misura iscritti all'ARI.
Certo
in presenza di una Radiorivista che non pubblica i pareri e le iniziative delle
sezioni, ma fa una sorta di "cernita" molto poco democratica, la gente, nella
stragrande maggioranza soci e dirigenti ARI a tutti i livelli, si rivolge al
Radiogiornale che non censura mai nessuno. Ma questo non vuol dire che il
Radiogiornale è del CISAR, dato, tra l'altro, che del CISAR in proporzione
pubblica molte meno cose.
Del
resto anche Lei per inviare questa sua risibile esternazione non ha esitato a
rivolgersi al Radiogiornale.
Ma
che fa Signor Marino, da una parte informa IK4IRO che non leggerà il suo
documento perché secondo Lei inviato al Radiogiornale che Lei bugiardamente
sostiene essere del CISAR e dall'altra non esita a servirsi proprio del
vituperato Radiogiornale per esternare una serie di falsità. Se gli altri la
pensassero come Lei non dovrebbero leggerla!
Un ultima
considerazione da vecchio OM: ma non le pare molto poco radioamatoriale
dimostrare questo livore preconcetto nei confronti di un gruppo numeroso di
Radioamatori, solo perché questi aderiscono al CISAR? Tutto ciò non le fa onore
perché i radioamatori in tutto il mondo, appartenenti a nazioni diverse, credo
religiosi diversi, razze diverse, sono affratellati dalla comune passione
ereditata dal nostro capostipite Guglielmo Marconi, mentre lei vuole innalzare
steccati ideologici, quando non addirittura una sorta di muro di Belino, per
dividere ciò che non è separabile.
In
tutta Italia Radioamatori dell'ARI e del CISAR sono amici e spessissimo
collaborano insieme e sperimentano insieme, mentre Lei coi suoi comportamenti
stizzosi non accetta questo stato di cose. Ritengo signor Marino che Lei abbia
sbagliato ambiente tentando di inserire divisioni dal sapore politico in un
mondo che basa il suo essere nell'amicizia, nella tecnica, senza schieramenti di
sorta.
Paolo Mattioli
I0PMW
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3-
Associazioni
radioamatoriali in Italia
Franz
Falanga I3FFE IQRP#4
In
Italia, come tutti sanno, ci sono diverse associazioni che riuniscono i
radioamatori. E' inutile fare nomi, ma tutti sanno che ognuna di queste
associazioni è oggetto di critiche alle volte leggere alle volte pesanti, che, a
mio modestissimo avviso, non servono assolutamente a nulla. Facendo i dovuti
paragoni è un po' come una guerra di religioni, guerra che non porta
assolutamente a nulla, anzi porta a un imbarbarimento senza fine che non fa che
peggiorare in continuazione lo stato dei fatti. Qualcuno a questo punto potrebbe
dirmi perché io sia scrivendo questo articolo. Gli rispondo subito.
Ho
piacere di chiarire alcuni fatti.
Ho
piacere di esporre alcuni fatti.
Ho
piacere di fare alcune considerazioni.
Il
tutto con grande serenità e cercando di valutare la realtà per quello che è.
Essendo io un tecnico cercherò di argomentare le mie idee con fatti, senza farmi
coinvolgere dalla passione che spesso tracima nella violenza, che come tutti
spero sappiano, non serve assolutamente a nulla. E' sotto gli occhi di tutti che
con la violenza in questo mondo non si raggiunge NESSUN risultato. Quando parlo
di violenza parlo anche di manipolazione delle notizie, di menzogne confezionate
ad arte, di piccoli sotterfugi, che alla lunga non pagano.
Partiamo
dunque dalla semplice considerazione che tutto quello che esiste sulla faccia
della terra è costruito dalle persone (uomini e donne). Quindi tutte le
associazioni sono ideate, costruite, gestite da persone. Non è scritto da
nessuna parte che tutte le persone siano tutte perfette e tutte assolutamente
inattaccabili. Anzi. La gestione di una organizzazione può paragonarsi alla
navigazione di una nave in mare. Ci sono i periodi i bonaccia, di vento fresco,
di uragano, di cicloni, di calma piatta, di caldo, di freddo e così via. La
navigazione deve essere comunque eseguita. Ne discendono due cose: che la nave
deve essere costruita a regola d'arte e che la navigazione deve essere eseguita
dall'equipaggio possibilmente a regola d'arte. Da cui ne discende ancora che una
magnifica nave guidata da un equipaggio scadente può colare a picco e una nave
scadente, guidata da un equipaggio straordinario può salvarsi da una bufera.
Iniziamo
a parlare della nave, dell'equipaggio ne parlerò eventualmente più avanti. Come
molti di voi sapranno, io sono socio dell'ARI da moltissimi anni. Non sono
legato a questa associazione dal fatto sentimentale che mi lega a questo
sodalizio da tanto tempo, né dal fatto che ho convissuto con l'ARI da moltissimi
anni, né da conoscenze più o meno dirette con l'attuale classe dirigente. Sono invece legato all'ARI da un fatto
molto più importante che, se avrete la pazienza di leggermi, vi esporrò
immediatamente. L'ARI ha delle caratteristiche, secondo me, estremamente
fondamentali per me. E' un'associazione che ha dentro di sé buona parte della
storia d'Italia. Praticamente un secolo di storia. Sto parlando del secolo
ventesimo che poi è il 1900. L'ARI ha dentro di sé Guglielmo Marconi che è stato
il suo primo presidente, L'ARI è una delle associazioni mondiali che ha
progettato e ratificato la nascita della IARU, l'ARI è quell'associazione che ha
traghettato i radioamatori fuori dalla seconda guerra mondiale e fuori da un
regime che aveva abolito i radioamatori stessi, l'ARI è quell'associazione che
ha contribuito alla rinascita culturale e tecnologica di decine di migliaia di
giovani appassionati alla radio negli ultimi sessant'anni. Mi fermo qui.
Sulla
scena a radioamatoriale italiana sono sorte negli ultimi anni, altre
associazioni, nate per motivi diversi , sebbene tutti sacrosanti. Queste
associazioni con il tempo, evidentemente, anche loro si caricheranno di storia,
di tradizioni, di fatti importanti, di ricerche nuove ed avanzate, su questo non
c'è dubbio. C'è posto per tutti a questo mondo. Perché questo continuo
miglioramento avvenga, c'è solo bisogno di tempi lunghi, non si può zippare il
corso naturale della storia. La storia ha bisogno di maturazioni lunghe, di
tempi che sono diversi da quelli dei comuni mortali, la storia si costruisce
attraverso il fluire delle generazioni. Non ci sono cambiamenti storici
sostanziali dal un giorno all'altro.
Qualcuno
mi dirà, OK Franz, che vuoi dire con questo tuo discorso? Facilissimo, concludo
con molto piacere.
Per
quanto mi riguarda io sono legatissimo all'ARI "per le ragioni storiche" che ho
dianzi esposto. Questa storia mi appartiene, mi affascina ed è parte di me.
Questo però non significa che io sia contro le altre realtà che stanno venendo
fuori, come è giusto che vengano, solo che non trovo né utile, né costruttivo,
il formarsi di gruppi contro gruppi, di muri contro muri. Queste
contrapposizioni, da qualunque parte vengano, ripeto da qualunque parte vengano,
non solo non servono assolutamente a nulla ma sono addirittura segno di
stupidità. Insisto dunque sul fatto che le varie associazioni radioamatoriali
dialoghino fra loro, senza passare il loro tempo costruendo insolenze,
improperi, scomuniche, anatemi, che lasciano il tempo che trovano. Per quanto mi
riguarda, sono contento di appartenere all'ARI perchè l'ARI è un pezzo
importantissimo della storia del radiantismo mondiale, ma questo non toglie
nulla alle nuove associazioni che dovranno contribuire anche loro al futuro del
radiantismo. Che dire? Che il futuro è NOSTRO, e non MIO.So che qualcuno, dopo
aver letto questo articolo mi accuserà di buonismo, di volemose bene a tutti i
costi, di moderatismo. Ecco, queste accuse non rispondono per nulla a verità. Mi
spiego. E' molto ma molto più difficile e più complesso parlare, parlare,
parlare, parlare, anzichè scambiarsi cannonate. Con la discussione, serrata
finchè si vuole, nella storia dell'umanità si sono raggiunti risultati. Con le
mazzate non si è mai costruito nulla. Se non ci fossero stati i filosofi, che
poi sono quelle persone che pensano e parlano fra loro, non ci sarebbe stato
l'Illuminismo, la Rivoluzione francese, la nascita dell'America, l'abolizione
dello schiavismo, il risorgimento italiano, la libertà in Europa e così via a
seguire.
Spero
di essere stato chiaro. I miei più cordiali 73. Alle prossime.
4-
Intervista
a Augusto Righi:
"non
fui mai il maestro
di
Guglielmo Marconi"
(Bologna 27.8.1850 ivi
8.6.1920)
AUGUSTO
RIGHI e GUGLIELMO MARCONI
Sul
giornale bolognese "il Resto del Carlino" del 28 maggio 1897 comparve
un'intervista ad Augusto Righi assai significativa in quanto riporta il pensiero
di un Righi e grande "maestro universitario" quale fu in
effetti.
D-Vorrebbe Ella darmi
preventivamente (incominciai) qualche notizia intorno all'invenzione del signor
Marconi, che fu detto un suo allievo, e agli studi antecedenti dai quali e'
derivata?
R-Il
giovane Marconi non e' un mio allievo, e me ne duole anzi non fu mai studente
universitario. Lo conobbi qualche anno fa, essendosi egli presentato a me con
una lettera di un comune conoscente. Da quell'epoca sino a qualche mese addietro
egli mi visito' varie volte, sia in laboratorio, sia d'estate in campagna a
Sabbiuno di Monte, per sottopormi qualche sua ingegnosa idea, e per chiedermi
consiglio a proposito di qualche esperienza di fisica che faceva a casa propria.
Accortomi
presto delle sue ottime attitudini sperimentali e visto l'ardore col quale si
dedicava agli studi e alle prove fisiche, lo consigliai ripetutamente di
prepararsi all'esame di licenza liceale per poi seguire regolarmente i corsi
universitari.
All'epoca
della quale parlo mi, io mi occupavo di ricerche sulle onde elettromagnetiche ed
anzi pubblicai varie memorie, che poi sono state rifuse in un libro, intitolato
"l'Ottica delle oscillazioni elettriche" edito recentemente dalla Zanichelli, e
del quale il Resto del Carlino ha parlato giorni fa con simpatia. Il Marconi,
per ottenere la trasmissione di segnali a distanza, adopera appunto a quanto
pare, le onde elettromagnetiche. Egli non ha pubblicato la descrizione dei suoi
apparecchi, ed io non posso sapere intorno ad essi nulla piu', di quanto puo'
essere nota a chiunque altro, giacche' da parecchi messi e cioe' da quando il
Marconi si e' dedicato al telegrafo senza fili, io non ho piu' avuto di lui notizia. E solo dai
giornali politici italiani e da alcuni giornali inglesi e tedeschi che ho saputo
di quella notevole proposta, ed in particolare da una intervista pubblicata dal
giornale inglese " The Strand Magazine", che e' stata tradotta in italiano a
Bologna, non so da chi. Da questi risulta come Marconi abbia fatto le sue prime
esperienze nei possedimenti del padre suo, forse alla villa presso Pontecchio.
Dal "Il
Resto del Carlino" venerdi 28 maggio 1897
Marconi
e Righi a Villa Griffone
Intervista ad Augusto
Righi sul "Il Resto del Carlino" per attestare
l'originalita',
rispetto ai propri studi, dell'invenzione di Marconi
Righi,
fisico di fama mondiale
per studi e ricerche, illustrati in oltre 250 pubblicazioni su
fondamentali questioni di elettrologia, di elettromagnetismo e di ottica fisica,
Augusto Righi nacque a Bologna nell'anno 1850 e ivi morì 1'8 giugno 1920.
Professore all'Istituto Tecnico della sua città dal l873, nell'Università di
Palermo dal 1880 e, infine, in quella di Bologna dal 1889, dove
non
ebbe come allievo
Guglielmo Marconi, ma solo alcuni
incontri, fu anche Socio
nazionale dell'Accademia dei Lincei dal 1898 e membro di numerose altre
accademie italiane ed estere, nonché senatore del regno.
Le
numerose pubblicazioni di Augusto Righi, che si distribuiscono uniformemente nel
tempo, dal 1872, l'anno stesso del suo diploma in ingegneria, al 1920, con
lavori ultimati nei giorni appena precedenti la morte e stampati postumi,
rivelano la sua grande varietà di interessi e l'eccezionale versatilità, che si
contrappongono all'odierna tendenza alla specializzazione. Le sue ricerche,
infatti, toccano quasi tutti i capitoli della fisica: dagli studi giovanili sul
comportamento degli isolanti posti in campi elettrici, sul fenomeno della
scintilla, sulla natura dell'elettricità, a quelle successive, spesso
anticipatrici di più recenti scoperte, sulla fotoelettricità, sui fenomeni
dielettrici, sulla velocità della luce nei corpi trasparenti magnetizzati;
dall'elettrostatica e fenomeni connessi all'ottica fisica, dalle scariche
elettriche attraverso i gas alle proprietà elettroniche dei metalli; dalla
meccanica delle oscillazioni agli effetti del campo magnetico sui corpi; dalle
onde elettriche ai raggi X; dalla radioattività ai fondamenti sperimentali
della teoria della relatività.
Se
una certa preferenza si può tuttavia intravedere, questa è indubbiamente
per i fenomeni di scarica elettrica attraverso i gas, ai quali il Righi ha
dedicato oltre 60 pubblicazioni.
E'
stato questo, del resto, il campo che ha aperto la strada alle maggiori
scoperte della fisica moderna e, probabilmente, fu prediletto dal Righi,
oltreché per la varietà e complessità dei problemi che esso pone, per la
bellezza dei fenomeni, per la molteplicità delle esperienze alle quali si
presta. Indubbiamente questo esercitava una particolare attrattiva per il
Nostro, che era anzitutto uno sperimentatore nato: accanto all'interesse, sempre
prevalente, per il problema fisico da risolvere, accanto al gusto
di
progettare e realizzare il dispositivo adatto per ogni problema, di eseguire e
ripetere le osservazioni, egli provava il gusto dell'esperienza in se, della
contemplazione del fenomeno.
Senza
quel gusto innato per l'esperienza, sarebbe difficile comprendere come il
Righi abbia continuato a sperimentare con le proprie mani, sostanzialmente da
solo, fino agli ultimi anni.
A
chiarire l'atteggiamento spirituale del Righi nella ricerca valgano alcuni passi
di una conferenza del 1911:
".... Alcuni concetti considerati sempre in
passato come intangibili sono rimasti profondamente scossi o vulnerati,
come l'indivisibilità dell'atomo ......" e poi ".... Nessuno potrebbe prevedere
oggi se e quali nuovi orizzonti si apriranno in avvenire davanti agli
sperimentatori, giacché, è bensì vasta la parte già coltivata del campo della
Fisica, ma la parte tuttora da esplorare ha limiti che sembrano perdersi
nell'estrema lontananza ..." ed ancora ".... Le scoperte future renderanno forse
inutili gli sforzi compiuti?"
"Qualunque siano per essere le future scoperte,
esse devono trovare ogni scienziato, degno di questo nome, pronto ad
accoglierle; libero da ogni presuntuoso apriorismo, quand'anche esse dovessero
obbligarlo alla rinuncia di opinioni a lungo professate ... ".
".... E' alla
ragionevole fiducia nelle nuove grandi ipotesi,... è al sagace e prudente
apprezzamento dei risultati dell'esperienza, che si devono gli immensi e rapidi
progressi rinnovatori della Fisica... ".Sperimentatore di eccezionale abilità,
dunque, ebbe come suo
più grande merito quello di essersi dedicato per
anni ad approfondire le ricerche di Hertz sulle onde elettriche, riuscendo a
scoprire e a dimostrare sperimentalmente che le onde hertziane differiscono da
quelle luminose solo per la loro maggiore lunghezza e che presentano perciò le
stesse proprietà della luce.
Convinto
che era indispensabile produrre onde hertziane più corte, perché fossero
compatibili con le dimensioni degli apparecchi utilizzabili nei normali
laboratori, si dedicò alla costruzione di un oscillatore a sfere, detto
"oscillatore di Righi" capace di generare onde elettromagnetiche di lunghezza
centimetrica; in particolare, fu il primo a ottenere la doppia rifrazione delle
onde elettromagnetiche.
E'
proprio in queste ricerche che rifulgono più vive le sue doti di sperimentatore
raffinato e appassionato: attraverso una paziente e geniale elaborazione, egli
costruì apparecchi che gli consentivano di generare onde fino a lunghezze
inferiori a 3 cm., contro i 60 cm. di Hertz, apparecchi con i quali condusse a
termine una celebre serie di esperienze, raccolte nell'opera "Ottica delle
oscillazioni elettriche" ( 1897), che rivestirono eccezionale importanza nel
settore applicativo ed esercitarono, indubbiamente, una notevole influenza
sull'opera di Guglielmo Marconi, che frequentava il laboratorio del Righi per
compiere le sue prime ricerche.
Tutto preso dall'interesse scientifico, Righi
non pensò alle possibili applicazioni pratiche delle sue scoperte, dimenticando
che negli anni giovanili aveva conseguito successi notevoli, almeno dal punto di
vista tecnico, anche in questo campo. Nel 1878, infatti, aveva realizzato "il
telefono che s'ascolta a distanza", trasformando il ricevitore di Bell in un
altoparlante e costruendo il primo microfono a polveri
conduttrici.
Trasmettitore a
scintilla - Usato da Guglielmo Marconi presso localita'
S. Bartolomeo
, con oscillatore Righi , bobina di Ruhmkorff , tasto
Morse
e batteria (1897
-
LaSpezia SP -
Italy)
Le
sue esperienze, però, servirono da guida alle successive ricerche tecniche del
giovane Marconi che, dopo aver preso visione degli apparecchi del Maestro, ebbe
l'idea di applicare le onde elettriche (hertziane) alla trasmissione di segnali
a distanza tramite antenna
e si servì proprio
dell'oscillatore di Righi per effettuare i suoi primi esperimenti in questo
campo.
Forse
giovò a Marconi, accanto all'entusiasmo e all'acuto intuito sperimentale, una
meno profonda formazione teorica, che gli permise di tentare con maggiore
fiducia le comunicazioni intercontinentali, in aperto contrasto con i calcoli, i
quali escludevano una propagazione di energia elettromagnetica lungo la
superficie della Terra, poco oltre i limiti dell'orizzonte.
Marconi dimostrò
così di possedere quel sano spirito scientifico che non si arrende ad una
previsione teorica negativa: la teoria ignorava, nel caso specifico, la presenza
della ionosfera, fattore determinante della propagazione delle onde hertziane
lungo la superficie della Terra.
Gli
ultimi lavori di Augusto Righi ebbero per oggetto, da un lato lo studio dei
campi elettromagnetici prodotti da cariche elettriche in movimento, dall'altro
le ricerche sui fenomeni elettroatomici, sui raggi X, sulla radioattività, sulle
forze elettromagnetiche e, infine, sulla teoria della relatività, che lo
scienziato sottopose ad una sottile e serrata critica sia dal punto di vista
concettuale, sia da quello sperimentale.
La
morte lo colse proprio nel pieno fervore di quest'opera, l'8 giugno
1920.
A
tanti anni dalla sua scomparsa, possiamo senz'altro dire che le sue ricerche
hanno segnato una svolta nella storia della fisica: lo testimonia il fatto che
il modo di pensare dei fisici, il significato stesso che essi attribuivano
all'interpretazione dei fenomeni, ha subito una profonda trasformazione proprio
nei due decenni immediatamente successivi alla morte di Righi.
Lo
testimoniano ancora i giudizi dei suoi contemporanei italiani e stranieri che,
nei riguardi della sua opera, furono di alta e sempre crescente considerazione,
come appare dalle frequenti citazioni e da ogni altra forma di
manifestazione.
Basti ricordare, fra tutte, la risoluzione approvata
all'unanimità dai membri della Royal Institution of Great Britain, in una
riunione tenuta poco dopo la morte del Nostro, che lo qualifica come "un
pioniere in molte branche del progresso scientifico, che durante i cinquanta
anni trascorsi ha aperto una nuova era nella ricerca fisica" ed aggiunge che "Il
suo nome è connesso con tutti i grandi problemi della filosofia naturale risolti
negli ultimi anni".
Possiamo
senz'altro affermare, dunque, che Augusto Righi fu, nel grande periodo nel quale
è nata la fisica di oggi, l'unico fisico italiano di statura internazionale,
considerato dai grandi della fisica europea come uno di loro.
Il
Corbino, nella commemorazione già citata, esprime pittorescamente questa
valutazione affermando che "Righi rappresenta, fra i Fisici italiani dell'ultimo
secolo, come un monte isolato e altissimo...".
In
occasione delle onoranze a Guglielmo Marconi svoltesi all'Archiginasio di
Bologna, il 21 settembre 1902, con la presenza del
Prof.
Augusto Righi, Guglielmo Marconi pronuncio' le seguenti parole:" Ho il piacere
in special modo di vedere qui presente il Prof. Righi. Egli ha fatto grandi
studi sulle onde elettriche ed il risultato de' suoi studi profondi ha molto
giovato alle mie scoperte". Augusto Righi cosi' replico': "Costretto a parlare
dalle imprevedute, benevoli allusioni a me rivolte e dal ricordo che di me
conserva il nostro Marconi, sono lieto che mi si presenti cosi' l'occasione di
porgergli pubblicamente il mio sincero plauso. Nessuno forse meglio di me pote'
apprezzare, mentre si svolgevano e si esplicavano, l'eccezionale suo intuito
inventivo e le sue rare doti intellettuali. Ricordo sempre con la piu' viva
compiacenza le visite che mi faceva per narrarmi delle esperienze che con mezzi
rudimentali ingegnosamente combinava e per mettermi a parte dei progetti nuovi
tentativi dai quali emergeva sempre la passione con cui si dedicava a questioni
di scienza applicata. Presagii fin da allora che Marconi, presto o tardi, si
sarebbe avviato alla celebrita' ed i fatti hanno prontamente e largamente
confermato il facile pronostico. Il sistema di telegrafia con onde elettriche
che egli ha tratto dalle classiche esperienze di Hertz e dalle esperienze di
coloro che hanno continuato ed esteso le ricerche di quel fisico insigne, e'
forse la piu' bella applicazione scientifica che si sia iniziata nel secolo
scorso. E' la piu' grande traduzione nel campo dell'industria e della pratica,
di strumenti e di principi che potevano sembrare relegati nel dominio della
filosofia naturale. Gia' la scienza contiene sempre il germe di una inaspettata
meraviglia: e mai come in questo caso un buon seme cadde in terreno piu' fertile
e piu' propizio. E' merito del Marconi se venne una volta di piu' dimostrato
come siano in errore coloro purtroppo ancora numerosi, i quali guardano con
occhio sdegno o almeno indifferente, il lavoro continuo, modesto e
disinteressato che i cultori della scienza compiono nel silenzio dei loro
laboratori; coloro cioe' che da essa si puo'
ricavare.
Essi
non sanno che pure da un risultato il piu' estroso, una mente geniale puo'
ricavare una di quelle applicazioni che accelerano il
cammino
dell'umanita' sulla strada del progresso e del benessere sociale. Saluto, quindi
Guglielmo Marconi e a lui faccio plauso nella mia qualita' di amico e di
studioso, faccio plauso con entusiasmo all'italiano Marconi nella mia qualita'
d'italiano".
Le
parole del Righi furono esse pure accolte con nutriti battimani, mentre egli
abbracciava e baciava il Marconi.
(Discorso
pubblicato sul "il Resto del Carlino" 21-22 settembre
1902)
Successivamente,
11 marzo 1903, quando ormai l'eco delle tempeste polemiche si era allontanato,
il Righi "professore" scriveva ancora al Resto del Carlino per porre fine ogni
polemica.
Augusto
Righi ed il telegrafo Marconi
Dall'esimio
Prof. Augusto Righi, riceviamo la seguente lettera che ci e' grato
pubblicare:
Gentilissimo
Direttore,
in
questi giorni, ed in seguito all'avvenuta pubblicazione d'un libro, del quale
sono uno degli autori, vari giornali, e fra questi quello ch'Ella dirige, si
sono occupati di me con cortese benevolenza, della quale resto
riconoscentissimo; se non che' tale benevolenza e' stata da alcuni di essi, che
un amico mi pone ora sott'occhio, spinta troppo oltre, e fra altro sino al punto
di attribuire in parte a me il merito della brillante applicazione realizzata
dal Marconi. Quantunque abbia avuto gia' occasione di fare pubbliche
affermazioni su questo punto, debbo nuovamente uscire dall'abituale riserbo per
rettificare asserzioni, certamente assai lusinghiere, ma non conformi a
giustizia. Mi permette dunque di rilevare una volta di piu', che, in tesi
generale, l'opera di chi trova una utile applicazione pratica, e' ben distinta
da quella di chi, occupandosi puramente della scienza, ha potuto con i suoi
studi darvi occasione o facilitarne l'esecuzione. Ed in particolare nessuno
oserebbe affermare, io credo, che, anche senza aver avuto cognizione delle mie
esperienze sulle onde elettriche, il Marconi non avrebbe potuto concepire l'idea
sua geniale. So poi che recentemente fui ripetutamente qualificato come maestro
di Marconi. D'un tal titolo sarei molto lieto; ma bisognerebbe che a quel
vocabolo si potesse dare un senso molto lato, per applicarlo a chi col giovane
inventore ebbe solo dei colloqui, il piu' delle volte su progetti di esperienza
o applicazioni pratiche diverse da quella che lo hanno meritatamente reso
celebre, e tutt'al piu' ebbe campo di fornirgli spiegazioni, schiarimenti o
consigli attorno a quei progetti.
Le
saro' grato se vorra' dare pubblicita' a questa mia, ed in questa fiducia glie
ne anticipo i piu' cordiali ringraziamenti.Bologna, 11 marzo 1903 Suo
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5-
Armando
Accarda Los Angeles, CA - USA
Ci giunge da Los Angeles -
USA
La
ARRL contro l'uso del BPL
che disturba i
Radioamatori
BPL
é l'acronimo di Broadband Internet over Power Lines,
la connessione Internet a
larga banda attraverso l'uso
delle
reti elettriche di potenza che
disturba molto le
HF.
In
Italia l'ENEL la usa già per trasferire i dati dei
contatori.
E
NOI STIAMO SOLO A GUARDARE?
Ciao
Paolo, ti invio qualche nota circa un fenomeno che sta facendo parlare gli OM
Americani da ormai piu' di un anno a questa parte, mentre credo che in Italia
non se ne sia parlato molto.
BPL
ed effetti collaterali
Salve
a tutti,
forse
non molti OM in Italia avranno sentito parlare del fenomeno del BPL e degli
effetti sulle bande di frequenza ad onde corte che esso
produce.
Facendo
un QSO con un OM di Roma ho avuto modo di sapere che anche in Italia si starebbe
pensando ad un utilizzo di questa tecnologia per le connessioni
Internet.
Ebbene
qui negli Stati Uniti e' gia' da piu' di un anno che l'associazione dei
radioamatori, la ARRL, sta diffondendo preoccupanti note circa gli "effetti
collaterali" che questa tecnologia avrebbe sull'uso delle bande
HF.
Facendo
un passo indietro, BPL e' l'acronimo per Broadband Internet over Power Lines,
ovvero la connessione Internet a larga banda attraverso l'uso delle linee
elettriche di potenza.
Fin
dalla sua apparsa qui in USA, vari radioamatori operanti nelle citta' dove si
inizio' la sperimentazione del BPL ebbero modo di verificare la presenza di
forte rumore di fondo nella varie bande HF. Ebbene dopo varie rilevazioni si
giunse alla conclusione che tale sistema provocava forti interferenze ai servizi
radio presenti nelle bande di frequenza delle onde
corte.
Infatti,
almeno qui in USA, il sistema di trasmissione digitale a mezzo delle linee
elettriche, invia un segnale la cui portante spazia da circa 1.8MHz a 80MHz,
creando uno spettro a larga banda di rumore.
Ebbene,
considerando poi il mezzo usato, ovvero le linee elettriche, si puo' benissimo
immaginare come tali linee siano delle potenti antenne trasmittenti in grado di
irradiare tale rumore a grande portata.
Ormai
da almeno un anno ebbi modo di leggere vari articoli apparsi su QST, la rivista
dell'ARRL, in cui la stessa associazione si metteva in netto contrasto con
queste compagnie di telecomunicazione, al fine di trovare un compromesso tecnico
per non ostacolare il progresso tecnologico da un lato, ma almeno garantire le
normali operazioni dei radioamatori Americani in banda
HF.
La
ARRL ha pertanto iniziato una serie di azioni volte a fornire elementi di studio
e analisi del problema alla FCC, l'organo governativo Americano equivalente al
ministero delle telecomunicazioni Italiano.
Sono
pertanto stati fatti studi e analisi, con tanto di prove e filmati, che
consentirebbero di dimostrare alla FCC come, in presenza di installazioni BPL,
le operazioni radio in banda HF sarebbero davvero difficoltose a causa dei forti
disturbi.
Nonostante
la FCC sia favorevole all'introduzione di questa tecnologia negli Stati Uniti,
esiste anche una clausola che vedrebbe le compagnie di telecomunicazioni
costrette a rivedere le loro installazioni qualora si presentassero dei disturbi
a persone o enti autorizzati ad usare le bande di frequenza comprese nello
spettro dei segnali irradiati dal BPL. In sostanza le compagnie sarebbero
responsabili di garantire nessuna interferenza a segnali gia' presenti su tali
gamme.
La
lotta che pertanto l'ARRL sta conducendo e' appunto quella di dimostrare che
invece una simile violazione alle norme imposte dalla FCC starebbe avvenendo
regolarmente ogni qualvolta una nuova installazione BPL viene eseguita, a danno
dell'intera comunita'.
Come
andra' a finire non si sa ancora, visto che vi sono peraltro forti interessi
economici in tale tecnologia.
Per
avere maggiori dettagli potrete cercare su Internet e troverete diversi articoli
pubblicati sull'argomento.
Best
73's de Armando, W6/IK2XYP
Los
Angeles, CA - USA
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6-
ADDIO
RADIO RAI
Paghi tre e te ne danno uno
Un
nostro lettore, IZ2DRV ci ha segnalato questo comunicato della RAI che
pubblichiamo con qualche commento.
UN
AVVISO IMPORTANTE PER GLI ASCOLTATORI DELLA RADIO LA RAI, IN LINEA CON LA
MISSIONE DEL SERVIZIO PUBBLICO, STA ATTUANDO UN PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DEGLI
IMPIANTI DI TRASMISSIONE IN ONDA MEDIA.
L'INIZIATIVA
COMPORTA L'UNIFICAZIONE DELLE ATTUALI TRE RETI.
PERTANTO,
A PARTIRE DAL PROSSIMO 15 MAGGIO LE STAZIONI IN ONDA MEDIA TRASMETTERANNO
UNICAMENTE LA PROGRAMMAZIONE DI RADIOUNO, ALTERNATA ALL'INFORMAZIONE REGIONALE,
AI PROGRAMMI IN AUTONOMIA DELLE REGIONI A STATUTO SPECIALE, ALLE
AUDIODESCRIZIONI PER NON VEDENTI, E AD ALTRI PROGRAMMI DI SERVIZIO.
DI
NOTTE, RESTERA' INVARIATA LA TRASMISSIONE DEL NOTTURNO ITALIANO, IN ONDA DALLE
24.00 ALLE 6.00.
LE
TRASMISSIONI DI RADIODUE E RADIOTRE PROSEGUIRANNO REGOLARMENTE IN MODULAZIONE DI
FREQUENZA.
PER
CHIARIMENTI SULLE FREQUENZE DEI CANALI RADIO RAI NELLA TUA REGIONE - IN ONDA
MEDIA O IN MODULAZIONE DI FREQUENZA -
SONO
A TUA DISPOSIZIONE:IL NUMERO VERDE 800.111.555;
IL
CALL CENTER DELLA RAI: 199.123.000;
LA
PAGINA 375 DEL TELEVIDEO REGIONALE;
IL
SITO WWW. RADIO.
RAI. IT.
RADIORAI:
SEMPRE DI PIU' IL TUO SERVIZIO PUBBLICO.
Fin qui il comunicato della RAI. In
pratica ci hanno sottratto due reti su tre, con tutto quel che ciò comporta sul
piano del pluralismo dell'informazione, della diffusione della cultura, per
azzerare tutto in un unico calderone non più tecnicamente
all'avanguardia.
Con
la fine di una parte consistente del Servizio Radiofonico RAI, vale
l'opportunità di ricordare come era nata e come si era rafforzata la
Radiodiffusione nel nostro Paese, che ci era invidiata
all'estero.
Dopo
i grandi fasti avuti siamo caduti in una situazione che ricorda molto quella di
Radio Tirana, o di Radio Bucarest prima della caduta del muro di
Berlino.
Con
questi provvedimenti diventa patetica
la storia della radio in
Italia
Il
6 Ottobre del 1924 nasce in Italia la prima trasmissione radiofonica. La voce è
quella di Maria Luisa Boncompagni.
E'
un programma ancora scarno, composto di musica operistica, da camera e da
concerto, di un bollettino meteorologico e notizie di borsa.
Annuncio prima trasmissione
(1924)
Boncompagni ricorda
(1984)
L'Uri,
Unione Radiofonica Italiana, prima società concessionaria della radiodiffusione
in Italia, viene fondata il 27 Agosto 1924 come accordo tra le maggiori
compagnie del settore: Radiofono, controllata dalla compagnia Marconi, e SIRAC
(Società Italiana Radio Audizioni Circolari).
Presidente
della Società Enrico Marchesi ex direttore amministrativo della FIAT di Torino.
Fondamentale la mediazione del Ministro delle comunicazioni Costanzo
Ciano.
L'Agenzia
giornalistica Stefani è designata dal governo come l'unica fonte delle notizie
che l'URI puo' trasmettere. Si tratta della prima agenzia di stampa italiana
nata a Torino nel 1853, voluta da Cavour come portavoce della sua politica. Nel
1924 diventa proprietà di un fedelissimo di Mussolini, Manlio Morgagni che ne fa
un potente strumento di regime.
L'Unica
stazione trasmittente è quella di Roma, posizionata nell'attuale quartiere
Parioli, allora ancora campagna. Siamo agli inizi e il pubblico è composto da
amatori interessati più alla novità tecnologica del radioascolto che ai
programmi veri e propri.
Nel
gennaio 1925 nasce il Radiorario, settimanale ufficiale dell'URI. L'intento è
quello di propagandare il nuovo mezzo e nel contempo di conoscere meglio i gusti
e le opinioni di un pubblico ancora da formare. Poco dopo, tra il '24 e il '29,
si comincia a trasmettere, oltre che da Roma, anche dalle sedi di Milano (1925)
da Napoli (1926) e Torino (1929).
Nel
gennaio 1928 l'URI diventa EIAR, Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche.
L'evento segna il vero e proprio atto di nascita della
radiofonia
in Italia che inizia ad imporsi come mezzo di comunicazione di massa e che come
tale verrà utilizzato dal regime.
La
radio è moderna e veloce. La versalità del nuovo mezzo stupisce gli ascoltatori
sorpresi dai primi collegamenti da treni in corsa o da aeroplani.
La
giovane radio intrattiene e conquista un pubblico sempre maggiore. E via via che
si definisce la fisionomia del pubblico emergono le concrete ambizioni culturali
dell'EIAR che vuole coniugare informazione, divertimento e notizie
politiche.
Nel
giugno del 1933 si diffonde la Radiorurale. Si tratta di un ricevitore a prezzo
imposto e con caratteristiche standardizzate promosso dall'Ente Radio Rurale,
istituto del Regime per la diffusione della radio in ambienti collettivi e
soprattutto nelle zone rurali delle bonifiche agrarie.
L'apparecchio
è acquistabile solo dagli enti governativi e dagli istituti scolastici o per
donazione agli stessi. Oltre tre milioni di scolari italiani hanno cosi'
conosciuto la radio e incominciato a conoscere la lingua italiana.
Dal
1924 al 1933 - Dal 1935 al 1943 - Dal 1949 al 1960 - Dal 1960 al 1970 - Dal 1970
al 1990 - Dal 1990 al 2000 - Le sedi storiche - Torino - Milano - Napoli -
Firenze - Bari - Trieste -
Roma,
mentre
oggi si arriva alla decisione di una stazione sola!
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7-
Il
futuro è senza fili
Internet,
la corsa al Wi-Fi
Tin.it
lancia il servizio che consente di collegarsi sfruttando le onde radio. In
Italia, le prime sperimentazioni del nuovo sistema sono cominciate la scorsa
primavera: in un paesino del cuneese, fu creata una rete geografica wireless che
integrava connessioni satellitari, wi-fi e videosorveglianza. Intanto, è
cominciato l'assalto a un mercato che alletta non poco
Tin.it,
l' Internet Service Provider di Telecom Italia Media e uno dei primi network
Wi-Fi italiani con 364 hot spot (di cui 245 attivi), lancia un nuovo servizio
per navigare in Wi-Fi: un gettone virtuale, ovvero un codice di accesso
temporaneo, acquistabile on line e con carta di credito presso alberghi, centri
commerciali, bar e location innovative come circoli velici dotati di Hot Spot
Tin.it.
Il
sistema Wi-Fi permette di collegare diversi computer a una sola linea
telefonica, meglio se a banda larga o dsl, sfruttando la onde radio; consente
dunque di navigare in Internet senza fili. E, come indicato dai risultati dei
primi test condotti a partire dalla scorsa primavera, piace molto agli italiani,
tanto che l'85% di un campione di utenti che hanno utilizzato il wi-fi in via
sperimentale ha definito il servizio 'veloce' o 'molto veloce'. Ed è sempre
della primavera scorsa, l'inaugurazione del primo impianto italiano per
completezza che integra connessione satellitare, wi-fi e videosorveglianza. I
190 abitanti di San Benedetto Belbo, paesino delle Langhe cuneesi, hanno potuto
viedochattare via Internet e via satellite attraverso l'impiego del pacchetto
applicativo Streamingway. Con le tecnologie di Streamingway e' stata creata una
rete geografica wireless (un ombrello radiofonico che copre l'area abitata) che
permette ai cittadini che si sono dotati di antenne wi-fi una comunicazione
intranet tra i propri computer o piu' semplicemente con il server web
dell'Amministrazione del Comune.
Tutti
questi dispositivi saranno interoperabili e, utilizzando i bridge P1394.1,
potranno comunicare anche con i dispositivi già esistenti e basati sul normale
FireWire via cavo. Inoltre, 1394 Trade Association ha annunciato un accordo di
collaborazione con l'organizzazione WiMedia Alliance, per sviluppare
congiuntamente i futuri standard wireless multimediali.
''Il
servizio, attivo dal 15 maggio, e' stato studiato appositamente - precisa Tin.it
- per utenti business traveller e turisti che hanno l' esigenza di collegarsi a
Internet, per esempio al rientro in albergo dopo una giornata di lavoro o di
escursioni. Per navigare in Internet in tutta comodita' e' sufficiente disporre
di un laptop con Wi-Fi integrato o dotato di scheda Wi-Fi configurata". Telecom
Italia è entrata a far parte della Wireless Broadband Alliance, l'associazione
internazionale nata per favorire lo sviluppo della tecnologia Wi-Fi in tutto il
mondo che riunisce gia' 18 fra i principali operatori di telecomunicazioni e
fornitori di apparati a livello
mondiale.
E il 4 febbraio di quest'anno, a conferma di quanto il nuovo sistema alletti il
mercato, un'altra società, la Itway di Ravenna, ha firmato un accordo con tre
principali produttori mondiali di tecnologie wireless (Wavelink, Ekahau,
Airespace) per la distribuzione in Italia, Francia e Spagna di soluzioni Wi-Fi
di ultima generazione. Negli Usa collegamenti Wi-Fi sono disponibili non solo
nei principali aeroporti, ma anche in migliaia di 'coffee shop', come i
popolarissimi 'Starbucks'.
E'
di oggi la notizia che l'organizzazione 1394 Trade Association ha approvato il
nuovo standard Wireless FireWire. Il consiglio d'amministrazione di 1394 Trade
Association ha approvato le specifiche di PAL, così come sono state redatte dal
proprio gruppo di ricerca Wireless Working Group. Lo standard PAL è stato
realizzato come convergenza fra 802.15.3 MAC e le applicazioni sviluppate per il
normale IEEE 1394 su cavo. Adotta l'infrastruttura di 1394, il che consente di
riutilizzare tutto il middleware già esistente per l'audio, per il video e per
tutte le altre applicazioni multimediali. La definizione di Wireless FireWire
offre ai produttori l'opportunità di realizzare dispositivi basati su questo
standard, come, per esempio, sintonizzatori, set top box, riproduttori DVD
e
altri.
8-
ARI
Bologna
Sabato
5 giugno 2004 nel parco di Villa Tamba via Della Selva Pescarola 26 sede della
SEZIONE ARI di BOLOGNA, si terrà il mercatino di scambio fra privati di: radio,
computer, valvole e altro materiale elettronico (apertura per gli espositori ore
7.30)
NON
SONO AMMESSE DITTE
Per
raggiungerci: Uscita della tangenziale n° 5 "Quartiere Lame" prendere per
Bologna centro, dopo il sottopassaggio della ferrovia al secondo semaforo si
gira a destra e si prosegue per questa strada fino all'incrocio a "T" con la via
Zanardi, si gira a destra, si oltrepassano due passaggi a livello, a destra
immediatamente dopo il secondo si trova via
DELLA
SELVA PESCAROLA. La Sezione si trova dopo circa 700 metri sulla sinistra al n°
26. Frequenze di appoggio R1a o 145.387
Tel.
Sezione 051 6346626 il venerdì sera dalle 21 alle
23
http://www.ari-bo.it/
info@ari-bo.it
9-
Da: Umberto Molteni
I GRANDI
DELL'ELETTRICITA'
Zénobe Théophile
Gramme (1826 - 1901)
Zénobe
Théophile Gramme, inventore belga, nasce a Zehay-Bodegnée, nella provincia di
Liegi, nel 1826. Sesto figlio di una famiglia di dodici. A quei tempi la
mortalità infantile era molto alta e solamente quattro figlie e Zénobe
sopravvissero. Suo padre era un modesto commerciante di carbone fossile e Zénobe
si occupava di lavori manuali. Era un alunno mediocre e la sua istruzione molto
elementare. Durante tutta la sua esistenza l'ortografia era il suo punto debole.
Ma aveva uno spirito inventivo e primeggiava nei lavori manuali. Egli scolpiva
il legno. Un giorno ripara, senza farsi scoprire, anche un violino che aveva
accidentalmente danneggiato.
Finalmente va a
Bruxelles per diventare un falegname e vive con grande difficoltà con dieci
soldi giornalieri, di conseguenza è colpito da un serio stato di anemia che
l'obbliga ad andare a riposare presso dei vicini parenti e successivamente
ritorna a Liegi dai suoi genitori. Segue dei corsi presso una modesta scuola
industriale.
Nel 1855, all'età
di ventinove anni lascia il Belgio per Parigi, Lione, Marsiglia dove conduce una
esistenza da miserabile. Finalmente l'anno successivo, fissa la sua dimore a
Parigi dove trova lavoro presso una falegnameria. Sposa una sarta, Thérèse
Hortense, vedova e madre di una bambina, che già conosceva a Liegi, la quale lo
sostiene con fede e devozione nelle sue ricerche.
È sorprendente di
come è cambiata, dopo il matrimonio, la vita di quest'uomo che seppe dare lustro
al suo secolo con le sue rimarchevoli macchine elettriche. Certi fortuiti
incontri, talvolta, orientano e trasformano
un'esistenza.
A Parigi, nel
1860, Gramme incontra un suo vecchio amico belga, Van Malderen, che lavorava
come soprastante nella Société Alliance, specializzata nella produzione di
apparecchi elettrici. Questo suo amico lo fa assumere come ebanista, per
costruire telai in legno.
Gramme già si
interessava e si interessa appassionatamente all'elettricità, trascurando il suo
mestiere. La molla scatta quando si trova nell'officina dell'oreficeria
Christofle, occupato a installare delle rampe di scale. In quell'epoca,
Christofle già utilizzava la galvanoplastica per deporre sottili strati di
prezioso metallo sui servizi di posate di sua produzione, e la sorgente di
corrente elettrica necessaria era prodotta da una grande batteria di
pile.
Alla vista di
questi truogoli, sporchi, ricoperti di verderame, Gramme, dalle ancestrali
abitudini di estrema pulizia, pensa di trovare un modo più pulito per ottenere
questa corrente. Si tratta, ben inteso, di corrente continua, indispensabile per
la galvanoplastica. Pensa di ottenere questa corrente con dei magneti,
avvolgimenti di filo di rame ed un anello di ferro
dolce.
Presso la Société
Alliance già esisteva una simile macchina ma era troppo complessa inoltre
generava una corrente alternata inadatta alla galvanoplastica. Si trattava di
trovare un nuovo dispositivo per generare una corrente continua. Questo suo
straordinario pensiero data il 1862. È dopo circa sei sette anni che Gramme
arriva a realizzare questo ingegnoso dispositivo, il suo generatore di corrente
continua e nel 1871 lo comunica all'Accadémie des Sciences. Era nata la
dinamo.
Però tutto non fu
così facile per lui. Nel 1863 egli lascia l'Alliance in quanto a nessuno
interessava questo progetto e si trasferisce da Ruhmkorff per costruire telai di
legno per le sue macchine elettriche. Approfondisce lo studio sull'elettricità;
si fa assumere da una società che tratta l'ardesia a Anger; ritorna a Parigi,
perfeziona e brevetta macchine elettriche a corrente alternata; riceve da suo
padre un piccolo aiuto finanziario per proseguire nelle sue ricerche.
Nel 1867 è
a Londra e finalmente costruisce la sua prima dinamo equipaggiata da spazzole
collettrici di corrente. Nella sua casa, con l'aiuto di sua moglie, installa,
sul tavolo in cucina, gli elementi della sua macchina. Poco prima dello scoppio
della guerra del 1870, trova alcuni appoggi finanziari che gli permettono di
produrre qualche prototipo. Temendo l'assedio di Parigi, lascia la capitale e vi
fa ritorno dopo la Commune.
Vende il suo
brevetto agli Inglesi e si associa con un anziano falegname, Hippolyte Fontaine.
Trova con grande difficoltà qualche finanziatore e crea la Société des Machines
Magnéto-électriques Gramme, in cui Fontaine è il direttore generale.
Il principio
della sua dinamo è basato sullo stesso principio dell'anello di Antonio
Pacinotti ideato nel 1864 ma ignorato da Gramme. Nella sua relazione inviata
all'Eccadémie des Sciences, il 17 luglio 1871, Gramme così
scrive:
"Questa macchina
è messa in moto per mezzo di un volante azionato a mano. Essa permette di
decomporre l'acqua in un voltametro, di rendere incandescente e fondere 25
centimetri di filo di ferro di 9/10 di millimetri di diametro. Gli effetti sono
tutti più evidenti man mano che si aumenta la velocità di rotazione fino ad un
massimo che corrisponde a sette o ottocento giri al minuto primo, velocità che
facilmente si ottiene quando la macchina è azionata da un motore a vapore. Gli
effetti d'altronde sono differenti a secondo della natura del filo avvolto
sull'anello: effetto di quantità con filo grosso e corto, effetto di tensione
con filo lungo e fine.
In poche parole,
si può ottenere, per mezzo di questa macchina, tutto ciò che si ottiene con la
pila; pertanto ci dà da pensare che essa potrà sostituire con il vantaggio, in
molti casi, sia nelle applicazioni industriali, sia nelle ricerche
scientifiche".
Nel 1872
costruisce il primo alternatore per usi industriali. Nel 1880, ottiene, dal
governo Francese un premio di 20.000 franchi, e nel 1888, gli viene conferito il
premio Volta, istituito da Louis Napoléon, di 50.000 franchi. Nel 1898 Gramme è
oggetto di una grande manifestazione internazionale di riconoscenza, e
l'ammirazione di Bruxelles.
Trascorre gli
ultimi suoi anni di vita a Bois-Colombe dove vi fa costruire la sua villa in cui
si spegne nel 1901.
Umberto Ferdinando Molteni
i2ms
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10-
Da IK8JZK
Ruggero Billeri Napoli.
Oscillatore audio tipo
bloccato
Questo
tipo di oscillatore audio tipo bloccato, era autocostruito dai Radiotecnici
degli anni 40-50 e serviva ad iniettare dei segnali audio nei circuiti dei
ricevitori radio dell'epoca.
Esso e'
costituito da un trasformatore
nucleo ferromagnetico
(vanno bene anche i trasformatori di alimentazione elettrica) che abbia due
avvolgimenti isolati fra di loro ad alta impedenza piu' un terzo
avvolgimento ugualmente isolato dagli altri a bassa impedenza dove in
cuffia su quest'ultimo avvolgimento verra' ascoltato il segnale audio generato
dall'oscillatore. Avvertenza in caso di mancato ascolto del segnale audio
generato dall'oscillatore invertire uno dei capi di connessione di uno dei due
avvolgimenti ad alta impedenza. L'oscillazione di bassa frequenza generata sul
circuito di placca del triodo tramite L1 (ad alta impedenza e C-1 15-20 pf
verra' indotta su L-2 ad alta impedenza e connessa al circuito di griglia
tramite condensatore da 100 k.pf C-2. per perpetuare l'oscillazione di bassa
frequenza detta oscillazione viene anche indotta su L-3 a bassa impedenza dove
verra' ascoltata in cuffia. Un potenziometro e' inserito sul circuito di griglia
del triodo oscillatore e regola la costante di tempo facendo ascoltare la nota
piu' o meno acuta. Questo oscillatore audio puo' anche essere usato come
oscillofono per l'apprendimento della telegrafia, interrompendo e connettendo
l'uscita audio con un tasto telegrafico.
Segue
immagine in jpg dell'oscillatore audio autocostruito e relativo schema
elettrico.
Cordiali
saluti ai lettori del Radiogiornale
Da IK8JZK Ruggero
Napoli.
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11-
Da:
iw7eav [iw7eav@cisartaranto.com]
CISAR
Taranto
UNA GIORNATA SUI MONTI DELLA CALABRIA
LA
SEZIONE C.I.S.A.R. TARANTO HA
INSTALLATO UN PONTE RADIO STRATEGICO R1 145.625 CHE COPRE 3 REGIONI
IW7EAV
IW7CPH
I8QHE
BARTOLO GIAMPIERO
FRANCO
QUI
SIAMO D'AVANTI AL GABBIOTTO CHE CI OSPITA ,STIAMO FACENDO DELLE PROVE DI
TRASMISSIONE DEL PONTE
IL
TUTTO SI E' SVOLTO IL
GIORNO 10 MARZO DEL 2004 .
NELLA FOTO SI PUO' VEDERE IL CARO
FRANCO I8QHE ED IL GENIALE IW7CPH CHE POSIZIONANO DEFINITIVAMENTE GLI APPARATI
ALL'INTERNO.
Carissimi
nonostante le difficoltà stiamo riuscendo a raggiungere il nostro scopo che è quello di mettere in
comunicazione tutti i paesini più lontani e difficilmente raggiungibili della
PUGLIA BASILICATA
CALABRIA.
La
nostra sezione è nata circa 5
anni e come avete potuto leggere nello scorso numero
del
RADIOGIORNALE
Abbiamo
installato numerosi ponti tenendo alto il nome della nostra associazione
C.I.S.A.R. CHE CI PERMETTE DI SPERIMENTARE
tutte le idee innovative sul mondo della
radio.
Lo
facciamo a scopo di divertimento e di utilità per tutti i radioamatori senza
NESSUNA DIFFERENZA DI ASSOCIAZIONE !!!!!
Tengo a precisare questo a finchè qualcuno possa capire
.
Quel
giorno c'era un vento micidiale non riuscivamo ad elevare 4 metri di palo e ,per
fortuna eravamo in 3.La giornata si è prospettata negativa, il nostro Presidente
IZ7DOS Lino e responsabile tecnico della nostra sezione ci aveva sconsigliato di
andare la sù, ma noi da buon radioamatori con la testa dura ci siamo incamminati
comunque,facendoci circa 180 km di auto e 1 km a piedi (potete capire carichi di
tutti quei fardelli....).
Arrivati
abbiamo installato il ponte c'era un problema non avevamo fatto i conti che dove
abbiamo posizionato l'antenna c'è un albero che non lo so come mai ma nel giro
di due mesi stà crescendo a dismisura (sarà pura coincidenza o pura scarogna????
:-) Comunque nonostante tutto siamo
riusciti ad installare finalmente
questo ponte che come avevamo previsto copre le seguenti province TARANTO LECCE BRINDISI BARI MATERA
POTENZA COSENZA CROTONE CATANZARO, che ne dite bel
lavoro?????
Per
altre info sul nostro operato potete visita il nostro sito web
www.cisartaranto.com
Un
caloroso abbraccio per tutti quanti dalla sezione C.I.S.A.R.
TARANTO
Il
segretario iw7eav Bartolomeo Giannico e-mail iw7eav@cisartaranto .com
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12-
Armando
Accarda da Los Angeles USA
ISTRUZIONI PER L'USO
EchoLink:
porte aperte su Fastweb.
Ciao
Paolo, ti invio anche questo materiale che penso fara' contenti un po' di OM che
usano FastWeb e vorrebbero essere attivi su
EchoLink.
Ciao
a presto, Armando.
EchoLinkProxy:
porte aperte a tutti su EchoLink.
Salve
a tutti,
come
molti di voi ben sapranno EchoLink ha sempre presentato il problema di
richiedere una connessione ad Internet in cui lcune porte TCP e UDP fossero
aperte al traffico entrante verso la macchina su cui gira il
sistema.
Come
conseguenza di questo fatto tutti coloro che si trovavano dietro una rete priva
di questo grado di liberta', non potevano efettuare alcuna connessione al
sistema EchoLink.
Un
caso per tutti la connessione ad Internet offerta da
FastWeb.
FastWeb
offre una connessione ad Internet realizzando una vera e propria MAN
(Metropolitan Area Network), ovvero una grande LAN a livello metropolitano,
pertanto
tutti i clienti della stessa, si ritrovano implicitamente dietro ad un Firewall.
Se da un lato questo protegge i propri clienti (senza che il
cliente
debba fare nulla), dall'altro toglie alcuni gradi di flessibilita' qualora si
decidesse di voler essere raggiunti
dall'esterno.
Infatti
il cliente non ha il controllo sui routers di FastWeb e pertanto non puo'
decidere di accettare una connessione dall'esterno sulle porte
volute.
Tutto
questo ha sempre bloccato EchoLink per questi clienti. Infatti EchoLink
necessita di poter dialogare in maniera bidirezionale sulle porte UDP 5198 e
5199,
per lo scambio dei pacchetti che trasportano l'audio. Ma a causa della rigidita'
della rete FastWeb, queste porte non erano disponibili per i suoi
clienti.
L'unica soluzione praticabile era quella di usare un'opzione a pagamento che
consentiva di utilizzare un IP address pubblico invece di quello
privato
offerto dalla societa'.
Ma
qualcosa e' finalmente cambiato nello scenario di EchoLink, grazie all'uscita
della nuova versione appena rilasciata in data 20 Maggio 2004. Si tratta della
versione 1.9.890 di EchoLink la quale incorpora un completo "Proxy" che consente
di realizzare un tunnel tra la macchina su cui gira EchoLink
e
un Proxy Server. In questo modo e' possibile togliersi dalla fastidiosa
condizione di essere dietro un "muro invalicabile" quale era la connessione con
FastWeb.
Come
funziona la cosa?
Ebbene
il tutto si basa sulla presenza di alcune macchine "Proxy" localizzate in punti
della rete completamente accessibili dall'esterno. Pertanto stiamo
parlando
di macchine che non potranno certamente stare all'interno della rete FastWeb,
bensi' dovranno essere su reti Internet "aperte" con uso di IP
pubblico,
come tutte le connessioni offerte dai vari providers tipo Telecom Italia, Libero
ecc.
In
questo caso, per cui, il Proxy Server e' in grado di ricevere le chiamate
dall'esterno attraverso le porte UDP 5198, 5199. Inoltre, qualora la macchina si
trovasse
a funzionare dietro un router o un firewall, tutti i normali accorgimenti per
operare su EchoLink dovranno essere adottati: quindi si dovranno
aprire
al traffico entrante le porte UDP 5198, 5199 e TCP
5200.
A
questo punto, con a disposione questo Proxy Server in grado di operare su
EchoLink, per una qualunque stazione "barricata" in una rete tipo FastWeb,
bastera'
semplicemente usare uno di questi Proxy come punto per uscire dallo sbarramento
creato da FastWeb.
E
qui viene in aiuto la nuova versione di EchoLink, la quale incorpora un Proxy
client, per cui e' in grado di connettersi ad un Proxy
Server.
Per
cui quello che si dovra' fare e' semplicemente configurare EchoLink in modo da
connettersi al Proxy Server prescelto e dopodiche' sarete online su EchoLink
attraverso il Proxy Server stesso.
Infatti
all'avvio di EchoLink esso si colleghera' al Proxy Server ed una volta che la
connessione e' andata a buon fine, verra' creato un "tunnel" tra la stazione
EchoLink e il Proxy, consentendo alla prima di poter operare come se si trovasse
in una rete aperta.
Ovviamente
tutto questo si basa sull'esistenza di questi Proxy Servers. Attualmente ne
esistono 3 di tipo pubblico (gestiti da K1RFD, l'autore di EchoLink) che
forniscono questo servizio gratuito a chi vuole affacciarsi ad EchoLink da una
"rete protetta". Infatti si e' parlato di questa soluzione per i clienti
FastWeb,
ma ovviamente tutto cio' si applica a molti altri casi, come l'accesso da hot
spot wireless e cosi' via. Infatti il tutto e' stato sviluppato per permettere
alle stazioni presenti su reti wireless o utilizzanti providers che agiscono
come FastWeb di poter operare lo stesso su
EchoLink.
Si
tratta in effetti di una rivoluzione epocale per questo
sistema.
Va
precisato che la stazione che realizza il Proxy Server non puo'
contemporaneamente operare su EchoLink, a meno che non disponga di un ulteriore
IP
pubblico.
Infatti il Proxy Server si presenta come una normale stazione EchoLink, pertanto
necessita le stesse porte di cui avrebbe bisogno un link/repeater
o
user PC EchoLink. Pertanto
la realizzazione di questi Proxy Servers puo' avvenire da coloro che dispongono
di un pacchetto multi-IP pubblici oppure che non hanno intenzione di usare
EchoLink dalla loro postazione, ma vogliono offrire il loro supporto alla
rete.
Attraverso
la home page di EchoLink all'indirizzo
http://www.echolink.org/proxylist.asp
e' possibile vedere la lista dei Proxy Servers pubblici, quindi
disponibili a tutti mediante password
pubblica.
Ovviamente
la lista di questi servers protra' crescere man mano che anche altre persone
metteranno a disposione le loro risorse. Ogni Proxy Server puo' gestire solo una
stazione alla volta, quindi non sara' possibile rimanere in collegamento diverse
ore fintanto che i Proxy pubblici rimarranno solo 3 per servire tutti gli utenti
del mondo.
Ovviamente
a questa serie di Proxy pubblici ognuno potra' eseguire un Proxy privato (quindi
disponibile solo a lui) grazie al quale protra' usare EchoLink da postazioni
finora off limit.
Per
esempio, in questo momento, il sottoscritto risulta connesso ad EchoLink dalla
propria postazione al QRL (dove in precedenza mi era impossibile, come per un
cliente FastWeb) attraverso un Proxy privato che ho installato in casa mia, dove
inceve dispongo di accesso aperto alla rete. Anche questa e' una nuova
opportunita' offerta da questa nuova versione di
EchoLink.
:
Come settare il Proxy su EchoLink
Ho
pensato di integrare anche questa parte che spiega passo passo come configurare
il client di EchoLink per usare il Proxy.
Per
coloro i quali non dispongono di una connessione avente un IP pubblico (vedi
FastWeb), oppure sono in una rete in cui esiste un firewall che non consente il
traffico in entrata per le porte di EchoLink, potrebbe essere utile avvalersi di
questa nuova funzionalita' offerta dalla nuova versione di
EchoLink.
Va
notato che, per tutti gli altri che possono eseguire EchoLink senza problemi,
non vi e' bisogno di agganciarsi inutilmente ad un proxy. Infatti il proxy
consente ad un client EchoLink per volta di poter accedere alla rete, pertanto
vista la penuria di Proxy Servers pubblici, non e' il caso di sfruttare risorse
inutilmente. Inoltre, sempre per il fatto che non piu' di una stazione per volta
puo' accedere, e' bene limitare le sessioni di
connessione.
Per
poter utilizzare la funzione Proxy, prima di tutto controllate lo stato dei
Proxy pubblici disponibili, mediante
l'indirizzo:
http://www.echolink.org/proxylist.asp
Una
volta individuato un server libero, potrete passare alla configurazione del
client EchoLink per il suo uso.
Per
fare cio', dal menu' Tools->Setup->Servers attivate la funzione
Proxy.Inserite l'IP address del Proxy Server, come da
tabella.
Per
quanto riguarda la password, essa e' uguale per tutti i servers listati nella
pagina web ed e': public
Per
quanto riguarda la porta TCP, di default e' 8100, ma ogni server puo' settare la
sua, quindi controllate nelle note fornite da ogni
SysOp.
Bene,
una volta resettato, EchoLink si connettera' attraverso il Proxy Server alla
rete, consentendo cosi' anche alla stazione impossibilitata di effettuare la sua
connessione al sistema.
Ovviamente
le prestazioni non saranno al massimo come per chi si puo' connettere ad
EchoLink direttamente, ma e' sempre un passo in
avanti.
Per
maggior informazioni e per scaricare il software, consultate la home page di
EchoLink all'indirizzo http://www.echolink.org
Bene
con questo non mi resta che augurare anche ai nuovi potenziali utenti EchoLink
una buona sperimentazione di questa tecnologia
VoIP.
Best
73's de Armando, W6/IK2XYP - Los Angeles, CA -
USA
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
13-
Da:
iz1cce [iz1cce@tin.it]
IO1PDT
special
prefix Paralympic Day
Torino
2 giugno 2004
Valido anche per il
diploma ITA (Italian Towns
Award)
L'attivazione
radiantistica è effettuata dai disabili con i disabili del GRAD con la collaborazione del Turin
Paralympic Radio Sport Team, in occasione del Paralympic Day che si svolge a
Torino mercoledi' 2 giugno 2004 con il nominativo speciale IO1PDT (Italia
Olimpiadi 1 Paralympic Day Turin).
L'attivazione
avrà luogo da una delle Piazze centrali della città di Torino e precisamente
Piazza Castello dove sono presenti monumenti storici quali Palazzo Madama e
Palazzo Reale e la postazione si troverà in prossimità dell'edificio che ospita
il Governo Regionale.
Considerato
che l'attivazione del suddetto nominativo è di una sola giornata con un numero
limitato di ore di operatività, putroppo nostro malgrado l'invio della cartolina
di conferma del QSO o del rapporto di ascolto sarà effettuato unicamente via
diretta.
IO1PDT
- prefisso speciale attivo il 2 giugno 2004
da
Torino durante il Paralympic Day.
L'inizio
dell'attività è previsto per le ore 7,00
utc.
Op.
IZ1CCE, IK1QLD, I1HYW, I1YRL, IK1JNP, I1RB, IZ1ESH, IK1ZNN, IW1FYN, IK1MJG,
IZ1CQY con l'assistenza SWL I1-6639/TO Walter e
Luca.
Nominativo
valido per il D.C.I. Ref. 311 Palazzo Madama e 369 Palazzo
Reale.
QSL
via IZ1CCE Info: www.qrz.com - Call Book - www.ii1d.it/paralympicday.html
Tnx
and 73 de iz1cce
IO1PDT
- Special prefix active on june 2, 2004 from Turin during The Paralympic
Day
The
activity shall start about at 7.00 am
UTC
Op.
IZ1CCE, IK1QLD, I1HYW, I1YRL, IK1JNP, I1RB, IZ1ESH, IK1ZNN, IW1FYN, IK1MJG,
IZ1CQY assisted by SWL I1-6639/TO Walter e
Luca.
Call
Valid for award D.C.I. ref. 311 Palazzo Madama, 369 Palazzo
Reale.
QSL
via IZ1CCE Info: www.qrz.com - Call Book - www.ii1d.it/paralympicday.html
In
seguito ,richiesta pervenuta dagli organizzatori (IZ8DPN - Tina) del diploma ITA (Italian Towns Award), si comunica
che l'attivazione sarà anche valida per il diploma ITA con la referenza L219 .
QSL VIA IZ1CCE HC
Tnx
and 73 de iz1cce
P.S.
SE A FINE MANIFESTAZIONE RIUSCIREMO A TROVARE LO SPONSOR PER IL PAGAMENTO DEL
SERVIZIO BUREAU PROVVEDEREMO ANCHE ALL'INVIO VIA BUREAU NATURALMENTE COMUNICANDOLO A
TUTTI.
14-
ARI
3ª
Mostra Mercatino
'BIELLARADIO'
Allestita
nei Saloni del Centro Polivalente di
Via
Caralli in Occhieppo Inferiore (Bi)
Programma
Domenica 19 sett. 2004
ENTRATA
LIBERA
-Ore
07,00 apertura ai Radioamatori Espositori;
-Ore
09,00 Apertura Mercatino di scambio e Manifestazione;
-Stazione
IQ1CM operante all band all mode;
-
Ore 18,00 Chiusura Padiglioni
I
Padiglioni, saranno a disposizione dei Radioamatori che intenderanno allestire
esposizione dei loro articoli su tavoli approntati dall'Organizzazione a €
20+iva il tavolo di mt. 2, o multipli, fino ad esaurimento disponibilità.
E'
gradita la prenotazione.
Chi,
ad esaurimento tavoli, intenda usufruire di proprio allestimento dovrà, in ogni
caso versare Euro 10+iva al mq. per rimborso spese.
Nelle
ore d'apertura della Manifestazione sarà attivo BAR con ristorazione veloce.
Le
quote versate sono rimborso spese affitti, allestimento
ecc.
Per
ogni Informazione e chiarimenti rivolgersi
a:
Telefono
3338052612 ore serali
e-mail
sezione@aribiella.it o
nandosap@tin.it
Sezione
A.R.I. Biella c.p. 21 13900
BIELLA
Sarà
attiva stazione FM a 145.587,5 per informazioni varie
15-
Da:
IT9EJE@CISARMESSINA.IT
CISAR
Messina
Bando
di concorso del premio di poesia che si terra' a Patti a partire da Luglio fino a
Novembre 2004. i Radioamatori saranno presenti con una stazione
radio.
REGOLAMENTO
DEL PREMIO NAZIONALE DI POESIA
"ROSARIO PICCOLO" 15' EDIZIONE ANNO
2004
Art.
1 (LE SEZIONI DEL PREMIO)
L'Associazione
Joppolo indice la 15' Edizione del Premio Nazionale di Poesia "Rosario
Piccolo"
Per
la sezione :
"ONDE POETICHE",
volendo onorare l'80° anniversario delle trasmissioni radiofoniche e del valore
che la radio e i radioamatori hanno sempre avuto nello sviluppo della civile
comunicazione.
Art.
2 (NORME PER LA PARTECIPAZIONE)
I
partecipanti devono inviare poesie fino ad un massimo di quattro con le generalita' l'indirizzo e
numero telefonico.
Il
tema e' libero
Per
quelle poesie che presentano particolare attinenza al tema
"LA
RADIO E I RADIOAMATORI",
riconosciute dalla GIURIA ESAMINATRICE di valore lirico, saranno attribuiti
PREMI SPECIALI.
.
Art.
3 ( TERMINI E MODALITA' DI PARTECIPAZIONE - COMMISSIONE
ESAMINATRICE)
Le
opere partecipanti devono essere inviate entro il 15 Giugno a:ASSOCIAZIONE
TEATRO CULTURA "BENIAMINO IOPPOLO"
Via Roma, 6 98066 PATTI (ME), unitamente alla quota di Euro 5 (Cinque) tramite
contanti, Assegno Bancario o Circolare.
Art.4
(PRESELEZIONE - PREMI E NORME PER L'ASSEGNAZIONE DEI
PREMI)
I
migliori poeti, giudicati dalla "GIURIA", accederanno alla SEMIFINALE che si
svolgera' nel prossimo LUGLIO/AGOSTO 2004 come da calendario informativo che
sara' spedito in tempo utile.
Non
e' comunque obbligatiria la presenza.
La
premiazione avverra' in PATTI nel prossimo OTTOBRE/NOVEMBRE e prevede: al 1°,
2°, 3°
UN
RICONOSCIMENTO ARTISTICO; per i vincitori, provenienti da oltre 300Km. sara'
offerto anche IL PRANZO E IL PERNOTTAMENTO.
Per
l'assegnazione del Premio non e'
necessaria la presenza del vincitore che potra' ricevere il riconoscimento a
proprie spese postali a domicilio.
La
partecipazione implica l'accettazione del Regolamento; eventuali reclami
potranno essere effettuati entro 15 giorni dall'avvenuta
manifestazione.
Patti,
05 Maggio 2004
Il
Presidente
(Dr. Luigi Ruggeri
)
16-
FIERA DI
CAGLIARI
12 - 13 GIUGNO
2004
9.00 - 20.00
Mostra
mercato di:
Radiantismo,
Elettronica,
Computer,
Telefonia,
TV-SAT,
Radio
d'epoca,
Editoria,
Hobbistica.
I prezzi più
bassi d'Italia
17-
MERCATINO
RADIOAMATORIALE
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Da: "UGO LANGELLA"
<ugolangella@virgilio.it>
AL
PROSSIMO ESAME DI CW x LA LICENZA ORDINARIA, TUTTI PROMOSSI! Prepara i
documenti! Con CW x SUPERBOX (x Windows) è una certezza! Il pc ti somministra il
CW. Tu batti la traduzione. Se esatta il pc prosegue. Se errata ti risomministra
il suono sino a quando non rispondi in modo corretto. UNICO AL MONDO! Adesso
anche a 25 e 40 battute, oltre a 60/80/100/120! 34 tabelle, 1278 file sonori,
oltre 7100 caratteri riproponibili all'infinito in stringhe da 1 a 42 a velocità
selezionabile! Inoltre, con lo stesso sistema di risomministrazione in caso di
risposta errata ma presentazione a schermo: il CW Ti TA e punto e linea; il
codice Q; le abbreviazioni telegrafiche, etc. UN CD CON 185 MB di materiale
interattivo per il CW! (Ti chiedo 15 euro x il materiale, le spese di spedizione
ed il riconoscimento del mio lavoro).
Chiedimi
il file LEGGIMI.DOC - IK1HNS - ugolangella@virgilio.it
IK1HNS ugolangella@virgilio.it
Str. S. Maria 13 - 10098 - RIVOLI
(To) - Tel. 011 95 86
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Da: iret.friuli
[iret.friuli@libero.it]
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MHz) da base che lavora in AM-FM-SSB-CW, 10W, costruito nel 1975, perfetto,
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canali in AM-FM-SSB.
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alimentatore.
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Zetagi da 1KW.
[280 euro]
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operante in CB.
[al miglior
offerente]
- AN/APX-6
transpondor.
[40 euro]
- contatore geiger RAM 60A ex Germania Est
(completo di cassa in legno ed accessori).
[40 euro]
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paesi dell' Est (completa di filtro nuovo e sacca per
trasporto).
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euro]
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offerente]
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con materiale radio surplus.
Per FT-277 della SOMMERKAMP / YAESU
cerco:
VFO esterno (FV-101/277), transverter per
i 6 metri (FTV-650), altoparlante esterno (SP-101P/277P), frequenzimetro esterno
(anche adattato), ecc.
Eventualmente acquisto (per tenere di
scorta) coppia valvole 6JS6C solo se nuove, funzionanti e a prezzo
contenuto.
Cerco informazioni
su:
ricevitore GELOSO G.4/215; ricevitore
SAILOR 46TN; ricevitore COLLINS TCS-5; ricevitore R.M.F. 33/A; ricetrasmettitore
PYE W.S. C12; ricetrasmettitore WIRELESS SET 38MK; ricetrasmettitore WIRELESS
SET 58MK; WIRELESS SET BURNDEPT BE.201; R-4A/ARR-2; R89/ARN5A.
Esamino ed eventualmente ritiro (anche in
stock) vecchio materiale radio ricevente, trasmittente, ricetrasmittente, ex
militare, surplus, accessori, antenne, manuali, strumenti, oggetti particolari,
ecc. Contattatemi e valuteremo insieme ciò che disponete. Annuncio sempre
valido.
Inoltre sarei interessato all'acquisto di
schelter (preferibilmente ex forze armate) in vendita a prezzo di ferro o cifra
ragionevole.
Un amico vende Mercedes Benz SLK, 2000cc,
anno 1997, grigia, interni pelle nera, 90000 Km, pneumatici e cerchi da 16
nuovi, assetto sportivo, tagliandata, perfetta. Visibile a Porpetto
(UD).
Cerco motore marino Volvo MD 11 o
simili.
Vendo a 12000 euro barca pilotina Gipsy
Zampieri 6,50 metri, anno 1981, 6 posti, 2 letti matrimoniali, wc, frigo,
fornello, stereo, motore Volvo 18,5 CV, velocità circa 9 nodi, carenaggio appena
eseguito, motore ausiliario fuoribordo da 5 CV, ecc. Visibile basso
Friuli.
ATTENZIONE! Inviatemi
le vostre lettere di posta elettronica ad iret.friuli@libero.it e non ai miei
altri indirizzi. Grazie.
IW3 SID - Andrea
tel. [+39] 3477669354 (18:00-20:00)
e-mail: iret.friuli@libero.it
---------------------------
Da:
Gianni IK2EFG [ik2efg@libero.it]
Vendo;
Antenne direttive, per HF:Explorer 14, 4 el. per 10 15 20 mt. in ottimo
stato.
2
el.sempre Hi-Gain per 10 15 20. direttive per Vhf: 17 el. Tonnà, e 21 el.per Uff.
Tonnà.
Rotori:
CDE per CD 45 II o Ham IV e Daiva DR 7600, completi di c./b.
perfettamente
funzionanti.
Cerco
c./ box per rotore CDE
73,
da Gianni.
ik2efg@libero.it op. 368
3641404
-----------------------------------------
Da:
Giuliano Vigarani - LART Srl [giuliano@lartsrl.com]
VENDO
MANUALE E SET DEI MODULI DEL RICEVITORE R 1051 TUTTO A 120
EURO
VENDO
RICEVITORE US ARMY MOD R 442A 24VDC FREQ.3O-75 MHZ FM CON MOUNTING CONDIZ
PERFETTE EURO 130
I4VGG
GIULIANO TEL 348 4220165
18-
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Tutti possono scrivere, articoli, approfondimenti e lettere esprimendo
liberamente le proprie idee con linguaggio consono
alla tradizione
radioamatoriale basata sul rispetto
per il prossimo, Il Radiogiornale
pubblichera' con
spirito pluralista e senza censure il materiale pervenuto,
anche le opposte opinioni, ma ciascuno dovra' farsi
carico di evitare inutili
polemiche.
Pertanto
coloro che desiderassero collaborare a questa iniziativa, tramite
Internet, facendo
pervenire i propri scritti a tutti i radioamatori dotati di
indirizzo E-Mail, possono usufruire della nostra
vasta Mailing List, che
comprende tutti i
radioamatori che hanno un indirizzo di Posta Elettronica,
inviandoci il testo (SU ARGOMENTI RADIOAMATORIALI)
da spedire, che
provvederemo gratuitamente a
ritrasmettere a tutti, a nome dell'interessato.
Ovviamente sta al
senso di responsabilita' di ciascuno inviare articoli, o
messaggi,
non troppo lunghi, i contenuti dei quali rimangono esclusivamente
sotto la responsabilita' di chi li ha scritti e il
Radiogiornale declina ogni
e qualsiasi
coinvolgimento in merito.
A causa di possibili,
anche se non volute, veicolazioni
di
virus, si raccomanda di inviare i testi NON COME
ALLEGATI, ma come messaggi normalI txt
da NON DOVER
APRIRE.
LE EDICOLE
TELEMATICHE
Radiogiornale
on-line
Chi desidera ricevere
il Radiogiornale deve inviare richiesta a
paolo.mattioli@tin.it
specificando nominativo - nome e cognome,
E-mail.
Potete richiedere
anche i numeri arretrati alla redazione
oppure, se
sono molti, rivolgendovi via Internet alle varie Edicole
Telematiche
"RADIOGIORNALE ON-LINE"
Edicola
telematica new
troverai
tutte le raccolte del radiogiornale.
http://members.xoom.virgilio.it/iz1bwi/radiogiornale.htm
73
MAURIZIO
iz1bwi@virgilio.it
Anche su questo sito
trovate
tutta la raccolta
del Radiogiornale:
http://www.alma.it/freepages/01765/radiogiornale.htm
Sul sito
www.iw0urg.it
della Sezione ARI di Quartu S. Elena, si può vedere, sfogliare, leggere e
prelevare in formato compresso il Radiogiornale on line, con tutti i numeri
arretrati.
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N O V I T
A'
CERCHI UN ARTICOLO, UN
ARGOMENTO:
Il Radiogiornale in
PDF con motore di ricerca interno anche sulle
parole
Sul sito:
http://Lan.altervista.org
sono
disponibili tutti i numeri del Radiogiornale. Dal n° 27 (primo Radiogiornale con
sommario) all'ultimo, è inoltre integrata la possibilità di effettuare una
ricerca mirata su singole parole. Tramite quindi il motore di ricerca interno
del sito, è possibile estrarre in modo "mirato" i numeri contenenti (nel
sommario), le parole cercate.
Lanfranco
IK1NEM
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Altra Edicola
telematica RADIOGIORNALE ON-LINE Nel sito http://www.is0grb.it sono
disponibili tutti i numeri del Radiogiornale in versione HTML con un motore che
aggiorna le pagine in automatico.
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Da: Aldo Patria <ik6sbe@libero.it>
NUOVA EDICOLA DEL
RADIOGIORNALE
Il Radiogiornale e'
prelevabile, singolarmente in html o compattato a 10 numeri per volta anche
sul sito http://www.ik6sbe.it.
Alla edicola telematica
"PIANETA RADIO" www.pianetaradio.it e-mail:
pianetaradio@pianetaradio.it
si può sfogliare e
prelevare il Radiogiornale, oltre a tanti altri utili servizi disponibili in
linea per i Radioamatori.
Sul sito
www.ContattiRadio.it è
possibile:
a.. Consultare il RADIOGIORNALE ed iscriversi alla mailing
list
b.. Inserire ANNUNCI di COMPRAVENDITA con
FOTOGRAFIA
c.. Inserire i vostri ARTICOLI con IMMAGINI, FOTOGRAFIE e
DISEGNI
d.. Segnalare LINK e fare pubblicità al proprio
SITO
e.. Aderire al circuito RADIOAMATORIALE ITALIANO di SCAMBIO
BANNER
f.. Forum liberi di discussione e ...tutto cio' che ci vorrete suggerire
!!!
ContattiRadio è: SERVIZI E LIBERO SPAZIO
PER I RADIOAMATORI ITALIANI
tutto il
materiale è SUBITO... ON LINE
Altri siti Internet col
Radiogiornale andando
su Virgilio e
digitando cerca Paolo Mattioli
IL RADIOGIORNALE ANCHE
IN PACKET
Sul PBBS I0TVL-8 di
Roma, nella
directory C:\GIORNALE
Sono disponibili tutte
le copie del Radiogiornale
in
formato testo, compresso in zip.
Il PBBS I0TVL di
Roma è raggiungibile anche tramite il nodo di rete
IR0RMN
Il nodo IR0RMN è
connesso alla rete Itanet con le frequenze 432.800 , 437.850 e 435.550 (porte
forward a 9600 baud).
Il
BBS I0TVL-8 è invece connettibile dagli utenti sulle frequenze 144.850 (1200
baud) e 432.400 (9600 baud).
Inoltre il
Radiogiornale e' prelevabile, sempre in Packet,
sul BBS di Milano
IK2ANE-8 a 430.800 MHz 1200bd e 436.662,5
MHz a 9600bd raggiungibile anche attraversi i nodi della rete Flexnet via
IK2NHL.
Nell'area YAPP
della BBs IW3EFI-8 e' stata
attivata una apposita directory chiamata
RADIOGIO ove e'
possibile prelevare in formato testo le copie del giornale
telematico "Radiogiornale" edito da Paolo Mattioli
I0PMW.
Il
BBs IW3EFI-8 e' facilmente raggiungibile
attraverso la rete Itanet raggiungendo uno qualsiasi dei
seguenti nodi:
IR3VEA-IR3VEC-IR3VED-IR3VEN
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dNell'area YAPP del
BBS IS0GRB-8 di Quartu-Cagliari, e' stata attivata la directory RADIOGIO, dove
e' possibile prelevare in formato testo tutti i numeri del
giornale telematico "Radiogiornale" di Paolo Mattioli I0PMW. Il BBS
IS0GRB-8 e' raggiungibile in diretta su 144.825 (1200 baud), via Internet
in TELNET, digitando "telnet is0grb.ods.org" o via rete
wireless.
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Il Radiogiornale viene
immesso nella rete Packet splittato in 7Plus da
IZ3CNM.
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RICORDATE DI
VUOTARE SEMPRE LA VOSTRA CASELLA DI POSTA ELETTRONICA, PRELEVANDO SPESSO TUTTE
LE E-MAIL A VOI DIRETTE, PERCHE' SUPERATO UN CERTO LIMITE LA POSTA DIRETTA A
VOI,
COMPRESO IL
RADIOGIORNALE, VIENE RESPINTA
DAL VOSTRO
GESTORE.
SE AVETE QUALCHE AMICO
CHE NON RICEVE IL RADIOGIORNALE ED E' INTERESSATO AD AVERLO INVIATECI IL SUO
INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA CORREDATO DI NOME, COGNOME E
NOMINATIVO.
COLLABORATE A QUESTA
INIZIATIVA
INVIANDO
I VOSTRI ARTICOLI DA PUBBLICARE
SENZA FINE DI
LUCRO !
Il
Radiogiornale
é ideato e diretto
da:
Paolo Mattioli
I0PMW
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