La
pubblicazione che vanta numerosi tentativi di
imitazione
Radiogiornale 11 3
Luglio 2004
Periodico telematico indipendente
Sommario:
1 - Il CISAR e
il riconoscimento della IARU;
2 - Rischio
l'impopolarità, ma va bene così;
3 - ARI di Roma:
sfrattati e in mezzo a una strada;
4 -Telegrafia
silenzio assordante; cara ARI, caro CISAR, ma cosa
aspettiamo?;
5 - 4°
Trofeo Alitalia;
6 -
Utilità per Fastlog;
7 -
Premiazione Diploma Cernusco s. n.;
8 -
Inaugurazione Sezione CISAR di Battipaglia;
9 - I
grandi dell'elettricità: Eugène Blondel;
10 - Sulla natura
elettromagnetica del calore radiante
- esperimento del 1922;
11 -
"Enigma";
12 - ANGET per la
Protezione Civile;
13 - Ripetitori: Ubi
maior minor cessat;
14 - Assemblea CISAR;
15 - Mostre
e...;
16 - ARI Peschiera
Borromeo: premiazione veterani;
17 -
Rettifica;
18 - Mercatino
radioamatoriale;
19 - Informazioni
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1-
Precisazione
del Presidente IK0YYY
IL
CISAR
e
il riconoscimento della IARU
Dopo
aver letto nel recente numero del Radiogiornale la lettera di Silvio I1SU in
relazione alla rappresentanza italiana alla IARU, desidero informare i lettori
circa una iniziativa portata avanti dall'Associazione CISAR, da circa quattro
anni.
Non
è difficile rilevare come proprio il CISAR sia stata la prima, ed unica, realtà
associativa in Italia a battersi per la certezza del diritto del radioamatore; è
innegabile che siamo passati da un vuoto legislativo, che addirittura risaliva
al 1936, e che nel tempo aveva scatenato una serie interminabile di pseudo
regolamenti introdotti in modo improprio da funzionari inesperti del Ministero e
poco interessati alla nostra attività, all'introduzione di una Legge ed un
Regolamento che hanno capovolto e rinnovato la figura del radioamatore italiano,
oggi considerato, a buona ragione, vero sperimentatore e "proprietario" delle
proprie frequenze.
Nota
a tutti la storica posizione deficitaria per le frequenze assegnate in
Italia; in una solo colpo,
perdemmo ben 8 Mhz dei dieci assegnati nel segmento in tutta Europa in banda 430
Mhz.
E'
altrettanto innegabile come il CISAR abbia percorso questo cammino da solo; basti ricordare il modo in
cui l'associazione ARI aveva sin dal 1994 osteggiato questa iniziativa,
scrivendo agli stessi firmatari della proposta di Legge, lettere con le quali
rivendicava l'esclusività nel poter trattare questi
argomenti.
Così
come è innegabile come la stessa ARI, nell'ultima parte del cammino di questo
rinnovamento, abbia preferito seguire la strada dello scontro con l'attuale
Ministro delle comunicazioni, andando in più occasioni chiedendo al Ministero di
essere l'unica
associazione
in Italia a poter sperimentare il packet radio o i ponti ripetitori, a poter
rilasciare nominativi per gli ascoltatori, e, con ogni probabilità, anche a
effettuare gli esami per i candidati alla patente di
radioamatore.
Ma
questo a noi non interessa !
Noi
pensiamo alle nostre cose; e proprio
in questa ottica, il CISAR, ritenendosi responsabile ad avere addirittura fatto
riconoscere la IARU al Ministero delle comunicazioni, si è presentata proprio
alla IARU, dichiarandosi pronta a fare la propria
parte.
Quattro
anni fa, personalmente sono andato negli Stati Uniti, per presentare il nostro
operato, e per ottenere quel minimo riconoscimento del lavoro svolto.Desidero
dunque rispondere a Silvio, dicendogli che quello che lui paventa, e cioè che
sia un'altra associazione, si legga bene, "non" in sostituzione dell'ARI, ma
complementare ad essa, che possa rappresentare quel buon numero di radioamatori
che non sono interessati alle sole QSL, ai soli contest, ma alla parte
prettamente sperimentale dell'attività, potrebbe davvero ritornare utile per la
stessa figura del radioamatore italiano.
Lo
dico perché non mi piacque affatto essere ricevuto negli Stati Uniti, ed
inserito in quel quadro dipinto e preconcetto di radioamatori di secondo ordine,
che ci è stato addossato fino ad oggi, molto probabilmente in ragione di una
mancanza di rappresentanza in Europa e nel resto del mondo, dovuta ad una
assente attività diplomatica dell'unica associazione che viene riconosciuta
dalla IARU.
La
mia prima impressione fu giusta: durante
questi incontri, non mi potevo sentire considerato "inesistente" come
radioamatore italiano, solo per colpa di qualcuno che, pur avendone il dovere,
non si era prodigato per l'immagine italiana nel
mondo.
Quando
si ha il compito di rappresentare l'Italia, o si è capaci e se ne ha voglia, o è
meglio lasciar fare a qualcun altro; per questo motivo, il CISAR ha chiesto di,
ripeto, non competere, ma affiancare l'ARI in questo compito.Quando poi, alla
resa dei conti, nel nuovo regolamento il CISAR è riuscito a far riconoscere la
stessa IARU al Ministero, impresa davvero ardua, essendo la IARU una
istituzione
privata, questa nostra convinzione si è fatta più radicata; motivo per cui
l'associazione CISAR negli ultimi quattro anni ha cercato un contatto diretto
con la IARU.
Ora,
sempre per rispondere a Silvio, devo dire a tutti che questa opportunità ci è
stata di nuovo bloccata dalla stessa ARI, la quale, secondo quanto mi è stato
detto, ha esercitato una fortissima pressione sulla IARU, perché la nostra
richiesta non venga accolta. E' vero, come
potrebbero ribattere alcuni, che lo statuto della IARU prevede una sola
associazione per nazionale, ma gli statuti, giunti al loro compimento, possono
essere anche modificati, e questo abbiamo chiesto alla
IARU.
Come
detto, i bastoni tra le ruote ci sono stati messi, e forse, gli americani della
IARU, per non peccare di ingerenza, preferiranno lasciar perdere; l'unica nostra speranza è che almeno il dubbio
sia stato seminato, e che la nostra richiesta sia da sprone all'unica
associazione
riconosciuta, "per contratto" diremo noi, e che dunque si metta a lavorare sul
serio, per riprendersi tutto il
terreno perduto in diplomazia;spiace a tutti sentir parlare dei radioamatori,
italiani come pizzettai o mangiatori di spaghetti.
Noi,
preferiremo essere ricordati come figli di Guglielmo Marconi, che la radio l'ha
inventata !
Grazie
Silvio per avermi dato la possibilità di dire la nostra versione dei fatti, e
grazie al Radiogiornale che ci da la possibilità materialmente di
farlo.
Luca
Ferrara, IK0YYY.
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2-
RISCHIO
L'IMPOPOLARITA'
MA
VA BENE
COSI'
Franz
Falanga I3FFE
IQRP#4
So
di diventare impopolare. Ma lasciate che qui esprima tutta la mia antipatia,
sissignori ho detto antipatia, verso certi personaggi, generalmente OM già
collaudati e ai primi posti delle classifiche, che si comportano in frequenza
come peggio non si può.
Cominciamo
dalla VHF e superiori. A 144.390 generalmente si riuniscono i microondisti per
utilizzare quella frequenza come appoggio per i loro puntamenti in microonde,
che, come tutti sanno, hanno bisogno di pazienza e ricerca certosina del
segnale. Fin qui assolutamente nulla di male, anzi, è affascinante seguire i
puntamenti sempre più precisi per poi, eccolo lì, essere testimoni dell'avvenuto
e desiderato contatto. Fin qui va bene tutto, solo che questi signori che
frequentano i 144.390, non si degnano mai di dire il loro nominativo, si
chiamano qualche volta per nome, quando si chiamano, e null'altro. E magari non
pensano che le loro emissioni potrebbero funzionare come beacon temporanei per
qualche OM che da lontano, ascoltando il loro prefisso possa decidere di girare
immediatamente l'antenna per una zona piuttosto che per un'altra ed
eventualmente fare delle comparazioni con gli ascolti dei giorni precedenti. Ma
invece nulla, lorsignori non dicono mai il loro nominativo. Oltretutto parlano
anche in strettissimo dialetto, facendosi capire da pochi privilegiati. E magari
poi ti accorgi che sono quelli che non frequentano quasi mai la Sezione ARI di
appartenenza, e magari ti accorgi che sono quelli che guardano i novizi
dall'alto in basso, e magari ti accorgi che sono quelli che sono convinti che
oltre loro, tutti gli altri siano una manica di ignoranti e di cretini.
Non
li reggo, non mi piacciono, sono convintissimo che siano la parte più scadente
della comunità radioamatoriale e che sotto sotto siano degli aristocratici della
più bell'acqua completamente fuori dal tempo e dalla collettività. E, quelle
poche volte che aprono bocca nelle rarissime riunioni alle quali partecipano,
parlano per distruggere e mai per costruire, autorelegandosi dietro la frase
(che ho sul gozzo) "noi amiamo i fatti e non le
parole".
Così
come non reggo e non mi piacciono quelli che da tempo chiamo trecentisti, quelli
che cioè eleggono a loro personalissimo condominio, dove far quattro chiacchiere
in santa pace, la frequenza di chiamata internazionale DX su 144.300. L'altra
sera ho amaramente sorriso quando , sempre su quella frequenza dove avevo
sintonizzato gli apparati, ho sentito una stazione newcomer che chiamava DX e
fin qui nulla di male, solo che è stato rimproverato da un'altra stazione che
gli faceva capire di smettere perché delle stazioni ungheresi erano lì che
chiamavano. Niente di male e di strano in tutto ciò, solo che il rimproveratore
ha passato anni della propria vita radioamatoriale a parlare del più e del meno
con altri suoi "colleghi" proprio su quella benedetta frequenza. Sono sempre più
convinto che, in sede di conferenze internazionali sull'uso e sulla
pianificazione delle frequenze radioamatoriali, i nostri rappresentanti
dovrebbero caldeggiare l'abolizione delle frequenze di chiamata, in modo da
rendere appetibile tutta la gamma perché così il segnale DX potrebbe spuntare
random da un momento all'altro dove meno te lo aspetti. All'oggi, avere fissato
le frequenze di chiamata e non rispettandone la destinazione mi pare cretino se
non assolutamente privo di fantasia, oltre che privo di educazione, ma questo
appartiene a un altro fumetto.
A
proposito di questi proprietari fasulli delle frequenze DX qui dico che non li
reggo, non mi piacciono, sono convintissimo che siano la parte più scadente
della comunità radioamatoriale e che sotto sotto siano degli aristocratici della
più bell'acqua completamente fuori dal tempo e dalla collettività. E quelle
poche volte che aprono bocca nelle rarissime riunioni alle quali partecipano
parlano per distruggere e mai per costruire, autorelegandosi dietro la frase
(che ho sul gozzo) "noi amiamo i fatti e non le
parole".
Se
poi ci trasferiamo sulle frequenze DX delle HF immagino abbiate notevole
esperienza al riguardo e notevole esperienza di quello che noi italiani si sia
in grado di combinare.Dei quaranta metri è meglio non parlare, stendiamoci sopra un velo
pietoso.
E
non ho parlato dei dieci metri, dei ponti ripetitori in due metri e in settanta
centimetri.
Non
per niente si chiama "traffico radiomatoriale", Come l'ultimo degli ignoranti
sa, qualunque traffico per esistere, per funzionare e per svilupparsi, ha
bisogno di regole.
Mi
chiedo cosa fanno al riguardo tutte le associazioni radioamatoriali esistenti in
Italia, visto che l'unico argomento che trattano con costanza con pervicacia e
con metodo è quello di sbranarsi fra di loro, sto parlando delle rispettive
classi dirigenti.
Ragazzi,
non li reggo più, tutti quelli di cui ho parlato fin'ora.Tanto per essere almeno
un istante propositivo, perché l'ARI, che è la mia associazione, non fa stampare
su grandi fogli di un metro per settanta le frequenze con le loro ripartizioni,
con le loro destinazioni? Questi manifesti dovrebbe essere poi esposti in tutte
le Sezioni ARI d'Italia. E' una cosa fattibilissima. Ora che le
sezioni
ARI hanno un loro nominativo di Sezione, non sarebbe male organizzare vari net,
coordinandosi fra le varie Sezioni stesse, per insegnare ai novizi le norme
della buona creanza nel campo delle trasmissioni. I vari comitati regionali
potrebbero destinare tempo preziosissime delle loro sporadiche riunioni per
aggiornare i novizi su quanto accade nel campo delle trasmissioni. Già che ci
siamo, mi chiedo da una vita perché i Comitati regionali si riuniscono così
raramente? Queste iniziative potrebbero prenderle per esempio i miei
antipaticissimi user anziani delle frequenze, vista la loro anzianità, ma nulla
di tutto ciò accade. Anziché andare nelle scuole a far vedere come siamo bravi,
restiamo un momento nelle nostre sezioni ARI per far capire ai nuovi arrivati
come si fa
P.S.
Qualcuno mi ha chiesto perché non faccio i nomi di questi personaggi. Ecco qui
le mie risposte:Io non sono né un poliziotto né un
giustiziere.
Altri
sono delegati a far rispettare le regole, le leggi, le procedure, le
consuetudini. E sono questi altri che devono darsi una mossa. Così come
gradiscono gli onori in altrettanta maniera devono gradire gli oneri.E poi non
ho nessuna voglia di perdere la sia pur minima parte del mio tempo a ricordarmi di quelli che
in frequenza non seguono le regole, tant'è vero che già non mi ricordo più i
call di quelli di cui ho narrato le gesta. Tra l'altro chi mi starà leggendo li
conosce benissimo uno ad uno. Non sono certamente gli ultimi arrivati, non sono
i novizi, né sono i poco bravi. Sono, al contrario, quelli che sanno, che conoscono bene il
mondo
radioamatoriale (del quale non hanno alcun rispetto) e che magari spesso sono ai
vertici (anche culturali) delle relative organizzazioni. Fate un po'
voi.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------3-
ARI
di
Roma:
sfrattati
e in mezzo a una strada
Domenica
mattina, tra la curiosità degli abitanti della zona, nei giardini pubblici di
Via San Severo a Roma, si crea, da
un certo periodo di tempo un piccolo assembramento di persone che si scambiano
tra loro QSL variopinte e sono quasi tutti dotati di ricetrasmittenti. Si tratta
di Radioamatori iscritti all'ARI di Roma.
Ma
perché i radioamatori romani si incontrano ai giardini pubblici e non nei locali
della sezione?
Si
tratta forse del caldo, o di un nuovo sistema per conciliare la radiotecnica con
l'ecologia riunendosi sotto il verde delle
piante?
Niente
di tutto ciò, ma semplicemente del fatto che i Radioamatori romani dell'ARI sono stati
sfrattati dalla loro sede sezionale, (senza un atto formale, ma con inatteso
cambio della serratura!) ubicata in una scuola che occupavano da
molti
anni,
pare
per
l'esigenza dei locali da parte della scuola stessa e nonostante la Sezione non
ci sia più, per la forza dell'abitudine la domenica si ritrovano nei giardinetti
pubblici antistanti le ex sezione stessa dove svolgono la loro normale attività,
consegnano alla Presidente le QSL e ricevono dalla stessa quelle arrivate e
colgono l'occasione per fare quattro chiacchere, ma soprattutto per informarsi
se si è trovata una nuova sede, o se un miracolo farà riaprire quella esistente
chiusa d'autorità.
In
attesa di reperire sul mercato, (a Roma molto caro) dei locali adeguati, l'ARI
di Roma è in mezzo a una strada nel vero senso della parola
.
Considerata
la funzione sociale che svolge una Sezione di Radioamatori, facciamo appello
alle autorità e a quei Radioamatori che possono sensibilizzare le stesse
autorità, ad adoperarsi con urgenza per trovare nuovi locali consoni
all'attività della sezione ARI, che non dimentichiamo è quella della Capitale
d'Italia!
Si pensi a questo proposito che in molti
comuni anche piccoli, i pubblici poteri mettono a disposizione delle sezioni di
radioamatori, locali pubblici, spesso ad un prezzo limitato in riconoscimento
dell'attività sociale svolta dai Radioamatori nel campo didattico e della
ricerca e in quello sociale, con la Protezione
Civile.
Questa
situazione riporta alla memoria un film che fece epoca negli anni '50 "Totò
cerca casa", anche lui viveva in un'aula scolastica con la famiglia, ma eravamo
in piena crisi degli alloggi del dopo guerra, oggi sono passati 50 anni, e reperire la casa
dell'ARI di Roma non credo sia un grave problema per Comune, Provincia, Regione
e per i vari Enti correlati, non ultima l'ARI nazionale, data l'importanza che
riveste la Sezione essendo quella della Capitale ed avendo quindi la dignità di
rappresentanza dell'Associazione anche
all'esterno.
Un
gruppo di iscritti.
4-
Telegrafia:
SILENZIO
ASSORDANTE
Cara
ARI, caro CISAR
ma
in Italia cosa aspettiamo?
Quasi
tutti i paesi hanno risolto il problema
dell'abolizione
Questa
la lettera del Ministero delle Comunicazioni svizzero ai
Radioamatori.
LETTERA
UFFICIALE UFCOM - BAKOM - OFCOM
Buoni
DX a tutti!
---italiano---
Autorizzazione
all'utilizzo di tutte le bande di frequenza della
radiocomunicazione
dei radioamatori con la Sua concessione per
radioamatori
2
Gentile
signora ... XY,
Egregio
signor ... XY,,
alla
World Radio Conference (WRC 2003), recentemente conclusasi, a Ginevra si è tra l'altro deciso di non rendere più
obbligatorio l'esame morse per accedere alle bande di onde
corte.
Sulla
base di questa decisione, da subito l'Ufficio federale delle comunicazioni non
effettua più alcun esame morse permettendo a ogni detentore di una concessione
per radioamatori 2 di accedere a tutta la gamma di bande di frequenza
disponibili alla radiocomunicazione dei
radioamatori.
Gli
attuali certificati di radiotelefonista e radiotelegrafista per radioamatori
saranno equiparati al nuovo "certificato di capacità per la radiocomunicazione
per radioamatori" e mantengono la loro
validità.
Lo
stesso vale per l'attuale concessione per radioamatori 1 (CEPT cl. 1) e la
concessione per radioamatori 2 (CEPT cl. 2). Anch'esse saranno equiparate alla
nuova concessione per radioamatori CEPT.
Le
attuali concessioni per radioamatori e i certificati di capacità non saranno
quindi sostituiti da nuovi documenti.
L'ordinanza
del 6 ottobre 1997 sulla gestione delle frequenze e sulle concessioni di
radiocomunicazione e l'ordinanza dell'UFCOM sulla gestione delle frequenze e
sulle concessioni di radiocomunicazione del 9 dicembre 1997 saranno modificate
in conseguenza. Le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio
2004.
Fino
all'entrata in vigore delle modifiche sopracitate, in quanto detentore di una
concessione per radioamatori 2, La autorizziamo a utilizzare da subito tutte le
bande di frequenza menzionate alla cifra 24 lett. a cpv. 1 e lett. B cpv. 1
delle prescrizioni concernenti la radiocomunicazione per radioamatori1. Si prega
di osservare le note a piè pagina concernenti la potenza e la priorità di altri
utenti. Questa autorizzazione vale soltanto in
Svizzera.
Le
necessarie modifiche relative al riconoscimento reciproco delle nuove
concessioni e dei nuovi certificati di capacità nelle raccomandazioni CEPT sono
attualmente discusse a livello internazionale. L'esito della discussione non è
previsto prima della fine di settembre.Le auguriamo buon divertimento e molte
interessanti QSO sulle nuove bande di frequenza a Sua
disposizione.
Distinti
saluti
Ufficio
federale delle comunicazioni
Sezione
concessioni di radiocomunicazione
Piccola
notazione sull'egoismo
Corre
voce che in Italia le cose vadano per le lunghe a causa di certi personaggi che
osteggiano il più volte promesso provvedimento perché vedono male la concorrenza
di una nuova affluenza sulle bande decametriche da parte degli IW, ma si tratta
di una preoccupazione ridicola perché, volenti o nolenti, la nuova affluenza
comunque ci sarà, proveniente dagli altri paesi, compresi quelli
confinanti,
come la Svizzera. Intanto molti IW non sanno che pesci pigliare, se fare gli
esami per il passaggio alla prima categoria, o aspettare rassegnati che qualcuno
decida di attuare quello che è stato già deciso e
promesso
più
volte!
5-
|
|
A.
R.
I. Associazione
Radioamatori
Italiani
|
4° TROFEO
La Sezione Radioamatori
di Ostia indice il QUARTO TROFEO ALITALIA nel periodo compreso dalle ore 12:00
utc del 25 Settembre 2004 alle ore 24:00 utc del giorno 10 Ottobre
2004.
BANDE: HF 80
metri e 40 metri
MODI:
SSB e CW
COLLEGAMENTI: Sono
considerati validi i collegamenti effettuati con tutte le stazioni
"AZ".
- vedi elenco sul sito
www.ariostia.it, - con le stazioni
accreditate per l'anno 2004, con la stazione con il nominativo speciale
IR0AZI.
La medesima stazione
potrà essere collegata e/o ascoltata più di una volta purché sussista una
variazione di data o di banda .Il collegamento - se effettuato in banda diversa
nella stessa data - deve avvenire con almeno 30 (trenta ) minuti di
intervallo.
PARTECIPAZIONE: E' aperta a tutti gli OM
ed agli SWL ,questi ultimi debbono risultare possessori solo del nominativo
d'ascolto. A decorrere da questa edizione il primo classificato di ogni modo e
banda della scorsa edizione non può partecipare - per il solo anno successivo
-al conseguimento dei premi nella loro rispettiva categoria. Possono ,viceversa,
partecipare al trofeo in qualità di stazioni accreditate ovvero stazioni
"AZ".
Un premio speciale verrà assegnato alla
stazione accreditata che avrà effettuato il maggior numero di collegamenti
durante tutto il periodo di validità del Trofeo.
Sono considerate
Stazioni Accreditate le migliori stazioni piazzate nella scorsa edizione
(l'elenco dei nominativi sarà riportato nel sito della sezione www.ariostia.it).
RAPPORTI:Le stazioni
"AZ" chiameranno "CQ TROFEO ALITALIA" ,viceversa i corrispondenti dovranno
passare unicamente l'RST e la sigla della
provincia.
CATEGORIE: Sono
considerate categorie i collegamenti in SSB (Fonia),i collegamenti in
CW(telegrafia) e l'SWL (l'ascolto in tutti i modi).Ogni partecipante può
concorrere anche in più categorie.
PUNTEGGI:
Le stazioni della sezione di Ostia "AZ" collegate in SSB
1 Punto
Le stazioni accreditate collegate in SSB
2 Punti
Le stazioni della sezione di Ostia "AZ" collegate in CW
2 Punti
Le Stazioni accreditate collegate in CW
3 Punti
NON ci sarà alcuna
stazione JOLLY
Il calcolo del
punteggio finale è dato dalla somma dei punti ottenuti nella singola
categoria.
Il punteggio ottenuto
nella singola categoria non e' cumulabile con altre
categorie.
PREMI:
Categoria SSB
al 1°,al 2° e al 3° classificato
Categoria CW
al 1°,al 2° e al 3° classificato
Categoria SWL
al 1° classificato
Per gli OM della
Sezione di Ostia sarà stilata un 'apposita graduatoria. Saranno premiati i primi
tre che avranno sommato il maggior numero di collegamenti, con l'esclusione di
quelli effettuati con il nominativo IR0AZI. Nessun premio sarà trasformato in
denaro.
DIPLOMI: Sarà inviato
il diploma in carta pergamena a tutti i partecipanti che invieranno il log con
almeno:
50 (cinquanta) punti nella categoria SSB
50 (cinquanta) punti nella categoria CW
50 (cinquanta) punti nella categoria SWL
LOG: I log riassuntivi
in ordine cronologico, completi di calcolo finale dovranno essere inviati a
mezzo posta entro e non oltre il 30 Novembre 2004 indicando le generalità
complete, indirizzo, recapito telefonico ed E-MAIL ad: ARI Sezione Ostia Lido
Casella Postale n° 52 00125 - Roma.
RIMBORSO SPESE: Al fine
di evitare incresciosi disguidi si prega voler effettuate, un versamento di EURO
10 (Dieci) attraverso il conto corrente postale n° 55093108 intestato al Sig.
Benedetto Salvatore, Via Minervio 46 - 00127 Roma (Presidente della
Sezione).
Specificando,
cortesemente, la causale ed il nominativo di stazione del mittente, allegandone
una fotocopia al LOG, che sarà contestualmente inviato all'indirizzo di Sezione,
sopra citato.
Il ricavato ,dedotte le spese di gestione
,verrà interamente destinato ad opere di beneficenza o di assistenza
La graduatoria finale
di tutte le categorie sarà comunicata a mezzo lettera ai diretti interessati,
nonché pubblicata su R.R. e sul sito di Sezione www.ariostia.it.
Per quanto non
contemplato nel presente regolamento ,valgono i regolamenti IARU; si precisa
inoltre che in caso di controversia le decisioni del consiglio direttivo della
Sezione ARI di Ostia saranno inappellabili.
Per ulteriori
informazioni è possibile contattare l'award manager del Trofeo: I0EKY Pino
all'indirizzo e-mail i0eky@tele2.it
6-
Da:
Sartori Graziano [i0ssh@i0ssh.it]
Utility
per Fastlog
PROSEGUONO
LE NOVITA' PER FASTLOG DI
I0XGR
Faccio
seguito a quanto gia' pubblicato sul Radiogiornale n.93 e 102 in merito alla
creazione di una utility per la gestione dei Diplomi (DIPORD.ZIP) e di quella
relativa alle statistiche (STATIS.ZIP), per informare gli utilizzatori di
Fastlog che e' stata sviluppata un'altra utilità RICERCA.ZIP, che permette di
effettuare ricerche contemporaneamente su piu' files
.LOG
Come
e' noto Fastlog puo' gestire archivi fino ad un massimo di 30.000 QSO: il
programma di ricerca raggruppa tutti i files .LOG che si desidera, senza alcuna
limitazione del numero dei QSO ( abbiamo provato a raggruppare oltre 300.000 QSO
senza riscontrare alcun problema ottenendo sempre risposte
immediate).
E'
possibile pertanto conoscere immediatamente se un Call o un Locator e' gia'
presente in archivio ed in quale frequenza e se si desidera collegarlo il
programma lo registra automaticamente in un file .TXT con il nome del giorno del
collegamento. Questo file potra' poi essere riversato successivamente su Fastlog
con l'Utility n.9.
La
procedura prevede un file di configurazione RICERCA.CFG nel quale sara'
possibile indicare l'elenco dei file .LOG che si desidera raggruppare e i
rispettivi percorsi delle varie directory nonche' la possibilita' di ricavare
automaticamente l'orario UTC: su questo file sono inoltre presenti le poche
istruzioni necessarie al corretto funzionamento dell'utility Il software(DOS) e'
stato testato sulle finestre DOS di Windows 95,98, Windows 98 II Ed, Windows
Millennium E., Windows XP, Windows XP-Pro (questi ultimi due anche su finestra a
25 righe).
Il
programma RICERCA.ZIP e' disponibile sul seguente sito di
IW0BET-Giovanni
www.qsl.net/iw0bet/software.htm
Anche
in questo caso, trattandosi della prima versione, il team e' a disposizione per
qualsiasi suggerimento di variazioni o miglioramento che si ritenga di
segnalarci. Gli eventuali messaggi dovranno essere indirizzati alla seguente
email: iw0bet@ari.it
( con titolo Utility x Fastlog)
73
de
I0SSH
Graziano
Sartori
Mail
to :
radamato@fastwebnet.it
i0ssh@i0ssh.it
Web :
www.i0ssh.it
73
de
I0SSH
Graziano
Sartori
Mail
to :
radamato@fastwebnet.it
i0ssh@i0ssh.it
Web :
www.i0ssh.it
I
messaggi e gli allegati sono controllati dall'Antivirus di Norton System
Works
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
7-
Da:
ARI Cernusco
[ari_cernusco@associazioni.milano.it]
Premiazione
Diploma Cernusco
A.R.I. Sezione Cernusco sul
Naviglio - IQ2CU
P.O.BOX
18
20063
CERNUSCO SUL NAVIGLIO (MI)
Il Presidente della
Sezione ARI di Cernusco è lieto di comunicare che la premiazione del II° Diploma
Città di Cernusco, tenutosi nel mese di marzo 2004, si svolgerà sabato 17 luglio
2004 presso la Biblioteca Civica "Lino Penati" sita in via Cavour, 51
alle
ore 15:00, alla fine della premiazione sara' offerto un
rinfresco
Si ringrazia il Comune di Cernusco sul naviglio per il Patrocinio e tutti
i radioamatori e SWL partecipanti.
Un ringraziamento particolare a IK2NBW Enzo per la sua totale
disponibilità.
La classifica finale, per ragioni di spazio è
limitata.
1 classificato
SSB
IZ0FVM
1 classificato
PSK IK7XTG
1 classificato
CW I
Z0FVM
1 classificato
SWL
I3-325/VE
1 classificato straniero SSB
S51ST
1 classificato straniero CW
S58MU
La classifica completa è disponibile sul sito dell' Associazione ARI
Cernusco.
Frequenza monitor per
l'avvicinamento:
431.375 MHZ - Ripetitore di
Cernusco 145.750 -600
MHZ
Per
informazioni :
e-mail: ik2ebp@tiscali.it -
tel.: 0292107207 dalle ore 18:00 alle
21:00
fax : 1786049837
Mappa interattiva
www.cernusco.com
Sito ARI
Cernusco :
www.info-tel.com/omradio/ari_piol/index.html
Il Presidente
ik2ebp
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8-
Da:
ik8hjc [ik8hjc@libero.it]
Inaugurazione
Sezione C.I.S.A.R. Battipaglia
Con la partecipazione del Ministro delle
Comunicazioni Gasparri, del Sindaco Alfredo Liquori, della Giunta Comunale,
Sabato 26 Giugno 2004 si è svolta l'inaugurazione della nuova sezione del CISAR
di Battipaglia, Erano presenti
molti Radioamatori e le loro famiglie, oltre a numerosi
cittadini.
La
Sezione di Battipaglia del "
C.I.S.A.R. " Centro Italiano
Sperimentazione Attività Radiantistiche è ubicata nei locali presso lo Stadio "Luigi Pastena" in viale
Barassi
.
Il C.D. C.i.s.a.r. Battipaglia
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9-
Da: Umberto Ferdinando
Molteni I2MS
I GRANDI
DELL'ELETTRICITA'
André-Eugène
Blondel (1863 - 1938)
Il
fisico francese André-Eugène Blondel, nasce nel 1863 a Chaumont da una famiglia
di magistrati; è orfano di madre prima di compiere dieci anni. Di indole fine e
dolce, educato da un padre severo, fu un allievo molto
brillante.
Nel
1883 frequenta il Polytechnique e si specializza nella costruzione di ponti e
argini. Questo giovane ingegnere si mette subito al servizio di fari e di
gavitelli.
Ama
molto viaggiare. Visita la Russia, gli Stati Uniti, la Germania ed i paesi del
Nord Europa. Pratica molti sport: caccia, pattinaggio, canottaggio, nuoto,
equitazione. A seguito di una rovinosa caduta da cavallo è condannato, a partire
dal 1900, a rimanere a letto e quindi ad una completa reclusione per il resto
della sua operosa vita.
Prima
di questa terribile disgrazia, questo giovane ed eccezionale ingegnere mette
ordine e fa chiarezza su argomenti diversi e dei più complessi. Non solamente
apporta migliorie nei fari, nei proiettori, con un approfondito studio
dell'ottica e della fotometria, ma si interessa anche delle sorgenti luminose,
che allora erano degli archi voltaici, e per studiare il loro funzionamento
inventa uno strumento capace di seguire le rapide variazioni della corrente
elettrica. Questo strumento è l'oscillografo elettromagnetico che permette lo
studio grafico delle correnti alternate, detto di Blondel, sensibile, robusto e
di facile impiego nell'industria, che per quasi un mezzo secolo fu praticamente
il solo strumento utilizzato per misurare le correnti alternate, che superavano,
nel tempo, parecchie migliaia di variazioni al minuto secondo. Un isteresimetro
ed un wattmetro portano il suo nome.
L'oscillografo
di Blondel
L'alimentazione
delle sorgenti luminose si effettuavano sovente con degli alternatori che si
dovevano tra loro accoppiare, un'operazione difficile e incerta. Blondel studia
questo problema ancora poco conosciuto all'epoca, ed elabora una teoria
sull'accoppiamento di alternatori. Come pure quella di motori a induzione, di
motori asincroni e di macchine a collettore. È il primo a spiegare
matematicamente l'effetto dell'inerzia durante l'avvio degli alternatori.
Morale, ha considerevolmente contribuito alla conoscenza del funzionamento delle
macchine elettriche. Ovunque trova sempre soluzioni originali e feconde
applicazioni.
È
a questo punto che la parziale paralisi lo condanna a rimanere a letto e quindi
alla completa reclusione per oltre un quarto di secolo. Talvolta si sente
scoraggiato e medita il suicidio. Ma riesce a vincere questo tremendo stato
depressivo e prosegue stoicamente nella sua carriera, non solamente come teorico
ma anche come sperimentatore e professore coadiuvato da bravi assistenti che
raggruppava attorno a lui e sui quali il suo ascendente era profondo: impara a
seguire i loro lavori come se assistesse lui
stesso.
Migliora
il suo corso, e ogni anno lo sviluppa, grazie alla sua competenza e alla sua
partecipazione alle teorie
dell'elettrotecnica.
Dal
suo letto, apporta un prezioso contributo ai problemi sulla propagazione delle
perturbazioni elettriche lungo gli elettrodotti e del trasporto dell'energia
elettrica a grande distanza e ad altissima tensione. È dal suo letto che mette a punto il
progetto della grande centrale elettrica di Génissiat situata sul fiume Rodano.
Ciò
che è sorprendente è quello di non avere mai lasciato la sua camera, o anche il
suo letto, durante la quasi totalità del
periodo attivo della sua vita. Per più di trentacinque anni, dal 1893 al
1929, fu professore e ispettore presso l'École des Ponts et Chaussées, ma non ha
quasi mai personalmente insegnato. Effettuò importanti ricerche sperimentali, ma
non si è mai recato nel suo laboratorio.
La
sua opera, prima e dopo la sua paralisi, fu eccezionale per la sua varietà, la
sua ricchezza, la profondità delle sue riflessioni e delle sue teorie. Fu anche
autore di lavori sulle onde radioelettriche, sui motori asincroni, sulla
trazione elettrica e sulla goniometria sonora. Nel 1902 inventò una fiamma
manometrica che agiva su uno spinterometro inserito nel circuito di antenna.
Ricevette
la medaglia del Franklin Institute, il premio Montefiori e Lord Kelvin, e la
medaglia Faraday. Diventa, nel 1913, membro dell'Académie des Sciences e
corrispondente dell'Académie des Sciences di San Pietroburgo, nel
1932.
André-Eugène
Blondel conclude la sua vita terrena nel
1938.
Umberto
Ferdinando Molteni - i2ms
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10-
SULLA
NATURA ELETTROMAGNETICA
DEL
CALORE RADIANTE UN ESPERIMENTO DEL 1922
Nel 1922 nel
laboratorio della National Electric Light di Cleveland nello stato
dell'Ohio[715], Ernest Fox Nichols direttore di ricerca del laboratorio e il suo
assistente James de Graff Tear ottennero con un oscillatore elettrico speciale
di dimensioni ridottissime delle brevissime onde hertziane di 220 u, più corte
delle radiazioni emesse dall'incandescenza di una lampada a mercurio-quarzo e
ottenute alcuni anni prima da Heinrich Rubens e Otto von
Baeyer[716].
In
letteratura scientifica l'esperimento del 1922 viene citato come la prova
definitiva della natura elettromagnetica della radiazione infrarossa. Una tale
affermazione può risultare ambigua se non viene specificato che l'esperimento,
lungi da essere un esperimento isolato[717], si inserisce invece in una intensa
attività di ricerca degli elettromagntisti di fine Ottocento, i quali si
proponevano non solo di controllare le conclusioni della teoria di Maxwell ma
anche di verificare le modalità di propagazione delle onde elettromagnetiche a
seconda delle varie bande di frequenze. La verifica della natura
elettromagnetica del calore radiante non è che uno dei risultati di questa
attività di ricerca, e non certamente l'unico e tantomeno il definitivo.
L'esperimento del 1922 servì soprattutto a riempire la regione delle onde
hertziane e delle onde infrarosse e ottenere finalmente un passaggio continuo
dalla luce visibile alle onde elettromagnetiche.
2.
Gli elettromagnetisti fra il 1890 e il 1920
Nel 1886 Heinrich
Hertz era riuscito a ottenere onde elettromagnetiche servendosi della scarica
oscillatoria prodotta da un rocchetto di Ruhmkorff e di rivelarle per mezzo di
opportuni risuonatori. Le onde di Hertz non andavano al di sotto dei sessanta
centimetri, ma nel giro di un decennio si era riusciti ad ottenere anche
"onde elettriche" molto corte. I successori di Hertz lavorarono infatti in due
differenti direzioni. Alcuni tentarono di sviluppare onde elettromagnetiche
sempre più corte[718]. Altri imboccarono la strada opposta, cioé quella dello
sviluppo di onde sempre più lunghe per la trasmissione di segnali a grande
distanza[719]. Con queste onde si cercò di produrre la riflessione, la
rifrazione, la interferenza la polarizzazione, cioé i principali fenomeni che
presenta la luce e mostrare, tra l'altro, che le onde hertziane sono "il modello
esteso delle onde luminose". L'indagine invece nella regione dell'infrarosso era
iniziata già nei primi decenni del secolo scorso; l'estensione delle conoscenze,
tuttavia, in questa regione dello spettro, era stata abbastanza lenta. La
difficoltà principale nello studio di questo tipo di radiazione
consisteva
nel trovare segnali di sufficiente intensità[720]; la risoluzione degli
strumenti inoltre era tale che non si riusciva a discostarsi molto dal range del
vicino infrarosso. Macedonio Melloni ad esempio un pioniere nello studio del
calore radiante e la cui attività di ricerca in questo campo coprì gli anni
1830-1845 non superò mai lunghezze d'onda di 1u[721]. Hippolyte Louis Fizeau e
Jean Leon Foucault, che nel 1847 riuscirono ad ottenere frange d'interferenza
con radiazione infrarossa, non andarono al di là di 1.4 u[722]. Jean Louis
Mouton nel 1879 rivelò radiazione fino a 2,14 u[723]. Paul Desain e Pierre Curie
nel 1880 arrivarono fino a 7 u[724].
La
situazione mutò notevolmente nell'ultima decade del secolo scorso e grazie
soprattutto alla scoperta dei raggi residui. Questi sono ottenuti da un fascio
di radiazione originariamente policromatica, che in conseguenze a successive
riflessioni su determinate sostanze cristalline, risulta alla fine costituito da
radiazioni infrarosse sensibilmente monocromatiche. Si tratta di un fenomeno di
riflessione selettiva, dovuto all'elevato coefficiente di riflessione che talune
sostanze cristalline presentano nei confronti di radiazioni infrarosse di
particolare frequenza. I raggi residui furono scoperti nel 1896 da Heinrich
Rubens e Ernest Fox Nichols [725]. Essi si accorsero che alcune sostanze
trasparenti per il visibile, come il quarzo, la silvina, il salgemma, potevano
riflettere selettivamente con una grande intensità certe
radiazioni.
Il
metodo che utilizza i raggi residui permise di esplorare il dominio fino al
lontano infrarosso risolvendo l'ostacolo principale che fino ad allora avevano
incontrato i ricercatori
:
The great difficulty which accompanies the study of infrared waves of great
wave length is that these rays form only the minutest part of the total energy
emitted by the flame or incandescent body used as a source. Consequently their
properties are to be studied, these waves must be separated from others which
completely overlap and conceal them. [726] .
E' con questa tecnica che furono verificate un numero importanti di
conclusioni della teoria di Maxwell. Nel 1897 infatti si accertò che nel dominio
dell'infrarosso vi sono fenomeni di risonanza analoghi a quelli ottenuti con le
"onde elettriche" prodotte da un oscillatore hertziano[727]. Fenomeni di
aberrazione cromatica furono scoperti nel 1899[728]. Nel 1904 invece si scoprì
che per le radiazioni infrarosse il potere riflettore dei corpi conduttori si
ricava dalla conducibilità dielettrica[729]. Infine nel 1911 Henri Du Bois e
Rubens scoprirono che la polarizzazione della radiazione nel lontano infrarosso
si accorda con la teoria di Maxwell[730].
La distribuzione dell'energia
nello spettro infrarosso era stata analizzata con rivelatori termoelettrici che
erano stati utilizzati fino agli anni sessanta del secolo scorso. Samuel Langley
aveva poi introdotto, nel 1880, il bolometro. A questo strumento si affiancò il
radiometro[731], che modificato negli anni da vari ricercatori[732] si rivelò
molto utile non solo per le ricerche sul calore radiante ma anche per lo studio
delle "onde elettriche[733]. I metodi comuni di indagine nel dominio del lontano
infrarosso e delle onde elettromagnetiche molto corte (le micro-onde)
permettevano di avvicinare nonché di congiungere questi due spettri. Ma fino
alla prima decade di questo secolo si era lontani dall'aver completato la
conoscenza in questo intervallo di frequenze. Ad esempio Rubens e Otto von Bayer
nel 1910 avevano ottenuto con un oscillatore elettrico onde di due millimetri,
le più corte ottenute fino ad allora. Gli stessi l'anno successivo erano
riusciti a rivelare radiazioni di 314 u provenienti da una sorgente di luce come
la lampada a mercurio-quarzo[734], e tuttavia ancora molto distanti da
quelle ottenute con un oscillatore elettrico. La sovrapposizione infatti degli
spettri si ebbe solo dieci anni dopo, nel 1922 e per merito di due fisici
americani Ernest Fox Nichols e James de Graff Tear.
3. L'esperimento del
1922 Nichols si era occupato di "onde di calore" nel suo soggiorno di studi a
Berlino dave era rimasto dal 1894 al 1896 collaborando sia con Ernest Pringsheim
sia con Rubens. Durante il suo soggiorno berlinese provvide a migliorare il
radiometro di Crookes[735]; il suo nome è soprattutto legato a questo strumento
che grande parte ha avuto nella ricerca del lontano infrarosso.
Al suo
ritorno in patria, dopo aver ricoperti vari incarichi, nel 1921 Nichols fu
nominato direttore di ricerca del laboratorio del N.E.L.A di Cleveland. Durante
il periodo in cui ricoprì questa carica riprese le sue ricerche iniziate a
Berlino con Rubens e soprattutto affrontò il problema che teneva occupati molti
elettromagnetisti dell'epoca, cioé riprodurre i fenomeni propri delle "onde di
calore" utlizzando "onde elettriche". Collaborò all'esperimento di Nichols il
giovane suo assistente Tear. L'eperimento consisteva nell'utilizzare come
generatore un oscillatore hertziano, costituito da due piccolissimi cilindri di
tungsteno racchiusi in tubi di vetro. Fra questi cilindri di tungsteno si
generava la scintilla. Ovviamente la lunghezza delle onde che escono
dall'oscillatore
dipende sia dalla lungheza sia dal diametro del cilindro di
tungsteno.Generalmente il ricevitore di onde hertziane era costituito da un
risonatore e da un rivelatore. Nel radiometro modificato da Nichols questi due
elementi erano racchiusi entrambi nel sistema di sospensione. Infatti su una
delle palette di mica veniva deposto un sottile strato di argento o di platino,
poi inciso secondo un quadrigliato, affinché le piccole aree metalliche contigue
fungessero da risonatore. Le misure delle lunghezze d'onda erano effettuate con
un interferometro tipo Boltzmann.
Con
questo apparato strumentale Nichol e Tear ottennero onde elettromagnetiche di
220 u. Queste erano non solo le onde più corte ottenute fino ad allora con un
oscillatore elettrico, ma anche più corte di quelle provenienti
dall'incandescenza di una lampada a mercurio-quarzo[736].
I
risultati dell'esperimento furono pubblicati nel 1923 sulla rivista Physical
Review[737]; un estratto del lavoro apparve anche nell'annuale rapporto della
Smithsonian Institution del 1923 [738].
Al
congresso della National Academy of Science del 1924 Nichols intervenne per
illustrare ai presenti come dal risultato dell'esperimento si ricavava che i due
spettri si erano non solo congiunti ma anche parzialmente sovrapposti. [739]
Se si escludono alcuni interessanti lavori[740] non sono molti gli studiosi
che si sono occupati dell'attività degli elettromagnetisti degli inizi di questo
secolo. I pochi studiosi che citano l'esperimento di Nichols e Tear del 1922 lo
fanno solo per fornire la prova definitiva della natura elettromagnetica della
radiazione infrarossa. Una tale affermazione, come si è già detto sopra, può
essere non corretta non solo perché va al di là delle intenzioni degli stessi
autori:There is doubtless little need of any further experimental proof of the
essential identity between heat waves and electric waves,[741] ma soprattutto
perché avalla una tendenza nella storia della fisica, oramai per fortuna non più
molto diffusa, della priorità della scoperta scientifica.
[715]La National
Electric Light Association, da ora in poi citata come NELA, era un dipartimento
della General Electric Company, uno dei maggiori centri di sviluppo elettrico
americano e tuttora attico.
[716]H.
Rubens, O. von Baeyer, On Extremely Long Waves, emitted by the Quartz Mercury
Lamp, Phil. Mag. 21 (1911), 689-695.
[717]Nel 1923
Alexandra Arkadjeva-Glagoleva ottenne con un oscillatore elettrico delle onde
elettromagnetiche con una lunghezza d'onda di 82 u, più brevi di quelle ottenute
l'anno prima da Nichols e Tear. Cfr.
A. Arkadjeva-Glagoleva, Eine neue Strahlungsquelle
der kürzen
elektromagnetischen wellen von ultrahertzscher frequenz, Zeitschrift für Physik,
23 (1923), 153-165.
[718]Gli italiani
Augusto Righi e Antonio Garbasso ottennero onde elettromagnetiche di pochi
centimetri e alcuni anni dopo l'austriaco Anton Lampa riuscì a produrne di pochi
millimetri. Cfr. G. Dragoni, Augusto Righi- L'indagine sperimentale del mondo
fisico, in A. Guagnini, G. Pancalde ( a cura di), Cento anni di radio. Le radici
dell'invenzione. Edizioni Seat 1995.
[719]Gugliemo Marconi fu uno dei
maggiori rappresentanti di questo filone di ricerca; cfr. M. G. Ianniello ( a
cura di), Cento anni di radio da Marconi al futuro delle telecomunicazioni.
Marsilio Editori, Venezia 1995.[720]Un corpo riscaldato è una sorgente ordinaria
di radiazione infrarossa; per una temperatura poco elevata l'intensità della
radiazione è piccola. All'aumentare della temperatura l'intensità dell'energia
irradiata cresce rapidamente ma il massimo della radiazione si sposta verso le
onde più corte, in modo cher l'nergia irradiata nella regione delle onde lunghe
cresce in modo insufficiente. Crf. G.S. Lendsberg, Ottica vol.
I
p. 400. [721]Cfr. E. Scott Barr, The infrared Pioneers, Infrared Physics, 3
(1963), p.195- 206. [722]H.
L. Fizeau, J. L. Foucault, Recherches sur les interférences des rayons
calorifiques, Comptes Rendus des Sciences de l'Acadèmie des Sciences 25 (1847)
447-450. [723]J. L. Mouton, Sur la détermination des longueres d'onde
calorifique, C. R. 88 (1879), 1078-1082.
[724]P. Desain, P. Courie,
Recherches sur la détermination des longueurs d'onde des rayons calorifiques à
basse température, C. R. 80 (1880), 1506-1509..
[725].
H. Rubens, E.F. Nichols, Uber Warmestrahlen von grosser Wellenlange in
Naturwissenschaftliche Rundschau, 11( 1896), 545-599.
[726]H.
Rubens, E.F. Nichols, Heat rays of great wave length, Phys. Rev. 4 (1897), 314
323.
[727]H.
Rubens, E.F. Nichols, Certain proprieties of heat Waves of great wave-length, II
Phys. Rev. 4 (1897) 152-169.
[728]Aschkinass,
H. Rubens,Certain proprieties of heat Waves of Great wave- length Phys. Rev. 4
(1897), 152-169
[729]E.
Hagen, H. Rubens, On same relations between the optical and the electrical
qualities of metal, Phys. Rev.
7 (1904), 157
[730]H.
Du Bois, H. Rubens, Polarisation long-wellinger Warmestrahlung durch Hertzsche
Drahtgiher, Verhandlungen der Deutschen Physikalischen Gesellschaft, 13 (1911)
431- 444.
[731]Il
radiometro fu ideato da William Crookes nel 1873. E' costituito da un palloncino
di vetro, contenente un gas a pressione molto bassa, e in cui è sospeso su un
ago verticale un leggero mulinello formato da quattro palette di mica. Le
palette sono annerite con nero fumo solo da una parte.
[732]
Crf. H. E. Webb, L. E. Woodman, Electric wave receivers, Phys.
Rev. 30 (1910) 192-
198.
[733]Soprattutto i
perfezionamenti apportati da E. F. Nichols resero lo strumento il più adatto per
lo studio del calore radiante. Pur utilizzando lo stesso principio del primo
radiometro ideato da Crookes, alcuni accorgimenti ne avevano migliorato la
sensibilità.
Nichols aveva ridotto le palette a due e aveva sospeso il
mulinello ad un sottilissimo filo di quarzo. Con questa disposizione il
mulinello ruota finché la torsione del filo equilibria la forza che tende a
farlo girare. La deviazione viene misurata, come nei galvanometri, col metodo di
Poggendorff per mezzo di uno specchietto solidale col mulinello.[734]H. Rubens,
O. von Bayer , On Extremely Long Waves emitted by the Quartz Mercury Lamp,
Philosophical Magazine 21 (1911) 689-695.[735]E. F. Nichols, Phys.
Rev,
A method for energy measurements in the infra-red spectrum and the properties of
the ordinary ray in quartz for waves of great wave length, Phys.
Rev.
4 (1897), 297-313. [736]H. Rubens, O. von Bayer, loc. cit. [737]E.
F. Nichols, J. D. Tear, Short electric waves, Phys. Rev. 21 (1923), 587-610.
[738]E. F. Nichols, J. D. Tear, Joining the electric wave and heat wave spectra,
Annual Report of the board of regents of The Smithsonian Institution, 175-185.
Washington Government printing office 1925.
[739]Malaguratamente
nel corso della conferenza Nichols ebbe un malore e da lì a poco morì. Tear
invece andò via dal NELA nel 1925; per un periodo continuò ad occuparsi di
migliorare il radimetro e di aspetti teorici quali la pressione di radiazione,
ma poi nel 1933 si trasferì alla Ford Instrument, occupandosi fra l'altro di
controlli automatici di aerei. [740]Cfr.
H. Kangro, Early history of Planck's radiation law,Taylor & Francis 1976.
[741]E. F. Nichols, J. D. Tear, Short electric waves, Phys. Rev. 21 (1923),
587-610.
E.
S.
11-
Da IK8JZK
Ruggero Billeri Napoli.
"ENIGMA"
la
macchina tedesca per crittografare i messaggi trasmessi e decodificare quelli
ricevuti durante la seconda Guerra Mondiale.
Autore
Ruggero BILLERI
Fin
dall'antichita' l'Uomo ha sempre cercato di nascondere ad occhi indiscreti il
contenuto di un messaggio trasmesso. A Sparta veniva usato un sistema per
crittografare i messaggi trasmessi per mezzo di corrieri. La cui chiave di
lettura per decodificare il messaggio era una sola. Il sistema consisteva in un
prisma a piu' facce e sulle cui facce erano scritte per esteso delle lettere che
a prima vista non avevano nessun significato. Per decodificare il messaggio
nascosto nelle lettere scritte sulle facce del prisma, occorreva essere in
possesso di un nastro con dei fori di grandezza tale da poter leggere le
lettere scritte sulla facce
del prisma, avvolgendo a spirale questo nastro sulle facce del prisma poteva
essere letto e decodificato il messaggio. La chiave di lettura dipendeva dal
perimetro del prisma e dal nastro
di lettura usato che doveva collimare con le lettere da evidenziare le quali
lettere indicavano il testo del messaggio ricevuto. Veniva anche usato un prisma
vuoto al suo interno (pitale) il quale veniva infilato nel prisma dove erano
scritte le lettere sulle facce e opportuni fori sul pitale permettevano di
leggere il messaggio ricevuto. Agli inizi della seconda Guerra Mondiale a
Barclay Park, 80 KM. da Londra in una villa,
fu
costituito un centro di Intercettazione
Radiotelegrafico
a
cui presero parte Eminenti matematici, interpreti e traduttori della lingua tedesca, esperti
di cruciverba, egittolgi, ed esperti giocatori della dama e degli
scacchi.
Tutti,
con l'intento di decodificare le trasmissioni telegrafiche crittografate dai
tedeschi con la macchina "Enigma". Questa macchina aveva un'enorme numero di
combinazioni (circa 150 milioni) affinche' potesse essere individuata la chiave
di lettura del messaggio trasmesso e ricevuto. Della macchina esistevano due
modelli, uno dei modelli cifrava il messaggio in chiaro e lo trasmetteva in
telegrafia in codice numerico a gruppi di cinque cifre. L'altra macchina serviva
per crittografare il messaggio in chiaro che veniva trasmesso con caratteri
casuali e solamente alla ricezione
questi caratteri casuali e venivano ricomposti da un'altra macchina
simile per dare senso compiuto al messaggio ricevuto. Questa macchina era
composta da tante ruote e su di ogni ruota erano scritte le cifre da 0 a 9 e tutte le lettere dell'alfabeto
tedesco per un numero di ruote pari alla parola piu' lunga scritta sul
vocabolario tedesco per un totale di 25 ruote, si puo' immaginare la difficolta
di decodifica per leggere una parola di senso compiuto che si allineava su quete
numerose ruote. Se si pensa che per il gioco dell'Enalotto per far allineare
(solamente su sei colonne) i sei numeri desiderati occorrono circa 630 milioni
di combinazioni diverse.
Da
questo Pool di cervelli emerse l'ingegno dell'Inglese Ingegnere Matematico Alan
Turi che progetto e costrui' un prototipo di computer elettromeccanico chiamato
"Bomba" o "Colossus"con moltissime rotelle meccaniche e su ognuna di queste
rotelle meccaniche erano scritte le cifre da 0 a 9 e tutte le lettere
dell'alfabeto tedesco (la stessa cosa di come erano configurate le ruote della
macchina tedesca Enigma.Tutto questo serviva a simulare sul computer
elettromeccanico il funzionamento della macchina Enigma tedesca e vedere cosi'
quali combinazioni di lettere si allineavano durante la ricezione di un
messaggio crittografato trasmesso dai tedeschi. Con l'aiuto di questo computer
elettromeccanico ideato da Alan Turi si riusci' a venire a capo della chiave di
lettura dei messaggi crittografati
trasmessi dai tedeschi con la macchina Enigma. Nel 1941 fu intercettato e
decodificato un messaggio radio. Il
quale messaggio diceva: Che entro una determinata data sarebbe stata
bombardata una citta' sulla costa inglese. Il primo Ministro inglese Churchil si
trovo di fronte ad un dilemma : < Se dare oppure non dare l'ordine di
evacuazione a questa citta'> dare l'ordine di evacuazione a questa
citta' avrebbe fatto capire ai
tedeschi che i loro messaggi crittografati non erano piu segreti per gli inglesi
e quindi il primo Ministro inglese Churchil non dette l'ordine di evacuare la
citta' e morirono cosi' 2000 persone sotto le macerie del
bombardamento.
Alan
Turi scopri' inoltre che a un buon conoscitore della lingua tedesca i milioni di
combinazioni della macchina crittografica Enigma per decodificare un messaggio
potevano ridursi a qualche migliaio. Nel 1942 i tedeschi forse capirono che i
loro messaggi venivano intercettati e decodificati e cambiarono cosi' la
codifica della Macchina Enigma, per l'intelligent inglese da quel momento non fu
piu' possibile decodificare messaggi trasmessi dai tedeschi, per farlo dovettero
catturare un sommergibile tedesco ed impossessarsi cosi del nuovo sistema di
codifica usato dai tedeschi sulla macchina Enigma. Alan Turi nel dopoguerra
morira' suicida, morsicando una mela al cianuro e nella silicon Valley
(Calfornia) anni dopo sorgera' una compagnia di computer il cui simbolo in onore
ad Alan Turi sara' una mela morsicata. La compagnia costruttrice di computer e'
l'Apple.
Da
internet traduzione dall'inglese a cura di: IK8JZK
Ruggero
BILLERI Napoli.
Cordiali
Saluti ai lettori del Radiogiornale.
12-
ANGET
per
la Protezione Civile
1.
Che cos'è l'ANGET: una Associazione d'Arma e di volontariato per la Protezione
civile e per interventi umanitari anche all'estero, aperta a tutti coloro che
hanno prestato o prestano servizio in reparti ed organi del Genio e delle
Trasmissioni ed a quelli che, persone o collettività, ritengono di identificarsi
nei suoi valori ideali ed intendono concorrere al conseguimento delle sue
finalità.
L'associazione,
che trae origine da un precedente sodalizio costituito nel 1930, ha personalità
giuridica, e apolitica e senza fini di lucro ed ha lo scopo di mantenere vivo il
senso di solidarietà tra i militari in congedo e quelli in servizio, nei culto
dell'ideale della Patria e nella esaltazione dei valori e delle tradizioni del
Genio e delle Trasmissioni, un tempo unite in una sola Arma dell'Esercito.
2. I suoi valori e le sue tradizioni: si
fondano nella storia dell'ingegneria militare, nelle glorie delle unità
dell'Arma in tutte le guerre combattute dall'Esercito Italiano, dal Risorgimento
alla Guerra di Liberazione, glorie riconosciute dalle decorazioni concesse alla
Bandiera ed ai suoi eroici combattenti. Si basano, pero, anche sulle imponenti
realizzazioni di ingegneria attuate durante varie campagne di guerra ed in pace
nel contributo allo sviluppo tecnico-scientifico dell'Italia dato da alcune
eminenti personalità di scienziati che hanno militato nell'Arma originaria.
Un
nome per tutti: Guglielmo Marconi, Ufficiale del Genio.In effetti, per le loro
capacità combattentistiche e tecniche il Genio e le Trasmissioni sono essenziali
in guerra, ma sono indispensabili anche in pace e per opere di pace, come
dimostrano i tanti interventi di soccorso per la salvezza e la sopravvivenza di
popolazioni colpite da gravi calamità naturali e la partecipazione a missioni di
pace ed umanitarie anche per conto di organizzazioni internazionali (NATO, UE,
ONU).
3.
L'impegno dell'ANGET nella Protezione civile e per interventi umanitari:come
forza di volontariato scaturisce proprio dalla convinzione che la capacità e le
esperienze acquisite dai Soci durante il Servizio Militare possono essere
proficuamente utilizzate in attività di concorso al Servizio Nazionale della
Protezione civile, in applicazione della Legge 225/92 sul Servizio stesso e
266/91 sul Volontariato, concretizzando così, con opere e non solo con parole,
la valorizzazione e l'esaltazione delle nobili tradizioni del nostro passato,
come stabilito dalle finalità statutarie delle Associazioni
d'Arma.
Tale
impegno e stato formalizzato nel nuovo Statuto dell'Associazione, approvato dal
Ministro della Difesa con DM 4 nov. '97 ed ha trovato applicazione nell'impiego
dei nostri volontari e delle strutture organizzative dell'Associazione in tutte
le attività in cui la Protezione civile si estrinseca (previsione, prevenzione,
soccorso e superamento dell'emergenza) a sostegno delle Amministrazioni
Pubbliche responsabili a vari livelli (Comune, Prefettura, Provincia, Regione e
Dipartimento) ed in alcuni interventi umanitari a favore di Paesi esteri in
particolare difficoltà. I compiti
assunti dall'ANGET consistono essenzialmente in:
-
concorso alla formazione di una coscienza di Protezione Civile rivolta
specialmente ai giovani;
-
attività ricognitiva e di controllo del territorio contro i pericoli di
incendi, inondazioni, frane, ecc., anche ai fini della difesa dell'ambiente e
per la raccolta di dati di situazione in zone
disastrate;
-
consulenza tecnico-operativo per la programmazione, pianificazione,
organizzazione e gestione dei soccorsi in caso di emergenza, compresa la
realizzazione e gestione di reti di collegamento di emergenza ed il
funzionamento di centri operativi e sistemi di comando e
controllo;
-
attività di soccorso specialistiche per il ripristino delle condizioni di
vita e delle vie di comunicazione nelle zone disastrate (realizzazione
tendopoli, baraccamenti e accantonamenti, con relativi impianti elettrici,
idrici, telefonici, ecc.), ricostruzione ponti con materiali componibili,
ricerca e localizzazione di persone disperse o intrappolate sotto macerie, neve,
ecc.;
-
consulenza tecnica sia per una prima valutazione dei danni e sia per
provvedimenti di riparazione e prevenzione.
4.
La struttura organizzativa dell'ANGET.: si articola in Presidenza Nazionale,
Delegazioni Regionali, Sezioni distribuite su tutto il territorio nazionale, con
una forza di circa 10.000 Soci.
All'interno di tale struttura
esistono inoltre Gruppi di Specialità d'Arma e Gruppi di Protezione Civile a
diversi livelli: nazionale, regionale e locale, che raggruppano soci di diverse
Sezioni e Delegazioni.
I
Gruppi di Specialità d'Arma hanno lo scopo di mantenere vivi i vincoli e le
tradizioni connesse all'appartenenza ad una specialità, o ad un determinato
reparto, o ente del Genio e delle Trasmissioni. Quelli attualmente esistenti a
livello nazionale sono: Guastatori, Pontieri, Ferrovieri, radioperatori, Genieri
e Trasmettitori Alpini. I Gruppi di Protezione Civile costituiscono entità
operative di volontariato di diversa consistenza ed impiego, in relazione alle
risorse locali disponibili, per concorrere alle attività del Servizio Nazionale
di Protezione Civile, nell'ambito delle Amministrazioni pubbliche (Comuni,
Province, Regioni) nella cui pianificazione sono inseriti. Detti organismi
mantengono inoltre contatti con le Autorità Militari territoriali e le unita del
Genio e delle Trasmissioni, per eventuali collaborazioni ed integrazioni con le
attività di Protezione Civile svolte dalle Forze Armate, per la partecipazione
dell'ANGET a loro esercitazioni e per legami di
commilitanza.
Ciò
anche in applicazione della convenzione stipulata tra la Presidenza Nazionale
ANGET e lo Stato Maggiore dell'Esercito in data
16-2-2000.
Un
carattere particolare hanno assunto ai fini della Protezione Civile i Gruppi
ANGET di Collaborazione Tecnico-Operativa, a cui concorre anche personale di
altri Enti ed Istituzioni, intesi a fornire assistenza ai Comuni e alle Province
per la pianificazione e la gestione del Servizio di Protezione Civile con
particolare attenzione per le emergenze. Mentre ai fini degli interventi
umanitari in paesi stranieri si e costituito un Gruppo di Sminamento Umanitario
per svolgere attività di bonifica mine ed ordigni esplosivi e fornire consulenza
a personale tecnico per progettazione e direzione lavori ed anche per la
formazione di operatori locali e la realizzazione di sistemi di comando e
controllo.
5. Che cosa offre l'ANGET ai
soci:
- un
ambiente di solidarietà nella comunanza di ideali, di scopi e di impegno
civile;
- assistenza
socio-amministrativa a giovani militari, in specie volontari, per il loro
inserimento nell'ambiente civile della sede di
servizio
ed anche per la collocazione nel mondo del lavoro a fine
ferma;
-
un'organizzazione formalmente riconosciuta per operare come volontariato
per la Protezione Civile e per usufruire delle garanzie stabilite dalle predette
leggi in caso di intervento o per esercitazioni programmate dalle autorità
competenti (assicurazione, mantenimento del posto di lavoro, rimborso stipendio
alle aziende in cui i volontari lavorano, rimborso spese di carburante e danni
subiti dai mezzi, contributi finanziari per l'acquisto di attrezzature utili
alle attività di Protezione Civile);
-
partecipazione e svolgimento di corsi ed addestramenti
specifici;
- partecipazione
ad attività ricreative, culturali, turistiche e sociali di vario
genere;
-
--un
Notiziario, di massima a frequenza bimestrale, redatto dalla Presidenza
Nazionale per tenere informati i soci sulle attività, programmi ed obiettivi
degli organi centrali e periferici dell'Associazione e per la trattazione di
argomenti di carattere tecnico ed operativo di interesse
generale;
- il conferimento
di onorificenze al merito della Repubblica per i soci più meritevoli, oltre a
medaglie ed attestati di benemerenza
dell'Associazione.
6. Cosa chiede l'ANGET ai
soci:
-
la corresponsione della quota sociale annuale per la stampa del
Notiziario nazionale e per le esigenze di vita degli organi
associativi;
-
la partecipazione alle manifestazioni, cerimonie ed attività più
significative;
-
un contributo di pensiero e di azione per la crescita della vita
associativa;
-
la disponibilità a prestare la loro opera negli organismi di Protezione
civile dell'Associazione e ad attivarsi su allarme qualora necessario, secondo i
piani di intervento d'emergenza predisposti.
In
conclusione, l'ANGET fa appello particolarmente alle giovani leve di Genieri e
Trasmettitori, non solo perché aderiscano all'Associazione e partecipino alle
attività delle Sezioni, ma anche affinché, operando d'iniziativa, raccolgano
l'adesione di colleghi d'Arma, altri militari in congedo, parenti ed amici, per
dar vita a nuove strutture di Protezione civile, specie nei Comuni medi e
piccoli dove sono più carenti organismi di
supporto.
Ciò
in quanto la Protezione civile comincia dal livello più basso e può essere
efficace solo se le Autorità locali responsabili possono avvalersi del
contributo di volontari preparati, organizzati, disciplinati, come lo sono, in
genere, i militari.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
13-
Da: ik1vkh
Caro Paolo
Mattioli, invio una nota col desiderio di vederla pubblicata sul prossimo
Radiogiornale. Ringrazio e porgo i '73 più cordiali. IK1VKH Ugo Presidente della
Sezione A.R.I. di Mondovì (Cn).
UBI
MAIOR, MINOR CESSAT
Ci
scrive il Presidente della Sezione ARI di Mondovì, (CN) IK1VKH Ugo, una E-mail,
che data la sua lunghezza, ci limitiamo a sunteggiare, nella quale si denunciano
le interferenze al locale ponte ARI VHF R6 alfa ad opera di un altro ponte di
frequenza analoga installato dal CISAR nel Monregalese, più in quota e quindi a
più ampia copertura.
A
causa delle proteste dell'ARI,
vi
sono state proposte da parte del CISAR di cambiare la frequenza del ponte locale
di Mondovì, ma a quanto pare questa sarebbe inattuabile per i disturbi di un
altro ponte su frequenza limitrofa e che quindi evidentemente non trasmette a
norme La situazione sta precipitando con l'intervento di alcuni disturbatori a
favore di questo, o di quel ripetitore.
L'ARI
a questo punto sarebbe intenzionata a spegnere per protesta il proprio
ripetitore.
Il
Radiogiornale, che per sua abitudine non ospita e non incita polemiche, ma si
limita a riportare i fatti, ricorda che a nulla valsero le proposte in sede
ministeriale affinché nel momento della liberalizzazione dei ponti, il Ministero
delle Comunicazioni procedesse ad effettuare una mappatura orografica del
territorio per evitare interferenze.
La
proposta fu respinta dall'ARI e naturalmente il ministero prese la palla al
balzo per respingerla a sua volta.
Oggi
con la possibilità che i ponti siano concessi dalla legge a singoli
radioamatori, oltre che alle varie associazioni, se non interviene il buon senso
e l'amicizia tra OM, il fatto segnalato, data la nuova situazione delle
autorizzazioni, è destinato ad ampliarsi.
Bisogna
superare eventuali divisioni associative, spesso fomentate, per comprendere che
siamo tutti radioamatori e che i nostri interessi sono quelli di trasmettere e
sperimentare senza influenze di divisioni associative che nulla hanno a che
vedere con la nostra passione.
Essendo
io un antico installatore di ponti sono convinto che se anziché usare le
divisioni di bandiera e gli steccati, si utilizzano le grandi possibilità che ci
sono date dalla radiotecnica, che i problemi denunciati si possono risolvere
alla grande con la soddisfazione di tutti e con l'armonia e l'amicizia che deve
presiedere i rapporti tra OM
DA
CHE MONDO E' MONDO I PONTI PER LORO NATURA
SERVONO A UNIRE E NON A DIVIDERE!
Ponte
Milvio detto Ponte Mollo unisce da 2.000 anni a Roma le due sponde del
Tevere
14-
ASSEMBLEA
CISAR
A
tutti i Soci
Loro
Sedi
Prot.:
012/ASS
Oggetto: Invito
Assemblea generale dei Soci e delle Sezioni
Assemblea delle Associazioni
affiliate
Roma, 1 Luglio 2004
Carissimo amico,
anche se con qualche giorno di ritardo, siamo qui ad inviarti l'invito
per l'Assemblea Generale dei Soci e delle Sezioni, che avverrà il giorno 3
Ottobre in Sicilia.
Quest'anno, infatti, le sezioni siciliane si sono adoperate per
organizzare questa nostra Assemblea, mettendo a punto una due giorni, come di
solito accade, per il primo week-end di Ottobre, che vedrà il suo fulcro a
Catania
Vediamo
il programma complessivo:
Sabato 2 Ottobre ore 14:
arrivo dei partecipanti, e sistemazione in
Hotel
ore 17:
Conferenza sul WI-FI per
radioamatori
Cena in albergo
Domenica 3 Ottobre:
prima colazione
ore 9:
Assemblea Generale
ore 14:
Pranzo sociale
L'organizzazione
ha predisposto un pacchetto completo presso l'Hotel Gelso di Catania, con un
costo complessivo per le due giornate, di 44 Euro, per sistemazione in camera
doppia, ed il supplemento di 13 Euro per la
singola.
Per
chi intende intervenire esclusivamente al pranzo sociale, il costo fissato è di
20 Euro.
Ricordiamo
ancora che a tale Assemblea saranno invitati i rappresentanti e i soci delle
associazioni che si sono affiliate al nostro
sodalizio.
Facciamo
presente che la prenotazione delle stanze deve essere effettuata personalmente,
al numero dell'albergo 095/7181159
(rivolgersi all'incaricato, Sig. Virgillitto), entro e non oltre il 15
Settembre.
Coloro che giungono in aereo, potranno usufruire di un servizio di
collegamento tra l'aeroporto e l'Hotel, contattando direttamente Carmelo IT9JPX
(339/3623782) oppure Maurizio IW9BAX (348/2819965). A questi amici che si sono
resi disponibili, sarà possibile rivolgersi anche per ulteriori
informazioni.
Saranno attivate le seguenti frequenze locali di supporto: ripetitori VHF R1alfa (145.637,5
Mhz) - R6alfa (145.762,5 Mhz) - RU4 (430.100
Mhz).
Nell'augurarti buone vacanze estive, ti ricordiamo di non tardare nella
prenotazione, e che comunque, così come è avvenuto durante l'Assemblea dello
scorso anno che si è tenuta a Roma, ci si sta' adoperando per poter trasmettere
in audio e video tutta la manifestazione, attraverso un apposito link internet,
che verrà trasmesso nella nostra pagina web www.csar.it
Ti invitiamo dunque a verificare sul nostro sito questa
eventualità.
Per finire, vogliamo ricordare a tutti che durante questa Assemblea,
oltre ai tanti temi che verranno discussi, il Consiglio Direttivo illustrerà ai
Soci le modalità per il rinnovo delle cariche sociali, che avverrà durante
l'Assemblea dell'Ottobre 2005.In tal senso, tutti i Soci verranno invitati a
presentare le proprie candidature per le cariche sociali; è desiderio dello
stesso Consiglio Direttivo, adoperarsi attraverso gli stessi bollettini che
vengono inviati a tutti i Soci, per informare l'intero corpo sociale sui
programmi dei candidati e quant'altro.
Ancora
buone vacanze, a presto.
La
Segreteria
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
15-
Mostre
e...
28/08/04 CEREA (VR)
04-5/09/04 MONTICHIARI (BS)
11/09/04 MARZAGLIA (MO) - XXXII
Mercatino
11-12/09/04 Mostra di Militaria
Bologna
11-12/09/04 32° TELERADIO
18-19/09/04 RIMINI Expo
Elettronica
20-21/09/04 MACERATA
25-26/09/04 GONZAGA (MN) Fiera Millenaria
Elettronica
25/09/04 PIACENZA MILITARIA
02-3/10/04 29° RADIANT Novegro
09-10/10/04 ANCONA
09/10/04 Expo e-learning 2004 - Ferrara 9-12 Ottobre
2004
16-17/10/04 FAENZA (RA) Expo
Elettronica
23-24/10/04 XXVII CONGRESSINO MICROONDE Bagnara di Romagna
RA
23-24/10/04 SCANDIANO (RE)
06-7/11/04 ERBA (CO) - Fiera ABC
dell'elettronica
06-7/11/04 Roma HI-END 2004
20/-2111/04 PORDENONE
27-28/11/04 SILVI MARINA (TE)
27-28/11/04 VERONA
04-5/12/04 FORLI' - Grande fiera
dell'elettronica
11-12/12/04 CIVITANOVA MARCHE
(MC)
11-12/12/04
TERNI
18-19/12/04 GENOVA 24° Marc
22/02/05 Embedded World 2005
16-
Da:
IK2JEH [ik2jeh@libero.it]
A.R.I.
PESCHIERA
BORROMEO
SI
SONO SVOLTI CON SUCCESSO I FESTEGGIAMENTI
"PRESENTE
E FUTURO"
PER
IL 25° ANNO DI ISCRIZIONE ALL'
A.R.I DEI RADIOAMATORI
:
I2SKA
- I2ODI - I2UNF - I2MXS - IK2HSW IW2AXS -
IW2ALM
Futuro OM col nuovo
nominativo di Sezione
Presente: la consegna dei diplomi ai
veterani
SALUTI
ORIO E MATTIA LEGNAIOLI
IK2JEH
17-
Rettifica
Da:
cisarbrindisi [cisarbrindisi@libero.it]
Inviato:
martedì 29 giugno 2004 20.07
A:
radiogiornale
Oggetto:
ATTIVAZIONE RETTIFICA
Caro
Paolo, rettifico quanto da me pubblicato precedentemente sul Radiogiornale 112,
trattasi di una semplice attivazione isola (E NON di contest), che si svolgerà nei
giorni 2-3-4 luglio
2004.
L'isolotto
in oggetto, si chiama SCOGLIO APANI, n° BR 002, locator JN 80
AK.
Premetto
che codesta attivazione sarà fatta dal
"GRUPPO ITALIA 7", (gruppo composto da valenti amici radioamatori
brindisini) e non dal CISAR di
Brindisi, come detto in precedenza.
Colgo
l'occasione per scusarmi con molti
colleghi per la mancata attenzione nel comunicare l'evento, vista la maretta
avutasi con il mio articolo.
73
IW7CRP
N.B.
Per la correttezza dell'informazione che è il
nostro
costume, il Radiogiornale si scusa con i propri lettori per l'errore non dovuto
però
evidentemente
a nostra responsabilità, in
quanto la notizia ci è giunta autorevolmente dal
CISAR di Brindisi
e non potevamo pensare che per un disguido essa
non
fosse
rispondente in tutto alla realtà delle cose.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------18--
MERCATINO
RADIOAMATORIALE
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Da: "UGO LANGELLA"
<ugolangella@virgilio.it>
AL
PROSSIMO ESAME DI CW x LA LICENZA ORDINARIA, TUTTI PROMOSSI! Prepara i
documenti! Con CW x SUPERBOX (x Windows) è una certezza! Il pc ti somministra il
CW. Tu batti la traduzione. Se esatta il pc prosegue. Se errata ti risomministra
il suono sino a quando non rispondi in modo corretto. UNICO AL MONDO! Adesso
anche a 25 e 40 battute, oltre a 60/80/100/120! 34 tabelle, 1278 file sonori,
oltre 7100 caratteri riproponibili all'infinito in stringhe da 1 a 42 a velocità
selezionabile! Inoltre, con lo stesso sistema di risomministrazione in caso di
risposta errata ma presentazione a schermo: il CW Ti TA e punto e linea; il
codice Q; le abbreviazioni telegrafiche, etc. UN CD CON 185 MB di materiale
interattivo per il CW! (Ti chiedo 15 euro x il materiale, le spese di spedizione
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1941.
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manuali, strumenti, oggetti particolari, ecc. Contattatemi e valuteremo insieme
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tel. [+39]
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e-mail: iret.friuli@libero.it
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tel. [+39]
3477669354
e-mail: iret.friuli@libero.it
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
19-
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e.. Aderire al circuito RADIOAMATORIALE ITALIANO di SCAMBIO
BANNER
f.. Forum liberi di discussione e ...tutto cio' che ci vorrete suggerire
!!!
ContattiRadio è: SERVIZI E LIBERO SPAZIO
PER I RADIOAMATORI ITALIANI
tutto il
materiale è SUBITO... ON LINE
Altri siti Internet col
Radiogiornale andando
su Virgilio e
digitando cerca Paolo Mattioli
IL RADIOGIORNALE ANCHE
IN PACKET
Sul PBBS I0TVL-8 di
Roma, nella
directory C:\GIORNALE
Sono disponibili tutte
le copie del Radiogiornale
in
formato testo, compresso in zip.
Il PBBS I0TVL di
Roma è raggiungibile anche tramite il nodo di rete
IR0RMN
Il nodo IR0RMN è
connesso alla rete Itanet con le frequenze 432.800 , 437.850 e 435.550 (porte
forward a 9600 baud).
Il
BBS I0TVL-8 è invece connettibile dagli utenti sulle frequenze 144.850 (1200
baud) e 432.400 (9600 baud).
Inoltre il
Radiogiornale e' prelevabile, sempre in Packet,
sul BBS di Milano
IK2ANE-8 a 430.800 MHz 1200bd e 436.662,5
MHz a 9600bd raggiungibile anche attraversi i nodi della rete Flexnet via
IK2NHL.
Nell'area YAPP
della BBs IW3EFI-8 e' stata
attivata una apposita directory chiamata
RADIOGIO ove e'
possibile prelevare in formato testo le copie del giornale
telematico "Radiogiornale" edito da Paolo Mattioli
I0PMW.
Il
BBs IW3EFI-8 e' facilmente raggiungibile
attraverso la rete Itanet raggiungendo uno qualsiasi dei
seguenti nodi:
IR3VEA-IR3VEC-IR3VED-IR3VEN
-------------------------------------------------------
dNell'area YAPP del
BBS IS0GRB-8 di Quartu-Cagliari, e' stata attivata la directory RADIOGIO, dove
e' possibile prelevare in formato testo tutti i numeri del
giornale telematico "Radiogiornale" di Paolo Mattioli I0PMW. Il BBS
IS0GRB-8 e' raggiungibile in diretta su 144.825 (1200 baud), via Internet
in TELNET, digitando "telnet is0grb.ods.org" o via rete
wireless.
--------------------------------------------------------
Il Radiogiornale viene
immesso nella rete Packet splittato in 7Plus da
IZ3CNM.
------------------------------------------------------------------------------
RICORDATE DI
VUOTARE SEMPRE LA VOSTRA CASELLA DI POSTA ELETTRONICA, PRELEVANDO SPESSO TUTTE
LE E-MAIL A VOI DIRETTE, PERCHE' SUPERATO UN CERTO LIMITE LA POSTA DIRETTA A
VOI,
COMPRESO IL
RADIOGIORNALE, VIENE RESPINTA
DAL VOSTRO
GESTORE.
SE AVETE QUALCHE AMICO
CHE NON RICEVE IL RADIOGIORNALE ED E' INTERESSATO AD AVERLO INVIATECI IL SUO
INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA CORREDATO DI NOME, COGNOME E
NOMINATIVO.
COLLABORATE A QUESTA
INIZIATIVA
INVIANDO
I VOSTRI ARTICOLI DA PUBBLICARE
SENZA FINE DI
LUCRO !
Il
Radiogiornale
é ideato e diretto
da:
Paolo Mattioli
I0PMW
Indirizzo unico di Posta Elettronica:
Copyright © 2001
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