Radiogiornale 148
Anno IV – 17 Dicembre2005
Questo è il sito web http://www.radiogiornale.org
PER PRELEVARE TUTTE LE COPIE
DEL RADIOGIORNALE
PACE E SERENITA’ A TUTTI I POPOLI
Afrikaans: Gesëende Kersfees!
Africano/ Eritrean/ Tigrinja: Rehus-Beal-Ledeats!
Albanese: Gezur Krislinjden!
Arabo: Idah Saidan Wa Sanah Jadidah!
Argentino: Feliz Navidad!
Armeno: Shenoraavor Nor Dari yev Pari Gaghand!
Bahasa Malaysia: Selamat Hari Natal!
Basco: Zorionak eta Urte Berri On!
Bengalese: Shuvo Naba Barsha!
Boemo: Vesele Vanocce!
Bretone: Nedeleg laouen na bloavezh mat!
Bulgaro: Tchestita Koleda; Tchestito Rojdestvo Hristovo!
Catalano: Bon Nadal i un Bon Any Nou!
Cileno: Feliz Navidad!
Cinese: (Mandarino) Kung His Hsin Nien bing Chu Shen Tan!
(Cantonese) Gun Tso Sun Tan'Gung Haw Sun!
Colombiano: Feliz Navidad y Próspero Año Nuevo!
Coreano: Sung Tan Chuk Ha!
Cornovaglia: Nadelik looan na looan blethen noweth!
Croato: Sretan Bozic!
Ceco: Prejeme Vam Vesele Vanoce a stastny Novy Rok!
Danese: Glædelig Jul!
Ebraico: Mo'adim Lesimkha, Chena tova!
Eschimese: Jutdlime pivdluarit ukiortame pivdluaritlo!
Esperanto: Gajan Kristnaskon!
Estone: Ruumsaid juulup|hi!
Filippino: Maligayan Pasko!
Finlandese: Hyvaa joulua!
Fiammingo: Zalig Kerstfeest en Gelukkig nieuw jaar!
Francese: Joyeux Noel!
Gaelico: Nollaig chridheil agus Bliadhna mhath ùr!
Gallese: Nadolig Llawen!
Giapponese: Shinnen omedeto, Kurisumasu Omedeto!
Greco: Kala Christouyenna!
Hawaiano: Mele Kalikimaka!
Hindi: Shub Naya Baras!
Indonesiano: Selamat Hari Natal!
Inglese: Merry Christmas!
Iracheno: Idah Saidan Wa Sanah Jadidah!
Irlandese: Nollaig Shona Dhuit, or Nodlaig mhaith chugnat!
Islandese: Gledileg Jol!
Italiano: Buone Feste Natalizie!
Latino: Natale hilare et Annum Faustum!
Lettone: Prieci'gus Ziemsve'tkus un Laimi'gu Jauno Gadu!
Lituano: Linksmu Kaledu!
Macedone: Sreken Bozhik!
Maltese: Il Milied it Tajjeb
Maori: Meri Kirihimete!
Micronesia: Neekiriisimas annim oo iyer seefe feyiyeech!
Norvegese: God Jul, or Gledelig Jul!
Olandese: Vrolijk Kerstfeest en een Gelukkig Nieuwjaar! or Zalig Kerstfeast!
Papua Nova Guinea: Bikpela hamamas blong dispela Krismas na Nupela yia i go long yu!
Peruviano: Feliz Navidad y un Venturoso Año Nuevo!
Polacco: Wesolych Swiat Bozego Narodzenia or Boze Narodzenie!
Portoghese: Feliz Natal!
Rapa-Nui (Isola di Pasqua): Mata-Ki-Te-Rangi, Te-Pito-O-Te-Henua!
Rumeno: Sarbatori Fericite
Russo: Pozdrevlyayu s prazdnikom Rozhdestva is Novim Godom!
Samoa: La Maunia Le Kilisimasi Ma Le Tausaga Fou!
Serbo-Croato: Sretam Bozic, Vesela Nova Godina!
Serbo: Hristos se rodi!
Slovacco: Vesele, a stastlivy Novy Rok!
Sloveno: Vesele Bozicne, Screcno Novo Leto!
Spagnolo: Feliz Navidad!
Svedese: God Jul and (Och) Ett Gott Nytt År!
Tailandese: Sawadee Pee Mai!
Tedesco: Froehliche Weihnachten!
Turco: Noeliniz Ve Yeni Yiliniz Kutlu Olsun!
Ucraino: Srozhdestvom Kristovym!
Ungherese: Kellemes Karacsonyi unnepeket!
Vietnamita: Chung Mung Giang Sinh!
Jugoslavo: Cestitamo Bozic!
Ma il Capodanno non lo festeggiamo tutti assieme
Vischio beneaugurante, tavola imbandita e tappi di spumante lanciati al cielo non appena l'orologio segna la mezzanotte del 31 dicembre. Così si consuma il rito dell'ultimo giorno dell'anno nei paesi occidentali Ma a festeggiare con noi l'inizio del nuovo anno è solo una minoranza dell'umanità.
In Occidente segna giorni e mesi il calendario gregoriano, così denominato per la riforma voluta dal Papa Gregorio XIII nel 1582. Mentre i paesi protestanti si sono a poco a poco adeguati, nella Chiesa Ortodossa il caléndario liturgico è rimasto indietro di tredici giorni rispetto al nostro. Si spiega così perché l'anniversario della Rivoluzione di Ottobre venisse celebrato in realtà a novembre. La presa del Palazzo d'Inverno ebbe luogo tra il 24-25 ottobre secondo il caléndario ortodosso, corrispondenti al 6 e 7 novembre. Il Natale ortodosso cadrà quindi il prossimo 7 gennaio, mentre il primo giorno del nuovo anno sarà il 14 gennaio. Più complesse le differenze con il calendario islamico. L’anno è composto da mesi lunari ed è più corto del nostro (354 giorni).
Gli anni si contano a partire dal nostro 622 d.C., anno dell’Egira (la fuga di Maometto dalla Mecca a Medina).
Casualmente quest’anno il 31 dicembre è luna nuova: la data corrisponde quindi alla fine di un mese lunare. Il primo gennaio sarà dunque il primo giorno del mese di Dhul-Hijja del 1426 islamico. Il primo giorno del 1427 (mese di Muharram) casrà invece il 31 gennaio 2006.
Il calendario più antico è quello ebraico, anch'esso articolato in mesi lunari. Il Capodanno (Rosh ha Shanà), basato sulla data tradizionale della creazione del mondo, cade il primo giorno del mese di Tishri. Il 3 ottobre 2005 è stato il capodanno del 5766, mentre dovremo aspettare il 22 settembre 2006 per il capodanno del 5767.
Per il Capodanno cinese dopo l'anno del Gallo (9 febbraio 2005 - 28 gennaio 2006), sarà la volta dell'anno del Cane (29 gennaio 2006 - 17 febbraio 2007).
C’i sono infine i fusi orari che differenziano ulteriormente il momento dei festeggiamenti del nuovo anno!
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Sommario:
1 - Il Presidente dell’A.R.I. I4AWX Luigi Belvederi sulla revisione dello Statuto;
2 - Chiesta la modifica del Collegio dei Probiviri regionale;
3 - 1906 primo Natale con la radiodiffusione;
4 - Artide addio!;
5 - Fonti rinnovabili;
6 - Il worm si affaccia nella chat;
7 - Internet: pericolo tastiere;
8 - Stampanti spia;
9 - Sperimentare;
10 - L’autocostruzione non è morta;
11 - Eventi del prossimo anno;
12 - A.R.I. Sala Consilina: Diploma “I Radioamatori famosi”;
13 - A.R.I. Modena: XLVIII Symposium VHF – UHF – SHF;
14 - A.R.I. Cassano delle Murge: nuovo ripetitore UHF;
15 - Posta elettronica certificata;
16 - Onde e loro propagazione 11° parte;
17 - I grandi dell’elettricità;
18 - Silent key IK3WEX;
19 - Mercatino radioamatoriale;
20 - Informazioni.
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1-
In risposta all’ articolo di I6TJD Francesco Ginobili pubblicato nel numero scorso
Il Presidente dell’ARI
I4AWX Luigi Belvederi
SULLA REVISIONE DELLO STATUTO
Va come sempre il merito al Radiogiornale di stimolare in positivo il dibattito sulle cose da fare: mi riferisco alla lettera di un OM che volendo rientrare in ARI, non se la sente di “passare al vaglio” della presentazione di una domanda firmata da due soci e “controfirmata dal Presidente della Sezione”.
Giustamente il Direttore Mattioli ha risposto che tra i programmi dell’attuale Consiglio vi è la revisione dello Statuto, e quindi sono lieto di offrire ai radioamatori italiani uno “status report” sull’argomento.
In primo luogo, abbiamo creato una Commissione per la revisione dello Statuto, composta, oltre che dal sottoscritto, anche da IT9ZGY (Pietro Marino) e da I1JQJ (Mauro Pregliasco).
La Commissione conta di presentare le prime proposte entro la prima metà del 2006 e già a far tempo dall’Assemblea Straordinaria di Pompei del 25-26 febbraio 2006 verrà iniziata la discussione su alcuni dei temi di fondo più sentiti, quali ad esempio l’incompatibilità tra l’appartenenza all’ARI e ad altre associazioni radioamatoriali.
La revisione dello Statuto è un lavoro estremamente delicato che va portato avanti con la massima apertura ed il massimo consenso, perché ci avviamo a varare una riforma che avrà riflessi di grande portata per il futuro del nostro Sodalizio, e quindi dovrà necessariamente essere condivisa dalla maggioranza degli iscritti.
Per questo pensiamo ad un progetto aperto alla discussione, alle critiche ed ai contributi di tutti, una sorta di “libro aperto” sul quale confrontarci e sul quale, alla fine, il Consiglio potrà trarre le necessarie conclusioni per la stesura definitiva del nuovo progetto di riforma.
Rammento che la stesura definitiva –a termini di Statuto vigente- dovrà essere dapprima approvata da una Assemblea generale, poi dovrà essere sottoposta ad un referendum tra tutti gli iscritti ed infine essere approvata dalla Prefettura di Milano, competente per territorio.
Si tratta quindi di un cammino lungo e non privo di ostacoli ed insidie, che, ripeto, dovrà necessariamente vedere il coinvolgimento di tutta la base sociale.
Per quanto specificatamente attiene il problema sollevato dal lettore, innanzitutto preciso che, per l’iscrizione, non è assolutamente vero che occorra la “controfirma del Presidente della Sezione”, perché lo Statuto prevede unicamente la firma di due soci presentatori.
Questo è attualmente detto a chiare lettere dall’art. 9 dello Statuto vigente, e non è possibile al momento fare diversamente.
Lo so bene che altre associazioni (ARRL, RSGB) non prevedono questo passaggio, ed in verità abbiamo pensato, anche con interpretazioni “innovative” della normativa esistente, di cercare di aggirare l’ostacolo per proporre fin da subito una iscrizione “on line”, che sarebbe stata gradita a molti, ma purtroppo ci siamo scontrati con il dato oggettivo di quanto previsto a chiare lettere dallo Statuto, e quindi non è possibile allo stato fare diversamente.
Nella riforma, tuttavia, prevediamo di rendere la normativa di iscrizione più veloce e quindi aderente ai tempi, così come prevediamo di istituire, per le votazioni, una consultazione diretta in forma telematica da parte di tutti gli associati, tramite l’accesso ad un’area riservata del sito dell’ARI e la compilazione di una scheda di voto elettronica.
Passi in questa direzione li stiamo già facendo, ad appena due mesi dal nostro insediamento, avendo dotato finalmente di email la Segreteria dell’ARI che, da marzo, abolirà la maggior parte delle comunicazioni in forma cartacea nella corrispondenza con le Sezioni ed i soci.
Le circolari in questo senso alle Sezioni sono già state diramate dalla Segreteria Generale.
I verbali del CDN sono ora disponibili on-line appena 48 ore dopo le sedute del Consiglio, e vengono pubblicati sulla rivista in uscita il mese successivo, a differenza di quanto accadeva in passato, quando spesso passavano anche cinque o sei mesi prima che i soci sapessero cosa era stato deciso dai vertici associativi.
Ritengo che sia stata imboccata la strada giusta, con una buona dose di entusiasmo e di lavoro quotidiano, che permetterà, in un tempo ragionevole, di ottenere gli obiettivi che tutti da anni ci siamo prefissi.
Il fatto che oggi esistano oggettive difficoltà, derivanti da norme antiquate che nel tempo non sono state aggiornate, è una eredità con la quale per un certo tempo dovremo purtroppo convivere, e la coscienza di queste difficoltà, a mio avviso, lungi dal provocare reazioni “di sconforto”, dovrebbe essere motivo di maggior unione tra di noi per modificare, con l’aiuto di tutti, lo stato esistente delle cose ed arrivare così prima alla meta.
Una ragione in più, quindi, per iscriversi, all’ARI, anche a dispetto di qualche formalità che per il momento possiamo non condividere.
Luigi Belvederi, I4AWX
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2-
Da: IT9CCB Adriano Cutrufo 2stroke@tiscali.it
IT9CCB propone la revisione dell’ articolo 44 dello Statuto A.R.I.
PROBIVIRI REGIONALI
ELETTI NON NOMINATI
Desidero che questa mia proposta venga pubblicata nel prossimo numero del Radiogiornale.
A proposito della revisione dello statuto, il sottoscritto IT9CCB, chiede la revisione dell'articolo 44, che attualmente recita:
Art. 44
Al fine di dirimere eventuali gravi divergenze fra Soci o fra Sezioni, su richiesta di un Socio o di una Sezione interessata può essere nominato dal Consiglio Direttivo o dal Comitato Regionale competente un Collegio di Probiviri composto da tre membri, scelti tra i Soci che abbiano compiuto il quarantesimo anno di età e che siano iscritti all'A.R.I. da almeno dieci anni. Il più anziano dei tre membri è il Presidente di diritto.
Io propongo di fare eleggere da tutti i soci, per ogni regione d’Italia, un collegio di Probiviri, che dovrà restare in carica un settennato, e i componenti non potranno essere più rieletti. Tale collegio di probiviri in numero di tre, oltre a svolgere i compiti previsti dall'articolo 44, dovrà svolgere funzioni di GARANTE dello Statuto e delle decisioni prese o adottate dal Consiglio Nazionale.
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3-
1906 PRIMO NATALE
CON LA RADIODIFFUSIONE
Reginald A. Fessenden
Alla vigilia di Natale del 1906 da Brant Rock, nel Massachusetts, fu trasmessa a centinaia di chilometri di distanza la prima trasmissione radiofonica: due brani musicali accompagnati da un breve discorso. Per la prima volta il sistema realizzato una decina d’anni prima da Guglielmo Marconi (1874-1937), consistente nella trasmissione di impulsi elettrici da un circuito all’altro per mezzo di una particolare forma di energia raggiante, le onde radio, veniva utilizzato per qualcosa di diverso dalle comunicazioni telegrafiche. A mettere a punto la nuova tecnica era stato il fisico americano-canadese Reginald A. Fessenden (1866-1932). La radio riscontrò un immediato successo presso il pubblico. Basti pensare che nella sola Europa, nel 1938, gli abbonati alla radio erano più di 30 milioni.
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4-
Sempre più preoccupazioni per il clima
Allarme calotta artica
scomparirà in 150 anni
Effetto serra, ghiacci che si sciolgono, mari che aumentano. Gli scienziati da tempo hanno lanciato l'allarme per i guasti climatici sulla Terra. Nuovi dati sempre più preoccupanti si aggiungono a conferma dell'emergenza, una catastrofe che porterebbe alla scomparsa della calotta artica nel giro dei prossimi 150 anni.
Entro 300 anni la temperatura media potrebbe aumentare fino a 8 gradi con un aumento effettivo di ben 20 gradi nelle aree polari, la conseguente distruzione delle calotte (quella artica scomparirebbe già in 150 anni) e un innalzamento del livello del mare di circa 7 metri. Queste le previsioni del supercervellone del Lawrence Livermore National Laboratory che ha calcolato gli scenari oltre il 2100 e fino al 2300, il tutto calcolato in assenza di misure di mitigazione.
Ma l'emergenza, anche se non così apocalittica, è già in atto: record di uragani in numero e violenza, picchi dei fenomeni estremi, colonnina di mercurio in salita, riduzione dei ghiacci. Tutti concreti campanelli d'allarme da non sottovalutare, dicono gli scienziati. E si apre la sfida tra 189 Paesi. A Montreal via undicesima conferenza delle parti che aderiscono alla Convenzione quadro sui cambiamenti climatici (Cop11).
Una conferenza che rappresenta il primo banco di prova per il Protocollo di Kyoto dopo la sua approvazione definitiva lo scorso 16 febbraio. Nodo della questione non tanto e non più il Protocollo in sé ma il post-Kyoto. E, fanno sapere i rappresentanti istituzionali, non chiamatelo "Kyoto 2" perché l'obiettivo è andare oltre.
A Montreal si dovevano infatti definire le strategie globali per "governare" il cambiamento climatico dopo l'entrata in vigore del Trattato internazionale salva-clima, ma con scarsi risultati a causa delle grandi nazioni che temono di dover ridurre il “benessere” responsabile dell’inquinamento di anidride carbonica. I negoziati, che si sono chiusi il 9 dicembre, dovevano cercare di coinvolgere in un piano comune gli Stati Uniti e i Paesi in via di sviluppo, in particolare India e Cina, insieme agli altri Paesi industrializzati (Canada, Giappone e Australia) che hanno costituito nel luglio 2005 un accordo "Asia-Pacifico" per una riduzione dei gas serra su base volontaria tramite lo sviluppo di nuove tecnologie e soluzioni energetiche, ma i risultati sono stati scarsi per l’egoismo di alcune grandi nazioni.
Il Protocollo di Kyoto andrà avanti anche dopo il 2012 con ulteriori obiettivi di riduzione delle emissioni. E' quanto è stato deciso a Montreal, dove si sono riuniti i rappresentanti di 188 Paesi per discutere del futuro del pianeta. Il nuovo accordo, come quello precedente, non è stato sottoscritto dagli Stati Uniti, che però hanno firmato un documento di impegno a entrare in un "dialogo globale" sul futuro della lotta al cambiamento climatico. Niente impegni vincolanti, dunque, ma almeno non la posizione di totale esclusione degli anni passati.
Ma all’ultimo momento gli Stati Uniti hanno assunto una posizione più conciliante grazie all’intervento dell'ex presidente Bill Clinton, che nel suo intervento ha ricordato il dramma dell'uragano Katrina, troppo costoso per gli Stati Uniti sia sul piano umano che economico-politico, e ha parlato delle energie rinnovabili come la soluzione attuale al problema del mutamento del clima. La conclusione del vertice lascia quindi immaginare che entro due anni gli Stati Uniti, nonostante l’ostilità di Bush, aderiranno allo schema del Protocollo di Kyoto per il secondo 'budget period', magari proponendo degli emendamenti, ma accettando i target vincolanti.
Ma Montreal ha visto anche la prima riunione ufficiale dei Paesi che hanno ratificato il Protocollo di Kyoto (Meeting of the Parties to the Kyoto Protocol, ovvero Mop1). La Cop11 infatti mercoledì 30 novembre in seduta plenaria ha istituito la Cop/Mop (l'organo di gestione e governo del Protocollo).
Dal primo dicembre si sono svolti in parallelo i lavori della Cop, della Cop/Mop e degli organi sussidiari della Cop (Unfccc). Il clou dei negoziati di Cop e Mop è avvenuto nei giorni finali della conferenza, con l'arrivo di Capi di Stato, di governo e ministri dell'ambiente il 7 dicembre, mentre le conclusioni, scarse anche questa volta sono avvenute nel pomeriggio del 9, in sessione plenaria.
Mentre la Mop1 si occuperà dell'approvazione delle regole per la piena attuazione del Protocollo di Kyoto, lo scenario "Post Kyoto" sarà al centro dei lavori della Cop11. Il Protocollo impegna infatti i Paesi industrializzati che lo hanno ratificato a ridurre le proprie emissioni (nel periodo 2008-2012) nella misura del 5,2% rispetto ai livelli del 1990.
Considerando l'assenza di Usa e Australia come Stati parte, si presume che la riduzione effettiva sarà invece attorno al 3,5%. Gli esperti hanno calcolato che la concentrazione atmosferica di Co2 dovrebbe essere stabilizzata entro la fine del secolo ad un livello compreso tra 500 e 550 parti per milione. Per raggiungere questo obiettivo, le emissioni globali di anidride carbonica dovranno essere ridotte, entro il 2030, di circa il 30% e per il 2050 del 60%, almeno rispetto ai valori attuali.
Una concentrazione più elevata di Co2 comporterebbe un'intensificazione di fenomeni come uragani, inondazioni, siccità prolungate. Intanto le previsioni future riguardo al consumo energetico vedono un incremento notevole dell'impiego dei combustibili fossili.
Secondo il "Business As Usual Scenario" del World Energy Outlook 2005, dell'Agenzia Internazionale dell'Energia, il consumo mondiale di energia crescerà tra il 2004 e il 2030 di circa il 55%, determinando un aumento delle emissioni globali di Co2 per almeno il 60% rispetto ai livelli attuali. A fare la parte del leone le economie emergenti (Cina, India, Brasile, Indonesia, Sud Africa), che contribuiranno ai due terzi dell'aumento dei consumi e delle relative emissioni.
Per l’effetto serra
gli eschimesi fanno causa agli Stati Uniti
L'annuncio del ricorso alla commissione interamericana dei diritti umani
è stato dato alla conferenza di Montreal sul riscaldamento globale
Al lavoro in un igloo
Per una parte del mondo sentir parlare di effetto serra è questione di mezze stagioni che ormai non ci sono più e sullo sfondo il pericolo di cambiamenti ancora lontani e in parte da decifrare. Per un'altra parte del Pianeta il riscaldamento globale è una minaccia dannatamente seria e vicina. Tra queste minoranze in prima linea ci sono sicuramente gli eschimesi, che oggi hanno deciso di iniziare a difendersi da questo possibile tragico destino anche a colpi di carta bollata.
Gli inuit, i popoli tradizionali del Grande Nord americano e russo, hanno annunciato infatti la decisione di denunciare gli Stati Uniti alla Commissione interamericana dei diritti umani di Washington, organismo giuridico dell'organizzazione degli stati interamericani, per il massacro culturale e la minaccia fisica alla sopravvivenza dei popoli artici dovuta al cambiamento climatico.
Gli Usa infatti non solo sono i maggiori produttori di emissioni inquinanti della Terra, ma con l'arrivo di Bush junior alla Casa Bianca hanno anche ripudiato il protocollo di Kyoto per il contrasto dei cambiamenti climatici e si sono presentati alla conferenza mondiale in corso in questi giorni a Montreal con il non nascosto obiettivo di far fallire il rinnovo del trattato internazionale per gli anni successivi al 2012.
E' quindi Washington ad opporsi più di chiunque altro ad azioni per il taglio delle emissioni dei gas serra che minacciano la sopravvivenza dell'ambiente fisico del profondo nord così come lo conosciamo, mettendo a repentaglio di conseguenza la sopravvivenza delle popolazioni che lo hanno abitato per millenni. Da qui la decisione maturata dalla Conferenza circumpolare di passare alle vie legali.
La causa intentata dagli inuit, hanno spiegato a Montreal i loro rappresentanti, non è solo l'opportunità di ottenere una forte "moral suasion" nei confronti degli Stati Uniti, ma il ricorso a una vera e propria fonte di diritto riconosciuta a livello internazionale. "Chiediamo misure concrete adesso, non soldi", ha chiarito il delegato della conferenza circumpolare Paul Crowley.
La perdita delle barriere di ghiaccio polare dovuta all'innalzamento delle temperature sta già esponendo le coste artiche un tempo protette alla furia del mare.
"Il messaggio fondamentale che vogliamo far passare - ha spiegato Bob Corell, della American Meteorological Society - è che i cambiamenti climatici sono già in corso e al Polo viaggiano a un passo molto più spedito che nelle altre parti del globo".
Nel giro di appena trent'anni le temperature medie dell'Alaska sono salite di cinque gradi e sono gli stessi studi elaborati dalle autorità statunitensi, ha ricordato Corell, a pronosticare la necessità di traslocare 143 villaggi dell'Alaska nel giro di vent'anni per colpa del riscaldamento globale.
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5-
Fonti rinnovabili
Si sviluppa la produzione di energia elettrica alternativa al petrolio e al nucleare
Incentivi fotovoltaico, 3.666 richieste al “nuovo” Grtn
Grande successo degli incentivi per la produzione di energia fotovoltaica previsti nel decreto Map del 25 luglio 2005. Al 7 novembre le richieste pervenute al Gestore del sistema elettrico (Grtn), il soggetto attuatore delle tariffe incentivanti (delibera Autorità per l’Energia 188/05), avevano raggiunto quota 3.666: di cui 2.386 per impianti da 1 a 20 kW, per una potenza totale di 17.955 kW; 1.210 per strutture da 20 a 50 kW, per complessivi 54.975 kW e 73 per impianti con potenza maggiore a 50kW, per una potenza totale di 47.827 kW. I dati sono stati resi noti questa mattina a Roma dal presidente del Grtn, Carlo Andrea Bollino, intervenendo al convegno su “Ambiente e Energia per lo Sviluppo sostenibile”, organizzato dal ministero dell’Ambiente nell’ambito delle iniziative legate a QSN – Quadro Strategico Nazionale 2007-2013. “Un risultato senza precedenti”, ha commentato il presidente, “considerando che la potenza degli impianti fotovoltaici finora installati in Italia era di solo 7 MW. In pochi giorni è stata potenzialmente moltiplicata di oltre dieci volte. E anche per il secondo trimestre, le domande arrivate al Gestore del sistema elettrico sono già numerose, oltre mille”.
Bollino ha allargato poi il suo intervento allo sviluppo delle fonti rinnovabili in genere, la nuova missione del Grtn in seguito al trasferimento, dal 1° novembre, del ramo delle attività di dispacciamento, trasmissione e sviluppo della rete di trasmissione a Terna.
L’ Umbria fissa criteri per eolico e solare
Per favorire la produzione di energia rinnovabile in Umbria la giunta ha varato i primi atti previsti dal Piano energetico regionale, provvedendo a fissare i criteri ambientali e paesaggistici per la collocazione degli impianti eolici, ad abolire fuori dai centri storici ogni vincolo autorizzativo per collocare gli impianti solari termici senza serbatoio, a dare ai comuni la possibilità di semplificare riducendola a un solo atto l’autorizzazione per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili”. Lo ha detto stamane al Consiglio Regionale dell’Umbria l’assessore alle Attività produttive, Mario Giovannetti.
Giovannetti ha ricordato anche l’approvazione della legge reginale sull’inquinamento luminoso e il risparmio energetico, per la quale si sta costituendo il previsto gruppo di lavoro, e ha annunciato nuove misure allo studio e forme di sostegno al settore.
E.On realizzerà in Svezia 1.000 MW eolici
E.On realizzerà nel Mar Baltico svedese in Svezia 200 turbine eoliche, per una capacità complessiva di 1.000 MW. Lo ha annunciato il direttore di E.On Wind Sweden, Ulf Stjernfeldt, precisando che il piano del gruppo tedesco prevede tre fasi da 300-350 MW ciascuna, di cui la prima sarà completata entro il 2012.
La Svezia, dopo aver chiuso all’inizio dell’anno il reattore nucleare di Barsebaek (600 MW), punta ora sull’eolico. Attualmente, sono installati nel Paese scandinavo aerogeneratori per circa 500 MW.
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6-
Il worm si affaccia nella chat
Un messaggio balza sullo schermo: "Wow, vedi questo". Si accompagna a un file in arrivo. A mandarlo è un amico che conosciamo bene, tramite un programma di instant messaging installato sul computer. Ci fidiamo, apriamo il file, che sembra una foto. Sembra. In realtà è un worm e dal quel momento anche noi finiamo nella schiera degli 'appestati'. Il nostro computer invierà il worm, con la stessa tecnica, agli altri contatti memorizzati nel software instant messaging: in automatico e senza il nostro consenso.
Saremmo anche in buona compagnia, perché il fenomeno è ormai giunto a livelli da allarme rosso: i software di instant messaging (IM) sono diventati un campo minato per gli utenti. Negli ultimi tre mesi circolavano (e circolano ancora) 700 diversi tipi di minacce su reti IM, contro i 120 del primo trimestre 2005. La minaccia più importante, che rappresenta l'87 per cento dei casi, sono i worm. Agiscono come descritto nell'esempio: si auto inviano a tutti i contatti presenti nel computer infetto. Si propagano tramite un messaggio che accompagna un file oppure che contiene un link a un indirizzo web. Il file o la pagina web cercano di installare il worm sul computer della vittima.
In questo secondo modo agisce IM.Treba.AIM. È la minaccia del momento su reti IM; è stata scoperta due settimane fa. Non si limita ad auto propagarsi, ma può anche costringere il computer a continui riavvii e lo rende vulnerabile agli attacchi di un pirata, che può quindi rubare informazioni personali custodite su hard disk o digitate sulla tastiera (come gli estremi di una carta di credito).
A lanciare l'allarme è stato IMLogic, azienda specializzata in software per la sicurezza degli instant messaging. Ad aumentare, rileva IMLogic, non è soltanto il numero di diversi tipi virus e worm su IM, ma anche la loro diffusione e il livello di sofisticazione delle minacce. La causa del problema è che gli instant messaging sono ormai molto popolari. Secondo una ricerca di Pew Internet presso i teenager lo sono già più delle e-mail. Ognuno dei tre principali software IM (MSN, Aol e Yahoo!) riporta un traffico di circa un miliardo di messaggi al giorno.
Secondo molti esperti, il traffico IM mondiale, complessivo, nel 2006 supererà per la prima volta quello delle e-mail. Gli utenti di IM sono adesso 300 milioni, con una crescita del 200 per cento su base annuale. Sempre più gli utenti, soprattutto i giovani, preferiscono usare i messaggi istantanei per chiacchierare con gli amici. Le e-mail sembrano invece destinate a diventare un mezzo soprattutto per messaggi di lavoro, lunghi e impegnativi.
La forza degli IM è che meglio delle e-mail sembrano garantire un contatto stretto con gli altri utenti: permettono di vederne la presenza online e di comunicare con loro in tempo reale. Il loro punto debole, rispetto alle e-mail, è la limitata interoperabilità. Gli utenti dei principali software IM non possono cioè comunicare tra loro. Un problema che però sta per essere superato. Il primo passo sarà fatto da MSN e Yahoo!: a ottobre hanno annunciato che diventeranno interoperabili entro la primavera 2006.
Buona notizia per gli utenti, ma anche per i pirati: se gli IM diventeranno interoperabili come le e-mail, non ci saranno più barriere per la propagazione dei virus. Adesso invece ce ne sono esclusivi per ciascun software, che corrisponde a una particolare rete di IM. Quelli che funzionano su MSN sono i più diffusi, sostiene IMLogic. "I virus su IM crescono man mano che si diffondono i relativi software", dice a Repubblica. it Derek O'Carroll, managing director di IMlogic in Europa. Non solo: "Il problema è che queste minacce hanno caratteristiche molto particolari, che sfuggono almeno in parte alle difese degli antivirus tradizionali. Hanno inoltre un ciclo di diffusione molto più rapido di quello dei virus su e-mail. Gli sviluppatori di antivirus ci mettono dalle 48 alle 72 ore per approntare le difese contro una singola nuova minaccia scoperta: troppo tempo".
Quanto un virus per e-mail viene scoperto e comincia a essere riconosciuto dagli antivirus, ha solo appena cominciato a diffondersi. Nello stesso tempo, un virus su IM ha già fatto invece il giro del mondo. La ragione è che questi virus sfruttano a proprio vantaggio i punti di forza degli IM: "si inviano soltanto agli utenti che risultano attivi nella lista dei contatti del computer infetto", spiega O'Carroll. "Vanno al bersaglio con certezza. I virus su e-mail sparano invece nel mucchio, pescando tra indirizzi che potrebbero essere ormai inattivi".
"Un altro problema", aggiunge Theis Søndergaard, cofondatore di Bull Guard, azienda che produce software per la sicurezza, "è che questi virus, per quanto diffusi, sono una minaccia ancora piuttosto nuova, poco conosciuta all'opinione pubblica. Gli utenti non si aspettano di ricevere un messaggio istantaneo fasullo e infetto dai propri amici in lista. Non c'è ancora la percezione che i messaggi possono essere pericolosi quanto gli allegati delle e-mail".
Ma che cosa possono fare gli utenti da casa per proteggersi? Le cattive notizie non sono finite. "Ben poco", riconosce O'Carroll, "a causa dell'inefficacia degli attuali antivirus contro minacce che si diffondono così rapidamente". Bisogna quindi "tenere il proprio antivirus sempre attivo e aggiornato; ma non solo: anche restare extra vigilanti e sospettosi all'arrivo di ogni messaggio che contenga un indirizzo Web o un trasferimento di file". C'è da diventare paranoici. La speranza e la previsione di Søndergaard è però che "le future versioni dei popolari software IM conterranno regole contro i virus. Non bloccheranno il fenomeno, ma ne spunteranno l'efficacia".
Per le aziende, invece ci sono già prodotti professionali specializzati in virus IM. Non resta quindi che fare leva sul senso del sospetto. E trattare ogni messaggio contenente link o un trasferimento di file come se fosse un'e-mail con allegato. "Non accettare il file, non cliccare sul link", dice Søndergaard. "Se proprio si è curiosi, chiedere lumi all'utente che ci sta inviando il messaggio. Se non ci risponde, probabilmente sta combattendo in quel momento per strappare il proprio computer dalla morsa del virus...".
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7-
Internet, dal suono delle tastiere
l'ultimo pericolo per la sicurezza
Berkeley, un algoritmo capisce quello che si scrive dal rumore dei tasti Allarme dei ricercatori: basta un microfono per rubare password e dati
Quando scrivete al computer cose che non volete si sappiano in giro, fate attenzione a orecchie indiscrete. Sì, orecchie, avete capito bene. Secondo un gruppo di scienziati americani, infatti, il suono dei pulsanti premuti sulla tastiera è sufficiente per capire cosa si scrive.
L'allarme viene dalla University of California, Berkeley, dove un gruppo di ricercatori guidati dal professor Doug Tygar ha messo a punto un algoritmo in grado di analizzare i suoni prodotti dai tasti di un computer e di riconoscere il 96 per cento dei caratteri dattilografati. Secondo gli scienziati americani, il sistema non è disturbato dai rumori di fondo (musica o suonerie di cellulari). Quel che è più stupefacente è che l'algoritmo fa il suo dovere indipendentemente dal modello di tastiera e da chi la usa.
A rischio non sono tanto gli impiegati fannulloni che passano il loro tempo in ufficio a scambiarsi messaggi ed e-mail con gli amici. La tecnica messa a punto a Berkeley potrebbe essere usata da malintenzionati per impossessarsi delle password e dei dati sensibili di ignari navigatori. Un'evoluzione dei programmi (i cosiddetti keylogger) che si installano nei pc e prendono nota delle lettere premute sulla tastiera.
"Non stiamo parlando di un attacco esoterico", ha spiegato il professor Tygar. "Basta qualche conoscenza informatica. Con un microfono parabolico si possono carpire i segreti anche fuori dalla stanza, ma sono sufficienti componenti comuni: per il nostro esperimento abbiamo usato un microfono da 10 dollari".
L'algoritmo dei ricercatori americani si basa sul fatto che ogni tasto fa un rumore diverso, che può essere isolato facilmente dal momento che un utente medio non riesce a dattilografare più di trecento caratteri al minuto. Inoltre, il sistema agisce su una logica probabilistica, ed è tarato sulla lingua inglese. In questo modo, gli errori originari vengono corretti con controlli successivi, basati ad esempio su correttori grammaticali e ortografici.
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8-
Il Grande fratello ci entra in casa
STAMPANTI SPIA!
Codice nascosto scatena la polemica
Le laser a colori stampano sul foglio dei caratteri invisibili
che possono anche condurre all'identificazione dell'autore
Sono coinvolti tutti i maggiori produttori di stampanti
Che si difendono: "Serve per smascherare le contraffazioni"
Se possedete una stampante laser molto probabilmente tutti i documenti che avete stampato sinora portano la vostra firma. Non una scritta visibile ad occhio nudo, ma una sorta di codice che può emergere dal foglio solo attraverso una particolare illuminazione e una lente d'ingrandimento.
Sono le tracce che quasi tutte le stampanti laser a colori in commercio inseriscono silenziosamente in ogni pagina. Riportano il numero seriale della stampante e la data di stampa della pagina. Se il numero seriale è stato registrato dall'acquirente, come spesso accade, ogni singola pagina rivela di fatto il nome di chi l'ha scritta, accessibile a chiunque abbia accesso al codice di interpretazione.
Solo da pochi giorni si conoscono i motivi e i dettagli di quella che molti additano come una violazione delle elementari regole di riservatezza. I tecnici della Electronic Frontier Foundation (EFF), la storica organizzazione californiana che dal 1990 difende le libertà civili nel contesto tecnologico, hanno infatti decifrato parte del codice di marchiatura di una stampante Xerox. Utilizzando un fascio di luce blu e un microscopio, hanno scoperto che ogni pagina viene marchiata con microscopici puntini gialli, organizzati in un rettangolo la cui altezza misura poco più di un centimetro. La combinazione dei puntini è in grado di rilevare, oltre il codice seriale della stampante, anche la data e l'ora di stampa.
Secondo la EFF l'impatto di questa tecnologia sulla libertà di espressione è devastante: "Uno strumento di comunicazione che viene usato tutti i giorni può diventare uno strumento di sorveglianza governativa". A spaventare è la possibilità che pamphlet, documenti politici, pagine di informazione non allineata possano essere tracciati e registrati per qualsiasi finalità. Fatti del genere, continua il comunicato della fondazione, mostrano "come i governi e le industrie private scendono ad oscuri patti per indebolire la nostra privacy manomettendo strumenti quotidiani come le stampanti".
Se fino a ieri i codici erano accessibili solamente ai loro creatori e alle agenzie governative che ne avessero fatto richiesta, oggi possono essere letti e interpretati da tutti. La EFF ha rilasciato anche una piccola applicazione che è in grado di decifrare la griglia dei puntini di una stampante Xerox e sta lavorando per decifrare le tracce di altre.
I produttori di stampanti fanno sapere che l'identificazione viene utilizzata solamente per prevenire la contraffazione di documenti o banconote. Un portavoce di Xerox ha dichiarato al Washington Post che la tecnologia è stata messa a punto anni fa in cooperazione con agenzie governative e banche. Non si conoscono quando e in che modo sia stato usato il sistema, ma sembra che il governo olandese abbia già utilizzato la tecnologia per smantellare un'organizzazione di falsari di biglietti ferroviari.
Non sono mancate anche prese di posizione ufficiali. Un legale della Electronic Frontier Foundation ha inviato al servizio segreto americano, il corpo speciale che si occupa, tra l'altro, di falsificazioni e reati informatici, una "Freedom of Information Request", un atto formale che consente ai cittadini di richiedere documentazione conservata negli archivi delle diverse agenzie governative Usa. La richiesta reclama una semplice risposta ad un altrettanto semplice domanda: quanti sono i dispositivi tecnologici che possono spiare le nostre abitudini di tutti i giorni?
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9-
Da: Giancarlo Moda [i7swx@yahoo.com]
SPERIMENTARE
ROOFING FILTER PER IC756 I-II-III
Carissimi possessori di IC756, tutti, un mio amico con il quale sto collaborando a sperimentazioni di modifiche su apparati commerciali radiantistici mi ha scritto il seguente messaggio. E' in inglese ma ne riporto il "succo” in italiano... dopo:
Subject: EXPERIMENTATION
Hi Giancarlo:
I downloaded service manuals for the Icom Pro series and one could add 1st IF crystal roofing to these radios. The 1st IF frequency is 64.455 Mhz on both rigs. If enough people want to experiment perhaps George @ INRAD may be convinced to order filters in this frequency. I have a filter ordered for my IC-756, same frequency as the IC-775 and 776 series and will wire it into a Rx only path. I plan on being able to remotely switch it in or out of the circuit. I'll post my results on INRADS message board and dk.mods. On the FT-980 Yaesu the Roofing filter modification will be a plug in like the Icom 765 and 775 series. George has filters on order for this radio and I will post these results on dk.mods and George's message board also.
73's Charlie W5VIN
W5VIN ha discusso con l'INRAD sulla possibilita' di produrre un roofing filter per l'IC756 II - III. Ci potrebero essere delle possibilita' se arrivano in INRAD un certo numero di richieste per tale opzione.
Qualcuno di voi si ricordera' della mia campagna su alcuni newsgroup, molti mesi fa, per ottenere dalla INRAD un roofing filter per vari apparati. L'INRAD ha accettato l'idea guardando ai seguenti apparati:
Omni VI serie (incluso Omni V)
IC-775
FT-1000
IC-765
TS-950SDX .
Ebbene, la campagna fu positiva sia in Italia che all'estero. Come ho gia' riportato in una precedente discussione, l'INRAD ha annunciato i roofing filter per IC775 ed IC765.
Se avete un IC756 e volete renderlo piu' performante ... non aspettate la pappa in mano .... scrivete alla INRAD:
INRAD@rosenet.net
Dear Sirs,
I am interested in the IC756 II o III ROOFING FILTER.
Thanks and best 73
(nome/nominativo)
Visitate il Web INRAD: http://www.QTH.com/inrad
73 e buona attesa
Gian
I7SWX
F5VGU
W1-I7SWX
I-QRP #571
G-QRP #10241
Ruolo d'Onore ARI # 387
www.qsl.net/i7swx
SWL I1-10089; ex I1SWX, I5SWX, I2SWX, I0SWX
Presidente
ARI - Sezione di Cassano delle Murge BA 70.10
www.qsl.net/iz7ath/aricassano
Stazione Club: IQ7MU
I-QRP # 669
Stazioni Speciali: II7JP ; II7PAX
Diploma Parco dell'Alta Murgia
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10-
L’AUTOCOSTRUZIONE
NON E’ MORTA
E NEMMENO E’ DA “QUATTRO SOLDI”
Giancarlo Moda – I7SWX *
Carissimi Colleghi,
Si parla spesso che il radiantismo e’ oramai come il mercato dei telefonini e che i radioamatori non hanno piu’ nulla da dire!
Beh, ritengo che questo sia non vero. Oggi i radioamatori hanno ancora molto da dire ed anche se la maggior parte di noi OM e’ pronto a sborsare un sacco di soldi per nuovi e sempre più nuovi apparati commerciali, che non hanno molto di tecnologicamente avanzato nella parte radio (a favore dei radioamatori) ma tante “campanelle e tanti fischietti” (bells and whistles) che ci “fregano” come si fa con le allodole. Non sono i semplici progetti da “quattro soldi” per quanto riguarda la semplicità circuitale e/o l’uso di componenti che costano quattro lire.
Ci sono molti progetti radiantistici a livello avanzato che danno molti anni di distanza ai produttori commerciali. Progetti che in particolare vedono l’Europa davanti anche ai colleghi statunitensi.
Progetti avanzati che vedono partecipazione di radioamatori da quasi tutte le parti del mondo. Sono progetti che si riflettono anche sulla progettazione industriale di apparati militari e commerciali.
I radioamatori hanno ancora da imparare, ma da altri radioamatori e non dalle case costruttrici!
Molti di voi sanno quanto io ogni tanto faccia un po’ di “reclam” dei progetti europei, in particolare il “CDG2000” e lo “STAR”, ambedue di origine inglese.
Certo e’ che questi progetti non sono da tutti. Hanno una complessità di assemblaggio che richiede una certa conoscenza di saldatura, radiotecnica, software e quanto associabile. Sono anche dei progetti che possono essere portati avanti da gruppi di OM tra i quali vi siano alcuni con le specifiche conoscenze, ideali progetti che potrebbero essere portati avanti dalle Sezioni ARI.
Vi aggiorno con la situazione dello STAR, conosciuto anche come “Pick-A-Star”. Lo STAR e’ un trasmettitore-ricevitore hardware-software che ha molto di avanzato anche agli apparati di “grido” tipo l’IC7800, il FT9000 e tutti glia ltri che cominciano a fare un uso più “intelligente” del DSP.
Visto che il Natale e’ prossimo e desiderato farvi un regalo, magari non troppo costoso e siete in grado di poter poter portare avanti il progetto, magari e possibilmente assieme ad altri colleghi.... pensate ad un investimento intorno ai 1000-1500 Euro .... un po’ di lavoro, la soddisfazione operativa un po’ tardiva, visto che ci vogliono piu’ di cinque minuti per assemblare un progetto del genere.
Soddisfazione tardiva si, ma che con “quattro soldi” vi mette avanti, tecnologicamente e come risparmio finanziario, ai possessori di IC7800, IC756III, FT9000 o FT2000 e similari.
Tanto per darvi un’idea di come e’ stato portato avanti il progetto STAR da parte di G3XJP vi riporto un elenco aggiornato degli OM associati al progetto ed autocostruttori. Troverete nell’elenco un folto numero di radioamatori siriani (YK). La ragione di tale presenza e’ molto semplice. YK1AO, Omar, e’ un professore dell’Università di Damasco ed ha deciso di utilizzare il progetto dello STAR come progetto universitario del Dipartimento di Telecomunicazioni. Gli studenti studiano, discutono e costruiscono lo STAR acquisendo cognizioni ed esperienze alquanto avanzati, rimanendo proprietari dell’apparato. S’intende, hanno dovuto sostenere gli esami per la patente e licenza di radioamatore.
Visitate la pagina web, sotto riportata, non vi farà male....
73 e Buon Natale
Giancarlo Moda, I7SWX
A_list_of_STAR_people
Un elenco delle persone coinvolte nel progetto STAR
Progetto ideato e supportato da:
Peter Rhodes, G3XJP
Members of this Group without whose efforts,
STAR would not be as she is today.
Associati di questo gruppo senza il cui aiuto
STAR non sarebbe quello che e’ oggi.
Bill Carver W7AAZ
Bob Larkin W7PUA
Giancarlo Moda I7SWX
Harold Johnson W4ZCB
Jim Tonne WB6BLD
Johan Forrer KC7WW
Keith Whitehouse G3OHN
Lyle Johnson KK7P
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STARS SO FAR (or a close relative)
STAR Assemblati ad oggi (o quasi)
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Built and on the air:-
Costruiti ed Operanti:-
Eddie G0SEY x2
Paul G0OER
Alan G3TIE
Mike G3XYG x2
Harry G3NHR
David G4HMC
Les GW3PEX x2
Peter G3XJS
Peter G3XJP
Harold W4ZCB
John G6AK/G8IXX
Paul G3ZCU
Jim G3ZQC
Lars SM0ANH
Jim G3RTD
John G3GIH
Malcolm G4DMH
Kevin G6JNA/M0KHZ
Steve G6ALU
Alessandro…….. IK6FWJ
Merv GW3VXC
Roy F5VJM/G3RZC
Ray G4TZR
Brian VE7JKZ
Michel F1CHM
Geoff M0ORE
Ron G4IZS
Vasil LZ1QB
Achim DH2VA/HB9DUN
Ed HA5RXZ
Steve G4ZDU
Dave G0MXW
Harry VK2DD
Robert G3WKU
Hari VU2GHB
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Reported as definitely started, at least:-
Riferiti come gia’ iniziati:-
Harold W4ZCB 2nd
Alan G3TIE 2nd
Michel ON4MJ
Mark KC0OHJ
Andy G8HCK
Lyle KK7P
Alan G8ETU
Bob M0CSV
Rod G3KEL
John GI4XAP
Omar YK1AO Progetto Gruppo Universita’ di Damasco-Siria
Sumou YK1BD
Sanabel YK1BE
Muhammad YK1BF
Yousuf YK1BG
Farah YK1BI
Ranya YK1BJ
Ammar YK1BK
Gary M0JJH/G7SJF
George GM3JGS
Paul M1PAF
Peter M1BCV
Fred M0ICW
Ian G4IUZ
Mike G4CDF
Steve G4TIO/F5VJS
Mark EI7IZ
Giuliano I0CG
Duncan G4ELJ
Peter G4DYT
Markus DO1KMF
Andrew M0GJH
Pete G8DLZ
Manfred DK5RM
Meghan KC0RUE and Dave KC0RUD
Len G6YZB
David VA7DMS
Leon 9Y4RL
Graham G4NMD
John G3YPZ
Paul VK3XDE
Lou W8LI
Jim N2GO
Phil M0PDK
Gopan VU3HPF
Ramakrishnan VU3RDD
Pramod VU2TTP
"RC" KC5WA
Graeme G4NVH
Ian GW8OGI
Dan KE5GNI
Dall’elenco possiamo rilevare che solo due italiani sono attivi nella costruzione dello STAR. Mi sembra un peccato che non ce ne siano altri che si cimentino in un cosi’ valido progetto e perdano l’occasione di avare un ricetrasmettitore che si aggiorna nel tempo e che probabilmente sara’ sempre un passo o due avanti ad altri ed in particolare agli apparati commerciali.
To visit the group on the web, go to:
Per visitare la pagina web del gruppo, andare a:
http://uk.groups.yahoo.com/group/picastar/
*
* Giancarlo Moda, I7SWX, F5VGU, W1-I7SWX
* Membro: ARI (1959 - Ruolo d'Onore ARI # 387) e RSGB (1965)
* I-QRP #571
* G-QRP #10241
* E-mail: i7swx@yahoo.com
* Presidente: ARI Sezione Cassano delle Murge (BA 70.10)
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11-
Giorni |
Mese |
Evento |
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2 |
Marzo |
Meeting Casinalbo |
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26 |
Marzo |
Meeting ARI Fidenza |
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30 |
Aprile |
Convegno Magenta ATV |
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13-14 |
Maggio |
Convegno EME |
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15 |
Agosto |
Ferragosto in Radio 432 UP |
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16-17 |
Settembre |
Symposium di Orvieto |
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14-15 |
Ottobre |
42° Convegno Romagna 50 MHz VHF UHF SHF |
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12-
Da Erminio Cioffi Squitieri
A.R.I. Sala Consilina
DIPLOMA “I RADIOAMATORI FAMOSI”
FARA “Famouse Amateur Radio Award”
REGOLAMENTO
La sezione ARI di Sala Consilina (SA), istituisce il diploma permanente denominato “I RADIOAMATORI FAMOSI”.
Scopo – Lo scopo e’ quello di collegare / ascoltare o aver collegato o ascoltato stazioni fisse o portatili, localizzate nei vari countries che hanno dato i natali ai radioamatori presenti nell’elenco di seguito riportato.
Bande e Modi – Sono validi i collegamenti o gli ascolti effettuati in qualsiasi banda e modo di emissione incluse le WARC. Sono validi i collegamenti effettuati a partire dal 1 Gennaio 1970.
Versioni – Il diploma viene rilasciato in 2 versioni: HF; 50MHZ/VHF/UHF (per la versione HF bisogna aver collegato almeno 10 countries della lista invece per la versione 50/V/U sono sufficienti 6 countries per il rilascio del diploma)
Diploma - Per ottenere il diploma bisogna aver collegato/ascoltato i countries di seguito elencati (10 per la versione HF e almeno 6 per le versioni Satellite e 50/V/U.
I countries sono i seguenti:
1) Argentina LU (LU1SM C.L. Menem, ex presidente dell’Argentina)
2) Bolivia CP (CP1CL Dr. H. Panzer, ex presidente della Bolivia)
3) Brasile PY (PY1JKO J.K. de Oliveira, ex presidente del Brasile SK)
4) Cook ZK (ZK1AN Sir T. Davis, Presidente delle isole Cook)
5) Giordania JY (JY1 Re Hussein di Giordania SK)
6) India VU (VU2SON Sonia Ghandi)
7) Italia I (I0FCG Sen. Francesco Cossiga, ex Presidente Rep. Italiana, I2NSF A. Fogar)
8) Libano OD (OD5LE Emil Lahoud, presidente del Libano)
9) Marocco CN (CN8MH Hassan II, Re del Marocco SK)
10) Monaco 3A (3A0AG Alberto Grimaldi, Principe di Monaco)
11) Nicaragua YN (YN1AS Gen. A. Somoza, ex Presidente del Nicaragua)
12) Oman A4 (A41AA Q. Bin Said Al-Said, Sultano dell’Oman)
13) Perù OA (OA4FB F. Belante Terry, ex Presidente del Perù)
14) Polinesia Francese FO (FO5GJ Marlon Brando)
15) Polonia SP (SP3RN Padre Massimiliano Kolbe)
16) Russia UA (UA1LO Yuri Gagarin astronauta)
17) Spagna EA (EA0JC Juan Carlos de Borbone, Re di Spagna)
18) Tailandia HS (HS1A Bhumiphol Adulayadej, Re di Tailandia)
19) USA A-N-K-W (N6YOS Priscilla Presley)
Non e’ necessario l’invio delle QSL che comunque potranno essere richieste in caso di necessità di controllo.
Richiesta - La richiesta del diploma deve essere inviata allegando 10 Euro per rimborso spese unitamente ad un estratto log.
L’indirizzo presso cui inviare le richieste e’ il seguente: ARI sezione di Sala Consilina, Casella postale n.11, cap 84036 Sala Consilina (SA).
Sara’ stilato un elenco annuale dei diplomi rilasciati che sarà pubblicato su Radio Rivista.
Per informazioni e per ricevre i moduli per la richiesta del diploma potete contattare l’award manager
IZ8AJQ Erminio via e-mail all’indirizzo iz8ajq@amsat.org
oppure telefonicamente al numero 338 8320790.
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13-
Da ik4iro Vittorio Moretti
Nei giorni 11-12 Marzo 2006 presso la sede della Sezione ARI di Modena e organizzato dalla stessa avrà luogo il:
XLVIII SYMPOSIUM VHF-UHF-SHF
P R O G R A M M A
SABATO 11 MARZO 2006
* Ore 9.30 “SDR : software defined radio”
o Relazioni:
“Winrad ” di Alberto di Bene - i2phd.
“Flexradio Systems SDR-1000 HF/VHF - Open Source Software Defined Radio” di Giuseppe Campana –ik3vig.
“ARBA: rete per radioamatori " di Nico Palermo- iv3nwv.
* Ore 13.00 Pranzo.
* Proseguo e chiusura lavori.
* Riunione manager nazionali
DOMENICA 12 MARZO 2006
* Ore 8.30 Apertura del SYMPOSIUM.
* Ore 9.00 Saluto a tutti gli intervenuti da parte della Presidenza del Symposium.
* Ore 9.30
o Premiazioni Contest.
o Dibattito tra manager e intervenuti.
o Relazioni.
o Saluto di commiato a tutti gli intervenuti.
* Ore 13.00 Pranzo.
Come arrivare per chi proviene dalle autostrade.
* Uscire dall’autostrada A1 a Modena Nord.
* Prendere la tangenziale tenendo la direzione Bologna.
* Prendere l’uscita Sacca (uscita 10 della tangenziale).
* Mantenere la destra per poi proseguire in direzione centro.
* Proseguire lungo Viale A.L. Marmora.
* Al secondo semaforo tenere la destra per via delle Suore.
* Girare quasi subito a sinistra in via del Tirassegno.
* Dopo un centinaio di metri si troverà sul lato sinistro il bar del circolo Meta.
* Arrivo.
* Indirizzo Sede: presso Circolo Meta, Via del Tirassegno.
ATTENZIONE:
* Durante le prime ore della giornata sarà attiva la frequenza d’appoggio del ponte R7 alfa (145.787,5 Mhz) della Sezione di Modena.
* Stazione APRS “Symposium” su frequenza 144.800.
* Per informazioni è possibile telefonare ai seguenti numeri:
o I4TZO 3289646331 - 0536882724
o IK4IRO 3394592888
o I4BBC 059335083 - 03392694360
o IK4UOP 059394632
* oppure mandare un’e-mail a: symposium@arimodena.it
* Per chi proviene con treno sarà disponibile una navetta.
* Coloro che vorranno fermarsi la notte di sabato potranno pernottare presso locali convenzionati.
* Per coloro che non fossero interessati alla manifestazione relativa alla mattinata di Domenica sarà possibile una visita guidata a luoghi di interesse della città di Modena.
* E’ possibile inoltre visitare il sito della Sezione : www.arimodena.it al link “Symposium” dove sono presenti notizie relative alla manifestazione come prezzi e informazioni alberghiere.
* N.B. : Per una migliore organizzazione e per ovvi problemi di prenotazione di pranzo, cena e pernottamento tutti coloro che intendono usufruire di tali servizi sono pregati di darne avviso entro il 10 Febbraio 2006 agli organizzatori specificando il numero di persone.
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14-
Da Giancarlo Moda i7swx
ARI / Sezione Cassano delle Murge *BA 70.10*
Nuovo Ripetitore UHF
Oh noooo, un altro ripetitore !!!!!
Ebbene si!!!!
La Sezione ARI di Cassano delle Murge (BA 70.10) ha deciso di installare un proprio ripetitore in UHF per far si che la voce del proprio Presidente fosse udibile da tutti i soci o quasi. L'idea e' forse venuta perche' il nostro Esimio Presidente non si fa quasi mai sentire in V-UHF o, forse, a seguito del commento di qualche burlone locale che ha asserito che il nostro Presidente e' un po' "terremotato" ... forse e' la zona in cui si trova ... o forse sono quelle specie di antennette di plastica e filacci autocostruiti e buttati sul tetto, di cui si vanta ... che probabilmente lo rendono proprio come un segnale di "una stazione DX" o tsunamata ....
Sono proprio bravi sti 'uaglio' !!!!
RIPETITORE UHF: R U 6
Frequenza: 430.150 MHz
Shift IN: +1600 kHz
Nominativo: IR7UAX
Altezza Postazione: 460 mt circa slm
Il ripetitore e' ancora in fase di sperimentazione. Stiamo cercando di migliorare l'operatività in modo da poter coprire una giusta area onde permettere l'accesso e l'uso a tutti i soci della sezione, oltre agli altri OM della geografia coperta.
In particolare per i radioamatori della zona 7 e' apprezzato un rapporto sulla ricezione ed aggancio eventuale del ripetitore, oltre ad eventuali interferenze con o di altri ripetitori sulla stessa frequenza.
Se qualche amico ne ha la possibilita' e la disponibilita', stiamo cercando delle cavità UHF da poter utilizzare onde per migliorarne la funzionalita' ed operativita'.
Per le comunicazioni e-mail si prega di indirizzare a:
Giancarlo MODA, I7SWX, F5VGU, W1-I7SWX
I-QRP #571, G-QRP #10241
Ruolo d'Onore ARI # 387
www.qsl.net/i7swx
Presidente
ARI - Sezione di Cassano delle Murge BA 70.10
Stazione Club: IQ7MU
I-QRP # 669
Stazioni Speciali: II7JP ; II7PAX
Diploma Parco dell'Alta Murgia
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15-
Posta elettronica certificata
scatta la sperimentazione
A regime il servizio permetterà di mandare una raccomandata
dal pc di casa a solo 39 centesimi al posto degli attuali 2,8 euro
La prima fase durerà tre mesi, 14 ministeri coinvolti
Al via la sperimentazione della posta elettronica certificata. Si chiama PEC e snellirà la comunicazione tra i vari uffici della pubblica amministrazione e tra questi e i cittadini. Già da venerdì, in occasione dello sciopero generale, le comunicazioni degli avvisi sulla mobilitazione verranno infatti inviate con il nuovo sistema che permette di inviare e ricevere documentazione elettronica con un elevato livello di sicurezza, garantendo per di più valore legale ai messaggi.
Il ministro per la Funzione Pubblica, Mario Baccini, e l'amministratore delegato di Poste Italiane, Massimo Sarmi, alla presenza del ministro dell'Innovazione Lucio Stanca, hanno firmato oggi l'accordo che fa seguito al protocollo d'intesa siglato nel luglio scorso allo scopo di sviluppare insieme un sistema di comunicazioni integrate (digitali e ibride quali raccomandata on line, telegramma on line, lettera on line, fax certificato) in grado di favorire e rendere rapido e sicuro il dialogo tra le amministrazioni e tra queste e i cittadini.
Ma saranno consistenti anche i risparmi: basti pensare ad esempio che, una volta a regime, il servizio permetterà di mandare una raccomandata dal proprio computer di casa pagando solo 39 centesimi invece degli attuali 2,8 euro. Il servizio di posta elettronica certificata consente di inviare e ricevere documentazione elettronica con un elevato livello di sicurezza e di fornire valore legale al processo di consegna dei messaggi, grazie ad un sistema di notifiche che attestano, oltre il riferimento temporale certo di accettazione e di consegna, l'integrità del contenuto oggetto della trasmissione. La diffusione della PEC avverrà attraverso la piattaforma EPM (Electronic PostMark), la tecnologia che consente di inviare in tutta sicurezza documenti in formato elettronico già utilizzata in molti paesi.
La sperimentazione prevede una prima fase di tre mesi che coinvolgerà 14 ministeri, le prefetture, 20 sedi d'Avvocatura dello Stato, INPDAP, INAIL e INPS e consentirà una consistente riduzione della spesa pubblica. "Da subito - ha spiegato Baccini - la spesa pubblica potrebbe passare dagli attuali 8,2 milioni a 500.000 euro l'anno con un risparmio di 7,5 milioni solo per la funzione pubblica, in linea con la lotta agli sprechi messa in campo dal governo".
Stanca ha spiegato che da pochi giorni in Italia ci sono tutte le norme per la raccomandata digitale ed il nostro "è il primo paese a livello europeo ad aver introdotto questa innovazione". Il ministro ha poi ricordato che dal primo gennaio entrerà in vigore il codice digitale della Pubblica amministrazione che darà il diritto a ciascun cittadino di comunicare con le amministrazioni tramite e-mail certificate".
Sarmi ha assicurato che questi nuovi servizi non avranno impatto negativo sui conti di Poste Italiane, perchè si tratterà di "ricavi aggiuntivi, non sostitutivi di quelli tradizionali". Basti pensare, ha spiegato, che "sui ricavi di 9 miliardi di euro del 2004 il 10% proveniva da servizi che tre anni fa non esistevano".
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16-
Da IK8JZK Ruggero Billeri Napoli.
Onde e loro propagazione (undicesima parte)
PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA RICEZIONE RADIO
IL CAMPO ELETTROMAGNETICO
Per comprendere esattamente l'essenza della radio-ricezione, dobbiamo ampliare un poco quanto esposto nella prima parte. Abbiamo parlato fin'ora soltanto di una tensione elettrica esistente tra l'antenna e la terra, a cui si deve l'irradiazione dell'energia elettromagnetica. Questa nozione, tuttavia non e' del tutto sufficiente. Dobbiamo cioe', considerare ora in che cosa consiste la POTENZA ELETTRICA. Gia' nella vita giornaliera sappiamo, per esempio, che sulle lampadine elettriche o sugli elettrodomestici e' indicata la potenza elettrica dissipata (indicata in Watt) dallo stesso apparecchio utilizzatore, quindi l'unita' di misura della potenza elettrica e' il Watt (W). Sappiamo anche che la valvola di sicurezza o interruttore magneto-termico puo' saltare o scattare se, alle prese di corrente viene connesso un'apparecchio utilizzatore che dissipa una potenza superiore a quella che puo' fornire la linea stessa. Da cio' rileviamo che non e' solamente la tensione che determina la potenza elettrica, ma essa e' anche determinata dalla corrente, poiche' quello che determina la fusione delle valvole o l'apertura dell'interruttore magneto-termico e' il passaggio di eccessiva corrente. E questa corrente e' tanto piu' forte quanto maggiore e' la potenza che deve dissipare l'apparecchio utilizzatore. D'altra parte, pero', la corrente secondo la legge di Ohm e' tanto piu' grande quanto piu' e' alta la tensione. Sono percio' questi due valori insieme che determinano il valore della potenza. Detto con altre parole la potenza elettrica e' data dal prodotto della tensione per la corrente. Quando manca uno di questi due fattori non vi puo' essere dissipazione di potenza. Da queste spiegazioni possiamo rilevare senz'altro che tra l'antenna e la terra non esiste soltanto una tensione, ma che e' assolutamente necessario, per irradiare una potenza elettrica, che nell'antenna scorra anche una corrente. Ed e' effettivamente cosi. Attorno ad un'antenna percorsa da una corrente si formano, oltre a linee di forza elettrica, anche linee di forza magnetiche. Tutto cio' che abbiamo appreso sulla liberazione di linee di forza elettrica nelle parti precedenti, possiamo applicarlo anche con le linee di forza magnetiche. Vediamo cosi' che un'antenna che irradia energia irradia tanto campi elettrici quanto campi magnetici, i quali si concatenano fra di loro all'infinito nello spazio e
rappresentano insieme l'energia irradiata. Si parla allora di CAMPO ELETTROMAGNETICO che viene prodotto dall'azione comune di corrente e tensione.
RICEZIONE DELLE RADIO ONDE
Sappiamo ora che in base alle spiegazioni della prima parte, che cosa dobbiamo intendere per radio-onde. Si tratta di energia elettromagnetica che attraversa lo spazio con la velocita' della luce e che corre fino a tanto che non viene assorbita completamente dall'ambiente circostante, che puo' essere per esempio, il suolo, gli agglomerati delle case delle grandi citta', oppure l'acqua degli oceani. Non si deve ora pensare che l'energia irradiata dal trasmettitore sparisca completamente; la natura non lo permetterebbe mai. L'energia puo' sempre e soltanto venire trasformata in un'altra; con cio' puo' anche capitare che la nuova forma di energia non sia piu' percettibile ai nostri sensi o ai nostri apparecchi. All'osservazione superficiale si puo' avere l'impressione che essa si sia dileguata. Come stanno le cose nel nostro caso? L'energia elettromagnetica penetra nel suolo od in qualche altro corpo solido o liquido, e la' viene trasformata in energia termica. Poiche' la quantita' di energia irradiata dal trasmettitore viene suddivisa in un'immenso spazio, noi non percepiamo assolutamente nulla di questa energia termica sorta per mezzo di tale assorbimento, poiche' l'aumento della temperatura che ne viene prodotto e' incommensurabilmente piccolo. In ogni modo, l'energia ai fini della radioricezione e praticamente perduta. Questa supposizione possiamo porla senz'altro alla base delle nostre seguenti considerazioni. Poiche' l'energia irradiata dal trasmettitore viene ricevuta da un'immenso spazio e, come si e' detto, essa subisce nel suo cammino verso il ricevitore un rilevante assorbimento, dobbiamo calcolare che perfino ad una distanza di pochi chilometri abbiamo a disposizione per la ricezione soltanto una minima frazione di tutta l'energia irradiata. Risulta da cio' che il ricevitore deve possedere una sufficiente SENSIBILITA' per essere in condizioine di riprodurre segnali deboli. Possiamo paragonare un ricevitore radio all'orecchio umano. Anche le onde sonore prodotte da un qualsiasi trasmettitore acustico, per esempio uno strumento musicale, la voce umana od altro, sono soggette durante la loro propagazione, a notevoli perdite di energia. Cosi' avviene talvolta che non giungono all'orecchio umano che ha potenzialita' sonore di milionesimi di watt. La natura, molto previdente, ha fornito percio' il nostro organo uditivo di una sensibilita' inverosimilmente grande. Siamo in grado di ascoltare potenzialita' sonore di gradazione come quelle anzidette. Similmente avviene per i ricevitori radio. L'energia elettro-magnetica, che viene trasmessa da un trasmettitore di debole potenza e che ancora esiste al luogo ricevente e' pero' notevolmente piu' piccola. Si possono raggiungere in certi casi delle potenze di milionesimi di un milionesimo di watt! Cio' e' un vero trionfo della scienza dell'ingegneria moderna quello di essere riusciti a coistruire ricevitori che rendano prcettibili all'orecchio umano tali minime potenze. Di cio' ne riparleremo ancora. Vogliamo anzitutto occuparci degli eventi che si svolgono nella ricezione delle radio-onde. Supponiamo schematicamente un trasmettitore e ricevitore
con entrambi le rispettive antenne. E' universalmente noto che per irradiare e per captatre delle radio-onde ai rispettivi apparati occorre l' antenna.
Come agisce ora l'antenna ricevente?
Per averne un'idea dobbiamo tener presente che il trasmettitore irradia energia magnetica ed energia elettrica. Un'antenna sostituisce percio' contemporaneamente due elementi, ossia una bobina ed un condensatore. possiamo scomporre quindi l'antenna in due elementi, e quindi l'antenna del trasmettitore puo' essere considerata come una bobina che induce sulla bobina del ricevitore un campo elettromagnetico ed in gergo radiotecnico viene chiamato CIRCUITO ACCOPPIATO. Che in effetti vengano prodotte linee di forza magnetiche, lo spieghiamo attraverso le due bobine, delle quali una appartiene al trasmettitore e l'altra al ricevitore. Le linee di forza della bobina trasmittente si concatenano anche in parte alla bobina dell'antenna ricevente. La ben nota legge d'induzione dice che un campo magnetico alternato induce su di una bobina una tensione. E cosi' e' gia' spiegata una parte essenziale dei fenomeni che si svolgono nella ricezione radio. Rimane da spiegare ora soltanto il campo elettrico. Immaginiamo adesso due armature di due condensatori una posta sotto il campo elettrico della bobina trasmittente e l'altra posta sotto il campo elettrico della bobina ricevente aventi in comune un'altra unica grande armatura la Terra. Le linee di forza uscenti dal condensatore dell'antenna trasmittente incontrano il condensatore dell'antenna ricevente e generano in esso un campo elettrico, che a sua volta induce una tensione alternata fra le armature. In questo caso parliamo di INDUZIONE ELETTRICA e intendiamo con cio' il parallelo dell'induzione magnetica, che viene chiamata semplicemente INDUZIONE poiche' e' quella che in elettrotecnica esercita la funzione piu' importante. Nell'antenna ricevente composta di un condensatore e di una bobina, vengono prodotte contemporaneamente delle tensioni, che provengono tanto dalla parte magnetica quanto dalla parte elettrica del campo di forza elettro-magnetico. Tuttavia la ricezione dell'energia elettromagnetica non si svolge cosi' semplicemente, come e' stato descritto. Ma cio' non e' assolutamente importante per una comprensione fondamentale. A noi importa soprattutto sapere che e' alla presenza di un campo elettromagnetico che noi dobbiamo l'esistenza di tensioni elettriche tra l'antenna ricevente e la terra. Ed ora poche parole sul valore delle tensioni che si presentano tra l'antenna ricevente e la terra. Se consideriamo la forza dl campo elettromagnetico come tale, allora il valore della tensione presente sull'antenna dipendera' anzi tutto dall'altezza rispetto al suolo di dove e' ubicata l'antenna stessa. I fenomeni che concernono la ricezione delle radio-onde possono essere pargonati molto bene ai fenomeni dell'irradiazione. Come un'antenna trasmittente ha una irradiazione tanto piu' perfetta quanto maggiore e' la sua altezza, cosi' un'antenna ricevente fornisce una tensione tanto piu' grande quanto maggiore e la distanza creata fra la sommita' dell'antenna ed il suolo. Questo fatto ha pratica importanza quando si vogliono ottenere segnali di valore elevato ai capi di un'antenna con i mezzi piu' semplici possibili. Perche' sia presente ai capi di un'antenna una tensione a radiofrequenza ha importanza l'isolamento della stessa dalla terra, ma la sezione del conduttore elettrico che costituisce l'antenna e' di secondaria importanza.
PROPAGAZIONE DELL'ONDA TERRESTRE
E=300 radice quadra P frazione d
dove:
E= campo elettrico ricevuto millivolt/metro
P= potenza irradiata dall'antenna trasmit. Kw
d= distanza dal trasmettitore Km.
La cifra 300 indica la velocita' della luce espressa in migliaia di KM. L'unita di misura del segnale ricevuto e' espressa in Volt (principalmnte nei suoi sottomultipli). Il livello di segnale ricevuto diminuisce proporzionalmente con l'aumentare della distanza (esattamnte con il quadrato della stessa). L'intensita' di segnale captato da un'antenna puo' variare da decine di millivolt (se detta antenna e' ubicata in prossimita' di una emittente di grande potenza) e ridursi a pochi microvolt (milionesimi di volt) per emittenti molto distanti.
ALTE E BASSE FREQUENZE
La propagazione delle radio-onde dipende in modo essenziale dalla loro frequenza. E' bene anzitutto gettare uno sguardo al grande campo delle oscillazioni elettriche, che comprende l'immensa gamma che va da 30 Hz a circa 3 qatrilioni di Hz. Cominciamo con i valori piu' piccoli di oscillazioni. La gamma fino a 50 Hz corrisponde alla frequenza delle correnti alternate per uso domestico. La gamma da 50 Hz a 20.000 Hz si chiama gamma delle frequenze udibili. Le oscillazioni che vi appartengono si adattano bene al nostro orecchio. La voce, la musica, i rumori, i suoni, ecc. si trovano in questa gamma di frequenza e il nostro orecchio li pecepisce con toni piu' alti con l'aumentare della frequenza. Se aumentiamo la frequenza oltre i 20.000 Hz, il nostro orecchio non potra' piu' percepire queste oscillazioni in quanto sono oltre il limite della udibilita' umana. Vi sono delle frequenze dell'ordine dei 100.000 Hz che fanno parte ancora delle onde sonore e che sono chiamate ULTRASUONI ed il corpo umano le puo' percepire come oscillazioni meccaniche sotto forma di sensazioni fisiche. Ma soffermiamoci alle oscillazioni elettriche. Se esse oltrepassano il valore di 20.000 HZ il loro tempo di oscillazione e' sufficientemente breve da poter prendere in considerazione l'irradiazione senza fili. Una frequenza di 30 KHz, che corrisponde ad una lunghezza d'onda di 10 Km, e' in ogni caso ancora molto piccola. In pratica si comincia ad apprezzare una frequenza con circa 100 KHz e si indica questo valore come limite inferiore delle onde lunghe.
Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale
Da ik8jzk Ruggero NA
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Da: Umberto Molteni [umberto.molteni@virgilio.it]
I GRANDI DELL’ELETTRICITA’
Johannes Stark (1874 – 1957)
Johannes Stark, fisico tedesco, nasce a Schickenhof, Baviera il 15 aprile 1874. Si laurea all'Università di Monaco nel 1897, e poi assistente all'Istituto di Fisica della stessa. Insegna e si dedica alla ricerca presso l'Università di Gottinga, la Technische Hochschule di Hannover, la Technische Hochschule di Aachen, l'Università di Greiswald e l'Istituto di Fisica di Würzburg.
Si dedica allo studio dei fenomeni elettrici nella materia allo stato gassoso, all'analisi spettroscopica e alle ricerche sulla valenza chimica.
Stark, nel 1905 scopre l'effetto Doppler nei raggi canali e nel 1913 il fenomeno noto come effetto Stark-Lo Surdo. Per tale scoperta, nel 1919, riceve il premio Nobel per la fisica.
L'effetto Stark o effetto Stark-Lo Russo, fenomeno che consiste nella separazione delle righe spettrali in più componenti, che avviene quando l'atomo emettente è sottoposto a un intenso campo elettrostatico. Il fenomeno, di entità notevole per le radiazioni emesse dall'idrogeno, può essere osservato mediante la seguente esperienza: in un tubo a scarica contenente idrogeno, un catodo forato è posto a circa 1 mm da un elettrodo; la pressione nel tubo è tale che non ha luogo la normale scarica , mentre ha luogo l'emissione di ioni positivi da parte dell'elettrodo ricoperto di sale metallico. Gli ioni vengono accelerati da un campo elettrico dell'ordine di 106 V/m. La radiazione, emessa dall'idrogeno attraversato dagli ioni, uscenti dal catodo forato, viene studiata mediante uno spettroscopio; ciascuna riga della serie di Balmer si separa in diversi componenti. L'effetto è dovuto al fatto che, mentre nello stato naturale dell'atomo le diverse orbite elettroniche corrispondenti allo stesso numero quantico totale n hanno la stessa energia, per cui non vi è emissione di radiazione nella transizione dell'elettrone dall'una all'altra, in presenza di un campo elettrico le orbite si deformano e assumono un supplemento di energia. Orbite con diversa eccentricità sono quindi dotate di energia diversa e pertanto sono in grado di dar luogo a righe spettrali.
Nel 1902 Stark discute la possibilità di rendere osservabili effetti connessi all'effetto Doppler mediante misurazioni su dispositivi atti alle ricerche sul fenomeno dei raggi canale. Nel 1913 egli può dimostrare che un forte campo elettrico provocava uno splitting (suddivisione) delle righe spettrali e cioè un fenomeno nuovo che non era possibile attribuire al moto degli atomi ma che doveva essere collegato all'esistenza del campo. Non solo i campi magnetici provocano l'effetto Zeeman ma si aveva altresì un effetto Stark provocato dai campi elettrici.
Simpatizzante e seguace del nazismo e delle teorie razziste, il regime lo compensa con alte cariche nel mondo delle ricerche. Nel 1933 è nominato presidente dell'Istituto fisico-tecnico del Reich e presidente della ristrutturata Deutsche Forschungsgemeinschaft. Per aver appoggiato l'ideologia nazista, nel 1947 è condannato a 4 anni di campo di lavoro.
Muore a Traunstein il 21 giugno 1957.
Umberto Ferdinando Molteno I2MS
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18-
Da: Gianmarco Calore [gianmarco.calore@alice.it]
Silent key IK3WEX
Sergio Martinelli, IK3WEX, ci ha lasciati. Al di là della retorica di circostanza, se ne va con lui un pezzo di storia della radio e un esempio di forza d'animo del tutto raro di questi tempi. Radioamatore non vedente già in giovane età, fino a pochi mesi fa viveva nella più totale autosufficienza: addirittura provvedeva a farsi la spesa e a prepararsi i pasti da solo. Autentica "voce" in tutto il Triveneto, era impossibile non riconoscerlo nella diretta locale 145.400 Mhz o sul ripetitore R4 di Padova, dove, oltre al nominativo, specificava sempre "SERGIO, DAL CENTRO PADOVA, PRATO DELLA VALLE". Indimenticabili resteranno le sue chiamate per tutti gli "amici" - come li chiamava lui - che fossero in ascolto e che ti invogliavano a prendere in mano il microfono per rispondergli anche quando eri impegnato in altre faccende. Altrettanto indimenticabili i vari episodi di vita vissuta che era solito raccontare, lui che aveva fatto i mestieri più vari ed incredibili anche quando la vista gli era venuta a mancare: in radio, mai un momento di sconforto anche quando la solitudine, dopo la morte della moglie, lo avvolgeva. Era lui molto spesso a sollevarti il morale e ti domandavi dove trovasse una tale forza e una tale gioia di vivere. La radio è stata per Sergio molto più che un'hobby: è stata una compagna di vita, sia di giorno che di notte, dato che era solito dormire non più di 3 ore: spesso, rientrando a notte fonda, accendevi la radio ed era lui il "guardiano del faro" che ti accompagnava a casa.
Grazie, Sergione, per tutto ciò che ci hai insegnato. La tua presenza tra noi e il tuo posto in "ruota" rimarranno sempre.
Gli amici della VHF
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MERCATINO RADIOAMATORIALE
Da: Kataldo [kataldo@inwind.it]
Vendo RTX HF Kenwood TS-440 e bibanda veicolare Kenwood TM-731E. Saluti da IW7EEQ Luca Taranto
I am going to sell HF rtx Kenwood TS-440 and Kenwood TM-731E for 2 mt and 70 cm fm only.
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Da: Luca Marinelli - Radio Italia Trento [lmarinelli@radioitaliatrento.it]
CERCO VEICOLARE CIVILE MOTOROLA GM 300 VHF
LUCA IN3MKP lmarinelli@radioitaliatrento.it
Grazie nuovamente di tutto,
Luca Marinelli
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Da: iret.friuli [iret.friuli@libero.it]
AVVISO AI VENDITORI...
Il giorno 10.11.2005, qualche minuto dopo le sette di mattina, ho ricevuto una telefonata di un ragazzo molto educato che diceva di aver letto in internet un mio annuncio inserito sul Radiogiornale ed era interessato a degli apparati che cedevo. Si è subito presentato e dopo una brevissima chiacchierata mi ha detto di spedirgli il tutto con pacco J+3. Ho imballato le radio e ho portato il pacco in posta...
Il 28.11.2005 il pacco è ritornato al mittente e quindi ho pagato la spedizione ed il ritorno per un totale di 18,81 euro. Ho provato a telefonare al destinatario, ma non risponde alle mie chiamate.
Quindi, caro Giuseppe che abiti a Rubiera (Reggio Emilia) in via Roma, se leggi questo mio avviso, sappi che attendo una spiegazione.
Se il destinatario ha contattato altri venditori... questa è la mia storia.
Un saluto, IW3 SID-Andrea.
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Da: DAVIDECORTESI [davide.cortesi@tin.it]
Vendo microfoni palmari nuovi STANDARD Tipo CMP 830D completi di tastiera TONI DTMF-Cavo a spirale-connettore 8 poli-pulsanti-DOWUN escludibili-schema elettrico per eventuale adattamento ad altri apparati.Costo 15,00 euro + spese spedizione.
NOVO STANDARD Power Booster 144/430 MHz Tipo CPB 510DE 50W VHF-35W UHF Adatto per BIBANDA STANDARD C510E
Costo 100,00 euro + spese spedizione.
I2CSJ Davide Telefonare 0382 997981 ORE SERALI
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Da: iret.friuli [iret.friuli@libero.it]
VENDO:
- radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 54 Kg, ecc.
[250 euro]
- radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 27 Kg, ecc.
[150 euro]
- modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y., senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 80 Kg, ecc.
[100 euro]
- Stazione operante da 220 a 400 MHz composta da:
n.1 radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co.;
n.2 radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y.;
n.2 modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y.
Peso totale circa 270 Kg, solo apparati senza accessori, stazione acquistata tempo fa e mai utilizzata.
[tutto 600 euro]
- ricevitore BC 603 frequenza 20-27,9 MHz in FM, integro e completo, privo di modifiche radioamatoriali, alimentato dal dinamotore originale a 24V, ecc.
[con dinamotore da 40 euro-senza da 30 euro]
- mascherina protettiva frontale per BC 603-683.
[10 euro]
- frontalino per BC 603-683 completo d'altoparlante, interuttori, ecc.
[15 euro]
- cassa posteriore in ferro per BC 603-683.
[5 euro]
- U.S.A.F. Synthesizer, elec freq model EN 358 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn., personalmente mai utilizzato, completo del suo power supply model EN 360 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn. - ingresso 117 V AC uscita 6,5-28-180 V DC.
[tutto 80 euro]
- armadio U.S.A.F., dimensioni circa 600x600xh1650 mm, personalmente mai utilizzato, composto da:
n.5 synthesizer, elec freq model EN 358 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn.;
n.5 power supply model EN 360 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn. - ingresso 117 V AC uscita 6,5-28-180 V DC.
[tutto 380 euro]
- amplifier AM-864/U Signal Corps U.S. Army, alimentazione 105-125/210-230 V AC, ecc.
[300 euro]
- lumetron colorimeter model 401M, made in U.S.A., ecc.
[100 euro]
- U.S. cable fault locator detector James G.Biddle Co. - Philadelphia 7 P.A.
[100 euro]
- E313-A dell' Allen Electric & Equipment Co. - Michigan, made in U.S.A., ecc.
[100 euro]
- U.S.A.F. time code generator model HI-138BD/S Hyperion Industries Co.
[30 euro]
- base antenna modello MP-48 per Jeep U.S., seconda guerra mondiale, ecc.
[50 euro]
- sacca per trasporto stili d'antenna BG 56-A.
[50 euro]
- cavi RG 223/U intestati BNC, lunghezza 25-40 cm, ecc.
[2 euro cadauno]
- altoparlante a tromba in alluminio, grandi dimensioni, diametro massimo circa 450 mm, adatto ad uso esterno, probabilmente costruito negli anni '50.
[10 euro]
- mini paracadute militare forse per razzi di segnalazione.
[20 euro]
- cassette per munizioni dell'esercito U.S.A., dimensioni circa 480x205xh370 mm, in lamiera, coperchio a chiusura ermetica, maniglie laterali.
[5 euro cadauna]
- zaino Esercito Italiano degli anni '60 utilizzato per portare vestiario.
[10 euro]
- maschera antigas di colore nero completa di supporto da schiena per bombola, spallacci, cinghie, ganci, tubi di collegamento, manometro, ecc.
[25 euro]
- dosimetro di radiazioni a forma di penna, con clips, scala da 0 a 150 R.
[10 euro]
- calcolatrice UNDERWOOD SUNDSTRAND product of Underwood Elliott Fisher Co. - protected by United States and foreign patents - made in U.S.A., completa, da restaurare, ecc.
[50 euro]
- calcolatrice ELETTROSUMMA 14 OLIVETTI, senza cavo d'alimentazione, completa, funzionante, esternamente leggermente sverniciata, ecc.
[50 euro]
- GAZZETTE UFFICIALI del REGNO D'ITALIA del 1921, 1922, 1923, 1925, 1926, 1929, 1936, 1939 e GAZZETTE UFFICIALI della REPUBBLICA ITALIANA del 1953.
[tutto 10 euro]
- libretti della LEGISLAZIONE ITALIANA del 1940 e 1941.
[tutto 15 euro]
- ciclomotore MILANI - GM/T (Tornese), anno 1971, motore Minarelli serie V1, 2 tempi, frizione automatica, monomarcia, colore arancione, manuale uso e manutenzione del motore, documenti, da restaurare, ecc.
[70 euro]
Esamino anche eventuali permute (preferibilmente con materiale radio surplus).
CERCO:
- per FT-277 della SOMMERKAMP / YAESU VFO esterno (FV-101/277), transverter per i 6 metri (FTV-650), altoparlante esterno (SP-101P/277P), frequenzimetro esterno (anche adattato), ecc.
- coppia valvole 6JS6C solo se nuove, funzionanti e a prezzo contenuto.
- per W.S. C12 accessori, alimentatore, cavi con connettori, ecc.
- per W.S. 19MK II cavi con connettori, mounting, G634C, ecc.
- per BC 348 cavo d'alimentazione originale, ecc.
- per BC 603-604 mounting, quarzi del trasmettitore, accessori, ecc.
- per BC altoparlante LOUDSPEAKER LS-3 o simili.
- per ricevitore GELOSO quarzo da 3500 KHz.
- schede IRET RT430039, RT430040, RT430067, RT430027, FS3A, ecc.
- mounting FT237.
- accordatore d'antenna manuale per HF a prezzo contenuto.
Inoltre cerco informazioni su:
test set-electron tube TV-7A/U; SIEMENS transmission measuring set 0,2 to 6 Kc/s REL 3K117C; ecoscandaglio THE SEAFARER MK II; ricevitore GELOSO G.4/215; ricevitore R-748/TRC-47; ricevitore COLLINS COL-46159 (del ricetrasmettitore TCS-5); ricevitore SAILOR 46TN; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT204; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT2048; ricetrasmettitore S.I.R.M.-SKANTI vhf radiotelephone TRP2500; ricetrasmettitore LABES SIRIO V12s; BC 620; BC 659; ricetrasmettitore Wireless Set 38MK; ricetrasmettitore Wireless Set 58MK I; Wireless Set BURNDEPT BE.201; WESTERN UNION TEL.CO. TELEFAX TRANSCEIVER 6500-A; FURUNO LC-90; R-4A/ARR-2; R89/ARN5A.
[ricerco anche accessori degli apparati sopra elencati]
Acquisto, se prezzi onesti, apparati, manuali, accessori e materiale vario della IRET.
Esamino ed eventualmente ritiro (anche in stock) vecchio materiale radio ricevente, trasmittente, ricetrasmittente, ex militare, surplus, accessori, antenne, manuali, strumenti, oggetti particolari, ecc. Contattatemi e valuteremo insieme ciò che disponete. Annuncio sempre valido.
Contattatemi ai recapiti qui sotto riportati... NON sono graditi sms per informazioni o contrattazioni riguardanti il materiale in vendita.
NON rispondo a telefonate con numeri anonimi o non visibili.
Begutachte und Kaufe alte Radio-, Weltempfänger, Sende- und Empfangsgeräte, Ex-Militärzubehör, Antennen etc. aus der Zeit des 2. Weltkriegs. Kontakt wenn möglich über e-mail. Wir können dann gemeinsam das Material begutachten und beuerteilen.
Pregledujem in po moznosti tudi prevzamen radijske sprejemnike, oddajnike, bivso vojasko opremo z dodatki, antene, prirocnike, elektronske naprave, posebne predmate itd. Kontaktirajte me (najraje preko e-maila) in bomo skupaj ovrednotili to kar imate (govorim samo italijansko). Oglas je casovno neomejen.
IW3 SID - Andrea tel. [+39] 3477669354(ore pomeridiane) e-mail: iret.friuli@libero.it
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Da: elbug [elbugg@tiscalinet.it]
ORA PIU' CHE MAI RADIOTELEGRAFIA
Finalmente le prove pratiche di CW sono state abolite. E' stato per me sempre una inutilità far sostenere esami a velocità così basse, prima a 40 cpm e poi a 25. Velocità assolutamente oinsufficienti per potersi dedicare alla pratica della radioitelegrafia.
Le lezioni permettevano di apprendere l'alfabeto e i 10 numeri in assenza di rumore. Superati gli esami, fatte le dovute eccezioni, tutti si riversavano (e si riversano...) nella fonia, molto più semplice da praticare. La radiotelegrafia richiede un "tirocinio" che solo gli appassionati e volenterosi riescono a realizzare. Quindi, bassissima percentuale di nuovi radioamatori nelle frequenze relative alla radiotelegrafia. Nel passato era forse più facile raggiungere una buona preparazione in ricezione. Vi erano molte stazioni commerciali e militari che trasmettevano in radiotelegrafia. Quindi, con pazienza, ci si dedicava all'ascolto e qualcosa di positivo si otteneva.
Poi, pian piano, le queste emissioni sono scomparse e non c'è stata più la possibilità di ricevere il CW.
Per noi radioamatori non è che sia cambiato molto. Pochi si avvicinavano alla radiotelegrafia e pochi se ne avvicinano oggi.
C'è stata una vera e propria azione denigratoria nei confronti della radiotelegrafia, non solo dalle alte sfere (penso alle Associazioni e dalle case costruttrici), ma anche da parte di tanto OM datati che hanno creduto inutile il CW sin da quando hanno avuto la sospirata licenza. Motivi dichiarati: obsoleto, lento, poco pratico, fuori del tempo nell'era tecnologica, ecc. ecc.. Poi, cosa molto assurda, perchè praticare la radiotelegrafia quando i servizi militari e commerciali non l'hanno più in uso? Ma cosa c'entriamo noi con i servizi militari e commerciali per quanto riguarda il sistema delle comunicazioni? Il nostro è un Signor Hobby. La radiotelegrafia
non deve essere relegata a diventare la cenerentola del radiantismo, in considerazione che è stata la regina del radiantismo.
Ma tanti non hanno il coraggio di ammettere che , per esempio, i contest si fanno a velocità superiore a quelli in fonia, che i DX sono possibili da realizzare anche in condizioni precarie (QRM QRN QSB e potenza). e che una buona antenna e pochi watt danno risultati strabilianti.
Non voglio criticare chi ha tenuto corsi presso le sezioni (l'ho fatto anche io), ma la preparazione si risolveva ad insegnare a ricevere a velocità bassissime, per cui, il nuovo radioamatore, una volta in radio, si spaventava ascoltando velocità che andavano (e vanno) ad almeno il doppio di quelle ascoltate durante le lezioni.
Ora vorrei spiegare ancora una volta il mio Corso per come è strutturato. " CD-R" - 1170 Mb - 14 lezioni di base + 10 esercizi a velocità crescente - esercizi a 80 90 100 110 120 cpm - PDF -- abbreviazioni in uso - voci del codice Q - segni d'interpunzione e vocali accentate -- registrazione di collegamenti da me effettuati con commenti - dimostrazione video circa l'uso del verticale - mai pronunciata linea o punto durante il corso. Il primo CD è stato realizzato con tasto verticale ed il secondo col tasto elettronico. Una cosa è certa: nulla è stato lasciato al caso. Tutto segue un filo logico e non esistono indovinelli o quiz di nessuna specie. Il computer ha solo il compito di far ascoltare quanto è stato fatto con il tasto. E non ci sono libri che accompagnano i CD !!!!
PeR chi ne volesse sapere di più, mi può raggiungere:
elbugg@tiscalinet.it
Tel. 080 459 3200
Via Guglielmo Marconi 27 70010 Adelfia BA
Oscar i7ohp radiotelegrafia dal 1953 73 cordiali.-
Oscar Portoghese i7ohp
Via G. Marconi 27 70010 Adelfia (BA) t:080 4593200
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