Radiogiornale
Settembre 2001 Periodico telematico indipendente
NOVITA' ASSOLUTA: CON X-M
TUTTE LE RADIO DEL MONDO
RICEVIBILI VIA SATELLITE
anche stando in automobile
Riceviamo
da: IK4NYY
Arriva XM, la radio scopre il satellite
La nuova radio avveniristica inaugurera' l'inizio della trasmissione
di segnali via satellite. Per i promotori e' "la piu' importante
rivoluzione dopo l'invenzione della banda Fm"
NEW YORK - Il giorno del battesimo doveva essere lo scorso 11
settembre. L'attentato alle Torri Gemelle di Manhattan e al Pentagono
ha scombussolato tutti i piani per il suo lancio, ma anche se in tono
minore e' ormai tutto pronto per l'esordio della X-M Satellite Radio.
Una radio avveneristica, che inaugurera' l'inizio della trasmissione
di segnali radio via satellite,
che i promotori dell'iniziativa hanno definito segna "la piu'
importante rivoluzione dopo l'invenzione della banda Fm".
X-M - che sara' accessibile con un abbonamento di 10 dollari al
mese
per ascoltare tutta la programmazione mondiale - ha aperto la sede
principale a Washington e arrivera' sino a San Diego e a Dallas, ma
prevede di espandersi in tutto il mondo in pochi mesi. La nuova radio
satellitare offre ai propri ascoltatori 100 canali a scelta, dalla
musica (di tutti i tipi) al mondo dell'informazione e delle news,
fino a programmi di intrattenimento. Basso il tasso di spot: alcuni
canali ne avranno in maniera limitata, altri ne saranno completamente
privi.
Il vantasggio che offre questa radio satellitare e' la
"purezza"
assoluta del suono: niente piu' fruscii, distorsioni o interferenze.
Perche' le onde arrivano direttamente dallo spazio, e vengono
irradiate sulla superficie terrestre attraverso una serie di
ripetitori che assicurano la perfezione in ogni luogo. Per tener fede
alle promesse, gli organizzatori del business radiofonico del XXI
secolo hanno piazzato, soltanto sul territorio degli Stati Uniti,
1.500 ripetitori terrestri per consentire agli utenti la ricezione
dei canali anche in punti difficilmente raggiungibili, come gallerie
o strade nascoste. E questo non ha mancato di sollevare le proteste
dell'Associazione nazionale delle emittenti radio e numerose societa'
di telefonia che accusano le due radio satellitari di avere
installato trasmettitori cosi' potenti da interferire con le reti
wireless utilizzate per la telefonia mobile.
Per ascoltare la nuova radio via satellite non andra' pero'
bene la
cara vecchio radio e tanto meno l'autoradio: ci vorra' un nuovo
apparecchio per acoltare e captare le nuove frequenze digitali. Il
costo di un apparecchio portatile - che potrebbe andar bene sia per
l'auto che per la casa - parte da 299 dollari (poco piu' di 600 mila
lire). Ma una nuova autoradio costa intorno al milione.
X-M non e' l'unica radio satellitare che sta cercando di
affermarsi
nel mondo delle nuove emittenti radiofoniche. C'e' anche Sirius
Satellite Radio, con sede a New York, ha seguito lo stesso progetto e
prevede di iniziare a trasmettere entro la fine di quest'anno.
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Per la Regione Lombardia
SIAMO TUTTI INQUINATORI !
Se continua cosi' rischiamo di restare
in pochi a fare i
radioamatori!
Secondo la Legge regionale della Lombardia sul
cosiddetto "elettrosmog" noi radioamatori siamo tutti
potenzialmente degli inquinatori, fino a prova
contraria, dimostrando con adeguata e costosa
documentazione la rispondenza alle norme delle nostre
antenne.
Ogni singolo radioamatore deve farsi fare le prescritte
perizie e misurazioni da personale tecnico
specializzato nel settore (naturalmente i costi sono a
nostro carico) e successivamente deve presentare al
Comune e all'agenzia regionale ARPA la dichiarazione
firmata della perizia.
A coloro che hanno fatto la Legge non e' venuto in
mente che i radioamatori trasmettendo con pochi Watt,
non in continuazione, non sono assimilabili ad una
"broadcasting", ma hanno fatto di ogni erba un fascio e
oggi noi ci troviamo nei guai.
Tra l'altro non e' venuto in mente nemmeno il fatto che
i Radioamatori avendo una patente con la quale lo Stato
ha accertato dopo gli esami l'idoneita' tecnica a usare
apparecchiature radioelettriche, sarebbero stati in
grado di autocertificare la rispondenza dei loro
impianti alle norme vigenti.
Se a queste nuove "pastoie burocratiche" aggiungiamo la
Legge sulla protezione dai fulmini e sulla messa a
terra degli impianti, (46/90) ci accorgiamo che fare il
Radioamatore diventa sempre piu' difficile.
Allo scopo di fare una mappatura delle Leggi locali, di
tutto il territorio, il Radiogiornale chiede a tutti i
lettori di collaborare inviando via e-mail le varie
situazioni comunali e regionali, che differiscono tra
loro, in modo che si possa mettere assieme una
documentazione da mettere a disposizione delle
Associazini, giornali e di quanti altri possano
proporre un emendamento a queste leggi che escluda i
Radioamatori. Lo sappiamo anche noi che bisognava
pensarci prima, quando le Leggi erano ancora in
discussione, ma e' sempre possibile ottenere anche oggi
delle deroghe considerato il nostro "status" e le
caratteristiche tecniche delle nostre stazioni.
Ad esempio basterebbe far inserire nel decreto sulla
regolamentazione dell'attivita' radioamatoriale, un
codicillo di esclusione dalle richiamate leggi.
Esiste gia' oggi un calo nel numero dei Radioamatori
per mancanza delle "vocazioni" e per il mancato "turn
over" tra vecchie e nuove generazioni, ma con simili
leggi rischiamo davvero di restare in pochi intimi!
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DECRETO:
UNA STORIA INFINITA
che divide i Radioamatori
La storia del Decreto Legge per regolamentare i Radioamatori
e' una storia infinita in quanto il Ministero ci ha provato
almeno altre tre volte a "varare" per Legge un regolamento
per l'attivita' radioamatoriale e tutte le volte, o la Corte
dei Conti, o l'XI Commissione Parlamentare hanno sempre
bloccato la Legge in questione. Ma questa volta Il Ministro
delle Telecomunicazioni, On. Gasparri, e' stato piu' "astuto"
del suo predecessore e ha fatto approvare il Decreto dal
Consiglio dei Ministri in modo di influenzare i controlli
delle Commissioni parlamentari.
Guardate cosa e' successo nel 1996, dalla
riesumazione di un vecchio messaggio Packet.
L'apposita Commissione del Ministero delle poste e delle
telecomunicazioni ha elaborato nelle riunioni del 12-13 e 17
dicembre 1996 l'acclusa nuova regolamentazione per i radio-
amatori, che espletato l'iter previsto, si prevede, entrera'
in vigore quanto prima.
Dalle notizie ufficiose assunte dal sottoscritto, risulte-
rebbe che i contenuti della regolamentazione non siano stati
concordati, o discussi, con le Associazioni di radioamatori,
o perlomeno con tutte le Associazioni, perche' pare che solo
la piu' importante sia stata informata.
Dati i contenuti, (con tante ombre e poche luci), della
nuova regolamentazione, sarebbe opportuno che le Associa-
zioni si attivassero immediatamente per discutere col
Ministero tutte quelle parti di questo Regolamento che
convincono poco, comprese quelle che prevedono future tasse
per i ponti radio, i bbs, i nodi, ecc., che, tra l'altro
saranno concessi solo alle Associazioni Nazionali, esclu-
dendo quindi quelle regionali e i singoli.
Vi sono parti ambigue e peggiori di quelle attualmente in
vigore, come quella delle antenne, parti accettabili, come
finalmente la legalizzazione degli IW e la scadenza noven-
nale delle licenze e parti che non sono state variate come
quelle della attribuzione delle frequenze, che ci fanno
rimanere gli ultimi nel mondo in fatto di diritti acquisiti.
Appare incredibile poi che il radioamatore debba denunciare
al Ministero gli apparati posseduti, mentre, poiche' questi
sono in libera vendita a chiunque, chi non e' radioamatore
non e' tenuto a denunciarli!
Altra cosa singolare e' quella che dovranno essere comuni-
cati al Ministero gli estremi di immatricolazione dei
veicoli sui quali i radioamatori installano l'rtx mobile.
Positivo appare il fatto che non viene piu' richiesto
l'attestato dell'abbonamento radio TV, ma negativa tutta la
filosofia di futuri e continui aumenti per la tassa di
concessione arrivando a tassare i singoli radioamatori che
facciano radioassistenze.
Un discorso a parte e' quello della omologazione degli
apparati che, se gestita all'italiana, fara' lievitare
ulteriormente i prezzi di talune marche che vanno per la
maggiore, mentre sarebbe stato piu' logico stabilire la
rispondenza tecnica a precisi parametri delle apparecchia-
ture usate dai radioamatori, anche per quelle autocostruite.
Tra l'altro non viene chiarito che fine fara' (dopo la
deroga provvisoria prevista) il parco apparati attualmente
in uso che non e' stato omologato! Li dovremo buttare per
fare un favore agli importatori?
Non si e' poi modificato il concetto della concessione, con
quello piu' moderno e democratico della autorizzazione.
Altro neo incomprensibile e' quello della concessione della
Licenza a trasmettere alle Sezioni delle Associazioni
"legalmente riconosciute" e non "legalmente costituite" il
che vuol dire tagliare via da questa possibilita' tutte le
oltre 30 associazioni, esclusa l'ARI. Vi sono altre cose
molto discutibili e tra queste giova segnalare il divieto
per gli IW (nuova patente B), di usare il CW capovolgendo il
concetto attuale che la conoscenza dell'alfabeto Morse
consente il conseguimento della patente generale, con
quello: che per andare in CW bisogna avere la patente
generale del tipo A! Quanti IW ho seguito negli anni mentre
si esercitavano tra loro, in un angolino delle UHF, per
prepararsi agli esami, oggi, con la nuova normativa non lo
potranno fare piu'!
Ed ecco IL NUOVO REGOLAMENTO, "strenna di Natale" del Mini-
stero p.t., che sono riuscito ad avere in anteprima e che
rendo pubblico anche attraverso la stampa su una nota
rivista, affinche' ciascuno lo valuti ed eventualmente
faccia le dovute pressioni sulle associazioni perche'
intervengano prontamente per migliorarlo, sempre che questa
normativa non soddisfi i singoli, come penso, e' anche
possibile poi intervenire personalmente sul Ministero,
inviando un numero considerevole di fax dove si chieda di
bloccare il regolamento in attesa di ridiscuterlo con le
associazioni dei radioamatori, come sarebbe prassi in un
paese democratico. Infine bisogna segnalare che anziche'
seguire la strada maestra della Legge approvata dal Parla-
mento, il Ministero, ancora una volta ha preferito utiliz-
zare i metodi che risalgono agli anni 30, varando una
regolamentazione alla chetichella, che viene fatta piovere
sui poveri cittadini e che richiama e fa proprie tutta una
serie di leggi e decreti ormai desueti, assunti in dispregio
degli accordi internazionali sottoscritti dall'Italia.
Ho tralasciato tutti gli allegati tecnici in quanto ho
dovuto digitare tutto questo malloppo ed effettivamente non
gliela facevo piu', saranno pubblicati e sono comunque
disponibili.
UNA RACCOMANDAZIONE: EVITIAMO "UNA TANTUM" DI FARE POLEMICHE
TRA NOI, ANCHE PERCHE', TOLTI FORSE ALCUNI "DIRIGENTI A
VITA", I RADIOAMATORI NON HANNO NESSUNA RESPONSABILITA' DI
QUESTO NUOVO CAPOLAVORO CHE MORTIFICA LE ASPETTATIVE DEL
POPOLO DEGLI OM, FACCIAMO PROPOSTE SERIE, FACCIAMO I FAX PER
PROTESTARE CONTRO IL METODO SEGUITO DAL MINISTERO, CHIEDIAMO
ALLE ASSOCIAZIONI DI ATTIVARSI SUBITO, SENSIBILIZZIAMO, SE
NE ABBIAMO L'OPPORTUNITA', ANCHE EVENTUALI POLITICI, MA
CERCHIAMO DI CONDURRE LE COSE IN POSITIVO, EVITANDO INUTILI
PROTAGONISMI, ALTRIMENTI LA NOSTRA CONDANNA SARA' QUELLA DI
RESTARE GLI ULTIMI DEL MONDO OCCIDENTALE IN FATTO DI DIRITTI
ACQUISITI.
E fu proprio grazie alle migliaia di Fax di protesta
inviati alla XI Commissione Trasporti e Telecomunicazioni
della Camera dei Deputati dai radioamatori che avevano
raccolto l'appello fatto in Packet, che vi fu a Montecitorio
una riunione tra Deputati e Radioamatori e la Legge fu bloccata.
Oggi le cose sono diverse c'e' anche chi e' abbastanza favorevole
alla Legge, il Packet e' frequentato da pochissimi radioamatori
e rimane solo Internet.
Come dicevamo, la storia si ripete e anche oggi nel mondo dei
radioamatori c'e' una diffusa "divisione" per il nuovo
Regolamento che il Governo, su proposta del Ministro delle
Comunicazioni Gasparri, ha approvato nella seduta del Consiglio dei
Ministri del 14 Settembre.
Gli unici dati positivi sono rappresentati dal passaggio al regime di
"autorizzazione" abbandonando quello della "concessione" varato nel
lontanissimo 1936, per cui i Radioamatori vengono a godere di maggiori
diritti, non essendo piu' considerati dei sudditi e spariscono una serie di
pastoie burocratiche come quelle dei "pareri", inoltre viene finalmente
concesso anche ai radioamatori italiani il mobile in HF.
Ma in cambio di queste "conquiste" per altro obbligate dalla necessita'
di adeguarci alla legislazione europea, abbiamo una serie di cose negative
tendenti ad "assimilare" l'attivita' dei Radioamatori, a quella dei CB,
ponendo in un unico contesto le due categorie. Con questo non si vuole
offendere, o sminuire i CB, ma gli scopi dei Radioamatori e dei CB sono
sempre stati molto diversi tra loro. I Radioamatori dediti
specificatamente dalle Convenzioni Internazionali all'attivita' di ricerca
e sperimentazione allo scopo di accrescere il proprio bagaglio culturale,
(nel mondo l'attivita' di Radioamatore viene definita Amateur Service,
cioe' Servizio di Radioamatore), mentre i CB utilizzano la radio per
hobby e passatempo. E' vero che questa qualificazione viene mantenuta,
ma come distinzione nell'ambito di un generale comparto che comprende
appunto i Radioamatori e i CB, con criteri di tassazione uguali.
Il nuovo Decreto nei fatti ci assimila ai CB, quando ad esempio prevede
anche per i Radioamatori la dichiarazione particolareggiata del numero
degli apparati ricetrasmittenti (e gli "autocostruttori" che fine faranno?),
l'unica spiegazione plausibile e' quella che lo Stato abbia intenzione,
non ancora manifesta, di quantificare la tassa annuale dei radioamatori
in base al numero degli apparati posseduti dai singoli, un po' come avviene
peri
CB.
Ma non basta, la "filosofia" dal Decreto in tutte le sue parti e' tesa a fare
un unico mucchio, senza piu' distinzioni, come l'ammontare della tassa
annuale non precisato, ma basata sul criterio del "pagamento delle spese
di gestione dei singoli" potrebbe essere un criterio che va bene per chi
utilizza la radio per diletto, ma non certamente per colui che della radio
ne fa strumento didattico di autoapprendimento. Ma un simile criterio di
tassazione e' a nostro avviso incostituzionale in quanto basato non su
criteri oggettivi, ma su fatti aleatori e variabili tra compartimento e
compartimento.
E ancora, si e' accettato il principio dei cosiddetti ripetitori digitali,
che altro non sono, in parole piu' povere, i nodi del Packet, ma anche
qui si e' fatta una gran confusione: infatti mentre la gestione di un BBS
viene autorizzata al singolo radioamatore, ma solo se il BBS e' installato
nell'abitazione dello stesso, per i nodi ci vuole una speciale autorizzazione
rilasciata non piu' al radioamatore, ma alle Associazioni, una vera e propria
imposizione, come avviene per i ponti ripetitori.
Ma vi e' di piu', tutti si attendevano che una nuova regolamentazione
desse finalmente ai radioamatori la certezza del diritto, abolendo il
metodo delle "circolari" recependo i contenuti di quelle gia' esistenti e
per il futuro varando le eventuali modifiche, e/o innovazioni solo con
strumenti legislativi. Cosi' non e' stato e i Radioamatori italiani
continueranno ad essere sottoposti agli "umori" dei funzionari
ministeriali nel varo di future regolamentazioni e nell'interpretazione di
quelle esistenti.
Il fatto poi che il Ministro e il Governo, senza nemmeno piu' "sentire" il
parere delle associazioni, dopo una prima sommaria illustrazione di una bozza
provvisoria, nel luglio 1999, (dove ad alcune Associazioni la convocazione
ministeriale arrivo' dopo la data della riunione) abbiano varato il Decreto
definitivo, e quindi rimaneggiato rispetto alla primitiva bozza provvisoria
senza piu' farlo conoscere alle associazioni radioamatoriali, chiarisce
ulteriormente la volonta' di operare con i vecchi metodi impositivi,
evitando accuratamente qualsiasi tipo di rapporto con le cosiddette parti
sociali, (associazioni di radioamatori) dimostrando ancora la volonta' di
considerare gli OM dei sudditi.
I motivi di insoddisfazione, analizzando i contenuti del Decreto, ci sono e
sono evidenti, resta da auspicare che prima della firma del Presidente
della Repubblica, si possa ottenere in sede parlamentare un qualche
cambiamento dei contenuti.
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C'e' chi ritiene che il nuovo Regolamento
puo' soddisfare i radioamatori, ma ci sono
ancora altre cose da risolvere e scrive:
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Dopo lunghi anni di torpore, talvolta interrotto da qualche provvedimento
amministrativo emesso per tacitare le nostre continue richieste, nel mese
di luglio del 1999 il Ministero delle Comunicazioni, ci inviava il testo
di un nuovo schema di decreto e ci convoca a Roma per una audizione,
unitamente ad altre associazioni, al fine di conoscere il pensiero dei
rappresentanti della nostra categoria sui contenuti di un progetto di una
norma che avrebbe dovuto entrare in vigore in breve tempo.
Come tutti ricorderanno perche' riportato a suo tempo su Radio
Rivista,
quel giorno in viale Europa, a sostenere le annose aspettative dei
radioamatori
eravamo solo noi, in quanto le altre associazioni, ancorche' convocate,
avevano
preferito non presentarsi.
La necessita' di regolamentare tutto il settore delle
telecomunicazioni, sia
ad uso pubblico che privato, era veramente sentita ed il nostro Ministero,
sotto la spinta di una Europa incalzante, e' stato costretto ad adeguarsi alle
nuove esigenze di un settore in continua evoluzione e sviluppo, ed ha dovuto
predisporre uno schema di decreto che avrebbe dovuto essere basato su criteri
ispirati a principi comunitari.
La normativa che ci riguarda risulta inserita in un testo piu'
ampio, ossia
nel "Regolamento recante disposizioni in materia di licenze individuali e di
autorizzazioni generali per i servizi di telecomunicazioni ad uso privato"
ed il suo cammino verso una stesura definitiva e' stato abbastanza tormentato
in quanto, in questi due anni trascorsi, non poche sono state le modifiche
che il testo originale ha dovuto subire per effetto di numerosi interventi.
Innanzitutto, cosi' come avevamo esposto nell'editoriale di
Radio Rivista del
settembre del 1999, partecipando all'audizione come unici interlocutori del
Ministero ed interpretando le esigenze di tutta la categoria, abbiamo
presentato
numerose richieste di modifica rivolgendoci ad una controparte ancora
sostenitrice ostinata di radicate prerogative, per cui talune proposte, sono
state recepite
mentre altre, fortunatamente non molte, sono state purtroppo disattese.
Tuttavia, dopo questo primo contatto, l'azione e' proseguita e,
seguendo passo
per passo l'iter del provvedimento, anche usufruendo di collaborazione da
parte
di altre categorie di utenti dei settori professionali, ci siamo rivolti in
prima istanza all'Istituto Superiore Tecnico del Ministero e nel testo e'
stata
introdotta la potenza di emissione di 500 watt che non risultava indicata; poi
ci siamo rivolti alla Direzione Generale dei Servizi di Comunicazione della
Commissione Europea che risiede a Bruxelles contestando, tra le altre cose, la
richiesta di omologazione degli apparati che risultava inserita nella prima
versione della legge, ma che oggi non compare piu' nel testo; in seguito ci
siamo rivolti all'Autorita' per le garanzie nelle Telecomunicazioni che aveva
disposto
una pubblica audizione; altrove, in numerose direzioni, abbiamo ancora bussato
per cercare supporto alle nostre tesi.
Numerosi e determinanti sono stati i rilievi sollevati dalla
Comunita' Europea
e dal Consiglio di Stato per cui il Ministero e' stato costretto ad apportare
modifiche rispetto al testo iniziale, in applicazione di taluni principi che
la
nostra Pubblica Amministrazione stenta a recepire.
Oggi finalmente questo atteso "Regolamento" e' stato approvato
ed entrera' in
vigore il 1 gennaio 2002.
Tra le novita' piu' interessanti vi e' il famoso "mobile" che
da anni era nelle
nostre aspettative e considerando l'insistenza che i soci sempre hanno avuto
nel chiedere notizie e nel caldeggiarne l'ottenimento, costituisce forse per
molti il piu' ambito traguardo.
L'apposito articolo recita infatti: "L'attivita' di
radioamatore puo' essere
svolta, al di fuori della sede dell'impianto, con apparato portatile anche su
mezzo mobile, escluso quello aereo".
Un altro importante risultato e' costituito dalla possibilita'
di ottenere
l'autorizzazione per l'installazione e l'uso delle apparecchiature presso le
nostre Sezioni, disposizione tanto attesa la cui applicazione potra' tra
l'altro
finalmente consentire una migliore preparazione pratica per quanti intendono
iniziare l'attivita', sotto la guida di soci piu' esperti.
Nell'apposito articolo che tratta delle stazioni ripetitrici,
tali impianti
sino ad oggi soggetti ad autorizzazione temporanea in quanto non previsti
dalla
legge vigente, vengono autorizzati sotto forma di "installazioni di impianti
analogici e numerici anche automatici di memorizzazione, ritrasmissione ed
instradamento messaggi", per cui i sistemi digitali finora formalmente
ignorati
hanno trovato spazio nella nuova norma.
Il nuovo decreto dispone poi l'abrogazione di numerosi articoli
del Codice
Postale, tra cui l'art. 337 che imponeva, per il rilascio ed il rinnovo delle
licenze,
l'obbligo della richiesta di parere ai Ministeri dell'interno e della Difesa,
procedura che ancora oggi procura ritardi nell'evasione delle pratiche che,
come abbiamo purtroppo dovuto constatare, possono durare da alcuni mesi ad
alcuni anni, a seconda della fortuna dell'interessato.
E' evidente che in conseguenza di questa importante decisione,
le procedure
burocratiche relative al rilascio ed al rinnovo delle autorizzazioni subiranno
un drastico snellimento con un notevole risparmio di tempo.
Queste sono, per sommi capi, le novita' piu' importanti, ma,
anche se in linea
di massima il nuovo Regolamento puo' soddisfare perche' finalmente ci allinea
con gli altri Paesi europei, occorre adesso provvedere ad aggiornare le
disposizioni di legge relative alla parte tecnica, in quanto il D.P.R. 1214,
che risale al 1966 e che ancora oggi regola la nostra attivita', risulta gia'
superato in alcune parti da queste nuove norme, mentre per altre lo e' per
effetto della naturale evoluzione dei mezzi e dei sistemi di trasmissione.
Non e' poi da sottovalutare il problema dei "contributi" che
dovranno sostituire
l'attuale canone di concessione ed ovviamente sara' nostra cura mettere in
atto ogni possibile strategia per evitare sorprese dolorose di natura
economica,
anche se le indiscrezioni correnti non inducono per il momento a temere
notizie
troppo spiacevoli.
La Sezione 7› di questo nuovo Regolamento che, torniamo a
ripetere entrera'
in vigore all'inizio del 2002, e' quella parte della nuova normativa che ci
riguarda in maniera particolare il cui testo sara' riportato sul prossimo
numero
di Radio Rivista, non solo per dare ai soci una piu' ampia informazione, ma
anche nella speranza che il paziente lavoro svolto possa trovare
quell'apprezzamento che riteniamo di meritare.
Alessio Ortona, I1BYH
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C'e' viceversa chi non e' affatto soddisfatto e
scrive in packet:
Ciao, Sergio
Ho letto un po dei tuoi bollettini e di altri OM in merito al nuovo
regolamento che verr. approvato. Io proporrei di tempestare il ministero
con dei fax su cui i vari OM esprimano il loro disappunto su quanto
contenuto nel nuovo regolamento, magari specificando i punti di non
accordo, e magari fare un modello unico per tutti da sottoscrivere ed
inviare ad un numero di fax preciso. Secondo me cosŤ facendo esprimiamo
immediatamente il nostro dissenso nei confronti di un regolamento che non
ha tenuto assolutamente in considerazione le varie problematiche emerse nei
tanti incontri con le varie associazioni. Giro questo messaggio a
tutti@ita, in modo che se c'e' qualcuno che ha pensato la stessa cosa, o
abbia gi. buttato gi- una bozza fax "tipo", ce lo faccia sapere.
Dimenticavo, serve anche il numero di fax a cui mandare tutto il materiale,
chi lo sa ??????
Saluti.
73's de SERGIO IW2CYE@IW2CYE * SysOp EUROLINK FLEXNET IR2CYE
TCP/IP 44.134.164.10 *** CHIAVENNA -SO- ITALIA JN46QH
e-mail
iw2cye@libero.it
-----------------------------------
Titolo:Re: IDEA. Forse vecchia ??
Originato da IW4DXF to IW2CYE@IW2CYE
Ho letto un po dei tuoi bollettini e di altri OM in merito al
nuovo
>regolamento che verr. approvato. Io proporrei di tempestare il ministero
>con dei fax su cui i vari OM esprimano il loro disappunto su quanto
>contenuto nel nuovo regolamento, magari specificando i punti di non
>accordo, e magari fare un modello unico per tutti da sottoscrivere ed
>inviare ad un numero di fax preciso. Secondo me cosŤ facendo esprimiamo
>immediatamente il nostro dissenso nei confronti di un regolamento che non
>ha tenuto assolutamente in considerazione le varie problematiche emerse nei
>tanti incontri con le varie associazioni. Giro questo messaggio a
>tutti@ita, in modo che se c'S qualcuno che ha pensato la stessa cosa, o
>abbia gi. buttato gi- una bozza fax "tipo", ce lo faccia sapere.
>Dimenticavo, serve anche il numero di fax a cui mandare tutto il materiale,
>chi lo sa ??????
>
>Saluti.
>
Ciao,
io sono d'accordo con questa idea.Datemi il numero e il prototipo di
fax cosŤ lo leggo,faccio eventuali aggiunte o cancellazioni mie poi lo mando.
Ciao,grazie e alla prossima
Stefano IW4DXF@I4UKI
----------------------------
Mentre c'e' chi dice che si sono fatti
passi avanti, ma
propone un "Forum" in Packet per
sentire l'opinione di tutti
----------------------------
Roma, 21 Settembre 2001
Il testo completo, per altro molto lungo, della bozza di
regolamento
approvato dal Consiglio dei Ministri di venerdi' 14 c.m. e' stato pubbli-
cato sul sito del Ministero delle Comunicazioni (www.comunicazioni.it).
La parte riguardante i radioamatori e' del tutto identica a quanto da
me inserito in rete packet lunedi' scorso.
Per avere informazioni maggiori, mi sono recato ieri presso
la Commis-
sione Telecomunicazioni della Camera, dove sono stato ricevuto dal Vice
Presidente, il quale mi ha informato che il testo e' una bozza di regola-
mento, che dovrebbe superare ancora il parere delle due commissioni, Camera
e Senato, e del Consiglio di Stato.
In via di ipotesti, si potrebbe affermare che si tratta del quarto tenta-
tivo da parte del Ministero di far approvare un regolamento alla chetichella,
tipica espressione del parlato romano, che indica un modo celato di fare le
cose.
Anche se questo testo dimostra davvero enormi passi avanti in favore dei
Radioamatori, ricordo che in passato lo stesso Consiglio di Stato blocco'
l'iter, per diversi motivi.
Uno di questi fu, e appare essere anche oggi, ma nancanza di specifica eco-
nomica di tasse.
Cosi' fatto, il Ministero potrebbe tartassare la Licenza e le autorizza-
zioni dei ponti (finalmente previsti, per altro) con tasse di esercizio
magari milionarie, come fece con le stazioni ad uso privato alcuni anni fa.
Per carita', le mie solo solo allusioni, ma tanto vale
giocare con la
fantasia, visto che e' gratuito.
Visot che da piu' parti si chiede la discussione in packet dei problemi
che ci riguardano, proporrei l'apertura di un forum, per sentire le opinio-
ni di tutti.
Speriamo che la censura d'opportunita' che assale il packet, decida di
farci fare le cose seriamente, lasciando in pace i messaggi in merito.
Che Dio ce la mandi buona !
Luca IK0YYY, @I0TVL Bbs, Roma.
------------------------------
E ancora in Packet c'e' chi ci spera e
chi ci spera poco
che si possano ottenere
cambiamenti,!
--------------------------------------
Original from IW2CYE to IK8ZRC@IW8DPW
[ŚŚŚ TST HOST 1.43c, UTC diff:-2, Local time: Tue Sep 25
21:10:11 2001 ¸¸¸]
>From: IK8ZRC@IW8DPW.ICAM.ITA.EU
>To : IW2CYE@IW2CYE.ILOM.ITA.EU
>
>IK8ZRC/TPK 1.82 Msg #:311 Date:25-09-01 Time:14:46Z
>
>>From: IW2CYE@IW2CYE.ILOM.ITA.EU
>>To : NEWARI@ITA
>>
>>Ciao, Sergio
>> Ho letto un po dei tuoi bollettini e di altri OM in merito al nuovo
>>regolamento che verr. approvato. Io proporrei di tempestare il ministero
>>con dei fax su cui i vari OM esprimano il loro disappunto su quanto
>>contenuto nel nuovo regolamento, magari specificando i punti di non
>>accordo, e magari fare un modello unico per tutti da sottoscrivere ed
>>inviare ad un numero di fax preciso. Secondo me cosŤ facendo esprimiamo
>>immediatamente il nostro dissenso nei confronti di un regolamento che non
>>ha tenuto assolutamente in considerazione le varie problematiche emerse nei
>>tanti incontri con le varie associazioni. Giro questo messaggio a
>>tutti@ita, in modo che se c'S qualcuno che ha pensato la stessa cosa, o
>>abbia gi. buttato gi- una bozza fax "tipo", ce lo faccia sapere.
>>Dimenticavo, serve anche il numero di fax a cui mandare tutto il materiale,
>>chi lo sa ??????
>>Saluti.
>
> E va bene! Inviamo pure i Fax....ma che nS ricaveremo ?.
> Io sono della opinione che in questa occasione devono essere le ASSO a
>gestire l'intera operazione.Loro devono discutere gli annosi problemi.
> I Presidenti devono far sentire la loro voce,come se fosse quella di
>centomila radioamatori.
> Con i FAX diamo ancora una volta la conferma che siamo disuniti dalle
>nostre varie ASSO.Riempiremmo solo di carte la segreteria ministeriale.
> E poi ?
> Chi ci garantisce che siamo ascoltati?
> O ci fidiamo di coloro che sono a capo delle ASSO oppure n!
> Ma almeno partiamo insieme.Durante gli incontri si potr. discutere,ma
>mai farlo in gruppi svitati e non omogeneizzati.
> Questo S il mio punto di vista.
> Se qualche presidente di ASSO,che vuole veramente che la vita del
>radioamatore continui,allora si armi di buona volont. e con riverenza si
>affianchi agli altri presidenti e vada a discutere da pari a pari,e non
>come si S dimostrato fino ad ora.........
> .......IO SONO IL SOLO CHE PUO'DISCUTERE..........
> Un risultato dovr. pur scaturire.
> In ogni modo ci sarebbe una linea di condotta unica.
> Ma se andiamo in 30 mila,ogni uno con il suo problema personale
>mistificato come per la totalit. di noi.......Campa cavallo.
>
> Con speranza---------- un saluto de IK8ZRC Giorgio.
Ciao, Giorgio
Mi permetto di rispondere al tuo xsonale con un bollettino, x fare
sapere a tutti gli OM in pkt il tuo pensiero che magari S condiviso da
altri, i quali esorto ad esprimere il proprio punto di vista.
In effetti forse hai ragione a dire che pochi fax di
OM "privati
cittadini" non fanno molto, ma io pensavo e penso tutt'ora che i fax NON
DEBBANO ESSERE pochi, io spero, ed S x questo che ho lanciato la proposta
via pkt, che i fax siano tantissimi almeno un migliaio o + se possibile.
Vuoi mettere poi la differenza, quando al ministero si presenteranno i
responsabili delle ASSO (come le chiami tu) e il rappresentante del
ministero gli sfagiola la bellezza di XXXXXXXmille fax di protesta ???????
Pensi che la cosa non sia positiva comunque ??????? Credo che i
responsabili delle asso ricevano, a questo punto, una attenzione diversa,
rispetto al fatto di non mandare nessun fax.......o no ???????? X cui vi
esorto a mandare tanti fax, ditelo a + persone possibili, e chiederei una
cortesia a chi ha internet, se gli S possibile avvisare I0PMW al suo
indirizzo E-MAIL che non so, di propagandare attraverso il suo
RADIOGIORNALE questa iniziativa del fax.
Sar. comunque mia premura, appena approntato un documento
comune di darvene
notizia.
Saluti.
73's de SERGIO IW2CYE@IW2CYE * SysOp EUROLINK FLEXNET IR2CYE *
ő
TCP/IP 44.134.164.10 *** CHIAVENNA -SO- ITALIA JN46QH *** ő
e-mail
iw2cye@libero.it
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Speriamo veramente che Dio ce la mandi buona,
come si dice: "la speranza
e' l'ultima a morire", ma abbiamo l'impressione che inaugureremo il nuovo
anno con l'Euro e con l'entrata in vigore del nuovo Decreto, con le luci e le
ombre che ha, dietro le quali ombre potrebbero celarsi le sorprese della
quantificazione della tassa annuale. Con i centesimi di Euro, giocheremo
a Tombola e a sette e mezzo, ma col Decreto ci sara' poco da giocare!
Comunque, per onesta' intelettuale, bisogna dire che il Ministero delle
Comunicazioni nel predisporre il Nuovo Regolamento, ha tenuto in gran
parte conto delle proposte fatte da tutte le Associazioni Radioamatoriali in
occasione della audizione tenuta nel lontano 1996 presso l'XI Commissione
Parlamentare, Trasporti e Telecomunicazioni, audizione scaturita dalla
"battaglia dei fax" con la quale fu bloccato inesorabilmente il vecchio
decreto. Le parti sulle quali il Ministero non ha tenuto conto di cio' che
fu rivendicato dalle Associazioni radioamatoriali, in quella lontana
riunione, sono quelle che oggi ci lasciano insoddisfatti e che sono riprese
un po' da tutti gli interventi di oggi, senza inutili trionfalismi, che
sarebbero
francamente fuori luogo, considerato cio' che avevamo
rivendicato, le nostre
aspettative e quello che alla fine ci e' stato
concesso!
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NUOVO SITO INTERNET
SEZIONE ARI
DI QUARTU SANT'ELENA
Un saluto a tutti ....
Volevo informarvi che il sito della Sezione ARI Quartu Sant'Elena e' stato
aggiornato e ora comprende anche un'area software da dove si possono prelevare
programmi e utility.
L'indirizzo e'
http://digilander.iol.it/ariqse
Inoltre vi segnalo anche ....
http://web.tiscalinet.it/nuova_ari
Questo sito e' molto interessante e visitandolo si evince che il comitato
promotore si prediligge di cambiare, in occasione delle prossime elezioni, i
vertici di Via Scarlatti in maniera di avere l'attuale ARI migliore.
All'interno del sito vi sono diverse aree tra cui l'area bollettini in cui
vengono inseriti dei messaggi e lettere aperte che tutti li possono leggere e
le iniziative che il Comitato di Opinione nuova_ari prende.
73 de iw0urg Siro
iw0urg@libero.it
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CONVEGNO ROMAGNA
Riceviamo
da Giancarlo IW4CAX
Ricordo che il 13 e 14 OTTOBRE si svolgera' presso la sede ARI
di FAENZA il
tradizionale CONVEGNO ROMAGNA, il cui programma potrete trovare su RR e
RADIOKIT dei mesi di settembre ed ottobre.
Particolare accento in tale convegno sara' messo alla nuova normativa del
servizio radioamatoriale.
Per giungere alla sede ARI di FAENZA seguire usciti dall'A14 (FAENZA)
seguire indicazioni BOLOGNA. Rientrati sulla via Emilia SS.9 di fronte ai
MOBILI BERDONDINI e di fianco CONCESSIONARIA RENAULT prendere strada
indicata come v.Celle e dopo circa 1.5 km vi e' la sede ARI FAENZA.73 de
IW4CAX GIANCARLO -pres.ARI FAENZA
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I SITI INTERNET
DEI NEGOZI
PER RADIOAMATORI
CIRCOLARE SUI PONTI RIPETITORI
Riceviamo
da: IK1VHN
Ciao Paolo,
ti invio il messaggio del Presidente del CISAR, IK0YY Luca Ferrara, arrivato
in rete packet oggi e rivolto a tutti i radioamatori e loro Associazioni.
Credo sia giusto riproporlo nel Radiogiornale.
Grazie, IK1VHN Ugo
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Oggetto: nuova circolare ponti ripetitori
Roma, 24 Settembre 2001
Ultimamente si legge che e' tornata la richiesta di discutere in
packet dei nostri problemi. Io lo facevo, ma accorgendomi di es-
sere entrato nel mirino di alcuni 'operatori di censura', avevo
perso la voglia.
In questi ultimi giorni pero' ci sono state alcune iniziative del
Ministero che ci riportano indietro nel tempo, e mi sembra necessario
parlarne.
Nel mese di Luglio, il Ministero ha emanato una "Determina
Diret-
toriale" per regolare l'attivita' dei ponti ripetitori in UHF.
Non piu' una circolare come avveniva in passato, ma una determina,
che corrisponde piu' o meno ad un "comando del capo".
Non voglio discutere su come si e' giunti a questa
"Determina", ma
su contenuto nudo e crudo, chiedendo alle Associazioni che parteci-
parono alle riunioni e a tutti Radioamatori considerazioni.
Fatti:
1) senza nessun precedente, il Ministero ci comanda di
spostare i
ponti su frequenze precise;
2) Il Ministero ci chiede di presentare una carta bollata;
3) Il Ministero, in contraddizione a sue stesse indicazioni del 1986,
ci richiede ogni sei mesi il rinnovo della autorizzazione.
4) Il Ministero ci dice che se troveremo interferenze sulle frequenze
che ci impone, noi dovremmo spegnere il ponte;
5) L'emissione del ponte non dovrebbe avere la coda;
6) Il collegamento tra piu' ponti non e' consentito.
Mi chiedo se i Radioamatori italiani possano gioire di
simili ini-
ziative. Mi chiedo se nell'anno 2001, dobbiamo ancora farci trat-
tare dal Ministero in questa maniera.
Considerazioni:
1) I modi di emissione li dovrebbero decidere i Radioamatori;
2) Il DPR 318/1998 ha introdotto la dichiarazione in carta semplice
e la Legge Bassanini ha mutato il rapporto cittadino/Istituzioni;
3) Il Ministero non dovrebbe concedere autorizzazioni ad esperimenti
a Radioamatori che sono in possesso di Licenza: di questo passo
noi dovremmo chiedere autorizzazioni per trasmettere in SSB, o al-
tro. La Licenza ci da' il diritto di condurre esperimenti, basta !
Nonostante cio', dal 1986 il Ministero rilasciava autorizzazioni
temporanne per 12 mesi.
4) Sarebbe stato meglio rimanere a 435 Mhz (statuto primario) per non
dover spegnere i nostri ponti, se arrivano altri utenti.
5) Ottima invenzione del Ministero, ponti senza coda.
6) Quando il padrone comanda, lo puo' fare senza riferimento legale !
Il giorno 10 Ottobre dovrebbe essere programmata dal
Ministero una
nuova riunione sul tema: pensate che effetto sarebbe che tutte le
associazioni si presentassero con la stessa idea.
Purtroppo, non avviene; eppure parliamo di problemi tecnici, non
di politica.
Visto che la NEWARI si sta facendo, giustamente, molta
pubblicita',
perche' invece che parlare di promesse, non ci dicono cosa direbbero
loro al posto della OLDARI ?
Giorni fa, ho immesso in rete la bozza di un regolamento che il Mi-
nistero vorrebbe approvare; nessuno ne parla, nessuno ne discute.
Ma poi quando le cose sono fatte, arrivano i sapienti nel tempio e
sparano a zero contro le associazioni e contro tutti, dicendo "io lo
avevo detto...." e cose del genere.
Ho intenzione di riunire tutte le associazioni che sono
invitate il
giorno 10 ottobre al Ministero, per concordare un documento comune....
Quante interverranno ?
A presto, Luca IK0YYY, @I0TVL Bbs, Roma.
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MERCATINO DEI RADIOAMATORI
Ciao Paolo!
Ti ringrazio per l'invio di "Radiogiornale" ottima iniziativa, al quale auguro
lunga vita.
Chiedo gentilmente di inserire in uno dei prossimi numeri, nella sezione
"mercatino",
il seguente annuncio:
Vendo veicolare TM-732 Kenwood, bibanda, 50W out regolabili,
ascolto V-U, V-V, U-U, con kit per separazione frontalino.
Lire 450.000
IK5WWP
l.menicucci@inwind.it
Ringraziandoti fin d'ora, ti saluto.
Lorenzo.
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HELP PER WINPSK
Caro Paolo,
congratulazioni per la tua iniziativa, cerchero' per quel che mi e' possibile
di partecipare con qualche articolo e rispondendo a quei quesiti di cui
naturalmente conosco la risposta.
In ogni caso resto a tua disposizione.
Ora un quesito da porre ad altri amici om che conoscono il programma WINPSKse
per il PSK31: come si fa per avere automaticamente il LOG di Stazione ????
Un saluto, 73 51 de
IS0DVM Carlo
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SILENT KEY
Riceviamo
da: giacomo is0jlj
A nome mio e di tutta la sezione ARI di Olbia, comunico con
profondo dolore
la prematura scomparsa dell'amico Gino Stori ISťSTO. Ha collaborato per tanti
anni con la sezione di Olbia come istruttore di Radiotecnica. All'amico Gino,
un grazie di cuore per averci fatto apprezzare e scoprire i segreti della
radio.
IS0JLJ.
Giacomo Fresu.
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Il Radiogiornale
viene inviato gratuitamente tramite E-Mail a tutti i radioamatori che
operano su
Internet. Tutti possono scrivere, articoli, approfondimenti e lettere
esprimendo
liberamente le proprie idee con linguaggio consono alla tradizione
radioamatoriale basata sul rispetto per il prossimo, Il Radiogiornale
pubblichera' con spirito pluralista e senza censure il materiale pervenuto,
anche le opposte opinioni, ma ciascuno dovra' farsi
carico di evitare inutili
polemiche.
Pertanto coloro che desiderassero collaborare a questa iniziativa, tramite
Internet, facendo pervenire i propri scritti a tutti i radioamatori dotati di
indirizzo E-Mail,
possono usufruire della nostra vasta Mailing List, che comprende tutti i
radioamatori che hanno un indirizzo di Posta Elettronica, inviandoci il testo
(SU ARGOMENTI RADIOAMATORIALI) da spedire, che provvederemo
gratuitamente a ritrasmettere a tutti, a nome dell'interessato. Ovviamente sta
al senso di responsabilita' di ciascuno inviare articoli, o messaggi, non
troppo
lunghi, i contenuti dei quali rimangono esclusivamente sotto la
responsabilita'
di chi li ha scritti e il Radiogiornale declina ogni e qualsiasi
coinvolgimento
in merito.
A causa di possibili, anche se non volute, veicolazioni di virus, si
raccomanda
di inviare i testi NON COME ALLEGATI, O HTML, ma come messaggi normalI da NON
DOVER APRIRE.
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AD AVERLO INVIATECI IL SUO INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA.
COLLABORATE A QUESTA INIZIATIVA
INVIANDO I VOSTRI ARTICOLI DA
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Paolo Mattioli I0PMW