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Numero
187 -
Anno VI – 20 Novembre 2007
Per
comunicazioni:
radiogiornale@fastwebnet.it
Collaborate,
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60°
Anniversario della Costituzione Italiana
Il 27
dicembre 1947 è nata
Sommario:
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e diffondete il Radiogiornale – leggete e diffondete il Radiogiornale – leggete
e diffondete il Radiogiornale
1.
DOSSIER
A.R.I.
Finalmente
si cambia musica!
Quello
che è avvenuto all’Assemblea di Bologna dell’ARI con la conseguente entrata in
crisi dell’Associazione è a nostro avviso stato salutare perché ha permesso
finalmente di evidenziare il male oscuro che da troppi anni covava sotto
E’
incontrovertibile che l’ARI si è andata via, via trasformando, passando da
quella associazione spontaneistica del passato con un numero limitato di sezioni
e di iscritti, che si interessava esclusivamente di radiantismo, ad una grossa
organizzazione presente ovunque sul territorio nazionale che ha finito per
invadere massicciamente terreni non propriamente derivati dallo
Statuto.
In
ragione di questi nuovi terreni di interesse, si è andati nel passato, in modo
molto confuso a modifiche statutarie e alla creazione di un regolamento che di
fatto annientava lo stesso statuto, nel vano tentativo di dare risposte adeguate
alla crescita numerica dei soci e al nuovo che si palesava, arroccandosi in una
sorta di torre d’avorio nella quale il gruppo dirigente non metteva mai in
discussione le proprie impostazioni, convinto di essere il portatore della
verità rivelata.
Se
da una parte c’è stata negli anni una crescita costante del numero dei
Radioamatori, dall’altra si è creato una sorta di governo assolutista del gruppo
dirigente, inamovibile negli anni, teso a mortificare il vero potere dei soci.
Le conseguenze di ciò sono state una continua emorragia di associati e la
nascita in Italia, unica esperienza al mondo, di oltre 30 associazioni di
Radioamatori tra grandi e piccole. E anche su questo versante non si è stati
capaci di gestire la situazione tentando il recupero delle emorragie subite e si
è seguito invece il criterio della conflittualità con gli “altri”, considerati
“nemici”, arrivando a formulare articoli liberticidi nel Regolamento dove chi
avesse osato avere la doppia tessera veniva inesorabilmente espulso con
ignominia alla stregua di un traditore della Patria. Insomma l’adesione all’ARI
si era trasformata in una sorta di matrimonio dove la “bigamia” era severamente
condannata. I risultati si sono visti nel corso degli anni con la continua
crescita delle altre associazioni e con la continua perdita di
iscritti.
Trasformandosi
la società con i nuovi problemi esistenti, soprattutto nel campo del cosiddetto
volontariato, l’ARI ha in molti casi perso di vista quelle che erano le sue
impostazioni statutarie, ma anche ideologiche, mettendo da parte la ricerca, la
sperimentazione e l’istruzione personale, per lanciarsi a capo fitto
nell’avventura della Protezione Civile, arrivando a creare strutture che di
radiantistico hanno molto poco, ma che gestiscono invece interessi notevoli che
finiscono in questo modo per sfuggire al controllo dei veri padroni
dell’Associazione che sono i soci. Queste strutture, nate come COMITATI hanno
esautorato di fatto la democrazia diventando i veri dirigenti dell’Associazione.
Infatti l’Assemblea Generale non è formata, come stabilisce in modo perentorio
il Codice Civile, dai delegati delle sezioni eletti in modo proporzionale al
numero degli iscritti, ma molto frettolosamente da due rappresentanti per
regione in modo paritetico, non eletti di volta in volta dagli iscritti delle
sezioni della regione stessa.
Si
è in pratica creato un sistema “monarchico” dove l’assemblea é composta dai
vassalli del principe, il tutto alla faccia dei soci che non vengono
interpellati se non per votare il rinnovo delle cariche, ma per corrispondenza.
In questo sistema, non solo si sono mortificati i poteri dei soci, ma anche
quelli delle Sezioni e il Comitato Regionale, che non è una vera e propria
struttura, (lo dice anche il nome) è finito per assurgere a un’importanza
strategica diventando in pratica il sostegno e la controparte del CDN. Inoltre
questo comitato ha assunto un notevole potere attraverso la gestione esclusiva
dell’impegno dei Radioamatori nella Protezione
Civile.
Naturalmente
anche la gestione economica dei cospicui finanziamenti della Protezione Civile è
stata assunta in prima persona dai Comitati Regionali. Questa questione è stata
dirompente per l’Associazione, è stato una sorta di male oscuro che ha minato i
rapporti, arrivando alle conseguenze che tutti
conosciamo.
Non
è che l’ARI debba vivere in un eremo ignorando tutto quello che la circonda, ma
impegni così grandi devono avere una gestione diversa, non personale, o
pressappoco, ma devono essere gestiti centralmente, istituendo una colonna
mobile nazionale di pronto intervento. Il tutto però non dimenticando mai che
l’ARI è un’Associazione di Radioamatori il cui impegno quasi esclusivo è quello
previsto dalle leggi istitutive del Servizio di Radioamatore, a livello
nazionale e internazionale.
Tornando
al male oscuro presente nell’Associazione, non vi è dubbio che la cura
principale,se non esclusiva, sia quella di ridare tutto il potere ai soci, sia
nella elaborazione, che nelle scelte, che nella gestione, secondo quanto
stabilisce il Codice Civile per le Associazioni Ente Morale. Insomma quello che
ci vuole è la riscoperta della democrazia abbattendo definitivamente quelle
impostazioni che hanno portato taluni dirigenti del passato a definire gli
iscritti, il “parco buoi” o i “peones”, cui far fare tutto ciò che si
voleva!
Non
vi è dubbio che al prossimo Congresso dell’ARI, seguendo anche le indicazioni
del Prefetto Lombardi si debba andare perciò con un nuovo statuto che rompa
definitivamente con un certo passato. Uno Statuto che dia all’ARI strutture più
moderne ed adeguate con la scelta di uomini più professionalmente preparati. La
carenza ad esempio dei Sindaci, sia nel controllo delle deleghe all’Assemblea di
Bologna, che nella verifica tecnica dei Bilanci con le possibili richieste di
modifica, hanno dimostrato tutta la inadeguatezza per gestire una grande
associazione, per cui il nuovo Statuto dovrà prevedere competenze diverse
rispetto ad oggi e maggiore professionalità del
Collegio.
E’
necessario poi togliere di mezzo definitivamente il dualismo tra CDN e Comitati
Regionali che ha causato solo conflittualità, determinandosi sovrapposizione
nella gestione dell’ARI.
L’ARI
è una associazione nazionale che non può cedere pezzi delle sue prerogative ad
altre strutture. Si pensi ad esempio che al Comitato Regionale è stato ceduto il
potere delle istruttorie e dei commissariamenti delle sezioni, prerogativa molto
delicata che deve essere gestita ovviamente solo dal collegio dei Probiviri
Nazionale, anche perché risulta essere il più lontano dalla realtà sulla quale
si deve intervenire.
I
Regionali, se proprio dovessero risultare utili, dovrebbero occuparsi
esclusivamente del coordinamento delle iniziative strettamente radioamatoriali
nell’ambito regionale, ma non possono essere il decentramento dell’ARI nazionale
pena la creazione di 20 sub-associazioni, come purtroppo è avvenuto,
mortificando il potere delle sezioni e dei soci.
Finalmente
queste impostazioni che da tempo sosteniamo stanno diventando realtà in base
alle decisioni prese dall’A.R.I. con il Prefetto di Milano dott. Lombardi e
dalla riunionedel CDN che ne ha fatto
seguito.
Ed
ecco i due verbali:
Verbale
stilato dall’A.R.I col Prefetto di
Milano
Ai
Comitati Regionali A.R.I:
Alle
Sezioni A.R.I.
Milano,
16/11/07
Prot.
6603_07
Oggi
16/11/07 alle ore 17.00 si sono riuniti presso la Prefettura di Milano, con la
presenza di Sua Eccellenza il Prefetto gi Milano Dr. Lombardi e del Capo di
Gabinetto Dr. Saccone, i sottoscritti componenti del C.D.N. e del C.D.S nella
loro totalità.
Ad esito
delle indicazioni ricevute da S.E. il Prefetto, visto l’art.27 e.s. dello
Statuto, ove è prevista la fattispecie concreta secondo la quale la mancanza di
più di due consiglieri comporta il ricorso alle elezioni, e considerata
l’oggettiva impossibilità sia tecnica sia temporale (le stesse collimerebbero da
un punto di vista elettorale con la naturale scadenza del mandato dell’intero
C.D.N.) si delibera all’unanimità di indire il referendum elettorale per
l’intero Consiglio e Collegio Sindacale, garantendo nel frattempo l’ordinaria
amministrazione.
I
sottoscritti altresì concordano che unitamente al rinnovo del CDN e CDS venga
altresì sottoposta all’approvazione dei Soci la proposta di nuovo statuto
elaborato dalla relativa Commissione nonché dall’art. 4 del vigente
Statuto.
Delibera
approvata così come da originale depositata agli atti della Segreteria Generale,
firmata dai seguenti Consiglieri e Sindaci.
Ambrosi
Mario
Melloni Francesco
Barbera
Alberto
Villoresi Andrea
Belvederi
Luigi
Cavicchioli
Paolo
Pregliasco
Mauro
Sanna
Nicola
Verbale
del CDN dell’A.R.I. del 16 novembre
Ai
Comitati Regionali A.R.I.
Alle
Sezioni ARI
Milano,
16/11/2007
Prot.
6694_07
Delibera
del C.D.N. del 16/11/2007
Essendo
presenti i sottoscritti Consiglieri, sia regolarmente in carica, sia
dimissionari ma in carica per l’ordinaria amministrazione, si
delibera:
O.d.G.
1-
Approvazione elenco soci fino a RR 11/2007
Vengono
approvati gli elenchi, salvo esame delle posizioni individuali oggetto di
approvazione, che verranno esaminate
successivamente.
2-
Sezioni di Montegrappa e alto Lazio
Si prende
atto della costituzione delle Sezioni suddette.
3-
Bilancio 2006 e previsione 2007 – Nota spese di un
Consigliere
Si
delibera di incaricare l’Avv. Maurizio del Pesce del Foro di Foggia ad adire
all’Autorità giudiziaria competente al fine di accertare tramite le opportune
azioni legali la correttezza del Bilancio 2006, di Previsione 2007, nonché delle
note spese di un Consigliere, sulle quali sono insorte
contestazioni
4. Cassiere
Si
conferma che il Cassiere con tutti i più larghi poteri di firma, in particolare
per il Conto Corrente Postale, sia il Prof. Nicola Sanna (si conferma che il c/c
postale n.899203 è quello intestato all’A.R.I. – Associazione Radioamatori
Italiani)
Verbale
approvato così come da originale agli atti della Segreteria Generale, firmato da
tutti i Consiglieri presenti Ambrosi, Barbera, Belvedere, Cavicchioli,
Pregliasco, Sanna
Autorevole
parere legale sull’A.R.I.
MAURIZIO DEL
PESCE
AVVOCATO
Patrocinante in
Cassazione
Chiar.mo Avv. Luigi Belvederi
Presidente
ARI
Chiar.mo Prof, Nicola Sanna
Vicepresidente ARI
OGGETTO: parere legale
sulla problematica attinente alla rinuncia alla carica di membro del consiglio
direttivo ARI
La materia delle associazioni viene
disciplinata nel libro I capo II art. 14 e ss dei codice
civile.
La disciplina della problematica
sulla rinuncia, all'incarico di amministratore viene mutuata
dagli
art. 2385 e ss del codice civile,
fatte salve le prescrizioni dello statuto, da
ritenersi legge speciale rispetto alla legge generale di cui al codice
civile.
L’art. 24 dello statuto dell' ARI
prevede, nel suo ambito, che il consiglio direttivo è composto nove membri i
quali eleggono al loro interno, un presidente, due vicepresidenti, un segretario
generale, un vicesegretario generale ed un
cassiere..
l'art. 26 dello statuto prevede,
inoltre, che per la valídità delle adunanze del consiglio é richiesta la
presenza di almeno cinque membri.
Una norma statutaria importante è
quella prevista. nell'art. 24 secondo comma, ove é stabilito che in caso di
vacanza fino ad un massimo di due consiglieri, il consiglio potrà sostituirli
ricorrendo all'istituto della cooptazione.
Questa norma statutaria deve essere
rapportata all'art. 2385 del codice civile ove è disciplinata la materia della
cessazione degli amministratori:.
Qaest' u!tima norma prevede quanto
segue: “L’amministratore che rinunzia all’ufficio deve
darne
comunicazione scritta al consiglio
d'amministrazione (leggasi consiglio direttivo) e al presidente del consiglio
sindacale. La rinunzia ha effetto immediato,
se rimane in carica la maggioranza del consiglio di amministrazione,
o, in caso contrario, dal momento in cui la maggioranza del consiglio si é
ricostituita in seguito all’accettazione dei nuovi
amministratori.
Rebus sic stantius e rapportandoci
temporaneamente al momento in cui alcuni membri del consiglio direttivo
formularono la loro rinuncia all'incarico (più dì due) la stessa non ha mai
potuto produrre alcun effetto per i seguenti
motivi:
1) il venir mena della
maggioranza del consiglio di amministrazione (leggasi consiglio
direttivo), rendeva momentaneamente ìnefficaci le rinunce in quanto, è
dato evincere dall'art.2385 prima comma che la rinuncia di cui sopra ha effetto
immediato se rimane in carica. la maggioranza del, consiglio di amministrazione.
(Maggioranza che ai sensi dell’articolo 24 dello statuto non sussisteva)
:
2) le menzionate rinunce, altresì,
sono da considerarsi inefficaci in quanto non, furono comunicate in forma
scritta al consiglio di amministrazione (consiglio. direttivo) e al presidente
del collegio sindacale.
*********************************
Quando gli amministratori (quelli
che non formularono la rinuncia e che rappresentavano la minoranza del consiglio
direttivo ARI), appresero tale intendimento si trovarono innanzi all’ostacolo
dell’articolo 27 dello statuto (ove é previsto in caso di vacanza fino ad un
massimo di due consiglieri, il consiglio direttivo può sostituirli ricorrendo
all'istituto della, cooptazione...
(omissis)
Essendo venuti meno più di due
consiglieri, l' istituto statutario della cooptazione non potè, essere
esercitato.
L'ostacolo non poteva essere
superate, neanche con l'art. 2386 del c.c. in quanto é ivi previsto che,
comunque, la maggioranza dei membri doveva
essere sempre costituita da amministratori nominati
dall'assemblea.
A parere dello scrivente e per le
motivazioni di cui sopra (quelle sulla inefficacia delle rinunce operate dalla
maggioranza dei membri del consiglio direttivo ARI) il ricorso al potere
sostitutivo dell’autorità governativa è stato effettuato senza che ve ne fosse
necessità alcuna.
Giova evidenziare, infatti, che ai
sensi dell'art. 2386 seconda comma, il venir meno della maggioranza degli
amministratori nominati dall’assemblea poteva essere risolto mediante la
convocazione dell'assemblea affinché quest' ultima provvedesse alla sostituzione
dei mancanti. Allo stato dei fatti e considerato che nessuna assemblea generale
è stata convocata, il consiglio direttivo dell'ARI è da ritenersi ancora
formalmente e giuridicamente composto dai nove membri richiesti dall’art. 24
dello statuto sino ad eventuale nomina dei sostituì effettuata dall’assemblea.
Ma la loro sostituzione non è più da
ritenersi necessaria stante la dichiarata manifestazione di volontà dei
rinuncianti a non svestirsi delle loro cariche
sociali.
Si è trattato, quindi, di un diritto
sociale momentaneamente compresso ma mai estinto e che ha ripreso la sua
originaria forma ed efficacia a seguito delle manifestazioni di volontà
personalmente rilasciate dai membri di rinunciare alle loro
dimissioni,
************************************
Il potere
sostitutivo dell’ Autorità Governativa (all'art. 25 del codice
civile) ove e previsto, altresì, la nomina
o la sostituzione degli. amministratori o dei rappresentanti, quando le
disposizioni contenute nell'atto di fondazione non possono attuarsi, è da considerami,allo stato dei fatti, non più
esercitabile essendo venuto meno il presupposto di fatto e di diritto
rappresentato da, quell' impedimento (ostacolo normativo) che il consiglio
direttivo dell’ARI ha vissuto a seguito delle rinunce (poi. ritirate) alla
carica di amministratori dei consiglio direttivo
dell'ARI.
Allo stesso modo, de plano, è, da
considerarsi non più necessaria e legittima
l'applicazione dell’ art. 2386, secondo comma, non essendoci più il
presupposto di fatto della mancanza della maggioranza degli amministratori
nominati dall'assemblea.
Distinti,
saluti,
Avv, Maurizio Del
Pesce
leggete
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2.
La
navigazione disinvolta può spesso rivelare amare
sorprese!
Ladri,
imbroglioni, truffatori e hackers imperversano tranquillamente nella rete. Per
navigare su Internet ci vuole cautela
molta
attenzione e un buon antivirus!
o
Controllare periodicamente l´ estratto conto della propria
carta.
o Non
perdere mai di vista la carta, e non consegnarla a
nessuno.
o Fare
attenzione a non essere osservati quando si digita il PIN (Personal
Identification Number) e coprire, con la mano non utilizzata, la digitazione
.
o È
meglio memorizzare il PIN e non conservarlo scritto e, comunque, mai insieme
alla carta.
o
Controllare che durante le transazioni via internet, al momento dell´ immissione
dei dati sensibili, nell´URL (Uniform Resource Locator) del sito compaia
‘https://’ invece di ‘http://’ e che in basso a destra nella finestra del
browser compaia un lucchetto chiuso poichè esso è il simbolo che indica una
protezione sul flusso di dati.
o Non
gettare distrattamente le ricevute degli acquisti, ma stracciarle e gettarle in
un cestino, poichè su di esse è riportato il numero della carta e la data di
scadenza.
o
Controllare l´apparecchiatura Bancomat (ATM – Automatic Teller Machine), per
verificare che non sia stata manomessa, prima di eseguire
operazioni.
o In caso
di smarrimento o furto della carta bloccarla immediatamente e sporgere denuncia
presso un ufficio della Polizia Postale e delle Comunicazioni o presso una
Questura, un Commissariato o una Stazione dei
Carabinieri.
o
Denunciare le truffe anche se di lievi entità.
o In caso
di acquisti tramite Internet stampare la ricevuta di avvenuta transazione e
conservarla fino al ricevimento della merce ( per effettuare eventuali
controlli).
Intanto,
l’ Hacker confessa: "Ho infettato 250 mila pc". Soprannominato "Botmaster" per
l'abilità nei controlli esterni sarà portato in giudizio il prossimo 3 dicembre.
Ora richia fino a 60 anni di carcere
Rischia
di pagare una multa di quasi due milioni di dollari e di essere condannato fino
a 60 anni di carcere: John Schiefer, un hacker di 26 anni, ha confessato di aver
infettato 250 mila computer. E di aver carpito le identità di migliaia di
persone intercettando le loro comunicazioni in internet e entrando nei loro
conti bancari.
Il
giovane pirata informatico ha ammesso di aver commesso i reati che gli sono
stati contestati dal procuratore generale di Los Angeles, e ha anche detto di
aver frodato la compagnia olandese di pubblicità online Simpel Internet per un
ammontare pari a 19 mila dollari. L'azienda lo aveva arruolato come consulente.
Schiefer
aveva installato il suo software di intercettazione sui 150 mila computer della
società , mentre altri 100 mila pc sarebbero stati raggiunti dal programma
attraverso suo collaboratori che avevano installato codici spia.
Conosciuto per la sua
abilità di consulente sulla sicurezza informatica, Schiefer è anche diventato
famoso con il nomignolo di "Botmaster" nel mondo degli hacker esperti di
attacchi "botnet". "Bot" è infatti il nome di un programma che si installa da sè
sui pc, in modo da poterli far controllare da un estraneo, mentre un "botnet" è
una rete di questi computer che può collegarsi realizzando un sistema di
controllo tale da mandare tutto in tilt.
Con il
programma bot e con i codici spia installati su computer che usavano programmi
Microsoft, Schiefer è riuscito a superare gli sbarramenti di username e password
ed a penetrare nelle comunicazioni bancarie di molte persone. Il "Botmaster"
sarà portato in giudizio il prossimo 3 dicembre.
Ma i
furti e gli imbrogli informatici sono in vertiginoso
aumento.
I più
colpiti sono gli uomini (81%) tra i 30 e i 40 anni, soprattutto se liberi
professionisti- Solo nel 6% dei casi è stato scoperto il colpevole. L'importo
medio va oltre i 5.000 euro. Furto d'identità, 17.000 casi nel 2006. Sottratti
80 milioni, in un anno +55%. I tempi medi di scoperta della truffa sono 206
giorni, ma in un caso sono passati 4 anni
Oltre
17.000 tentativi di frode creditizia mediante furto d'identità in Italia, con un
aumento del 55 per cento rispetto al 2005, un importo medio di 5.301 euro: sono
i principali dati che emergono dall'Osservatorio Crif sulle frodi, presentato
stamane a Roma, nel corso della European Fraud Conference 2006. I dati si
riferiscono al 2006, e si basano sull'analisi delle frodi denunciate alle forze
dell'ordine. Secondo la ricerca, i tempi medi di scoperta delle frodi sono di
206 giorni, ma la media sale a 580 giorni nel caso in cui il reato consista
nell'attivazione di una carta di credito a nome della vittima. Ma si segnala un
caso record di scoperta della froda dopo 1525 giorni, cioè oltre quattro anni
dopo.
Crif è un
gruppo italiano, presente anche in altri Paesi europei e delle Americhe,
specializzato nello sviluppo e nella gestione dei sistemi di informazioni
creditizie, di business information e di supporto decisionale.
Oltre 80
milioni sottratti con le frodi creditizie
Nel 2006,
rileva l'Osservatorio Crif, sono stati sottratti alle vittime delle frodi
creditizie oltre 80 milioni di euro, quasi il doppio rispetto ai 46,5 milioni
stimati nel 2005. Fra l'altro, l'84 per cento operatori intervistati dalla
società nel periodo luglio-settembre 2007 ritiene che le frodi creditizie
aumenteranno ancora nel prossimo anno, e anche molto, secondo il 45 per cento.
Nessuno degli operatori intervistati conta su una flessione.
La
maggior parte delle vittime sono uomini
I
soggetti che hanno subito il furto d'identità sono principalmente uomini (81 per
cento) di età compresa tra i 30 e i 40 anni. In particolare la classe di età
maggiormente oggetto di frode è quella dei trentenni (37 per cento) seguita dai
quarantenni (26 per cento), cinquantenni (16 per cento), ventenni (12 per cento)
e sessantenni (9 per cento). Nella maggior parte dei casi la frode non viene
realizzata nel luogo di residenza della vittima. Più colpiti i residenti di
Campania, Lombardia, Lazio e Sicilia.
Più
colpiti i liberi professionisti
La
principale categoria professionale rappresentata è quella dei liberi
professionisti (compresi avvocati, commercialisti e ingegneri). Seguono
impiegati, operai, casalinghe e infine i disoccupati.
Valore
medio della frode intorno ai 5000 euro
Se
l'importo medio delle frodi denunciate è di 5.301 euro, si riscontra poi una
grande variabilità della cifra a seconda del tipo di reato. Se si tratta di
acquisto a rate con carta a nome della vittima, la tipologia più diffusa (51,06
per cento) , l'importo medio è di 999,27 euro. Nel caso di richiesta di carta di
credito si arriva a 1.599,33 euro, di attivazione della carta a 1.900, di
addebito su carta di credito a 2.101,20 euro. Nel caso della richiesta di
finanziamento, tipologia piuttosto diffusa (39,06 per cento) l'importo medio
sottratto alla vittima è di 5.289,23 euro. L'importo più alto è quello
dell'emissione di assegno falso, in media 5.699,71 euro. La maggior parte delle
frodi oggetto di denuncia tuttavia non riguarda importi medi, ma cifre inferiori
a 2.000 euro o superiori a 10.000.
Come
avviene la frode. La tecnica di furto d'identità più diffusa, riscontra
l'Osservatorio Crif, è quella dell'utilizzo dei dati anagrafici, che vengono
riportati per intero, mentre invece vengono alterati quelli relativi alla
professione e all'indirizzo. L'autore della frode non viene quasi mai scoperto:
il colpevole nel 2006 è stato individuato solo nel 6 per cento dei casi, e si
trattava in quel caso di un commerciante, un parente, un amico o un collega di
lavoro.
UN TEMPO erano i virus a
seminare il panico, poi è arrivato lo spam che ormai in alcune aree
Vaste campagne di mail
spazzatura che indirizzano verso pagine online create ad hoc per infettare i Pc
dei navigatori, rubare parole chiave, appropriarsi di conti bancari, o
utilizzare il computer
Insomma, oggi "I Love
You", il worm concepito nelle Filippine che il 4 maggio
Non a caso l'incidenza dei
messaggi di posta con virus tanto generici quanto inefficaci è calata in maniera
netta. Nel 2005 erano uno su
La cosa interessante è
che buona parte dei malware utilizzati, quasi l'80 per cento, sono vecchi worm,
trojan o virus riadatti. Molto più economici e facili da reperire rispetto a un
malware sviluppato ex novo. Ma la loro crescita vertiginosa, ogni sei mesi
l'aumento è
Fortuna che l'Italia è
rimasta fino ad ora ai margini di questa nuova ondata di malware. Nella
graduatoria appena stilata dei Paesi che ospitano il maggior numero di pagine
web infette, troviamo infatti al primo posto gli Stati Uniti, seguiti da Cina e
da Russia. Mentre Israele sarebbe quello che ha il tasso più alto di malware
prodotti in relazione ai suoi utenti di Internet. Noi invece siamo solo al
sedicesimo posto.
Le 10 famiglie di
malware più diffuse
1) Mytob
Il worm più diffuso, colpisce
però solo chi è sprovvisto di antivirus. Ha fatto la sua comparsa nel marzo 2005
ed è opera
2) Netsky
L'8 maggio 2004 Sven Jaschan,
adolescente tedesco, è stato arrestato con l'accusa di aver diffuso i worm
Netsky e Sasser. Ma la condanna a un anno e nove mesi di reclusione, con la
condizionale, non ha fermato Netsky che si anzi è moltiplicato. Le versioni
Netsky-P e Netsky-D, occupano tuttora posizioni di rispetto nelle classifiche
3) Sober
Avvistato per la prima
4) Zafi
Il worm Zafi è entrato in scena ad
aprile 2004, rastrellava indirizzi e-mail per poi prenderli di mira. La quarta
versione, Zafi-D, è la variante più diffusa di questa famiglia. Travestito da
cartolina natalizia, utilizza tecniche di ingegneria sociale per trarre in
inganno gli utenti e spingerli ad aprire l'allegato. Al culmine della sua
fortuna, nel 2005, era presente in una mail su 10 tra tutte quelle che
viaggiavano in Rete.
5) Nyxem
L'unica cosa ironica di Nyxem sta
nel fatto che è anche noto come worm Kama Sutra, dato utilizza svariati
travestimenti a sfondo erotico per attirare le sue vittime. Gli effetti sono
però disastrosi: il terzo giorno
6) Bagle
Il primo avvistamento di Bagle
risale al mese di gennaio 2004. Pur trattandosi di una minaccia ormai ben nota,
nel febbraio 2006 alcune nuove varianti si sono diffuse a macchia d'olio.
Bagle-Cm circolava all'interno di una mail che offriva biglietti gratuiti per i
Giochi Olimpici invernali di
7) MyDoom
La famiglia di worm MyDoom è
nata a gennaio
8)
Stratio
Stratio è nuovo worm
che ha debuttato nel mese di agosto 2006 propagandosi rapidamente via posta
elettronica. Camuffandosi ad esempio da messaggio in cui si avvisava l'utente
che il suo computer era stato infettato. Di varianti ne esistono miglia, tanto
che ci sono stati giorni nei quali Stratio costituiva oltre il 50% di tutto il
malware in circolazione. Viene usato per diffondere da computer di utenti ignari
il cosiddetto "image spam", spam che utilizza immagini anziché testi per
aggirare i filtri di protezione.
9) Clagger
Clagger è il solo trojan
presente in questa classifica. Perché è una tipologia di malware che non è in
grado di diffondersi autonomamente, ma si nasconde all'interno di altri
programmi. Clagger però è stato inviato a milioni di indirizzi mail. Una volta
installato sul computer, riesce a disattivare le protezioni e scarica programmi
spia per rubare informazioni confidenziali.
10) Dref
Comparso a metà
Glossario
Malware
Contrazione di due parole
inglesi: "malicious" e "software", programma pericoloso. E' un termine generico
usato per definire quella vasta gamma di strumenti digitali capaci di
intrufolarsi nei Pc, rubare o cancellare dati, e dei quali worm, virus, trojan
sono una sottocategoria
Virus
Software che, inserito
all'interno di un altro programma, è capace di infettare un computer
distruggendo i file che contiene o impedendone il corretto funzionamento. Il
termine fu usato per la prima
Worm
Simile a un virus ma capace di
autoreplicarsi e diffondersi da solo senza bisogno di un software che lo ospiti.
Anche in questo caso l'uso
Spyware
Raccoglie
informazioni riservate in genere riguardanti le attività online dei singoli
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3..
Le
onde radio ci permettono di vedere Venere
Data la
scarsa penetrabilità della spessa atmosfera, Venere è conosciuto più grazie alle
onde radio che alle onde visibili. Merito di studi compiuti con radiotelescopi
terrestri e con sonde automatiche che, arrivate nei pressi del pianeta, hanno
preso a scandagliarlo con degli impulsi radio a lunghezze d’onda alle quali
l’atmosfera venusiana è più trasparente, con una tecnica concettualmente simile
a quella usata dal sonar di un sottomarino. Misurando il tempo di ritorno delle
onde radio inviate sul pianeta le sonde hanno potuto discernere le zone a quota
elevata da quelle depresse.
Il
risultato è stato l’ottenimento di una mappa radio di circa il 99% della
superficie del pianeta, che ha mostrato come le differenze altimetriche siano
poco pronunciate. Circa il 65% del pianeta è coperto da pianure ondulate e il
dislivello medio fra zone sopraelevate e depressioni si colloca intorno a un
paio di Km soltanto, probabilmente a causa dell’elevata pressione atmosferica.
Ciò nonostante si possono individuare alcuni “continenti” che emergono al di
sopra del livello medio (mancando l’oceano su Venere non esiste un livello del
mare e pertanto il livello zero è assunto convenzionalmente a una distanza di
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4.
Vivere
con il microchip
Ingrandimento
dell’interno di un Microchip di pochi
millimetri
Finiti
gli errori negli ospedali!
Errori in ospedale addio. Gli scambi
di pazienti e di terapie adesso al Niguarda sono evitabili. Perlomeno al reparto
d'oculistica dove cinquanta degenti si sono offerti volontari per testare il
dispositivo anti-sbagli. Si tratta di un braccialetto con microchip
decodificabile attraverso un computer palmare che sostituisce la classica
cartella clinica. Il microchip contiene, infatti, tutti i dati anagrafici,
clinici, i percorsi di cura e le eventuali variazioni. Tutte informazioni che
vengono inserite nell'archivio centrale e il giorno prima dell'intervento
chirurgico il chirurgo o l'anestesista riportano dalla documentazione sanitaria
i dati clinici individuati e condivisi, il tipo d'operazione e il lato su cui
intervenire, su specifiche etichette identificative le tag applicate poi alla
cartella clinica e a un bracciale al polso del paziente.
Basta che il personale medico e
infermieristico avvicini il palmare alle tag, così facendo si possono accertare
tutte le informazioni e integrarle con eventuali modifiche e
osservazioni.
In questo modo il paziente è
maggiormente tutelato. E per ora a sentirsi garantiti sono cinquanta degenti del
reparto di oculistica. «Tutti volontari - dichiara Luciana Bevilacqua, direttore
del Servizio Qualità dell'ospedale -, hanno dimostrato d'apprezzare l'utilizzo
di queste nuove tecnologie e hanno confermato di sentirsi più sicuri». Una
sicurezza condivisa anche dal personale sanitario. Non solo si sentono più
sicuri nell'assistere i ricoverati, ma raccontano che ne ha anche beneficiato il
loro rapporto con i pazienti.
I degenti si sentono così in mani
più sicure grazie all'uso di tecnologie Rfid (Radio Frequency Identification)
con la collaborazione di Autentica, una società specializzata in ambito
sanitario. Questi dispositivi permettono a medici e infermieri di muoversi
liberamente per mezzo di un sistema avanzato di Wireless Mobility. Una completa
libertà d'azione che consente al personale medico e infermieristico di
connettersi alla rete aziendale senza allontanarsi dal letto del paziente.
Questa possibilità è offerta dai computer palmari forniti dalla Società Dangaard
Telecom con tecnologia Intel Xscale.
I
giovani americani
col
Microchip sotto la pelle
Ormai sta
diventando una mania schizofrenica quella che colpisce sempre più i giovani
statunitensi. Va sempre più di moda infatti farsi iniettare un chip sottopelle
che faccia da chiave elettronica per aprire le porte o per poter accedere al
proprio computer. La dimensione di questo chip in silicio è quella di un chicco
di riso e il suo costo è praticamente irrisorio, solo due dollari. Comunque
tutta l'operazione, ovvero il chip e la sua installazione sotto la pelle della
mano, costa circa 50 dollari. Grazie alla manipolazione dei media, che in cima
alla piramide negli Stati Uniti sono controllati da tre persone, il farsi
impiantare sottopelle un chip è diventato un vero e proprio gadget popolare, un
po' come farsi fare un piercing o un tatuaggio. Sembra poi che nella costa Ovest
degli Stati Uniti, quella che viene definita tecnologicamente più avanzata, sia
diventata addirittura una mania.
Grazie a
questo dispositivo non si ha più bisogno di alcuna chiave per poter aprire la
porta di casa e neppure di password per accedere al proprio computer. Ma siamo
sicuri che questi dispositivi sono così utili e soprattutto innocui ? Se vengono
impiegati solo per queste cose probabilmente si. Ma nella realtà questi aggeggi
tecnologici possono essere programmati anche per altri scopi.
Recentemente in
Svizzera è passata come legge l'imposizione di microcippare i cani, che verranno
così pian piano tutti catalogati e collegati ad un computer centrale. Anche in
altri paesi del mondo sono entrate in vigore simili leggi manipolate per
microcippare gli animali. La versione ufficiale dipinge questo provvedimento
molto utile. Ad esempio, per rintracciare l'animale nel caso scappi via dal
padrone. Dietro la versione ufficiale si nasconde però un progetto globale molto
più ampio: testare e perfezionare i microchip per trovare quelli più idonei
all'uomo. Fra qualche mese, tempo utile per catalogarli tutti nel computer
centrale, tutti i cani in Svizzera diventeranno, grazie al microchip, come dei
pacchi di biscotti che vengono “letti” mediante il loro codice a barre dalla
cassa di un supermercato”.
La storia
della manipolazione dei microchip ha avuto inizio alcuni decenni fa. I
progettisti dei microchip non li hanno certo inventati per aprire le porte di
casa; questa è solo una piccolissima parte dei loro reali obiettivi. Il vero
scopo, che è l'obiettivo finale, dei microchip è quello di collegare, in un
futuro abbastanza prossimo, la popolazione umana ad un computer globale. Dietro
la versione ufficiale, condita da motivazioni apparentemente positive che
preparano la popolazione ad accettare i microchip come un aspetto della società
tecnologica, si nasconde un progetto molto più ampio: il preludio ai microchip
per gli esseri umani ! Questo discorso può sembrare per molte persone ridicolo,
per non dire folle. Ma è ormai da diversi anni che in tutto il mondo vengono
svolti programmi sperimentali che prevedono l'applicazione di microchip su
esseri umani. Un esempio eclatante è quello della società Applied Digital
Solutions che ha messo a punto, qualche anno fa, il “VeriChip”, un microchip
appositamente programmato per gli esseri umani. Dopo l'applicazione di diverse
migliorie, ora il “VeriChip” è in grado di ricevere segnali da un apposito
satellite di posizionamento globale che permette di monitorare in tempo reale il
posizionamento della persona a cui è stato impiantato.
Ma il
“VeriChip”, tanto pubblicizzato dai media statunitensi e britannici, sembra non
essere tanto all'avanguardia. Da indiscrezioni emerge il fatto che già dal 1997,
grazie a un programma tecnologico estremamente riservato, gestito guarda caso
dalla CIA, erano già disponibili microchip molto più sofisticati così piccoli da
poter essere iniettati con un ago ipodermico durante, ad esempio, una campagna
di vaccinazione di massa. Tenendo anche conto degli “strani” individui che
governano il mondo, merita domandarsi a quanta gente sia stato già iniettato il
microchip a loro insaputa. Merita anche domandarsi che soglia tecnologica hanno
raggiunto oggi questi microchip segreti.
Eminenti
ricercatori, liberi da condizionamenti, asseriscono che questi microchip possono
inviare e ricevere dati. Essi però avvertono che l'aspetto peculiare non
riguarda tanto i dati che dal microchip arrivano al computer ma quelli che
vengono inviati dal computer al microchip. Il chip infatti si interfaccia con un
sistema basato sull'interazione tra il computer e il satellite che programma il
chip stesso. In questa maniera chi programma quel computer potrà non solo
procedere a “l'etichettatura elettronica” di una persona o di una massa di
persone, ma anche di programmare come vuole quella o quelle persone. In pratica,
la persona microcippata diventerà una vera e propria marionetta del sistema
elettronico; potrà essere manipolata e controllata fisicamente, mentalmente ed
emozionalmente. Questa non è altro che la realtà prefigurata da George Orwell
nel suo famoso libro 1984.
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5.
Da:
ik0zcw Alberto
Nuovo
Hamradio Cluster
Volevo
informarti che è stato attivato il primo Hamradio Cluster
all'interno del Milano Internet eXchange (MIX).
Il suo
indirizzo telnet, raggiungible da qualunque software di log/clustering è:
noantri.teligo.net
porta: 23
Il
server è stato attivato su di un backbone di 1 Gb/s, ha connessioni aperte verso
le due reti cluster indipendenti del gruppo AR-CLUSTER e DX
SUMMIT.
Il cluster de
Noantri può essere consultato anche via Web al seguente
indirizzo:
http://noantri.teligo.net/WebCluster/
informazioni con
accesso da Internet Explorer / Mozilla Firefox.
Provatelo
e fateci sapere se è "abbastanza veloce".
iz0fma
Alberto
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6.
Da
Mirko Boscolo I3MKH
Un
carico di QSL
Questo OM che ha un
nominativo ricercatissimo,che stia portando le ultime QSL al
Buro'?
Dopo 1 anno ho ricevuto
questa rara conferma.
I3MKH
Mirko
Sezione ARI
Chioggia-Sottomarina.
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7.
Da:
ik0zcw Alberto
ARI
Ivrea - Concorso fotografico DLI 2008
Buongiorno a
tutti,
Dopo il
successo della passata edizione, e visto il continuo e crescente interesse per
il nostro Diploma dei Laghi Italiani, anche quest’anno la Sezione di Ivrea
organizza un concorso fotografico abbinato appunto al DLI e finalizzato alla
scelta del soggetto che caratterizzerà la grafica dell’edizione 2008 del
Diploma.
Unendo
quindi la passione per la radio, la storia dei nostri laghi e del nostro
territorio all’arte della fotografia, proponiamo il regolamento del concorso
2008.
Concorso
fotografico UN'IMMAGINE PER IL DLI
2008 – Regolamento
La
Sezione ARI di Ivrea indice la seconda edizione del concorso fotografico per la
scelta del soggetto che caratterizzerà la grafica del Diploma dei Laghi Italiani
2008.
Le
fotografie, esclusivamente in formato digitale, in numero massimo di 3 per ogni
partecipante, devono essere inviate entro il 31 dicembre 2007 all’indirizzo
e-mail dli@ari-ivrea.it , specificando l’intenzione di partecipare al
concorso.
La scelta
della fotografia più bella sarà operata insindacabilmente da una commissione
composta dal Consiglio Direttivo di Sezione in carica, dal Manager DLI (I1ABT) e
dal responsabile della documentazione multimediale (IK1ZFQ).
Attraverso un’apposita
sezione del sito web del DLI www.dlit.info e del sito ufficiale della Sezione
ARI di Ivrea www.ari-ivrea.it , verranno resi noti dapprima i cinque soggetti
finalisti e successivamente la foto vincitrice del
concorso.
L’autore
sarà premiato con un’edizione honorem numerata 0 del nuovo Diploma e con una
targa ricordo.
73 e buon
divertimento.
Vi chiedo
la cortesia di far circolare questo messaggio, di stampare il file pdf allegato
ed affiggerlo in Sezione, di postarlo su siti e forum radioamatoriali. Grazie
per la collaborazione.
Ivan
Barberis, IK1JUL
Presidente
ARI Ivrea
Mobile:
(0039) 348 9690418
Fax:
(0039) 0125 625413
Web: www.ari-ivrea.it
Sezione
ARI Ivrea
Casella
Postale 70
I-10015
Ivrea (TO)
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8.
Antenne
a scansione elettronica
Antenne a scansione
elettronica sottili, leggere ed economiche, le antenne a scansione elettronica
("phased array") sono state sviluppate per migliorare la velocità di
trasmissione dati su piattaforme militari e commerciali. Questa tecnologia
permette agli utilizzatori militari di ricevere da unità aeree, marittime e
terrestri i dati a banda larga e alta velocità dal Global Broadcast System. La
tecnologia permette alle linee aeree commerciali la trasmissione simultanea di
dati e segnali televisivi. Tempistica intorno al 2012.
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9.
Da
Cristiano Carlo IW2NZX
3°
Mostra-Scambio Computer Fest & Radioamatore
Polo
espositivo di Busto Arsizio (VA) il 26 e 27 Gennaio
2008
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10.
Un'auto
elettrica… finanziata da Google!
Tesla
Motors è un’azienda nata dal nulla appena 3 anni fa in California con un
obbiettivo: produrre un’auto elettrica capace di rivoluzionare il mercato grazie
a prestazioni da supercar (da
Raccontata così
potrebbe sembrare la trama di un film di fantascienza intitolato magari il
“Riscatto dell’Auto elettrica”. E invece pare che questa società faccia davvero
sul serio e soprattutto abbia tutte le credenziali finanziare per potersi
permettere certe affermazioni…
Per
rendersene conto basta andare a spulciare l'elenco dei finanziatori della Tesla
Motors e dei suoi fondatori Martin Eberhard e Marc Tarpenning. In questa giovane
azienda della Silicon Valley hanno creduto firme del capitalismo americano
abituate ad investire i loro soldi in idee a dir poco vincenti. C’è innanzitutto
il VantagePoint Venture Partners, una delle più grandi società al mondo di
venture capital; ci sono investitori istituzionali come Elon Musk, il fondatore
di Paypall, la Draper Fisher Jurvetson e il fondo JP Morgan Bay Area Equity
Fund. E ci sono poi persone (miliardarie) che hanno investito individualmente
nel progetto Tesla Motors; fra questi spiccano due nomi, Sergey Brin e Larry
Page, ovvero i fondatori di Google! La "colletta" è riuscita a raccogliere 40
milioni di dollari che saranno impiegati per testare, omologare e lanciare sul
mercato statunitense la prima Tesla Motor.
Insomma,
i presupposti per sentire parlare di questo progetto ci sono proprio tutti!
Nell’attesa della presentazione ufficiale, prevista per inizio luglio, vi
consigliamo di appuntarvi l’indirizzo del sito web: http://www.teslamotors.com.
Per il momento non ci sono informazioni di alcun genere anche perchè la stessa
azienda dichiara "Thank you for your interest in Tesla Motors Inc. We prefer to
keep quiet in the press for now, though we will have plenty to say as we get
closer to launching our first car". Che, tradotto in due parole, significa
silenzio stampa.
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11.
Da
IK8JZK Ruggero Billeri Napoli.
Visualizzazione
cerebrale funzionale
NEUROSCIENZA La
visualizzazione cerebrale funzionale designa l'insieme delle tecniche che mirano
a costruire delle cartografie del cervello nel corso del suo funzionamento.
Queste tecniche sono distinte da quelle il cui scopo è di fornire informazioni
morfologiche, cioè relative all'anatomia del cervello (IRM, scanner a raggi X).
Le principali tecniche di visualizzazione utilizzate oggi sono
l'elettroencelografia (EEG), la tomografia a emissione di positroni (PET), la
visualizzazione funzionale mediante risonanza magnetica (fMRI) e la
magnetoencefalografia (MEG). L'EGG tecnica ampiamente usata in neurologia e
nella ricerca, sotto forma di potenziali evocati, o, ancora, con la cartografia
EEG, si basa sulla registrazione di potenziali elettrici emessi dal cervello,
con l'aiuto di elettrodi posizionati sul cuoio capelluto, detti segnali
elettrici sono nell'ordine dei microvolt, Si tratta di una tecnica ampiamente
applicata in neuroscienza cognitiva per via della sua eccellente risoluzione
temporale (millisecondi) e della totale non invasività; essa tuttavia non
consente di ottenere informazioni sul metabolismo cerebrale. Inoltre, la
precisione della localizzazione spaziale dei segnali elettrici resta ancora
mediocre.
La MEG
permette di registrare, con grande precisione, i campi magnetici generati dalle
correnti elettriche transmembranarie, al livello di corteccia cerebrale. Questa
tecnica è particolarmente interessante quando viene utilizzata unitamente alle
tecniche metaboliche (PET e fMRI) al fine di seguire il decorso temporale delle
attivazioni cerebrali. Il PET è una tecnica di medicina nucleare che permette di
ottenere immagini della distribuzione della radioattività dopo iniezione o
inalazione di una sostanza contenente degli isotopi che emettono dei positroni.
Gli isotopi più ampiamente utilizzati sono l'ossigeno- 15, il carbonio- 11, il
fluoro- 18, e l'azoto- 13.Questi isotopi si disintegrano producendo dei raggi
gamma che sono individuabili e misurabili dai rivelatori posizionati all'esterno
(la cinepresa a positroni). Per la sua stessa natura, la PET è una tecnica
biochimica e fisiologica. La sua potenza dipende dall'ingegnosità dei chimici
nello sviluppare nuove molecole e dalla capacità dei fisiologi nel convalidarle.
La PET è utilizzata per misurare il metabolismo cerebrale, l'afflusso e il
volume sanguigno, il consumo di ossigeno, la sintesi di neurotrasmettitori o
ancora la densità dei ricettori. Attualmente le cineprese a positroni permettono
di ottenere 60 scansioni simultanee, con una risoluzione spaziale di circa
Jean Decety PSICOLOGIA Fra qualche anno non sarà più possibile, per un grande
laboratorio, praticare la.psicologia cognitiva o psicopatologia (>Psichiatria
cognitiva) senza avere accesso alle tecniche di visualizzazione cerebrale
funzionale. Sulla scena degli studi francofoni, due fatti editoriali recenti
segnano l'ingresso in forze di queste nuove tecniche: la rivista francese La
Recherche ha dedicato un numero speciale al tema, dal titolo <<Vedere nel
cervello>> e le Presses Universitaires de France (Puf) hanno pubblicato,
nella collana <<Psicologia e scienze del pensiero>>, un'opera
collettiva intitolata: Le cerveau en action: imagèrie cèrèbrale fonctionelle en
psychologie cognitive (il primo in lingua francese, su questa questione). Sembra
certo che l'espressione <<rivoluzione tecnologica>> a tale proposito
non sia troppo forte. Michael Posner, uno dei pionieri sull'argomento, scriveva
nella rivista science, nel 1993: <<Il microscopio e il telescopio, al loro
tempo aprirono vasti ambiti di scoperte scientifiche insospettate. Ora che i
nuovi metodi di visualizzazione cerebrale permettono di dare visione dei sistemi
cerebrali del pensiero normale e patologico, la cognizione umana potrebbe
trovarsi all'alba di un periodo altrettanto ricco>>. Prima
dell'introduzione della visualizzazione cerebrale funzionale, i due metodi
classici utilizzati in psicologia e in
neuropsicologia
(>Neuropsicologia)
per studiare il funzionamento cognitivo e i suoi rapporti con il cervello erano
la cronometria mentale e il paradigma lesionale (anche, ma meno
sistematicamente, l'elettroencefalografia o EEG: studio dei potenziali evocati).
Il primo metodo tenta d'inferire <<gli algoritmi mentali>> degli
esseri umani misurando i loro tempi di elaborazione e i loro errori. Il secondo
metodo studia le disfunzioni cognitive di pazienti che soffrono di lesioni
cerebrali al fine di ricavare le strutture coinvolte nel funzionamento normale
(>Localizzazione cerebrale). Questi metodi hanno permesso di compiere
notevoli progressi e sono applicati ancora oggi; tuttavia, essi presentano serie
limitazioni, in modo particolare delle difficoltà d'interpretazione legate al
loro carattere indiretto. In rapporto a questi metodi classici, la visione
cerebrale funzionale offre la possibilità, per la prima volta nella storia della
psicologia, di dare visione diretta dell'attività cerebrale nell'essere umano
normale mentre effettua un compito cognitivo. Le due tecniche principali
utilizzate sono la visualizzazione funzionale mediante risonanza magnetica
(fMRI) e la tomografia assiale a emissione di positroni (PET) (vedi
Neuroscienza, supra). Gli psicologi devono ormai padroneggiare i grandi principi
di queste tecniche-senza diventare, per questo, specialisti delle questioni
fisico- chimiche e neuroanatomiche - al fine di concepire dei protocolli
sperimentali adatti, nel quadro di programmi interdisciplinari
(neuroscienza cognitiva psicologia, persino filosofia della mente). Per
visualizzare <<il cervello in azione>>, cioè le regioni coinvolte
quando un soggetto esegue una funzione (che si tratti di atti motori elementari
o di processi cognitivi più elaborati), le tecniche di visualizzazione
funzionale registrano le conseguenze locali dell'attività elettrica neuronale
sulla circolazione sanguigna e il consumo energetico del cervello
(>Attivazione/inibizione, Funzione). Quando si produce un'attivazione
neuronale vengono inviati alla membrana dei capillari cerebrali che bagnano le
sinapsi dei segnali chimici e elettrici che permettono una modulazione
dell'afflusso sanguigno cerebrale regionale (DSCr). Il cervello così può
adeguare rapidamente e localmente la fioritura di glucosio ai bisogni espressi
dalle sinapsi. Ed è questa fluttuazione dell'afflusso sanguigno cerebrale che
viene <<sfruttata>> dalle tecniche di visualizzazione. Ciò accade
quando il soggetto esegue un compito sperimentale (come preparare un gesto,
leggere una parola, immaginare una scena o risolvere un problema aritmetico,
(>Azione, Immaginazione mentale, Lettura Numero), certi neuroni in quiete,
sono attivati e aumenta l'afflusso del sangue che vi si diffonde. Sappiamo,
tuttavia, che i neuroni attivi non consumano più ossigeno di quanto ne consumino
i neuroni in quiete, in modo che la concentrazione d'ossigeno nei vasi sanguigni
aumenta. La tecnica di visualizzazione mediante risonanza magnetica (fMRI)
individua questo aumento d'ossigeno. Per altro, quando l'afflusso di sangue
aumenta, anche l'acqua che si diffonde fuori dei vasi per raggiungere tutte le
regioni del cervello aumenta. Se abbiamo iniettato al soggetto dell'acqua
radioattiva, la tecnica di tomografia a emissione di positroni (PET) individua
con una macchina fotografica a positroni, l'aumento marcato della diffusione
dell'acqua. In queste due tecniche si tratta dunque di stabilire quali sono le
regioni del cervello il cui afflusso sanguigno si è modificato in modo
statisticamente significativo durante l'esecuzione di un compito. Secondo la
struttura del protocollo sperimentale usato dallo psicologo, vengono applicate
delle tecniche statistiche specifiche (specialmente con il programma software
SPM: Statistical Parametric Mapping): sono delle mappe di sottrazione
quando vengono messi a confronto due stati, delle mappe di correlazione quando
viene effettuato un compito in modo ripetuto, con variazione di un parametro
spermentale o, ancora, delle mappe d'interazione per i protocolli in cui più
fattori variano sistematicamente. In questo tipo di analisi, un'area attivata
corrisponde a un gruppo connesso di voxel il cui valore supera una certa soglia
(un voxel è un elemento di un'immagine tridimensionale). Così oggi disponiamo
per lo studio della cognizione, cioè delle operazioni cognitive nel corso del
loro funzionamento, di veri e propri metodi di visualizzazione tridimensionale
che producono delle immagini numeriche contenenti il valore di un parametro (qui
l'afflusso sanguigno cerebrale regionale), correlato all'attività sinaptica in
ogni punto del cervello. Queste immagini hanno una risoluzione spaziale
dell'ordine di
Oliver Houdè Ediz. (Puf) Presse Universitaires de France Traduzione dal francese
a cura di ik8jzk Ruggero
Billeri
Napoli.
Cordiali
saluti ai lettori del Radiogiornale. Da ik8jzk Ruggero Billeri
Napoli.
leggete
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12.
Da: Ruggero BILLERI
Il
Codice Morse
A Samuele
Bresse Morse va riconosciuto il merito di aver intuito come comunicare in tempo
reale, mediante segnali elettrici inviati in linea per mezzo di una corrente
continua presente sulla linea stessa.
Il tutto
mediante tasto telegrafico (interruttore e attivatore della corrente di linea) e
relativi relè usati per decodificare il segnale ricevuto. Samuele Morse prese lo
spunto del suo codice, ritornando negli Stati Uniti dalla città di Roma dopo
aver fatto visita ai musei Vaticani, in quanto Morse rincipalmente si interessava di
pittura. Osservando come i marinai prendevano la misura delle miglia percorse
sul veloce Clipper cui viaggiava Morse e il suo futuro collaboratore Valey. I
marinai usavano un rocchetto di corda con dei nodi spaziati lungo tutto il
rotolo di corda che si svolgeva in quanto la corda che si svolgeva era
trattenuta da una sagola immersa in mare. Il conteggio dei nodi che passavano in
un determinato tempo, misuravano sia la velocità del natante che le miglia
marine percorse. Valey era un giovane figlio di un industriale statunitense il
quale metterà a disposizione del figlio i suoi laboratori di elettrotecnica per
perfezionare l’idea di Samuele Morse.
Forse tutti non sanno che oggi il Codice Morse così come è, il merito e in gran
parte del collaboratore di Morse e cioè Valey che non ha avuto nessun
riconoscimento dell’invenzione brevettata
dal Prof. Samuele Bresse Morse.
In un
primo brevetto Morse aveva impiegato solo cifre numeriche per indicare ogni
parola dell’alfabeto inglese e per
decodificare quanto ricevuto telegraficamente occorreva fare uso di un catalogo,
indicante la parola corrispondente in base alla cifra ricevuta. Questa cosa era
alquanto laboriosa all’atto pratico, durante
la trasmissione bisognava associare la cifra da trasmettere al significato della
parola che doveva essere trasmessa al corrispondente, ed in ricezione bisognava
decodificare la cifra ricevuta per conoscere ciò che voleva indicare. Valey fece
uno studio approfondito sulla casualità delle lettere che si ripetono
nell’alfabeto
inglese, scoprendo che le lettere che si ripetevano più frequentemente
erano nell’ordine la lettera
“e”, la lettera
“i”, e la lettera
“s” ed ha queste lettere
furono assegnati i segnali telegrafici piu brevi, rispettivamente un punto, due
punti e tre punti. Valey realizzo inoltre nel laboratorio del padre la macchina
ricevente che indicava all’atto della ricezione
del messaggio se era stato trasmesso un punto od una linea. Il codice di Morse
così modificato da Valey, rese questo sistema di comunicazione internazionale,
in quanto essendo il messaggio trasmesso e ricevuto lettera per lettera poteva
essere trasmesso e ricevuto anche da chi non conosceva la lingua in cui il
messaggio veniva trasmesso e ricevuto. Data la forte personalità ed il prestigio
di Morse negli Stati Uniti, Valey fu indotto (non si sa se dietro compenso) a
non figurare sul noto brevetto d’invenzione.
Cordiali
saluti ai lettori del Radiogiornale. Da ik8jzk Ruggero Billeri
Napoli.
Leggete
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13.
Da:
Beppe iz1esh
Ricordo
di V51ZZ Op.Hans a 5 anni dalla scomparsa
Volevo
ricordare nel 5° anno dalla scomparsa , era il 12 Novembre 2002 , l'amico IK1TAP
Op. Hans , ma forse più conosciuto con il nominativo V51ZZ Op. Hans . Sicuro che
tale commemorazione sarà sentita propria dai molti O.M. , SWL , e non solo , che
hanno avuto il piacere di poterlo collegare e come me di conoscerlo
Da
una lettera di S.Agostino "..... Perché dovremmo essere fuori dai vostri
pensieri semplicemente perché siamo fuori dalla vostra vita? Noi non siamo
lontani, siamo solamente dall'altro lato della
strada."
Ciao Hans !
IZ1ESH Beppe
leggete e diffondete
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il Radiogiornale
14.
MERCATINO
RADIOAMATORIALE
Da:
Radio Active
Vendo per cessata attività
OM il seguente materiale:
- RTX
KENWOOD TS-530 S con microfono da palmo e manuale d'istruzioni in splendido
stato;
- filtro
stretto CW Kenwood YK-
- filtro
stretto SSB Kenwood YK-88SN;
- coppia
di valvole finali RCA 6146B e una prefinale Dumont 12BY7A nuove mai utilizzate e
mai tolte dal loro imballo;
-
Microfono parla/ascolta per portatili Kenwood mod. SMC-33;
- Keyer
elettronico di costruzione USA della HAM KEYER;
-
Accordatore HF Ten Tec 229 2 KW con roller continuo in argento, splendido;
- Balun in
corrente RadioWorks mod. NEW REMOTE BALUN;
- Balun
1:1 per alte potenze autocostruito;
- Carico
fittizio per Alte frequenze;
-
RosWattmetro DAIWA CN-103 140-525 MHz (NUOVO);
- Cuffia
Yaesu YH-77STA imballata;
-
Stampante al laser monocromatica Samsung ML-1610 imballata e completa di
manuale, cd di installazione e toner al 30%;
- Scanner
Scanny Network completo di alimentatore e cd di installazione;
-
Commutatore PC
per porte parallele a 2 Vie NUOVO 10 Euro;
-
Dissipatore interno con ventola per Hard Disk Cooler Master DCD-4002 20 Euro;
- 3
valvole vetro Eimac 4-400A, NUOVE ma senza imballo;
- 8
valcole vetro RTC QB3,5/750GA (=4-250A), NUOVE ancora inscatolate e mai aperte;
- 2
valvole vetro Philips QB3/300GA (=4-125A), NUOVE ancora inscatolate e mai
aperte;
-
Condensatore variabile in aria per alte potenze da 250pF NUOVO ideale come
variabile per la costruzione del pi-greco negli amplificatori
lineari;
- nr 1
strumento ad ago fondo scala 15 V. (normale) grande 5 euro
- nr 1
strumento ad ago fondo scala
- nr 1
strumento ad ago fondo scala
- nr 1
strumento ad ago fondo scala 15 V. (normale) piccolo 5 euro
- nr 1
strumento ad ago fondo scala
- nr 1
strumento ad ago fondo scala con banda rossa e scritta overload (bachelite)
nuovo ed inscatolato 20 euro
- nr 1
strumento ad ago fondo scala 100 microA. (bachelite) piccolo 10 euro
- nr 2
strumenti ad ago fondo scala 20 KV (bachelite) grande 10 euro
- nr 2
strumenti ad ago fondo scala oltre 150 valore numerico con al centro una banda
rossa (bahelite) grande 10 euro
- nr 2
strumenti ad ago fondo scala 50 valore numerico con al centro una banda rossa
(bahelite) grande 10 euro
- Diverso
altro materiale tra relè di potenza, ventole a chiocciola, etc etc.
Per
info e prezzi contatti a iradiom@hotmail.com oppure al 349/6757630, grazie e 73
de enzo ik7wpg
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Da:
Giancarlo Ottolini
Vendo analizzatori di
antennna MFJ mod. 207 da
Trasmettitore Yaesu FL
101 AM, SSB decametriche 200 W uscita. Per
info e prezzi i3gkk@msn.com oppure 348/3131868,
Giancarlo.
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Da:
g_mutti
Vendo pannello Wirelless
Alvarion, polarizzaz. verticale freq. 5.1 - 5.86
Ghz.
Prezzo
interessante
IK1SLO
cell. 347 451 79 86
Mail
IK1SLO@ALICE.IT
<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
Da:
mboulanger
Vendo FT101ZD perfettamente
funzionante, completo di inverter 12 - 220v, valvole finali e pilota nuove di
ricambio, filtro CW stretto, manuale , microfono palmare e cavo di alimentazione
per i 220V.
BOULANGER
MICHELE
IK1AQI
cell:
335 7623677
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Da:
Corrente Salvatore
Vendo
:
--
4CX-3000 nuova Eimac, 4CX-1500 usata Eimac + suo zoccolo, 5CX-1500
usata Eimac.
-- 2 tokai
pw 5024, uno solo con micro originale.
-- 3
elettrolitici 4700 micro 350 volt
-- 5
elettrolitici 1000 micro 450 volt
--
trasformatore 110volt - 700+700 100va
--
trasformatore 230volt - 12-0-12volt - 2x16amper/0-24volt-32amp.
--
trasformatore 0-220-380volt -0-19 volt 300va (15amper)
--
trasformatore 0-220-380volt -12-0-12volt - 300va (13amper)
--
trasformatore 0-230-400volt - 12-0-12volt -0-24volt 500va (20amper)
--
trasformatore 0-230-380volt - 16-0-16volt 600VA (19amp.)
--
trasformatore 0-230-380-415volt - 220volt-500VA- 24volt-250VA
-- 2
trasformatori toroidali 0-110-120-220-240volt - 25volt 6.2amp. 160VA
--
trasformatore toroidale 0-110-120-220-240volt - 25volt 4amp. -22volt
7amp. 310VA
Grazie
0771-614466 340-7675159
<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
Da:
iret.friuli [iret.friuli@libero.it]
Visto
la mia poca conoscenza sulle "moderne" antenne, qualcuno è in grado di darmi un
consiglio sulla scelta di una verticale che lavori in
HF?
Ho
provato l'oramai "famosa" antenna "a canna da pesca", ma non ho avuto grandi
risultati.
Quindi,
sono alla ricerca di un'antenna verticale che operi almeno dagli 80 ai
Ringrazio
anticipatamente tutti coloro che potranno fornirmi almeno un piccolo consiglio
per orientarmi su un "acquisto positivo".
VENDO:
-
ricetrasmettitore GRC 9 frequenza 2-12 MHz in AM-CW, solo apparato privo
d'accessori, in dotazione esercito tedesco, ecc.
[80
euro]
-
ricetrasmettitore GRC 106 frequenze HF in USB-AM-CW, alimentazione 24V, completo
del suo amplificatore (potenza massima circa 400W), privo d'accessori, peso
totale circa
[500
euro]
-
ricevitore BC 603 frequenza 20-27,9 MHz in FM, integro e completo, privo di
modifiche radioamatoriali, privo d'alimentatore,
ecc.
[25
euro]
- U.S.A.F.
Synthesizer, elec freq model EN 358 Manson Laboratories a subsidiary of
Hallicrafters Wilton, conn., personalmente mai utilizzato, completo del suo
power supply model EN 360 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters
Wilton, conn. - ingresso 117 V AC uscita 6,5-28-180 V
DC.
[tutto 40
euro]
-
strumento prova indotti ed avvolgimenti E313-A dell' Allen Electric &
Equipment Co. - Michigan, made in U.S.A., ecc.
[80
euro]
-
altoparlante a tromba in alluminio, grandi dimensioni, diametro massimo circa
[10
euro]
- maschera
antigas di colore nero completa di supporto da schiena per bombola, spallacci,
cinghie, ganci, tubi di collegamento, manometro,
ecc.
[15
euro]
- GAZZETTE
UFFICIALI del REGNO D'ITALIA del 1921, 1922, 1923, 1925, 1926, 1929, 1936, 1939
e GAZZETTE UFFICIALI della REPUBBLICA ITALIANA del
1953.
[tutto 10
euro]
- coppia
fanalini anteriori freccia-luce di posizione per FIAT 132 e simili, nuovi (mai
usati), completi, copertura in plastica di colore bianco (no arancione-bianco),
ecc.
[tutto 60
euro]
NON sono
graditi sms per informazioni o contrattazioni riguardanti il materiale in
vendita.
NON
rispondo a telefonate con numeri anonimi o non
visibili.
Per
eventuali spedizioni, i pagamenti saranno da effettuarsi anticipatamente. NON
invio in contrassegno.
IW3
SID - Andrea tel. [+39] 3474907504 (ore
pomeridiane)
e-mail:
iret.friuli@libero.it
leggete
e diffondete il Radiogiornale – leggete e diffondete il Radiogiornale – leggete
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15.
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facendo pervenire i propri scritti agli altri
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a INTERNET;
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chi cura direttamente la composizione e la spedizione: Paolo Mattioli I0PMW
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