Radiogiornale ®172
Sito http://www.radiogiornale.org
Anno VI – 28 febbraio 2007
Comunicazioni a radiogiornale@fastwebnet.it
Sommario:
1. I segreti di Pulcinella;
2. Cellulari vietati ai pedoni;
3. Una radio da digerire;
4. Scarpe col GPS: tutti rintracciabili;
5. Italian coastal radio station award;
6. Fiocco rosa nella famiglia A.R.I.;
7. Venezuela, naufraghi salvati grazie a un Radioamatore di Mestre;
8. L’acceleratore Van de Graaf;
9. Il Decreto del Governo per favorire il fotovoltaico;
10. Mostre;
11. E’ arrivato il superprocessore;
12. Un sensore ad effetto Hall per farsi un sismometro;
13. Galvani e Volta: invenzioni per caso;
14. Italia fanalino di coda nelle energie rinnovabili;
15. Attenti allo Z-Lip;
16. Nuovi siti radioamatoriali;
17. Mercatino radioamatoriale;
18. Informazioni.
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1.
I segreti
di Pulcinella
Ma per i ripetitori
meglio la qualità che la quantità
guardando anche alle nuove tecniche
tenendo conto che con le frequenze radio, oltre che i ponti, i Radioamatori ci fanno anche qualche altra cosa.
Insomma non si vive di soli ponti!
A buon intenditor poche parole!
Presso il Ministero delle Comunicazioni il giorno 6 febbraio 2007 nel corso di una riunione, (che per alcuni, a quanto pare doveva essere segreta, ma evidentemente si trattava del segreto carnevalesco di Pulcinella!) per il varo del Piano Ripartizione Frequenze NBFM - Sistemi automatici non presidiati in banda UHF – i rappresentanti dell’ARI, I0SNY Nicola Sanna, IZ3CLG Gianluca Gavagnin, I1ANP Mario Alberti, IW0BET Giovanni Zangara, hanno presentato la proposta dell’Associazione relativa alle frequenze utilizzabili per i Ponti Ripetitori in banda UHF, formulata nel pieno rispetto del Band Plan della IARU. La proposta è stata condivisa e sottoscritta da altre tre associazioni minori presenti alla riunione. E’ stato costituito un “Team tecnico” che vigilerà sull’attuazione di quanto concordato.
Per l’uso locale o regionale sono state elencate 29 frequenze nella banda da 431.625 MHz a 431.975 MHz, con spaziatura di 12,5 chilocicli.
Per l’uso regionale o eventualmente nazionale si sono elencate 13 frequenze nella banda da 432.825 MHz a 432.975 MHZ, con spaziatura di 12,5 chilocicli.
Per l’uso nazionale o eventualmente regionale sono state elencate 17 frequenze nella banda da 433.000 MHz a 433.200 MHz, con spaziatura di 12,5 chilocicli.
Si è anche stabilita l’eventuale ricollocazione dei ripetitori in caso di contenziosi.
I “link” tra stazioni automatiche potranno essere installati tra 430.925 - 431.025 MHz, tra 433.500 - 433.575 MHz e tra 433.625 – 433.775 MHz.
Si è costituito un “Gruppo Tecnico” delle Associazioni di Radioamatori di 8 persone per gestire l’attuazione di quanto stabilito.
Si tratterà di un lavoro non facile per “gestire le 59 frequenze più quelle dei “link”, (non precisate), considerando che con la spaziatura di 12,5 chilocicli sono possibili interferenze tra ripetitori, anche per la deviazione, per cui sarà necessario allontanare il più possibile i ponti con frequenze uguali o contigue.
Considerando l’alto numero di possibili frequenze individuate per essere adibite a ponti, (tra l’altro tutte in banda a Statuto Secondario con l’eventualità quindi di interferenze e/o contenziosi), per il conseguente effetto moltiplicatore il numero di Ponti UHF in Italia rischia di diventare un record mondiale, anche perché ai ripetitori UHF si devono ancora aggiungere quelli in VHF e quelli in SHF!!! Tutto questo in una situazione complessiva di utilizzo dei Ponti da parte dei Radioamatori in progressivo vertiginoso calo dovuto a varie ragioni, non ultime quelle della parificazione delle licenze senza più limiti per nessuno, per cui sembrerebbe più logico puntare sulla qualità che sul numero che spesso rappresenta solo un fiore all’occhiello, considerando che ormai, se di sperimentazione si deve parlare, tecnicamente gli attuali ponti sono ormai cosa superata e le nuove tecniche di comunicazione tramite ponte devono rappresentare l’impegno massiccio di tutti.
Non vogliamo criticare o insegnare, ma forse, attraverso un serio studio orografico, sarebbe più logico stabilire degli indici di affollamento locali e nazionali in base anche al numero di Radioamatori e diversificare l’utilizzo delle frequenze uguali in località e regioni distanti tra loro, stabilendo anche le quote massime s.l.m. di installazione per i ponti locali, regionali e nazionali. Siamo convinti però e ci auguriamo che ciò avvenga che il “Gruppo tecnico” supererà l’andazzo esistente della corsa all’accaparramento di frequenze per possibili ponti, per passare ad una fase collaborativa che punti sulle esigenze reali di oggi dei Radioamatori e sulla qualità e non sulla quantità delle installazioni.
E’ chiaro che il documento presentato è per ora solo una proposta scritta dall’ARI e controfirmata dalle Associazioni minori presenti alla riunione, che prima di diventare operativa dovrà essere approvata dalle Direzioni competenti del Ministero delle Comunicazioni e dovrà esserne valutata l’idoneità con il Codice delle Comunicazioni elettroniche e con il Piano Nazionale di Ripartizione delle frequenze, ma questo spirito unitario che faceva ben sperare per il futuro, ha già cominciato a scricchiolare perché una delle associazioni che hanno sottoscritto il documento, in un astioso comunicato pubblicato sul suo sito protesta e disapprova il comportamento dell’ARI rea, secondo gli estensori, di aver inviato alle proprie Sezioni il documento in questione. L’iniziativa dell’ARI viene definita una follia e un atto irresponsabile nei confronti dei radioamatori e irriguardosa verso un funzionario ministeriale, che anche lui pare volesse stendere un velo di segreto sul documento, che in definitiva non contiene nulla di così riservato per la sicurezza nazionale (SIC!), trattandosi molto semplicemente di una lunga lista di frequenze in banda UHF dove si potrebbero installare i ripetitori, ma dove in gran parte sono già installati .La cosa che lascia stupiti è che attualmente i ponti possono essere installati non solo dalle Associazioni, ma anche da singoli radioamatori che possono anche non essere iscritti a nessuna associazione. Poiché la maggioranza dei Radioamatori non è iscritta a nessuna associazione, diventa un obbligo per tutti pubblicizzare queste iniziative in quanto si “contrattano” cose che interessano anche i non iscritti, i quali hanno il diritto di conoscere quali decisioni vengono assunte sulla loro testa! O c’è qualcuno che pensa ad una sorta di dittatura, ormai fuori tempo, dove pochi impongono le loro decisioni ai molti? Sarebbe interessante sapere cosa si pensa in alto loco di simili obbrobriose impostazioni!
La vicenda appare ulteriormente singolare perché si teorizza in pratica che i rapporti tra direzioni nazionali delle Associazioni radioamatoriali e Ministero delle Comunicazioni dovrebbero avvenire nel segreto più assoluto, (il segreto di Pulcinella!!!) mentre viceversa l’ARI, non per voler arrivare prima, cosa di cui viene accusata nel comunicato, ma per il rapporto democratico che intercorre tra CDN e base e perché ha elaborato in prima persona il progetto ponti, correttamente ha informato le sezioni delle iniziative che sono state assunte.
Per queste ragioni, visti anche gli altri gravi problemi che abbiamo (limitazioni frequenze HF, statuto secondario, ecc.) crediamo che questa diatriba basata, non su fatti concreti, ma sul fumo della pipa, sia chiusa al più presto nell’interesse di tutti i Radioamatori senza ulteriori polemiche, che oltre ad avvelenare i rapporti fanno il male del radiantismo. Visto che il Carnevale è finito, un po’ di cenere non fa male a nessuno!
P. Militato
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2.
Cellulari vietati ai pedoni!
Nella “Grande mela” in macchina non si può, a piedi nemmeno, come faranno gli adoratori del telefonino se la cosa dovesse essere attuata anche da noi?
Se Carl Kruger, un senatore dello stato di New York, l’avrà vinta, nella Grande Mela e a Albany, la capitale dello Stato, sarà vietato ai pedoni attraversare le strade usando l’i pod parlando al cellulare o giocando con qualsiasi apparecchio elettronico.
Il senatore ha sottoposto al Parlamento statale una legge al riguardo che dovrebbe essere approvata tra breve. “Mi hanno spinto a farlo” ha dichiarato Kruger “le recenti morti di due pedoni nel mio quartiere di Brooklyn. Non prestavano abbastanza attenzione al traffico e sono finiti sotto un’auto a due incroci diversi. Il più giovane aveva solo 23 anni. E’ vero che in casi del genere la colpa non di rado è degli automobilisti, ma troppi pedoni sono incauti, soprattutto i giovani. Come è vietato usare l’ipod, il cellulare ecc guidando, così deve esserlo quando si cammina sulle strisce”.
Con le cuffie in strada (Internet)
Che l’uso di dispositivi elettronici portatili da parte dei pedoni sia pericoloso per loro nel traffico cittadino lo ha confermato una ricerca dell’Università del Nuovo Galles del sud in Australia. Due professori, Julie Hatfield e Susanne Murphy, hanno registrato il comportamento di 500 pedoni con i pod e telefonini sulle strisce in pieno traffico. E hanno constatato che quasi tutti camminano più adagio del normale, e che le donne più ancora degli uomini tendono a non guardare se sopravvengono veicoli. L’esito della loro ricerca è stato pubblicato in un saggio ammonitore, “Analisi e prevenzione degli incidenti”.
L’iniziativa del senatore Kruger, resa ieri pubblica nello stato di New York dalla tv Nbc, ha aperto un acceso dibattito tra la popolazione. La tv ha intervistato alcuni giovani. Lance Gordon ha polemicamente sostenuto che il cellulare non lo distrae, e Patricia Lewis si è dimostrata scettica: “Quanti vigili ci vorranno per farla rispettare, uno a ogni incrocio?” ha chiesto. “Gli ipod verranno sequestrati? Le multe saranno sufficientemente elevate?”. Nicole Lake ha obiettato: “Sarebbe più efficace limitare il traffico di auto in città e ridurne la velocità”.
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3.
Utilizzo innovativo del sistema Rfid, diffusissimo per la sicurezza
Una radio digeribile!
Un minuscolo trasmettitore costruito con composti organici
inserito nelle capsule comunica i dati per capire se e quando
è stata ingerita la medicina e poi si lascia digerire
La radio non finirà mai di stupire, finora nel campo medico c’erano i blister e i dispenser con l’allarme, gli orologi con la vibrazione, e gli animali da compagnia robot in grado di avvertire il padrone dell’appuntamento quotidiano con il salvavita. Ma nessuno aveva pensato alla soluzione più semplice: che fosse la pillola stessa ad avvertire quando viene ingerita dal malato. La rivoluzione potrebbe avverarsi presto grazie all’idea che proviene dai laboratori della Kodak ed ha appena superato l’esame del severo ufficio brevetti americano: un minuscolo trasmettitore a radiofrequenza inserito nelle capsule comunicherà a un ricevitore esterno che il medicinale è stato assunto. Ecco nella pratica cosa succederà: il paziente è a casa e deve prendere una pastiglia gialla del nuovo tipo alle 12, ma si dimentica di farlo. Alle 12.30 il ricevitore, nient'altro che una scatola presente in qualche punto della casa, comunica via telefono alla centrale che il segnale è ancora forte e chiaro, quindi la persona è a rischio. Caso opposto: il paziente prende la sua brava pillola, che raggiunge lo stomaco dove viene sciolta dagli acidi e completamente metabolizzata insieme alla microradio. Alle 12.20 - per esempio - la radiolina si spegne, e il ricevitore manda un segnale di ok alla centrale. Terzo caso: il paziente prende la pillola sbagliata, quella delle 7 di sera per esempio. Altro allarme: il ricevitore "sente" che alle 12.20 la pillola della 7 è già spenta e si preoccupa.
Una soluzione ideale, anche in contesti ospedalieri, per tenere sotto controllo tutti i casi con pazienti difficilmente gestibili o dalla memoria corta. L’idea si basa sul Rfid (identificazione a radio frequenza), un microchip e un’antenna in grado di segnalare dati a distanza, tecnologia fino ad oggi utilizzata per risolvere problemi legati alla dislocazione delle merci in magazzini e negozi, all’antitaccheggio, agli accessi controllati in aree riservate e più in generale all’identificazione, come dimostra l’iniziativa del Governo americano di inserire le etichette Rfid nei passaporti.
La novità presentata da Kodak è che l’etichetta a radiofrequenza è non soltanto ingeribile, ma anche digeribile, dato che è realizzata con componenti organici. Il dispositivo esterno che effettua il monitoraggio sulle pillole avrà la certezza non soltanto che il malato ha inghiottito, ma che la medicina è stata distrutta dagli acidi dello stomaco: quando questo avviene, l’etichetta smette di segnalare la propria esistenza al ricevitore. E se si considera che i composti con cui si realizzano le pillole e le relative etichette possono essere di diverso tipo, il medico sarà in grado di effettuare diagnosi semplicemente valutando quali (o in quali tempi) composti si distruggono nello stomaco e quali no. Le “etichette fragili”, come sono state chiamate nel brevetto della Kodak, potranno essere utilizzate anche in altre applicazioni medicali, dato che sono concepite anche per distruggersi quando sottoposte a stress meccanico, oltre che chimico. Le si potrà quindi utilizzare in chirurgia e ortopedia, per esempio per valutare il corretto funzionamento di una protesi o per capire quando le ossa o i legamenti di un paziente si sono consumati, insieme all’etichetta, ed è necessario intervenire.
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4.
Sono state realizzate da un ingegnere americano
Scarpe con il Gps: tutti rintracciabili!
Le prime mille paia vendute sul Web sono andate a ruba.
Tra un mese saranno definitivamente in commercio
Le prime scarpe con Gps
WASHINGTON – I primi mille esemplari dell’edizione limitata messi in vendita online sono andati a ruba. Per alcuni è un incubo, per altri un sogno: arrivano le scarpe col Gps. Tra breve tutti potremo conoscere e seguire ogni minimo spostamento di figli, mariti, mogli o genitori. E viceversa. Il segreto è nelle scarpe e in quel chip che contiene il Global Positioning System che sta diventando sempre più importante nella nostra vita quotidiana.
L’INVENTORE – Le scarpe da ginnastica munite del dispositivo che permette di localizzare ovunque chi le indossa sono state realizzate da Isaac Daniel, un ingegnere ora più soddisfatto in quanto padre che come inventore per il debutto di quello che promette essere molto più che un gadget e viene presentato come un utile strumento in casi di emergenza, soprattutto in quelli di minori scomparsi.
I COSTI – Le prime paia di «scarpe rintracciabilì per adulti saranno sul mercato a partire dal mese prossimo ad un costo di circa 350 dollari (270 euro), la versione per ragazzi sarà disponibile in estate. «La tecnologia sta migliorando rapidamente e siamo al punto che si può ottenere una buona ricezione anche se il segnale proviene da un bosco o da una zona piena di grattacieli», spiega Jessica Myers, portavoce della Garmin International Inc., azienda leader nel settore della tecnologia satellitare. Il dispositivo Gps funziona infatti grazie ad una ricezione via satellite che, se attivata, rimanda il segnale che in questo caso mette in allarme polizia e autorità. Le scarpe si attivano quando viene premuto l’apposito bottone che mette in funzione il chip posizionato nel tallone o comunque nella parte posteriore della scarpa. Se l’allarme viene lanciato senza motivo, le spese dell’ operazione, che verrà immediatamente attivata per rintracciare il segnale, saranno a carico della persona che indossa le scarpe. Se poi si ritiene necessaria una «vigilanzà 24 su 24», basta richiederla versando la cifra di 19,95 dollari al mese.
GLI ALTRI USI DOMESTICI DEL GPS – Non è il primo tentativo di usare la tecnologia satellitare per risolvere problemi e contrattempi “domestici”: ci sono stati i telefoni cellulari che aiutano i ragazzi a isolare gli approcci di potenziali pedofili, i bracciali per detenuti in libertà vigilata, quelli per persone in terapie riabilitative. Ma il vantaggio delle scarpe da ginnastica è che è più difficile smarrirle. E visto che i ragazzi crescono in fretta, a volte troppo per investire in un paio di scarpe così impegnative, dal prossimo autunno l’azienda di Isaac Daniel metterà in commercio anche il dispositivo Gps applicabile a più modelli e taglie.
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5.
Italian Coastal Radio Stations Award
In allegato il regolamento ed il fac-simile del Diploma delle Stazioni Radio Costiere della Marina Militare Italiana denominato "Italian Coastal Radio Stations Award" che avrà data dal 17 marzo al 1 aprile 2007.
Quindici ciorni di attività che porterà on-air le seguenti ex. stazioni radio costiere della M.M.I. con Call Speciali:
II0IGU - Gaeta; II0IDP - Cagliari; II1ICS - La Spezia; II7ICT - Taranto; II9IGJ - Palombara; II9ICF - Messina.
Spero in una tanta e massiccia presenza di OM in questa "gara" sotto la bandiera dell'A.R.M.I..
Grazie per la tua disponibilità,
un saluto cordiale a tutti,
Alberto Mattei, IT9MRM
Coordinatore Nazionale ARMI
http://www.assoradiomarinai.tk
A.R.M.I. & A.R.I.
REGOLAMENTO DEL DIPLOMA
“ITALIAN NAVY COASTAL RADIO STATIONS 2007"
Il Diploma A.R.M.I. denominato "ITALIAN NAVY COASTAL RADIO STATIONS" è stato ideato per ricordare le Stazioni Costiere della Marina Militare Italiana. Il Diploma è conseguibile da tutti gli OM e SWL del mondo.
PERIODO di validità
Il diploma avrà inizio il 17 marzo 2007 (00:00 UTC) e si concluderà il 1° aprile 2007 (24.00 UTC).
STAZIONI
Saranno attive le seguenti stazioni speciali:
- Stazioni con nominativo speciale in rappresentanza delle Stazioni Costiere della Marina Militare;
- Stazioni iscritte all' A.R.M.I.;
MODI
Sono consentiti i seguenti modi : CW - SSB - FM - PSK31 - RTTY
BANDE
Tutte le bande HF - VHF - UHF, secondo il Band Plan IARU
PUNTI QSO
QSOs (HRD) con Navy Coastal Radio Stations valgono 10 punti (tutti i modi);
QSOs (HRD) con A.R.M.I. Club Stations valgono 3 punti (CW);
QSOs (HRD) con A.R.M.I. Club Stations valgono 2 punti (PSK31 / RTTY);
QSOs (HRD) con A.R.M.I. Club Stations valgono 1 punto (SSB / FM);
QSOs (HRD) con la Navy Coastal Radio Station "JOLLY" II1ICS valgono 25 punti (tutti i modi);
N.B. : Ogni stazione può essere collegata una sola volta per ogni modo di emissione e in giorni diversi.
PUNTI DIPLOMA
Per ottenere il diploma è necessario un minimo di punti come segue :
Stazioni Italiane : 50 punti;
Stazione Europee: 30 punti;
Stazioni extra-Europee: 15 punti;
CHIAMATA
La chiamata sarà come segue :
CW / PSK31-RTTY : CQ CQ DE II1ICS II1ICS AWARD IT NAVY COASTAL RADIO STATIONS K
SSB/FM : CQ CQ da II1ICS – CHIAMATA PER IL DIPLOMA DELLE STAZIONI COSTIERE DELLA MARINA ITALIANA – OVER .
RAPPORTI E NUMERI
Le Stazioni Radio Costiere passeranno i rapporti RST seguiti dal numero progressivo del QSO.
Le stazioni A.R.M.I. passeranno i rapporti RST seguiti dal numero di iscrizione (MI#)
CATEGORIE
Sono previste tre categorie :
"NAVAL" per gli appartenenti a un Naval Club (*)
"INDIPENDENT" per tutti gli altri OM
"SWL"
SOTTOCATEGORIE
Sono previste quattro sottocategorie:
"MIXED"
"PHONE" (SSB/FM)
"CW"
"DIGITAL" (PSK31 / RTTY)
PREMI
Il punteggio più elevato di ogni Categoria/Sottocategoria riceverà un premio.
Per gli SWL è prevista una sola Sottocategoria (MIXED)
RICHIESTE
Il Diploma andrà richiesto all' Award manager :
IT9MRM
Alberto Mattei
Via E. Millo, 20
96011 Augusta (SR)
- Italy -
email: it9mrm@libero.it
La richiesta dovrà essere corredata dalla lista dei QSO effettuati (LOG SHEET), una QSL del richiedente e un contributo di € 10,00 oppure $ 13,00(USD).
A tutti coloro che ne faranno richiesta sarà rilasciato un Diploma stampato su cartoncino.
LOGS
Saranno accettati sia Logs su carta (stampati, non scritti a amano) o in formato digitale (files tipo .dbf, .xls, .doc, .txt o altri files di testo sono OK). Per l’occasione può essere utilizzato un log elettronico su file excel "LOGCOASTAL07" predisposto per l’occasione e scaricabile dal sito ARMI.
Le stazioni italiane che lo desidrano potranno inviare il contributo per il Diploma via “POSTEPAY”. Contattare per le modalità l’Award Manager via e-mail.
SCADENZA
Le richieste per il diploma dovranno pervenire non oltre il 30. 09. 2007.
Nota: Il contributo per il Diploma, dedotte le spese di stampa e spedizione, sarà interamente devoluto all' ISTITUTO "ANDREA DORIA" che si occupa dell'assistenza dei bambini orfani di padri marinai deceduti in servizio.
(*) ANARS, BMARS, MFCA, FNARS, INORC, MARAC, MF, RNARS, YO-MARC, RNA.
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6.
Da: aripolistena [aripolistena@alice.it]
Fiocco rosa nella famiglia A.R.I.
é nata la centottantanovesima sezione a Polistena (RC)
Nuova Sezione ARI e nuovo call
In data 15/02/2007 è giunto dal Ministero delle Comunicazioni il nuovo call per la Sezione ARI di Polistena (codice ARI 89.07) l'ultima sezione nata in casa ARI.
Il cal è IQ8PP.
Via Pio La Torre, 79
I – 89024 Polistena RC
email: aripolistena@alice.it
sito web: www.polistenaweb.it/ari
A tutti a presto "on air" nei prossimi contest!
Il presidente Alex ik8yfu.
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7.
Le operazioni di soccorso hanno avuto buon esito
Venezuela, naufraghi salvati
grazie a un Radioamatore italiano
Poco chiara avventura per un italiano e una venezuelana a bordo di una barca a vela: un radioamatore veneto avrebbe intercettato il mayday e da Mestre e lanciato l’allarme.
Si è conclusa con successo la brutta, ma poco chiara avventura, di un giovane italiano e una donna venezuelana il 25 febbraio 2007, che hanno rischiato di affondare a bordo di un'imbarcazione a vela che viaggiava al largo delle coste del Paese sudamericano. L'operazione di soccorso da parte della Marina del Venezuela si è conclusa in serata. I due naufraghi sono stati portati a terra: entrambi stanno bene.
SOS DA UN RADIOAMATORE - I due si sono salvati grazie alla solerzia di un radioamatore veneziano, come è stato definito dai giornali colui che ha captato l’SOS e del quale però non è stato fatto ne il nome e nemmeno il nominativo, il quale ha captato da Mestre il segnale di soccorso, intorno alle 14.10 di domenica. A lanciare il mayday una imbarcazione, di cui non è stato fatto il nome che risultaterebbe iscritta al registro navale di Chioggia (Venezia). Il radioamatore, che era sintonizzato sulle HF, ha subito avvisato la centrale operativa di Roma delle Capitanerie di porto, Guardia Costiera.
60 MIGLIA DALLA COSTA - La segnalazione è stata quindi girata alle autorità marittime del Venezuela: accertata la fondatezza del fatto, è stata avviata l'operazione di soccorso. I naufraghi erano localizzati a circa 60 miglia dalla costa. L'operazione è stata seguita in Italia dalla centrale operativa del Comando Generale delle Capitanerie di Porto.
Restano i dubbi per il fatto che l’imbarcazione, di cui non si conoscono il nome e la dimensione, non fosse dotata dell’obbligatorio VHF marino con il quale contattare direttamente la Guardia Costiera venezuelana e non avesse nemmeno l’impianto satellitare di allarme trattandosi, a quanto detto dalla stampa, di una barca di una certa stazza, tale da permettergli di essere partita da Chioggia ed essere arrivata in Venezuela, attraversando l’Oceano, priva delle normali attrezzature di sicurezza, e solo con un HF a bordo!
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8.
L’acceleratore Van de Graaf
NOME ORIGINALE:
Generatore di Van de Graaf
COSTRUTTORE:
LEYBOLD HERAEUS
PAESE COSTRUTTORE:
Germania
N° DI MATRICOLA:
5470
ANNO:
1960 circa
DIMENSIONI:
Larghezza: 40 cm - Profondità: 25 cm - Altezza: 65 cm
MATERIALI:
Ferro verniciato, alluminio, plexiglas, gomma
STRUMENTO FUNZIONANTE
Roberto Van de Graaf fisico statunitense (Tuscaloosa, Alabama, 1901-Boston, Massachusetts, 1967). Fu dal 1960 direttore scientifico dell'High Voltage Engineering Corporation, che aveva contribuito a fondare nel 1946. Ha legato il suo nome all'ideazione e alla realizzazione (1933) di un acceleratore di particelle cariche costituito da una sfera metallica cava sostenuta da una colonna isolante.
ANALISI GENERICA
Generatore elettrostatico che accumula un'elevata carica nella sfera metallica la quale acquista pertanto un alto potenziale. In questo modello il potenziale massimo raggiungibile è di poco inferiore al MV (milione di volt) ma certi modelli di questo generatore tuttora in uso in centri di ricerca raggiungono potenziali di varie decine di MV.
ANALISI DETTAGLIATA
A differenza delle macchine elettrostatiche classiche, che hanno ormai un interesse unicamente storico, quella di Van de Graaf è ancora largamente utilizzata nei laboratori di ricerca per ottenere potenziali dell'ordine dei MV ed anche delle decine di MV necessari in vari ambiti, ad iniziare dagli acceleratori di particelle elementari. Una colonna di materiale isolante sostiene una sfera metallica cava. Un motore alla base della colonna trascina una cinghia isolante e flessibile di gomma tra due pulegge, una della quali è alloggiata all'interno della cavità della sfera. Un generatore elettrostatico ausiliario, per mezzo di un pettine metallico che sfrutta il potere disperdente delle punte, trasferisce in continuazione cariche alla cinghia che le trasporta nella cavità della sfera, che le preleva per mezzo di un altro pettine ad essa collegato. La carica si distribuisce sulla superficie esterna della sfera e qui si accumula facendo innalzare il potenziale. E' interessante notare come viene sfruttato il modo di distribuzione della carica nei conduttori scegliendo la forma opportuna a seconda del risultato che si vuole ottenere: punte là dove si vuole che scocchino microscintille per trasferire la carica da un corpo all'altro e sfera là dove invece si vuole una distribuzione uniforme che eviti la formazione di campi elettrici più intensi in un punto e di conseguenza la scarica anzitempo della sfera stessa.
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9.
Pannelli solari
La trafila è semplice. Si va in banca per prendere 7 mila euro a tasso agevolato, il 2 per cento. Con questi soldi si comprano 7-8 metri quadrati di pannelli fotovoltaici, quanto basta per ottenere un chilowattora di potenza. Si mette l'impianto in giardino, o sul tetto, o sul terrazzo. Lo si collega al contatore elettronico, già arrivato in molte case, per vendere all'Enel o alle ex municipalizzate l'energia prodotta. E si aspetta. Ogni giorno che passa porta un credito virtuale che alla fine dell'anno si trasforma in vantaggio materiale: circa 500 euro di incasso che permettono di ammortizzare la spesa d'installazione in 15 anni, ottenendo due vantaggi accessori. Il primo è che la mini centrale fotovoltaica dura 25 anni e gli ultimi 10 garantiscono il guadagno. Il secondo è la soddisfazione di utilizzare energia pulita, che non minaccia la stabilità del clima.
E' questo il senso del nuovo
"conto energia", il decreto che ieri, dopo essere stato messo a punto dai
tecnici del ministero dell'Ambiente e del ministero dello Sviluppo Economico, ha
ricevuto il via libera definitivo dalla Conferenza Stato-Regioni. E la prossima
settimana verrà inserito nel pacchetto energia che contiene le misure volute dal
governo per rilanciare l'efficienza e le rinnovabili.
"Il precedente
conto energia era stato un disastro perché si erano privilegiati gli impianti di
taglia più alta innescando fenomeni speculativi", spiega Fabrizio Fabbri, capo
della segreteria tecnica del ministero dell'Ambiente. "Di 500 megawatt concessi
ne sono stati effettivamente realizzati solo 6. Questa volta abbiamo adottato il
modello tedesco: niente tetti massimi per gli incentivi, chi vorrà diventare un
mini produttore di energia fotovoltaica potrà farlo. E i piccoli verranno
premiati più dei grandi".
Scegliendo un impianto di
potenza compresa tra 1 e 3 chilowatt si otterrà infatti un bonus pari a 40
centesimi per ogni chilowattora prodotto se i pannelli sono collocati in piano
(in giardino, in terrazzo), 44 centesimi se poggiano su un tetto inclinato, 49
se diventano parte integrante del tetto. Fra i 3 e i 20 chilowatt di potenza le
tariffe sono rispettivamente 38, 42 e 46 centesimi, sopra i 20 chilowatt 36, 40
e 44 centesimi.
In sostanza l'energia fornita da
un singolo utente, o da un condominio, viene immessa in rete e venduta a una
quotazione calibrata in modo da sostenere lo sviluppo del settore. Oltre a
incassare il prezzo maggiorato, si ottiene poi una seconda agevolazione: per
ogni chilowattora fotovoltaico prodotto si può usare gratuitamente un
chilowattora ottenuto con sistemi convenzionali; e il consumo extra viene pagato
a tariffa standard, 9 centesimi a chilowattora.
L'unico
limite economico di questo sistema è che l'obiettivo massimo è il pareggio:
bolletta zero. Se si vogliono mettere i pannelli fotovoltaici nella casa al
mare, dove magari si finisce per produrre più di quello che si utilizza, è
possibile però firmare un altro contratto che prevede la vendita di tutta
l'energia prodotta (in questo caso è possibile ottenere un attivo) e il
pagamento a parte dell'energia consumata.
Ancora più conveniente (più 5
per cento) la tariffa per chi produce l'energia che consuma, per chi toglie le
coperture in eternit, per scuole e ospedali. Una possibilità subito rilanciata
dal ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni:
"Se in cinque anni solo su un quarto degli edifici scolastici italiani venisse
realizzato un impianto di produzione di energia elettrica con un sistema
fotovoltaico di piccole dimensioni (50 kwh, ndr), la totalità degli impianti
produrrebbe l'energia di una grande centrale elettrica a gas o a carbone
impedendo l'emissione di 3 milioni di tonnellate di anidride carbonica in
atmosfera".
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10.
Da: Claudia Lugli - Blu Nautilus
MOSTRE
ExpoElettronica a Bastia Umbra
Appuntamento esclusivo per l’Umbria con l’elettronica professionale e di consumo
Sabato 17 e domenica 18 marzo 2007
presso Umbria Fiere, in Piazza Moncada 1, a Bastia Umbra, dalle ore 9 alle ore 19.
Sabato 17 e domenica 18 marzo, Umbria Fiere propone Expo Elettronica, unica data regionale della rassegna dedicata all’elettronica e alle sue applicazioni, conosciuta ed apprezzata in diverse città.
Notevole l’afflusso dei visitatori, oltre 11.000 a marzo 2006, che durante la due giorni approfittano delle grandi e piccole occasioni di acquisto, offerte dalla grande mostra mercato alla quale prendono parte un centinaio di espositori provenienti da tutta Italia, con una ricchissima offerta di tecnologia di ieri e di oggi.
In fiera, la scelta di componenti elettronici e digitali è vastissima: pc, periferiche, telefonia, decoder, antenne, microchip, smart card, circuiti e kit per costruire di tutto, dai sistemi per l’automazione domestica fino a veri e propri robot.
La possibilità di trovare buone occasioni si cela sia nel “nuovo” sia tra i “surplus”, giacenze o usato, perfettamente funzionante, talvolta con qualche piccolo difetto, ma che mani esperte sapranno riportare a nuova vita.
Expo Elettronica è anche una ghiotta occasione, per i profani del settore, che vogliano scovare il gadget curioso e divertente piuttosto che la lampadina a basso consumo per snellire le spese domestiche, un momento di aggregazione per tutta la famiglia all’insegna dei piccoli e grandi ‘affari’.
Il biglietto d’ingresso è di € 7,00 ma sul sito www.blunautilus.it è possibile scaricare il biglietto per l’ingresso ridotto (€ 6,00) ed altre notizie.
Organizzazione e informazioni: Blu Nautilus srl - tel. 0541439573 - fax 0541439584 www.blunautilus.it; info@exporadioelettronica.it.
Elettroweekend a Lario Fiere
31 marzo 1 aprile 2007
Orari: 9.00 -18.00
sabato 31 marzo e domenica 1 aprile 2007, ritorna a Lario Fiere, la prima edizione dell’anno di ExpoElettronica, divenuta una delle tappe di maggior successo del circuito ‘elettronico’ di Blu Nautilus, che annovera 12 appuntamenti fra Emilia Romagna, Lombardia, Umbria e Toscana.
Ospite ormai immancabile di ExpoElettronica, è il Gruppo Lecco Utenti Linux, con il supporto tecnico di Yet Open, che presenteranno le tecnologie legate al mondo dell’Open Source e a Gnu/Linux, grazie ai quali, domenica 1 aprile, si terrà ‘Install Party’: portando il proprio PC, si verrà coadiuvati nell’istallazione di Linux (previa prenotazione, posti limitati, per info www.blunautilus.it)
Dal presente informatico al romantico passato della radio, senza soluzione di continuità, grazie alla presenza in fiera di uno spazio dedicato al settore delle Radio d’epoca, dischi e cd, usati e da collezione.
Organizzazione: Blu Nautilus Srl; Luogo: Lariofiere – Viale Resegone; Ingresso: operatori e grande pubblico; Biglietto Ingresso: 8,00 euro (intero), 7,00 Euro (ridotto – scaricabile dal sito www.blunautilus.it)
Orari: 9.00 -18.00 ; Info: 0541 439573; website: www.blunautilus.it
L’esposizione, anzi lo SHOW, come lo si chiama negli USA, è la più grande rassegna radioamatoriale e il più grande meeting e mostra mercato del mondo. Nella scorsa edizione si sono registrati oltre 25.000 visitatori e migliaia di espositori, che hanno affollato i padiglioni.
L’esposizione, denominata HAMVENTION si tiene alla HARA ARENA, situata a pochi chilometri dalla città. Dayton (Ohio) capitale della contea di Montgomery è una città di 170.000 abitanti, situata lungo il fiume Ohio, da cui prende nome lo stato.
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11.
E’ arrivato il superprocessore
Il super-processore è arrivato. Durante l'ultima conferenza annuale, l'Intel ha presentato un prototipo di chip capace di offrire le prestazioni di un supercomputer. Il processore raggiunge la straordinaria velocità di un teraflops. Sarebbe a dire che è capace di operare un triliardo di istruzioni ogni secondo. Il nuovo "mostruoso" processore di Intel è composto da 80 "core", ovvero da 80 nuclei di calcolo separati montati sullo stesso "wafer" di silicio poco più grande di un'unghia. Il lavoro svolto dagli ingegneri di Intel è ancora più impressionante se si considera che Asci Red, il primo supercomputer ad aver tagliato il traguardo del teraflop, era composto da 10mila processori ed occupava 144 metri quadrati.
Ma il superprocessore, per ora, non è destinato al grande pubblico. La tecnologia che adotta, però, presto potrebbe finire nei nostri computer o, addirittura, nelle nostre tasche. L'Intel ha già iniziato la produzione e la commercializzazione di processori multi-core, che integrano nello stesso "pacchetto" più nuclei di calcolo. Il vantaggio di questo tipo di tecnologia è che, in via teorica, aumentando i nuclei è possibile aumentare la potenza di un processore senza aumentarne il consumo.
Con il diffondersi dei dispositivi portatili, la questione del consumo è diventata di primaria importanza nell'industria dei processori. Occorrono chip in grado di offrire alte prestazioni senza consumare troppo la batteria. E il nuovo prototipo di Intel rappresenta un decisivo passo avanti in questa direzione. A fronte della sua spaventosa potenza, infatti, il chip consuma solo 62 watts, meno di una lampadina. In un prossimo futuro, quindi, non è escluso che il processore-supercomputer arrivi nei desktop di casa, nei notebook e, perché no, nei cellulari. Inoltre i vari nuclei possono essere disattivati a seconda della potenza di calcolo necessaria, ottenendo un'efficienza energetica ancora maggiore.
Ma per funzionare al meglio, le strutture multi-core richiedono la riprogrammazione della maggior parte delle applicazioni. La potenza di calcolo di questi nuovi chip viene sfruttata solo da programmi che richiedono l'elaborazione simultanea di più calcoli. Spesso, però, ciò non è possibile.
Per questo, mentre Intel e, in misura minore, Amd, continuano la corsa all'ultimo core, c'è chi ha scelto di percorrere una strada diversa. La compagnia canadese D-Wave ha annunciato che presenterà un prototipo commerciale - e perfettamente funzionante - di computer quantistico. Il computer, chiamato Orion, nonostante sia capace di elaborare solo 16 qubits (la versione quantistica del bit) ha una velocità simile a quella dei computer "normali". Merito dei principi di fisica quantistica intorno ai quali è progettato. I qubits, infatti, non si limitano ad assumere il valore di 0 o 1, come accade nei bit, ma possono - miracoli delle superposizioni quantiche - avere entrambi i valori contemporaneamente. Questo rende, in linea teorica, il computer quantistico capace di velocità di calcolo impossibili da raggiungere per i processori "tradizionali". Anche per quelli a 80 core.
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12.
USANDO I MAGNETI DI VECCHI HARD DISK GUASTI
Un sensore ad effetto Hall
per costruirsi un sismometro
Sono interessanti alcuni esperimenti che si possono fare usando dei magneti NeBFe e dei sensori lineare ad effetto Hall per costruire un sensore lineare di posizione semplice ed economico adatto ad essere usato in un sismometro a pendolo o di tipo a retroazione (force-feedback).
I magneti sono lunghi circa 36 mm, larghi 20 e dello spessore di 2,5 millimetri. Potete vedere la foto e la descrizione al sito http://www.wondermagnet.com/dev/magnet2.html.
Questi magneti a forma di "aletta" sono recuperati anche da vecchi hard disk guasti. (Servono al movimento del braccio che posiziona le testine di lettura).
Il materiale è magnetizzato in modo che ogni faccia abbia un lato dell'ala avente il polo NORD e l'altra ala (o metà del magnete) il polo SUD.
La linea dove i poli N e S si congiungono sulla superficie è costituita da una giunzione magnetica estremamente sottile.
Il chip ad effetto Hall sarà
posizionato alla giusta altezza dalla superficie del magnete, come nella figura,
nella posizione che darà la massima sensibilità con la massima estensione di
lettura.
I sensori ad effetto Hall hanno un elemento di Hall, una alimentazione ed un amplificatore a basso rumore tutto nello stesso chip.
Vedi http://www.allegromicro.com/sf/3515/index.htm. Potete acquistare questi sensori realizzati in involucri di plastica piccoli e piatti a tre piedini, simili alla serie di transistori BD.
Vedi la lista dei rivenditori della Allegro all'indirizzo:
http://www.allegromicro.com/salesloc/sal2nam.htm.
I sensori ad effetto Hall necessitano di una alimentazione tra 4.5 e 5.5 Volts stabile ed a basso rumore. Essi forniscono in uscita una segnale proporzionale e quasi sempre "rail to rail" cioè da zero alla tensione di alimentazione.
La linearità si degrada leggermente entro 0.5V dai limiti di alimentazione ma questo non è limitante nella pratica. Questi dispositivi hanno tre piedini, il +Ve, la massa e l'uscita del segnale che è normalmente a metà della tensione di alimentazione in assenza di campo magnetico.
L'uscita è affetta da una componente di rumore rilevante ed è necessario un filtraggio a 10Hz o anche meno per l'uso in sistemi sismometrici.
In pratica il componente verrà assemblato parallelo alla faccia del magnete ad una certa distanza dalla sua superfice. Si consiglia di usare mezzo millimetro di spaziatura in alcuni esperimenti e questo tiene (considerando anche l'involucro) circa un millimetro di distanza dal chip alla superficie del magnete. Si può scegliere di tenere in movimento il chip e avere solidale al suolo il magnete o viceversa.
Come la posizione relativa del chip rispetto al magnete cambia, la tensione in uscita dal chip cambia in modo proporzionale al flusso magnetico sulla perpendicolare del chip. Questo da una sensibilità ragguardevolmente alta lungo una linea di calibrazione sostanzialmente diritta come si vede nel grafico che segue.
La sensibilità e l'intervallo di spostamento possono essere controllati regolando la distanza tra il sensore e la superficie del magnete, più grande e la distanza minore sarà la sensibilità ma la gamma di lettura lineare sarà maggiore. Si tenga presente che questi chip hanno un limite di flusso magnetico rilevabile che porta la lettura a fondo scala.
Il diagramma mostra la tensione d'uscita assoluta contro la posizione del sensore. La sensibilità misurata è di 5.8mV per micron con un range lineare totale di 0.8 mm. (nel grafico da 9.5cm a 10.3cm circa).
Il segnale può essere adeguatamente amplificato, filtrato e riferito a zero volts generando quindi un segnale d'uscita in continua. Il segnale sarà poi fatto passare attraverso un filtro passa alto per eliminare qualsiasi deriva a bassa frequenza e un secondo stadio di amplificazione e filtro può scalare il segnale in modo adeguato per il convertitore A/D che si desidera usare.
L'uscita può essere usata per
pilotare il feedback di un amplificatore di un sensore Shlakenford-Gundersen o
di un larga banda. La componente continua può anche essere usata per un sistema
sismometrico a "larga banda" di tipo feedback a tre componenti.
Il minimo movimento che può essere misurato (la risoluzione) dipende dalla sensibilità e dal livello di rumore presente nel segnale d'uscita. Con un filtro a 3 poli Butterworth, si misura un livello di rumore minore di +/- 100 microvolts picco-picco, con oltre 100 secondi di periodo. Con una sensibilità di 5.8mV/micron, questo corrisponde a poco meno che +/-20 nanometri e un range lineare di 0.8mm. Se si incrementa la sensibilità a 10mV/micron, si possono raggiungere i +/-10 nanometri di risoluzione ma si avrà circa la metà dello spazio lineare di lettura di circa 0.5mm.
Questo è buono per uno strumento di tipo feedback (retroazionato) dove il sistema di retroazione mantiene il pendolo praticamente sempre nella stessa posizione, ma un piccolo terremoto manderà sicuramente fuori scala un sistema non retroazionato con una sensibilità così spinta. Inoltre sarebbe necessaria notevole cura per la messa a punto.
Se verrà assemblato un magnete bipolare a "U" o "I" senza schermatura di un normale sistema a pendolo tipo magnete/bobina, questo potrebbe essere sottoposto a forze causate da cambiamenti del campo magnetico locale o muovere il pendolo di conseguenza. E' probabile che abbiate già visto questo tipo di rumore e interferenze. Questi alterazioni del campo magnetico possono essere causate dalle variazioni di campo dello stesso pianeta terra in se o anche influenzati dal passaggo di treni, autocarri e automobili nonchè da apparecchi elettrici. Questa sensibilità è fortemente ridotta da magneti a quattro poli dato che i poli sono vicinissimi l'uno all'altro e sono accoppiati. Quando un polo è sottoposto ad una piccola spinta da un campo esterno, il polo adiacente solo a qualche millimetro sarà sottoposto alla stessa forza e controbilancerà la variazione cancellando il rumore.
Il campo magnetico può essere schermato usando un foglio di acciaio dolce piegato ad "U".
Questo schermo può anche essere usato per contollare la sensibilità totale del sensore regolando la distanza tra il magnete e la superficie dello schermo. Assemblando un magnete schermato al pendolo si avrà il vantaggio che il pendolo non avrà i fili che dovrebbe avere se sulla sua estremità si trovasse il chip del sensore ad effetto Hall.
Questo aiuta a ridurre anche il rumore in RF ed elettromagnetico che potrebbe essere captato da cablaggio.
La forza del magnete, la sensibilità del sensore Halle il loro posizionamento all'interno del campo magnetico influenzeranno la calibrazione del segnale in uscita. Potrete calibrare ragionevolmente il sistema incollando una pallina di 3 mm di diametro ad un lato del pendolo e avvitando una vite da un lato dell'involucro del pendolo in modo che la vite vada a contatto con la pallina. Collegare un voltmetro digitale tra il pin d'uscita del sensore e il negativo.
Usano le viti di livellamento si inclina il sismometro fino a che il pendolo non fa toccare la pallina alla vite di arresto. Adesso si può leggere il valore usando il voltmetro. Quindi si può inserire tra la pallina e la vite di arresto un piccolo foglio di metallo di uno spessore conosciuto e quindi leggere nuovamente il valore sul voltmetro. Dividendo la differenza di tensione tra la prima e la seconda lettura e lo spessore del foglio metallico si può avere la sensibilità dello strumento con una tolleranza di circa il 5%.
Questi esperimenti sono basati anche sul grosso lavoro compiuto da Meredith e Robert Lamb, che meritano un ringraziamento sentito per i loro suggerimenti e aiuto.
Vedi http://www.geocities.com/meredithlamb/index.html
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13
Invenzioni per caso
Credeva di aver scoperto l’elettricità animale
e invece aveva inventato la pila
Luigi Galvani ( Bologna 1737 - Bologna 1798 )
Scienziato. Capì che due fili, uno di rame ed uno di zinco posati sulla zampa di una rana morta facevano contrarre i muscoli dell'animale: Lui pensava di aver scoperto l'elettricità animale invece senza saperlo aveva posto le basi all'invenzione della pila
Alessandro Volta (Como 1745 - Camnago 1827 )
Fisico. Si dedicò sin da giovanissimo allo studio della fisica. Nel 1774 divenne prof. a Como, nel 1779 insegnava all'univ. di Pavia, divenendone rettore nel 1785. E' famosa la disputa di A.Volta con L.Galvani e la sua scuola sulle contrazioni provocate nelle rane morte toccando con un ago metallico i nervi lombari e i muscoli delle cosce; Alessandro Volta sostenne, e aveva ragione, che la causa del fenomeno era il contatto fra elementi conduttori eterogenei, quali sono anche i muscoli e i nervi. Da questa disputa, A.Volta trasse la teoria del contatto, e nel 1799 nacque la pila, che doveva risultare la sua più grande invenzione. Compì inoltre numerosi studi in diversi campi della fisica: si ricordano la scoperta e l'enunciazione della legge di espansione dei gas rispetto alla temperatura (la cosiddetta legge di Volta-Gay Lussac)
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14.
Italia fanalino di coda
delle energie rinnovabili
Se le energie rinnovabili sono il futuro, l'Italia va in direzione contraria. Dal 1997 ad oggi il contributo delle energie rinnovabili è diminuito, passando dal 16% del 1997 al 15,3%. Secondo un'anticipazione, fornita dal Wwf, del rapporto sulle rinnovabili che sarà presentato mercoledì a Bruxelles dal presidente della commissione Ue Barroso l'Italia è in questo settore il fanalino di coda dell'Europa, più lontano di tutti gli altri dall'obiettivo nazionale del 25% di quota da rinnovabili sul totale del consumo energetico. Dati, afferma il Wwf, confermati anche dal rapporto sul 2005 del Ministero dello sviluppo economico, e dai i dati provvisori d'esercizio di Terna relativi al 2006. «Accanto ai dati sulla situazione italiana compariranno due faccine che piangono, a differenza di quanto avverrà per Danimarca, Germania, Ungheria, Finlandia, Irlanda, Lussemburgo, Spagna e Olanda, la cui situazione -dice il Wwf- viene giudicata molto o abbastanza positivamente. Altri Paesi nei quali la situazione delle rinnovabili è invece giudicata negativamente, sono Austria, Cipro, Estonia, Francia, Lettonia, Malta e Slovacchia».
INVESTIMENTI - In tutti questi anni, nonostante i miliardi spesi con le incentivazioni, afferma il Wwf, i risultati non si sono fatti vedere, mentre gli altri paesi sono andati avanti a passi da gigante. Il dato sulle fonti rinnovabili non fa che confermare che l' Italia non si è per niente attrezzata per rispettare il protocollo di Kyoto e combattere i mutamenti climatici. Non solo, l'inazione sulle fonti rinnovabili non fa che aumentare la dipendenza energetica dall'estero».
CAUSE - I meccanismi d' incentivazione per le energie rinnovabili - dice il Wwf - hanno ben altre finalità di un virtuoso sviluppo del settore. Il programma CIP6, pagato dai consumatori in bolletta per finanziare le energie rinnovabili, per il 70% incentiva normali centrali di generazione con combustibili fossili o rifiuti. Il meccanismo dei certificati verdi, anziché essere un virtuoso sistema di mercato, è una nicchia di privilegi privo di obbiettivi di sviluppo delle rinnovabili. La quota d'obbligo di certificati verdi non viene aggiornata a volumi necessari per promuovere l' Italia dalla posizione degli ultimi della classe. E l' aggiornamento non avverrà mai ai livelli auspicati dall'Europa, poichè il meccanismo dei certificati verdi incorpora innumerevoli privilegi ed esenzioni.
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15.
Da IK8JZK Ruggero Billeri Napoli.
Attenti allo Z-Lip
Questi e' un virus che si annida su Internet ed e' un virus informatico che rallenta enormemente le funzioni operative del vostro PC. Esso si presenta come una piccola icona che compare sulla barra delle applicazioni e sullo schermo ed e' trasportabile da un punto all'altro dello schermo stesso. E' munito di una croce rossa per disattivarlo ma, immediatamente dopo ricompare. Questo virus e' costruito con un' algoritmo molto efficiente e si puo' combattere con due sistemi: il primo sistema e' la prevenzione con un'efficiente antivirus aggiornato come il Norton. Nota un buon antivirus e' anche il Panda che fa una ricerca euristica dei virus e da un rendiconto dettagliato dei file infettati con relativa disinfezione (vedi sul sito www.ruggerobilleri.it i virus del computer) il secondo sistema se si rimane colpiti e' quello di utilizzare " l'utilta' di sistema del vostro PC " ripristinando il vostro PC a data e ora antecedente a che' il vostro PC fosse stato infettato da detto virus.
L' estrema soluzione e quella di formattare il tutto, Estote Parati (siate pronti) sempre all'erta.
Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale
Da ik8jzk Ruggero Napoli.
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16.
Da: Giacomo Bianchi [iz3dba@tiscali.it]
Nuovi siti radioamatoriali
Telegrafia e dintorni & Ariadria
Ciao a Tutti....
Desidero comunicarvi che è online il "TELEGRAFIA e DINTORNI: il FORUM della TELEGRAFIA" raggiungibile attraverso il sito www.iz3dba.it oppure direttamente usando www.telegrafia.forumfree.net
E' online anche il nuovo sito della sede ARI di ADRIA (RO) all'indirizzo www.ariadria.it al cui interno trovereta, tra i vari argomenti anche il link al Forum della sezione. Saremmo contenti se magari ci veniste a trovare: siamo una piccola realtà ma con tanta voglia di fare bene.
Infine durante il 3° Member MDXC Trophy sarò attivo con il nominativo speciale IO3MDC: attività prevalentemente telegrafistica con rare ountatine in SSB. Per chi mi collega in SSB (data la rarità dell'occasione.....HI HI HI) sarà inviata, oltre alla qsl speciale, anche quella personale con dedica.
Cordiali saluti
73 de IZ3DBA Giacomo
Marconista #730
INORC #544
ITC #781
MDXC #370
iQRP #725
NAQCC #1626
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MERCATINO RADIOAMATORIALE
Da: Ik2cbd Adriano Migliari [ik2cbd@alice.it]
Vendo
- Antenna DIAMOND mod X-30 144/430MHz GP in fibra di vetro, usata solo 3 mesi
Costo 20€
- Microfono Kenwood mod MC-60A usato
Costo 70€
Cordiali saluti /Best regards
Adriano Migliari ik2cbd
Email: ik2cbd@alice.it
Web: http://www.webalice.it/ik2cbd (WinPack, UIview32, AGWPE, MIXW, Logger32)
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Da: IK2ane C [ik2ane@fastwebnet.it]
Ciao
C'e' un amico che non ha internet che intende vendere due suoi apparati radio della Yaesu.
Sono un FT 736 bibanda all mode base ed un FT 8500 bibanda veicolare con microfono intelligente.
Tutti e due in piu' che ottime condizioni.
I prezzi sono 800 euro per il primo e 300 euro per il secondo.
Contattatelo direttamente allo 02-6454855.
Il nome e' Ernesto IW2CDV
Grazie.
Ciao.
Walter - IK2ANE
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Da: Giuliano Vigarani [giuliano@lartsrl.com]
CERCO RICETRANS.WSC12, RICEVITORE R-100, VENDO ICOM 756 PRO II
I4VGG GIULIANO
3484220165
GRAZIE
SALUTI CORDIALI
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Da IK1SLO Gabriele Mutti Alba (CN)
Vendo apparecchiatura elettromeccanica per impianto campanario
Cell. 3474517986
MAIL g_mutti@libero.it
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Da: Corrente Salvatore [salvatore.corrente@manulifilm.com]
Cerco : amplificatore valvolare per i 432, valvolare, anche solo 100-150 watt, anche da sistemare.
Grazie 0771-614466 349-3001399
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Da: iret.friuli [iret.friuli@libero.it]
VENDO:
- ricetrasmettitore I.R.E.T. PRC 747 frequenze HF in AM/CW/SSB, simile al PRC 247, accordatore d'antenna automatico entrocontenuto, alimentazione 24 V, colore verde, completo di contenitore in metallo per pacco batteria, griglia di protezione sul frontale, ecc.
[500 euro]
- radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 54 Kg, ecc.
[150 euro]
- radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 27 Kg, ecc.
[100 euro]
- modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y., senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 80 Kg, ecc.
[80 euro]
- Stazione operante da 220 a 400 MHz composta da:
1 radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co.;
1 radio receiver R-361A/GR U.S. Army - Garod Radio Corp. Brooklyn N.Y.;
2 modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y.
Peso totale circa 240 Kg, solo apparati senza accessori, stazione acquistata tempo fa e mai utilizzata.
[tutto 300 euro]
- ricevitore BC 603 frequenza 20-27,9 MHz in FM, integro e completo, privo di modifiche radioamatoriali, alimentato dal dinamotore originale a 24V, ecc.
[con dinamotore da 40 euro-senza da 20 euro]
- mascherina protettiva frontale per BC 603-683.
[10 euro]
- frontalino per BC 603-683 completo d'altoparlante, interuttori, ecc.
[15 euro]
- cassa posteriore in ferro per BC 603-683.
[5 euro]
- U.S.A.F. Synthesizer, elec freq model EN 358 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn., personalmente mai utilizzato, completo del suo power supply model EN 360 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn. - ingresso 117 V AC uscita 6,5-28-180 V DC.
[tutto 40 euro]
- radio casalinga Siemens Klangmeister RG405 in U-FM, L-LW, M-MW e K-SW.
[40 euro]
- piatto giradischi Crezar Stereo Duetto.
[15 euro]
- U.S. cable fault locator detector James G.Biddle Co. - Philadelphia 7 P.A.
[80 euro]
- strumento prova indotti ed avvolgimenti E313-A dell' Allen Electric & Equipment Co. - Michigan, made in U.S.A., ecc.
[80 euro]
- per I.R.E.T. PRC 638, 650, 677, 738, 838 e simili, cuffia originale completa di microfono e pettorale.
[30 euro]
- microfono Philips type LBB 3058/02, completo di scheda Philips type LBB 3160/00, personalmente mai utilizzato, ecc.
[10 euro]
- base antenna MP-48, nuova, mai utilizzata, fabbricata durante la seconda guerra mondiale, ancora nel suo imballo originale che non è mai stato aperto, nel periodo bellico veniva installata sulle Jeep U.S., ecc.
[100 euro]
- base antenna MP-48, usata (caratteristiche come la precedente), non perfetta, ecc.
[60 euro]
- sacca BG 56-A per trasporto stili d'antenna della base MP-48, completa di 5 stili vari, ecc.
[50 euro]
- cavi RG 223/U intestati BNC, lunghezza 25-40 cm, ecc.
[2 euro cadauno]
- altoparlante a tromba in alluminio, grandi dimensioni, diametro massimo circa 450 mm, adatto ad uso esterno, probabilmente costruito negli anni '50.
[10 euro]
- mini paracadute militare forse per razzi di segnalazione.
[20 euro]
- zaino Esercito Italiano degli anni '60 utilizzato per portare vestiario.
[10 euro]
- zainetto U.S. ML GAS MASK M9.
[20 euro]
- maschera antigas di colore nero completa di supporto da schiena per bombola, spallacci, cinghie, ganci, tubi di collegamento, manometro, ecc.
[15 euro]
- dosimetro di radiazioni a forma di penna, con clips, scala da 0 a 150 R.
[10 euro]
- calcolatrice elettrica UNDERWOOD SUNDSTRAND product of Underwood Elliott Fisher Co. - protected by United States and foreign patents - made in U.S.A., completa, da restaurare, ecc.
[20 euro]
- calcolatrice elettrica ELETTROSUMMA 14 OLIVETTI, senza cavo d'alimentazione, completa, funzionante, esternamente leggermente sverniciata, ecc.
[20 euro]
- GAZZETTE UFFICIALI del REGNO D'ITALIA del 1921, 1922, 1923, 1925, 1926, 1929, 1936, 1939 e GAZZETTE UFFICIALI della REPUBBLICA ITALIANA del 1953.
[tutto 10 euro]
- libretti della LEGISLAZIONE ITALIANA del 1940 e 1941.
[tutto 15 euro]
- specchietto retrovisore laterale destro (lato passeggero) adatto per furgone FIAT Ducato prima serie, Talento, 242 E, 238 ultime versioni, 900, ecc.
[15 euro]
- specchietti retrovisori laterali del furgone FIAT 242 primo modello (quelli fissati nella parte superiore della portiera).
[15 euro cadauno]
- coppia fanalini anteriori freccia-luce di posizione per FIAT 132 e simili, nuovi (mai usati), completi, copertura in plastica di colore bianco (no arancione-bianco), ecc.
[tutto 60 euro]
- coppia coperture esterne per fanalini anteriori freccia-luce di posizione per furgone Fiat 242, nuove (mai usate), colore arancione-bianco.
[tutto 40 euro]
- ciclomotore MILANI - GM/T (Tornese), anno 1971, motore Minarelli serie V1, 2 tempi, frizione automatica, monomarcia, colore arancione, manuale uso e manutenzione del motore, documenti, da restaurare parzialmente, ecc.
[35 euro]
Esamino anche eventuali permute (preferibilmente con materiale radio surplus).
CERCO:
- per FT-277 della SOMMERKAMP / YAESU VFO esterno (FV-101/277), transverter per i 6 metri (FTV-650), altoparlante esterno (SP-101P/277P), frequenzimetro esterno (anche adattato), ecc.
- coppia valvole 6JS6C solo se nuove, funzionanti e a prezzo contenuto.
- per W.S. C12 accessori, alimentatore, cavi con connettori, ecc.
- per W.S. 19MK II cavi con connettori, mounting, G634C, ecc.
- per BC 348 cavo d'alimentazione originale, ecc.
- per BC 603-604 mounting, quarzi del trasmettitore, accessori, ecc.
- per BC altoparlante LOUDSPEAKER LS-3 o simili.
- BC 605 e BC 606.
- per ricevitore GELOSO quarzo da 3500 KHz.
- mounting FT237.
- BG 96, BG 108, BG 185, BG 135, ecc.
- accordatore d'antenna manuale per HF a prezzo contenuto.
- piatti Tecnics sl 1200 o 1210 (anche guasti).
Inoltre cerco informazioni su:
test set-electron tube TV-7A/U; SIEMENS transmission measuring set 0,2 to 6 Kc/s REL 3K117C; ecoscandaglio THE SEAFARER MK II; ricevitore GELOSO G.4/215; ricevitore R-748/TRC-47; ricevitore COLLINS COL-46159 (del ricetrasmettitore TCS-5); ricevitore SAILOR 46TN; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT204; ricetrasmettitore SAILOR compact vhf RT2048; ricetrasmettitore S.I.R.M.-SKANTI vhf radiotelephone TRP2500; ricetrasmettitore LABES SIRIO V12s; ricetrasmettitore SALVATOR R.T. Naval-Radio; ricetrasmettitore Wireless Set 38MK; ricetrasmettitore Wireless Set 58MK I; Wireless Set BURNDEPT BE.201; WESTERN UNION TEL.CO. TELEFAX TRANSCEIVER 6500-A; FURUNO LC-90; R-4A/ARR-2; R89/ARN5A.
[ricerco anche accessori degli apparati sopra elencati]
Acquisto, se prezzi onesti, apparati, manuali, accessori e materiale vario della IRET.
Esamino ed eventualmente ritiro (anche in stock) vecchio materiale radio ricevente, trasmittente, ricetrasmittente, ex militare, surplus, accessori, antenne, manuali, strumenti, oggetti particolari, ecc. Contattatemi e valuteremo insieme ciò che disponete. Annuncio sempre valido.
NON sono graditi sms per informazioni o contrattazioni riguardanti il materiale in vendita.
NON rispondo a telefonate con numeri anonimi o non visibili.
Per eventuali spedizioni, i pagamenti saranno da effettuarsi anticipatamente preferibilmente con vaglia postale. NON invio in contrassegno.
Begutachte und Kaufe alte Radio-, Weltempfänger, Sende- und Empfangsgeräte, Ex-Militärzubehör, Antennen etc. aus der Zeit des 2. Weltkriegs. Kontakt wenn möglich über e-mail. Wir können dann gemeinsam das Material begutachten und beuerteilen.
Pregledujem in po moznosti tudi prevzamen radijske sprejemnike, oddajnike, bivso vojasko opremo z dodatki, antene, prirocnike, elektronske naprave, posebne predmate itd. Kontaktirajte me (najraje preko e-maila) in bomo skupaj ovrednotili to kar imate (govorim samo italijansko). Oglas je casovno neomejen.
IW3 SID - Andrea tel. [+39] 3474907504 (ore pomeridiane)
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