Radiogiornale © 165
Anno V – 15 ottobre 2006
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Sommario:
1 - Alluvione Firenze: Radioamatori eroi dimenticati dei soccorsi;
2 - “misteri” & “misteri”;
3 - Unite le Associazioni dei Radioamatori si sono accordate per i ponti;
4 - La televisione stereoscopica;
5 - Le macchie solari disturbano i GPS;
6 - Criminali informatici;
7 - Tempo di Affari a Lario Fiere & Fiera di Faenza;
8 - E-mail sicure;
9 - Sezione A.R.I. di Ivrea - Primo meeting Diploma dei Laghi Italiani;
10 - Andremo in automobile a olio fritto;
11 - Diploma dei Ponti di Roma;
12 - Funzioni di aiuto al programma Echolink;
13 - I grandi dell’elettricità;
14 - Il ghiaccio elettrico;
15 - Informazioni per il programma Logbook LOGGER32v 3.00
16 - Campagna sottoscrizione QSL Bureau ERA 2007;
17 - Silent key;
18 - Mercatino radioamatoriale;
19 - Informazioni.
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1-
Da: Carlo L. Ciapetti I5CLC
40 ANNI DOPO L’ALLUVIONE DI FIRENZE
Radioamatori eroi dimenticati dei soccorsi
Per la prima volta quest’anno si celebra anche il loro lavoro prezioso e massacrante
Da LA REPUBBLICA del 3 Ottobre 2006 - pagine II e III della Cronaca di Firenze
Fondino di pagina III
RADIOAMATORI EROI DIMENTICATI DEI SOCCORSI
Chiamata generale da I1CLC, l’Arno a Firenze ha rotto gli argini, c’è nessuno in frequenza?» Ce l’ha ancora, il trasmettitore
Geloso G225. E’ un pezzo di storia: alle 4 del mattino del 4 novembre ‘66 i radioamatori sintonizzati nel mondo seppero della
tragedia di Firenze grazie a quel trasmettitore e al ragazzo che parlava al microfono.
Carlo Luigi Ciapetti alle 4 del 4 novembre per primo annunciò al mondo il disastro
«Mi sentirono anche al di là dell’Oceano, in America». Dietro quella sigla, CLC, c’era lui. Carlo Luigi Ciapetti.
Nel ’66 aveva 28 anni, era dirigente di una società di calcolatori elettronici a Firenze, sposato, due figli più uno in arrivo.
Non fu solo il primo a dare via radio la notizia dell’alluvione, ma da quel giorno e nei successivi coordinò l’attività dei radioamatori posizionati nei punti nevralgici di Firenze. Prefettura, Questura, Comune, acquedotto, Rai, Misericordia, Vigili del Fuoco, il campo di emergenza vicino allo stadio.
«In ogni snodo strategico c’era uno dei nostri a inviare messaggi, comunicare dati, annunciare l’arrivo di viveri».
Nella città tagliata fuori dal mondo, senza telefoni né corrente, con gli apparecchi radio istituzionali fuori uso (i grossi generatori che li alimentavano erano depositati nelle cantine e andarono alluvionati), furono i radioamatori con gli strumenti a batteria (avevo precisato che erano anche a corrente alternata, ottenuta dai nostri piccoli generatori di allora, ma hanno tagliato questa precisazione... - ndr) a tenere vive le comunicazioni con il resto del Paese e con i quartieri della città.
Un lavoro fondamentale, «gli organi ufficiali usavano frequenze diverse e non potevano comunicare fra di loro, mentre noi amatori usavamo tutti le stesse»; massacrante, «si dormiva sulle sedie, per terra su una coperta, anche all’aperto»; un impegno mai valorizzato nelle ricorrenze dell’alluvione.
Ma in questo quarantennale anche i radioamatori saranno ricordati: avranno una sezione tutta per loro nella mostra «Angeli del fango» che si aprirà il 4 novembre in consiglio regionale.
Parleranno i protagonisti dell’epoca, sono una novantina, tra quelli ancora vivi e i familiari di chi non c’è più, rintracciati con una ricerca, capillare e difficilissima, da Paolo Badii (I5AUI - ndr), curatore della mostra (che diventerà anche un libro, «Angeli con la radio»).
Saranno esposti non solo gli apparecchi di allora, e dunque anche il Geloso G225 di Ciapetti, ma si potranno sentire anche le rarissime registrazioni di quei giorni drammatici. «Da Pisa stanno arrivando viveri, mezzi anfibi, generi di conforto». «La colonna è in arrivo». «Qui è un gran caos».
(c.r.) (la giornalista si chiama Claudia Riconda - ndr)
Repubblica Firenze 03 03/10/2006
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2-
“misteri” & “misteri”
In merito al nostro articolo pubblicato nel Radiogiornale 164 sul “Mistero” di Mondovì, (relativo ad alcune “prevenute congetture” scaturite dalla non presenza al Meeting da parte dei Dirigenti nazionali dell’ARI), nel quale per smorzare certe illazioni polemiche riportammo la lettera di chiarimento del 17 luglio 2006 del Presidente dell’ARI Luigi Belvederi I4AWX), in quanto risultata purtroppo sconosciuta ai più, riceviamo ora da I6DHY Gianfranco Grossi (e in base alle norme vigenti pubblichiamo), la rettifica qui sotto riportata, ma si impone a questo punto una nostra argomentata precisazione e smentita in quanto si inserisce un ulteriore e curioso “Mistero”, quello cioè di come l’ARI Nazionale potesse sapere il 17 Luglio ciò che Gianfranco Grossi I6DHY avrebbe deciso e scritto il successivo 18 Agosto 2006, come si evince dalla lettera di dimissioni riportata in fondo e non in “tempi precedenti” come viene affermato nella rettifica, dimissioni peraltro che ci risulta non siano state nemmeno mai accettate, ma questo è un altro discorso! Quindi la rettifica su uno scritto precedente di un mese, alle dimissioni di I6DHY dall'incarico di PORTABLE OPERATION MANAGER. avvenuta il 18 Agosto 2006 appare una cosa non comprensibile! A meno che il Presidente dell’ARI Luigi Belvederi I4AWX non abbia il dono della divinazione, nel qual caso sicuramente avrebbe visto nella sua sfera di cristallo ciò che sarebbe avvenuto un mese dopo, ma se è cosi gli chiedo cortesemente di farmi la schedina del Superenalotto! Appare evidente che nella foga delle rettifiche e/o precisazioni, si è fatta un bel po’ di confusione con le date, non rendendosi nemmeno conto, forse per una lettura troppo frettolosa, che il Radiogiornale non ha pubblicato un articolo ex novo scritto al momento,. dove si citava l’incarico di Gianfranco Grossi, ma si è limitato a riprodurre una lettera dell’ ARI Nazionale, appunto datata 17 luglio 2006, precedente di un mese a quella di dimissioni di I6DHY datata 18 agosto 2006, con una nostra presentazione nella quale il PORTABLE OPERATION MANAGER non veniva minimamente citato o preso in considerazione! Una rettifica quindi su un fatto mai avvenuto che lascia perlomeno perplessi!
LA PRECISAZIONE
Da: Gianfranco Grossi i6dhy
Cari amici
volevo solo far notare che
Il sottoscritto I6DHY e' andato al 5' Meeting di Mondovi per invito della sezione A:R:I: di Mondovi
in qualita' di WebMaster del sito www.dcia.it inerente il diploma dei castelli italiani e NON come
delegato dalla dirigenza A.R.I.quale portable operation manager.
Gradirei pertanto una rettifica in quanto sono dimissionario da quell'incarico in tempi precedenti
alla lettera di I4AWX Luigi Belvederi ad Ugo Brignone IK1VKH presidente A.R.I.Mondovi.
Cordiali 73' da Gianfranco Grossi I6DHY
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LE DIMISSIONI
Da: Gianfranco Grossi i6dhy
AL PRESIDENTE A.R.I.
I4AWX Luigi Belvederi
la presente e-mail per rassegnare da oggi 18 Agosto 2006
le dimissioni dall'incarico di PORTABLE OPERATION MANAGER.-
Di questa e-mail gradirei avere una risposta di conferma.
Cordiali saluti
Gianfranco Grossi I6DHY
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3-
Per evitare la proliferazione incontrollata dei ripetitori
UNITE LE ASSOCIAZIONI DEI RADIOAMATORI
PRESENTANO INSIEME UN DOCUMENTO AL MINISTERO
Verrà istituito un Gruppo Unitario di Lavoro
Come a suo tempo pubblicato dal Radiogiornale 149 del Gennaio 2006, di fronte alla presentazione di molte centinaia di ulteriori richieste per autorizzazioni per nuovi ponti da parte di associazioni e privati, il Ministero delle Comunicazioni, per evitare l’ulteriore aggravamento della situazione, in quanto da gran parte del territorio nazionale si registrava un intollerabile sovraffollamento che provocava delle gravi criticità per quanto riguarda l'operatività concreta dei ponti, bloccò tutti i rilasci. Oggi, ad alcuni mesi da quel blocco le Associazioni radioamatoriali hanno trovato l’unità di intenti stilando insieme un documento tecnico che nelle intenzioni dovrebbe servire a riportare una certa normalità nel comparto. Il documento è stato presentato al Ministero delle Comunicazioni che ne valuterà la possibilità di applicazione.
Salutiamo con soddisfazione questo ulteriore passo avanti per l’unità nel superamento delle divisioni e per riportare i ripetitori in una situazione di normalità senza più inutili concorrenze che hanno provocato l’attuale grave situazione di sovraffollamento!
Ecco la prima parte del documento escluse schede e dichiarazioni di rito.
La richiesta per I 'ottenimento dell'autorizzazione alla installazione di sistemi automatici non presidiati amatoriali (stazioni ripetitrici fonia) dovrebbe prevedere la conoscenza ed il rispetto delle seguenti norme tecniche per la compatibilità elettromagnetica con altri impianti su base non interferenziale, premesso che tutte le singole sperimentazioni sono ad uso di tutti i radioamatori. A tal fine i richiedenti (privati ed associazioni) potranno dotarsi di un consulente tecnico da Indicare nella scheda tecnica di impianto.
Per la tipologia sopra indicata (stazioni ripetitrici - trasponder - fonia) le modalita' sono indicate nei punti (a-b-c-d-e-f-g-h-i).
Per tutte le altre tipologie di sistemi automatici (packet, aprs, wi-fi, etc.) si dovranno considerare solo i punti (e -g - h).
a) Area di servizio di ciascuna stazione ripetitrice:
Per area di servizio si intende l’area ai bordi della quale il valore mediano del livello del segnale utile e' superiore o uguale a:
1) Per impianti nazionali e regionali: -l22dBm
2) Per impianti locali: -l15dBm
* (valori di riferimento)
Per la determinazione del valore mediano del livello del segnale, sono da considerare le correzioni in base alla orografia del territorio e l'eventuale misura diretta dovra' essere fatta con il metodo del rilevamento segnale a mt 10 da terra in spazio libero da ostacoli per almeno 50 mt in direzione ripetitore o quella di max riflessione con sistema direttivo avente guadagno totale di 5 dB. Tale area potrà altresi' essere indicata con software appositi, in considerazione delle caratteristiche reali dell' impianto.
b) Rapporti di protezione sull'area di copertura *
Il rapporto di protezione inteso tra il segnale interferente e quello utile deve essere garantito ad almeno -50db, se isofrequenziali 25kHz,
li rapporto di protezione tra il segnale utile e quelli adiacenti superiore ed inferiore a 12,5 KHz deve essere garantito non inferiore a 2OdB
Ubicazione stazioni ripetitrici:
Il luogo di installazione delle stazioni ripetitrici dovrà essere consono alla tipologia di impianto richiesto secondo l’orografia territoriale.
d) Frequenze:
Per l'assegnazione delle frequenze si prediliga, ove possibile, i canali alfa per le stazioni ripetitrici locali con canalizzazione a banda stretta. Si distingua la richiesta tra allocazioni regionali e locali da quelle nazionali poiche' in nessun caso potranno essere richieste sperimentazioni locali nelle frequenze adibite a regionali o nazionali e viceversa.
e) Interconnessioni:
Le frequenze di interconnessione per reti nazionali o regionali devono essere scelte onde evitare interferenze a servizi amatoriali non riallocabili (es. servizio satellite ) da cui non sono proteggibili, e comunque preferibilmente secondo le allocazioni internazionali per servizio e modo di emissione.
Sono però da considerare con i medesimi rapporti di protezione indicati al punto (b) per tutti gli altri servizi in special caso se trattasi di frequenze in ingresso stazioni ripetitrici.
I) Contingenze particolari:
Le Stazioni ripetitrici non presidiate analogiche o digitali, i ripetitori locali o facenti parte di reti nazionali e/o regionali devono essere mantenuti, per quanto possibile, in stato funzionale ed affidabile anche al fine del loro eventuale utilizzo in caso di calamita', ai sensi dell'articolo n. 141 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche, tuttavia, il radioamatore gestore di un impianto, univocamente indicato nella scheda tecnica (sia in qualita' di singolo gestore, o facente parte di una associazione) non potra' essere dichiarato responsabile in caso di impossibilita tecnica di utilizzare l'impianto, nei casi previsti dall'articolo 141 del vigente Codice delle Comunicazioni Elettroniche, dovuto a cause di forza maggiore, anche collegate all'evento calamitoso stesso.
g) Obblighi:
E' fatto obbligo al radioamatore od al rappresentante protempore di associazione, detentore di autorizzazione generale, comunicare a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, indirizzata al Ministero delle Comunicazioni, le variazioni di utilizzo dell'autorizzazione o la sua
dismissione. prima quindi dei termini naturali di scadenza, entro il 31 dicembre di ogni anno solare. Quanto sopra e' motivato dalla necessita' di consentire, ad altri soggetti richiedenti, l'uso della frequenza dismessa. Altresi' e' obbligo che i sistemi siano a disposizione di tutti i radioamatori senza distinzione alcuna e senza restrizioni d'accesso che ne impediscano l'utilizzo agli aventi titolarita' dello stesso, pena la revoca dell'autorizzazione stessa.
h) Scopi:
Tutti i sistemi automatici hanno come finalita' l'attivita' radioamatoriale.
i) Protezioni:
L'attivazione dei sistemi automatici non presidiati rientra nel diritto radiomatoriale alla sperimentazione ai sensi dell'adeguamento della normativa di cui all'Allegato 26. pertanto gli stessi impianti potranno essere soggetti a modifiche (ad eccezione della loro ubicazione, frequenza, larghezza di banda e irradiazione E.R.P.) ai fini della propria ed altrui protezione da interferenze.
Gli impianti a carattere nazionale saranno prioritari nella loro protezione in quanto espressione di più sperimentazioni unite.
i) Concentrazioni impianti:
Ogni Associazione o richiedente privato nel singolo territorio provinciale si impegna all'installazione di un unico sistema automatico per gamma di frequenza con la medesima finalita'
Tale indicazione non e' applicata nei seguenti casi. Diversa finalita' dei sistemi (regionale - locale)
Dislocazione in aree con bacino dì copertura palesemente non sovrapponibile (ad esempio valli parallele o localita impervie circondate da montagne anche se sistemi di medesima modalita')
Eventuali contenziosi dovranno essere valutati dal gruppo di lavoro delle associazioni clic indichera' per quanto possibile una soluzione altemativa.
k) Nuove sperimentazioni:
il Ministero delle Comunicazioni nel riconoscere l'importanza che riveste la sperimentazione condotta dai radioamatori disciplina la materia mediante il Capo 2 Art.39 del DLG 259 l'agosto 2003.
Esso affida ai rappresentanti delle Associazioni, il compito di redigere un regolamento che tracci le linee guida delle nuove sperimentazioni per giungere àl piu' presto alla loro definizione ed al loro riconoscimento.
1) Autorizzazioni speciali:
Saranno possibili autorizzazioni speciali su bande o porzioni di esse ben delineate in forma esclusiva per sperimentazioni e/o attivita' radioamatoriali innovative o particolari a seguito della presentazione di un loro progetto.Tale attivita' dovranno avere carattere plurimo e potranno partecipare tutti gli aventi diritto alle autorizzazioni generali, siano privati clic associazioni.
Per i 'installazione e i 'esercizio delle stazioni ripetitrici adibite al servizio di radioamatore
Il richiedente, e nei caso delle associazioni radioamatoriali legalmente costituite il rappresentante pro tempore, deve inoltrare al Ministero delle Comunicazioni una richiesta firmata con allegata la scheda tecnica dell'impianto che intende attivare, secondo lo schema di seguito riportato.
Dovra' allegare, inoltre, una mappa contenente la reale copertura del sistema
sono già sufficienti le schermate (dei comuni software di gestione tratte coperture ponti radio ).
L'organo competente, verifichera' le dichiarazioni del richiedente confrontandole con quelle in suo possesso, al fine di determinare la possibilita' di autorizzare o meno l'impianto con le caratteristiche indicate.
Tale verifica seguira' i seguenti parametri
- Assenza di impianti analoghi sulla stessa zona e sulla stessa frequenza del richiedente o comunque nell'area di copertura dell'impianto.
Che le frequenza scelta rispecchi gli accordi internazionali secondo la suddivisione delle varie classi di modulazione riconosciuti da tutte le associazioni.
Che siano rispettati i criteri tecnici previsti dall'art. 10 Allegato 26 del codice delle comunicazioni elettroniche.
Che siano rispettati i valori di compatibilita' descritti nell'allegato tecnico.
Il Ministero delle Comunicazioni rilascia al richiedente o al rappresentante pro tempore, un’autorizzazione generale provvisoria, valida 60 gg, come indicato al capo 2 Art.25 dei DLG 259 l agosto 2003; entro tale periodo. l'autorizzazione puo' essere revocata o sospesa dal Ministero delle Comunicazioni qualora si presentino ragioni ostative quali, l'accertamento di disturbi prodotti dall'impianto in prova e a seguito di denuncia di interferenze presentata da Associazioni, Enti pubblici cittadini ai sensi del DGL 259 l agosto 2003 Art.32 Comma 2,3 e 4 entro 90 gg dall 'autorizzazione provvisoria.
Trascorso il periodo indicato in assenza di comunicazioni da parte del Ministero delle Comunicazionì, l'autorizzazione si deve intendere accolta, secondo quanto prevedono le norme sul silenzio assenso.
L'autorizzazione avra' durata di 5 anni, a parziale modifica di quanto differentemente disciplinato nel DGL 259 l agosto 2003 , Capo II. Art.25 Comma 6.
Il richiedente o l'intestatario dell'autorizzazione, interessato al suo rinnovo, dovra' presentare una richiesta in carta semplice contenente i dati anagrafici ed il nominativo dell'impianto per il quale intenda presentare istanza.
Tale richiesta dovra' essere inviata al Ministero delle Comunicazioni almeno 60 giorni prima della sua scadenza naturale ai sensi del DGL 259 l agosto 2003 Capo II, art.25 Comma 6 e 7, verranno applicate le norme che disciplinano i n'corsi contro provvedimenti e gli atti annessi dalla Pubblica Amministrazione.
Nelle more della variazione al regolamento, vengono inseriti i seguenti punti:
a) Rimangono in vigore tutte le autorizzazioni fino ad oggi rilasciate, sara' compito del gruppo di lavoro delle associazioni l'analisi congiunta dei propri censimenti delle stazioni ripetitrici, la verifica di ciascuna autorizzazione, l'eventuale armonizzazione di quelle che si sovrappongono, non piu' in funzione o dimesse. Per armonizzare e censire anche gli impianti di soggetti privati e nel caso di problemi tecnici tra stazioni automatiche gestite da privati e quelle gestite da associazioni, avra' diritto di proseguire sulle frequenze rilasciata dal Ministero delle Comunicazioni (salvo diverso accordo tra' le parti) il soggetto indifferentemente se privato o associazione che tra i due detiene l'autorizzazione ministeriale piu' anziana.
Terminata questa fase di censimento, analisi ed armonizzazione per rendere possibile la creazione da parte del Ministero delle Comunicazioni del nuovo elenco nazionale dei sistemi amatoriali con un unico formato stabilito congiuntamente dal gruppo dì lavoro delle associazioni anche per le autorizzazioni delle stazioni ripetitrici in essere sarà necessaria la compilazione della scheda di copertura tramite software apposito che generi previsioni di campo sul territorio in formato internazionalmente compatibile, lì tempo per l'invio della documentazione non dovra' superare mesi 12.
b) Il richiedente, oltre alla dichiarazione firmata, presenterà le schede in formato telematico, al fine di agevolare il Ministero delle Comunicazioni
per la inforinatizzazione delle procedure.
e) Distinzione tra le autorizzazioni dei sistemi automatici classici fonia e dati e nuovi tipi e sistemi di sperimentazioni. Premessa la diversita' dei sistemi, sara' compito del gruppo di lavoro delle Associazioni di redigere un regolamento che soddisfi le esigenze dei nuovi sperimentatori o delle sperimentazioni non contemplate nel presente regolamento.
d) Il Ministero delle Comunicazioni si impegna a rilasciare nuove autorizzazioni solo dopo quanto indicato nel punto a.
e) Nel rilasciare le nuove autorizzazioni dovra' essere considerata la priorita' cronologica agli impianti autorizzati precedentemente rispetto ad altri, nel caso di impianti operanti sulla stessa frequenza o su zone attigue sara' autorizzato quello con autorizzazione cronologicamente precedente.
f) Eventuali variazioni delle allocazioni internazionali, comporteranno la verifica con il Piano Nazionale di Ripartizione Frequenze, se compatibili dovra' esserci una precisa indicazione di passaggio mantenendo lo stesso nominativo e la stessa allocazione numerica radioamatoriale.
Dal momento che vi é difformità tra frequenze assegnate in Europa e frequenze assegnate in Italia, potranno essere inserite precise eccezioni (in relazione alle frequenze da utilizzare) secondo una richiesta motivata e tecnicamente valida per quanto riguarda i ripetitori fonia, analogici / digitali.
Queste eccezioni verranno, di volta in volta, dIscusse dai rappresentanti dei gruppo di lavoro delle associazioni che si costituiranno in Comitato Tecnico con la presenza di due tecnici specifici (per il campo di applicazione).
Al fine di costituire un’archivio informatico contenente le informazioni tecniche necessarie all'ottenimento dell'autorizzazione richiesta, il Ministero delle Comunicazioni ed il gruppo di lavoro delle associazioni si doteranno di software che determini e conservi i dati inseriti in formato internazionalmente compatibile. Il richiedente di una autorizzazione dovra' fornire oltre alla documentazione cartacea relativamente a quanto disposto dal presente regolamento, anche dati su supporto elettronico utilizzando un qualsiasi software che generi files internazionalmente compatibili.
Nel caso in cui tali dati non risultino gestibili da parte del Ministero delle Comunicazioni per sopravvenuti problemi tecnici, sara' compito dello Stesso, con i propri mezzi, supplire a tale carenza inserendo autonomamente i dati elettronici mancanti reperendoli dalla scheda tecnica cartacea.
La gestione, la conservazione, l'utilizzo dei dati e' soggetto alla normativa sulla privacy, pertanto sara' compito del Ministero delle Comunicazioni nel caso fosse anche ad essa richiesto l'espletamento dei parametri richiesti.
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4-
Articolo redazionale del Radiorario (1928)
La Televisione Stereoscopica
John L. Baird ha dimostrato innanzi ad un gruppo di competenti e rappresentanti della stampa, l'ultima sua applicazione in materia di televisione, consistente nella trasmissione e ricezione di immagini movibili con l'apparenza del rilievo e quindi nelle tre dimensioni con le quali l'occhio umano percepisce dal vero le persone che si incontrano. La differenza importantissima consiste nel fatto che, invece di vedere una figura piatta come quelle di una fotografia, si osserva la figura come se fosse effettivamente un essere vivente, poiché la televisione stereoscopica, nel dare all'immagine l'apparenza della solidità o profondità, la completa in tuffi i suoi particolari come quando si osserva ad occhio nudo
Applicando il medesimo principio dello stereoscopio, Baird ha costruito un apparecchio il quale trasmette le figure in modo tale che l'apparecchio ricevente le riceva anche con l'apparenza della profondità e così accoppiando a tale sistema l'altro concernente la trasmissione delle figure nei loro colori naturali, si può assistere ad una scena di radiovisione come se si osservasse una scena naturale Le imperfezioni dovute ai disturbi statici ed alle interferenze, attualmente inevitabili nelle trasmissioni di onde radio attraverso l'etere, potrebbero, per così dire, fare vedere le figure attraverso un velo di nebbia, con punti o strisce nere più o meno persistenti, ma l'immagine non mancherebbe di sembrare reale.
Nella recentissima dimostrazione fatta da Baird nei suoi Laboratori di Long Acre, gli spettatori sono rimasti stupefatti ed il prof. Oheshire, già presidente della Società Ottica Britannica, ha dichiarato che tali esperimenti promettono un considerevole sviluppo e dei risultati importanti nella loro pratica applicazione.
Un uomo, che sedeva innanzi al trasmettitore venne ricevuto all'apparecchio ricevente, collocato in un altro laboratorio del medesimo palazzo, con uNa chiarezza sorprendente, in rilievo perfetto, mostrando con precisione assoluta le linee del viso e la sua espressione. lì passo avanti fatto nella televisione con simili sviluppi ha una importanza effettivamente dì prim'ordine, benché il principio dello stereoscopio sia cose ben nota. La parte principale dell'apparecchio trasmittente - informa un collaboratore de "La Stampa" - consiste in un disco con due serie dì buchi, in forma di spirale, disposte nelle due opposte metà della superficie del disco. Verso il margine di metà della circonferenza del disco girevole si trova una spirale e nell'altra metà vi è la seconda spirale di buchi rotondi; però, questa, invece di essere collocata vicino al margine esterno, è circa dieci centimetri più in dentro. Secondo quanto abbiamo detto precedentemente, detta separazionE fra le due spirali verrebbe a corrispondere alla distanza che divide gli occhi umani. Dietro il disco trasmittente si trova montata la sorgente di luce, la quale ha due lampadine, una per ogni spirale, disposte in modo tale che i raggi partenti da esse, per illuminare il soggetto da trasmettere, attraversino il disco lungo una linea retta che da ogni lampadina va al soggetto, passando da una e dall'altra spirale. Tra il disco ed il soggetto si trovano due lenti, una vicina all'altra, e da esse passano i due raggi che attraversano le due spirali dei disco, cioè una lente riceve il raggio proveniente dalla spirale più esterna, mentre l'altra lente riceve quello che attraversa la spirale più vicina al centro del disco. In questo modo due luci distinte, passando dalle lenti, attraversano alternativamente l'oggetto o la scena da trasmettere e quindi, invece di una sola, vengono trasmesse due immagini una immediatamente dopo l'altra e precisamente nel tempo impiegato dal disco per fare un intero giro: ogni mezzo giro avviene la trasmissione di una delle due immagini e così di seguito. Tra il soggetto e le lenti è collocata la cellula fotoelettrica, che viene attraversata dai due raggi luminosi e imprime alla corrente le variazioni corrispondenti alla intensità della luce. La cellula fotoelettrica comunica col radio trasmettitore, che lancia nell'etere le onde elettromagnetiche modulate dagli impulsi di radio-visione.
Alla stazione ricevente viene usato un metodo simile. Un disco con la medesima disposizione di buchi in doppia spirale gira ugualmente come il disco dell'apparecchio trasmittente. Dietro il disco ricevente vi è una lampada a gas neon, disposta come quelle usate nella comune televisione. Essa copre tutte e due le spirali e le illumina alternativamente, in modo che sullo schermo di ricezione appariscano due immagini, una vicino all'altra.
John L. Baird ha dimostrato innanzi ad un gruppo di competenti e rappresentanti della stampa, l'ultima sua applicazione in materia di televisione, consistente nella trasmissione e ricezione di immagini movibili con l'apparenza del rilievo e quindi nelle tre dimensioni con le quali l'occhio umano percepisce dal vero le persone che si incontrano. La differenza importantissima consiste nel fatto che, invece di vedere una figura piatta come quelle di una fotografia, si osserva la figura come se fosse effettivamente un essere vivente, poiché la televisione stereoscopica, nel dare all'immagine l'apparenza della solidità o profondità, la completa in tuffi i suoi particolari come quando si osserva ad occhio nudo
Applicando il medesimo principio dello stereoscopio, Baird ha costruito un apparecchio il quale trasmette le figure in modo tale che l'apparecchio ricevente le riceva anche con l'apparenza della profondità e così accoppiando a tale sistema l'altro concernente la trasmissione delle figure nei loro colori naturali, si può assistere ad una scena di radio-visione come se si osservasse una scena naturale Le imperfezioni dovute ai disturbi statici ed alle interferenze, affualmente inevitabili nelle trasmissioni di onde radio attraverso l'etere, potrebbero, per così dire, fare vedere le figure attraverso un velo di nebbia, con punti o strisce nere più o meno persistenti, ma l'immagine non mancherebbe di sembrarè reale.
Nella recentissima dimostrazione fatta da Baird nei suoi Laboratori di Long Acre, gli spettatori sono rimasti stupefatti ed il prof. Oheshire, già presidente della Società Ottica Britannica, ha dichiarato che tali esperimenti promettono un considerevole sviluppo e dei risultati importanti nella loro pratica applicazione.
Un uomo, che sedeva innanzi al trasmettitore venne ricevuto all'apparecchio ricevente, collocato in un altro laboratorio del medesimo palazzo, con uma chiarezza sorprendente, in rilievo perfetto, mostrando con precisione assoluta le linee del viso e la sua espressione. lì passo avanti fatto nella televisione con simili sviluppi ha una importanza effettivamente dì prim'ordine, benché il principio dello stereoscopio sia cose ben nota.La parte principale dell'apparecchio trasmittente - informa un collaboratore de "La Stampa" - consiste in un disco con due serie dì buchi, in forma di spirale, disposte nelle due opposte metà della superficie del disco. Verso il margine di metà della circonferenza del disco girevole si trova una spirale e nell'altra metà vi èla seconda spirale di buchi rotondi; però, questa, invece di essere collocata vicino al margine esterno, è circa dieci centimetri più in dentro. Secondo quanto abbiamo detto precedentemente, detta separaziona fra le due spirali verrebbe a corrispondere alla distanza che divide gli occhi umani. Dietro il disco trasmittente si trova montata la sorgente di luce, la quale ha due lampadine, una per ogni spirale, disposte in modo tale che i raggi partenti da esse, per illuminare il soggetto da trasmettere, attraversino il disco lungo una linea retta che da ogni lampadina va al soggetto, passando da una e dall'altra spirale. Tra il disco ed il soggetto si trovano due lenti, una vicina all'altra, e da esse passano i due raggi che attraversano le due spirali dei disco, cioè una lente riceve il raggio proveniente dalla spirale più esterna, mentre l'altra lente riceve quello che attraversa la spirale più vicina al centro del disco. In questo modo due luci distinte, passando dalle lenti, attraversano alternativamente l'oggetto o la scena da trasmettere e quindi, invece di una sola, vengono trasmesse due immagini una immediatamente dopo l'altra e precisamente nel tempo impiegato dal disco per fare un intero giro: ogni mezzo giro avviene la trasmissione di una delle due immagini e così di seguito. Tra il soggetto e le lenti è collocata la cellula fotoelettrica, che viene attraversata dai due raggi luminosi e imprime alla corrente le variazioni corrispondenti alla intensità della luce. La cellula fotoelettrica comunica col radio trasmettitore, che lancia nell'etere le onde elettromagnetiche modulate dagli impulsi di radio-visione.
Alla stazione ricevente viene usato un metodo simile. Un disco con la medesima disposizione di buchi in doppia spirale gira ugualmente come il disco dell'apparecchio trasmittente. Dietro il disco ricevente vi èuna lampada a gas neon, disposta come quelle usate nella comune televisione. Essa copre tutte e due le spirali e le illumina alternativamente, in modo che sulleoschermo di ricezione appariscano due immagini, una vicino all'altra.
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5-
Uno studio Usa ha quantificato con precisione la diminuzione
del segnale in coincidenza con il fenomeno. "Sistemi da rivedere"
Le eruzioni solari disturbano i Gps
a rischio gli aerei e i telefonini
La scoperta da un ricercatore italiano alla Cornell University di NY
Troppo sole fa male anche ai Gps, che devono escogitare nuovi modi per proteggersi. Un ricercatore di origine italiana che lavora alla Cornell University di New York, Alessandro Cerruti, ha scoperto una falla importante nel sistema di rilevazione satellitare Gps, che costringerà a una revisione degli strumenti. Il gruppo del professor Cerruti ha per la prima volta rilavato dati concreti sugli effetti delle tempeste solari sui sistemi Gps. Le eruzioni solari sono fenomeni frequenti, di entità variabile, la cui possibile interferenza con i sistemi satellitare era già stata ipotizzata. Ora dati inequivocabili mostrano in che misura i fenomeni solari riducono la potenza dei segnali dei Gps.
"In un momento in cui, soprattutto negli Stati Uniti, si abbandona progressivamente il sistema di rilevamento radar nell'aviazione per passare all'uso esclusivo dei Gps - spiega Cerruti - è bene essere consapevoli di quali sono i limiti. Non vedremo aerei cadere a causa delle tempeste solari, ma è indubbio che nel caso si cerchi di determinare la posizione di un jet solo con il Gps, in presenza di una tempesta solare ci potrebbero essere notevoli difficoltà".
"Un altro campo di applicazione del rilevamento satellitare è quello delle operazioni di soccorso, quando i Gps si usano per rintracciare i cellulari di chi ha inviato richieste di aiuto - dice Cerruti - anche in questo caso le tempeste solari possono causare interruzioni e malfunzionamenti nel segnale, ritardando o rendendo impossibile la localizzazione".
La scoperta di Cerruti e del suo gruppo è arrivata un po' per caso. Il 7 settembre del 2005, mentre il ricercatore stava monitorando con il ricevitore Gps di Arecibo, a Portorico, le irregolarità della ionosfera, fenomeni che non sono legati alle tempeste solari, notò una improvvisa perdita di potenza del segnale del Gps. Proprio in quel momento si era verificata una delle eruzioni solari più consistenti mai registrate e Cerruti decise di verificare se i due fenomeni erano connessi.
Da una lettura dei dati dei maggiori ricevitori che si trovavano in quel momento sulla faccia della Terra esposta al sole, compresi quelli dei ricevitori usati dall'ente che sovrintende all'aviazione civile americana, la Faa, e dall'aviazione militare brasiliana, il ricercatore ebbe conferma alla sua ipotesi. I dati furono chiari: nel momento dell'eruzione solare tutti i Gps avevano visto ridurre la potenza del segnale e la riduzione era della stessa entità.
In particolare, Cerruti ha verificato che in una prima eruzione, durata circa 70 secondi, il segnale diminuì del 40%, nella seconda, di 15 minuti, la riduzione fu del 50%. La tempesta solare del 2005 viene considerata dagli esperti di carattere moderato, ma nel 2011 e 2012 ci sarà un picco di attività massima del sole e si prevedono eruzioni 10 volte più intense e prolungate. Se in quel momento la maggior parte dei sistemi di rilevamento del mondo si basassero sui Gps, ci potrebbe essere un black out quasi totale, perché i segnali potrebbe diminuire a causa dell'attività solare del 90%.
"Il rischio è accertato - commenta Cerruti, che è in Texas per ricevere un premio per la sua ricerca - i nostri dati hanno smentito chi sosteneva che il rischio fosse minimo e ora la progettazione dei sistemi di rilevamento satellitare dovrà tenerne conto". Cerruti ha anche delle proposte da fare: "Aumentare la potenza dei satelliti è troppo costoso - osserva Cerruti - per cui la soluzione è migliorare la tecnologia dei ricevitori, in modo da diminuire i rumori di fondo e aumentare le proprietà di captazione del segnale. Negli Stati Uniti si stanno progettando i Gps di terza generazione, l'Europa, con l'introduzione di Galileo, è molto competitiva: per creare sistemi davvero accurati non si potranno ignorare gli effetti delle tempeste solari".
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6-
Sicurezza su internet, aumenta il “phishing”
CRIMINALI INFORMATICI
Il rapporto semestrale dell'azienda Symantec svela che i cyber criminali
preferiscono attaccare gli utenti singoli piuttosto che le grandi aziende
i rischi maggiori per i computer di casa
Le mail false che chiedono informazioni private sono aumentate dell'81%
Alcune volte i cyber criminali non attaccano i privati solo perché ci guadagnano, ma semplicemente per sentirsi stupidamente bravi, o per vincere la noia! Penetrano nei computer altrui, spesso usando Fastweb, per inserire virus, o fare altre cose poco intelligenti che denunciano un’allarmante pochezza mentale! Ma ci risulta che le forze di Polizia stanno monitorando la situazione e qualcuno ha già pagato le sue bravate!
I computer meno sicuri sono quelli di casa. I cyber-criminali concentrano i loro sforzi sugli utenti singoli, di solito meno consapevoli dei rischi che si corrono a fornire informazioni via mail e meno accurati nell'aggiornare i sistemi di protezione. A fare il punto, come ogni semestre dal 2002, sulla sicurezza di internet è Symantec, la società privata americana che ha diffuso il suo rapporto semestrale. Negli ultimi sei mesi, obiettivo dell'86% degli attacchi informatici sono stati i computer di casa, seguiti poi da quelli di aziende del settore finanziario.
Il cyber criminale ha oggi a disposizione più tecnologie per sfuggire all'identificazione e può così restare più a lungo nei sistemi in cui riesce ad infiltrarsi per carpire informazioni. Gli attacchi informatici sono cambiati: se un tempo uno dei rischi erano i worms diffusi su ampia scala, ora si è passati a quelli di dimensioni minori che concentrano gli attacchi con obiettivi precisi, principalmente frodi, furti di dati e attività criminali in genere.
Web browser nel mirino. Il rapporto Symantec rileva che tra gli elementi attaccati nei primi sei mesi del 2006 le web application sono state il 69 per cento tra tutti i casi documentati. Sono aumentati anche i punti critici dei web browser, con 47 falle documentate in Mozilla (erano 17 negli ultimi sei mesi del 2005), 38 in Microsoft Internet Explorer (contro 25) e 12 in Apple Safari (contro sei dell'ultimo semestre 2006). In tutto Symantec ha identificato 2249 punti critici nel periodo in esame, con un aumento del 18 per cento su quello precedente, il numero più alto da quando viene stilato il rapporto.
Phishing sempre più sofisticato. E' sconcertante l'aumento del fenomeno del phishing, il sistema con cui i cyber criminali, utilizzando un indirizzo contraffatto, inviano messaggi istantanei o di posta elettronica che sembrano provenire da aziende fidate e chiedono la comunicazione di dati protetti, come password di conti bancari. Symantec ha documentato infatti un aumento dell'81 per cento dell'invio di messaggi phishing, che spesso sono riusciti a eludere le tecnologie di filtro.
Un solo scopo: sottrarre denaro. Alla base di ogni trucco c'è il tentativo di carpire denaro, anche se non mancano gli attacchi a grandi aziende delle quali i criminali cercano di interrompere le comunicazioni, ridurre gli introiti o danneggiare la credibilità. Per la prima volta Symantec ha rilevato anche che alcuni settori di grandi aziende sono stati oggetto di tentativi di phishing: tra queste spesso proprio le aziende finanziarie i cui nomi sono utilizzati per carpire denaro.
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7-
Da Claudia Lugli - Blu Nautilus [ c.lugli@blunautilus.it ]
Tempo di Affari a Lario Fiere
Erba, sabato 11 e domenica 12 novembre 2006
Fiera di Faenza
Sabato 21 e domenica 22 ottobre 2006
‘Quel ramo del lago di Como…’, per la precisione Lariofiere, ad Erba, ospiterà, sabato 11 e domenica 12 novembre 2006 il secondo appuntamento in Lombardia del circuito ExpoElettronica, la mostra mercato dedicata al mondo dell’elettronica professionale e di consumo.
Nella due giorni ‘erbese’, a disposizione di cultori e appassionati, 12.600 metri quadrati di buoni affari, occupati da più di 200 espositori che consentiranno di concludere vantaggiosi business su articoli elettrici ed elettronici, hardware e componentistica in primo luogo.
I prezzi da hard discount applicati dalle aziende partecipanti in fiera, rendono impedibile l’appuntamento con la kermesse novembrina, in occasione della quale si profila l’opportunità di cambiare aspetto, potenziare e rinnovare le proprie dotazioni tecnologiche.
Visitare la due giorni di Erba sarà comunque interessante anche per i neofiti dell’ambiente, non mancheranno, infatti, gli articoli di telefonia, utili ma anche sfiziosi, navigatori satellitari, decoder, dvd per arricchire il ‘cinema casalingo’, gadget e curiosità elettriche, elettroniche e digitali per stupire gli amici.
Ospite, ormai tradizionale, sarà il Gruppo Lecco Utenti Linux, con il supporto tecnico di Yet Open, che introdurrà i visitatori interessati nel mondo delle tecnologie legate all’Open Source e a Gnu/Linux.
Nell’ambito di ExpoElettronica, ritorna anche il mercatino delle Radio d’Epoca, che propone, accanto agli apparecchi per la ricezione, anche valvole, accessori, ricambi, dischi e cd, usati e da collezione, e che permetterà a collezionisti e curiosi, di fare un tuffo nelle atmosfere musicali del passato, ammirando gli affascinanti grammofoni piuttosto che le radio dei nostri nonni.
COLPO D’OCCHIO SU EXPO ELETTRONICA
Organizzazione: Blu Nautilus Srl; Luogo: Lariofiere – Viale Resegone; Ingresso: operatori e grande pubblico; Biglietto Ingresso: 8,00 euro (intero), 7,00 Euro (ridotto – scaricabile dal sito www.blunautilus.it ); Orari: 9.00 -18.00 ; Info: 0541 439573; website: www.blunautilus.it
Con preghiera di gentile segnalazione
Informazioni per la stampa a cura di Blu Nautilus Srl www.blunautilus.it
Responsabile Comunicazione: Claudia Lugli – c.lugli@blunautilus.it – tel. dir. 0541 439575
Assistente alla Comunicazione: Monica Mazzoni – grafica@blunautilus.it - tel. 0541.53294
Mercatino delle radiocomunicazioni (solo sabato)
Elettronica, computer, radiantismo, telefonia, radio d'epoca
21/10/2006 › 22/10/2006
Faenza - Faenza Fiere via Risorgimento 1
Ingresso € 8,00 - rid. € 7,00
Da molti anni l’elettronica è entrata a far parte del nostro quotidiano, non solo in ambito professionale ma anche fra le mura di casa: dagli elettrodomestici ai giochi dei bambini, dagli antifurto alla Tv satellitare.
Expo Elettronica a Faenza è uno degli appuntamenti più noti e frequentati sia per l'elettronica di consumo sia per prodotti rivolti ad un pubblico più esperto.
Ritorna a Faenza il secondo appuntamento annuale con ExpoElettronica.
Faenza Fiere infatti ospiterà, Sabato 21 e domenica 22 ottobre 2006, l’edizione autunnale della kermesse elettrico-elettronica.
La manifestazione, organizzata da Blu Nautilus, edizione dopo edizione richiama, nella città faentina, visitatori ed espositori, quasi 200 quest’ultimi, provenienti da buona parte d’Italia.
L’occasione è ghiotta per tutti gli amanti di elettronica, home entertainment e tecnologie in genere, di ieri e di oggi.
Migliaia i prodotti offerti per arricchire il PC, sia dal punto di vista funzionale che estetico, con periferiche ed optional, di ogni sorta e foggia, dalle ventole colorate ai cavetti fluorescenti, senza sottovalutare l'occasione di reperire materiali e componenti high tech ma low cost, per dirla con un gioco di parole.
Uno spazio importante verrà riservato agli articoli di telefonia, cd, dvd, videogiochi, piccoli elettrodomestici, articoli di ‘domotica’, per rendere sempre più confortevole, sicura e tecnologica la nostra casa.
Vantaggiosissime offerte di materiali e componenti usati o ‘obsoleti’, ma ancora funzionanti, per la gioia di esperti e riparatori, sempre a caccia di rarità o pezzi di ricambio vintage.
L’ExpoElettronica faentina è, inoltre, per tradizione, punto d’incontro tra il ‘vecchio ed il nuovo’, infatti la manifestazione ospiterà il mercatino di Radio Expò, mostra scambio di apparecchi per radioamatori, radio d’epoca, surplus, valvole, ricambi e riviste, che avrà luogo, nella sola giornata di sabato 21 ottobre, sotto la tettoia del cortile interno della Fiera, tradizionale appuntamento per radioamatori, collezionisti e curiosi.
BLU NAUTILUS Srl P.IVA: 02485150409 - P.zza Tre Martiri, 24 47900 RIMINI (RN) Tel. 054153294 info@blunautilus.it
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8-
E-mail sicure
Scambiarsi messaggi di posta elettronica al riparo dalle intercettazioni
Molti gli strumenti di crittografia gratuiti, alcuni anche open source, per Windows
Mail nel mirino del Grande Orecchio
Miniguida per renderle più sicure
LE CRONACHE di questi giorni hanno in primo piano le intercettazioni di comunicazioni personali. Telefonate, messaggi di posta elettronica, sms possono essere intercettati con estrema semplicità da chi ha accesso ai terminali. A volte le intercettazioni, come nel caso delle inchieste sul calcio, utilizzano metodi e strumenti legittimi, altre volte il loro abuso può ledere la riservatezza degli utenti. Il recente scandalo che ha coinvolto l'amministrazione Bush, la quale, per prevenire episodi terroristici a partire dall'11 settembre, ha dato mandato alla National Security Agency (Nsa) di intercettare decine di milioni telefonate da e per gli Stati Uniti d'America verso l'estero, ha per molti versi l'aspetto di un vero e proprio strumento di controllo esteso. E illegittimo.
Se passiamo poi dal campo delle intercettazioni telefoniche a quello delle comunicazioni digitali il terreno si fa ancora più scivoloso. Le e-mail, le chiamate Voip, gli strumenti di messaggistica istantanea (Messenger di Microsoft o Icq di Aol) utilizzano come mezzo di trasmissione la rete. In internet una comunicazione, prima di raggiungere il destinatario, attraversa decine di punti di trasmissione che servono a instradare il messaggio dal computer che invia a quello che riceve. Tutti questi punti possono, in via teorica, essere intercettati da chiunque abbia le conoscenze necessarie e l'accesso ad ognuno di questi apparati di trasmissione.
Sbaglia chi pensa questo scenario sia irrealistico. In una comune rete aziendale poco sicura bastano solo pochi secondi per installare software (chiamati sniffer) adatti ad intercettare il traffico, analizzarlo e mostrare chi esegue il software e-mail, dati di navigazione ed eventuali password di login non protette.
Una soluzione a questo problema c'è, ed è la crittografia. Usata da millenni - ve ne sono tracce anche nei libri dell'Antico Testamento - è l'arte di 'scrivere segretamente', in modo da permettere solamente al destinatario di leggere la comunicazione inviata. Giulio Cesare la usava nella corrispondenza privata sostituendo alle lettere delle parole altre lettere, spostate nella posizione di una cifra concordata. Nei moderni sistemi di comunicazione digitale, la crittografia viene utilizzata, in diverse varianti, per mascherare un messaggio digitale e renderlo leggibile solamente alle persone desiderate.
Il funzionamento della crittografia moderna consiste nel condividere, assieme alle persone con cui si vuole comunicare, una chiave di codifica personale che permette a chi scrive il messaggio di criptare il contenuto che verrà, a destinazione, decodificato con una seconda chiave. La prima chiave viene detta "pubblica" e va condivisa con tutti coloro cui si vuole permettere di leggere la propria comunicazione, la seconda "privata" e va conservata gelosamente. Ogni utente in questo modo possiede due chiavi: la prima, quella pubblica, va distribuita alle persone che vogliono inviarci le e-mail e dovrà da questi essere utilizzata per codificare i messaggi, la seconda, quella privata, servirà a decodificare il messaggio criptato con la chiave pubblica e va tenuta segreta.
Crittografare e-mail
L'ambito certamente più proficuo in cui utilizzare la crittografia è la comunicazione via posta elettronica. Per crittografare e-mail è necessario dotare il proprio programma di posta elettronica di un plug-in, ossia un software esterno, in grado di eseguire il processo di codifica e decodifica del messaggio. Nelle pagine che seguono ne vedremo due: uno per il noto programma Microsoft Outlook 2003 e un altro per il suo concorrente Thunderbird. Entrambi i programmi sono gratuiti, il secondo è anche open source. Per chi volesse ricorrere ad una versione a pagamento, che ha il vantaggio di una maggiore semplicità e del supporto garantito, può far riferimento al programma PGP Desktop che tuttavia costa, nella versione base, poco più di 100 euro.
Plug-in per Outlook
Il programma di crittografia che è possibile utilizzare per Outlook si chiama Gpg4win ed è in realtà un software che racchiude in un unico pacchetto diversi programmi di crittografia, tra cui il vero e proprio software di creazione e gestione delle chiavi e il plug-in per Outlook. Il software è, come vuole il modello open source, in continua evoluzione e le funzionalità, non sempre implementate nel modo migliore, vengono raffinate di versione in versione. Al momento il programma è compatibile con Microsoft Outlook 2003 aggiornato all'ultima versione dal sito Microsoft Update. Si scarichi quindi dal sito ufficiale la versione Gpg4win light arrivata, nel momento in cui scriviamo, al numero 1.0.2. La si installi seguendo la procedura automatica e lasciando le impostazioni predefinite. Per prima cosa è necessario creare le due chiavi: quella pubblica e quella privata.
Outlook: creazione delle chiavi crittografiche
Seguite il percorso Start / Tutti i programmi / GnuPG For Windows e avviate il programma WinPT. Dovrebbe apparire subito un pannello con l'opzione "Generate a GnuPG key pair" già selezionata. Se così non fosse, WinPT verrà avviato come un'icona a forma di chiave nella barra delle notifiche di Windows, in basso a destra accanto all'orologio. Cliccate su questa icona per due volte per far aprire il programma e dal menu "Key" scegliete l'opzione "New" e la voce "Normal". Per creare le chiavi di crittografia bisogna inserire il vostro nome e l'indirizzo di posta elettronica, confermare cliccando su OK e inserire una password di almeno 10 caratteri e con, almeno, un punto (.) incluso. Alla fine della procedura troverete nell'interfaccia del programma una riga con il vostro indirizzo di posta elettronica.
Outlook: invio della chiave pubblica
Per comunicare in modo cifrato dobbiamo compiere un ultimo passo: inviare la nostra chiave pubblica alle persone da cui desideriamo ricevere messaggi cifrati e farci inviare da essi la loro chiave pubblica. Come già detto, il funzionamento del sistema crittografico descritto prevede che il mittente cifri il messaggio con la chiave pubblica del destinatario. Per prima cosa dunque esportate la vostra chiave pubblica cliccando con il pulsante destro, sempre dal programma WinPT, sul vostro indirizzo di posta elettronica e scegliendo la voce "Send Key to Mail Recipient", per allegare direttamente la chiave come file in un messaggio di posta elettronica, oppure la voce "Copy Key to Clipboard", per copiare la chiave in memoria e incollarla in qualsiasi messaggio di posta elettronica o programma di testo. La chiave andrà importata dal destinatario copiando in memoria l'intero blocco di caratteri ricevuto via mail e scegliendo la voce "Paste" del menu "Edit" di WinPT.
Outlook: invio di una mail crittografata
Per inviare una mail in formato crittografato da Outlook dovrete quindi avere la chiave pubblica del nostro destinatario. Da Outlook selezionate dal menu "Azioni" la voce "Nuovo messaggio di posta elettronica utilizzando Microsoft Office Outlook (HTML)", scrivete il messaggio e selezionate la voce "GPG Ecrypt message" dal menu "Strumenti". Al momento dell'invio si dovrà consentire l'accesso al programma GPG cliccando su "Sì".
Plug-in per Thunderbird
Il programma per crittografia da usare con Thunderbird si chiama Enigmail e va usato in accoppiata con il precedente Gpg4win. Scaricate dunque Gpg4win Light e, al momento di selezionare durante la fase di installazione i software da installare (finestra "Choose Components"), mantenete il segno di spunta solamente su GnuPG e WinPT. Ora scaricate il plug-in per Thunderbird scegliendo il file con estensione . xpi (al momento di scrittura di questo articolo aveva nome v0.94.0-tb15-win32. xpi) cliccando sul link con il pulsante destro e scegliendo la voce "Salva destinazione come" o "Salva oggetto con nome" in dipendenza del browser usato. Scegliete come destinazione del salvataggio un luogo del computer semplice da raggiungere in seguito, come ad esempio il Desktop. Ora avviate Thunderbird e dal menu "Strumenti" selezionate "Estensioni" e cliccate sul pulsante "Installa" indicando poi il file che avete appena scaricato. Riavviate ora Thunderbird per terminare l'installazione del componente. Per visualizzare le molte opzioni di Enigmail in italiano scaricate e installate, con la stessa procedura descritta in precedenza, il modulo in italiano.
Thunderbird: creazione e invio delle chiavi crittografiche
Le due chiavi, pubblica e privata, vanno create nello steso modo descritto nella sezione dedicata ad Outlook: utilizzando il programma WinPT. Stesso procedimento può essere utilizzato per il loro invio e per la loro ricezione.
Thunderbird: inviare un messaggio
Thunderbird offre, non appena si eseguirà un'azione che riguarda la cifratura del messaggio, un procedimento guidato che imposta il programma con le opzioni più comuni in tema di crittografia: seguite il procedimento e accettate, se non avete bene compreso il senso delle domande, le impostazioni suggerite dal programma. Per cifrare un messaggio di posta elettronica si deve, come più volte detto, essere in possesso della chiave pubblica del destinatario. La cifratura del messaggio è semplicissima: in fase di scrittura dell'e-mail basta cliccare sul pulsante OpenPGP presente nella barra dei pulsanti e scegliere la voce "Cifra il messagggio" ("Encrypt Message" se avete l'interfaccia in inglese). Al momento dell'invio, se la chiave pubblica del mittente è già memorizzata all'interno del programma, la mail verrà recapitata immediatamente.
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9-
Da
Bruno I1ABT, Award Manager DLI
e Ivan
IK1JUL, Presidente ARI
Ivrea
Sezione A.R.I. di Ivrea
Primo meeting Diploma dei Laghi Italiani
I1ABT – IK1JUL – IZ1DBU – IK1YLO – I1JQJ – IZ1ERX
Buon successo di partecipazione per la prima edizione del Meeting DLI organizzato dalla Sezione ARI di Ivrea. L’appuntamento si è svolto domenica 24 settembre 2006, in concomitanza con il mercatino di scambio Biellaradio ospitato nel salone polivalente di Occhieppo Inferiore (BI).
Soddisfatti gli organizzatori, in particolare il manager del diploma Bruno Giacometti I1ABT: “Hanno partecipato parecchi radioamatori, ma siamo particolarmente contenti per l’arrivo di amici dal Trentino, dalla Lombardia, dall’Emilia Romagna e dalla Toscana; l’iniziativa è apprezzata e queste presenze lo dimostrano e sono per noi uno stimolo a continuare sulla strada intrapresa”.
Nel corso del meeting, il Presidente dell’ARI di Ivrea Ivan Barberis IK1JUL, ha ringraziato gli amici della Sezione di Biella per l’ospitalità nell’ambito di Biellaradio, ed i dirigenti ARI intervenuti. Il Diploma dei Laghi nasce dall’idea di valorizzare l’immenso patrimonio lacustre locale e nazionale in generale, ma soprattutto per incentivare l’attività in portatile dei Radioamatori. Un altro aspetto che rende unico il nostro diploma è la sua gratuità, abbinata al fatto che esso non viene spedito in forma cartacea ma esclusivamente sotto forma di file personalizzato inviato via posta elettronica. Altro punto di forza del DLI è il binomio radiantismo e cultura territorio.
I1ABT ha ripercorso i tre anni di attività, dallo sviluppo dell’idea, alla sua condivisione in Sezione, passando per le tantissime esperienze di attivazioni più o meno difficili e per il grande lavoro svolto per la preparazione delle referenze dei laghi italiani e stranieri. Ha poi illustrato nel dettaglio il regolamento ed il funzionamento dell’attività lato manager, coinvolgendo gli attivatori, ma anche descrivendo l’entusiasmo di diversi gruppi di radioamatori stranieri (in particolare svizzeri ed ucraini) che sono molto attivi.
IK1JLJ ha relazionato sulle tecniche operative, sugli accorgimenti e sulle tipologie di antenna utilizzate per l’attività in portatile. Su questo tema il dibattito è stato lungo ed approfondito, confermando l’interesse per la sperimentazione e per lo studio tecnico, oltre che per il solo risultato che permette il conseguimento del diploma.
Sono stati poi premiati i migliori piazzamenti nelle edizioni 2004 e 2005 del diploma. I trofei più ambiti (un’antenna per i 1200 MHz ed una medaglia ricordo) sono stati consegnati a IQ2TU ARI Cantù e a IK5PWN. Una targa ricordo e di ringraziamento a nome di tutta la Sezione di Ivrea, è stata consegnata anche al manager del diploma I1ABT.
L’ARI di Ivrea ha poi lanciato un concorso fotografico abbinato al DLI, dando di fatto il via alla selezione del soggetto che caratterizzerà il Diploma del 2007. Per partecipare, occorre inviare le foto digitali all’indirizzo dli@ari-ivrea.it . L’autore della foto prescelta per il Diploma 2007 sarà poi premiato.
I1ABT Bruno Giacometti – Award Manager DLI
IK1JUL Ivan Barberis – Presidente Sezione di Ivrea
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10-
La Greasecar vende online con successo
l'occorrente per convertire i diesel
Costa circa 800 dollari e garantisce
identiche prestazioni e consumi
Il kit della Greascar
Basta un investimento di 800 dollari per fare il pieno gratis e aiutare allo stesso tempo l'ambiente. L'America costretta a fare i conti con un caro benzina senza precedenti nella sua storia sta scoprendo le virtù di un dispositivo in grado di far correre un'auto diesel con olio vegetale, anche se è già stato usato per friggere. Il merito è soprattutto della Greasecar, una piccola azienda del Massachusetts, che vende online a cifre abbordabili i kit con tutto l'occorrente per fare il grande salto. Basta andare sul sito, selezionare il modello di macchina che si vuole convertire, ed è possibile ordinare via internet il necessario.
Non si tratta di passare al biodiesel (è
qualcosa di completamente diverso) e tantomeno di aggiungere olio per uso alimentare al normale
gasolio in percentuali variabili, come pure molti automobilisti giurano di fare
con successo anche in Italia. La novità decisiva del sistema Greasecar è che
all'automobile viene aggiunto un secondo serbatoio per l'olio, così come avviene
per il passaggio al gpl o al metano. Un accorgimento che pare sia in grado di
scongiurare gli inconvenienti dai quali i produttori di automobili
mettono in guardia chi opta per il "fai da te" con olio di colza o di semi di
girasole.
La
vettura, una volta installato il kit Greasecar, conserva la doppia alimentazione
e dopo l'accensione a diesel, passa all'olio nel giro di qualche minuto quando
quest'ultimo si è scaldato alla temperatura necessaria per essere bruciato dal
motore. Prestazioni e consumi, garantisce anche l'esperto di automobili del
New York Times che ha testato il
dispositivo per i suoi lettori nel corso di un viaggio di 160 miglia a bordo di
una Volkswagen Jetta Tdi, rimangono sostanzialmente invariati.
A parte il fatto che bisogna ricordarsi
di tornare al diesel qualche minuto prima di fermarsi per permettere ai tubi del
carburante di spurgarsi, l'inconveniente più grave, osserva ironicamente il
giornalista Jim Norman, è con l'olio usato si lascia una scia vagamente
puzzolente di patatine o di pesce, a seconda del ristorante o del McDonald's
dove si è fatto il pieno.
Secondo la Engine Manufacturers
Association, l'associazione dei costruttori di motori statunitensi, in realtà
non è ancora chiaro quali possono essere le conseguenze di lungo termine su
un'auto alimentata a olio fritto, ma il presidente e fondatore della Greasecar
Justin Carven garantisce che ci sono ancora in circolazione vetture che hanno
installato il kit 200mila miglia fa. Ora l'ambizione della sua azienda è quella
di ottenere la certificazione dell'Epa, l'ente Usa per la tutela dell'ambiente
che al momento vieta l'utilizzo dell'olio vegetale come carburante e punisce chi
modifica la sua auto con un'ammenda di 2.750 dollari.
Oltre all'evidente risparmio per il
portafoglio, usare quanto avanza da un fritto ha anche dei grossi vantaggi
ambientali. Tra gli ecologisti il dibattito sui pro e i contro di un uso
massiccio dei carburanti di origine agricola è in pieno svolgimento (riducono le
emissioni e la dipendenza dal petrolio ma rischiano di massacrare biodiversità e risorse idriche), ma al momento
ristoranti e rosticcerie sono felici di disfarsi gratuitamente dell'olio esausto
che ha altrimenti un elevato costo di smaltimento, anche se il gioco della
domanda e dell'offerta potrebbe cambiare presto le cose.
Inoltre, secondo quanto dichiarato dalla Greasecar, con l'olio vegetale non si
producono solfuri, agenti fortemente cancerogeni e anche il bilancio con le
emissioni di anidride carbonica sono in pareggio, visto che le piante usate
crescono proprio grazie alla C02.
Il crescente interesse per il kit del
resto non sembra essere motivato esclusivamente da ragioni economiche. L'azienda
del Massachusetts dichiara attualmente una vendita mensile compresa tra i 100 e
i 400 pezzi, grazie a un boom scattato nelle settimane successive al passaggio
dell'uragano Katrina su New Orleans, quando un numero crescente di americani ha
iniziato a interrogarsi sui pericoli del riscaldamento globale e sui modi per
contrastarlo.
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11-
DIPLOMA DEI PONTI DI ROMA
Dopo il Diploma dei Castelli e delle Torri, di quello dei Laghi, dei Fari e delle Isole, che sono permanenti, abbiamo anche quello dei Ponti di Roma, che dura un anno, organizzato dalla Sezione ARI della Capitale. Non vi è dubbio che quest’ultimo Diploma a detta di alcuni appare il più difficoltoso da realizzarsi, almeno per molte delle referenze previste e ciò a causa dei gravi problemi di traffico caotico e di sosta per gran parte dei Lungotevere, che impediscono concretamente di fermarsi senza rischiare l’intervento sanzionatorio dei Vigili Urbani e dei carri attrezzi comunali per la rimozione. Inoltre, per le Forze dell’Ordine vi sono molti “obiettivi sensibili” (Edifici di Istituzioni, ambasciate, luoghi di culto di varie religioni, ecc.) in prossimità dei vari ponti, per cui, in un momento “delicato come questo e per di più nella Capitale d’Italia” per ragioni note, potrebbe insospettire gli agenti dei vari corpi di Polizia una macchina con antennona che trasmette nei pressi e fatalmente, nonostante il nostro buon diritto, si andrebbe incontro a lunghi ed estenuanti “chiarimenti”! Da tutto ciò, a detta di molti, le difficoltà nella realizzazione dei collegamenti.
Regolamento del Diploma
La Sezione ARI di Roma, in occasione del 130° anno (1876) dall’inizio dei lavori per la costruzione degli argini sulle sponde del Tevere e contemporaneamente dell’ 80° anniversario dalla fine degli stessi (1926), istituisce il Diploma dei Ponti di Roma , che verrà rilasciato ad OM e SWL al fine di far conoscere e valorizzare il patrimonio architettonico, ed il rapporto vitale tra la città di Roma ed i suoi fiumi lungo i secoli. Nel territorio comunale capitolino sono stati censiti un totale di 36 ponti sui fiumi Tevere ed Aniene, di cui sotto si riporta la lista completa con le loro referenze.
TO1 Ponte di Castel Giubileo T19 Ponte Cestio
T02 Ponte di Tor di Quinto T20 Ponte Emilio (Ponte Rotto)
T03 Ponte Flaminio T21 Ponte Palatino
T04 Ponte Milvio (Ponte Mollo) T22 Ponte Sublicio
T05 Ponte Duca d'Aosta T23 Ponte Testaccio
T06 Ponte Risorgimento T24 Ponte dell' Industria (Ponte di Ferro)
T07 Ponte Giacomo Matteotti T25 Ponte Marconi
T08 Ponte Pietro Nenni T26 Ponte della Magliana
T09 Ponte Regina Margherita T27 Ponte di Mezzocammino
T10 Ponte Cavour T28 Ponte della Scafa
T11 Ponte Umberto I A01 Ponte di via Tenuta del Cavaliere
T12 Ponte Sant'Angelo A02 Ponte di Salone
T13 Ponte Vittorio Emanuele Il A03 Ponte di Cervara
T14 Ponte Principe Amedeo di Savoia A04 Ponte Mammolo
T15 Ponte Giuseppe Mazzini A05 Ponte Nomentano
T16 Ponte Sisto A06 Ponte Tazio
T17 Ponte Giuseppe Garibaldi A07 Ponte delle Valli
T18 Ponte Fabricio A08 Ponte Salario
Tutte le attività per le varie referenze dovranno essere effettuate in portatile nelle vicinanze del ponte ad una distanza massima di 300 metri dal ponte attivato, non sono valide attività da stazione fissa da parte di residenti nei pressi della referenza.
L’attività sarà ritenuta valida solo ad ottenimento del quorum di 50 qso; non può essere attivata più di una referenza per volta, ed un massimo di tre referenze attivabili in una singola giornata.
Al termine delle operazioni dovrà essere inviato entro 15 giorni all’ Award Manager, l’estratto log in formato elettronico con allegata la documentazione fotografica comprovante l’attività in portatile nelle vicinanze della referenza attivata. L’e_mail a cui inviare la documentazione è iw0bet@ari.it .
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12-
Da IK8JZK Ruggero Billeri Napoli.
Funzioni di aiuto al programma Echolink
Congratulazioni per aver installato il programma Echolink. Echolink e' un software con cui i Radiamatori per mezzo della radio o del solo computer tramite collegamento ad internet possono comunicare in voce o per iscritto con tutto il Mondo. Le future istruzioni riportate di seguito, introducono ai principi di base delle capacita' del programma Echolink. La prima entrata in funzione del programma Echolink (dopo averlo installato) ci mostrera' (tramite il programma di settaggio Wizard) le varie finestre che si apriranno per inserire in esse i dati opportuni. Il programma di settaggio sopradetto dara' sufficienti informazioni per iniziare ad operare su Echolink. Ogni schermata del programma di settaggio e' scritta in dettaglio di seguito:
SET UP (Settaggio iniziale)
Cliccando sull icona TOOL (attrezzi) appare una scheda con altre tre sottoschede; la prima MY STATION (la mia stazione), la seconda SERVER (colui che ci connette a internet), la terza TIMING (tempo) e la quarta Audio.
MODE (modo)
La prima scelta da fare e' se il computer verra' usato dall'utente nel modo "user" oppure nel modo "sysop". Con la radio interfacciata con il computer allo scopo di ottenere un "link" o un "repeater" CALLSIGN (indicativo radioamatoriale) inserire nell'apposito riquadro il proprio indicativo radioamatoriale.
NAME (nome di battesimo)
Inserire nell'apposito riquadro il proprio nome.
LOCATION (localita' da dove opera la stazione
citta' e paese)
Inserire nuovamente il nome di battesimo e la localita' da dove si trasmette.
E- MAIL ADDRESS (indirizzo di posta elettronica)
Iinserirlo nell'apposito riquadro.
Seconda sottoscheda SERVER il sistema include automaticamente i quattro Server piu' vicini alla stazione Echolink secondo la zona da cui opera, e i Server che figurano sulla lista possono avere una scelta preferenziale.
RETRY TIME (inserire i secondi di chiamata verso il Server)
MODE (modo)
USER MODE (modo utente)
Scegliete il modo utente se desiderate collegarvi su Echolink tramite internet con il vostro PC utilizzando il microfono e l'altoparlante o la cuffia del computer. Questa opzione viene usata quando non si vuole interfacciare la radio con il computer oppure non siamo esperti a farlo.
BASIC OPERATION (operazioni di base)
Questa sezione ci indica le funzioni di base del programma Echolink. Leggendo questa sezione lo schermo del computer ci mostrera' la disposizione delle varie icone illustrate in alto dello schermo e le altre funzioni del programma Ecolink con le rispettive denominazioni. CALSIGN VALIDATION (convalida da parte del sistema per utilizzare Echolink) Se non avete mai usato il programma (esclusivamente per radioamatori) Echolink
all'atto della installazione, il sistema vi richiedera' una documentazione relativa alla vostra licenza radioamatoriale allo scopo di poter utilizzare il programma. La convalida si richiede inviando fotocopia della propria licenza radioamatoriale a: calsign validation inviandola come e-mail. La cosa puo' richiedere alcune ore in quanto ogni richiesta viene esaminata individualmente. Durante il periodo che la richiesta non e' stata ancora convalidata lo schermo del PC rimarra' bianco, dopodiche' se la cosa va a buon fine vi verra' inviato un messaggio in cui si dice: che la vostra licenza e' stata convalidata e sullo schermo del PC apparira' un lungo elenco di tutti coloro che possono operare su Echolink con relativi indicativi radioamatoriali e relativo numero del nodo di appartenenza. A questo punto siete abilitati ad usare Echolink.
USO DEL PROXY (su sistema SET UP server) per problemi di connettivita' si puo' far uso del PROXY SERVER esso consiste di un software separato che puo' essere installato
su di un'altro computer e tale cosa puo' risolvere il collegmento non diretto con il corrispondente su Echolink.
NOTA: L'uso del PROXY SERVER e' vietato quando si usa la conferenza su Echolink. CONNESSIONE AUTOMATICA CON DISCO
COMBINATORE: E' possibile chiamare automaticamente il corrispondente su Echolink quando siamo collegati ad internet se si utilizza il modem in unione ad un disco combinatore, componendo il numero del nodo di colui che si vuole contattare.
INTERFACCIA
Se anziche' il modo user viene scelto il modo
sysop, occorre interfacciare il propio computer con un ricetrasmettitore; creando cosi' un link. L'uscita audio del ricetrasmettitore deve essere connessa tramite la porta seriale alla scheda audio del vostro PC. L'uscita audio del vostro PC deve essere connessa tramite attenuatore all'ingresso microfonico del ricetrasmettitore. Se il vostro PC posteriormente e' munito di un pannello di controllo con relative prese jack, l'uscita audio del vostro PC anziche' prelevarla dalla porta seriale del computer puo' anche essere ptelevata dalla presa jack (audio-outuput) TIPO DI INTERFACCIA Due tipi di interfaccia sono supportati dal sistema Echolink. ASCII CONTROLLO Questo tipo di interfaccia e specificatamente adatto per il programma Echolink. ASCII accetta comandi tramite la porta seriale del computer. Questo tipo di interfaccia ha inoltre la importante funzione di poter comandare il PTT del ricetrasmettitore,questo per mandare in trasmissione la parte trasmittente del ricetrasmettitore collegato al PC in modo sysop. CONTROLLO DIRETTO Questo tipo di interfaccia e' comunemente usata anche per i programma PSK-31 e altri modi in digitale. Il PTT del ricetrasmettitore viene comandato in ragione del segnale presente sui contatti RTS o DTR della porta seriale del vostro PC, questa interfaccia include anche un'attenuatore per portare il segnale audio in uscita dal vostro PC ad un livello di segnale microfonico atto ad essere immesso nel modulatore del ricetrasmettitore. L'interfaccia in questione non include un decodificatore di toni DTMF; mentre il software del programma Echolink puo' assolvere anche a questa funzione. Per chi desidera procurarsi le interfacce sopracitate in kit o assemblate puo' contattare due Raioamatori d'oltreoceano rispettivamente WB2 REM e VA3 TO dettagli circuitali dell'interfaccia ASCII Controller di WB2 REM sono pubblicati sulla rivista QST del marzo 2002.
Per chi non volesse addentrarsi nella ricerca dei vari contatti presenti sulla porta seriale del PC atti ad attivare il PTT del ricetrasmettitore, il modo sysop, puo' essere realizzato anche senza dover fare collegamenti elettrici fra il ricetrasmettitore e l'Hardware del PC. Il metodo e' il seguente: in questo caso occorre l'utilizzo del VOX presente sul ricetrasmettitore e regolare la soglia accuratamente per mandare in trasmissione il ricetrasmettitore quando vi e' un segnale audio di sufficiente ampiezza in uscita dall'altoparlante del PC. Regolando opportunamente sia l'uscita audio dell'aloparlante che il livello di soglia del VOX si puo' raggiungere un buon compromesso per realizzare un link in modo sysop, purtroppo ci sono i pro e i contro il VOX non puo' discriminare il fruscio dovuto ad assenza di portante e la regolare modulazione in uscita dall'altoparlante del PC. La forza del sistema operativo del programma Echolink e' quella di poter supportare un notevolissimo numero di ripetitori o di link Radio
atti a far comunicare via radio i Radioamatori autorizzati su Internet. Durante la configurazione del programma Echolink occorre riempire correttamente le schede con i propri dati affinche' questi dati siano anche visti dai corrispondenti del programma Echolink e' inoltre possibile comunicare su Echolink per iscritto utilizzando la finestra in basso a destra del programma. Una serie di icone appaiono nella parte superiore dello schermo ed e necessario imparare a conoscerle tutte, tra le quali vi e' quella indicante un binoccolo e serve per vedere se un corrispondente di cui si conosce l'indicativo radioamatoriale e scrivendolo nell'apposita finestra si puo' vedere se e' operativo su internet. un'altra icona importante e quella indicante attrezzi (Toll) da lavoro e serve per settare il programma inserendo gli opportuni dati. Per mandare in trasmissione il programma Echolink si puo' usare indifferentemente: cliccare sulla barra spaziatice oppure sulla prima freccia in alto a sinistra guardando lo schermo.
Nel modo sysop il sistema Echolink prevede di poter contattare un corrispondente mediante l'invio di una serie di toni DTMF i quali toni devono rispecchiare la sequenza numerica indicante il numero del nodo di apparteneza indicato sulla lista inerente al corrispondente che si vuole contattare. Nel software del programma Echolink e' inserito anche il manuale d'istruzione ed i sistemi operativi di questo interessante programma sono molteplici e non di facile traduzione per l'alto numero di vocaboli tecnici usati, comunque spero di aver dato delle informazioni utili per chi si avvicina per la prima volta a questo sistema di comunicazione mondiale.
Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale
Da ik8jzk Ruggero Napoli.
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13-
Da: Umberto Molteni i2ms
I GRANDI DELL’ELETTRICITA’
Gustav Heinrich Wiedemann (1826 - 1899)
Gustav Heinrich Wiedemann, fisico tedesco, nasce a Berlino il 2 ottobre 1826. Docente presso l'Università di Lipsia.
Da lungo tempo egli dirige quegli Annali che si chiamano dal suo nome. Lascia un gran numero di opere scientiche, fra le quali un trattato intitolato Teoria dell'elettricità e del magnetismo. La prima edizione di questo trattato viene pubblicata nel 1861, la seconda nel 1874.
Intanto in quel periodo si fanno notevoli progressi nello studio dell'elettricità; Wiedemann ritiene necessario di dare un più ampio sviluppo all'opera sua, e compone un grande trattato; Teoria dell'elettricità in quattro volumi, che nel 1898, poco prima della sua scomparsa, vede la luce una quarta edizione. In esso l'autore prende a esaminare tutte le osservazioni ed esperienze già fatte nel campo dell'elettricità, ne presenta i punti principali, ne trae nuove conseguenze, e mostra come si possono considerare da un medesimo punto di vista i fenomeni elettrici e quelli magnetici.
Compie fondamentali ricerche sperimentali sulle proprietà elettromagnetiche e termiche dei cristalli, sui fenomeni del magnetismo nei metalli e nei sali e su varie questioni di elettrochimica.
Scopre l'effetto di magnetostrizione, che tende a far ruotare, l'una rispetto all'altra, le estremità di una bacchetta metallica magnetizzata percorsa da corrente (effetto Wiedemann).
Ha legato il suo nome alla legge ( Legge di Wiedemann e Franz) di proporzionalità tra conduttività elettrica e conducibilità termica nei metalli a pari temperatura.
Muore a Lipsia il 23 marzo 1899.
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14-
Il ghiaccio elettrico
I ricercatori NASA hanno esplorato milioni di nuovole grazie al satellite TRIMM, al fine di scoprire la strana relazione che esiste tra ghiaccio e fulmini.
C’è qualcosa di divertente che potete osservare all’interno del vostro congelatore: andate in cucina, aprite lo sportello e fate leva per staccare un cubetto dal portaghiaccio. Poi guardate all’interno dello scompartimento alla ricerca di brina, quella lanugine cristallina che è solita coprire i vostri piselli surgelati. Trovata? Bene, strofinate delicatamente il cubetto di ghiaccio sulla patina di brina.
Come? Non succede nulla? Naturale, cosa vi aspettavate, un fulmine per caso? In realtà, l’azione che avete appena compiuto sta proprio alla base del processo che origina i fulmini. A chilometri di distanza dalla terra, all’interno dei cumulonembi, piccoli cristalli di ghiaccio urtano costantemente contro frammenti più grandi. Questo strofinamento provoca una reazione simile a quella che si ottiene camminando sulla moquette con le calze ai piedi. Zott! Prima di accorgersene, dalla nube parte un fulmine che si schianta sulla terra.
Può sembrare difficile da credere che un fulmine, che nel suo percorso fino a terra è 3 volte più caldo della superficie del sole, possa nascere da piccoli frammenti di ghiaccio. Ma è ciò che succede, secondo la teoria, ed effettivamente gli esperimenti di laboratorio hanno confermato che si può generare elettricità dalla collisione ghiaccio-ghiaccio.
Tuttavia, questa storia può provocare un certo scetticismo. Così “abbiamo deciso verificare,” dice Walt Petersen, un ricercatore di fulmini della National Space Science and Technology Center di Huntsville, Alabama. Per più di tre anni, Petersen e i suoi colleghi hanno utilizzato il satellite TRMM per osservare ciò che accade all’interno di più di un milione di nubi. “TRMM ha un radar a bordo per misurare la quantità di ghiaccio contenuta in una nube. Ed ha un rivelatore ottico chiamato LIS per contare il numero di flash generati dai fulmini.” Confrontando i dati dei due strumenti, è possibile constatare se la quantità di ghiaccio in una nube, e i fulmini da essa generati, possano avere una relazione di dipendenza.
In effetti la risposta è si. “Abbiamo trovato una forte correlazione fra ghiaccio e fulmini in tutti gli ambienti - sul mare e in aree costiere.” Su scale globali, il coefficente di correlazione fra “densità di flash” dei fulmini (flash per il chilometro quadrato al mese) e “il percorso ghiaccio-acqua” (chilogrammi di ghiaccio per il metro-quadrato di nube) hanno superato il 90%. Sono state individuate correlazioni ancora più forti su scala ridotta su singole cellule della tempesta, dove, per esempio, circa 10 milioni di chilogrammi di ghiaccio produrrebbero un flash al minuto.
10 milioni di chilogrammi. Non meravigliatevi, questi sono i numeri di cui si parla, ecco sipegato perché non potreste mai ottenere una scintilla nel congelatore. Ci vuole molto, molto più ghiaccio per ottenere un fulmine.
In un vero temporale, milioni di pezzi di ghiaccio urtano costantemente gli uni con gli altri, spinti da correnti ascensionali che variano da una velocità di 20 fino a più di 150 Km/h. I piccoli cristalli di ghiaccio si caricano positivamente e aleggiano nella parte superiore della nube, mentre i corpi ghiacciati più ingombranti (che chiamiamo solitamente “grandine”) si caricano negativamente e precipitano verso il basso. Questa separazione genera mega-volt di tensione elettrica, e come conseguenza il fulmine.
Sopra: quantità di fulmini vs massa di ghiaccio misurata in celle temporalesche nel Kansas/Colorado (nero) e in Alabama (rosso).
Ora che la correlazione fra ghiaccio e fulmine è stata stabilita, ne può essere fatto buon uso. Petersen spiega: “i software per le previsioni meteo e climatiche hanno bisogno di conoscere quanto ghiaccio è contenuto nelle nubi. Il problema è che il ghiaccio è molto difficile da tracciare. Non possiamo disporre di un radar sopra ogni nube temporalesca per misurare il suo contenuto di ghiaccio. Per migliorare le nostre previsioni computerizzate, dobbiamo sapere dove è il ghiaccio.”
I fulmini potranno aiutarci in questa impresa. “Visto che c’è una così forte correlazione tra fulmini e ghiaccio, possiamo farci una buona idea di quanto ghiaccio c’è lassù contando i flash del fulmine.” I sensori come il LIS, che sono economici e possono essere posizionati sia al suolo che in orbita attorno alla Terra, renderanno fattibile l’operazione.
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15-
Da: ik2cbd [ik2cbd@alice.it]
Programma Logbook LOGGER32v 3.00
IMPORTANTE per gli OM che usano il programma Logbook LOGGER32
Con il rilascio della versione 3.00 (e' imminente!!!!), prima di installare l'aggiornamento (dalla V 2.80 alla 3.00), E' IMPORTANTE leggere e seguire attentamente le istruzioni (backup, etc etc) che verranno fornite con l'aggiornamento stesso.
Con Logger32 ver 3.00, oltre ai normali miglioramenti-aggiornamenti, l'Autore ha anche implementato le ultime specifiche ADIF-2.
Per Vs informazione, il piu' grosso cambiamento introdotto nelle nuove specifiche ADIF, e' relativo ai campi STATE & CNTY (che prima erano esclusivamente campi USA). I campi STATE e CNTY rimangono, ma la loro "definizione" e' cambiata:
- STATE è diventata "Primary Administration subdivision" nell'ambito un Country (esempio: Stati USA, Prov Canadesi, etc).
- CNTY è diventata "Secondary Administrative subdivision" nell'ambito di
un Country (esempio: Contee USA, German DOK, JA Cities e JA GUNs etc.).
Noterete che è possibile avere piu' di un "Secondary Administrative subdivision" nell'ambito di un Country (come nell'esempio di JA Cities e JA GUNs). Con questa nuova ri-organizzazione sarà possibile gestire (con LOGGER32) parecchie decine-centinaia di Awards-diplomi nell'ambito dello stesso Country.
Leggete attentamente le istruzioni operative di aggiornamento... per evitare brutte sorprese.
73, de Adriano ik2cbd Merate 7/10/2006
Email : ik2cbd@alice.it
WebSite http://www.webalice.it/ik2cbd (AGWPE, UI-VIEW32, WinPack)
Skype Me: ik2cbd.adriano
AX25: ik2cbd@ik2nbv.ilom.ita.eu QRV: 432.650
Merate (LC), Italy WWloc: JN45RQ ARI N^ 82-0064
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16-
Da: Kataldo [kataldo@inwind.it]
Campagna sottoscrizione QSL Buraeu E.R.A. anno 2007
Cari Amici,
dal mese di ottobre comincia la campagna di iscrizione e/o rinnovo per gli utilizzatori del Servizio QSL Bureau messo a disposizione dalla Sezione E.R.A. di Taranto per l'anno solare 2007.
Quanti volessero ricevere informazioni sul servizio di inoltro e ricezione delle QSL possono tranquillamente scrivere al sottoscritto.
Il Servizio è fornito anche agli SWL.
73
Luca IW7EEQ - Taranto
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17-
Silent key
ISØGSA Alfredo Giannini con la moglie Signora Lucia
Sul finire dello scorso mese di Giugno improvvisamente, si lasciava l'amico ISØGSA Alfredo Giannini.
Cresciuto come radioamatore nelle sezione di Carbonia, dopo il pensionamento era venuto ad abitare nella nostra città di Quartu Sant'Elena; trasferendosi per far parte veramente gradito della locale sezione A.R.I.
Ci piace ricordarlo, a coloro che lo conobbero, per la sua grande serietà e quel tratto da vecchio O.M. Gentleman, insieme agli amici della sezione A.R.I di Carbonia con profondo rimpianto.
Il Presidente della Sezione di Quartu Sant'Elena
ISØAGY Ampelio Melini
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18-
MERCATINO RADIOAMATORIALE
Da: Roberto Porro [roberto.porro@comune.torino.it]
Vendo DIPOLO ROTATIVO PKW per i 40 metri + Balum PKW da 2kW serie PRO (tutto nuovissimo, montata solo per qualche ora e poi a causa di una rivolta condominiale smontata nel giro di poche ore)
Euro 200 comprensive di spese di spedizione a mezzo corriere (ad eccezione delle isole)
Vendo Rosmetro Wattmetro DIAMOND SX400 NUOVO (mandato in sostituzione di uno strumento analogo dalla ICAL (note di accompaganmento della ICAL a dimostrazione di quanto sserisco)
Euro 100 compre spese di spedizione
Per contatti iz1gcn@virgilio.it
Roberto iz1gcn www.iz1gcn.it
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Da: Radio Active [iradiom@hotmail.com]
VENDO:
- Filtro Passa Basso Comet CF-30MR da 1 KW 40 Euro;
- Bel Tester analogico della Bell&Howell nuovo completo di borsa in
similpelle e puntali 10 euro;
- Commutatore PC per porte parallele a 2 Vie NUOVO 10 Euro;
- Dissipatore interno con ventola per Hard Disk Cooler Master DCD-4002 20
Euro.
- 3 valvole vetro Eimac 4-400A, NUOVE ma senza imballo 150 Euro cad.;
- 2 valcole vetro RTC QB3,5/750GA (=4-250A), NUOVE ancora inscatolate e mai
aperte 150 Euro cad.;
- 2 valvole vetro Philips QB3/300GA (=4-125A), NUOVE ancora inscatolate e
mai aperte 100 Euro cad..
- Condensatore variabile in aria per alte potenze da 250pF NUOVO ideale come
variabile per la costruzione del pi-greco negli amplificatori lineari 70 Euro.
Il materiale è pari al nuovo tranne dove diversamente specificato, resto a
disposizione all'invio di foto esplicative, per contatti iradiom@hotmail.com
Enzo IK7WPG
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Da: iret.friuli [iret.friuli@libero.it]
VENDO:
- ricetrasmettitore I.R.E.T. PRC 747 frequenze HF in AM/CW/SSB, simile al PRC 247, accordatore d'antenna automatico entrocontenuto, alimentazione 24 V, colore verde, completo di contenitore in metallo per pacco batteria, griglia di protezione sul frontale, ecc.
[500 euro]
- radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 54 Kg, ecc.
[150 euro]
- radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 27 Kg, ecc.
[100 euro]
- modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y., senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 80 Kg, ecc.
[80 euro]
- Stazione operante da 220 a 400 MHz composta da:
1 radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co.;
1 radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y.;
2 modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y.
Peso totale circa 240 Kg, solo apparati senza accessori, stazione acquistata tempo fa e mai utilizzata.
[tutto 350 euro]
- ricevitore BC 603 frequenza 20-27,9 MHz in FM, integro e completo, privo di modifiche radioamatoriali, alimentato dal dinamotore originale a 24V, ecc.
[con dinamotore da 40 euro-senza da 20 euro]
- mascherina protettiva frontale per BC 603-683.
[10 euro]
- frontalino per BC 603-683 completo d'altoparlante, interuttori, ecc.
[15 euro]
- cassa posteriore in ferro per BC 603-683.
[5 euro]
- U.S.A.F. Synthesizer, elec freq model EN 358 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn., personalmente mai utilizzato, completo del suo power supply model EN 360 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn. - ingresso 117 V AC uscita 6,5-28-180 V DC.
[tutto 40 euro]
- piatto giradischi Crezar Stereo Duetto.
[15 euro]
- U.S. cable fault locator detector James G.Biddle Co. - Philadelphia 7 P.A.
[80 euro]
- E313-A dell' Allen Electric & Equipment Co. - Michigan, made in U.S.A., ecc.
[80 euro]
- per I.R.E.T. PRC 638, 650, 677, 738, 838 e simili, cuffia originale completa di microfono e pettorale.
[30 euro]
- base antenna MP-48, nuova, mai utilizzata, fabbricata durante la seconda guerra mondiale, ancora nel suo imballo originale che non è mai stato aperto, nel periodo bellico veniva installata sulle Jeep U.S., ecc.
[100 euro]
- base antenna MP-48, usata (caratteristiche come la precedente), non perfetta, ecc.
[60 euro]
- sacca BG 56-A per trasporto stili d'antenna della base MP-48, completa di 5 stili vari, ecc.
[50 euro]
- cavi RG 223/U intestati BNC, lunghezza 25-40 cm, ecc.
[2 euro cadauno]
- altoparlante a tromba in alluminio, grandi dimensioni, diametro massimo circa 450 mm, adatto ad uso esterno, probabilmente costruito negli anni '50.
[10 euro]
- mini paracadute militare forse per razzi di segnalazione.
[20 euro]
- zaino Esercito Italiano degli anni '60 utilizzato per portare vestiario.
[10 euro]
- zainetto U.S. ML GAS MASK M9.
[20 euro]
- maschera antigas di colore nero completa di supporto da schiena per bombola, spallacci, cinghie, ganci, tubi di collegamento, manometro, ecc.
[15 euro]
- dosimetro di radiazioni a forma di penna, con clips, scala da 0 a 150 R.
[10 euro]
- calcolatrice elettrica UNDERWOOD SUNDSTRAND product of Underwood Elliott Fisher Co. - protected by United States and foreign patents - made in U.S.A., completa, da restaurare, ecc.
[20 euro]
- calcolatrice elettrica ELETTROSUMMA 14 OLIVETTI, senza cavo d'alimentazione, completa, funzionante, esternamente leggermente sverniciata, ecc.
[20 euro]
- GAZZETTE UFFICIALI del REGNO D'ITALIA del 1921, 1922, 1923, 1925, 1926, 1929, 1936, 1939 e GAZZETTE UFFICIALI della REPUBBLICA ITALIANA del 1953.
[tutto 10 euro]
- libretti della LEGISLAZIONE ITALIANA del 1940 e 1941.
[tutto 15 euro]
- ciclomotore MILANI - GM/T (Tornese), anno 1971, motore Minarelli serie V1, 2 tempi, frizione automatica, monomarcia, colore arancione, manuale uso e manutenzione del motore, documenti, da restaurare parzialmente, ecc.
[35 euro]
- 2 pneumatici 135/15 nuovi di fabbrica adatti a veicoli storici, Citroen 2 CV e derivate, ecc.
[tutto 150 euro]
- 4 pneumatici chiodati Marangoni 185/60 R14 82T usati e montati su cerchi in ferro a 4 fori (non ricordo adatti a che auto).
[tutto 20 euro]
Esamino anche eventuali permute (preferibilmente con materiale radio surplus).
CERCO:
- per FT-277 della SOMMERKAMP / YAESU VFO esterno (FV-101/277), transverter per i 6 metri (FTV-650), altoparlante esterno (SP-101P/277P), frequenzimetro esterno (anche adattato), ecc.
- coppia valvole 6JS6C solo se nuove, funzionanti e a prezzo contenuto.
- per W.S. C12 accessori, alimentatore, cavi con connettori, ecc.
- per W.S. 19MK II cavi con connettori, mounting, G634C, ecc.
- per BC 348 cavo d'alimentazione originale, ecc.
- per BC 603-604 mounting, quarzi del trasmettitore, accessori, ecc.
- per BC altoparlante LOUDSPEAKER LS-3 o simili.
- BC 605 e BC 606.
- per ricevitore GELOSO quarzo da 3500 KHz.
- mounting FT237.
- BG 96, BG 108, BG 185, BG 135, ecc.
- accordatore d'antenna manuale per HF a prezzo contenuto.
- piatti Tecnics sl 1200 o 1210 (anche guasti).
Inoltre cerco informazioni su:
test set-electron tube TV-7A/U; SIEMENS transmission measuring set 0,2 to 6 Kc/s REL 3K117C; ecoscandaglio THE SEAFARER MK II; ricevitore GELOSO G.4/215; ricevitore R-748/TRC-47; ricevitore COLLINS COL-46159 (del ricetrasmettitore TCS-5); ricevitore SAILOR 46TN; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT204; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT2048; ricetrasmettitore S.I.R.M.-SKANTI vhf radiotelephone TRP2500; ricetrasmettitore LABES SIRIO V12s; ricetrasmettitore SALVATOR R.T. Naval-Radio; BC 620; BC 659; ricetrasmettitore Wireless Set 38MK; ricetrasmettitore Wireless Set 58MK I; Wireless Set BURNDEPT BE.201; WESTERN UNION TEL.CO. TELEFAX TRANSCEIVER 6500-A; FURUNO LC-90; R-4A/ARR-2; R89/ARN5A.
[ricerco anche accessori degli apparati sopra elencati]
Acquisto, se prezzi onesti, apparati, manuali, accessori e materiale vario della IRET.
Esamino ed eventualmente ritiro (anche in stock) vecchio materiale radio ricevente, trasmittente, ricetrasmittente, ex militare, surplus, accessori, antenne, manuali, strumenti, oggetti particolari, ecc. Contattatemi e valuteremo insieme ciò che disponete. Annuncio sempre valido.
NON sono graditi sms per informazioni o contrattazioni riguardanti il materiale in vendita.
NON rispondo a telefonate con numeri anonimi o non visibili.
Per eventuali spedizioni, i pagamenti saranno da effettuarsi anticipatamente preferibilmente con vaglia postale. NON invio in contrassegno.
Begutachte und Kaufe alte Radio-, Weltempfänger, Sende- und Empfangsgeräte, Ex-Militärzubehör, Antennen etc. aus der Zeit des 2. Weltkriegs. Kontakt wenn möglich über e-mail. Wir können dann gemeinsam das Material begutachten und beuerteilen.
Pregledujem in po moznosti tudi prevzamen radijske sprejemnike, oddajnike, bivso vojasko opremo z dodatki, antene, prirocnike, elektronske naprave, posebne predmate itd. Kontaktirajte me (najraje preko e-maila) in bomo skupaj ovrednotili to kar imate (govorim samo italijansko). Oglas je casovno neomejen.
IW3 SID - Andrea tel. [+39] 3935830296 - [+39] 3474907504 (ore pomeridiane)
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fissaggio VENDO ad Euro 80,00 compresa spedizione contrassegno (
portata in condizioni favorevoli oltre 15 Km ) Marco Lento Tel.090- 51281 ( ore 15 ) E-mail: sglent@tin.it
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Da: Carlo Cosenza [carlocosenza1@virgilio.it]
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- cerco disperatamente il manule di idtruzione, con schema elettrico, del rotore d'antenna DAIWA mod. CR-4, con particolare riferimento al "control box". Ringrazio anticipatamente quanti vorranno farmi pervenire notizie in merito all'indirizzo di posta elettronica:
73 da I8YCL – Carlo
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Da: Claudio Percuoco [claudperc@yahoo.it]
VENDO IL SEGUENTE MATERIALE:
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http://www.bpg.it/coax/aircom_plus.htm
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- ALIMENTATORE DAIWA PS-30XMII COME NUOVO 30 AMPERE DI PICCO VOLTAGGIO REGOLABILE 1-15 VOLTS MUNITO DI STRUMENTI VOLTMETRO E AMPEROMETRO CARATTERISTICHE E IMMAGINE ALLA PAGINA WEB:
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DATI E IMMAGINE ALLA PAGINA WEB, CLICCANDO SULL'ARTICOLO 4920:
http://www.funktechnik-dathe.de/kw.php?antennen
NON SPEDISCO L'APPARATO (IL RESTO SI').
CONTATTI VIA E-MAIL claudperc@yahoo.it .
MI TROVO A ROMA.
CLAUDIO
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