Radiogiornale 142 

 

22 settembre 2005

 Questo è il sito web  http://www.radiogiornale.org

PER PRELEVARE TUTTE LE COPIE

DEL RADIOGIORNALE

________________________________________________________________________________________________________

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 

 

Sommario:

  1 – Risultati elezioni A.R.I.;

  2 – La radio di 2000 anni fa;

  3 – 7th Convention Digital & Radio Comunication; 

  4 – Expo elettronica a Faenza;

  5 – Concorso inventore elettrico e elettronico a Forlì;

  6 – XII° Mostra radio a Scandicci;

  7 – Visita al Museo Astronomico di Roma;

  8 – Conto energia, un investimento solare;

  9 – Attivazione faro San Benedetto del Tronto;

10 – Onde e loro propagazione;

11 – Silent key;

12 – Mercatino radioamatoriale;

13 – Informazioni;

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

 

ATTENZIONE: potresti aver quasi raggiunto la capacità massima della tua casella.

Per evitare di perdere il Radiogiornale e la posta in generale, ti consigliamo di tenere la situazione sotto controllo e di eliminare i messaggi presenti in casella o di scaricarli sul tuo PC tramite un “client” di posta elettronica. Il raggiungimento della capacità massima non ti permetterebbe di ricevere ulteriori messaggi. MOLTI PERDONO LA POSTA PER QUESTE RAGIONI !!!

I messaggi che possono contribuire all'occupazione della tua casella di posta elettronica sono quelli presenti in tutte le cartelle configurate.

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

1- 

RISULTATI CLAMOROSI

 DELLE ELEZIONI ARI

I risultati delle votazioni e del referendum indicano a chiare lettere la volontà della stragrande maggioranza dei radioamatori di andare ad un profondo cambiamento, ci auguriamo che prevalga il buon senso, per superare le divisioni, ritrovando l’unità e la democrazia attraverso una rinnovata impostazione di lavoro, con la necessaria rotazione degli incarichi e ciò nell’interesse di tutti i Radioamatori italiani, operando per evitare le defezioni e  il ritorno a casa di tanti iscritti che se ne sono andati. Le negative esperienze del passato non devono più ripetersi!

 

Schede inviate 12802 (come da dichiarazione della ditta incaricata a inviare e scrutinare le schede di votazione) 

Schede ritornate 6.040 valide 5.906

 

Matr.

Nome

Call

Giorno/Ora

22/12,00

%

Class.

Call

Voti

1

Alberti Mario

I1ANP

Prefer.

2.027

34,3

1

I2MQP

2.659

2

Ambrosi Mario

I2MQP

Prefer.

2.659

45,0

2

I1BYH

2.176

3

Barbera Alberto

IK1YLO

Prefer.

1.743

29,5

3

I4AWX

2.151

4

Belvederi Luigi

I4AWX

Prefer.

2.151

36,4

4

I1JQJ

2.031

5

Candia Antonio

I7OZV

Prefer.

1.039

17,6

5

I1ANP

2.027

6

Caprara Gaetano

I0HJN

Prefer.

1.414

23,9

6

I5PVA

1.993

7

Cavicchioli Paolo

I5PVA

Prefer.

1.993

33,7

7

I0SNY

1.949

8

D'Anzilio Oreste

IZ8EDJ

Prefer.

844

14,3

8

IK1YLO

1.743

9

De Nisi Alfredo

IK7JWX

Prefer.

1.370

23,2

9

I2SG

1.640

10

Di Camillo Antonino

I6DQD

Prefer.

813

13,8

10

I3SGR

1.461

11

Manenti Ruggero

IS0RUH

Prefer.

902

15,3

11

I0HJN

1.414

12

Marino Pietro

IT9ZGY

Prefer.

1.276

21,6

12

IK7JWX

1.370

13

Mazzuca Alfonso

I8XIW

Prefer.

960

16,3

13

I8IEM

1.296

14

Melini Ampelio

IS0AGY

Prefer.

1.162

19,7

14

IT9ZGY

1.276

15

Melloni Francesco

I2MUH

Prefer.

941

15,9

15

IZ2GIL

1.223

16

Meoli Arnaud Christine

I7OCD

Prefer.

742

12,6

16

IS0AGY

1.162

17

Migliaccio Alfredo

I8IEM

Prefer.

1.296

21,9

17

I0SSH

1.072

18

Ortona Alessio

I1BYH

Prefer.

2.176

36,8

18

I7OZV

1.039

19

Paolicelli Mario

IZ2GAO

Prefer.

790

13,4

19

I8XIW

960

20

Pregliasco Mauro

I1JQJ

Prefer.

2.031

34,4

20

I2MUH

941

21

Sabbadini Gianfranco

I2SG

Prefer.

1.640

27,8

21

IS0RUH

902

22

Salvadori Giancarlo

I3SGR

Prefer.

1.461

24,7

22

IZ8EDJ

844

23

Sanna Nicola

I0SNY

Prefer.

1.949

33,0

23

I6DQD

813

24

Sartori Graziano

I0SSH

Prefer.

1.072

18,2

24

IZ2GAO

790

25

Scandura Mario

IW9AFI

Prefer.

732

12,4

25

I0ZY

781

26

Scasciafratti Gianfranco

I0ZY

Prefer.

781

13,2

26

I7OCD

742

27

Ventura GianMario

IK0NGL

Prefer.

684

11,6

27

IW9AFI

732

28

Villa Gilberto

IZ2GIL

Prefer.

1.223

20,7

28

IK0NGL

684

29

 

 

 

 

 

30

 

 

 

 

 

31

 

 

 

 

 

32

 

 

 

 

 

33

 

 

 

 

 

34

 

 

 

 

 

35

 SINDACI

 

 

 

 

36

 

 

 

 

 

37

Arnone Antonio

IZ0FLZ

Prefer.

1.403

23,8

1

I2FAR

2.521

38

Caccamo Francesco

IK0YQJ

Prefer.

898

15,2

2

IN3JJI

2.402

39

Faraone Antonio

I2FAR

Prefer.

2.521

42,7

3

IK1NLZ

1.963

40

Garavaglia Paolo

IK1NLZ

Prefer.

1.963

33,2

4

I2MUH

1.874

41

Marchesini Stefano

IN3JJI

Prefer.

2.402

40,7

5

IK5VCY

1.818

42

Melloni Francesco

I2MUH

Prefer.

1.874

31,7

6

IZ0FLZ

1.403

43

Meoli Carmine

I7YKN

Prefer.

1.288

21,8

7

I7YKN

1.288

44

Villoresi Andrea

IK5VCY

Prefer.

1.818

30,8

8

IK0YQJ

898

45

 

 

 

 

 

46

 

 

 

 

 

47

 

 

 

 

 

48

 

 

 

 

 

49

 

 

 

 

 

50

 

 

 

 

 

 

Referendun preferenze per il SI

Prefer.

3.389

57,4

 

 

Referendun preferenze per il NO

Prefer.

1.891

32,0

 

                                                                                                SE&O 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

2- 

La catena delle torri di avvistamento

La radio di 2000 anni fa

 

 Santa Cesarea Terme (Lecce): Torre Sant'Emiliano.

 

Fin dal tempo dell’antica Roma si avvertì la necessità di comunicare a distanza, soprattutto per scopi militari, e poiché la radio fu inventata 2.000 anni dopo, si escogitarono delle forme di comunicazione ottica. Si trattava delle torri di avvistamento costiere, o torri semaforiche, che utilizzando il fuoco di notte e il fumo di giorno mettendos in comunicazione con la catena di torri di avvistamento costiere. In questo modo le comunicazioni erano rapide e permettevano con immediatezza le contromisure necessarie.

Possiamo dire che le torri di avvistamento sono state le antesignane della radio. Si pensi che quando i turchi e i pirati facevano le loro scorrerie in Puglia, tramite le torri veniva immediatamente avvisata la flotta veneta che con navi veloci arrivava sul posto e respingeva gli assalitori.

 

Le torri sono Costruzioni difensive sorte soprattutto  lungo le coste del Centro e Sud Italia con l'intento non solo di avvistare il nemico proveniente dal mare, in tempo utile per organizzare la difesa, ma di impedirgli persino di toccare terra.

 

I primi esempi di torre costiera risalgono all'epoca romana, quando il ruolo centrale e lo sviluppo notevole delle coste italiane, in rapporto all'intera area mediterranea, diventano un problema strategico-militare sempre più rilevante.

In seguito al costante incremento di incursioni nemiche, nel VI secolo d. C., dopo la conquista bizantina del nord-Africa, si assiste ad una graduale e sistematica fortificazione delle aree litoranee centro-meridionali italiane con un sistema organico di torri di vedetta e di avvistamento, spesso edificate in prossimità di antiche torri romane ripristinate e riarmate.

È a tale periodo, pertanto, che risalgono le cosiddette torri "semaforiche", utilizzate quotidianamente - e per un intervallo di tempo che copre l'arco dell'intera giornata - per dare l'allarme in caso di avvistamento del nemico. Tuttavia è solo con la dominazione angioina che questo impianto vive il periodo di massimo sviluppo, in quanto il litorale viene continuamente infestato dagli sbarchi dei Turchi ed il ricorso all'intensificazione dei controlli del profilo costiero appare l'unica soluzione al problema.

Dopo una lunga fase di tregua apparente e relativa, la conquista ottomana di Costantinopoli (1453) e la nuova ondata espansiva dell'Islam verso Occidente, assurgono nuovamente la difesa dei litorali a problema di primaria importanza per l'Italia meridionale, per cui si provvede nuovamente ad intensificare la presenza di torri costiere specie nelle aree più esposte, come le coste calabresi.

La stessa soluzione viene adoperata anche nel secolo successivo, quando l'evoluzione dell'arte bellica ed il mutamento delle modalità di assalto dal mare rendono questa tipologia di costruzione munita incapace di garantire una difesa efficace e costante. Il Governo spagnolo, infatti, arricchisce le coste dall'Adriatico al Tirreno con nuove torri, affiancate alle precedenti allo scopo di creare un'ininterrotta catena difensiva, e prepone al comando di ciascuna di quelle ubicate in posizioni strategiche un caporale (con qualifica di "castellano" e raramente di "torriere") cui viene affidato il comando militare di un piccolo distaccamento di soldati e l'amministrazione di tutto quanto costituisce la dotazione della costruzione stessa.

 

     

                                              Ostia Tor San Michele                              Ostia Tor Boacciana

                                       costruita da Michelangelo nel 1568

                                     Torre di avvistamento e forte posto alla

                                 foce del Tevere a difesa di Roma dai pirati.

 

In questo periodo, inoltre, accanto alle torri cilindriche ne compaiono di quadrate, specie nei punti nevralgici e maggiormente esposti, denominate torri "cavallare" perché poste sotto la guardia di un uomo a cavallo, in grado, quindi, di poter dare rapidamente l'allarme al più vicino presidio militare. Nonostante ciò, salvo pochi casi particolari, le torri vengono fatte costruire con grande parsimonia, sia per gli alti oneri che comportano sia per la frequente presenza di numerose città costiere fortificate a distanza ravvicinata l'una dall'altra.

 

Lavinio (Anzio) Tor Caldara

 

Nel XVIII secolo, invece, oltre ad essere considerata elemento difensivo della costa, la torre costiera viene utilizzata tanto come "sbarra" doganale, presidiata per impedire il contrabbando, quanto come presidio sanitario.

 

Da un punto di vista puramente tecnico la torre costiera non suscita molto più interesse degli esempi più antichi latini ed etruschi, ma il suo valore risiede interamente nell'efficacia della funzione svolta e nella necessità di saper offrire garanzie tangibili in qualunque momento si verifichi l'attacco nemico.

L'avvicinamento di navi sospette è, infatti, annunciato di giorno con l'elevazione di colonne di fumo, di notte con l'accensione di fiaccole, il cui numero di fuochi deve essere pari al numero delle imbarcazioni nemiche avvistate.

La tipica torre costiera medievale, destinata ad ospitare una vedetta o un piccolo presidio militare, ha pianta quadrata (10 x 10 metri) o rettangolare, con lati di dimensione compresa tra i 5/6 ed i 10/12 metri, basamento pieno di forma troncopiramidale, mura in pietra sbozzata di spessore variabile dai 2 ai 4 metri, altezza fino a 20 metri, talvolta merlature alte anche 2,50 metri e copertura piana.

Internamente si sviluppa in alcuni casi su un unico piano destinato ad ambiente anch'esso unico, in altri su due o tre livelli, coperti a volta e destinati ad ospitare, in ordine crescente di altezza: la mangiatoia per i cavalli ed il magazzino delle vettovaglie, l'alloggio e l'armamento, consistente in "colubrine", "petriere" ed un fornello per le fumate ed i fuochi di segnalazione.

L'accesso alla torre è consentito mediante una scala volante o fissa ed un piccolo ponte levatoio collocati entrambi sulla parete a monte, poiché la parete rivolta verso il mare è cieca (dal momento che è la più esposta al pericolo) e le due laterali sono munite solo di feritoie, mentre l'accesso al terrazzo è sempre ricavato nello spessore della muratura, solitamente sopra la porta d'ingresso.

Diffusa è la presenza di caditoie che, realizzate quasi sempre negli sporti e nei ballatoi della "controscarpa", servono a riversare sugli assalitori sassi, liquidi bollenti e materiale infiammato.

Accanto alle torri a pianta quadrangolare, destinate non solo alla difesa, ma anche al rifugio in caso di incursioni nemiche, sono presenti, fino alla metà del XVI secolo, le torri cilindriche o tronco-coniche, di dimensioni inferiori rispetto a quelle a pianta regolare e spesso dotate di base scarpata, spessore murario, in corrispondenza del piano terra, pari a circa tre metri e copertura a cupola ribassata.

Spesso, in questi esempi, al primo piano lo spessore dei muri arriva persino a dimezzarsi e a presentare anche una sola apertura in corrispondenza del lato dal quale eseguire gli avvistamenti, mentre il coronamento presenta merlature esili ed alte - indicativa della preesistenza della torre rispetto a quelle di nuova costruzione - caratterizzate da un'estrema semplicità formale.

La distanza tra le torri varia in funzione della morfologia della costa lungo la quale sono distribuite; in particolare può raggiungere i 30 chilometri nel caso di zone concave di spiaggia o di coste rocciose senza insenature e ridursi a circa 10 chilometri nel caso di costa frastagliata.

Debite eccezioni sono costituite dai punti in cui deve essere controllata e protetta la foce di un fiume o una sorgente d'acqua importante o, ancora, in corrispondenza di cale profonde, dove si preferisce edificare una torre in più rispetto al numero previsto e al di fuori del "passo" costante stabilito nelle aree limitrofe. In ogni caso non è la lunghezza del percorso interno attraverso sentieri o mulattiere il fattore importante, ma piuttosto la distanza necessaria alla vista reciproca da un presidio all'altro, dato indispensabile, questo, per garantire una efficace e reciproca segnalazione.

Quando, al contrario, la costa è convessa, l'impianto può essere di due tipi: "piatto" o "rilevato". Nel primo caso non è richiesta una presenza diffusa dell'impianto lungo il litorale, a patto che manchi vegetazione a medio ed alto fusto; nel secondo, invece, e generalmente anche su terreni scoscesi, il numero di torri va infittito, in quanto la costa è più battuta dal mare e più ricca di anfratti nei quali il nemico può nascondersi in attesa di attaccare. In ogni caso, nell'eventualità si presentino difficoltà esecutive, nella difesa c'è sempre la riserva dei "cavallari", che possono perlustrare i tratti di costa parzialmente o totalmente defilati.

 

Elencare singolarmente tutte le torri costiere è impresa impossibile in questa sede, data la notevole quantità e diffusione di questa tipologia difensiva, per cui si fa generico riferimento agli esempi  distribuiti strategicamente lungo le coste della Spagna, della Calabria, della Puglia, della Sicilia, della Corsica, della Maremma toscana (come quelli fatti erigere da Siena lungo le coste dell'Argentario) e del litorale romano.

In particolare, nella Puglia, sono degne di nota le restaurate torri di Termoli e quelle di San Menaio e Mattinata - tutte in provincia di Foggia -, la prima delle quali con guardiola e le altre con base a scarpa; le torri quadrate di Vieste (Foggia), in particolare Torre Mileto; Peschici (Foggia), tra cui Torre Pucci ; Molfetta (Bari), tra cui Torre Calderina); Maratea (Potenza) (fig. 16); Brindisi; Nardò e altre località del Leccese e del Tarantino e quelle rotonde, tutte in provincia di Lecce, di Otranto, Salve (fig. 9) e Santa Cesarea Terme.

 

 

     

 

     

 

   

 

Nelle immagini:Vieste (Foggia): Torre Mileto; poi, nell'ordine, Peschici (Foggia), Torre Pucci; Molfetta (Bari): Torre Calderina,    

Provincia di Lecce, Santa Cesarea Terme: Torre Sant'Emiliano, Torre Miggiano, Torre Minervino; Salve: Torre Vado,  Porto Cesareo (Lecce): Torre Lapillo, e Gallipoli (Lecce): Torre Sabea; nell'ultima Manduria (Taranto): Torre Colimena, Massalubrense (Napoli): torre Montalto; poi Menfi  (Agrigento): torre costiera di Porto Palo; Praia presso Maratea (Potenza): torre antisaracena,  Maremma toscana, parco dell'Argentario: torre d'avvistamento di Cala Forno (Grosseto); a destra Siniscola (Nuoro), Torre di Santa Lucia,  Spagna:  Begur, Catalogna: la torre di difesa costiera; nell'ultima: Torre del Puerco, nella zona costiera tra Ayamonte e Gibilterra.

 

 >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

 3-

 7th Convention Digital & Radio Comunications

8 – 9 OTTOBRE 2005 – SOGGIORNO ALPINO ANA – COSTALOVARA – RENON - BOLZANO

 

 

SABATO 8 OTTOBRE

 

0RE 09:00

I2PHD   Alberto Dibene: EME e SDR      (potrebbe non essere presente>

 

ORE 10:00

IZ4BBD  Maurizio Grillini:           AFU KNOPPIX Comunicazioni digitali con LINUX

 

ORE 11:00

I1RFQ   Claudio Re:      Antenna attiva differenziale da 5Hz a 600 KHz

 

ORE 12:30 PAUSA PRANZO

 

ORE 14:30

IK1XPV Oscar Steila:                    "Ciao Radio" un SRD HF ALL MODE

 

ORE 15:3O

I1RFQ Claudio Re:                        L'antenna EH : miti e realtà

 

ORE 17:00

IV3NWV  Nico Palermo:              ARBA: Amateur Radio Broadband Access

 

DOMENICA 9 OTTOBRE

 

ORE 09:30

Andrea Meazza:                                Metodologia di progettazione di amplificatòri finali di potenz; a                                microonde per applicazioni ATV

 

ORE 10:30

I2VGO  Gianfranco Verbana:             La modulazione COFDM applicata alla TV digitale terrestre

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

 4-

 

 

Elettronica per tutto, elettronica per tutti

a Faenza il 15 e 16 ottobre 2005

 

A Faenza Fiere i prossimi 15 e 16 ottobre si svolgerà l’edizione d’autunno di Expo Elettronica, la mostra mercato dedicata all’elettronica professionale e di consumo, organizzata da Blu Nautilus con il patrocinio del Comune di Faenza e del Ministero delle Comunicazioni.

Nata come mercatino radioamatoriale, nel corso degli anni l’evento si è aperto anche ad altri settori ed applicazioni, andando di pari passo con il dilagare dell’elettronica negli oggetti di uso professionale o quotidiano e radunando oltre 150 espositori provenienti da tutt’Italia.

Tra i protagonisti della manifestazione computer accessoriati con una miriade di periferiche ed optional per personalizzarne sempre di più le prestazioni, la funzionalità e l’estetica del pc con ‘case’ in plexiglass, ventole colorate, lampade, cavetti fluorescenti e altro ancora per infondere allegria e personalità al ‘compagno’ di tante ore di lavoro, studio o divertimento. 

Molto richiesti anche i dispositivi per la connessione wireless e i dispositivi portatili: notebook sempre più leggeri, palmari, lettori mp3 e memorie di massa delle dimensioni di un accendino, fotocamere e telefonini ergonomici e così piccoli da essere portati senza fastidio appesi al collo per tutta la giornata. Sempre in voga tutto quello che riguarda la telefonia mobile, batterie, custodie, auricolari, ciondolini e ammennicoli vari per il telefonino, inutili ma divertenti.

Grande spazio poi a decoder per la tv digitale, antenne, lettori dvd, hi-fi, video proiettori, videogiochi; articoli, ricambi, gadget e curiosità elettriche, elettroniche e digitali per stare al passo con le innovazioni senza spendere una fortuna ed essere al passo con i ‘must’ di stagione…

Quello faentino è un appuntamento davvero imperdibile anche per il pubblico più specializzato, che qui trova materiali e componenti molto tecnici e rari da reperire, elementi indispensabili per l’autocostruzione, la personalizzare o riparare tutto ciò che è elettrico-elettronico.

Grandi affari poi tra gli espositori che propongono materiali usati o ‘obsoleti’… per una manciata di euro potete portarvi a casa articoli perfettamente funzionanti anche se un po’ datati.

 

Alto gradimento anche  per il mercatino di Radio Expò mostra scambio di apparecchi per radioamatori, radio d’epoca, militari, surplus, valvole, ricambi e riviste che si svolgerà nella sola giornata di sabato 15 ottobre, sotto la tettoia del cortile interno alla fiera e che raccoglie il consenso dei collezionisti.

Saranno presenti i volontari del Coordinamento Provinciale Associazione Volontariato Protezione Civile Ravenna parteciperanno con un’esposizione mezzi e attrezzature impiegati nelle operazioni di salvataggio.

Per un week end elettrizzante, in cui l’elettronica è protagonista, appuntamento sabato 15 e domenica 16 ottobre a Faenza Fiere (Centro Fieristico Provinciale), in Via Risorgimento 1, dalle ore 9 alle ore 18.

Il biglietto d’ingresso è di € 7,50. Sul sito www.blunautilus.it è possibile scaricare il biglietto per l’ingresso ridotto ed altre notizie.

Per chi predilige i mezzi pubblici, oltre alla linea A sarà in funzione un bus navetta dalla stazione ferroviaria alla fiera. Organizzazione e informazioni: Blu Nautilus srl - tel. 0541439573 - fax 0541439584 info@exporadioelettronica.it 

  

Con preghiera di gentile segnalazione

 

Info per la stampa a cura di

Claudia Lugli

Tel. dir. 0541 439575 fax 0541 50094

c.lugli@blunautilus.it

 

 

            -             EXPO                        Photo Cine Video,

15 - 16  FAENZA ELETTRONICA           RadioExpo' mercatino

ottobre              Faenza Fiere                delle radio

                        Via Risorgimento, 1       comunicazioni

                       

                        EXPO                          Elettronica, informatica,

5 - 6     ERBA  ELETTRONICA  r           adiantismo, radio

novembre          (CO)     Lario Fiere,       d'epoca, dischi e cd da

                        Viale Resegone             collezione.

 

3-4

dicembre           FORLI'                                                   Salone dell'Astronomia

                        GRANDE FIERA DELL'ELETTRONICA     Sala pose con modelle

                                      Fiera Forlì,                                110° Concorso

                                     Via Punta di Ferro                       Inventore elettronico

 

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

 5-

3 e 4 dicembre 2005

Grande Fiera dell’Elettronica - Forlì

  

Il 3 e 4 dicembre a Forlì, nell’ambito della Grande Fiera dell’Elettronica, ritorna uno degli appuntamenti più attesi e curiosi, quello con CONCORSO DELL'INVENTORE ELETTRICO-ELETTRONICO che quest’anno giunge all’undicesima edizione.

Il concorso è aperto a tutti; chiunque ritenga di avere avuto un’intuizione innovativa ed inedita, in ambito elettro-elettronico, può fare domanda di partecipazione.

L’iscrizione e la partecipazione al CONCORSO DELL'INVENTORE ELETTRICO-ELETTRONICO sono completamente gratuite.

Nella scorsa edizione il vincitore è stato Giorgio Pisani (Salerno) con il Generatore massivo di SMS su rete fissa per Newsgroup.

Chi sarà il vincitore dell’edizione 2005? La ‘competizione’ si annuncia agguerrita; i progetti saranno giudicati da una commissione di giornalisti di settore. Al primo classificato andrà in premio uno strumento elettronico da laboratorio, offerto dalla rivista Elettronica Flash, ma per tutti è l’occasione, un po’ come avveniva ai tempi della trasmissione televisiva Portobello, di portare alla ribalta del grande pubblico la propria idea, magari con la speranza di poterla realizzare in scala industriale… vinca il migliore!

 

La Grande Fiera dell’Elettronica al suo interno ospita anche altri settori: Astronomia, Photo Cine Video, Dischi e cd rari e da collezione, ed altro ancora; in totale 400 espositori, 20.000 mq di esposizione e più di 20.000 visitatori attesi alla manifestazione.

In pratica una vetrina straordinaria con un pubblico molto interessato a idee nuove apparecchiature: si pensi che varie invenzioni presentate a Forlì sono state acquistate da importanti aziende, oppure gli stessi inventori le hanno messe "sul mercato" con successo.

Chi fosse interessato a partecipare deve fare domanda a Blu Nautilus, indicando i propri dati, una breve descrizione dell’invenzione presentata al concorso e eventuale documentazione fotografica. Il progetto rimarrà di proprietà dell’inventore.

Sul sito  www.blunautilus.it è possibile scaricare il modulo di ammissione al concorso.

 

Per informazioni: Blu Nautilus srl tel. 0541 439573 info@exporadioelettronica.it

 

Con preghiera di gentile segnalazione

Informazioni per la stampa a cura di

Claudia Lugli

Tel. dir. 0541 439575

www.blunautilus.it

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

 

XII MOSTRA SCAMBIO

DEL RADIOAMATORE E DELL'ELETTRONICA

 

 

Incontro fra appassionati, collezionisti ed amatori per lo scambio fra privati di apparecchi radio, telefonici, strumentazione, pubblicazioni specializzate, materiale elettronico e componenti d'epoca.

 

Palazzetto dello Sport di Scandicci

Sabato 29 ottobre 2005

 

INGRESSO LIBERO

GRADITA LA CONFERMA DELLA PARTECIPAZIONE DA PARTE DEGLI ESPOSITORI

 

Scandicci si raggiunge dalla A1 uscita "Firenze Signa" e dalla SGC FI-PI-LI uscita "Scandicci" seguire le indicazioni per Scandicci Centro

 

Per informazioni scrivete alla Sezione di Scandicci

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

   

“ Una Visita Al Museo Astronomico

ed al Planetario di Roma “

Nello scorso Agosto ho avuto la possibilità di visitare un Museo di cui, nei mesi passati avevo sentito molto parlare.

 Il Museo astronomico ed il Planetario di Roma. Il tutto viene ospitato nel quartiere EUR in Piazza Giovanni Agnelli all’interno del Museo della Civiltà Romana. Infatti all’ingresso è possibile comperare un biglietto per tutti e tre con un prezzo scontato.

Abitando molto lontano mi sono svegliato piuttosto presto. Visitando anticipatamente il sito internet del Planetario, ho visto gli orari degli spettacoli di scena quel giorno al Planetario. Sul sito tramite email è possibile anche iscriversi ad una newsletter per essere informati sugli spettacoli, che di solito sono ogni ora e mezzo, e della durata di 50 minuti circa.

Ho scelto il secondo spettacolo quello sui Panorami Celesti illustrato e commentato dal Signor Catanzaro.

Arrivato con sufficiente anticipo, faccio di corsa il biglietto e prima dell0 spettacolo decido di visitare per primo il Museo astronomico.

Mi imbatto subito in una bellissima sala molto ben curata. Con mappe e grafici di ogni tipo. Prima di tutto viene illustrata con dei disegni e tabelle come è fatta la Terra e c’è una descrizione su tutti gli strati terrestri e degli strati della nostra atmosfera. Vi è anche un piccolo gioco su computer: con un piccola ascensore si va dal centro della Terra fino all’Atmosfera terrestre. Una esperienza molto curiosa !

A questo punto ci imbattiamo in una sezione dedicata alla conquista dello spazio da parte dell’uomo.

Qui inizia un viaggio che ci porta dai primi lanci dei primi razzi sonda, e alla vera e propria conquista dell’ uomo sulla Luna.

 Poi vi è una sezione sulle stazioni orbitanti.

 

Continuando su questa sezione possiamo con statere come l’uomo nel coso dei decenni abbia potuto esplorare lo spazio con sonde Galileiane, tramite lo Shuttle e altre sonde con lo scopo di esplorare gli altri Pianeti del sistema solare come Marte ed il Sole. Anche qui abbiamo un piccolo gioco interattivo che ci illustra come l’Uomo abbia potuto tecnicamente intraprendere questi viaggi, e ci illustra inoltre come è la vita di tutti i giorni su una navicella spaziale ( dormire, mangiare, andare in bagno, lavorare ! ) dentro di me ho pensato: magari essere al loro posto ! Chissà quali sensazioni si provano lassù !! Purtroppo temo che ciò non accadrà mai !!

 

 

A questo punto vi è una rappresentazione di tutti i pianeti del sistema solare, e dopo la Terra, vi è come importanza il Sole, che è in gran parte la vita su cui ruota tutto il sistema. Per la sua natura gassosa e per la sua temperatura elevatissima vi si è potuto soltanto sfiorare questo pianeta per ovvi motivi.

A questo punto inizia una panoramica sulle caratteristica di tutti i pianeti del sistema solare con caratteristiche e loro distanza dal Sole. Anche in questa sezione abbiamo due giochi multimediali che ci portano in viaggio, uno all’interno del Sole e l’altro ci illustra un viaggio nel sistema solare.     

 

 

La mia attenzione si è posata subito su Marte. Per due motivi…..essenziali.

1)   è il pianeta più simile alla Terra come distesa d’acqua e tipo di Atmosfera.

2)   Nella sezione dopo di questa nel Museo si parlava di Radioastronomia, progetto Seti e del tema: c’è vita nello spazio??!!!

Tutto questo è molto interessante ma….procediamo con ordine.

Come saprete si parla e si è parlato molto di Marziani e di esseri provenienti da altri mondi. 

 

Ma andiamo oltre. Mi accorgo che sono le 11,00 ed è ore della visione dello spettacolo del Planetario

 

Entro e vi è un grosso proiettore con un grande telo che rappresenta il Cielo e dove viene proiettato il Filmato.

Le luci si spengono e inizia il Documentario divulgativo.

Il documentario ci porta in un lungo viaggio che dura 50 minuti attraverso un panorama che ci fa vedere stelle, pianeti , nebulose tramonto e sorgere del sole. Dal sorgere del Sole al suo tramonto si percorre un viaggio nel cielo in cui virtualmente facciamo osservazione astronomica che nelle città  come Roma dove vive il sottoscritto è sempre più difficile vuoi per condiziono atmosferiche poco favorevoli vuoi per il famoso inquinamento luminoso che nei grossi centri…impera!!

 

Visu come altre civiltà possano avere trovato il modo di viaggiare attraverso l’universo. Ma gurdando alla sezione del Museo dedicata alla grandezza delle Galassie ai buchi neri e al Bing Bang ( momento in cui è iniziato l’universo ) questo penso mi dia da pensare. Cioè mi spiego meglio. In questa ultima sezione che vi ho appena accennato, si spiga la grandezza dell’universo intorno a noi. Il sistema solare è solo una piccola parte dell’ universo che e  formato da una serie innumerevole di galassie. L’Universo è una cosa che potrebbe non avere fine. Rimane un mistero su come altre civiltà possano abbattere il Tempo e lo spazio che sono così grandi nell’universo !!

Messaggio extraterrestre

 

      

 

Ciò non toglie che una speranza c’è sempre. Quale malinconia e quale presunzione sapere di essere soli in un Universo talmente enorme e talmente grande da non poterselo immaginare !!!

A questo a provveduto il progetto SETI di cui si parla al Museo.

Qui si parla dei padri della Radioastronomia e su come è iniziato il progetto Seti.

Il progetto Seti consiste tramite una stazione Ricetrasmittente situata ad Arecibo,  inviare e ricevere segnali provenienti dallo spazio.

Stazione Arecibo

 

Su questo progetto che vi si lavora da anni, si sono fatti molti passi avanti sullo studio dell’Universo, e sui segnali provenienti dallo spazio. Qui si illustra da come è nato il progetto e fino ai giorni nostri. Inoltre si parla del film

 

 

Onde provenienti dallo spazio

 

Tutto Qui e spero di non avervi annoiato.

 

 

Giancarlo Di Bella IZ0DGI

Via Ruggero Leoncavallo n. 3 Scala A Interno 23

00199 Roma

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

 8-

 Conto Energia, un investimento solare

 - Energie pulite, non solo sole

- Risparmio energetico e strategie per la casa

Vendere elettricità all’Enel e guadagnare anche 1.500 euro all’anno. Da oggi si può. Con qualche pannello sul tetto e un po’ di lungimiranza

 

La bolletta della luce? Non vedo l’ora che arrivi! Se pensate che sia davvero improbabile arrivare a pronunciare queste parole, non siete ancora entrati nel futuro dell’energia elettrica. Da oggi e per i prossimi vent’anni, infatti, potete smettere di essere clienti dell’Enel o degli altri gestori locali e diventare un fornitore, cioè essere pagati per l’elettricità che voi venderete a loro.

La rivoluzione si chiama Conto Energia e finalmente è approdata anche in Italia tramite un decreto del Ministero delle attività produttive. La parola-chiave per cominciare a capire di cosa stiamo parlando è “fotovoltaico”, ovvero il sistema di pannelli in grado di trasformare la luce del sole direttamente in elettricità. Una tecnologia sviluppata ormai da alcuni decenni per la produzione di energia pulita dalla fonte più “rinnovabile” che esista e tutt’altro che scarsa nel nostro paese.

 

 

Tutti produttori!

L’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti per fornire energia elettrica alle abitazioni era già incentivata da qualche anno tramite contributi a fondo perduto, ma il sistema è sempre stato penalizzato dalle lungaggini burocratiche. Il Conto Energia invece nasce per compensare non le spese per l’impianto bensì la produzione di elettricità in proprio.

Il meccanismo è piuttosto semplice e vantaggioso: chi possiede un impianto fotovoltaico produce energia elettrica che può utilizzare direttamente o può immettere nella rete. In base al decreto, questa energia verrà acquistata dall’azienda fornitrice (Enel o altri) ad un prezzo che è circa il triplo di quello a cui praticato dalla stessa azienda per la fornitura. In altre parole: attualmente il costo medio di 1 kilowattora (kWh, l’unità di misura del consumo elettrico) si aggira sui 18 centesimi; lo stesso kWh venduto al fornitore verrà pagato dai 44,5 ai 49 centesimi, a seconda delle dimensioni dell’impianto di produzione. L’importo verrà detratto direttamente dalla bolletta. Il fornitore inoltre sarà obbligato ad acquistare l’energia a questo prezzo per 20 anni, al termine dei quali l’elettricità prodotta dai pannelli - a quel punto del tutto ammortizzati - andrà tutta a coprire il fabbisogno dell’edificio.

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

 9-

ATTIVAZIONE FARO

DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO

Ref. A.R.L.H.S. - AMATEUR RADIO LIGHTHOUSE SOCIETY   

ITA 154

Ref. W.A.I.L. - Worked All Italian Lighthouses

MA 001

CODICE ITALIANO 3898  -  CODICE INTERN.LE E-2332

 INTERNATIONAL LIGHTHOUSE/LIGHTSHIP

WEEKEND  20-21 AUGUST 2005

IQ6SB/LGH

DA SX: IK6ERC-I6XGW-I6HWD-IK6JLC-IW6BTL-IZ6AAV

Anche quest'anno nei giorni 20 e 21 Agosto 2005 la Sezione A.R.I. di S.Benedetto del Tr. in occasione dell' International Lighthouse - Lightship weekend ha attivato il locale faro. Costruito nel dopoguerra, e' sempre stato  uno dei simboli della nostra citta'.

I RISULTATI:

Totale QSO effettuati nr. 550  di cui fonia nr. 332 e  CW nr. 218 .

 

                                             i6HWD       e................                 Lo scenario esotico del Faro                            

Un grazie a tutti coloro che ci hanno collegato e che hanno contribuito alla  riuscita della manifestazione. Tutte le QSL saranno inviate via associazione o via diretta a chi ne fara' esplicita richiesta.

73 de

tutto lo staff  ARI San Benedetto del Tronto

http://digilander.libero.it/arisbt

 >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

10-

  

Da IK8JZK Ruggero  Billeri Napoli. 

 

Onde e loro propagazione (quinta parte)

 

Nelle precedenti quattro parti abbiamo dato dei cenni sulla propagazione delle onde elettromagnetiche, e' l'ora di dedicarsi ai primi cimenti della Radiotecnica (che probabilmnte potra' essere utile alle nuove leve che hanno fatto studi classici senza la possibilita' di acquisire questa disciplina.)

Eravamo rimasti alla modulazione di ampiezza

che e' un tipo di emissione tuttora usato nella gamma Onde Medie ed in altre gamme. La Modulazione di Ampiezza consiste nel caricare l'onda portante a radiofrequenza (la cui ultima ha la propieta' di potersi propagare nell'aria e nel vuoto assoluto. Logicamente la portante a radiofrequenza ha un numero di oscillazioni al secondo, molto superiori rispetto al numero di oscillazioni della bassa frequenza la quale quest'ultima rientra nelle frequenze udibili dall'orecchio umano e puo' avere una estensione da 50 Hz. a 15.000 Hz. mentre il numero di oscillazioni al secondo (chiamata frequenza) dell'onda portante a  Radiofrequenza ha un numero di oscillazioni al secondo molto superiore le VLF dal termine inglese (very long frquencies) partono dalle 100.000 oscillazioni al secondo ed il termine inglese ci indica anche (come abbiamo visto nelle parti precedenti)  la frequenza delle onde radio ha una sua lunghezza d'onda che puo' essere espressa in metri o suoi sottomultipli. Quando la portante a Radiofrequenza viene caricata dalla bassa frequenza essa trasporta l'informazione a lunga distanza variando la sua ampiezza in funzione delle caratteristiche fisiche della bassa frequenza che va a modulare l'onda portante a Radiofrequenza.

La potenza della bassa frequenza audio atta a modulare la portante a Radiofrequenza deve essere di adeguata potenza in funzione della potenza  della portante a Radiofrequenza che deve essere irradiata dall'Antenna. La modulazione audio che modula la portante a radio frequenza puo' avere valori piu' omeno alti, per poter modulare piu' o meno intensamente la portante a radiofrequenza queste caratteristiche si chiamano profondita' di modulazione ed e' espressa in percentuale e non deve superare determinati valori per non distorcere il segnale radio ricevuto e non deve essere troppo debole affinche' il segnale radio sia ben ascoltato.

 

MODULAZIOINE DI  FREQUENZA

 

Questo tipo di emissione in Europa e venuto alla ribalta alcuni anni dopo la seconda Guerra Mondiale con il programma omonimo nelle radio audizioni la cui frequenza spazia da 86,5 Mhz. a 108,0 Mhz. negli USA questo tipo di emissione era gia' usato fin dal secondo evento bellico mondiale, prevalentemente in apparecchiature ricetrasmittenti militari siano esse state veicolari o campali. Il signal corps aveva in dotazione gia' da allora dei ponti radio a modulazione di frequenza, i tipi di ponti radio (uno era quarzato) erano due: uno denominato AN\TRC1,2,3,4 che  operava su frequenze da 70-100 Mhz e l'altro tipo era il modello AN\TRC8 che operva su frequenze da 230-250 Mhz. ed aveva la pecularieta'che sia il trasmettitore che il ricevitore di poter essere sintonizzati con cavita' risonanti AN sta per Army Navy e TRC sta per trasport radio comunication le varie cifre variavano a secondo il numero di apparati da usare sia esso stato come terminale o ripetitore. Il programma a Modulazone di frequenza era anche usato negli USA anteguerra nel canale Audio della Televisione e dato che l'Italia ha adottato lo Standard americano anche il nostro canale Audio della Televisione e' a Modulazione di frequenza. La Modulazione di frequenza trova largo impiego anche in ricetrasmittenti ad uso dei Radioamatori. La Moduazione di frequenza funziona secondo questo principio: abbiamo sempre una portante a Radiofrequenza che porta a lunga distanza l'informazione, ma quello che varia in questo tipo di emissione non e' l'ampiezza dell'onda portante ma e' la frequenza di centro banda della portante a Radio frequenza che varia entro determinati valori dal suo centrobanda secondo valori determinati dal canale audio che deve modulare la portante a Radiofrequenza per trasmettere a distanza parole o musica. Anche in questo tipo di emissione la informazione viene trasportata dalla portante a Radiofrequenza secondo le caratteristiche fisiche della bassa frequenza che e' andata a modulare la portante a Radiofrequenza non in ampiezza ma in Frequenza. Per modulare una portante radio in Frequenza si fa uso di particolari modulatori chiamati a Reattanza e per rivelare segnali radio modulati in Frequeza si fa uso di particolari rivelatori denominati a Rapporto o a discriminatore di fase. I picchi negativi della bassa frequenza fanno spostare verso il lato inferiore la frequenza di centro banda della portante a Radiofrequenza mentre i picchi positivi della bassa frequenza ottengono l'effetto opposto.

Per alta fedelta' si intende che all'orecchio umano giunga un'ampio spettro di frequenze e cioe' dalle frequenze audio piu basse emesse per esempio da un cotrabbasso e quelle piu' alte emesse da un violino, ebbene la Modulazione di frequenza lavorando a frequenze superiori rispetto alla modulazione di ampiezza si puo' permettere di allargare lo spettro delle frequenze audio che vengono irradiate per mezzo della portante a Radiofrequenza e quindi all'atto della ricezione del segnale radio rivelato si puo ottenere un piu' largo spettro delle frequenze audio che giugono all'orecchio umano riproducendo segnali audio gravi ed acuti.

 

COMPONENTI DEI RICEVITORI RADIO

 

Prima di iniziare la discussione sulla radio-ricezione dobbiamo conoscere, almeno per sommi capi, i singoli componenti di un apparecchio radio. In primo luogo i condensatori, le bobine, i resistori, i trasformatori e le piu' semplici combinazioni di questi, ossia i circuiti oscillanti ed i filtri. Queste cose che in questa parte vogliamo premettere appartengono per se stesse all'Elettrotecnica. Pero' l'esperienza insegna che l'effetto degli organi elettronici ora indicati per lo piu' viene dimenticato, quando non ci si dedica costantemente. Percio', qui' di seguito vogliamo ripetere brevemente i concetti piu' importanti e descrivere l'effetto dei diversi collegamenti utili alla comprensione dei circuiti radio. Cominciamo anzitutto con la spiegazione dei condensatori. Nel caso piu' semplice un condensatore consiste di due piastre conduttrici dette Armature i cui lati hanno dimensioni grandi in confronto alla distanza che le separa.

Collegando alle armature una sorgente di corrente elettrica, per esempio una batteria di pile da 4,5 volt cc. si formano fra le stesse armature delle linee di forza (che abbiamo gia' conosciuto). Con una distanza fra le piastre abbastanza piccola, il campo elettrico si limita esclusivmente allo spazio compreso tra le piastre e che viene chiamato DIELETTRICO. Soltanto aumentando la distanza tra l'una e l'altra piastra il campo elettrico si estende ulteriormente nello spazio. Si sa dalle basi dell'elttrotecnica che sulla piastra connessa al polo positivo vi sono pochi elettroni mentre ve ne sono molti sulla piastra connessa al polo negativo della batteria di pile. All'atto della connessione della batteria di pile alle piastre si ha questa differenza di numero di elettroni tra la piastra negativa e quella positiva e affinche' si possa raggiugere una parita' fra il numero di elettroni esistenti sulle due armature occorre un determinato tempo che e' in funzione della capacita' del condensatore (dimensioni e distanza tra le armature) questo tempo viene denominato tempo di "Carica del condensatore" Cortocircuitando con un filo conduttore le due armature del condensatore si ristabilisce la situazione primaria e cioe' fra le due armature non vi sara' piu' alcuna differenza di potenziale.

Che cosa sucede quando al posto di una tensione continua si applica una tensione alternata alle armature del condensatore? Una tensione alternata cambia in un determinato tempo di segno e di direzione ed avremo che in un determinato momento avremo una armatura del condensatore con un gran numero di elettroni e nel momento successivo avverra' il contrario e cioe' alternativamente le due armature del condensatore si caricheranno di elettroni, il tempo di questa alternanza e determinato dalla FREQUENZA di oscillazione della tensione o corrente alternata applicata alle piastre del condensatore. Deduciamo dalle osservazioni fatte fin'ora due importanti fatti: un condensatore carico non lascia passare la corrente continua poiche' quando e' finita la carica da una piastra all'altra non passano piu' elettroni. Invece la corrente alternata puo' passare, perche' gli elettroni vanno da una piastra all'altra e viceversa. Si puo' esprimere questo fatto anche in altro modo- in conformita' alla legge di Ohm - dicendo che un condensatore ha una resistenza infinita per la corrente continua, mentre per la corrente alternata esso ha una resistenza finita di determinata grandezza. Per la comprensione dei fenomeni radioitecnici si deve conoscere da quali grandezze dipende il valore della resistenza alla corrente alternata detta piu' propiamente Reattanza. Riflessioni assai semplici ce lo dimostrano.

 

LEGGE DI OHM

 

Secondo la legge di Ohm, una resistenza e' tanto piu' piccola quanto e' piu' grande la corrente che la percorre con una determinata tensione. Attraverso un condensatore passera' dunque una corrente alternata tanto piu' grande, quanto maggiore sara' la superficie delle piastre affacciate, poiche' il numero complessivo degli elettroni trasportati dall'una all'altra piastra dipende appunto dalle dimensioni delle stesse. Di consegueza abbiamo con grandi piastre molti elettroni che scorrono nell'unita' di tempo, ossia abbiamo un forte passaggio di corrente. Cio' equivale ad una bassa reattanza.

Nota: La legge di Ohm ci dice inoltre: che in un circuito la corrente "I" e' direttamente proporzionale alla tensione "V" ed inversamente proporzionale alla resistenza "R"

le cui formule enunciano:

V=RXI, I=V/R, R=V/I

La reattanza dipernde anche da un'altro fattore

e precisamente dalla frequenza della tensione o corrente alternata. Se quest'ultima ha un valore elevato nell'unita' di tempo avremo un maggior numero di elettroni che si alternano sulle due piastre del condensatore il che equivale ad una corrente maggiore. Da queste considerazioni si trae un'importante deduzione: la resistenza alla corrente alternata di un condensatore, ossia la sua reattanza e' tanto piu' piccola quanto piu' grandi sono le piastre, quanto maggiore e' la sua capacita' ad accumulare elettroni e quanto maggiore e la frequenza della tensione applicata. Bisogna inoltre dire che la capacita' di un condensatore non dipende soltanto dalla grandezza delle due piastre, ma anche dall'intervallo tra esse, e dalle propieta' elettriche dell'isolante interposto che come abbiamo gia' detto si chiama dielettrico.

Quanto  piu' piccolo e' lo spazio che separa le due piastre del condensatore tanto maggiore sara' la capacita' dello stesso. Il dielettrico inserito tra le piastre e' caratterizzato dal valore di una grandezza che porta il nome scientifico di COSTANTE DIELETTRICA.

Quanto piu' grande e' questo valore, tanto piu' grande sara' la capacita' del condensatore.

Un condensatore caricato con corrente continua contiene intrinsecamente una determinata quantita' di energia elettrica. Questo e' comprensibile se si pensa che per caricare un condensatore non occorre soltanto una tensione, ma anche una corrente. Questa energia viene nuovamente liberata quando il condensatore si scarica.

NOTA: Sono stati fatti esperimenti in tal senso per cercare di immagazzinare l'energia elettrica prodotta da scariche atmosferiche (fulmini) ma si sono accorti che per immagazzinare alcuni KW di potenza elettrica sarebbero stati necessari enormi impianti per far scaricare il fulmine su apposita  linea elettrica ed efficienti rettificatori atti a rettificare tensioni di milioni di volt. i quali rettificatori avrebbero dovuto sopportare inoltre il passaggio di enormi correnti ed infine a tale scopo occorrevano enormi condensatori di notevole capacita' per immagazzinare una relativa potenza di pochi KW la sperimentazione fu abbandonata perche' il gioco non valeva la candela. Il sottoscritto avendo operato in ambienti dove erano presenti condensatori di notevole capacita' e l'ordine tassativo era quello di tenere cortocircuitato i due terminali di ogni condensatore onde evitare che le armature di detti condensatori si potessero caricare di elettricita' statica.

  

Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale

 

Da Ik8jzk Ruggero NA    

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

11-

Da: ik7vjo [ik7vjo@libero.it]

 

Silent key

 

Voglio segnalarvi che è venuto a mancare sul lavoro un nosrto carissimo amicone, Saverio " IK7CNK ", ci mancherà per sempre.

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

  

12-

MERCATINO RADIOAMATORIALE

  

 Da: Thomas - IW3AMQ [iw3amq@dnet.it]

 

VENDO analizzatore di spettro Hewlett Packard, HP 141T - Display Section, con HP 8555A - RF Section da 10 MHz a 18 GHz, HP 8552B - IF Section, HP 8445B - Automatic Preselector, perfettamente funzionante, completo di tutti i manuali, a 2.300,00 Euro

 

73! Thomas, IW3AMQ

iw3amq@dnet.it

 

 

Da: iret.friuli [iret.friuli@libero.it]

 

VENDO:

- radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 54 Kg, ecc.

[300 euro]

 

- radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 27 Kg, ecc.

[200 euro]

 

- modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y., senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 80 Kg, ecc.

[150 euro]

 

- Stazione operante da 220 a 400 MHz composta da:

 n.1 radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co.;

 n.2 radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y.;

 n.2 modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y.

Peso totale circa 270 Kg, solo apparati senza accessori, stazione acquistata tempo fa e mai utilizzata.

[tutto 800 euro]

 

- ricevitore BC 603 frequenza 20-27,9 MHz in FM, integro e completo, privo di modifiche radioamatoriali, alimentato dal dinamotore originale a 24V, ecc.

[da 35 euro]

 

- dinamotore DM-36 a 24V per BC 603-683 e non solo.

[15 euro]

 

- mascherina protettiva frontale per BC 603-683.

[10 euro]

 

- frontalino per BC 603-683 completo d'altoparlante, interuttori, ecc.

[15 euro]

 

- cassa posteriore in ferro per BC 603-683.

[5 euro]

 

- U.S.A.F. Synthesizer, elec freq model EN 358 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn., personalmente mai utilizzato, completo del suo power supply model EN 360 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn. - ingresso 117 V AC uscita 6,5-28-180 V DC.

[tutto 100 euro]

 

- armadio U.S.A.F., dimensioni circa 600x600xh1650 mm, personalmente mai utilizzato, composto da:

 n.5 synthesizer, elec freq model EN 358 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn.;

 n.5 power supply model EN 360 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn. - ingresso 117 V AC uscita 6,5-28-180 V DC.

[tutto 400 euro]

 

- amplifier AM-864/U Signal Corps U.S. Army, alimentazione 105-125/210-230 V AC, ecc.

[400 euro]

 

- lumetron colorimeter model 401M, made in U.S.A., ecc.

[100 euro]

 

- U.S. cable fault locator detector James G.Biddle Co. - Philadelphia 7 P.A.

[100 euro]

 

- E313-A dell' Allen Electric & Equipment Co. - Michigan, made in U.S.A., ecc.

[100 euro]

 

- U.S.A.F. time code generator model HI-138BD/S Hyperion Industries Co.

[50 euro]

 

- base antenna modello MP-48 per Jeep U.S., seconda guerra mondiale, ecc.

[40 euro]

 

- sacca per trasporto stili d'antenna BG 56-A.

[50 euro]

 

- cavi RG 223/U intestati BNC, lunghezza 25-40 cm, ecc.

[2 euro cadauno]

 

- altoparlante a tromba in alluminio, grandi dimensioni, adatto ad uso esterno, probabilmente costruito negli anni '50.

[10 euro]

 

- mini paracadute militare forse per razzi di segnalazione.

[25 euro]

 

- zaino Esercito Italiano degli anni '60 utilizzato per portare vestiario.

[10 euro]

 

- maschera antigas di colore nero completa di supporto da schiena per bombola, spallacci, cinghie, ganci, tubi di collegamento, manometro, ecc.

[50 euro]

 

- GAZZETTE UFFICIALI del REGNO D'ITALIA del 1921, 1922, 1923, 1925, 1926, 1929, 1936, 1939 e GAZZETTE UFFICIALI della REPUBBLICA ITALIANA del 1953.

[tutto 10 euro]

 

- libretti della LEGISLAZIONE ITALIANA del 1940 e 1941.

[tutto 15 euro]

 

Esamino anche eventuali permute (preferibilmente con materiale radio surplus).

 

CERCO:

 

- per FT-277 della SOMMERKAMP / YAESU VFO esterno (FV-101/277), transverter per i 6 metri (FTV-650), altoparlante esterno (SP-101P/277P), frequenzimetro esterno (anche adattato), ecc.

 

- coppia valvole 6JS6C solo se nuove, funzionanti e a prezzo contenuto.

 

- per W.S. C12 accessori, alimentatore, cavi con connettori, ecc.

 

- per W.S. 19MK II cavi con connettori, mounting, G634C, ecc.

 

- per BC 348 cavo d'alimentazione originale, ecc.

 

- per BC 603-604 mounting, quarzi del trasmettitore, accessori, ecc.

 

- per BC altoparlante LOUDSPEAKER LS-3 o simili.

 

- per ricevitore GELOSO quarzo da 3500 KHz.

 

- schede IRET RT430039, RT430040, RT430067, RT430027, FS3A, ecc.

 

- mounting FT237.

 

- accordatore d'antenna manuale per HF a prezzo contenuto.

 

Inoltre cerco informazioni su:

test set-electron tube TV-7A/U; SIEMENS transmission measuring set 0,2 to 6 Kc/s REL 3K117C; ecoscandaglio THE SEAFARER MK II; ricevitore GELOSO G.4/215; ricevitore R-748/TRC-47; ricevitore COLLINS COL-46159 (del ricetrasmettitore TCS-5); ricevitore SAILOR 46TN; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT204; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT2048; ricetrasmettitore LABES SIRIO V12s; BC 620; BC 659; ricetrasmettitore Wireless Set 38MK; ricetrasmettitore Wireless Set 58MK I; Wireless Set BURNDEPT BE.201; WESTERN UNION TEL.CO. TELEFAX TRANSCEIVER 6500-A; FURUNO LC-90; R-4A/ARR-2; R89/ARN5A.

[ricerco anche accessori degli apparati sopra elencati]

 

Acquisto, se prezzi onesti, apparati, manuali, accessori e materiale vario della IRET.

 

Esamino ed eventualmente ritiro (anche in stock) vecchio materiale radio ricevente, trasmittente, ricetrasmittente, ex militare, surplus, accessori, antenne, manuali, strumenti, oggetti particolari, ecc. Contattatemi e valuteremo insieme ciò che disponete. Annuncio sempre valido.

 

Contattatemi ai recapiti qui sotto riportati... NON sono graditi sms per informazioni o contrattazioni riguardanti il materiale in vendita.

NON rispondo a telefonate con numeri anonimi o non visibili.

 

Begutachte und Kaufe alte Radio-, Weltempfänger, Sende- und Empfangsgeräte, Ex-Militärzubehör, Antennen etc. aus der Zeit des 2. Weltkriegs. Kontakt wenn möglich über e-mail. Wir können dann gemeinsam das Material begutachten und beuerteilen.

 

Pregledujem in po moznosti tudi prevzamen radijske sprejemnike, oddajnike, bivso vojasko opremo z dodatki, antene, prirocnike, elektronske naprave, posebne predmate itd. Kontaktirajte me (najraje preko e-maila) in bomo skupaj ovrednotili to kar imate (govorim samo italijansko). Oglas je casovno neomejen.

 

IW3 SID - Andrea         tel. [+39] 3477669354(ore pomeridiane)         e-mail: iret.friuli@libero.it

 

--------------------------------------------------

Da: elbug [elbugg@aliceposta.it]

 

ORA PIU' CHE MAI RADIOTELEGRAFIA

 

Finalmente le prove pratiche di CW sono state abolite. E' stato per me sempre una inutilità far sostenere esami a velocità così basse, prima a 40 cpm e poi a 25.  Velocità assolutamente oinsufficienti per potersi dedicare alla pratica della radioitelegrafia.

Le lezioni permettevano di apprendere l'alfabeto e i 10 numeri in assenza di rumore. Superati gli esami, fatte le dovute eccezioni, tutti si riversavano (e si riversano...) nella fonia, molto più semplice da praticare. La radiotelegrafia richiede un "tirocinio" che solo gli appassionati e volenterosi riescono a realizzare. Quindi, bassissima percentuale di nuovi radioamatori nelle frequenze relative alla radiotelegrafia. Nel passato era forse più facile raggiungere una buona preparazione in ricezione. Vi erano molte stazioni  commerciali e militari che trasmettevano  in radiotelegrafia. Quindi, con pazienza, ci si dedicava all'ascolto e qualcosa  di positivo si otteneva.

Poi, pian  piano, le queste emissioni sono scomparse e non c'è stata più la possibilità di ricevere il CW.

Per noi radioamatori non è che sia cambiato molto. Pochi si avvicinavano alla radiotelegrafia e pochi se ne avvicinano oggi.

C'è stata una vera e propria azione denigratoria nei confronti della radiotelegrafia, non solo dalle alte sfere (penso alle Associazioni e dalle case costruttrici), ma anche da parte di tanto OM datati che hanno creduto inutile il CW sin da quando hanno avuto la sospirata licenza. Motivi dichiarati: obsoleto, lento, poco pratico, fuori del tempo nell'era tecnologica, ecc. ecc.. Poi, cosa molto assurda, perchè praticare la radiotelegrafia quando i servizi militari e commerciali non l'hanno più in uso? Ma cosa c'entriamo noi con i servizi militari e commerciali per quanto riguarda il sistema delle comunicazioni? Il nostro è un Signor Hobby. La radiotelegrafia

 non deve essere relegata a diventare la cenerentola del radiantismo, in considerazione che è stata la regina del radiantismo.

Ma tanti non hanno il coraggio di ammettere che , per esempio, i contest si fanno a velocità superiore a quelli in fonia, che i DX sono possibili da realizzare anche in condizioni precarie (QRM QRN QSB e potenza). e che una buona antenna e pochi watt danno risultati strabilianti.

Non voglio criticare chi ha tenuto corsi presso le sezioni (l'ho fatto anche io), ma la preparazione si risolveva ad insegnare a ricevere a velocità bassissime, per cui, il nuovo radioamatore, una volta in radio, si spaventava ascoltando velocità che andavano (e vanno) ad almeno il doppio di quelle ascoltate durante le lezioni.

Ora vorrei spiegare ancora una volta il mio Corso per come è strutturato. " CD-R" - 1170 Mb - 14 lezioni di base  + 10 esercizi a velocità crescente  -  esercizi a 80  90  100  110  120 cpm  - PDF  -- abbreviazioni in uso  - voci del codice Q  - segni d'interpunzione e vocali accentate -- registrazione di collegamenti da me effettuati con commenti  -  dimostrazione video circa l'uso del verticale  -  mai pronunciata linea o punto durante il corso. Il primo CD è stato realizzato con tasto verticale ed il secondo col tasto elettronico. Una cosa è certa: nulla è stato lasciato al caso. Tutto segue un filo logico e non esistono indovinelli o quiz di nessuna specie. Il computer ha solo il compito di far ascoltare quanto è stato fatto con il tasto. E non ci sono libri che accompagnano i CD !!!!

PeR chi ne volesse sapere di più, mi può raggiungere:

elbuhh@alice.it

Tel.  080 459 3200

Via Guglielmo Marconi 27  70010 Adelfia BA

 

Oscar i7ohp radiotelegrafia dal 1953   73 cordiali.-

Oscar Portoghese i7ohp

Via G. Marconi 27   70010 Adelfia (BA)    t:080 4593200

-----------------------------------------------------

 

"UGO LANGELLA" <ugolangella@virgilio.it>

 

Carissimo Paolo:

Con la presente ti chiedo di sostituire nel MERCATINO del RADIOGIORNALE la mia inserzione: "Tieni in forma la tua mente..." (Riguarda CW x SUPERBOX) con la seguente, E DI PUBBLICARLA UNA VOLTA SOLA.

 

...Mi rimangono 27 copie del cd contenente il programma CW x SUPERBOX, di cui all'inserzione sui precedenti numeri del RADIOGIORNALE. Non intendendo più rinnovarla, ho deciso di andare ad esaurimento dei 27 cd vendendoli a 10 euro ciascuno anzichè 15, spedizione compresa. Basta che il lettore mi invii i 10 euro mimetizzati in busta affrancata come posta prioritaria e ad immediato giro di posta riceverà la sua copia allo stesso modo.

 

Ne approfitto per ringraziare tutti quei radioamatori, davvero tanti tanti, che mi hanno richiesto CW x SUPERBOX e che mi hanno espresso la loro soddisfazione. Il CW non è sicuramente morto. Le stazioni base dei telefoni cellulari ed i ripetitori dei radioamatori sono fragili. Il computer non è sempre agevole da portare in giro. Il CW rimane quindi un insostituibile metodo di telecomunicazione di riserva; probabilmente l'estremo. Oltre tutto il suo uso costituisce un ottimo metodo per tenere in forma alcune abilità cerebrali.

 

Un grandissimo grazie soprattutto a Paolo. Senza il suo RADIOGIORNALE e la sua generosità non avrei potuto portare avanti questa piacevolissima esperienza.

ugolangella@virgilio.it  IK1HNS - Ugo Langella - Strada Santa Maria 13

-          10098 - RIVOLI (Torino) - Tel. 011 95 86 167 

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> 

13-

 INFORMAZIONI

 

 

ATTENZIONE agli allegati!

Per evitare spiacevoli sorprese, nonostante che il nostro sistema sia ampiamente protetto contro i virus, per nessuna ragione il Radiogiornale, o altri messaggi della redazione vengono inviati agli utenti come allegati alle E-mail, se dovessero arrivare messaggi del genere non apriteli e cancellateli anche dalla cartella dei messaggi eliminati, PERCHE' SONO PROBABILMENTE FALSIFICAZIONI CHE POTREBBERO CONTENERE PERICOLOSI VIRUS!

Per gli stessi motivi invitiamo tutti a non inviarci files allegati!

La capacità massima della tua casella di posta elettronica potrebbe essere stata quasi raggiunta.

Per poter continuare a ricevere il Radiogiornale e la posta in generale, ti consigliamo di eliminare i messaggi giacenti, o di scaricarli sul tuo PC.

Il Radiogiornale, è indipendente e non ha legami associativi con nessuno, viene inviato gratuitamente tramite E-Mail a tutti i radioamatori iscritti nella lista di distribuzione ed è disponibile nel sito WWW/ Radiogiornale,org. Tutti  i radioamatori iscritti nella Mailing-list possono scrivere, articoli, approfondimenti e lettere esprimendo liberamente le proprie idee con linguaggio consono alla tradizione radioamatoriale basata sul rispetto per il prossimo,  

 Il Radiogiornale   inserirà  con spirito pluralista e senza censure il materiale pervenuto,  anche le opposte opinioni, ma ciascuno dovra' farsi carico di evitare inutili polemiche.

Pertanto coloro che desiderassero collaborare a questa iniziativa, tramite Internet, facendo pervenire i propri scritti  agli altri radioamatori  della lista volontaria dotati di indirizzo E-Mail, possono usufruire  di questo servizio, che noi provvederemo gratuitamente a ritrasmettere a tutti  gli altri iscritti , a nome dell'interessato.

Ovviamente sta al senso di responsabilita' di ciascuno inviare articoli, o messaggi, non troppo lunghi, i contenuti dei quali rimangono esclusivamente sotto la responsabilita' di chi li ha scritti e il Radiogiornale declina ogni e qualsiasi coinvolgimento in merito.

Chi desidera iscriversi al Radiogiornale deve inviare richiesta per essere inserito nella Mailing-list a Radiogiornale@fastwebnet.it  indicando  il nominativo, il nome e cognome e il proprio indirizzo di posta elettronica (E-mail).

COLLABORATE A QUESTA INIZIATIVA  SENZA FINI DI LUCRO INVIANDO I VOSTRI ARTICOLI

La manutenzione dei sistemi informatici del Radiogiornale  

 è svolta da IW0DGV Marco De Leonibus:

 

Indirizzo unico di Posta Elettronica:

SITO ARRETRATI http://www.radiogiornale.org

Redazione: Viale Leonardo da Vinci, 114  00145 Roma

Telefono e FAX  06/54.30.775

  

  Informativa art. 13 D.lgs. 196/2003 Desideriamo comunicarle che il D.lgs. n. 196/2003 prevede la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali. Secondo la normativa indicata, tale trattamento sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e di tutela della Sua riservatezza e dei Suoi diritti. Ai sensi dell'art. 13 del D.lgs. n.196/2003, Le forniamo, quindi, le seguenti informazioni:

1. I dati da Lei forniti verranno trattati esclusivamente per finalità concernenti l'attività di spedizione del Radiogiornale, o altre comunicazioni relative.

2. I dati da Lei forniti non saranno oggetto di diffusione.

 Il Radiogiornale è realizzato in proprio come e-mail per i radioamatori iscritti volontariamente nella Mailing-list e viene distribuito gratuitamente agli interessati in forza delle garanzie contenute nell'articolo 21 della Costituzione Italiana. Non è in libera vendita. é aperiodico e il contenuto costituisce espressione di opinioni e idee finalizzate al mondo della radio, quindi "prodotto aziendale": come tale il contenuto è equiparato all’informazione aziendale ad uso interno per il quale il comma 2° legge 62/2001 esclude gli adempimenti di cui alla legge 47/1948 per la stampa periodica.

Si citano pertanto i seguentii dati per conoscenza:

Luogo di redazione Roma, ma non meglio definibile essendo un prodotto telematico limitato a INTERNET;

Data di realizzazione e distribuzione variabile e non a scadenza fissa;

Nome dell'editore o di chi cura direttamente l'edizione dell'opera: Paolo Mattioli I0PMW – Roma Viale Leonardo da Vinci 114.