La pubblicazione che vanta numerosi tentativi di imitazione
Radiogiornale ©168
Anno V – 15 dicembre 2006
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Il Radiogiornale è redatto in modo volontaristico da radioamatori, é autonomo e indipendente, non ha sponsor e non è finanziato da terzi, é gratuito senza scopo di lucro, non chiede soldi a nessuno e non ha incaricato qualcuno di farlo.
Sommario:
1 - Nuova tassa decennale per fare il radioamatore;
2 - In ginocchio per i virus Internet italiana;
3 - Il CISAR chiude la Sezione di Venezia, gli iscritti la riaprono!;
4 - E’ possibile per l’Italia l’autosufficienza con l’energia termodinamica;
5 - Trasmettere l’energia a distanza;
6 - Spam: 8 e-mail su 10 sono da buttare;
7 - Anche gli antichi greci avevano il computer;
8 - Radiotelegrafia;
9 - In molti riscoprono l’alfabeto Morse;
10 - Rinnovo quota 2007 G-QRP Club;
11 - La radio nelle scuole;
12 - I naufraghi del caldo;
13 - Un patto per i cellulari blindati;
14 - HF Archive un sito interessante;
15 - Stop al balzello sulla ricarica dei telefonini;
16 - Windows cambia pelle;
17 - Il motore a vapore;
18 - I grandi dell’elettricità;
19 - 1° Expo Vicenza;
20 - Digipeater IQ7ET-2 - Mottola (TA) ;
21 - Silent key;
22 - Mercatino radioamatoriale;
23 - Informazioni.
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La Pace dono di Dio affidato agli uomini
Felice Anno ai Radioamatori e alle loro famiglie
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1-
Ancora Circolari come sempre nell’incertezza del diritto
TASSA DECENNALE DI 50 EURO
PER FARE IL RADIOAMATORE
Signori si cambia! Il Ministero delle Comunicazioni di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha deciso inopinatamente di non farci pagare più la tassa di 5 Euro ogni anno per la stazione di Radioamatore, ma di farci pagare anticipati 10 anni per un valore di 50 Euro. In pratica si paga anticipato in base alla durata della licenza che è decennale. Quindi chi rinnova la licenza pagherà 50 Euro anticipati per i prossimi 10 anni, gli altri pagheranno la differenza tra quello che hanno già pagato annualmente dal momento dell’ultimo rinnovo e il rimanente dei dieci anni. In una riunione tenutasi il 29 novembre 2006 il Ministero ha comunicato la nuova normativa che dovrebbe entrare in vigore il 1 gennaio 2007, (attraverso un Decreto Legge che però non è stato ancora emanato), sostenendo che è stata presa per farci “risparmiare” sulle spese dei Conti Correnti Postali che saranno aumentate a 2 Euro ciascuno. Sempre come affermato dai funzionari ministeriali, l’alternativa, che non esitiamo a definire ricattatoria, sarebbe stata quella di aumentare la tassa annua a 30 Euro.
Noi sosteniamo da sempre che data l’esiguità del balzello, (chiamato in modo eufemistico “rimborso costi amministrativi”) la sua gestione di contabilità costa di più allo Stato di quanto introita, per cui sarebbe stato più logico e più remunerativo abolire l’inutile tassa. Ma ci viene poi da pensare che se il funzionamento della macchina dello Stato lo paghiamo già in modo salato con le tasse, diventa una curiosa novità ripagare altre spese per costi amministrativi il che equivale a pagare due volte le tasse stesse!
Trattandosi poi comunque di entrate, anche se chiamate rimborso spese amministrative, ci domandiamo come vengano imputate nel capitolo del bilancio dello Stato, dato che la contabilità dello stesso è annuale, (vedi la finanziaria di cui tanto si parla), delle somme anticipate relative ai prossimi dieci anni e come si comporterà lo Stato per possibili restituzioni nei casi di recesso e/o di decesso, non potendo modificare bilanci annuali già approvati dal Parlamento. Ci domandiamo anche perché queste decisioni vengano prese sempre all’ultimo momento per cui se il Decreto Legge per qualche motivo sarà modificato, o non sarà approvato in tempo, i Radioamatori, che secondo il Ministero possono pagare entro il 30 Giugno 2007, si troveranno comunque in una situazione di caos non sapendo in pratica cosa fare!
Con questa decisione il Ministero delle Comunicazioni ha voluto in pratica assicurarsi che gli OM facciano il Radioamatore almeno per 10 anni, alla faccia della libertà di decisione personale!!! La verità amara è probabilmente un’altra: facendosi pagare anticipato, il Ministero spera di controllare meglio la partita dei contributi annuali dato che finora non è mai stato in grado di farlo e lo prova il fatto che nonostante i nostri pagamenti annuali, che dovrebbero risultare in contabilità dato che li versiamo con Conto Corrente Postale, al momento del rinnovo della licenza dobbiamo comunque allegare i tagliandi delle poste a dimostrazione degli avvenuti pagamenti! Con questo metodo di fatto il Ministero ha dimostrato sempre di non essere in grado di sapere le eventuali morosità, probabilmente con l’anticipo decennale si spera di “dominare” meglio la contabilità! Resta infine da dire che con tutte le spese di fine anno e con il costante aumento dei prezzi, per molti anche i 50 Euro (100 mila lire del vecchio conio) possono rappresentare un peso.
Ed ecco come cambierà la normativa:
Art. 35
Radioamatori
1) Per ciascuna stazione di radioamatore, indipendentemente dal numero degli apparati, l’interessato, contestualmente alla presentazione della dichiarazione di cui ai sub allegati A ed H riferiti, rispettivamente, all’art.1 commi 2 e 3, ed all’art. 10, comma 1, dell’all. 26 al Codice, versa in unica soluzione una somma pari a 50.00 euro a copertura dei 10 anni dell’autorizzazione, compreso l’anno a partire dal quale essa decorre. Questo a titolo di rimborso
dei costi amministrativi sostenuti per le attivita’ di cui all’art.2, comma 1 del presente allegato 25.
2) A decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto di modifica del presente allegato 25 al decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, l’interessato, già detentore di autorizzazione per l’impianto ed esercizio di stazione di radioamatore, versa in unica soluzione ed in via agevolata entro il 30 giugno 2007, una somma pari ad un decimo del valore di cui al comma precedente e moltiplicato per il numero degli anni residui alla naturale scadenza della autorizzazione.
Attenzione anche se saremmo ancora formalmente obbligati a rispettare l’art. 25 del Decreto Legislativo 1 Agosto 2003 n. 259 e cioè a pagare 5 Euro all’anno nel mese di Gennaio, in base a ciò che è stato scritto dal Ministero delle Comunicazioni in una “velina”, che non ha però forza di legge, consegnata alle Associazioni presenti alla riunione svoltasi il 29 Novembre 2006, come potete vedere qui sopra l’art. 25 verrà cambiato in un prossimo Decreto in via di presentazione. Rendendosi conto di non avere nessun supporto legislativo, perché il Decreto non è stato ancora approvato, il Ministero ci fa la graziosa “agevolazione” di consentirci il pagamento entro Giugno 2007. E’ chiaro che “l’agevolazione” la fa a se stesso essendosi ricordato solo a Dicembre di una questione che aveva annunciato alle Associazioni di Radioamatori, (ma inspiegabilmente non diffusa agli OM interessati), già la scorsa estate e quindi aveva avuto tutto il tempo per realizzarla!
Come al solito una situazione poco chiara dove ricompaiono le “veline” e le “circolari” di vecchia e triste memoria con le quali si sono “governati” i Radioamatori fin dal 1935. Credevamo che tutti i nostri problemi dell’incertezza del diritto fossero finiti con l’emanazione delle nuove leggi e invece ci accorgiamo che “la volpe perde il pelo ma non il vizio”.
Cosa dobbiamo fare a questo punto? Dare retta alla velina ministeriale e alle circolari delle Associazioni e aspettare che il Decreto venga approvato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, speriamo prima di Giugno 2007 e quindi pagare le somme riportate qui sotto relative alla scadenza decennale. Ma intanto, dato che la Legge in vigore stabilisce in modo inequivocabile che nel mese di Gennaio dobbiamo pagare i fatidici 5 Euro, per evitare possibili spiacevoli sorprese, conviene pagare la tassa annuale entro Gennaio, (magari aspettando gli ultimi giorni nel caso uscisse il Decreto) poi l’anticipo decennale versarlo entro Giugno comunque dopo che è stato approvato il richiamato Decreto Legge.
Rimane comunque l’incertezza del possibile ritardo nell’approvazione del Decreto o della sua modifica da parte del Parlamento e del Consiglio di Stato nel qual caso, se non pagassimo a Gennaio i 5 Euro, in base alla legge vigente saremmo tutti morosi. Qualcuno dirà: “mal comune mezzo gaudio” ma è un’amara consolazione!
Ma il bello di tutta la questione, come si può vedere qui sotto, è che il sito del Ministero delle Comunicazioni ignora completamente tutta la vicenda del pagamento decennale e riporta la vecchia normativa del pagamento annuale!
6 Normativa -
Stralcio articoli Codice delle comunicazioni elettroniche
... Radioamatori ( art . 35 ) 1 .
Per ciascuna stazione di radioamatore , indipendentemente dal numero degli
apparati , l ' interessato versa un contributo annuo , compreso l ' anno a
partire dal quale l ' autorizzazione generale decorre , di euro 5 , 00
...
www.comunicazioni.it/it/DocSupp/110/Normativa%20-%20Stralcio%20articoli%20Codice%20delle%20comunicazioni%20elettroniche.htm 3k 09 Jan
2004
Le somme anticipate da versare entro giugno 2006 con la nuova normativa una volta in vigore il Decreto
ANNI RESIDUI DA PAGARE fino al decimo anno.
Opalo’s Tilitamo
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2-
Da alcuni giorni irraggiungibili alcuni siti, si naviga a singhiozzo
Interessati i principali operatori. Ecco perché accade. Come agire
In ginocchio Internet italiana
tutta colpa dei virus sui computer
E la Telecom mette a disposizione il numero 19122 per l'assistenza
L'internet italiana è in ginocchio: sono giorni di malcontento, di proteste che affollano forum e gruppi di discussione. Problemi a navigare sui siti, pagine che non si aprono o lo fanno dopo minuti di attesa. Decine di tentativi prima di inviare una e-mail. Il tutto sembra avvenire ovunque in Italia e con i principali operatori. "È vero, ma non è colpa nostra: la causa è un'epidemia di malware, spyware e adware che sta colpendo i server Dns di tutti gli operatori", dicono da Telecom Italia. Tradotto: molti utenti hanno computer infetti da file cattivi, parenti dei virus informatici: spyware e adware, appunto. File che generano traffico all'insaputa degli stessi utenti, aprendo connessioni con altri computer, inviando e-mail. Lo fanno di solito a scopi di marketing, per monitorare le abitudini di navigazione degli utenti o per inondarli di pubblicità. In questo moto, intasano con un surplus di richieste i server Dns degli operatori.
I Dns sono come le rubriche telefoniche del web. I computer le consultano ogni volta che l'utente digita l'indirizzo di un sito web su un browser o usa un altro servizio internet basato su un nome a dominio, come la posta elettronica. I Dns danno al computer la direzione giusta per raggiungere il computer che può fornire quel servizio, in base al nome a dominio digitato (per esempio si raggiunge così il computer dove è collocato il sito web richiesto). Ma se ci sono troppi computer che vogliono consultare queste rubriche, perché manipolati da spyware e adware, è ovvio che il traffico sul web diventa come sulle autostrade durante l'esodo di agosto: a rilento, a passo d'uomo o proprio bloccato.
Per citare solo le proteste di ieri e di oggi: "E' il quarto giorno che l'Adsl è collassata. Per mandare un e-mail occorrono 20 tentativi e tutto il resto è fermo come un sasso. Il problema interessa un intero Paese e perfino le banche hanno problemi con le linee dati", scrive su un gruppo di discussione un utente umbro. "Da qualche giorno fatico a navigare, due volte su tre non apre le pagine e anche la posta ha problemi", aggiunge Andrea S. "Sembra un problema nazionale perché ho lo stesso a Napoli", conferma un utente che si firma Samanta. "Da un paio di giorni ho enormi problemi con la connessione... a volte lentissima, a volte non apre neppure i siti più comuni (Google)", scrive un utente da Genova.
La cosa sta dando parecchio fastidio, quindi, a utenti e aziende. "Siamo già intervenuti con contromisure sui nostri server, ma potrebbero esserci ancora problemi in alcune zone", dicono da Telecom. È ancora allarme, quindi, tanto che Telecom ha reso disponibile un numero di assistenza tecnico dedicato: 19122.
Eppure, come spiega la stessa Telecom, la soluzione è a portata di mano: basta riconfigurare le opzioni Dns sul proprio computer. Facile, anche se l'utente comune non lo sa. Su Windows, bisogna cliccare su Start/Impostazioni/Pannello di Controllo e poi entrare in Connessioni di rete. Qui cliccare con il tasto destro sul nome della connessione in uso, poi su Proprietà (dal menu che appare) e, nella nuova finestra, selezionare Protocollo Internet (TCP/IP) e clic su Proprietà. Il consiglio è attivare l'opzione Utilizza i seguenti indirizzi server DNS. Telecom consiglia di compilare questi spazi con i numeretti 212.216.112.112 (DNS primario) e 212.216.172.62 (DNS secondario).
C'è però un'alternativa, che sta diventando in voga tra gli utenti più esperti: usare Open Dns (http://www.opendns.com). A differenza degli altri Dns, quelli Open non sono gestiti da nessun operatore in particolare ma sono distribuiti sul territorio e hanno anche funzioni aggiuntive: avvisano se l'utente è finito su un sito-truffa. Per usare gli Open Dns bisogna compilare quei campi con questi numeri: 208.67.222.222 (DNS primario) e 208.67.220.200 (DNS secondario). Così ci si emancipa dai problemi che a periodi possono colpire i Dns italiani.
Infine, il consiglio è di fare una scansione con software antispyware. Serve a ripulire il proprio computer dall'eventuale presenza di quei file cattivi e accertarsi così di non essere parte in causa del problema che sta paralizzando l'Internet italiana.
Memento
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3-
Da: [info@cisarmarcon.org]
Dopo averne esautorato i massimi dirigenti
IL CDN CISAR CHIUDE DI AUTORITA’
LA SEZIONE MARCON DI VENEZIA
I SOCI COSTITUISCONO UNA NUOVA ASSOCIAZIONE
RIAPRONO LA LORO SEZIONE
E INSTAURANO RAPPORTI DI COLLABORAZIONE CON L’ARI
Carissimo Paolo,
innanzi tutto complimenti per il Radiogiornale.
Approfitto del tuo notiziario per informare i lettori che la Sezione Cisar di Marcon (VE) è stata inopinatamente chiusa dal CDN di Roma.
Questo fatto grave avviene dopo che il presidente è stato sospeso e il vicepresidente espulso in aperta violazione dello Statuto.
Per questo motivo l'assemblea della Sezione ha deciso di costituirsi in associazione indipendente.
E' con piacere che ti comunico la nascita del nuovo gruppo denominato Gruppo Informatico Sportivo Assistenza Radio - CISARMARCON.
I Soci sono tutti transitati nel nuovo gruppo abbandonando l'associazione CISAR Roma per la quale NON rinnoveranno l'iscrizione.
Nel frattempo sono state avviate e concluse le pratiche con il Ministero per la variazione delle autorizzazioni dei Ponti ripetitori in uso IR3UCN (RU3a) e IR3UEM (RU8a) che sono autorizzati al nuovo gruppo.
E' stato mantenuto il medesimo nominativo IQ3BV.
Infine sono stati avviati rapporti di collaborazione con l'ARI sezione di Chioggia.
Invitiamo il lettori a visitare il sito www.cisarmarcon.org o a contattarci via email info@cisarmarcon.org .
Grazie per l'ospitalità.
Il presidente CISARMARCON
Andrea Bedin
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4-
Uno studio commissionato dal governo di Berlino rilancia le potenzialità di questa tecnologia
Costruendo centrali nei deserti del Nordafrica si potrebbe dare un enorme aiuto all'Europa
Rapporto tedesco sull'energia solare
Col termodinamico possibile autosufficienza
Per l'Italia si tratta di uno schiaffo:
Rubbia è tra i pionieri, ma è dovuto emigrare in Spagna
Simulazione grafica di una centrale a solare termodinamico
L’Italia è classica per non prendere in considerazione i propri scienziati costringendoli ad emigrare in paesi dove le loro scoperte e invenzioni riscuotono, a differenza che da noi, moltissimo interesse. Ora è la volta del Premio Nobel Carlo Rubbia i cui studi di avanguardia sull’energia solare termodinamica sono stati sottovalutati dall’ENEA e oggi lo scienziato italiano sta realizzando in Spagna il primo prototipo di questa invenzione rivoluzionaria per il futuro dell’umanità.
Tanto per ricordare solo alcuni, dei tanti nostri scienziati italiani costretti ad andare all’estero per poter realizzare le loro invenzioni: Ugo Amaldi, Galileo Ferraris, Enrico Fermi, Luigi Galvani, Margherita Hack (poi tornata), Ettore Maiorana, Guglielmo Marconi, Antonio Meucci, Franco Modigliani, Rita Levi Montalcini (ora tornata), Maria Montessori, Bruno Pontecorvo, Augusto Righi, Emilio Segre, Evangelista Torricelli, Alessandro Volta, Antonino Zichichi, e tantissimi altri cui la Patria non ha saputo riconoscere loro quel valore distribuito a larghe mani all’estero.
Non si è mai capito se si tratta di cecità o di invidia, fatto sta che spesso paghiamo ad altre nazioni lo sfruttamento di brevetti frutto del genio italiano!
Questo nuovo sfruttamento dell’energia solare consentirebbe all’Europa di ottenere entro il 2050 la quasi totalità del suo fabbisogno energetico da fonti pulite, senza ricorrere a combustibili fossili o al nucleare. A sostenerlo è un rapporto commissionato dal ministero dell'Ambiente tedesco. Lo studio, realizzato dai fisici Gerhard Knies e Franz Trieb, due membri del Trec, un consorzio di ricerca per la cooperazione tra Europa e paesi del bacino del Mediterraneo nello sviluppo delle fonti rinnovabili, sottolinea però che per raggiungere l'obiettivo è necessario puntare sul solare termodinamico, realizzando una serie di centrali nelle zone desertiche del Nordafrica e una rete elettrica a corrente continua.
"In un anno ogni chilometro quadrato di deserto - spiega Franz Trieb - riceve l'energia solare equivalente a un milione e mezzo di barili di petrolio. Moltiplicando questa potenzialità per le aree desertiche della Terra otteniamo un totale di energia pari a qualche migliaia di volte l'attuale consumo energetico mondiale. Questa energia può essere catturata usando degli specchi per concentrare la luce solare e trasformarla in calore".
Le centrali invocate dallo studio non utilizzano infatti i consueti pannelli fotovoltaici che siamo abituati ad associare all'energia solare, ma il sistema termodinamico. Grandi superfici coperte da specchi trasformano la luce del sole in calore che a sua volta riscalda ad altissime temperature (circa 400 gradi) un liquido o un gas che crea vapore in grado di mettere in moto delle turbine di tipo convenzionale.
Si tratta di un sistema che ha diversi vantaggi. Innanzitutto quello di poter continuare a produrre corrente anche nelle ore notturne grazie alla "forza d'inerzia" della sostanza riscaldata. I curatori dello studio sottolineano poi che queste centrali, se costruite nei pressi del mare, possono alimentare dei desalinatori in grado di fornire acqua con cui coltivare la terra all'ombra degli specchi.
I limiti del solare termodinamico sono invece legati alle grandi dimensioni richieste dagli impianti. Per questo motivo le possibilità di sviluppo nei paesi fortemente antropizzati come quelli europei è limitato, mentre nei deserti nordafricani avrebbero la loro collocazione ideale. Per i detrattori del solare questo è un ulteriore limite in quanto nel deserto l'energia non serve e trasportarla altrove è inefficiente. Tesi, quest'ultima, che Knies e Trieb nel loro studio negano seccamente.
"A differenza di quanto si ritiene comunemente - spiegano di due ricercatori - il progetto di alimentare l'Europa con questo tipo di tecnologia è assolutamente realizzabile e vantaggioso dal punto di vista economico. Grazie alle moderne linee di trasmissione a corrente continua ad alto voltaggio, solo il 3% circa della potenza va perduta per ogni 1000 chilometri di rete. Questo significa che si potrebbe portare questa energia dall'Africa del Nord a Londra con perdite del 10%, molto meno delle dispersioni tra il 50% e il 70% che hanno caratterizzato per molti anni la trasmissione delle centrali convenzionali a carbone".
"Considerando anche i costi di trasmissione - spiega ancora Trieb - abbiamo calcolato che per l'Europa l'energia solare sarebbe una delle forme di approvvigionamento più economiche". Senza contare i vantaggi politici e ambientali dello sganciarsi da fonti inquinanti e dal prezzo volatile come petrolio e gas naturale. Per questo il rapporto raccomanda ai paesi europei di avviare una collaborazione con gli stati dell'Africa settentrionale e del Medio Oriente per creare insieme una rete elettrica ad alto voltaggio per la corrente continua per condividere insieme i vantaggi di una vasta produzione di energia pulita.
Il problema per realizzare questo ambizioso obiettivo è come al solito di volontà politica. Si tratta di credere in questo progetto, di sostenerlo e di finanziarlo. L'Italia in questo senso non ha assolutamente le carte in regola. Una buona parte della ricerca sul solare termodinamico è infatti "Made in Italy", grazie alle intuizioni del premio Nobel Carlo Rubbia. Quando si è trattato di passare da un prototipo realizzato nel centro Enea della Casaccia a uno su scala produttiva a Priolo, in Sicilia, la fiducia nel grande fisico è venuta però meno. Con il risultato che ora Rubbia si è trasferito in Spagna dove sta progettando una centrale nei pressi di Granada.
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5-
Nuove frontiere della scienza
TRASMISSIONE DI ENERGIA
Il Mit sperimenta l'elettricità wireless
Sfruttando nuovi materiali e le vecchie teorie di Faraday sull'induzione elettromagnetica, alcuni ricercatori del MIT ipotizzano la possibilità di trasferire l'elettricità da un corpo all'altro senza utilizzare fili, il tutto senza dispersione di energia
L'AIP Industrial Physics Forum 2006 è stato sede di un annuncio che ha risvolti fantascientifici tali da attirare immediatamente la meritata attenzione dei media. Teoricamente possibile, ma tecnicamente da sperimentare, l'idea è quella di trasferire elettricità da un corpo ad un altro senza utilizzare cavi di interconnessione.
A portare avanti gli studi è un gruppo di ricerca del Massachusetts Institute of Technology sotto la direzione di Marin Soljacic. Se la trasmissione "wireless" della carica elettrica è qualcosa di possibile già oggi nella brevissima distanza, l'obiettivo è però ora quello di realizzare una trasmissione all'interno di un ambiente più vasto e con la possibilità di ottenere un basso livello di dispersione dell'energia. La "power-over-air" è una realtà che, almeno nelle simulazioni effettuate, potrebbe divenire utile per l'alimentazione di piccoli elettrodomestici e, per logica deduzione, potrebbe rappresentare un grande passo avanti soprattutto per il mondo della domotica, dei notebook, dei cellulari, dei mouse o comunque di qualsivoglia dispositivo ad applicazione mobile.
Spiega TGCom citando un'intervista a Marin Soljacic: «se prendi due oggetti risonanti con la stessa frequenza e li avvicini abbastanza, le code energetiche si trasferiscono da uno all'altro [...] In questa maniera una speciale antenna in rame con una "lunga risonanza" è in grado di trasferire energia a un pc portatile dotato di un'altra antenna con medesima frequenza».
Tutto ruota attorno al principio dell'induzione elettromagnetica e la scommessa rappresenta oggi qualcosa di tanto aleatorio quanto importante: la possibilità di applicare una simile intuizione al mondo dell'industria tecnologica permetterebbe un rapido capovolgimento delle abitudini odierne tanto nell'uso quanto nella progettazione dei dispositivi necessitanti di alimentazione per un uso in movimento. Miran Soljacic, nel frattempo, vede già costellata la propria pagina personale sul sito del MIT da pubblicazioni e brevetti inerenti la tecnologia in fase di studio (i primi materiali in questo ambito sono risalenti all'anno 2000). L'intervento "Wireless non-radiative energy transfer" è accreditato di una collaborazione con Aristeidis Karalis e J.D.Joannopoulos.
Spingendosi oltre, trovare un modo per trasmettere "wireless" l'elettricità significherebbe andare a perlustrare nuovi confini quali quelli sfidati dalla breve avventura del satellite italiano Tethered prima del distacco del lungo cavo da 20Km che lo teneva ancorato allo Shuttle (correva l'anno 1996). Ma in questo caso c'è da spingersi davvero troppo lontano: dai pochi metri ipotizzati da Soljacic, alla ionosfera affrontata dal satellite. O meglio: dall'ipotesi, alla fantascienza.
Radar
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6-
L'Ue: regolamentazioni e controlli insufficienti, servono misure drastiche
Spam in Europa: da buttare 8 email su 10
Si raggiungono anche picchi del 90 per cento di messaggi spazzatura
La Commissione Europea ha descritto in modo preoccupante la situazione dello spamming in tutta Europa. La percentuale di messaggi indesiderati di posta elettronica ha raggiunto una cifra record nel mese di novembre: otto messaggi su dieci sono email spazzatura e, in alcuni casi, si arriva perfino al 90 percento del totale. L'allarme spam denunciato dall'Europa risulta evidente: nel 2005 oltre 39 miliardi di euro sono stati spesi globalmente per far fronte alle intrusioni dei messaggi e delle truffe collegate. Risulta quindi assolutamente necessario un intervento di tutti i paesi europei e una maggiore collaborazione tra questi, affinché venga affrontato il problema.
SEGUIRE I BUONI ESEMPI – Nonostante la direttiva 58, stabilita nel 2002 dalla Commissione Europea, sia chiara sulla responsabilità degli stati membri nei confronti dei cittadini sommersi dallo spam, solo due nazioni hanno attuato le linee guida, riuscendo a ridurre drasticamente il flusso di comunicazione indesiderata a fini di commerciali o illegali. Negli ultimi tre anni, i Paesi Bassi hanno eliminato ben l'85 percento dei messaggi spazzatura in uscita; la ricetta del successo è la formazione di un organo ufficiale anti-spam. Anche la Finlandia ha arginato il problema informatico passando dall'80 percento di tutte le email nazionali nel 2003, all'attuale 30 percento, semplicemente attraverso filtri e nuove politiche di commercio online.
CRIMINALITA' INFORMATICA – La posta indesiderata non è solo un fastidio che danneggia la produttività individuale, ma un vero circuito in grado di veicolare virus e truffe che affliggono il mercato del commercio online. Una recente indagine sulla sicurezza informatica, svolta dalla società statunitense Postini, ha registrato un preoccupante aumento di spam nell'ultimo periodo – da giugno a novembre – passando da 2,5 a 7 miliardi di messaggi incriminati al mese. Di questi, circa l'80 percento sono opera di circa duecento gruppi organizzati che attaccano quotidianamente i sistemi informatici di aziende e privati.
DANNI INTERNAZIONALI – Tra i principali protagonisti dello spam figurano Stati Uniti, Cina, Francia e Gran Bretagna che, recentemente, ha incrementato del 50 percento la quantità di email generate. La Germania invece è la nazione che perde la maggiore quantità di soldi (3 miliardi e mezzo di euro ogni anno) a causa delle false transazioni originate da mail sospette. Infine, l'Europa promuove la raccolta di dati relativi a incidenti di sicurezza informatica coordinati dalla European Network and Information Security Agency (Enisa).
Monitor
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7--
Uno
studio di Nature illustra il funzionamento della macchina
che risale al 65
a.C. e che serviva a seguire i movimenti di Sole e
Luna
Il Maccanismo di Antykhitera, l'antenato del computer usato dai greci
Meccanismo di Antikythera. Un nome evocativo per quello che oggi gli scienziati possono con certezza affermare sia stato un computer usato dai greci intorno al 65 avanti Cristo. L'analisi della raffinata strumentazione - che serviva a seguire i movimenti del Sole e della Luna attraverso le costellazioni dello Zodiaco, predire le eclissi, tracciare il moto dei pianeti e l'orbita irregolare della Luna nel cielo - è stata pubblicata su Nature.
Secondo gli autori dello studio,
un gruppo di ricerca internazionale, coordinato da Mike Edmunds e Tony Freeth
dell'Università britannica di Cardiff, l'antenato del pc - trovato nel 1900 da
alcuni pescatori di spugne nel relitto naufragato di un'antica nave, nel fondale
davanti all'isola di Antikythera, fra il Peloponneso e Creta - era molto più
sofisticato di quanto si ritenesse fino ad oggi. Oltre ad essere la prova dello
"straordinario potenziale tecnologico dei greci, perso con l'impero romano".
Per decenni il meccanismo è
stato attentamente studiato, ma solo oggi i ricercatori sono in grado di
stabilirne con esattezza funzioni e pregio tecnologico. Svelando, per esempio,
la questione dei due display, uno anteriore, l'altro posteriore presenti su
Antykithera.
Grazie ai raggi X e ad una Tac tridimensionale si è arrivati a leggere le iscrizioni che compaiono sul meccanismo e a decifrare il funzionamento dei display.
In sostanza sul display
anteriore si trovavano lancette che segnavano il passaggio del Sole e della Luna
nelle costellazioni dello Zodiaco, oltre che indicazioni per le fasi lunari. Il
display posteriore invece indicava il tempo in termini di cicli astronomici
attraverso alcune lancette.
Inoltre, sempre secondo quanto
riporta Nature lo studio del
gruppo di ricerca avrebbe anche svelato gli ingranaggi che segnano le variazione
sinusoidale nel movimento della Luna nel cielo. In pratica l'apparecchio
rappresenta una realizzazione meccanica dei calcoli sull'irregolarità del moto
lunare, modello geometrico sviluppato dall'astronomo Ipparco di Rodi nel II
secolo a.C che potrebbe aver partecipato alla realizzazione dell'antesignano del
pc.
Vale
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8-
Da: elbug [elbug@tiscali.it]
RADIOTELEGRAFIA
RADIOTELEGRAFIA E IL SUO RITORNO
HO PROVE PIU' CHE CONCRETE, CHA LA RADIOTELEGRAFIA E' OGGETTO DI GRANDE ATTENZIONE DA PARTE DI RADIOAMATORI DI OGNI ETA'. LA COSA STUPEFACENTE E' CHE TANTI IW FANNO NOTARE CHE LA PROVE PRATICHE DOVEVANO RESTARE MATERIA D'ESAME. INOLTRE, TANTI RADIOAMATORI CHE TANTI ANNI FA AVEVANO LASCIATO TUTTO DOPO AVER SUPERATO GLI ESAMI PER OTTENERE PATENTE E LICENZA DI CLASSE "A", VOGLIONO RITORNARE SUI LORO PASSI PER POTERSI ADDESTRARE E COSI' PRATICARE LA RADIOTELEGRAFIA, NOBILE ARTE.
SI STANNO CREANDO GRUPPI E SEZIONI E ALTRE INIZIATIVE, PRO RADIOTELEGRAFIA, CERTAMENTE OTTIME, E SPERO CHE SIANO IN TANTI AD INTERESSARSI CON PASSIONE E VOLONTA' NEL SEGUIRE QUESTO OTTIMO SISTEMA DI COMUNICAZIONE CHE, PURTROPPO, MOLTI VORREBBERO PRATICARE, MA NON LO FANNO PER PIGRIZIA.
INUTILE PARLARE DEI VANTAGGI CHE SI OTTENGONO OPERANDO IN RADIOTELEGRAFIA, ANCHE SE ALCUNI MODERNISSIMI CONGEGNI PERMETTONO DI COMPIERE DELLE OPERAZIONI CHE A ME NON VANNO A GENIO. MA, POI, OGNUNO SI COMPORTA COME CREDE.
PER QUANTO MI RIGUARDA, MI SONO ATTIVATO IN QUESTO MODO:
TUTTI I SABATI E DOMENICHE, DALLE ORE 0930 ALLE 1200 (CONTEST PERMETTENDO) CHIAMO SULLA FREQUENZA 7005/7010 PER SVOLGERE ATTIVITA' IN QRS, BASSA VELOCITA', E DICO CHE CI SONO DEI SEGUACI MOLTO ATTIVI. E' UTILE ASCOLTARE, ANCHE SE NON SI E' ANCORA PREPARATI E NEL MOMENTO IN CUI SI CREDE DI POTER PRENDERE PARTE, BASTA CHIAMARE O TRASMETTERE IL PROPRIO NOMINATIVO ED IO CERCHERO' DI ESTRARLO....DAL QRM E DIRO' AS AS (SEMPRE COL TASTO....).
PER INFORMAZIONI PIU' DETTAGLIATE, MANDATEMI UNA MAIL O TELEFONATE: E-MAIL elbugg@alice.it o t.080 4593200.
E' TUTTO. 73 E A PRESTO, OSCAR I7OHP.-
Ti ringrazio. Cercherò di non dimenticare di inviarti gli auguri natalizi e anno nuovo.
Ciao, Paolo da Oscar i7ohp
Oscar Portoghese
Via G.Marconi 27 70010 Adelfia BA
080 4593200
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9-
IN MOLTI VOGLIONO APPRENDERE
LA NOBILE ARTE DELLA TELEGRAFIA
Corso di preparazione all'apprendimento del codice "MORSE" per Operatori Radio di Stazione di Radioamatore.
- A richiesta di molti Radioamatori di apprendere la nobile arte della telegrafia, a Gennaio 2007, in Roma via Appia Nuova 138 ,"Metro fermata San Giovanni/ fermata Piazza dei Re di Roma, inizierà il corso di apprendimento del codice"MORSE" .
- Coloro che sono interessati, possono prenotarsi contattando I0YCB Op. Bruno
Tel/Fax 06 70474979 Cell. 338 2139757
E.mail. telegrafia@libero.it Box . 4001 Roma Appio
Codice Morse internazionale
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10-
G-QRP CLUB - UK
RINNOVO QUOTA 2007
Carissimi Associati italiani al G-QRP CLUB, l’anno 2006 e’ prossimo al suo termine. Tutti voi dovreste aver ricevuto il numero di “Autumn” di SPRAT e tra non molto vi verra’ spedito il numero di “Winter”.
Con questo messaggio pubblico sono a ricordarvi il rinnovo della quota associativa per il 2007, che e’ ancora di 10 €.
Vi prego di richiedermi la scheda per il rinnovo e l’iscrizione in modo da aggiornare il vostro profilo.
Da questo anno abbiamo la possibilita’ del pagamento anche via PostPay.
NUOVE ISCRIZIONI
Chi opera in QRP (bassa potenza 5W o meno, 10Wpep) non e’ un “perdente” ma e’ uno che si diverte molto, specializzandosi nei collegamenti piu’ difficili e rari, non si sente un “guru” e nemmeno e’ un “pigia bottoni”, si diletta anche di autocostruzione, magari solo dell’antenna, non e’ solo ma ha molti amici. Sa insegnare e sa imparare, ha inventiva e riesce ad operare nelle piu’ svariate e difficili condizioni di propagazione, di apparati, di antenne, di localita’ e di WX. Non e’ l’OM dell’antichita’ e nemmeno dell’eta’ della pietra ... mi fermo qui...
Il G-QRP CLUB e’ uno dei piu’ antichi club di appassionati delle basse potenze, fondato nel 1974 in Inghilterra dal Reverendo George Dobbs, G3RJV, assieme ad un gruppo di OM che operavano sulla frequenza di 3.560 kHz in CW. Oggi riunisce oltre 7.000 OM residenti in tutte le parti del mondo. Non ritengo di dire una “bischerata” se mi permetto di affermare che e’ certamente il Club Radiantistico piu’ internazionale che ci sia e che c’e’ almeno uno dei suoi Soci attivo in radio in ogni minuto delle 24 ore di ogni giorno.
Il G-QRP CLUB pubblica una rivista trimestrale chiamata “SPRAT”, Small Power Radio Amateur Transmissions, pubblicata alla fine di marzo, giugno, settembre e dicembre. Il contenuto di SPRAT e’ per circa due terzi pieno di idee e circuiti di autocostruttori, per il rimanente terzo riporta informazioni e notizie. Gli articoli sono semplici e scritti dagli sperimentatori di autocostruzione dislocati in tutto il mondo. Inglesi, olandesi australiani, statunitensi, messicani, neozelandesi, sud africani, russi, indiani, giapponesi .... e persino italiani. La rivista e’ scritta in lingua inglese ma e’ comprensibile anche a chi l’inglese lo conosce per sentito dire.... Poche parole e tanti fatti.
Coloro che desiderano iscriversi possono richiedermi la scheda di iscrizione, al mio indirizzo e-mail: i7swx@yahoo.com.
Il G-QRP CLUB fornisce anche un CD con le copie di tutti i primi 100 numeri di SPRAT pubblicati. Per gli autocostruttori e’ in grado di fornire alcuni componenti non facili da acquistare, quali ad esempio filtri a quarzo, quarzi, integrati, induttanze, trasformatori IF, ferriti ed altri componenti attivi e passivi utilizzati nei semplici progetti radio pubblicati su SPRAT.
Il G-QRP CLUB e’ complementare al nostro I QRP CLUB. Per l’iscrizione non vi e’ obbligo di essere Soci di Associazioni Radiantistiche Nazionali.
Rimango a disposizione e con l’occasione invio i miei piu’ radiantistici 72-73
Giancarlo MODA, I7SWX,
G-QRP #10241, I QRP #571
Rappresentante del G-QRP per l’Italia
ARI Sezione di Cassano delle Murge
Via Maggior Turitto 30
Casella Postale 104
70020 CASSANO DELLE MURGE BA
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11-
Da ik0zcw Alberto [ik0zcw@virgilio.it]
La Radio nelle scuole a RAI RADIO 1: scarica l'MP3 !
Chi volesse scaricare
la registrazione, in formato MP3 per ascoltare la trasmissione può farlo al
seguente link:
http://www.radio.rai.it/podcast/F0007341.mp3
(sono 7 mega)
73 de Alex
ik8yfu
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12-
I NAUFRAGHI DEL CALDO
A causa del riscaldamento globale della Terra si sciolgono le strade ghiacciate che li collegano al resto del mondo
Ontario, 20.000 verso l’isolamento sono i primi naufraghi del clima
Pronto un piano di emergenza per queste popolazioni delle foreste canadesi: rifornimento di viveri con gli aerei
Numerose comunità che vivono a Nord dell’Ontario stanno per diventare i primi naufraghi per l’aumento della temperatura terrestre. Nei prossimi mesi infatti, potrebbero ritrovarsi completamente isolate dal resto del mondo perché la temperatura è così elevata che le strade ghiacciate, tracciate sopra fiumi e laghi, solitamente utilizzate durante la stagione invernale per rifornire i vari villaggi, non offrono la garanzia di poter essere percorse.
“Il ghiaccio non ha il suo colore bluastro indice di consistenza. Assomiglia a polistirolo. E’ estremamente fragile”, spiega Stan Beardy, il gran capo della Nishnawbe Aski Nation, che rappresenta il gruppo First Nation dell’Ontario. Questa situazione ha già causato gravi problemi negli scorsi anni, ma quest’anno sembra che la condizione sarà peggiore, perché le strade invernali che attraversano laghi e fiumi non saranno percorribili che per poche settimane. Le comunità infatti, attendono proprio l’inverno per fare rifornimenti di vario tipo, dai combustibili ai materiali per la costruzione di edifici, fino ai viveri di ogni genere. Attraversare le foreste infatti, in estate risulta molto difficile se non impossibile, perché le strade sono poche e i grossi camion da rifornimento non sono in grado di raggiungere tutti i villaggi. In inverno invece, la gente sfrutta i fiumi e i laghi ghiacciati sui quali tracciano anno dopo anno rotte ben precise.
Negli ultimi anni l’arco di tempo durante il quale era possibile tale tipo di trasporto si è via via ridotto, tanto che negli ultimi due anni si è ristretto a soli 2-3 mesi, quando in origine si estendeva anche per 5-6 mesi. Se le condizioni meteorologiche non dovessero cambiare entro poche settimane quest’anno il tempo per il trasporto si ridurrà ad uno o al massimo due mesi, insufficiente per poter rifornire le 34 comunità, composte da oltre 20,000 persone, che vivono disperse nelle foreste canadesi.
“Basta un grado di aumento della temperatura dell’area per perdere anche due mesi di possibili trasporti”, spiega Beardy. Qualcuno ha pensato di comprare camion più leggeri, ma ciò non fa che aumentare il potenziale pericolo di finire annegati in un fiume o un lago, sottolinea il gran capo. Ora si sta pensando di rifornire le comunità per via aerea, ma questo permette di inviare loro solo viveri, non certo altri beni.
Stando ai dati dell’Environment Canada, l’organizzazione che studia il clima del Paese, negli ultimi 60 anni, la temperatura invernale del Paese è aumentata di 0,8° C, mentre quella primaverile di 1,3°C. Ma nelle regioni del nord, la temperatura è cresciuta di ben 4,4°C nell’arco dello stesso tempo. “In effetti, dal 1998 ad oggi la temperatura media del Canada è sempre stata al di sopra della media, tant’è che queste temperature anomale stanno diventando la noma”, spiega Bob Whitewood, un climatologo dell’Environment Canada. Le conseguenze si possono ben vedere nella Baia di Hudson dove i ghiacci si sciolgono in media anche una settimana prima rispetto a soli 10 anni fa.
Ma se fino ad oggi questi dati erano solo elementi per allarmare il mondo intero ora sono diventati un’urgenza senza confronti per le comunità indigene del Canada, le cui popolazioni stanno diventando i primi naufraghi dei cambiamenti climatici.
Opalo,s Tilitamo
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13-
La
tecnologia messa a punto si chiama Mobile Trusted Module
E' la trasposizione
nei cellulari delle protezioni per i computer
Cellulari "blindati", accesso alla rete telefonica bloccato e lucchetto sulla memoria personale che scatta in caso di furto. Presto le ansie sulla privacy violanta dei nostri cellulari si dimezzerano. Così come i fastidi provocati da virus, spyware e spam. E' una protezione per gli utenti ma anche per gli operatori quella che ha avuto il via libera al CTIA Wireless di Los Angeles. Ora i costruttori inizieranno a produrre telefonini all'insegna di una maggiore sicurezza informatica.
La tecnologia in questione si
chiama "Mobile Trusted Module" (MTM) e non è niente altro che la trasposizione
nel mondo dei cellulari dell'architettura difensiva già introdotta per i
personal computer, la "Trusted Computing Group" (TCG). Un'operazione tutt'altro
che semplice, comunque, visto che ha richiesto più di un anno di lavoro da parte
di una cinquantina di aziende. Principali promotori sono Nokia, Samsung e France
Telecom.
I nuovi cellulari "sicuri"
sapranno come difendersi dal contagio di virus e worm e avranno un'area ben
protetta che funzionerà come un borsellino elettronico nelle operazioni di
mobile commerce. "Ad esempio - spiegano i responsabili del progetto - le
specifiche forniscono la protezione delle informazioni sensibili e immunizzano
contro tentativi di accesso via software o via hardware". Inoltre "in queste
aree protette si possono archiviare chiavi digitali, certificati e password
nonché supportare i controlli di integrità del dispositivo per verificare il suo
stato e se questo è cambiato". Ai grandi operatori, invece, i nuovi telefonini
garantiranno un maggior grado di sicurezza nella gestione dei contenuti e dei
software trasmessi a pagamento sui cellulari degli utenti.
Questo passo avanti nel mondo
della telefonia mobile ha dunque mirato a tre precisi obiettivi: la protezione
dei dati dell'utente, la sicurezza nei sistemi di pagamento mobili e la
blindatura dei contenuti affinché questi ultimi siano utilizzati nel modo
previsto dai distributori. Il consorzio di case costruttrici - è facile
prevederlo - avrà vita facile nel proporre le nuove linee guida, nonostante non
facciano parte del progetto due colossi tecnologici Usa quali Texas Instruments
e Qualcomm. E questo non solo per la presenza di grandi nomi del comparto mobile
ma anche, come ha spiegato uno dei suoi esponenti, Iain Gillot, presidente di
IGT, perché "gli attacchi verso i telefoni mobili, inclusi virus, spyware e
spam, e la perdita di informazioni personali e finanziari, se non
dell'apparecchio stesso, chiaramente aumenteranno mano a mano che i telefonini
immagazzinano informazioni critiche per l'utente e gestiscono transazioni". Ed
ecco che quest'ultimo aspetto potrebbe suscitare l'attenzione dei legislatori
del Nord del mondo, di norma favorevoli alle novità tecnologiche ma, purtroppo,
troppo spesso disinteressati alla sicurezza.
Imprimatur
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14-
HF Archive
un sito interessante
Ciao a tutti,
vi segnalo che ho
aggiornato il sito HF Archive con le foto degli impianti onde medie Rai di
Cortina e di Sondrio, ho aggiunto anche la storia dei centri di IAR Roma Radio e
del CIRM Centro Internazionale Radio Medico di Roma.
Questo sito contiene fotografie e informazioni sulle stazioni radio italiane attive in onde corte, medie e lunghe. Sono presenti sia stazioni broadcasting sia stazioni utility che ho visitato in giro per la penisola.
Per migliorare il sito sono gradite collaborazioni soprattutto per una nuova sezione radiofari NDB !
L'indirizzo del sito e' : http://www.mediasuk.org/archive/
73 de IW0HK
Andrea
Andrea Borgnino
IW0HK
http://www.mediasuk.org/iw0hk
http://www.mediasuk.org/archive
http://www.biciurbana.org
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15-
Gli italiani pagano 1,7 miliardi come costo del servizio
L'indagine dell'Antitrust e del Garante per le Comunicazioni
La crociata delle authority
"Stop al balzello delle ricariche"
Il documento ipotizza la cancellazione del tributo
e boccia le nuove promozioni dei gestori
Costi di ricarica: è ora di cambiare. In un documento congiunto di 90 pagine, l'Autorità per le Comunicazioni (relatore Roberto Napoli) e l'Autorità Antitrust criticano alla radice il costo fisso che sopportiamo quando ricarichiamo il cellulare. E' l'odioso meccanismo che ci impone di pagare - ad esempio - 35 euro ricevendone solo 30 di traffico.
Questo costo è una "specificità" italiana. Noi paghiamo; i cittadini degli altri Paesi, no. Quanti soldi Tim, Vodafone, Wind e Tre stiano guadagnando è presto detto. Le Autorità osservano che 91 telefonini su 100 funzionano senza un abbonamento, con scheda ricaricabile. Nel 2005, così, gli italiani hanno versato agli operatori mobili un miliardo 714 milioni solo a causa di questa "gabella" (sono i soldi che hanno pagato in più rispetto al traffico accreditato). I ricavi degli operatori sono cresciuti del 30,2% in tre anni.
Studenti, pensionati e disoccupati piangono più dei ricchi. Capita che lo studente acquisti 3 euro di traffico e versi, in aggiunta, un quarto euro (come costo dell'operazione). Notano le Autorità che ("in termini relativi") lo studente è bastonato più del manager che compra una ricarica da 250 euro e ne paga 5, come costo. Lo studente sopporta un aggravio del 33% (rispetto al traffico ottenuto); il manager solo del 5%. Per questo, l'Italia vive una situazione paradossale. Alla fine del mese, sommate tutte le varie uscite e tutte le "gabelle", un italiano spende per telefonare quanto spende un francese o un tedesco. Ma uno studente o un pensionato italiano spende di più dei colleghi stranieri proprio per colpa del caro ricarica.
Ma la pubblicità non dice forse che gli operatori praticano grandi sconti? Le Autorità si sono accorte che alcuni operatori (come Wind o Tre) hanno eliminato il costo di ricarica, ma la misura "non sembra sufficiente" perché riguarda i "tagli di ricarica più alti": aiuta i ricchi, quindi. Né convince un altro meccanismo messo in piedi da Tre, per cui pagare il costo della ricarica dà diritto ad usufruire di alcuni servizi del portale Internet. Né sanano infine il problema alcune ricariche promozionali in circolazione ("iniziative non strutturali").
Davanti alle Autorità, Tim, Vodafone, Wind e Tre si sono difesi, ricordando ad esempio i costi che sostengono per tenere in piedi il servizio di ricarica telefonica. Gli operatori mobili, per esempio, devono pagare l'edicolante che ci vende la tesserina per la ricarica. E devono ricompensare, ancora, la banca che permette di ricaricare il cellulare dai suoi Bancomat. Ma alla fine i costi ammontano a 769 milioni. Come "margine", coperti tutti questi costi, resterà agli operatori mobili qualcosa come 945 milioni l'anno. Non solo. Gli operatori mobili ricavano anche un "vantaggio finanziario" dal fatto che i clienti paghino le ricariche in anticipo, prima di usufruire del servizio. Il vantaggio oscilla tra i 20 ai 200 milioni.
Gli operatori, peraltro, hanno imposto costi di ricarica molto simili. Questo significa - scrivono le Autorità - che Tim, Vodafone, Wind e Tre non si sono fatti concorrenza come avrebbero dovuto, arroccati a difesa di questa "sacca di redditività".
Come risolvere il problema, allora? "L'eliminazione del costo di ricarica" garantirebbe "immediati vantaggi ai consumatori". Gli operatori, in ogni caso, vanno costretti ad una vera concorrenza così da allontanare il sospetto di patti sotterranei e "collusivi". Infine i clienti dovranno ottenere informazioni trasparenti sui costi che affrontano. Oggi, spesso, ricevono notizie "né veritiere né complete".
Pasquino
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16-
Il nuovo sistema operativo della Microsoft sarà in vendita, con Office 2007,
a partire dal 30 novembre per l'utenza business. Dal 30 gennaio per tutti
Arriva Vista, Windows cambia pelle
"Relax, sicurezza e multimedialità"
Il dopo XP richiederà macchine più potenti ma promette di semplificarci la vita
"Il nostro obiettivo? Il nuovo OS su 100 milioni di macchine già nel primo anno"
Qualche giorno fa l'annuncio del "parto", tra due settimane - il 30 novembre - l'uscita sul mercato nel segmento business. Il 30 gennaio sarà in vendita per tutti. Windows Vista, il nuovo sistema operativo di casa Microsoft destinato a sostituire il popolare Windows XP, è stato presentato ieri - insieme alla nuova versione di Office, la 2007 - sulla terrazza di un albergo di Roma con veduta mozzafiato. Uno scenario meritato, non c'è che dire, soprattutto pensando alla tormentata gestazione di questo prodotto, la cui progettazione è andata avanti a "stop and go" (con relativi scossoni del titolo Microsoft a Wall Street) per ben cinque anni. Nel 2001, quando venne lanciato Windows XP, Microsoft promise che avrebbe sfornato il nuovo OS nel 2004. Ci sono voluti due anni di più ma alla fine Vista è arrivato. Del resto siamo dinanzi a un'evoluzione che viene definita un netto salto di qualità da molti degli addetti ai lavori, anche se nel disvelarsi, anno dopo anno, ha perso per strada alcune delle caratteristiche del progetto originario. Come che sia, il risultato finale promette di migliorare di molto il nostro rapporto quotidiano con il computer. Ed è in fondo quello che più conta.
Delle sue caratteristiche si è parlato molto e in molti le hanno potute toccare con mano, considerando che Microsoft ha rilasciato liberamente una beta (ovvero la versione di sviluppo) del sistema operativo. Sono novità di tutto rilievo, soprattutto se si guarda indietro, a XP. Intanto l'interfaccia grafica, che con Aero glass si avvicina a quelle più avanzate e certamente piacerà a tanti per le sue trasparenze, per le soluzioni 3D e per i widgets (che qui si chiamano gadgets). Poi l'usabilità. Dalla possibilità di cercare ogni tipo di file velocemente nel proprio computer alla creazione in punta di clic di una rete interna, al controllo dell'uso che del computer fanno i minori. Si dirà: ma alcune di queste caratteristiche sono già presenti in altri sistemi operativi come Mac OSX di Apple e Linux. Verissimo, ma se ad adottarle è l'ambiente di lavoro Windows, usato dal 90% dei computer del pianeta, il loro impatto è di tutto rispetto. Questione di numeri.
Vediamoli, allora, questi numeri. "Ci aspettiamo che più di 100 milioni di macchine girino con Vista già nel primo anno di vita", dice Fabrizio Albergati, direttore della divisione Windows di Microsoft Italia. "Non solo: secondo i nostri dati, il 66 per cento dei computer in circolazione ha già un hardware in grado di usare Vista: il restante 33 per cento deve fare qualcosina, per esempio adeguare la scheda grafica che per apprezzare in pieno il sistema operativo ha bisogno di almeno 128 megabyte. Io credo che potremmo avere un successo superiore a quello di XP. Un obiettivo realizzabile, anche in Italia. Da noi ci sono ormai 9 milioni e mezzo di famiglie con un pc in casa, una cifra impensabile appena cinque anni fa. C'è negli italiani una maggiore maturità dello strumento informatico".
Quello della fame di hardware del nuovo sistema operativo è un problema, soprattutto per chi vorrebbe gustarsi Vista ma non ha alcuna intenzione di cambiare il suo computer "vecchio" di qualche anno e perfettamente funzionante. Di sicuro questo nuovo gioiello di casa Microsoft (sarà venduto in sette versioni con il prezzo di quella base intorno ai 240 euro) necessita di non poche risorse per dare il meglio di sé: la casa madre indica una ram minima (che è un po' l'ossigeno per un computer) da 512 megabyte, quella consigliata è di un gigabyte. Della scheda grafica abbiamo già detto. Quanto al processore, i più moderni sono sicuramente in grado di esprimere tutta la potenza del nuovo sistema operativo.
Detto questo, Windows Vista, provato su una macchina ben carrozzata di hardware, fa la sua bella figura: effetti grafici a profusione, risposta del sistema efficientissima anche nella parte multimediale, tempi di avvio e di spegnimento ridotti all'osso e veloci ricerche all'interno del computer, su ogni tipo di file. Una caratteristica, quest'ultima, indispensabile nell'overload di informazioni che ci attraversa ogni giorno. Insomma, l'approccio a Vista non potrebbe essere migliore. La speranza è che nel tempo la stabilità dell'insieme conforti le impressioni del primo contatto. Albergati ne è certo: "Questo nuovo sistema rappresenta un salto molto importante perché è stato completamente riprogettato. Il codice è stato scritto con una struttura esterna che via via lo verificava segnalando eventuali ingenuità in corso d'opera".
E i driver, ovvero quei piccoli software che consentono al nostro sistema di dialogare, e quindi far funzionare, stampanti, scanner, fotocamere, modem, cellulari e quant'altro fa parte della nostra vita digitale? Il passaggio a Vista sarà doloroso come quello da Windows 98 a XP oppure no? Si passerà più tempo a combattere con i driver oppure, finalmente, a usare il computer e basta? Il responsabile Microsoft rassicura: "Vista riconosce da solo già moltissime periferiche, abbiamo lavorato e stiamo lavorando con i nostri partner perché rilascino i driver specifici per Vista. Vogliamo che siano nativi, la più importante risorsa è la certificazione. Ma niente paura: molti driver di XP hanno la compatibilità con Vista".
L'approccio a Vista da parte di una persona poco informatizzata non dovrebbe quindi essere traumatico. "Anzi", spiega Albergati, "ci sono novità e migliorie soprattutto in quelle funzioni che usiamo più frequentemente. Per esempio, chi ha figli che usano il pc può impostare il parental control che adesso permette di definire come il minore può utilizzare il computer: in quali orari sarà disponibile la macchina, con chi potrà chattare, il livello di giochi che potrà usare (con l'esclusione di quelli violenti) e naturalmente i siti in cui navigare. Quanto al multimediale abbiamo sviluppato molto il versante di gestione, catalogazione e utilizzo di musica, fotografie, filmati amatoriali. Per la sicurezza, sarà una scoperta il sistema dei filtri antiphishing, che ci difendono da chi vuole rubarci i numeri della carta di credito, e il software di difesa contro gli spyware che finirà per diminuire lo spamming nei confronti dell'utente". "Insomma - conclude Albergati - la parola d'ordine di Vista è: voglio un utilizzo rilassato del mio sistema dal quale sono certo di ottenere il massimo di performance".
Relata refero
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17-
Da IK8JZK Ruggero Billeri Napoli.
Torniamo alle origini
"IL MOTORE A VAPORE"
Fin dalla meta' dell'ottocento in inghilterra, per industrializzare il Paese si faceva uso dell'energia meccanica prodotta con le macchine a vapore, sia per gli opifici che per la trazione ferroviaria e quella nautica. L'Inghilterra e' stato uno dei paesi precursori nell'utilizzo di questa fonte di energia; Energia dovuta all'espansione dell'acqua la quale acqua fino a che non raggiunge il punto di ebollizione (100 gradi centigradi) rimane allo stato liquido dopodiche' arrivata al punto di ebollizione ogni goccia d'acqua si trasforma in microbollicine di vapore (circa 1900) e diviene dallo stato liquido allo stato gassoso aumentando cosi' enormemente il suo volume iniziale se portata alla ebollizione in ambiente chiuso in una caldaia, lo stesso vapore va in pressione. Nota: l'acqua bollendo in una caldaia chiusa ermeticamente aumenta proporzionalmente la sua temperatura di ebollizione in funzione della pressione all'interno della caldaia stessa. Questa espansione notevole del suo volume iniziale viene usata in congegni a movimento alternativo, come lo stantuffo fatto scorrere in un corpo cilindrico e al cui stantuffo e collegata una biella la quale puo' azionare una ruota o un albero a manovella producendo cosi' energia meccanica. Come gia' detto lo stantuffo viene spinto in modo alternativo mediante la pressione del vapore che agisce sulla testa dello stantuffo stesso. Supponiamo che lo stantuffo si muova nella sua camera cilindrica da "A" verso "B" avremo che il vapore sotto pressione entra dal lato "A" e spinge lo stantuffo verso il lato "B", la forza esercitata dal vapore sulla testa dello stantuffo avra' un'unica direzione da "A" verso "B", ma per un maggior rendimento le macchine a vapore (il cui rendimento e' piuttosto basso circa il 25%) e' necessario che il vapore agisca sullo stantuffo anche da "B" verso "A" a questo proposito si fa uso della "valvola a cassetta" di cui parleremo ampiamente piu' avanti. Alla meta' del 1930 in Inghilterra vi erano due grandi compagnie che monopolizzavano il trasporto ferroviario in questa nazione, e il loro intento era quello di accaparrarsi piu' viaggiatori possibile, mettendo al loro servizio il trattamento migliore e la durata di percorrenza la piu' breve possibile tanto da fare delle gare di velocita' tra Glasgow e Londra con mastodontiche locomotive a vapore (del peso di 150 Ton.) e furono sfiorati i 200 Km ora. La valvola a cassetta di cui ho accennato prcedentemente e' un meccanismo a movimento alternato azionato dal movimento della biella connessa allo stantuffo:essa consiste di una piastra metallica (generalmente ottone) con fori calibrati che strusciando su di un'altra superficie metallica apre e chiude due luci alternativamente ne apre una e chiude l'altra, questo per inviare il vapore sotto pressione in una direzione o nell'altra in modo che lo stantuffo riceva la pressione del vapore prima dal lato "A" e successivamente dal lato "B" oppure viceversa, comunque e' importante che per un maggior rendimento della macchina a vapore, il vapore stesso, prima deve essere iniettato da una parte dello stantuffo e poi nell'altra. Nella immagine in jpg si vede un prototipo autostruito di motore a vapore in cui non faccio uso della valvola a cassetta (in quanto per costruirla occorrono macchine di altissima precisione) a tale scopo utilizzo due raccordi in ottone (in posizione invertita) al cui interno vi sono in ognuno una sfera metallica che con la rotazione parziale a movimento alternato azionata da due biellette montate sull'albero a manovella del motore
fanno ruotarre simultaneamente i due raccordi aprendo con un raccordo e chiudendo con l'altro, il vapore viene immesso prima in una direzione e poi nell'altra. Come si vede nell'immagine lo stantuffo e inglobato in un cilindro di ottone scorrendo al suo interno e sul cui cilindro di ottone sono connessi due rccordi per iniettare vapore all'interno del corpo cilindrico dove scorre lo stantuffo, e le due valvole azionate dalle biellette che ruotano con l'albero a manovella del motore, le quali sono sfasate di 180 gradi facendo aprire e chiudere dette valvole alternativamente in modo che sia introdotto vapore prima nel lato "A" e poi nel lato "B" (oppure viceversa) del corpo cilindrico in cui scorre al suo interno lo stantuffo. Per la messa in fase delle biellette occorre tenere presente quando lo stantuffo si trova al punto morto superiore e quello inferiore in modo che la bielletta ruotando con la sua eccentricita' faccia aprire una determinata valvola e non l'altra. Una puleggia da usare come presa di forza e' montata sull'albero motore. In Inghilterra vi sono schiere di appassionati che si danno convegno per veder funzionare antiche macchine a vapore, un congegno interessante montato sulle macchine a vapore e' il regolatore automatico di giri di Watt il quale consiste in due sfere metalliche montate su di un'asse che e' fatto ruotare dall'albero motore, queste sfere ruotando, per forza centrifuga si allontanano tra di loro azionando un cogegno a parallelogramma che con l'allontanamento delle due sfere modifica la sua geometria azionando cosi' uno spillo regolatore dell'afflusso di vapore allo stantuffo regolando cosi' automaticamente il numero di giri che deve assumere la macchina a vapore. Tornando alle locomotive a vapore usate per la trazione ferroviaria vi e' da dire che la pressione del vapore all'interno della caldaia (a seconda dei modelli) poteva variare dai 7 ai 12 Kg. per centimetro quadro di superficie, pressioni maggiori davano un migliore rendimento del motore a vapore. Il tipo di combustibile era il carbon Koke nulla vietava che potessero essere bruciati altri combustibili. Quando il combustibile bruciato nella griglia (fatta di spessi tubi al cui interno scorreva acqua) del bruciatore era carbon Koke si potevano raggiungere temperature anche di 1500 gradi centigradi ed il metallo non si fondeva perche' all'interno dei tubi scorreva acqua. Nell' Era d'oro in cui in Inghilterra furoreggiavano le grosse locomotive a vapore, una di queste fu caricata su di una nave e portata negli Stati Uniti per presentarla ad una esposizione, ma la tecnologia negli Stati Uniti ed in Germania era cambiata qui' venivano usate locomotive che per la trazione usavano motori a combustione interna cioe' "motori Diesel"
Prototipo di motore a vapore in allestimento
seguira' immagine in jpg.
Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale
Da ik8jzk Ruggero Napoli.
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18-
Da: Umberto Molteni i2ms
I GRANDI DELL’ELETTRICITA’
Armand-Hippolyte-Louis Fizeau (1819 - 1896)
Armand-Hippolyte-Louis Fizeau, fisico francese, nasce a Parigi il 23 settembre 1819. Realizza numerose esperienze di ottica sull'interferenza e la polarizzazione della luce. Nel 1845, con J. Foucault ottiene una fotografia del Sole con dettagli della sua superficie. Nel 1849 comunica di aver effettuato con un metodo di sua invenzione la prima misura approssimata della velocità della luce, ottenendo il valore di 315.000 km/sec.
Il dispositivo ideato da Fizeau per misurare la velocità della luce è composto da una lente L che fa convergere un fascio di luce S e riflesso da uno specchio S1. Regolando la velocità di rotazione del disco dentato R, il fascio riflesso F viene fatto passare nella fessura tra un dente e l'altro e trasformato in raggi paralleli F1 dalla lente L1; superata la distanza d giunge alla lente L2 che lo fa convergere sullo specchio S2. La luce riflessa ripassa attraverso il disco dentato R, si riflette nuovamente sullo specchio S1 e attraverso la lente L3 giunge all'osservatore O: conoscendo la velocità di rotazione, il numero di denti del disco dentato e la distanza percorsa d, Fizeau è stato in grado di determinare il valore della velocità della luce.
Nel 1850, Fizeau e Gounelle fanno l'esperienza, detta di Fizeau-Gounelle, per determinare la velocità di propagazione della corrente elettrica lungo un conduttore. Come da figura, impiega una ruota recante alla periferia dei settori conduttori, alternati a uguali intervalli di uguale dimensione con altrettanti settori di materiale isolante. Da entrambi i lati della ruota si corrispondono due terne di spazzole. Da una parte una spazzola fa capo ad una linea L lunga parecchi chilometri, il cui ritorno è collegato alle altre due spazzole contigue, separate da distanza uguale a quella che separa i settori conduttori e i settori isolatori della ruota. All'altra terna di spazzole, fanno capo la pila E e i galvanometri G1 e G2, collegati come illustrato. Si imprime alla ruota una opportuna velocità costante di rotazione, si può ottenere che gli impulsi che partono da un capo della linea ritornino sempre quando una delle due spazzole, cui il ritorno fa capo, sia affacciata a un settore conduttore e, l'altra, a un settore isolatore, in modo che uno dei due galvanometri segni corrente e l'altro no (praticamente anche il secondo galvanometro segnerà un valore minimo ma non nullo, per effetto della diffusione della corrente). Dalla velocità di rotazione della ruota, dalla lunghezza della linea e dal numero dei settori, si può facilmente risalire alla velocità con cui la perturbazione elettrica percorre il conduttore. Questo esperimento ha ottenuto minore successo.
Esegue esperienze per misurare eventuali variazioni di velocità della luce nel propagarsi in un mezzo in movimento (effetto Fresnel-Fizeau) e per primo applica il metodo interferometrico alla misurazione termica dei cristalli. Da una corretta interpretazione dell'effetto Doppler per le radiazioni luminose e dimostra che può essere utilizzato per valutare la velocità radiale di una stella rispetto alla Terra.
Le sue ultime ricerche sono indirizzate all'impiego dei condensatori nelle bobine di induzione. Tipico è l'impiego del condensatore collegato in parallelo con l'interruttore meccanico usato nei rocchetti di Ruhmkorff, che permette di diminuire le intensità delle scintille che, per effetto delle extracorrenti, tendono a scoccare fra i contatti all'apertura e chiusura del circuito danneggiandone i contatti. Si apprende dall'opera "Les merveilles de la science ou description populaire des inventions modernes" , volume primo, di Louis Figuier, come Fizeau realizza questo suo condensatore: due strisce di fogli di stagnola, sono incollate sulle due facce di un nastro di taffettà gommato lungo quattro metri, che poi viene arrotolato tra altri due nastri di taffettà, in modo da occupare poco spazio e poter essere alloggiato nella base che supporta il rocchetto.
Fizeau cessa di vivere a Venteuil il 18 settembre 1896.
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19-
1° Expo Vicenza
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20-
Da: Kataldo [kataldo@inwind.it]
Digipeater IQ7ET-2 - Mottola (TA)
Cari Amici Radioamatori,
In qualità di Segretario della Sezione Provinciale E.R.A. di Taranto ho il piacere di annunciare che è attivo sulla frequenza di 144.875 il digipeater IQ7ET-2 attraverso il quale sarà possibile connettersi al nostro Packet Cluster gestito da IK7QLZ Roberto.
L'intento è che molti più operatori possano usufruire del Cluster IK7QLZ-6, e con l'occasione invitiamo gli amici OM pugliesi, lucani e calabresi a effettuare prove di connessione e di transito in packet.
Grazie a questo ulteriore sforzo, di mezzi e persone, la Sezione E.R.A. di Taranto raggiunge un nuovo importante obiettivo che non costituisce tuttavia un punto di arrivo bensì di partenza per nuovi ed ulteriori progetti.
73
IW7EEQ Luca
Segretario E.R.A-S.Z.R.
Sezione Provinciale di Taranto
http://it.groups.yahoo.com/group/radiocq/
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21-
Da: ik8vkw@yahoo.it
Silent key
IK8JGZ PIERO D'AURIA
Presidente Sezione ARI di Paola (CS)
CIAO PIERO, TI RINGRAZIAMO DI VERO CUORE PER TUTTO QUELLO CHE HAI FATTO PER NOI E PER TUTTO QUELLO CHE CI HAI INSEGNATO. STAI PUR CERTO CHE ANDREMO AVANTI VERSO LA STRADA PER CUI CI HAI SEMPRE GUIDATO, PORTANDO IN ESSERE TUTTI I TUOI PROGETTI, CHE VOLEVI FARE INSIEME A TUTTI NOI.
G R A Z I E 73 , BUON QRT! SK SK - . -
I SOCI TUTTI DI QUESTA SEZIONE A.R.I.
Grazie 73, franco ik8vkw
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Da: ik7vjo [ik7vjo@libero.it]
Silvano I7XGL non è più
Carissimi amici, purtroppo vi devo comunicare che è venuto a mancare un nostro carissimo amico " Silvano I7XGL " so che le parole contano ben poco, ma ci mancherà tanto anche Lui e tutti i Radioamatori che lo conoscevano non lo dimenticheranno mai.
Esprimo a nome mio e di tutta la sezione le più sentite condoglianze e le espressioni della nostra amicizia alla famiglia.
Un saluto a tutti.Peppino VJO
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22-
MERCATINO RADIOAMATORIALE
Da: claudio.molon@fastwebnet.it
Cerco Istruzioni Tono 2000 Italiano.
Ho bisogno del libretto istruzioni per il Tono 2000, che un mio amico ha acquistato alla fiera di Novegro; come posso aiutare il mio amico Bruno IK2XSD. Grazie,fammi sapere se possibile.Ciao
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Da: Radio Active [iradiom@hotmail.com]
VENDO:
- Filtro Passa Basso Comet CF-30MR da 1 KW 40 Euro;
- Bel Tester analogico della Bell&Howell nuovo completo di borsa in
similpelle e puntali 10 euro;
- Commutatore PC per porte parallele a 2 Vie NUOVO 10 Euro;
- Dissipatore interno con ventola per Hard Disk Cooler Master DCD-4002 20 Euro.
- 3 valvole vetro Eimac 4-400A, NUOVE ma senza imballo 150 Euro cad.
- 2 valcole vetro RTC QB3,5/750GA (=4-250A), NUOVE ancora inscatolate e mai
aperte 150 Euro cad.;
- 2 valvole vetro Philips QB3/300GA (=4-125A), NUOVE ancora inscatolate e
mai aperte 100 Euro cad..
- Condensatore variabile in aria per alte potenze da 250pF NUOVO ideale come
variabile per la costruzione del pi-greco negli amplificatori lineari 70
Euro.
Il materiale è pari al nuovo tranne dove diversamente specificato, resto a
disposizione all'invio di foto esplicative, per contatti iradiom@hotmail.com
Enzo IK7WPG
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Da: Kira Collevati [kira.collevati@virgilio.it]
VENDO:
- Linea YAESU MUSEN FRDX400 FLDX400 + microfono originale € 350
Trattabili
- KENWOOD TS - 700
2 metri ALL MODE TRANSCEIVER € 300
- LINEAR AMPLIFIER 144 MHz 100 watt
MICROWAVE MODULES MML 144/100 – S € 70
- LINEAR AMPLIFIER 432 MHz
MICROWAVE MODULES LTD MML 342/50 € 70
- KENWOOD STATION MONITOR SM-220 € 200
- COAXIAL SWTICH CRS 1100B € 50
- LINEA DRAKE TR7 TRANSCEIVER
" " MN 2007 MATCHING NETWORK
" " RV7 REMOTE VFO
" " MS7 POWER SUPPLY
" " MS7 SPEAKER
" " microfono da tavolo originale € 1800
Ringraziando per l'ospitalità Francesca iw3exq
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Da: Giovanni Lento [sglent@tin.it]
Amplificatore TV Canale H2 ( 224,25 Mhz ) 600 mW output con 60 mW input
adatto a potenziare i TX-TV dotati di moduli ibridi Aurel, completo di
alimentatore stabilizzato ed antenna trasmittente a dipolo con staffa di
fissaggio, VENDO ad Euro 80,00 compresa spedizione contrassegno ( Max
portata finora raggiunta Km 17 ). Marco Lento Tel.090-51281 ( ore 15 )
E-mail: sglent@tin.it
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Da: Gianni IK2EFG [ik2efg@libero.it]
Gianni IK2EFG, vende il seguente materiale :
6 mt. traliccio con carrello, verricello e corda inox allungabile a 9 mt. euro 400.
direttive per HF.
dipolo rotativo per 40 mt. quasi nuovo euro 200 della Kuskrcaf.
rotore Ham IV della CDE Hy Gain euro 400.
Preferisco non spedire, grazie.
scrivere a ik2efg@libero .it . .....oppure telefonare al 3683641404
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Da: iret.friuli [iret.friuli@libero.it]
VENDO:
ricetrasmettitore I.R.E.T. PRC 747 frequenze HF in AM/CW/SSB, simile al PRC 247, accordatore d'antenna automatico entrocontenuto, alimentazione 24 V, colore verde, completo di contenitore in metallo per pacco batteria, griglia di protezione sul frontale, ecc.
[500 euro]
- radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 54 Kg, ecc.
[150 euro]
- radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 27 Kg, ecc.
[100 euro]
- modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y., senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 80 Kg, ecc.
[80 euro]
- Stazione operante da 220 a 400 MHz composta da:
1 radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co.;
1 radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y.;
2 modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y.
Peso totale circa 240 Kg, solo apparati senza accessori, stazione acquistata tempo fa e mai utilizzata.
[tutto 350 euro]
- ricevitore BC 603 frequenza 20-27,9 MHz in FM, integro e completo, privo di modifiche radioamatoriali, alimentato dal dinamotore originale a 24V, ecc.
[con dinamotore da 40 euro-senza da 20 euro]
- mascherina protettiva frontale per BC 603-683.
[10 euro]
- frontalino per BC 603-683 completo d'altoparlante, interuttori, ecc.
[15 euro]
- cassa posteriore in ferro per BC 603-683.
[5 euro]
- U.S.A.F. Synthesizer, elec freq model EN 358 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn., personalmente mai utilizzato, completo del suo power supply model EN 360 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn. - ingresso 117 V AC uscita 6,5-28-180 V DC.
[tutto 40 euro]
- piatto giradischi Crezar Stereo Duetto.
[15 euro]
- U.S. cable fault locator detector James G.Biddle Co. - Philadelphia 7 P.A.
[80 euro]
- strumento prova indotti ed avvolgimenti E313-A dell' Allen Electric & Equipment Co. - Michigan, made in U.S.A., ecc.
[80 euro]
- per I.R.E.T. PRC 638, 650, 677, 738, 838 e simili, cuffia originale completa di microfono e pettorale.
[30 euro]
- base antenna MP-48, nuova, mai utilizzata, fabbricata durante la seconda guerra mondiale, ancora nel suo imballo originale che non è mai stato aperto, nel periodo bellico veniva installata sulle Jeep U.S., ecc.
[100 euro]
- base antenna MP-48, usata (caratteristiche come la precedente), non perfetta, ecc.
[60 euro]
- sacca BG 56-A per trasporto stili d'antenna della base MP-48, completa di 5 stili vari, ecc.
[50 euro]
- cavi RG 223/U intestati BNC, lunghezza 25-40 cm, ecc.
[2 euro cadauno]
- altoparlante a tromba in alluminio, grandi dimensioni, diametro massimo circa 450 mm, adatto ad uso esterno, probabilmente costruito negli anni '50.
[10 euro]
- mini paracadute militare forse per razzi di segnalazione.
[20 euro]
- zaino Esercito Italiano degli anni '60 utilizzato per portare vestiario.
[10 euro]
- zainetto U.S. ML GAS MASK M9.
[20 euro]
- maschera antigas di colore nero completa di supporto da schiena per bombola, spallacci, cinghie, ganci, tubi di collegamento, manometro, ecc.
[15 euro]
- dosimetro di radiazioni a forma di penna, con clips, scala da 0 a 150 R.
[10 euro]
- calcolatrice elettrica UNDERWOOD SUNDSTRAND product of Underwood Elliott Fisher Co. - protected by United States and foreign patents - made in U.S.A., completa, da restaurare, ecc.
[20 euro]
- calcolatrice elettrica ELETTROSUMMA 14 OLIVETTI, senza cavo d'alimentazione, completa, funzionante, esternamente leggermente sverniciata, ecc.
[20 euro]
- GAZZETTE UFFICIALI del REGNO D'ITALIA del 1921, 1922, 1923, 1925, 1926, 1929, 1936, 1939 e GAZZETTE UFFICIALI della REPUBBLICA ITALIANA del 1953.
[tutto 10 euro]
- libretti della LEGISLAZIONE ITALIANA del 1940 e 1941.
[tutto 15 euro]
- specchietto retrovisore laterale destro (lato passeggero) adatto per furgone FIAT Ducato prima serie, Talento, 242 E, 238 ultime versioni, 900, ecc.
[30 euro]
- coppia specchietti retrovisori laterali del furgone FIAT 242 primo modello (quelli fissati nella parte superiore della portiera).
[tutto 40 euro]
- ciclomotore MILANI - GM/T (Tornese), anno 1971, motore Minarelli serie V1, 2 tempi, frizione automatica, monomarcia, colore arancione, manuale uso e manutenzione del motore, documenti, da restaurare parzialmente, ecc.
[35 euro]
Esamino anche eventuali permute (preferibilmente con materiale radio surplus).
CERCO:
- per FT-277 della SOMMERKAMP / YAESU VFO esterno (FV-101/277), transverter per i 6 metri (FTV-650), altoparlante esterno (SP-101P/277P), frequenzimetro esterno (anche adattato), ecc.
- coppia valvole 6JS6C solo se nuove, funzionanti e a prezzo contenuto.
- per W.S. C12 accessori, alimentatore, cavi con connettori, ecc.
- per W.S. 19MK II cavi con connettori, mounting, G634C, ecc.
- per BC 348 cavo d'alimentazione originale, ecc.
- per BC 603-604 mounting, quarzi del trasmettitore, accessori, ecc.
- per BC altoparlante LOUDSPEAKER LS-3 o simili.
- BC 605 e BC 606.
- per ricevitore GELOSO quarzo da 3500 KHz.
- mounting FT237.
- BG 96, BG 108, BG 185, BG 135, ecc.
- accordatore d'antenna manuale per HF a prezzo contenuto.
- piatti Tecnics sl 1200 o 1210 (anche guasti).
Inoltre cerco informazioni su:
test set-electron tube TV-7A/U; SIEMENS transmission measuring set 0,2 to 6 Kc/s REL 3K117C; ecoscandaglio THE SEAFARER MK II; ricevitore GELOSO G.4/215; ricevitore R-748/TRC-47; ricevitore COLLINS COL-46159 (del ricetrasmettitore TCS-5); ricevitore SAILOR 46TN; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT204; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT2048; ricetrasmettitore S.I.R.M.-SKANTI vhf radiotelephone TRP2500; ricetrasmettitore LABES SIRIO V12s; ricetrasmettitore SALVATOR R.T. Naval-Radio; ricetrasmettitore Wireless Set 38MK; ricetrasmettitore Wireless Set 58MK I; Wireless Set BURNDEPT BE.201; WESTERN UNION TEL.CO. TELEFAX TRANSCEIVER 6500-A; FURUNO LC-90; R-4A/ARR-2; R89/ARN5A.
[ricerco anche accessori degli apparati sopra elencati]
Acquisto, se prezzi onesti, apparati, manuali, accessori e materiale vario della IRET.
Esamino ed eventualmente ritiro (anche in stock) vecchio materiale radio ricevente, trasmittente, ricetrasmittente, ex militare, surplus, accessori, antenne, manuali, strumenti, oggetti particolari, ecc. Contattatemi e valuteremo insieme ciò che disponete. Annuncio sempre valido.
NON sono graditi sms per informazioni o contrattazioni riguardanti il materiale in vendita.
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IW3 SID - Andrea tel. [+39] 3474907504 (ore pomeridiane)
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