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Numero
204 -
Anno VII – 22 ottobre 2008
Per
comunicazioni:
radiogiornale@fastwebnet.it
Sommario:
1.
Restaurazione;
2.
Norme
comportamentali;
3.
Risultati
Elezioni Cisar 2008;
4.
Il
Sole si è “riacceso”;
5.
La
“sfortunata” fine della nave di Marconi;
6.
Diploma
Internazionale “Loano Elettra”;
7.
Guglielmo
Marconi: duello italo-svizzero;
8.
Le
conferme di I3MKH;
9.
37°
Meeting Alpe Adria;
10. VI°
Mostra Mercato Nazionale di Terni;
11. Caccia
alle misteriose onde gravitazionali;
12. IZ2MIL
Stazione ANGET
della Lombardia;
13. Corso
di preparazione agli esami di patente a Roma;
14. Interferometro;
15. Forum
D-Star Repubblica di San Marino;
16. E.R.A.
Taranto, chiusura campagna AIB a Bari;
17. Silent
Key I8EMG;
18. Mercatino
radioamatoriale;
19. Informazioni.
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1.
Un
“rinnovamento” che viene dal
passato!
Restaurazione!
Chi
ha vinto, chi ha perso?
Una
cosa è certa ha perso l’ARI
il
basso numero dei votanti
e
le proteste lo confermano
Ai
tempi della Restaurazione contro il nuovo, portato in Europa da Napoleone, (1815
– 1830),
si sviluppò l’idea dell’Assolutismo paternalistico monarchico, una teoria
politica che sosteneva che una persona (generalmente un monarca) dovesse
detenere tutto il potere per una sorta di "Diritto divino dei re", che implicava
che l'autorità di un governante derivi direttamente da Dio.
Per
coloro che credevano che il monarca assoluto fosse stato scelto da Dio, la
ribellione contro il monarca era equivalente alla ribellione nei confronti di
Dio. Quindi, il governo era considerato assoluto, in quanto non poteva essere
sfidato. Idee bislacche spazzate via dalla storia che purtroppo ancora qualcuno
persegue!
Fatte
le elezioni ARI, con il risultato che gli eletti, visto il basso numero dei
votanti (la maggioranza dei soci ha disertato in massa le urne), rappresentano
soltanto la minoranza degli iscritti e ciò a causa del malessere
esistente nell’Associazione per le divisioni, le cause, le polemiche e come era
facile prevedere si sta ripristinando “l’Ancien Régime” con il potere
assolutista e come conseguenza è quindi scoppiato il “caso” di I2MQP - Mario
Pietro Ambrosi eletto nel Consiglio Direttivo Nazionale, ma che l’art. 27 dello
Statuto non permetterebbe questa ennesima elezione in quanto stabilisce che “I
componenti del Consiglio Direttivo durano in carica tre anni e possono essere
rieletti per non più di tre mandati consecutivi”. E I2MQP i tre mandati
consecutivi li ha fatti! (Per non contare tutti i
precedenti prima dell’entrata in vigore dell’articolo 27 dello Statuto che ne
fanno un Consigliere a vita).
Ma per analogia, non solo lo Statuto
dell’ARI pone la limitazione dei tre mandati, ma è
ormai un principio largamente diffuso anche a livello statuale: vi è ad esempio
la legge 25 marzo 1993, n. 81[2], confluita nel Testo unico degli enti locali,
che ha introdotto nell’ordinamento previsioni relative all’elezione diretta del
sindaco e del presidente della provincia. In particolare, la legge ha stabilito
che tali soggetti non siano immediatamente rieleggibili
alla medesima carica dopo due mandati consecutivi. Come si vede il problema è
sentito in tutto il Paese e cercare di “dribblarlo” non è certamente un modo
corretto di comportarsi nei confronti dei soci e nel rispetto dello
Statuto!
Dell’esistenza
di tale problema interpretativo ed applicativo ha dato atto a suo tempo anche il
Ministro dell’interno Amato, che in una risposta ad una
interrogazione presentata alla Camera sul problema dei mandati dei
sindaci, affermò quanto segue:
“Dal punto di vista più
strettamente giuridico, la disposizione in questione [art. 51 del TUEL] ha
introdotto una causa non già di incandidabilità, bensì di ineleggibilità, che
come tale deve essere fatta valere in sede di convalida degli
eletti.
La
candidatura di I2MQP fu accettata in quanto la norma sancita dall’Art. 27 dello
Statuto ARI non pone vincoli all’incandidabilità, ma li
pone in modo preciso sull’ineleggibilità, quindi i Sindaci non potevano
COVALIDARNE l’elezione nel CDN.
Non
è nemmeno applicabile poi il contorto ragionamento relativo al fatto che
l’ultimo mandato ha avuto una durata inferiore, perché se si accettasse un
principio del genere basterebbe che un consigliere si dimettesse un mese prima della scadenza del mandato per avere la
possibilità di ricandidarsi a vita. E guarda caso I2MQP con grande lungimiranza
si dimise in occasione delle note vicende che poi hanno portato alle
elezioni.
Intanto,
mentre con eccessiva fretta i nuovi Sindaci Baccarini, Fellico e Mallamaci, (che
a quanto pare non hanno i vice sindaci previsti dallo
Statuto, perché finora non sono stati ufficializzati), hanno irritualmente
convocato i nuovi eletti con sole 24 ore di anticipo, con gravi limitazioni alle
prerogative dei consiglieri eletti (la lettera e-mail la riportiamo sotto), si
stanno sviluppando numerose iniziative tendenti a far sancire dall’ARI la
ineleggibilità di I2MQP:
Eravamo
comunque stati facili profeti quando scrivemmo che
all’ARI, in barba allo Statuto, poteva succedere di tutto e infatti, nonostante
che nella riunione di Milano del 4 ottobre, come già detto irritualmente indetta
dai nuovi sindaci, e che a causa di questa anomala convocazione si era convenuto
come non avvenuta e la proposta di inserimento di I2MQP era stata ritirata dai
Sindaci medesimi, con un’agitata reazione dello stesso I2MQP, si è ripetuta una
riunione analoga il giorno 10 ottobre dove, in assenza di I4AWX, che aveva
preavvisato già nella prima riunione di avere importanti impegni per quella data
chiedendone un’altra qualsiasi e guarda caso si è scelta proprio tale data per
procedere invece a portare a termine la “restaurazione assolutista” già tentata
il giorno 4, violentando così l’art. 27 dello Statuto, decidendo che I2MQP,
contro ogni evidenza, NON AVEVA FATTO TRE MANDATI e quindi reintegrandolo nelle
posizioni di potere che aveva in passato. In fondo questa e solo questa appare
alla luce dei fatti la ragione della grave crisi dell’ARI.
Ma
questa soluzione che si evidenzia come una sorta di imposizione e che non
coinvolge tutti, ma ancora una volta solo una parte degli eletti, oltre a
ignorare il malcontento diffuso, reca ovviamente in se i germi del perpetuarsi
della crisi, facendoci assistere a un film già visto, a causa dei gravi
contenziosi in essere. Viceversa, stante proprio la crisi esistente e la
divisione ormai drammatica dell’Associazione in due gruppi, l’interesse per
l’ARI avrebbe voluto una soluzione condivisa e
partecipata da tutti, facendo magari tutti un passo indietro, per lavorare
insieme per gli interessi dei Radioamatori e dell’Associazione. Evidentemente ci
sono delle strane e mai confessate ragioni che impediscono ciò, facendo
assurgere il potere personale e l’accentramento degli incarichi a livelli
impensabili, determinando un progressivo scollamento tra gli iscritti stanchi di
queste cose e l’Associazione!
Visto
che non vi è stato l’acume politico di coinvolgere
tutti nella gestione, (qualcuno infatti aveva scritto: “non faremo
prigionieri”!!!) è evidente che si vuole che la guerra continui e non si esclude
a questo punto che le molte proteste, petizioni, ecc. sul caso di I2MQP, (di cui
ne riportiamo solo alcune per ragioni di spazio), finiscano in Tribunale con le
conseguenze che è facile immaginare, o ancor peggio con un rinnovato esodo,
(stimolando gli “oppositori” a togliersi di mezzo!), o ancora con una nuova
crisi del CDN!
Ma
la fretta, che è una cattiva consigliera, (o l’assolutismo impositivo), ha
giocato un altro tiro birbone ai Sindaci: costoro hanno ufficializzato a tutti l’avvenuta composizione del nuovo CDN, inserendo
arbitrariamente in esso in qualità
di Consigliere anche Luigi Belvederi I4AWX, che però, non essendo presente alla
riunione non è stato nelle condizioni di accettare o meno la carica, che per
questo motivo non poteva pertanto venire attribuita e convalidata! Stante
l’anomala situazione, in attesa che si chiarisca la
questione, il CDN allo stato risulta legalmente composto da 7 membri, in
contrasto con lo Statuto che ne stabilisce 8 !!! Si tratta quindi di un CDN
“monco” fin dalla sua composizione post elettorale, che non poteva pertanto
deliberare, ad esempio, l’attribuzione delle cariche, che allo stato risultano
deliberate, a dir poco, in modo
irrituale!
Dati
i metodi messi in atto, le conclusioni apparivano scontate in partenza e la incredibile fretta di ufficializzare le decisioni a tutti
i blog, per e-mail e per lettera, quasi con ciò a realizzare una sorta di
pubblico riconoscimento, appare quanto mai ingiustificata. Stando così le cose è
appena il caso di riportare come sono state spartite le
cariche:
A.R.I.
– Associazione Radioamatori Italiani
organigramma triennio
2008-2011
Consiglio
Direttivo Nazionale
Presidente
Sanna Giancarlo, IS0ISJ
Vice
Presidente Migliaccio Alfredo, I8IEM, subentrato al dimissionario Mastino
Antonio IN3YGW
Vice
Presidente Simoncini Elvira, IV3FSG
Segretario
Generale Pregliasco Mauro, I1JQJ
Vice
Segretario Generale Ambrosi Mario, I2MQP, (é inoltre Direttore RadioRivista e
S.T.R).
Consigliere
Belvederi Luigi, I4AWX
Consigliere
Desenibus Claudio, IV3SIX
Consigliere
Sanna Nicola, I0SNY
Consigliere
(nominato a suo tempo dal Ministero dello Sviluppo
Economico
-Comunicazioni)
Crescenzi
Giorgio, IW0BXU
Incarichi
speciali
HF
Manager Coordinator Pregliasco Mauro, I1JQJ
V/U/SHF
Manager Coordinator Desenibus Claudio, IV3SIX
Consulente
Legale C.D.N. e C.S. Baccani Alberto, I2VBC
Direttore
RadioRivista e S.T.R. Ambrosi Mario, I2MQP
Una
chicca sulle incompatibilità: uno dei nuovi sindaci risulta ancora in causa
contro l’ARI presso il Tribunale di Milano. Non ci sono
parole, allo stato dei fatti, facendo ora parte del Collegio dei Sindaci dell’ARI è in causa contro se stesso!
(SIC)
Altra
chicca statutaria: il Direttore di Radiorivista è anche membro del CDN e Vice
Segretario, poiché il Comitato Direttivo Nazionale dell’ARI tra i suoi compiti ha anche quello di controllare
l’Ediradio e conseguentemente l’organo ufficiale RR, il Direttore della stessa
controlla se stesso!
Ulteriore
chicca curiosa: come saranno i rapporti all’interno del CDN (sotto lo stesso
tetto dell’Associazione) tra la Vice Presidente Simoncini Elvira, IV3FSG e il
Vice Segretario Generale Ambrosi Mario, I2MQP, Direttore di RadioRivista e
S.T.R, stante la grave situazione che li vide duramente contrapposti senza
esclusione di di
colpi?
Vi
ricordate il grave episodio: Elvira Simoncini IV3FSG eletta con un gran numero
di voti Consigliere Nazionale dell’A.R.I. aveva “osato” chiedere chiarimenti
circa situazioni poco chiare presenti nell’Associazione relativamente alla
direzione di Radiorivista e per tutta risposta, con un atto di vera e propria
arroganza, avvalendosi anche di certificati “fasulli” dell’Ordine dei
Giornalisti, fu sospesa dal CDN! Fu REINTEGRATA successivamente dal rinnovato
CDN sotto la Presidenza di I4AWX Luigi Belvederi! Ovviamente, per il bene dell’ARI, è da sperare che venga messa una pietra sul
passato, che qualcuno faccia ammenda e che magari ci siano delle pubbliche scuse
nei confronti di Elvira Simoncini IV3FSG.
Ecco
alcuni esempi di lettere:
Elezioni
falsate
Nella
mia qualità di semplice Socio, ma molto attento alle spiacevoli vicende che
purtroppo hanno investito la nostra Associazione negli ultimi tempi, desidero
mettere in evidenza l'incompetenza del Collegio Sindacale nell'avere accettato
la candidatura di Mario Ambrosi nella lista degli eleggendi
consiglieri.
Secondo
le nostre norme statutarie il predetto Ambrosi ha gia espletato i tre mandati
che gli sono stati conferiti dall'elettorato e pertanto la sua candidatura non
doveva essere accettata, anche se uno dei mandati non è stato completato
interamente.
Pertanto
queste elezioni, a causa di questo madornale svarione, dovrebbero essere
ANNULLATE e di nuovo ripetute in maniera regolare.
La
presenza del citato candidato nella scheda elettorale, ha vietato
che un' altro Socio potesse essere
votato in sua vece.
Ritengo
che il Collegio Sindacale debba essere personalmente ritenuto responsabile di
questo grossolano errore "ad personam" anche dal punto
di vista del risarcimento dei danni da esso dovuto nei confronti
dell'Associazione. Ben diversa è la posizione di Nicola Sanna che ha avuto solo DUE
MANDATI ELETTIVI ed una COOPTAZIONE che deve essere considerata una NOMINA ( e non un mandato) come cita
chiaramente il nostro Statuto sociale.
Pertanto,
pongo all'attenzione dei Comitati Regionalìi la nullità di questa tornata
elettorale poiché inficiata da vizi di
forma.
Cordiali
73, Piero Marino - IT9ZGY
Petizione
Spett.le Consiglio
Direttivo,
presa visione
dei risultati definitivi del Referendum ARI 2008 si rileva che il socio I2MQP -
Mario Pietro Ambrosi risulterebbe eletto al Consiglio Direttivo Nazionale ARI.
Si rappresenta che l’art. 27 dello Statuto dispone che “I componenti del
Consiglio Direttivo durano in carica tre anni e possono essere rieletti per non
più di tre mandati consecutivi”. Poiché la norma è intervenuta nell’anno 2001 ed
era immediatamente esecutiva, come evidenziato dal parere del Ministro Gasparri
agli atti del Parlamento Italiano e pubblicato su RadioRivista 2/2003, il socio
I2MQP - Mario Pietro Ambrosi non può essere dichiarato eletto avendo completato
3 (tre) mandati consecutivi.Per quanto sopra esposto, e riservata la facoltà di
meglio e ulteriormente dedurre anche in sede giudiziaria, in ottemperanza del
citato art.27 dello Statuto ARI, si chiede al Collegio Sindacale uscente e/o neo
eletto di non dichiarare eletto il socio I2MQP Mario Pietro Ambrosi per le
menzionate motivazioni. F.to_____________ socio nr.________
via fax al
n.
02-36593088
e via email all'indirizzo segreteria.ari@fastwebnet.it
Opposizione
In
relazione al Vostro comunicato del 1 ottobre 2008, sono a presentare formale
opposizione alla nomina del sig. Mario Ambrosi i2MQP alla carica di Consigliere
Nazionale per il mandato 2008-2011 perché in evidente contrasto con quanto
espresso dall'art. 27 dello Statuto
Sociale.
Come
Organo uscente è superfluo ricordarVi che l'art. 29
dello Statuto Sociale vi obbliga "..al controllo generale ... sulle votazioni a
referendum" e che l'art. 33 comma (a
recita "Le votazioni per la nomina degli 8 membri del Consiglio Direttivo
di cui all'art.24 e per la nomina dei Sindaci di cui all'art 28 ...": ne
consegue che il Vostro compito si esaurisce solo con la consegna
all'Associazione tutta di un nuovo CDN e di un nuovo CSN che possano
legittimamente adempiere al loro rispettivo mandato per il triennio 2008-2011
oltre, in questo caso, alla risposta sulla modifica dell'art. 4 dello Statuto
Sociale.
Consegna
che deve essere verbalizzata sul Libro Verbale del CSN a Vostra firma e non
delegata, in maniera del tutto inusitata, ad altre
persone.
Vi
esorto a divulgare rapida risposta in merito alla presente
opposizione.
Marcon
3 ottobre 2008
IZ3CNM
Dott.
Sergio Giuffrida
Formatore
I.T.C. & Office Automation
Uff.
041/7712286
Cell.
328/0468150
A
DIR POCO!
Strana
convocazione irrituale!
Nelle
assemblee elettive la prima riunione dopo le elezioni viene di prassi convocata
e presieduta dal consigliere anziano, si può anche accettare la convocazione
fatta dal Presidente uscente, o dai Sindaci uscenti. La prima assemblea
convalida l’ elezione sia dei nuovi consiglieri, che
dei sindaci. Invece, come si vede qui sotto, i nuovi sindaci dell’ARI, pur non avendo ancora il potere, perché la loro
elezione non era ancora stata convalidata, con una procedura, a dir poco
irrituale, non solo hanno convocato i nuovi componenti del CDN, ma ad aggravare
la cosa hanno dato un preavviso di sole 12 ore, cosa che nel mondo si fa solo
per ragioni gravissime e incombenti. Tutto questo, quando la situazione
esistente in ARI dopo le elezioni, che è in pratica di stallo, anche per la ineleggibilità di I2MQP, avrebbe consigliato meno fretta e
una “istruttoria” necessaria a trovare una soluzione
partecipata.
Tra
l’altro vi è stato un altro grave errore nella convocazione che riportiamo qui
sotto: essa, come si vede è stata firmata da Baccarini, Fellico e Mallamaci, a
parte il fatto che l’elezione dei Sindaci, al momento dell’invio della lettera,
non era stata ancora convalidata e quindi i tre non potevano firmare come
Sindaci, ma vi compare come Sindaco IK0ESW Teodoro Fellico che risulta essere il
primo dei non eletti. Evidentemente “l’infortunio” è stato determinato dalla
convinzione che I2MQP si sarebbe dimesso, dimenticando però ulteriormente che
anche queste dimissioni, come il subentro del primo dei non eletti (Fellico)
avrebbero dovuto essere convalidate dalla prima
riunione “legale” del CDN.
Insomma
per non smentirsi è stato fatto un gran pastrocchio, la riunione è stata
annullata e rinviata, con le spese di viaggio dei partecipanti che non si sa chi
rimborserà, il tutto per la gioia dei vari blog. Ovviamente nella seconda
riunione si è cercato di correre ai ripari utilizzando il Consigliere anziano. E
poi ci si domanda il perché alle elezioni ARI abbia partecipato la stragrande
MINORANZA degli iscritti!
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2.
Norme
comportamentali
Una
presa di posizione del 2003, ma sempre valida, di Pietro Marino IT9ZGY
Norme
Comportamentali
Collegio
Sindacale
Nella
nostra Associazione è stata instaurata ab origine la prassi di consentire ai
Sindaci a presenziare ad libitum nelle riunioni del
Consiglio Direttivo e di intervenire nella discussione dei vari punti all’
O.d.G.
Desidero
ricordare a tutti Voi, che gli estensori del nostro Statuto non hanno
contemplato la presenza dei Sindaci durante le riunioni del Consiglio
Direttivo.
Di
conseguenza le nostre riunioni hanno validità assoluta, a prescindere dalla
loro presenza. L’art. 26 dello Statuto è chiarissimo e testualmente
recita:
“Per
la validità delle adunanze del Consiglio Direttivo è richiesta la presenza di
almeno cinque membri; nessuna adunanza sarà validamente costituita se non sarà
presieduta dal Presidente (o, in sua assenza, da un Vice Presidente) con
l’assistenza del Segretario Generale (o, in sua assenza, del Vice Segretario
Generale).
Le
delibere, eccettuate quelle di cui al comma successivo, saranno valide se prese
a maggioranza di voti; in caso di parità prevarrà il voto del Presidente o del
Vice Presidente che lo sostituisce. In nessun caso possono essere adottate
deliberazioni che non abbiano riportato almeno quattro
voti favorevoli.
Le
delibere di esclusione di Soci per gravi motivi di cui all’art. 12, lettera b), per essere valide dovranno sempre essere
approvate con almeno sette voti favorevoli.
Di
tutte le riunioni del Consiglio Direttivo sarà redatto sommario verbale e le
deliberazioni prese saranno pubblicate nell’Organo
Ufficiale.
Ciascun
Consigliere intervenuto ha diritto di far inserire a verbale le proprie
dichiarazioni.”
Dall’articolo
testé citato, si deduce che non esiste alcun obbligo di convocare altresì il
Collegio Sindacale alle riunioni del nostro Consiglio Direttivo come del resto
sarebbe anacronistica la presenza dei componenti il Consiglio Direttivo nelle
riunioni del Collegio Sindacale.
Ricordiamoci
che il Consiglio Direttivo e il Collegio Sindacale sono due Organi diversi e
autonomi, come recita l’art. 17 comma b) e comma c), che hanno mansioni e
compiti ben precisi e devono essere liberi di decidere senza interferenza
alcuna.
Anche
se statutariamente le raccomandazioni e i suggerimenti da parte dei Sindaci
devono essere necessariamente espressi in maniera collegiale, si è talvolta
permesso ad essi, nel passato, di esprimere il loro
pensiero personale durante le riunioni consiliari. Desidero mettere in evidenza
che, a memoria d’uomo, non vi è stata mai alcuna contrapposizione tra il
Consiglio Direttivo ed il Collegio Sindacale, anzi, i rapporti tra i due Organi
dell’ARI sono stati sempre improntati da reciproca
correttezza e da spirito di collaborazione per la realizzazione degli scopi
associativi.
In
particolare, sono stati sempre graditi gli interventi del Sindaco Faraone,
radioamatore da oltre quarant’anni, che ha altresì alle sue spalle un bagaglio
di esperienza in seno al Collegio Sindacale dell’ARI maturato nell’arco di oltre 25
anni. In diverse occasioni ci siamo avvalsi dei suoi consigli, manifestati con
grande competenza,
che sono stati di
grande ausilio nell'espletamento dei nostri compiti sociali.
Ciò
premesso, non vi nascondo che sono rimasto sconcertato dal comportamento del neo
Sindaco Villoresi, subentrato ad un Sindaco dimissionario, poiché la sua
ingerenza durante i nostri lavori consiliari ha dimostrato che egli non è
sufficientemente preparato ad assolvere statutariamente il suo
compito.
Forse
l’euforia della recente nomina non gli ha permesso di studiare a
fondo lo Statuto ed imparare bene le competenze che sono state assegnate ai
Sindaci. La cosa grave è che i suoi opinabili interventi, sul punto 11
all’O.d.G.,
avrebbero potuto indurre qualche Consigliere titubante a cambiare parere
falsando quindi l’esito della votazione. In particolare, ha contestato la
delibera del Consiglio Direttivo, che doveva essere posta in votazione,
asserendo erroneamente che, in caso di approvazione, le successive
decisioni
potevano essere considerate
nulle.
Incresciosi,
inoltre, sono stati i battibecchi che si sono venuti a creare tra Villoresi ed
alcuni Consiglieri che certamente hanno alimentato ancora di più la tensione che
si era venuta a creare sul punto 11 all’O.d.G.
citato
La
colpa di questo spiacevole incidente non è da addebitare soltanto al neo Sindaco
ma a tutti noi ed in particolare al Presidente Ortona che gli ha concesso
benevolmente il permesso di parlare
a ruota libera.
Onde
evitare che queste situazioni si possano ripetere nel futuro,
desidero ricordare i diritti e i
doveri del Collegio Sindacale dell’ARI.
I
Sindaci sono eletti per Referendum in numero di tre effettivi e due supplenti
fra i Soci aventi i requisiti richiesti per i Consiglieri, come recita l’art. 28
dello Statuto.
Il
primo importante compito del Collegio Sindacale è quello di Convocare l’Assemblea
Generale Straordinaria tutte le volte che lo ritiene opportuno (art. 20) e il
secondo è quello di presentare la loro relazione all’Assemblea Generale
Ordinaria (art. 23 comma c) e
poi “ gli altri argomenti
eventualmente proposti …. Omissis… dal Collegio dei Sindaci “ (art. 23 comma e).
Ai
Sindaci spetta il controllo generale sull'amministrazione dell'Ente e sulle
votazioni a referendum; in particolare, essi controllano l'organizzazione dei
referendum e lo scrutinio dei voti. I Sindaci non possono ricoprire alcuna
carica nell'organizzazione periferica dell'Associazione (art.
29).
I
Sindaci durano in carica tre anni e possono essere rieletti. In caso di vacanza
di un Sindaco, i due rimasti in carica provvedono a sostituirlo con uno dei
Sindaci supplenti, il quale durerà in carica sino allo scadere del
triennio in corso (art. 30).
L’art.
31 stabilisce che le cariche sociali sono gratuite … omissis … e comunque,
sentito il Collegio Sindacale, il Consiglio Direttivo può deliberare una
remunerazione per quei Consiglieri investiti di incarichi
speciali.
L’art.
34 dispone
che le votazioni per referendum devono essere indette dal Consiglio Direttivo
che trasmette a tutti i Soci, aventi il godimento dei diritti sociali, apposita
scheda sotto il controllo del Collegio dei Sindaci e l’art. 36 precisa che,
entro il termine fissato, i Soci dovranno fare pervenire alla Segreteria Generale od ai recapiti
stabiliti dal Collegio dei Sindaci, la scheda con il loro
voto.
Infine, l’art. 37 statuisce che a maggior garanzia
della votazione per referendum, i Sindaci hanno la più ampia facoltà nello
stabilire le modalità di compilazione della scheda, del relativo invio ai Soci e
dello scrutinio dei voti. I Sindaci, in queste operazioni di sorveglianza e di
scrutinio, possono farsi assistere da uno o più Soci; in ogni caso deve essere
consentito a qualsiasi Socio, che si presenti spontaneamente, di presenziare
alle operazioni di scrutinio.
Lo
Statuto non prevede altri compiti affidati ai Sindaci e per quanto non previsto
si
potrebbe fare riferimento, per analogia, al Codice Civile sulla
parte riguardante le Società anche se dubito che queste norme possano essere
applicate a tutte le Associazioni
riconosciute ed in
particolare alla nostra.
Diamo
ora uno sguardo al Regolamento di attuazione:
art.
24.1 - Gli argomenti di vitale
importanza da sottoporre a Referendum (ai sensi dell'art. 33 dello Statuto) sono
dichiarati tali da decisione del Collegio
Sindacale.
...OMISSIS…
art.
26.6 - Entro dieci giorni dall'approvazione, tutta la documentazione relativa ai
bilanci e le relative relazioni da sottoporre all'Assemblea Generale è inviata
ai Sindaci ed ai singoli Consiglieri.
art.
26.7 - La Segreteria Generale predisporrà tutta la documentazione contabile per
la verifica da parte del Collegio Sindacale che, entro il sedicesimo giorno
dalla data fissata per la prima convocazione dell'Assemblea Generale, depositerà
in Segreteria la propria relazione.
art.
26.8 - La documentazione contabile di cui al precedente comma rimarrà a
disposizione di tutti i Soci per i quindici giorni che precedono l'Assemblea
Generale. Trascorso tale periodo, non è più consentito ad alcuno accedere a tale
documentazione se non su esplicita autorizzazione scritta del Collegio Sindacale
e previo avviso alla Segreteria Generale.
I
diritti e i doveri del Collegio Sindacale sono ben specificati nelle norme
statutarie e nel regolamento di attuazione sopra citati e non danno luogo ad
equivoci di sorta.
Nulla
osta che
il Presidente Ortona possa invitare
ECCEZIONALMENTE il Collegio Sindacale, ma solo nei casi in cui egli valuti
assolutamente necessario l’intervento
dei Sindaci per la loro competenza specifica e non per le loro personali
convinzioni.
In
effetti, il Sindaco Faraone, persona preparata ed esperta
, ha partecipato a qualche nostra riunione SOLO su esplicita richiesta
del Presidente Ortona.
La
presenza di un Sindaco o dell’intero Collegio Sindacale deve essere in ogni
caso
limitata soltanto
agli argomenti per cui sono stati invitati e non per l’intera seduta
consiliare.
I
Sindaci, inoltre, non possono pretendere che le loro eventuali dichiarazioni
possano essere riportate nel verbale poiché tale
diritto è consentito solo ai Consiglieri che ne facciano esplicita richiesta
(art. 26 ultimo comma).
Detto
ciò, chiedo formalmente al Presidente Ortona che siano
applicate le norme statutarie da me espresse e di non più convocare il
Collegio Sindacale alle nostre riunioni la cui presenza potrebbe rallentare ed
ostacolare il buon andamento dei nostri lavori consiliari. Se quanto da me
chiesto non dovesse essere accolto, sarei mio malgrado costretto a disertare le
riunioni del Consiglio Direttivo con le conseguenze che ne potrebbero scaturire.
25 11 2003
Il Vicepresidente
Pietro Marino IT9ZGY
=================================================================================
3.
Da:
Giuseppe Misuri IW5CGM
RISULTATI ELEZIONI C.I.S.A.R.
2008
TRIENNIO
2009- 2011
VOTAZIONI
PER IL CONSIGLIO DIRETTIVO NAZIONALE
Art .13 dello statuto
risultati in percentuali,
CANDIDATO
% voti
GIUSEPPE MISURI
IW5CGM
19,80 %
GIORGIO PAGAN IW3IBG
18,05
%
MAURO OLIVIERI IW3ROW
12,70 %
ELETTI CONSIGLIERI
FRANCO MORATO IW3IBS
12,08 %
ANGELO BRUNERO IK1QLD
10,47 %
GRAZIANO SALVADORI IZ3CTU
07,63 %
LEONARDO BAROZZI KI4VTO
05,40 %
GIACOMO DE ANGELIS IW7DZR
05,31
%
CLAUDIO SASSOLI IW5ADO
03,46 %
ALBERTO
PISTONE
IW1PRT
02,84 %
CESARE
PALAZZO IK5OZN
02,27 %
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
VOTAZIONI
PER LA CARICA DI SINDACO
EMANUELE LIVI IW5ELC
45,33
%
ELETTO SINDACO
ANTONIO RINALDI IZ3HHI
28,27 %
LUCA MASCOLO IZ3LCT
26,40 %
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
VOTAZIONI
PER IL COLLEGIO DEI PROBIVIRI
DARIO GUIDETTI IW4ELL
34,91
%
FABRIZIO MENIN IW3INL
32,59 %
ELETTI PROBIVIRI
ROBERTO CRIVELLARO IW3FVI
32,50 %
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4.
SEMBRAVA
L’ANNO «PIÙ TRANQUILLO»
Il
Sole si é «riacceso»
Tre
macchie in tre settimane, riprende il ciclo verso la massima attività e quindi
anche la propagazione.
Conosciamo tutti l’importanza delle macchie solari per la propagazione e
finalmente l’inquietudine è finita, pare che il famigerato MINIMO DI MAUNDER non
si ripeterà , almeno per ora. Questo Minimo di Maunder (l’astronomo che per
primo studiò il fenomeno) é il nome dato al periodo che va circa dal 1645 al
EFFETTI
TERRESTRI - Questa attività ci
interessa da vicino perché il fenomeno delle macchie è associato all’emissione
di flussi di radiazioni e particelle che poi investono la Terra causando, quando
sono particolarmente intensi, delle tempeste geomagnetiche sul nostro
pianeta , cioè guai e disturbi ai satelliti in orbita,
ai sistemi di comunicazione e alle reti elettriche. E’ già accaduto e la causa è
documentata. Ma ci sono anche i lati positivi, soprattutto per noi Radioamatori:
la ionosfera si trova fra 50 e
Le nuove macchie segnano la conclusione
del periodo di quiete che l’astro stava attraversando nel suo ciclo periodico di
circa undici anni nel quale si ha un momento di massima attività ed uno di
minima.
ANNATA
(QUASI) SENZA MACCHIA - Ma il 2008 stava
già facendo notizie perché sembrava essere l’annata più calma dell’era spaziale,
cioè dell’ultimo mezzo secolo (il primo satellite veniva
infatti lanciato nell’ottobre 1957) . Alla fine di settembre un
comunicato della Nasa annunciava che se continuava così il 2008 stava
registrando il record di giorni praticamente senza macchia negli ultimi
cinquant’anni: allora si era arrivati a 200 e l’ultimo record lo deteneva il
1996 con 170 giorni. Però con le cose del cielo è sempre meglio essere cauti.
Infatti scritto il comunicato il Sole ha ripreso la sua
tradizionale agitazione: comunque i 200 giorni restano un dato acquisito.
CICLO
MODERATO - I vari cicli solari
che si sono succeduti nei secoli hanno avuto, ovviamente, caratteristiche
diverse: alcuni sono stati tranquilli altri più intensi. Il prossimo che sta
prendendo corpo è previsto come moderato secondo gli esperti dello Space Weather
Prediction della National Oceanic and Atmospheric Administration. Moderato,
tuttavia, ha un significato molto relativo perché macchie ed eruzioni come sono
state riprese dai satelliti hanno dimensioni che possono contenere molte volte
il nostro pianeta. Da qui la potenza dei fenomeni in gioco e la preoccupazione
che talvolta i loro effetti possano creare danni alla vita sulla Terra. Ma anche
agli astronauti che ormai soggiornano stabilmente sulla stazione spaziale. Anzi
questi sono i primi ad essere esposti e a subire eventuali conseguenze.
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5.
L’Elettra
ex Rovenska ridotta in ben 13 pezzi
La
“sfortunata” fine della nave di Marconi
Cambiare
nome alle navi porta sventura dicono nelle marinerie di tutto il mondo.
Probabilmente sono solo leggende di marinai, che vengono raccontate nelle osterie dei porti, o durante le
lunghe traversate, ma stando a quanto si afferma tra la gente del mare, cambiar
nome a una nave porta male e queste convinzioni marinaresche trovano nuova linfa
anche dalla sfortunata fine dell’Elettra! Con il nome di Rovenska la nave cambiò
ben quattro armatori, i quali si guardarono bene dal ribattezzarla, solo il
quinto acquirente del bianco panfilo, Guglielmo Marconi, non credendo
evidentemente alle superstizioni, le cambiò il nome in Elettra. L’ultimo
armatore dello scafo, gravemente danneggiato a causa della guerra, è stato il
Ministero delle Comunicazioni il cui Ministro dell’epoca, anziché riparare la
nave, data la sua enorme importanza storica per l’Italia, come da più parti
veniva richiesto, decise di fare scempio del bianco
panfilo, dividendolo in ben 13 pezzi, (tra scafo e attrezzature di bordo),
distribuendoli in giro come fossero dei souvenir. Povera ELETTRA - candida
nave che navigavi nel miracolo e animavi i
silenzi!
La
definizione data da D'Annunzio all'ELETTRA - candida nave che navigava nel
miracolo e animava i silenzi
Forse non
tutti sanno che la prestigiosa nave di Marconi, l’Elettra, è stata ridotta in
ben 13 pezzi di cui diamo il dettaglio.
L’Elettra
fu insieme casa e laboratorio per Guglielmo Marconi, questo splendido panfilo
bianco al quale l'umanità intera deve molto era infatti
noto in tutto il mondo. Lo yacht venne ordinato
dall'Arciduca d'Austria Carlo Stefano, ufficiale dell'I. R. Marina, al Cantiere
Ramage & Ferguson Ldt. di Leith in Scozia ed il
progetto fu affidato agli ingegneri Cox e King di Londra, che disegnarono un
elegante scafo dalle linee filanti, prua slanciata in avanti a klipper con
bompresso e poppa stretta e rotonda; in coperta una lunga tuga centrale in
mogano e teak, sormontata da un fumaiolo leggermente inclinato verso poppa e due
alberi armati con rande, come era abitudine dell'epoca. Lo yacht, varato il 27
marzo 1904 col nome di ROVENSKA, a ricordo della località (sull'isola di
Lussino) dove l'arciduca aveva una lussuosa villa in cui solitamente abitava,
venne intestato alla moglie, l'arciduchessa Maria
Teresa, ed iscritto al k.u.k. Yacht- Geschawader, battendo quindi bandiera della
Marina da guerra fino al 1909. Sempre con lo stesso nome nel 1910 lo yacht venne aquistato da Sir Max Waechter - passando sotto bandiera
inglese -, e nel 1914 fu rivenduto a Gustavus H.F.
Pratt.
Con lo
scoppio della grande guerra lo yacht fu militarizzato e trasformato in nave da
pattuglia e scorta, e quindi impiegato nella Manica, tra l'Inghilterra ed i
porti di Brest e Saint Malò. Cessate le ostilità il ROVENSKA fu messo in disarmo
a Southampton e messo all'asta, così nel 1919 - per 21.000 sterline - Guglielmo
Marconi potè acquistarlo. Sottoposta a notevoli lavori di risistemazione la nave
venne quindi riclassificata e, ancora sotto bandiera inglese, salpò da Londra
nel luglio 1919 al comando del comandante Raffaele Lauro, giungendo a Napoli in
agosto. Lo yacht fu poi portato a La Spezia per essere
trasformato in nave-laboratorio sotto la direzione dell'ammiraglio Filippo
Camperio: a bordo vennero infatti sistemate trasmittenti e riceventi, nonchè
alzati gli alberi per le antenne.
Marconi voleva
disporre di un mezzo che gli consentisse di effettuare ricerche e relativi
esperimenti nel miglior modo possibile: era nata l'ELETTRA, una stazione mobile,
su cui poteva lavorare ad ogni ora del giorno in raccoglimento ed isolamento,
indipendente da curiosità e distrazioni di sorta, con notevole facilità di
spostamento, risolvendo così problemi di portata e di effetti direzionali. Le
sue esperienze dovevano essere effettuate a distanze diverse in modo da
controllare l'efficacia delle trasmissioni secondo la lontananza tra emittente e
ricevente; per maggiore comodità il laboratorio venne
collegato direttamente con la cabina dello scienziato. L'arredamento di bordo
era consono alle esigenze di lunghi soggiorni ed adatto ad ospitare illustri
ospiti per necessità di rappresentanza; tra questi ricordiamo re Vittorio
Emanuele III, re Giorgio V d'Inghilterra ed i Sovrani di Spagna. Oltre
all'armatore, la nave era in grado di ospitare comodamente sei ospiti, nonchè
sei ufficiali, sei sottufficiali e diciotto marinai. Iscritta col nuovo nome di
"ELETTRA", il 27 ottobre 1921 , al compartimento
marittimo di Genova (numero di matricola 956) e quindi al Real Yacht Club
Italiano, il passaggio definitivo sotto bandiera italiana venne formalizzato in
data 21 dicembre.
Sicuramente sono solo
leggende portuali di marinai, che vengono raccontate
nelle osterie degli scali marittimi, o durante le lunghe traversate, ma stando a
quanto si afferma nelle marinerie di tutto il mondo cambiar nome a una nave
porta male e queste leggende marinaresche trovano nuova linfa dalla fine
sfortunata dell’Elettra!
Nell'aprile del 1920
mentre il panfilo navigava nel golfo di Biscaglia gli ospiti di bordo, grazie
alla trasmissione dalla stazione broadcasting Marconi di Chelmsford, per la
prima volta poterono sintonizzarsi per sentire via radio l'orchestra dell'Hotel
Savoy di Londra, quindi il concerto del soprano Melba al Covent Garden: la
"radio" era una realtà. L'invenzione della valvola termoionica di Fleming, suo
collaboratore, gli consentì infatti la realizzazione
della "radio" come oggi la conosciamo. Gli esperimenti proseguirono per
raggiungere traguardi ancora più concreti. Marconi non aveva dimestichezza con
le formule, la sua era una mente intuitiva e pratica, che lo spingeva a tentare
quello che gli accademici ritenevano impossibile: inviare segnali nello spazio
tra punti non visibili fra loro.
L'ELETTRA
divenne fucina di studio per le migliori applicazioni delle onde hertziane corte
e cortissime, consentendo il continuo progresso delle radiocomunicazioni. Nel
Inventore
delle società multinazionali, Marconi possedeva un notevole senso degli affari
rivelandosi infatti anche grande capitano d'industria e
diceva: "Il denaro è un'unità di misura. Chi non si fa pagare non sa misurare il
prodotto del proprio lavoro".
Nel
gennaio del 1930 vennero imbarcati nuovi apparecchi con
soluzioni d'avanguardia nella radiofonia a grandi distanze ed il 26 marzo
successivo, alle ore 11,03, avvenne il "miracolo": dall'Elettra ancorata a
Genova presso lo Yacht club italiano, per mezzo del piccolo tasto, conservato
oggi al Museo del mare di Trieste, Guglielmo Marconi inviava nell'etere gli
impulsi che, dopo
Lo
scienziato era inesauribile e nel 1931 iniziò gli studi sulle microonde della
gamma inferiore al metro, effettuando gli esperimenti tra S. Margherita Ligure e
Sestri Levante. Così nel 1932 fu realizzato il collegamento tra S. Margherita e
l'ELETTRA e successivamente quello col radiofaro di Sestri, mediante onde di
Nel
Il 28
dicembre del
Nel
Il
Ministero delle poste e telecomunicazioni fece predisporre uno studio per la
ricostruzione della nave: l'Ufficio tecnico della Navalgenarmi di Monfalcone,
eseguiti i rilievi dettagliati dello scafo, presentò nel novembre del 1962 un
progetto ed una specifica di lavori per la ricostruzione integrale del panfilo -
almeno nell'aspetto esteriore come era all'epoca di Marconi - del laboratorio e
dell'appartamento del Senatore. Era prevista la sua riclassifica come nave
navigante con motore diesel da 400 CV, prevedendo il
completo rifacimento del fasciame dell'opera morta, delle strutture di prua e
del trincarino dei bagli di coperta e delle paratie trasversali e longitudinali
della nave. I preventivi di spesa erano pesanti ed iniziarono polemiche a non
finire con soluzioni diverse per la nave, senza però
tener conto della realtà oggettiva dello stato dello scafo. Per dieci anni vi
furono solo polemiche e la ruggine frattanto camminava e corrodeva; mentre si
avvicinava il centenario della nascita di Guglielmo Marconi (1974) vi fu un
risveglio di interessi per la nave anche all'estero, sollecitato soprattutto
dall'ammiraglio Virgilio Spigai, Presidente del Lloyd Triestino, intervenuto
presso il Presidente del Consiglio dei ministri on. Andretti, che prometteva il
suo interessamento.
Nell'ottobre
Il 18
aprile 1977 il relitto venne di nuovo messo in bacino e sotto la direzione
dell'ing. Oddone del Ministero, con la consulenza dello scultore Marcello
Mascherini e di un architetto lo scafo venne tagliato
in varie porzioni.
Vediamo
ora dove sono finiti i diversi pezzi dello scafo ed i cimeli
dell'Elettra:
Fu
l'allora ministro Vittorino Colombo che ne autorizzo lo
smembramento. Lo scempio venne cosi portato a termine con tutti i crismi della
legalità come sotto illustrato:
L'ultimo
aiuto per la conservazione dei cimeli marconiani si deve a Fulvio Anzellotti,
amministratore delegato della VN SpA Veneziani, che ha fornito il trattamento
completo (speciali preparati trasformatori di ruggine per lo scafo e Resina 2000
per impregnare e proteggere il legno e quindi su entrambi i materiali la
protezione trasparente Wood Gloss) per la conservazione degli alberi e della
prua dell'Elettra.
Certamente non molti
forse oggi hanno presente l'importanza dell'ELETTRA nella storia navale, ma questa nave laboratorio ha consentito a Guglielmo
Marconi di rivoluzionare l'"andar per mare".
Il 12
dicembre 1901 il telegrafo senza fili di Marconi collegava la sponda europea con
quella americana dell'Atlantico, superando la "montagna d'acqua" di 250
kilometri costituita dall'Oceano nonchè la curvatura del globo. Nel 1912 il
naufragio del TITANIC impose agli occhi del mondo la straordinaria utilità della
sua invenzione; solo grazie alla radio infatti i 706
superstiti della tragedia poterono essere soccorsi in tempo e salvati. Da quel
momento l'SOS ne ha fatta di strada, garantendo
sicurezza in mare in ogni punto della terra.
La radio
ha poi consentito anche un diverso impiego delle stesse imbarcazioni nei
traffici commerciali: ancora nel nostro secolo infatti
una nave partiva per la sua destinazione e non poteva ricevere comunicazioni
fino al suo primo scalo e non sempre attuali. Con le prime stazioni radio è
stato quindi possibile indirizzare le imbarcazioni dove c'erano richieste per il
trasporto di carichi, rendendo tutto più veloce ed economico. Si è poi arrivati
a guidare le imbarcazioni nelle entrate nei porti tramite i
radio fari anche in condizioni di non visibilità; più tardi si arriverà
al radar.
Certamente è per
questi motivi che il "Times" di Londra definì Guglielmo Marconi, che ricevette
quindici lauree ad honorem e fu nominato senatore e
Presidente del Consiglio nazionale delle ricerche e dell'Accademia d'Italia,
"l'uomo più significativo della nostra epoca" e l'ELETTRA era per tutti i popoli
il simbolo del progresso sul mare.
Caratteristiche
tecniche yacht
«Elettra»
ex «Rovenska»
Piroscafo
ad 1 elica e 2 alberi
Cantiere
di costruzione: Ramage & Ferguson Ldt - Leith (Inghilterra)
Anno
costruzione: 1904
Lunghezza
fuori tutto:
Lunghezza
del ponte: 198' (
Lunghezza
tra le perpendicolari:
Lunghezza
al galleggiamento: 184' (
Larghezza
massima fuori ossatura:
Altezza
al ponte di coperta:
Immersione
a pieno carico:
Macchina:
Ramage & Ferguson Ltd - Leith - a vapore a triplice espansione e 3
cilindri.
126,9
5 Cavalli nominali e 1000 Cavalli indicati.
Capace
di imprimere una velocità di 12 nodi.
2
caldaie monofronti Ramage & Fergusson Ldt
Tonnellaggio
di stazza netta: 232,18 t
Tonnellaggio
di stazza lorda: 632, 81 t
Dimensioni
di stazza: 63,40 x 8,31 x
Nominativo:
I B D K - Itl.
Iscritto
al compartimento marittimo di Genova - N° Matricola: 956
Classificazione:
Ultimo
armatore: Ministero delle comunicazioni - Direzione poste e telegrafi -
Roma.
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6.
Da
Tony IK1QBT
Presidente
Sezione ARI LOANO
Associazione
Radioamatori Italiani
Sezione
di Loano
Diploma
Internazionale " Loano Elettra "
La
Sezione A.R.I. di Loano ripropone per il 2008 , il
Diploma Internazionale "Loano Elettra". Lo scopo dell’iniziativa e’ quello di
incentivare l’attivita’ radioamatoriale e divulgare l’immagine storica della
leggendaria nave utilizzata da Guglielmo Marconi per i sui esperimenti
radioelettrici , condotti dal 1919 al 1936 nel mar
Ligure. La manifestazione e’ in ricordo del 16° anniversario della
scomparsa dell'amico Libero
Meriggi I1YXN, presidente e fondatore della nostra sezione ARI , egli ideo’ e
sostenne questo diploma.
L’award
e’ stampato su carta pergamena, raffigura in un mix di foto originali, la nave
Elettra ed il grande scienziato Guglielmo Marconi.
Regolamento
Partecipazione: Aperta a tutti gli
OM e SWL
Periodo: Dalle ore 07.00 UTC
del 01.11.2008 alle ore 22.00 UTC del 09.11.2008
Bande: Sono consentite le
bande 40 e
Punteggi: Le stazioni
appartenenti alla Sezione di Loano faranno chiamata " CQ Loano Elettra " e
passeranno ai corrispondenti il rapporto RS(T), ogni stazione collegata vale 1
(un) punto e puo' essere ricollegata lo stesso giorno piu'
volte, purche’sussista almeno una variazione di modo oppure di banda.
Nello stesso periodo sara’ attivato il nominativo di
sezione IQ1LA 3 (tre) punti e la stazione Jolly Marconiana IY1EY con validita' 5
(cinque) punti , con regolamento come sopra. Per richiedere il Diploma "Loano
Elettra" sara' necessario aver collezionato almeno 30 (trenta) punti per le
stazioni italiane e 20 (venti) per quelle straniere. Per gli SWL valgono le
stesse regole degli OM
Classifiche: Al termine della
manifestazione verra’ stilata una classifica finale a
punti con targhe ricordo in premio, per le seguenti categorie:
-1°
-2° -3° OM Italiani classificati
-1°
OM Straniero classificato
-1°
SWL classificato
-1°
OM che realizza il maggior numero di Qso in CW con stazioni appartenenti alla
Sezione ARI di Loano. In caso di pari merito, verrà
premiata la stazione che ha raggiunto per prima i 30 punti (20 per gli
stranieri) minimi richiesti
Richieste: Le richieste del
Diploma raffigurante in originale la Nave "Elettra" dovranno pervenire entro il
13.12.2008 allegando l'estratto log ed un contributo spese di Euro 10,00 (dieci)
all’Award Manager IZ1DFK c/o Sezione ARI Loano -casella postale n. 16 – 17025
LOANO (SV), le ricariche PostePay sono accettate previo
accordi, scrivendo via e-mail a segreteria@ariloano.it
Note: La stazione speciale
marconiana IY1EY verra’ attivata su tutte le gamme ed
in tutti i modi , ma sara’ valida ai fini del Diploma solo in 40 e
I
collegamenti in CW con IY1EY e le stazioni appartenenti alla sezione di Loano
sono validi anche per il conseguimento del diploma permanente “Marconista". Il
regolamento e l’elenco dei soci e’ riportato sul sito web www.ariloano.it nella sezione “marconiclub”,
sempre sul sito verranno pubblicate le richieste dei Diplomi pervenute e la
classifica finale della Manifestazione
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7.
Guglielmo
Marconi:
duello
italo-svizzero
Il manifesto di
protesta di Sasso Marconi
Non c’è
pace per la storia di Guglielmo Marconi, si va dal tentativo russo di
accreditare Popov come l’inventore della radio, alla grave scorrettezza della
Svizzera che vuole
scipparci il luogo degli esperimenti del nostro scienziato.
"Patrimonio mondiale
delle Telecomunicazioni": è il titolo che è stato conferito al comune elvetico
di Salvan. Ovviamente il riconoscimento, per gli esperimenti di Guglielmo
Marconi in Vallese, ha irritato l'Italia.
Nella
bacheca del municipio di Sasso Marconi, insieme agli annunci comunali, ci sono i
ritagli dei giornali che anche a livello nazionale si interessano alla vicenda.
Titoli in cui parla anche di "scippo".
Di chi?
Addirittura di Guglielmo Marconi, Premio Nobel e scopritore delle
telecomunicazioni senza-filo, unanimemente conosciuto come "il padre della
radio". E chi lo ha scippato? Il comune vallesano di
Salvan.
Venerdì
26 settembre, addirittura alla presenza del Presidente della Confederazione
Pascal Couchepin e del corpo diplomatico accreditato a Berna, Salvan è stata
insignito dal primo riconoscimento internazionale quale località "Patrimonio
mondiale delle Telecomunicazioni".
Un titolo
assegnato dall'Unione internazionale delle telecomunicazioni (UIT), agenzia
dell'ONU per le telecomunicazioni, sulla base del soggiorno e degli esperimenti
condotti nella località svizzera da Guglielmo
Marconi.
La
rivolta di Sasso Marconi
Un gesto
che a Sasso Marconi, il comune d'origine dello scienziato italiano, ha suscitato
irritazione e polemiche. "Abbiamo inutilmente chiesto a Salvan e all'UIT, prove
concrete storico-scientifiche del soggiorno di Marconi in Svizzera: non le hanno
fornite e a tutt'oggi non ci risulta che lo scienziato sia mai stato a Salvan",
dice la sindaca Marilena Fabbri, eletta sulle liste del
centro-sinistra.
"Ci siamo
sentiti toccati sull'orgoglio. La primogenitura degli esperimenti marconiani nel
nostro comune è fuori discussione. Dovevamo dunque lanciare un forte messaggio".
E c'è riuscita. Si è rivolta a Roma, che ha cancellato la presenza
dell'ambasciatore italiano alla cerimonia di
Salvan.
"Abbiamo
chiesto e ancora speriamo di poter collaborare con Salvan per stabilire la
verità storica", le fa eco il presidente della Fondazione Marconi, Gabriele
Falciasecca.
Cinquemila visitatori
percorrono ogni anno le stanze del Museo Marconi a Sasso Marconi che, con
documenti e soprattutto strumenti d'epoca, ripercorrono le tappe che
consentirono all' "autodidatta" Guglielmo Marconi di
realizzare una scoperta fondamentale per lo sviluppo
dell'umanità.
L'ONU
nel mirino di Sasso Marconi
"Non c'è
dubbio, nelle stanze di Sasso Marconi il giovane scienziato effettuò gli
esperimenti più importanti, da questa casa partì il primo messaggio radio della
storia, e se c'era una località che avrebbe dovuto ricevere il riconoscimento
dell'ONU questa era indiscutibilmente Sasso
Marconi".
"È vero
che lo scienziato viaggiò moltissimo, lasciando tracce in varie parti del mondo,
dove sono nate associazioni e fondazioni a lui dedicate. Ma sono tracce
comprovate. Mentre nulla indica finora che sia passato anche da Salvan. Sul
piano storico-scientifico non può certo bastare un'intervista realizzata 40 anni fa dalla radio svizzero-francese con un presunto
testimone. Per questo stupisce la decisione
dell'UIT".
Più che
nei confronti del villaggio vallesano "premiato", c'è
infatti incomprensione e disappunto nei confronti dell'iniziativa delle
Nazioni Unite. "Ma l'ONU non sarà mica il padreterno", risponde seccato un
cittadino intervistato sulla piazza: "Guglielmo Marconi è nostro, la verità è
che gli svizzeri fanno i furbi, e in questi casi di mezzo ci sono sempre i
soldi".
Nel 2009
sarà celebrato il centenario dell'assegnazione del Nobel a Marconi, e qui si
sospetta che Salvan possa attirare più turisti entrando nel circuito del
"percorso marconiano". Di mezzo, dunque, non ci sarebbe soltanto l'orgoglio
nazionale.
La
principessa Marconi si oppone
Ma il
dissenso più severo arriva da Elettra Marconi, la figlia dello scienziato, che
ha dichiarato: "Si tratta di un falso storico, mia madre è rimasta vedova per
oltre 50 anni, scrisse un libro di memorie che ho fatto tradurre anche in
inglese, le sono stata sempre vicina, e lei non mi ha mai parlato di
Salvan".
La
"principessa Marconi" (titolo nobiliare che le deriva
dal matrimonio) denuncia anche un fatto grave: nel corso della sua unica visita
nel villaggio svizzero, circa due anni fa, tentarono di farle scrivere il
contrario in una lettera già redatta in francese.
"Mi
rifiutai, nel modo più categorico, ribadendo che mai avevo sentito parlare del
villaggio svizzero". Aggiunge che si sentì "strumentalizzata"
per poi concludere: "Non voglio essere nemica di nessuno; il mio dovere è quello
di portare testimonianza sull'eccezionalità della figura di mio padre e delle
sue scoperte: Guglielmo Marconi appartiene al mondo, perché con le sue
invenzioni ha aiutato l'umanità intera".
La
Svizzera si difende
Un duello
con qualche ripercussione diplomatica, dunque. Anche se ora il Comune di Sasso
Marconi distribuisce con evidente soddisfazione una nota di Palazzo Chigi in cui
si riportano le assicurazioni fornite al governo di Roma dal presidente della
Confederazione, Pascal Couchepin.
Si dice
che il consigliere federale abbia "riconosciuto l'opportunità di chiarire la
rispondenza dei fatti storici in questione, precisando al riguardo l'estraneità di Berna a qualsiasi tentazione di voler mettere
in dubbio l'assoluta primogenitura degli esperimenti italiani di
Marconi".
A Sasso
Marconi ringraziano. Ma di sicuro non considerano chiusa la
vicenda.
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8.
Da
I3MKH Mirko Boscolo
Le
conferme di i3mkh
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9.
Da
Giovanni Giol IV3AVQ
37°
Meeting Alpe Adria
Domenica
9 novembre 2008, ore 9.00
Presso
la sala del Circolo Ricreativo (C.R.E.) ENEL in via A.
Diaz 8/a, Udine
Relazioni
Tecniche
. PM-SDR
Progettazione e realizzazione di un piccolo ricevitore SDR a basso costo in
grado di ricevere tutta la banda HF.
A
cura di Martin Pertner IW3AUT
. La
FSEN, Rete Sismica Sperimentale del Friuli, attività ed
autocostruzioni
A
cura di Riccardo Rossi IV3NQS
. ATV –
L’aggiornamento della rete e nuove potenzialità.
A
cura di Alessandro Nicli IW3RMR
. D-STAR
La rete digitale voce e dati per i radioamatori
A
cura di Massimo Mauro IW3QOJ
……. ed altro ancora
Premiazioni stazioni
italiane contest Alpe Adria 2008
Seguirà
il pranzo presso un noto ristorante del centro cittadino, (il prezzo indicativo
è di 25€)
Un
cordiale invito a tutti a partecipare
per maggiori dettagli ed
aggiornamenti sul meeting, informazioni su come raggiungere il loco ed
altro, consultare il sito
della sezione all’indirizzo:
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10.
VI°
Mostra Mercato Nazionale di Terni
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11.
Nuovo
osservatorio europeo
Caccia
alle misteriose onde gravitazionali
L'Einstein
Telescope avrà una sensibilità cento volte maggiore rispetto agli attuali rilevatori
E’ una
delle imprese più difficili e affascinanti che fisici e
astrofisica abbiano davanti e nonostante la mancanza di successi
insistono per arrivare ad un risultato. Stiamo parlando della caccia alle onde
gravitazionali per le quali gli scienziati italiani
hanno una tradizione che risale a Edoardo Amaldi e all’Università di Roma dove
da tempo si lavora su questo fronte. Inoltre, vicino a
Pisa è in attività l’antenna Virgo nato da un progetto dell’Istituto nazionale
di fisica nucleare assieme agli scienziati francesi. E questa stazione condivide
il lavoro con i tre interferometri americani LIGO, ampliando le possibilità di
intercettazione.
IN EUROPA
- In Europa è in funziona anche un altro osservatorio,
GEO600, nato da una collaborazione tra tedeschi e britannici. Ma nonostante i
grandi sforzi internazionali finora le famose onde gravitazionali sono sfuggite
alla cattura. Queste sono previste dalla teoria generale della relatività e
dovrebbero essere emesse da un corpo materiale accelerato, un po’ come una carica elettrica accelerata lancia onde
elettromagnetiche. Tali onde, poi, dovrebbero diffondersi nello spazio
attraverso un gravitone. Finora né le onde né il gravitone sono stati rilevati
con sicurezza.
EINSTEIN
TELESCOPE - Per affrontare con mezzi più adeguati la sfida il settimo programma
quadro di ricerca dell’Unione Europea ha assegnato tre milioni di euro per uno
studio preliminare dell’Einstein Telescope, cioè un osservatorio europeo
specificatamente dedicato alla ricerca delle onde gravitazionali. «E’ la terza
generazione di questo tipo di osservatori ed avrà una sensibilità cento volte
maggiore rispetto agli attuali rilevatori», nota Michele Punturo, coordinatore
scientifico del nuovo progetto. «Oltre a consentire la verifica della teoria
della relatività generale – aggiunge Harald Luck, vicecoordinatore scientifico
dello strumento – l’osservazione delle fantomatiche onde permetterebbero per la
prima volta di dare uno sguardo alla prima infanzia
dell’Universo».
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12.
IZ2MIL
stazione ANGET della
Lombardia
Radioamatori
del GENIO MILITARE
I°
Rgt. Trasmissioni di Milano
IW2ODY
Luigi Zuccotti
Dopo
aver ottenuto il "nulla osta" dell'Autorità Militare ed avere presentata la
richiesta al Ministero delle Comunicazioni, il I° Rgt. Trasmissioni, con sede in
Milano nella Caserma S. Barbara, il 10 novembre 2002 si ottenne la licenza, di
3a Classe n° 05992, per l'impianto ed operare una stazione di radioamatore, con
l'ambito nominativo IZ2MIL
Fra
gli scopi di questa stazione radio vi è quello di effettuare collegamenti con
aliquote del Reparto impegnati fuori area, senza ausilio di apparecchiature
satellitari; l'impiego a favore
La prima
stazione radioamatoriale militare fu creata alla Scuola Trasmissioni della
Cecchignola di Roma con nominativo I1MIL,
purtroppo poi la stazione
decadde e con essa anche il nominativo e il suffisso speciale MIL per le
stazioni militari, oggi non più previsto..
=================================================================================
13.
Da:
ik0zcw Alberto
Corso
di preparazione per gli esami di patente a Roma
Lodevole
iniziativa a Roma da parte di I0YCB Bruno, che come tutti gli anni organizza un
Corso di preparazione all’Esame Ministeriale per ottenere la Patente di
Operatore Radio di Stazione di Radioamatore.
-Il Corso
di preparazione all’Esame Ministeriale per ottenere la Patente di Operatore
Radio di Stazione di Radioamatore si svolgerà in Via Appia Nuova 138 Roma “
Metro A fermata San Giovanni / fermata Piazza dei Re di Roma “ il mercoledi'
dalle ore 19.30 alle 20.30, con inizio il 5 Novembre 2008 e termine a Maggio
2009.
Gli
argomenti che saranno trattati:
Elettrotecnica
Radiotecnica
Codici
Internazionali
Codice
Morse (modo uditivo che visivo)
Codice
Morse per chi lo richiede, anche in trasmissione (non
richiesto per gli Esami)
Nozioni
d’informatica
Prova
pratica d’attivazione“Stazione Radioamatore”con l‘apprendimento del Linguaggio “
Deontològico “ pertinente della categoria.
Prove di
laboratorio,con strumenti analogici che digitali.
Le
lezioni saranno semplici et intuitive, di facile apprendimento.
-
Coloro che sono interessati, possono prenotarsi contattando
I0YCB
Op. Bruno
Tel/Fax
06 70474979 Cell. 338 2139757
E.Mail
telegrafia@libero.it P. O. Box 4001
- 00100 Roma Appio
=================================================================================
14.
Da
IK8JZK Ruggero Billeri Napoli
INTERFEROMETRO
Tutte
le scuole di Guerra Elettronica insegnano ai loro allievi in caso di
belligeranza come disturbare le trasmissioni Radio su qualsiasi frequenza esse
operino, per l'Italia la scuola di Guerra Elettronica si trova ad Anzio (RM) ed
è gestita dall'Arma delle trasmissioni. In dette scuole viene insegnato: quali tipi di antenne usare direttive, long
wire, dipoli ecct.
ed
i principi basilari di oscillatori di alta
frequenza
per
generare il disturbo radio. Uno dei più semplici oscillatori di alta frequenza atto a generare numerose frequenze
armoniche è costituito da un doppio triodo con le griglie collegate a massa e
due condensatori da 250 Kpf connessi alle due griglie e rispettivamente connessi
dalla grglia del triodo n.1 alla placca del triodo n.2, la griglia del triodo
n.2 invece sarà connessa alla placca del triodo n.1. questo incrocio di
connessioni dei due condensatori porta in oscillazione il doppio
triodo
generando
numerose armoniche della frequenza fondamentale un circuito risonante in serie
che si diparte tramite apposito condensatore dalle due placche dei due triodi connesse in parallelo tra loro
per selezionare l'opportuna frequenza armonica (vi sono appositi circuiti
quadruplicatori, triplicatori e per tre volte raddoppiano la frequenza
fondamentale portandola così a 96 volte la frequenza iniziale) tutto questo
per poterla così amplificare
ulteriormente mediante valvole di
potenza e irradiarla con apposite
antenne.
Le
scuole di Guerra elettronica insegnano inoltre come intercettare e prevenire
disturbi radio dalla parte avversa mediante radiogoniometri mobili e facendo
opportune triangolazioni.
Cordiali
saluti ai lettori del Radiogiornale.
Da
ik8jzk Ruggero NA
=================================================================================
15.
Da:
ik0zcw Alberto
FORUM
D-STAR REPUBBLICA DI SAN MARINO
DOMENICA
16 NOVEMBRE 2008
Ore 10.00
incontro e introduzione da parte del presidente dell’ARSM T77J
Ore 10.30
Relazione generale sul D-Star Domenico Pitasi IW2KDS
Ore 11.30
Relazione sul software da usare con il D-Star Antonio Esposito IW2OAZ
Ore 12.30
Pausa pranzo
Ore 15.00
Relazione sul DV DONGLE Adriano Basile IZ2EAT
Ore 16.00
Relazione sulle esperienze personali del D-Star Ettore Rossi IZ2LRW e Mauro
Scandroglio IW2KVT
Ore 17.00
Fine lavori
Durante
il corso delle relazioni, verranno approntate delle
prove pratiche.
Partecipanti:
IZ2LRW
Ettore Rossi
IZ2EAT
Adriano Basile
IW2KVT
Mauro Scandroglio
IW2OAZ
Antonio Esposito
IW2KDS
Demetrio (noto Mimmo) Pitasi
Per
qualsiasi informazione cliccare sul link sottostante:
http://www.arrsm.org/info%20ita/D-star.aspx
=================================================================================
16.
Da:
Bartolo IZ7HNO
E.R.A.
Taranto chiusura campagna A.I.B. a
Bari
Il giorno
5 Ottobre alle ore 06:30 siamo partiti ,a tener alto l'onore e la fede in quel
che crediamo ,15 persone tutti appartenenti all'E.R.A. Tranto . Confesso che il
sonno o meglio Morfeo si faceva sentire , ma nulla di
particolare , partiti con la nostra carovana alla volta di Bari
.
Arrivati
sul posto abbiamo omnato le nostre asttrezzature composte da due bibanda THD700 e un Kenwood TS2000 , antenne due
verticali una per le VHF e UHF una per le frequenze in VHF piu' alte ,
un'antenna long wire per le frequenze decametriche . Okkio all'occhiello la
valiggetta per A.P.R.S. sempre attiva
.
Abbiamo
cominciato le trasmissini , ci hanno fatto psizionare
alle spalle del palco dove il Dott. Bertolaso ha fatto il discorso .
Alla
fine della manifetsazione il dott Bertolaso ci ha in contrato, ci ha ringraziato
di quello che la sezione E.R.A. Taranto ha fatto in questi mesi per la lotta
agli incendi
.
Finiti i
festeggiamenti siamo rientrati , è questa la vera radio
è questo quello che facciamo per tutti . Grazie mille per la vostra
attenzione .
Per
guardare le foto degli eventi in tempo reale della nostra sezione E.R.A. Taranto
consultate il sito www.iz7hno.it www.erataranto.it
IL NOSTRO
MOTTO??
Cio' che
per gli altri è futuro per noi è presente
=================================================================================
17.
Da:
I8IEM Alfredo Migliaccio
Sylent
Key I8EMG
Carissimo
Paolo ti informo della dipartita di Franco Guglielmelli I8EMG. - So che era
anche tuo amico . Ti prego di voler inserire sul
Radiogiornale la notizia.
Un
Radioamatore vero, un valente tecnico che si è sempre prodigato per la comunità
radioamatoriale ci ha lasciato, lo ricorderemo sempre con affetto e con un nodo
alla gola esprimiamo alla famiglia le più sentite condoglianze del Radiogiornale
e dei Radioamatori che lo conoscevano.
=================================================================================
18.
MERCATINO
RADIOAMATORIALE
Da:
Marco Lento sglent@tin.it
Stazione TV canale H2 (
224,25 Mhz ) 600 mW; ingresso SCART, audio AUX,
microfono ambientale, antenna trasmittente a dipolo, accessori, pronta a
trasmettere, max portata finora conseguita Km 17, invio foto a richiesta, VENDO ad Euro 190,00
compreso contrassegno. Marco Lento
Tel.
090-51281 ( ore 15 ) E-mail: sglent@tin.it
>>>>>>>>>>>>>>>>>
Vendo
causa inutilizzo,Trasponder ATV 1200/10.000 completo di antenna fessurata,
doppio pannello di ricezione, mai entrato in funzione, disponibile anche a
scambio con ricevitore scanner.
IK1SLO
Gabriele
347
451 79 86
0173.283690
>>>>>>>>>>>>>>>>>
Da:
Vincenzo [iradiom@hotmail.com]
Per
cessata attività OM vendo tutto il materiale rimastomi:
- 5
valcole vetro RTC QB3,5/750GA (=4-250A), NUOVE ancora inscatolate e mai aperte
- 2
valvole vetro Philips QB3/300GA (=4-125A), NUOVE ancora inscatolate e mai
aperte
- Ventola
assiale PAPST alimentata a 220 V. completa di griglia di
protezione
- Ventola
a chiocciola EBM Made in Germany
-
Strumento analogico fondo scala 15 V. grande 7 euro
-
Strumento analogico fondo scala
-
Strumento analogico fondo scala
-
Strumento analogico fondo scala 15 V. piccolo 5 euro
-
Strumento analogico fondo scala
-
Strumento analogico fondo scala con banda rossa e scritta overload (bachelite)
nuovo ed inscatolato 20 euro
-
Strumento analogico fondo scala 100 microA. (bachelite) piccolo 13 euro
- nr 2
Strumenti analogici fondo scala 20 KV (bachelite) grande 15
euro
- nr 2
Strumenti analogici fondo scala oltre 150 valore numerico con
al centro una banda rossa (bachelite) grande 15
euro
- nr 2
Strumenti analogici fondo scala 50 valore numerico con
al centro una banda rossa (bachelite) grande 15
euro.
- Connect
card GPRS della SONY Ericsson GC-75 20 Euro;
- Pistola
a spruzzo elettrica DECA JET1, ideale per lavori di bricolage e verniciature,
completa di 2 ugelli in metallo uno già montato da
-
Etichettatrice Brother P-Touch 55 nuova ed imballata,
completa di manuale multilingue, batterie già installate e funzionanti e nastro
in dotazione.
- Scanner
Scanny network completo di alimentatore, cavo di collegamento e CD di
programmi/driver 25 Euro;
-
Commutatore switch 2 vie per porte parallele 10
Euro;
-
Cassetto refrigerante con ventola per Hard disk Cooler master DCD4002, permette
di installare un ulteriore Hard disk nel vostro case
già pieno e di tenerlo sempre fresco grazie al dissipatore in alluminio edalla
ventola frontale 25 Euro
-
Supporto auto per telefonini o rtx portatili, completo di ventosa per parabrezza
e supporto per cruscotto (NUOVO) 10 Euro;
-
Macchina fotografica kodak Advantix T550 molto piccola e compatta perfettamente
funzionante completa di batteria ma senza scatola 10
Euro.
Se si acquistano + articoli ed a seconda della cifra spesa regalo materiale vario, per
contatti iradiom@hotmail.com oppure
349/6757630, grazie e 73 de enzo ik7wpg
>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Da:
iret.friuli [iret.friuli@libero.it]
VENDO:
-
ricevitore R 210 inglese (station radio C 11), frequenza 2-16 MHz, senza pellicola della scala,
ecc.
[120
euro]
- radio
transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co.,
frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa
[120
euro]
-
modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn
N.Y., senza accessori, personalmente mai utilizzato,
peso circa
[60
euro]
-
U.S.A.F. Synthesizer, elec freq model EN 358 Manson Laboratories a subsidiary of
Hallicrafters Wilton, conn., personalmente mai
utilizzato, completo del suo power supply model EN 360 Manson Laboratories a
subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn. - ingresso 117 V AC uscita 6,5-28-180
V DC.
[tutto 25
euro]
-
frontalino per BC 603-683 completo d'altoparlante, interuttori,
ecc.
[15
euro]
- cassa
posteriore in ferro per BC 603-683.
[10
euro]
-
autoradio Traffic 3000 per vetture Ford.
[20
euro]
-
autoradio Audiola modello B-
[10
euro]
- U.S.
cable fault locator detector James G.Biddle Co. - Philadelphia 7
P.A.
[80
euro]
-
strumento prova indotti ed avvolgimenti E313-A dell'
Allen Electric & Equipment Co. - Michigan, made in U.S.A.,
ecc.
[80
euro]
-
microfono Philips type LBB 3058/02, completo di scheda Philips type LBB 3160/00,
personalmente mai utilizzato, ecc.
[5
euro]
- sacca
BG 56-A per trasporto stili d'antenna della base MP-48, completa di 5 stili
vari, ecc.
[50 euro]
- mini
paracadute militare forse per razzi di
segnalazione.
[20
euro]
- zaino
Esercito Italiano degli anni '60 utilizzato per portare
vestiario.
[10
euro]
-
zainetto U.S. ML GAS MASK M9.
[20
euro]
-
maschera antigas di colore nero completa di supporto da schiena per bombola,
spallacci, cinghie, ganci, tubi di collegamento, manometro,
ecc.
[10
euro]
-
dosimetro di radiazioni a forma di penna, con clips, scala da
[10
euro]
-
obiettivo SZ-X210 Tokina 70-210mm f/4-5.6 completo di
paraluce, nuovo, mai utilizzato perchè acquistato per errore, adatto per Canon,
ecc.
[170
euro]
- 4 molle
per Fiat Stilo.
[50
euro]
IW3
SID - Andrea
tel. [+39] 3474907504 (ore pomeridiane)
e-mail:
iret.friuli@libero.it
=================================================================================
19.
INFORMAZI
ONI
Inviate
i vostri articoli con e-mail, non con allegati, in formato testo TXT e le
immagini in JPG
GLI
SCRITTI ANONIMI, O CON FIRME NON RICONDUCIBILI AD UN AUTORE CERTO, VENGONO CESTINATI
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