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Numero
212 -
Anno VIII – 16 marzo 2009
Per
comunicazioni, iscrizioni o modifiche nella
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utilizzare il
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scrivere
a: radiogiornale@fastwebnet.it
mettere sempre nome, cognome, nominativo
Sommario:
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1.
Da:
luca.i5ihe
Sacro
e profano (2)…
Caro
Paolo,
non
posso essere che PERFETTAMENTE daccordo con te.
Non
ti nego che mi sono meravigliato anche io quando ho scoperto, avuto la notizia
da colleghi, che anche l’ARI rientrava nei possibili
beneficiari del 5X1000. E come l’ARI, sicuramente anche tante altre ipotetiche ONLUS con scopi non proprio definiti.
Personalmente contribuisco ad effettuare donazioni alla AMREF e alla UNICEF:
questo non mi fa stare meglio, pensando a quei bambini, ma comunque mi da
sollievo e spero che siano in tanti a comportarsi come
me.
So
perfettamente che molte sezioni beneficiano “di una pioggia di Euro e materiali
d’uso” con modalità che spesso sfuggono al controllo. Ma di
fatto i soldi del 5X1000 sono stati destinati all’ARI e, finché nessuno
glieli toglierà per meriti od altri motivi, sono lì, a disposizione. Ma a
disposizione di chi e con quali programmi, mi sono
chiesto?
Allora
io penso: usiamoli. Meglio se, come suggerisci, anche per scopi non proprio
legati alla attività delle sezioni e dei radioamatori in genere, ma assegnamoli
alle sezioni. Fra le possibili valutazioni di merito, anche donazioni
verso più piccole e più localizzate associazioni in aiuto “di chi ne ha veramente bisogno”. E quante altre iniziative
potrebbero essere intraprese! Qualcosa rimanga anche alle sezioni per la loro
attività: chissà che quanto le medesime investiranno non torni utile un
domani.
Concludo
che non riesco ad essere un politicante, né tanto meno sono così cosciente della materia,
non sopporto la burocrazia e mi piacciono poco i furbetti del
quartierino….............
Luca
I5IHE
per
gli amici: Mr.Dots
Nota
della redazione.
Ecco
alcune delle associazioni che fanno veramente del bene
Per
devolvere gratuitamente il 5X1000, il contribuente può dunque destinare la quota
relativa della sua imposta sul reddito delle persone fisiche,
relativa al periodo della dichiarazione, apponendo la firma in uno dei
quattro appositi riquadri che figurano sui modelli di dichiarazione (CUD; 730/1-
bis; UNICO persone fisiche).
Per
quanto riguarda i soggetti di cui alle lettere a), b) e c) della legge 23
dicembre 2005 n. 266, articolo 1, comma 337, oltre alla firma, il contribuente
può altresì indicare il Codice Fiscale dell’Ente o Associazione cui vuol
devolvere la somma.
Per
trovare il Codice Fiscale, basta andare su un motore di ricerca, tipo Google e
digitare CF e il nome dell’Ente o Associazione presenti nell’elenco dei
beneficiari.
Intanto,
a dimostrazione di quanto rischiano i volontari delle Associazioni umanitarie,
la
notizia che
tre
operatori della sezione belga di Medici
senza Frontiere, tra cui il medico italiano Mauro
D'Ascanio,
originario di Vicenza, sono stati sequestrati nella regione sudanese del
Darfur.
Gli altri ostaggi sono il medico francese
Raphael Meonier (coordinatore della missione) e l'infermiera canadese Laura
Archer. D'Ascanio, 34 anni, era in Sudan da sei mesi. Fortunatamente
dopo 4 giorni i rapiti sono stati liberati.
Ma
il 5X1000 anche a bocciofile, birrerie e all’ARI
che
non sono certo organizzazioni umanitarie!
La
Finanziaria
ha riproposto la possibilità per i contribuenti di destinare una
quota pari al 5 per mille dell’Irpef a finalità di interesse sociale. Ma cosa si
intende per “sociale”
?
Il
c.d. decreto “milleproroghe”, ha integrato e modificato la Finanziaria
estendendo la possibilità di accedere al beneficio anche alle fondazioni
nazionali di carattere culturale e alle associazioni sportive dilettantistiche
riconosciute dal CONI (D.L. 31/12/2007 n° 248 art. 45,
comma 1, convertito nella Legge n° 31 del
2008).
Quindi
non solo volontariato e salute: la lista dei destinatari
comprende anche le associazioni sportive, ed è triplicata.
Birreria
T.n.t. di hiedo, Deborah Fitness Club di Porto Santo Stefano, Energia Che Ruota
di Chieri. Tre nomi a caso in uno sterminato nuovo elenco di destinatari del
5x1000, in cui compaiono anche più di duecento bocciofile, dalla Bepi Verdolin di Padova alla Combattenti di Como, una
discreta rappresentanza di Dopolavoro ferroviario e svariate Dance and music.
Possibile, sì. Il nesso fra la birreria (con biliardo probabilmente), l’energia
rotante e le bocciofile di tutto il Paese è lo Sport che dallo scorso anno fa
concorrenza a Volontariato, Ricerca e Salute per aggiudicarsi
la firma dei contribuenti in fondo alla dichiarazione dei redditi. La
“firma che non costa nulla”, come recita lo slogan di un’associazione non
profit. Ma vale centinaia di milioni di euro. Settecento milioni negli ultimi
due anni, grazie a un contributo medio procapite di 25 euro. Per il 2008 c’è una
torta di 380 milioni di euro e un’immensa platea di destinatari, il triplo del
2007: sotto la (nuova) voce Sport si contano infatti
45.800 indirizzi, più della metà del totale, più dei 34 mila enti del
volontariato. I campioni del no-profit come Airc, Telethon, Unicef ed Emergency
devono fare i conti con la concorrenza dei vari Bolero
club di Jerzu o Dilettanti pesca di Nervi e l’inevitabile effetto collaterale
sarà la polverizzazione del Cinque per mille.
UNA
PIOGGIA DI MICROIMPORTI
«Saranno
sempre di più i microimporti, già per il 2006 un migliaio di soggetti hanno
ricevuto donazioni inferiori ai 50 euro». Come si sono inserite bocciofile e
birrerie accanto ai “save the children” e agli istituti di ricerca? Articolo 45
del decreto legge 248/2007: le associazioni dilettantistiche riconosciute ai
fini sportivi dal Coni diventano possibili destinatari
del 5 x 1000. Detto fatto: il Coni ha consultato il suo
Registro e ha fornito l’elenco all’Agenzia delle entrate. Adesso tocca ai
contribuenti scegliere chi sostenere (elenco sul sito www.agenziaentrate.gov.it ). In
fondo alla dichiarazione – Cud, 730, Unico – possiamo mettere la firma in una
delle quattro caselle del 5x1000, per sostenere una specifica associazione
occorre indicarne il codice fiscale, senza questo dato il denaro che devolviamo
andrà al settore e sarà distribuito ai soggetti (di quel settore) più “votati”.
L’anno scorso il maggior numero di preferenza è andato all’Airc (più di un
milione), alle associazioni Auser di volontariato (256mila) e all’Unicef (circa
251mila), e poi ad Acli, Emergency, Medici senza frontiere, Fondazione
Piemontese per la ricerca sul cancro, Fondazione San Raffaele, Ail e Inipa. La
prima classifica “sportiva” la conosceremo quest’anno. Intanto nella lista
infinita di bocciofile & co. Hanno provato ad entrarci in molti, chiedere ai
centralinisti del Coni per credere. C’è stato un notevole incremento degli
affiliati. Ma sono state ammesse soltanto le associazioni sportive
dilettantistiche che risultavano presenti sul Registro il 24 marzo», garantisce
il Coni. “Soltanto” quelle 45.800. Poteva e potrebbe,
l’anno prossimo, andare peggio.
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2.
Da:
Giuffrida Sergio iz3cnm
Commento
su Pescaraonline.net
Al
sig. Romano Di Bernardo
via S.
Silvestro, 132 - 65129 Pescara (ITALIA)
tel.
085.9432165 - info@pescaraonline.net
Egr. sig.
Di Bernardo,
non mi
sembra di conoscerLa e, pertanto, mi permetta di usare la terza
persona.
Mi
perdoni se La disturbo, forse per un eccesso di zelo, e se Le scrivo
direttamente.
Alcuni
amici radioamatori, tra questi alcuni soci ARI, mi hanno segnalato un Suo
commento apparso sul sito pescaraonline.net.
A detta
di questi solerti radioamatori il contenuto del Suo commento ha delle
incredibili assonanze riconducibili in qualche modo alla mia
persona.
Mi sono
permesso di consultare il sito da Lei amministrato e ho estrapolato, in
particolare, questo passaggio:
Questi
cercano di nuocere, a chi ha avuto la fiducia della maggioranza, con azioni
ingiuriose al riparo dell’anonimato (fino a qualche tempo fa).
Poi, come
sta accadendo, gli stessi escono allo scoperto con firma, indirizzo, telefono,
titoli (manca solo il loro DNA) ma usano termini meno
dirompenti e offrono addirittura “generosamente” e gratuitamente anche la loro
consulenza ai poveri Soci ARI in balia dei nuovi organi
direttivi.
Invece di
riconoscere la vittoria dell’avversario, chiudere con la “campagna elettorale”
ormai passata e riflettere sugli errori alla base della loro sconfitta, questi
“giapponesi” hanno abbandonato gli spazi telematici da cui sparavano le loro
quotidiane raffiche di veleno e si sono trasferiti altrove con armi e bagagli.
E, data la mancanza di motivazioni solidali che caratterizzava il loro gruppo,
hanno anche abbandonato al loro destino quei pochi simpatizzanti che avevano
creduto in loro.
Non ne
faccio una questione personale, ci mancherebbe altro.
Anche
perchè quel Suo commento potrebbe adattarsi a tutti o a
nessuno.
(Anche Lei, ad
esempio, in homepage del sito, pubblica indirizzo e
telefono.)
Tuttavia
il suo commento, per una incredibile coincidenza, segue
temporalmente alcuni miei articoli sul RadioGiornale e sul forum di ARIFidenza,
tanto da indurre i lettori ad associare i due
eventi.
Se scrivo
sul RadioGiornale è perchè sono convinto che il RadioGiornale rappresenta al
momento l'unico, gratuito, serio e completo organo informativo per tutti i
radioamatori anche soci ARI. L'amico Paolo Mattioli è talmente rigoroso nella
pubblicazione degli articoli che li pubblica esattamente come gli
arrivano...errori di battitura compresi! HI!
Non mi
sento ne un radioamatore di serie B, ne un
"giapponese". Non percepisco
alcunchè dall'amico Paolo Mattioli e se mi fosse chiesto un contributo per il
RadioGiornale sarei più che felice di darlo. Ma per adesso il RadioGiornale è
gratuito (HI).
Ripeto,
non ne faccio una questione personale ma di
principio.
Innanzi
tutto non comprendo per quale motivo Lei trova deplorevole che un radioamatore
metta "generosamente" al servizio di altri radioamatori le proprie competenze.
Non lo farebbe anche Lei?
Ma mi
risulta ancor più incomprensibile la Sua ironia sull'aspetto "gratuito" come se
la disinteressata disponibilità fosse un peccato
mortale...
Se così
fosse allora siamo tutti
peccatori!
Allora mi
chiedo il perchè di questa Sua intransigente posizione. Forse il sito
pescaraonline.it è a pagamento?
Oppure la
sua cultura è diffidente nei confronti del "gratis"?
Se non le
piace quanto viene pubblicato sul RadioGiornale o sul
Forum di ARIFidenza, non ha che da evitare di leggerlo.
Se non le
piace che io o chiunque altro, offriamo ad altri radioamatori, gratuitamente, la
nostra disponibilità,
non ha che da usare uno qualsiasi dei miei riferimenti anagrafici
e fare una donazione volontaria e anonima.
Le
garantisco che sarebbe ben accetta...............
Forse
sarebbe più interessante, proficuo e altruista che Lei la smettesse di
pontificare dall'alto del Suo sito di cristallo e oro, e scendesse quì, in mezzo
ai radioamatori comuni mortali, per sentire quali sono i loro problemi, le loro
aspirazioni, commenti e (perchè no?) critiche.
E ancor
più gradita sarebbe la Sua disponibilità, "generosa e gratuita", a meglio
spiegare a chi legge, di cosa parla e a chi si
rivolge.
La
criptologia e la criptografia sono cose da eletti studiosi e fra questi mi
permetto di segnalarLe il prof. Filippo Sinagra,
massimo esperto europeo sull'argomento, dal quale mi onoro essere chiamato
"amico".
La
lascio dedicandoLe un vecchio proverbio ZEN:
"I PONTIFICATORI SONO COME LE NUVOLE. PASSATE TORNA IL
SERENO"
E, per
fortuna, decine e decine di radioamatori, che non la pensano come Lei
continueranno a essere disponibili gratuitamente e a
scrivere sul RadioGiornale.
Saluti
IZ3CNM
(tutto il resto omesso per non urtare la Sua
suscettibilità).
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3.
Da:
Giuffrida Sergio iz3cnm
A
proposito del sito ARI
Caro
Paolo,
dopo la
sorpresa del "concorso/appalto" apparso sul sito dell'ARI Cosenza, molti soci mi
hanno esternato alcune perplessità sul sito "provvisorio"
dell'ARI.
Alcuni si
chiedono, ad esempio, come mai i bollettini DX vengano
pubblicati su RR (e quindi probabilmente remunerati) quando potrebbero essere
gratuitamente pubblicati sul sito ARI anche se provvisorio. Altri chiedono come
mai i verbali vengano inviati ai CC.RR., con il rischio
di perdita delle informazioni, quando, pubblicati sul sito, avrebbero il grande
vantaggio dell'immediatezza della consultazione.
In un
caso e nell'altro non sono stato in grado di dare una risposta e spero che Tu o
qualche lettore del RadioGiornale possiate
rispondere.
Mi
soffermo invece su un piccolo particolare. Sul sito provvisorio dell'ARI è consultabile lo Statuto che, però, mi pare non
contenga gli ultimi aggiornamenti.
L'art.
13.1 del regolamento di attuazione, in particolare, visibile sul sito, mi sembra
quello vecchio ante modifiche del 2005-2006 (non posso essere più preciso perchè
all'epoca non ero socio).
13.1
- E' incompatibile, per il Socio A.R.I., l'appartenenza
ad altre Associazioni similari italiane che svolgano attività in concorrenza od
in contrasto con quelle dell'A.R.I. (1)
Sono
quasi certo che è intervenuta una modifica che
applicava tale incompatibilità ai soli dirigenti.
Approfitto, dunque,
del radiogiornale per un appello ai soci se abbiano
notizie in tal senso con la certezza che la risposta possa interessare molti
soci o aspiranti tali.
Saluti
IZ3CNM
Sergio
Giuffrida
(titoli,
indirizzi e recapiti telefonici sono omessi per non urtare la sensibilità di
qualche "presidente").
Nota
della redazione
Le
“difficoltà” nel varare il sito ARI denota una chiara
incapacità del CDN a prendere le decisioni con le responsabilità che un gruppo
dirigente dovrebbe normalmente assumersi in casi del genere, che sono, tra
l’altro, di poco conto. Si evidenzia una sorta di timore reciproco per la paura
di prestare il fianco a critiche. Insomma appare evidente che si teme che quello
che è stato stigmatizzato in un recente passato per accusare altri, oggi si
possa ritorcere contro! Si è messo
in moto insomma un meccanismo diabolico che rischia di condannare
all’immobilismo l’Associazione.
Inoltre
nel sito “provvisorio” ARI, tutti i giorni viene
pubblicato (riprodotto col copia/incolla) il notiziario ANSA Sport News, di cui
sotto riportiamo l’intestazione, commettendo una grave violazione alla Legge sul
Diritto d’Autore (Copyright). Infatti viene specificato
“FOR PERSONAL USE ONLY” e ovviamente riproducendo il notiziario su un sito
pubblico viene commessa una illegalità perché non si tratta più di un uso
personale. Pur tenendo conto della grande passione per lo sport del CDN, che
evidentemente travalica quello per la radio, (di cui nel sito non si parla
proprio) rileviamo che una grande Associazione, per di più Ente Morale, dovrebbe
rispettare le leggi vigenti!
Sport
Updated
every day –
FOR PERSONAL USE ONLY
|
=================================================================================
4.
…
e mentre un’ Associazione radioamatoriale italiana,
(con un onnipresente CDN studioso di “Etica” e del Bancomat (intonso e vergine
HI) del precedente gruppo dirigente, “bonificatore” (col DDT?) del sodalizio
(che frase infelice!) alla stregua di Mussolini nella palude Pontina, affetto da
“presenzialismo acuto”, (con l’inevitabile corollario di spese e pernottamenti),
lasciandosi passivamente e senza colpo ferire, sfilare sotto il naso i 70 MHz e
gran parte delle UHF, perchè tutto preso a cercare di dimostrare quanto erano
“cattivi”, “inetti” e “paludosi” gli amministratori del vecchio CDN, attuando di
conseguenza anche una sorta di “pulizia etnica” sospendendo un consigliere della
minoranza (che non viene però
nominato), reo, a quanto si sussurra, (brutta cosa quella di sussurrare!)
di nefandezze tali da far impallidire
il più incallito dei delinquenti (ma a lui e a noi le accuse non sono
state comunicate!), una associazione minore, la Polopositivo, che non vanta
certamente sia come uomini che come mezzi,l’importanza della precedente, si
impegna invece nel suo piccolo, seriamente, nella tutela degli interessi dei
radioamatori, ottenendo anche dei risultati!… Intanto sul fronte dei problemi
sta per aprirsi quello serio dei nominativi, ormai in via di ultimazione: siamo
arrivati infatti a IZ0R.. e si sono raschiati tutti i barili riutilizzando i
nominativi, molto spensieratamente in zone diverse. Che proposte intendono fare
le Associazioni, soprattutto l’ARI, per risolvere il problema, creando un
sistema destinato a durare, o si preferisce ancora una volta lasciar fare al
“manovratore” che magari in modo burocratico ci scodellerà un altro pastrocchio
come quello attuale ?
Da
Carlo Buggio Radiopolopositivo
Comunicato
dell’Associazione Radipolopositivo
COMUNICAZIONE
INERENTE IL PROBLEMA DELLE ATTIVAZIONI IN BANDA 430 / 432 MHZ DA PARTE DEL
TITOLARE OP
MILANO,
3 MARZO 2009 CIAO PAOLO, TI INVIO UNA BREVE RELAZIONE IN MERITO AD UNA
TELEFONATA CHE HO AVUTO CON L'ING AGELLO MIN COM INERENTE LA PROBLEMATICA DELLE ATTIVAZIONI IN 430 MHZ SALUTI CIAO
CARLO BUGGIO
Nel
pomeriggio di mercoledì 25 febbraio u.s.,
in una
comunicazione telefonica della scrivente Associazione, la Direzione Gestione e
Pianificazione delle Frequenze nella persona dell’ Ing. Agello ha comunicato
l’intenzione del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per le
Comunicazioni, di creare un coordinamento tecnico tra il Ministero della Difesa
titolare in primario della fetta 430/432 e il Dipartimento delle Comunicazioni
ivi compresi gli Ispettorati Territoriali.
La
principale funzione di questo “coordinamento” sara’
quella di rendere possibile la comunicazione preventiva evitando cosi
sanzioni a danni del Responsabile della stazione ripetitrice che ovviamente non
si puo’ rendere conto di andare a disturbare la dove nella propria installazione
sull’ uscita di un canale del ripetitore radioamatoriale venga posto da parte
del Titolare del servizio primario l’ingresso della propria rete.
Considerato la
necessita’ “tecnica urgente” visto che, sono gia’ state effettuate le prime
disattivazioni, la scrivente Associazione ha inviato sia alla Direzione
Pianificazione e Gestione delle Frequenze che alle Associazioni una bozza di
ipotesi dello spostamento provvisorio delle uscite dei ripetitori per rendere
possibile da parte di tutti Radioamatori il proseguo,
senza sanzioni, dell’attivita’ concernente l’installazione e l’esercizio delle
stazioni ripetitrici nella banda dei 430 mhz.
Tale
bozza e’ conforme a quanto previsto dal vigente Piano Nazionale di Ripartizione
delle Frequenze approvato con Decreto il 13 novembre 2008.
Rimaniamo
in attesa di comunicazioni da parte del Ministero che
anticipatamente ringraziamo per la collaborazione.
Un
documento a cura della “Direzione Analisi Istituzionale”
Organizzazione
di Volontariato Associazione Nazionale Radioamatori Polo Positivo
Sul
tema riceviamo e pubblichiamo
Da:
Luca IW6CAU
Problemi
430
Salve
ho letto l'articolo sui problemi dei 430, secondo me
sarebbe ora che applicassero le normative UE che prevedono 432 - 439 ad uso
primario per i Radioamatori, negli altri campi tv radio e servizi lo stanno
facendo, noi siamo totalmente ignorati, saluti da
Luca.
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5.
LA
VELOCITÀ RESA POSSIBILE DA UN RIVESTIMENTO DI FOSFATO DI
LITIO
Batteria
turbo
ricarica
in dieci secondi
Scoperta
del Mit: può trovare applicazione in telefonini, portatili, ma anche nelle auto
elettriche, entro tre anni
Le batterie non saranno più le stesse, e
il tempo d'attesa per ricaricarle diminuirà notevolmente: ricercatori americani
hanno modificato le batterie al litio a tal punto che potrebbero rappresentare
l'inizio di una vera e propria rivoluzione per l'elettronica di consumo e delle
auto elettriche. Cellulari e portatili saranno ricaricati in pochissimi minuti,
se non addirittura secondi. E non aspetteremo che due anni per vederle in
commercio.
DAL 2011
- Dai ricercatori del Massachusetts Institute of
Technology (MIT) arriva la batteria col «turbo». Il tutto è reso possibile da un
rivestimento di fosfato di litio. In questo modo si riduce il tempo di ricarica,
mentre aumenta la densità di potenza con la stessa capacità di memoria. In
pratica, la batteria potrà all'occorrenza fornire rapidamente più energia,
scrivono gli scienziati attorno a Byoungwoo Kang e Gerbrand Ceder nello studio
«Battery materials for ultrafast charging and discharging», pubblicato sul
settimanale britannico Nature. Visto che i materiali utilizzati non sono nuovi,
queste batterie ad alto rendimento potrebbero trovare applicazione in
dispositivi quali telefonini, portatili, ma anche nelle auto elettriche, già
entro due, al massimo tre anni, dicono i ricercatori
del Centro Materiali dell’Istituto.
FOSFATO
DI LITIO - I ricercatori del MIT sono partiti dalle batterie attualmente in uso,
quelle al litio-ferro-fosfato (LiFePO4). Queste possono
sì raccogliere grandi quantità di energia, il tempo di ricarica è però
relativamente elevato. Ciò è dato dal fatto che gli ioni, insieme alla loro
carica elettrica, attraversano il materiale a velocità relativamente bassa.
Ceder e il suo gruppo hanno sviluppato una sorta di corsia preferenziale grazie
al rivestimento di fosfato di litio, che consente un rapido passaggio degli ioni
litio, i responsabili del trasporto di carica delle batterie al litio. Il
risultato: sono stati in grado di ridurre il tempo di ricarica, da sei minuti a
soli 20 secondi.
CELLULARI
E AUTO - «Un cellulare potrà essere ricaricato in dieci secondi - dice
entusiasta Ceder -. È chiaro che ben presto anche le auto elettriche
diventeranno molto più pratiche: la ricarica delle loro batterie durerà solo
cinque minuti, a differenza delle sei-otto ore attuali». E quello delle auto
ibride è considerato un mercato con notevoli prospettive di espansione. Un altro
punto di forza delle batterie al litio rivestite: il loro materiale viene consumato di meno quando vengono caricate e scaricate.
Per questo motivo è immaginabile che - per esempio i cellulari - possano essere
dotati di batterie molto più piccole, dice infine
Ceder. La loro ricerca, finanziata dal governo americano, ha suscitato
l’interesse di alcune aziende. Il MIT ha già rilasciato licenze a due
società.
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6.
TERZA
EDIZIONE DI EARTH HOUR: LUCI SPENTE IL 28 MARZO, DA SYDNEY A NEW
YORK
Il
28 marzo il mondo resta al buio
per
difendere il clima della Terra
Pianeta
"spento" dalle 20,30 alle 21,30, attraversando 25 fusi
orari: in Italia hanno già aderito 80 città
Un'ora di
buio, per ricordare alla Terra che la luce si sta esaurendo. Le attuali risorse
energetiche non bastano, e il riscaldamento globale è una minaccia di fronte
alla quale servono provvedimenti seri e urgenti. Questi sessanta minuti
scatteranno il 28 marzo, dalle 20,30 alle 21,30: sono
quelli dell' Earth Hour – l’Ora della Terra. Attraverserà 25 fusi orari diversi
dalle coste del Pacifico ai paesi delle coste atlantiche, mirando a contagiare
un miliardo di persone con il click di un interruttore per una
ola mondiale senza luce. Le prime lampadine a spegnersi saranno quelle
delle Chatham Islands, un piccolo arcipelago al largo delle coste neozelandesi
che sono il luogo più lontano dall’Italia, distando circa
LA PRIMA
EDIZIONE DEL 2007 - La campagna lanciata dal Wwf, partita solo 2 anni fa a
Sydney, è diventata un fenomeno globale grazie alla diffusione sul web e al
coinvolgimento di migliaia di persone che partecipano sui principali social
network chiedendo di aderire all’appuntamento del 28 marzo. Dalla Nuova Zelanda in poi sarà un susseguirsi di spegnimenti
con Sydney, Pechino, Tokyo, Bangkok, Nuova Delhi, Mumbai, passando per Roma,
Parigi, Atene, Madrid, Budapest, Copenaghen e finire a ovest con Rio de Janeiro,
New York, Las Vegas, San Francisco.
L'ITALIA
- In Italia sono circa ottanta le grandi e piccole città che hanno aderito a
Earth Hour – l’Ora della Terra registrandosi sul sito del WWF al link . L’Italia è il quinto paese al mondo dopo Australia,
Francia, Canada, Belgio con il maggior numero di città partecipanti
IL
SOSTEGNO DI DESMOND TUTU E RITA LEVI MONTALCINI - All'iniziativa hanno già dato
il loro sostegno i premi Nobel Rita Levi Montalcini e Desmond Tutu,
l’astrofisica Margherita Hack, il premio Oscar Cate Blanchett, l’astronauta
Roberto Vittori e decine di altri in tutto il mondo, ha anticipato Michele
Candotti, direttore generale del Wwf Italia. «Vorrei però anche ricordare - ha
aggiunto Candotti - le migliaia di persone comuni che da settimane con
divertimento hanno deciso di dire una cosa seria attraverso foto, video e
commenti, disseminando la rete con un messaggio semplice e chiaro che si può
riassumere in "spegni la luce per un’ora il 28 marzo, fa la cosa giusta per
l’unico Pianeta che abbiamo a disposizione"».
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7.
di
Antonino Di Bella IT9DSA
ATTIVATA
LA TORRE DI NUBIA
REFERENZA
TP 046
Sembra
prevalere, anche in campo radioantistico, il "detto" secondo il quale, ogni
tanto, un'iniziativa improvvisata riesce meglio piuttosto di un'idea studiata,
pensata a lungo nei dettagli e poi realizzata nel tempo! Proprio questo gli è
capitato al mio amico Vincenzo IZ2GLU ex IT9CHQ, ritrovatosi in Sicilia per una
breve vacanza, davanti a una tazzina di caffè, nel confidarmi il desiderio di
volere essere operativo in radio, adiacente alla quasi cinquecentenaria torre di
Nubia; fatta costruire da allora Re di Spagna Ferdinando II con funzione di
avvistamento per contrastare le incursioni dei pirati Barbareschi e Saraceni,
che rappresentarono un vero pericolo per la popolazione locale. Tale proposta mi
entusiasmò da subito, tra l'altro sarebbe stata la prima esperienza acquisita,
perciò senza esitare dissi di poter mettere a disposizione l'FT 897/D l'alimentatore Switching 28A, il rosmetro della
Revex W520, la cassetta degli attrezzi. Per IZ2GLU la mia fu una risposta ad
effetto adrenalina, tant'è che mise subito in moto la macchina
organizzativa, andando a parlare personalmente con il titolare del noto
ristorante situato a poche decine di metri dalla torre, per farci autorizzare
eventualmente sia la postazione mobile da occupare temporaneamente, sia la
fornitura dell'energia elettrica da offrirci, essendo sprovvisti di gruppo di
continuità; poi, avendo ottenuto
l'ok, il Vincenzo invia un e.mail al manager DCI, per
informarlo della imminente attivazione; ancora non erano trascorsi nemmeno un paio di giorni da quando IZ2GLU aveva
tirato fuori questa formidabile idea mentre si mandava giù un caffè.
L'attivazione della torre era fissata per sabato 7 marzo 2009, il resto per
l'occorrenza lo recuperava alla meno peggio il
gasatissimo promotore dell'iniziativa: auto del suocero, dipolo autocostruito monobanda per i
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8.
Le
api sono tornate!
California
del Sud in fiore
e
finalmente tornano le api
Dopo
anni di allarme, gli insetti si sono ripresentati in massa nei campi fioriti. E
allevatori, agricoltori ed esperti tirano un sospiro di sollievo. Einstein aveva
detto: "Se l'ape scomparisse dalla faccia della terra, all'uomo non resterebbero
che quattro anni di vita"
BUONE
notizie dagli Stati Uniti: nella California del Sud,
ricoperta ora di campi e alberi fioriti, sono tornate le api; proprio lì dove
avevano iniziato a scomparire tre anni fa facendo preoccupare ambientalisti ed
esperti climatici. Un allarme esteso anche all'Europa, che non aveva risparmiato
neppure l'Italia, dove nel giro di un anno la popolazione delle api si è
dimezzata.
Nel 2006
negli Stati Uniti fu lanciato il primo grido d'allarme perché gli insetti si
erano presentati all'appuntamento con la primavera a ranghi molto ridotti: dal
30 al 50 per cento in meno. I fiori si seccavano e cadevano dagli alberi, gli
agricoltori erano disperati e gridavano alla catastrofe. Ci fu chi citò la frase
di Einstein: "Se l'ape scomparisse
dalla faccia della terra, all'uomo non resterebbero che quattro anni di
vita". Fatti i conti, fino al
2010.
Ora, a
tempo quasi scaduto, il pericolo sembra scongiurato. Questa primavera, di fronte
ai miliardi di fiori sbocciati si sono inaspettatamente schierate intere
divisioni di api operaie pronte a fare il loro dovere fino in fondo e a salvare,
così, il mondo, l'umanità, ma soprattutto il ricchissimo mercato delle mandorle
californiane, pari all'80 per cento delle mandorle di tutto il mondo.
La
ragione per cui siano tornate rimane un mistero, come
ancora non si è chiarito il motivo della loro scomparsa: si è parlato degli ogm,
dell'inquinamento, dell'effetto serra, dei pesticidi e dei cellulari. Una
ricerca commissionata dalla Fao conclude: "per la
maggior parte dei tipi di impollinatori i dati a lungo termine della popolazione
sono insufficienti, ed incompleta è la conoscenza della loro ecologia di base".
Tradotto: non si sa. Forse ha ragione chi ha fatto notare in questi anni che si
può parlare di una serie di fattori incrociati, dall'insorgere di alcune
epidemie negli alveari al fatto che in California le api si nutrono sempre degli
stessi nettari (mandorle e grano), il che le ha alla lunga
debilitate. Ma a sconfessare questa teoria vi è il fatto che le api si
sono drasticamente ridotte in tutto il mondo, compresa l’Italia, dove la
maggioranza delle coltivazioni non sono basate sulla monocoltura.
Sul
ritorno in massa delle api potrebbe aver influito, in modo indiretto, anche la
crisi economica. Tra agosto e dicembre i prezzi delle mandorle sono crollati del
30 per cento, gli agricoltori hanno tagliato i costi e si sono messi a dar loro
la pastura alle api autoctone senza "assumerne" di stagionali. Ne hanno
migliorato la dieta, così, ed aumentato il numero, facendo tirare un sospiro di
sollievo a tutti.
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9.
L'alta
velocità sbarca sul web
in
Danimarca battuto il record
Al
politecnico di Lyngby superato il terabit al secondo.
Cinquantamila volte superiore alle connessioni top dei
provider commerciali
COPENAGHEN - Veloci,
anzi velocissime. E' il futuro delle comunicazioni internet. Un futuro che
all'Istituto di fotonica del politecnico di Lyngby, in Danimarca, è già
diventato realtà. I ricercatori, per la prima volta al mondo, hanno superato la
cosiddetta "soglia del terabit", ossia la possibilità di trasmettere dati a
1.000 gigabit al secondo. Una performance mostruosa.
Per semplificare, circa cinquantamila volte superiore
alle connessioni più veloci messe a disposizione dai provider commerciali e che
potrebbe permettere di scaricare 80 film al secondo su un dvd.
"Abbiamo
battuto ogni record mondiale", ha detto con orgoglio il responsabile della
ricerca, Leif Katsuo Oxenlowe, ribadendo l'importanza dei risultati ottenuti nel
momento in cui la comunicazione via internet sta crescendo del 60 per cento ogni anno. Una impennata
del traffico dovuta, tra l'altro, alla digitalizzazione di massa di Paesi come
la Cina e alla diffusione di servizi come la webTV.
Per
capire meglio la portata del record danese, basta fare qualche altro confronto:
la massima velocità che possono toccare le reti locali più recenti, le LAN, è di
un gigabit, l'attuale infrastruttura del web tocca il limite dei 10 gigabit
al secondo, mentre un'azienda canadese ha appena
presentato una nuova generazioni di prodotti in grado di far transitare sui
propri circuiti dai 40 ai 100 gigabit al secondo di dati.
L'alta
velocità si ottiene per mezzo di particelle di luce (fotoni) incanalate in una
fibra ottica. I giapponesi avevano provato per anni a sfondare la soglia del
terabit senza riuscirci e avevano sospeso le ricerche nel 2004. Il record
mondiale finora raggiunto era di 640.000 bit al secondo
e solo cinque laboratori nel mondo sono stati in grado di realizzarlo.
Aumentando la velocità di trasmissione della rete, si potrà anche risparmiare
molta energia elettrica ed emettere nell'atmosfera meno Co2.
Un
argomento, quello dell'inquinamento di internet, che era balzato prepotentemente
alla ribalta all'inizio dell'anno, quando Alex Wissner-Gross, un fisico della
prestigiosa Università di Harvard, aveva pubblicato una ricerca, sostenendo che
ogni ricerca eseguita su Google, immetterebbe
nell'atmosfera
=================================================================================
10.
Da
I3MKH Mirko Boscolo
Sezione
ARI di Chioggia Sottomarina
Le
conferme di i3mkh
=================================================================================
11.
Da:
Meeting ARI Fidenza [meeting@arifidenza.it]
7°
Meeting Ari Fidenza
“CONTEST
DELLE PROVINCE ITALIANE 50 MHZ”
A.R.I.
ASSOCIAZIONE RADIOAMATORI ITALIANI
SEZIONE
ARI FIDENZA (43.02) IQ4FE
Casella
Postale 66 - Via La Bionda 4 -43036 Fidenza (Parma)
web:
www.arifidenza.it - Fax
178-6083674
Domenica
29 Marzo 2009
****************
Programma della
manifestazione
Ore
09:00 Ritrovo partecipanti,
registrazione e prenotazione
pranzo.
Ore
09:30 Inizio lavori. Apertura
convegno , presentazione autorita’ e
relatori.
Relazioni
tecniche:
•Rete
WI-FI Nazionale ARI : progetti,situazione
attuale,prospettive
future” –
Antonio Esposito,IW2OAZ
•Software
Defined Radio (SDR) : panoramica” – Mauro Scandroglio
,IW2KVT
•Il
progetto Monte Giogo : passato,presente,futuro – Marco
Toni, IK4MZJ
•D-Star
inside" : approfondimenti sul sistema D-Star” - Antonio
Esposito,IW2OAZ
•Contest
province italiane 50 Mhz ”: Considerazioni generali sulle
principali novita’
relative alla gamma dei
Franco
Rondoni I4CIL. Resoconto generale sull’edizione 2008 del
“Contest
province italiane 50 Mhz”; premiazione dei partecipanti e dei
vincitori.
Ore
13:00
Chiusura meeting e
pranzo conclusivo.
Il
meeting si svolgerà
presso i locali della Sala Civica Comunale - Via
Mazzini – 43036 Fidenza
(PR) – Uscita A1 Fidenza-Salsomaggiore Terme
oppure linea
ferroviaria MI-BO – Stazione di Fidenza-Salsomaggiore Terme
.
Coordinate GPS Sala Civica : 44°
Frequenza
di avvicinamento: R5alfa Fidenza (145.737.5 -600 ).
Per
ulteriori dettagli consultate il nostro sito Internet
www.arifidenza.it ; per informazioni inviate una
email a
arifidenza@arifidenza.it ,oppure meeting@arifidenza.it .
Per
questioni organizzative e’ necessario confermare la propria partecipazione entro
il 20 Marzo 2009 utilizzando le seguenti modalità: invio email
all’indirizzo meeting@arifidenza.it
-fax
al numero 178-6083674
-telefonata : 0524 - 523233
IK4YNP Gianfranco oppure 333 - 7139008
IZ4IRW
Achille.
Per chi
volesse arrivare in zona nella giornata di Sabato 28 Marzo,
possiamo fornire supporto logistico (albergo + cena insieme ai Soci della
Sezione): contattateci tramite email o telefono per i
dettagli.
Vi
aspettiamo numerosi!
Cordiali
73
Per
il Comitato Organizzatore Meeting ARI Fidenza
=================================================================================
12.
Da MARCO GARBIN
IW3IBQ
Non
è mai troppo tardi!
A
71 anni fa gli esami di Radioamatore
In allegato vi mando l'articolo pubblicato sul Gazzettino edizione
di Rovigo del 4 Marzo 2009
Ringraziandovi porgo distinti saluti MARCO GARBIN IW3IBQ SEZ
ARI. DI ADRIA
Giorgio
Travaglia il neo radioamatore
Mercoledì
4 Marzo 2009, Coronare a 71 anni
la passione di una vita non è cosa di tutti i giorni. Ci è riuscito l'adriese
Giorgio Travaglia il quale, nella recente sessione di esami al Ministero delle
comunicazioni, ha ottenuto la patente di radioamatore. Se non è record, poco ci
manca. Ricordiamo, infatti, che il radioamatore è persona autorizzata alla
trasmissione solo dopo che ha conseguito la cosiddetta patente ed ha ottenuto la
successiva autorizzazione generale. Per arrivare a questo però occorre anzitutto
acquisire un minimo di conoscenza di radiotecnica, una conoscenza di base che
consente poi al soggetto di utilizzare tutte le frequenze assegnate
internazionalmente al servizio. «Travaglia - sottolinea il presidente della
sezione Ari di Adria, Marco Garbin - si è preparato studiando radiotecnica e
regolamenti con il supporto della sezione. Ha superato brillantemente l'esame e,
da pochi giorni, è in possesso della tanto agognata patente radioamatoriale.
Giorgio ha iniziato molto presto a nutrire passione verso la radio. Nei primi
anni '
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13.
I
Settori Merceologici coinvolti nella fiera
sono:
TV digitali; SAT
Broadcasting; Wifi – Wimax; HD TV- shooting, produzione e postproduzione, play
out e messa in onda ricezione su display HD; Wide Band- sistemi bidirezionali,
internet via satellite, teleconferenze SAT IPTV; sistemi satellitari di
sicurezza; sistemi di osservazione del clima, territorio, ambiente; progetto
Cosmo Skymed; progetto Galileo; progetto Euteltracs; sistemi GPS; sistemi di
esplorazione spaziale ASI e ESA; TLC e Sw applicativi servizio della sanità:
Cartella clinica e fascicolo sanitario; teleconsulto; telediagnosi;
interoperabilità; sistemi di sicurezza, emergenza, assistenza nel territorio;
vigili del fuoco, Croce Rosa, forestali, protezione
civile.
I
temi di SatExpo 2009
Sistema
di Navigazione Galileo e Velivoli UAV, Osservazione della Terra e Monitoraggio
territoriale, Ricerca spaziale e Trasporti, Telecomunicazioni integrate: questi
i quattro focus tematici ed espositivi di SAT Expo Europe 2009, che si terrà
presso i padiglioni della Nuova Fiera Roma, dal 19 al 21
marzo.
In
particolare, il programma prevede le seguenti
conferenze:
Primo
giorno (19 marzo)
• Una
rete per il Mediterraneo: Infrastrutture di Navigazione, Osservazione e Tlc
•
L’industria europea dopo il Consiglio ministeriale – Novembre 2008
•
Galileo, Il sistema di navigazione per l’Europa e il Mediterraneo
Secondo
giorno (20 marzo)
•
Satelliti e osservazione della Terra: I sistemi europei
•
Osservazione della Terra: Cosmo SkyMed: L’infrastruttura per il monitoraggio e
la prevenzione territoriale
• Galileo
e la Navigazione aerea: I velivoli UAV, gli impieghi per le emergenze territoriali
•
Trasporto spaziale: Le prospettive e gli impieghi del lanciatore europeo Vega
• TLC
Integrate: Nuovi satelliti, Nuove bande di frequenza e
Nuovi servizi
Terzo
giorno (21 marzo)
• Ricerca
Spaziale e Trasferimento tecnologico
• Spazio
all’Università: Lezioni magistrali e ordinarie a SAT Expo Europe
La
presenza di delegazioni straniere e di rappresentative istituzionali dei paesi
dell’area mediterranea, balcanica ed orientale, fa della manifestazione la
vetrina mediterranea privilegiata per la promozione culturale, scientifica e
commerciale delle istituzioni e del segmento dell’industria aerospaziale europea
ed italiana.
SAT Expo
Europe ha ricevuto il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei
Ministri.
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14.
ITALIANO
L’INVENTORE
DEL RADIOGONIOMETRO
e
dell’antenna direttiva
molto
tempo prima della Yagi Uda
Alessandro
Artom (1867 - 1927)
Con
questo apparecchio si localizzavano le trasmissioni nemiche
Tutti sono convinti
che i primi ad inventare l'antenna direttiva siano stati i giapponesi Hidetsugu
Yagi e Shintaro Uda dell'Università Imperiale di Tohoku, Sendai, Giappone, che
nel 1926 la idearono e invece non è così perché molto tempo prima l’italiano
Alessandro Artom (Asti, 6 maggio 1867
– Roma, 10 maggio 1927) è stato lo scienziato inventore
dell'antenna radio direzionale e del radiogoniometro. Rispetto all’antenna
di Artom ai giapponesi si può accreditare solo l’applicazione degli elementi
parassiti, i cosiddetti direttori.
Di
illustre famiglia ebrea artigiana e figlio di Enrichetta dei Conti Ottolenghi,
crebbe nel vivo dell'Unità d'Italia, alla quale aveva contribuito lo zio Isacco
Artom, collaboratore d Camillo Benso Conte di
Cavour.
Diplomatosi nel 1889
alla Scuola di Applicazione per Ingegneri di Torino, nel 1896 conseguì il
diploma di perfezionamento in elettrotecnica al politecnico di Torino, sotto la
guida di Galileo Ferraris.
Scelto
come suo assistente, iniziò la carriera nelle applicazioni radiotelegrafiche a
seguito delle scoperte del periodo di Guglielmo Marconi e dei suoi studi sulle
onde elettromagnetiche e sulle comunicazioni senza
filo.
In quella
stessa scuola fondò la Scuola Superiore di comunicazioni elettriche, la prima in
Italia, nella quale insegnò per oltre venti anni.
È facile
intuire quali fossero i grandi problemi che dovette
affrontare Artom agli inizi del XX secolo, tra la complessità degli studi nella
radiotelegrafia e le scarse risorse a disposizione, cosa che però contribuì a
far convolare in suo aiuto morale e materiale, personaggi come il senatore
Pirelli ed Emanuele Jona.
Fin dal
1901 aveva posto le basi teoriche per le radiotrasmissioni in una sola direzione
(unidirezionali) e a tale scopo costruì nel 1907 le prime antenne chiuse
triangolari.
Nel 1903,
ad una conferenza sulle onde Hertziane e sulla telegrafia senza fili, esaltò
l'opera di Guglielmo Marconi senza però fare
riferimento agli esperimenti che lui stesso aveva
iniziato.
Nell'ottobre del
« "Sarà questione
di temperamento, non è certo disprezzo dell'opinione pubblica, io lavoro e
m'invecchio nello studio e per lo studio; se i frutti saranno buoni, come spero,
parleranno essi per me" »
Dopo uno
studio su un sistema di radiotelegrafia dirigibile, che trasmetteva e riceveva
onde elettromagnetiche in modo unidirezionale tramite un'antenna chiusa dalla
forma geometrica qualunque, nel 1907 costruì le prime antenne chiuse
triangolari.
Da questi
studi sulla dirigibilità delle onde gettò le basi della radiogoniometria: creò
il radiodireziometro, così chiamava il radiogoniometro a lettura diretta (una
delle ultime invenzioni dello scienziato che individuava la posizione di
stazioni trasmittenti lontane a emissione circolare) che fu realizzato
successivamente la sua morte.
Radiogoniometro
Telefunken p100 nell’ultima guerra mondiale
Egli
elaborò anche un piano che, grazie all'uso di antenne direzionali, assicurava la
relativa segretezza delle comunicazioni costiere e
navali.
Diede
quindi alla marina militare, durante la prima guerra mondiale, la possibilità di
individuare la posizione delle navi in caso di nebbia e soprattutto di
controllare l'invasione nemica in mare contribuendo alla difesa radiotelegrafica
nell'Adriatico.
Le
antenne radio direzionali sono oggi alla base dei sistemi di telecomunicazione
radiofonica e televisiva, di navigazione marittima, aerea e spaziale, di
radioastronomia e radarastronomia.
Si
interessò anche a fenomeni atmosferici, alla protezione dalle scariche (brevettò
nel 1920 un tipo di parafulmine radioattivo), formazione e prevenzione della
grandine; in particolare Artom suppose che in condizioni temporalesche, le
goccioline di acqua trasformatesi in ghiaccio, inizino a ruotare attirando a se
altre goccioline d'acqua congelandole, dando origine alla formazione di chicchi
maggiori.
L'interesse per la
scienza, i validi e disinteressati contributi resi alla nazione, gli valsero
l'alto riconoscimento del re Vittorio Emanuele III ed il conferimento del titolo
nobiliare di barone, trasmissibile ai discendenti.
Nel 1957
la " Institution of Radio Engineers " di Dayton conferisce ad Alessandro Artom
il premio alla memoria "Pioniere della navigazione elettronica aeromarittima"
riconoscimento che evidenzia il contributo degli scienziati Italiani (Volta,
Pacinotti, Meucci, G. Ferraris, Marconi e Artom) allo sviluppo della scienza
elettrica.
Accade
molto sovente che, quando si raggiungono in campo scientifico certi risultati,
questi appaiono, analizzandone la genesi, più che il frutto della ricerca del
solo uomo che dà loro il nome, il risultato di una concatenazione di eventi
maturati con l'evoluzione scientifica e tecnica del tempo, eventi che
costituiscono il terreno idoneo e propizio nel quale si sviluppa spontaneamente
poi l'idea fondamentale che appare come nuova e risolutiva, quando invece non è
che la sintesi di tutta un epoca nonché l'embrione
attorno al quale dovrà svolgersi altro lavoro. Ciò è valso spesso a creare
astiose e non sempre serene questioni di priorità con le quali si è cercato di
infirmare i risultati raggiunti da Alessandro Artom. La stessa epoca non è stata
certo favorevole a questo nostro
concittadino; ma, al di sopra
delle parti, parlano per lui le documentazioni delle esperienze compiute in
ispecie con la collaborazione della R. Marina e i quasi cento brevetti che
raccolgono le sue invenzioni, che provano chiaramente la priorità dello
scienziato astigiano sugli altri.
L'Artom
non pensò mai di trarre vantaggi personali dalle sue invenzioni, sovente fu lui
stesso a coprire le ingenti spese che le esperienze richiedevano, avendo come
sola unica mira il raggiungimento del risultato in se stesso. Alla dimostrazione
analitica ed al calcolo antepose l'esperienza ed il ragionamento a testimonianza
della tesi che il calcolo dimostra e l'esperimento
convince. Teoria e pratica non furono per lui mai disgiunte, ma fuse nella
concezione stessa delle nuove idee che portarono Alessandro Artom ai traguardi
di cui deve farsi orgoglio la nostra città.
Morì a
Roma il 10 maggio 1927 ed è sepolto nella tomba di famiglia del cimitero ebraico
di Asti.
Nel 1928
Asti gli dedicò un busto di pietra, opera dello scultore Carlo
Reduzzi.
Nel 1957
la " Institution of Radio Engineers " di Dayton gli conferì, tra gli altri
(Volta, Pacinotti, Meucci, G. Ferrarsi e Marconi), il premio alla memoria
"Pioniere della navigazione elettronica aeromarittima" quale riconoscimento per
il contributo dato alla sviluppo della scienza
elettrica.
Principali brevetti
* 1902
"Perfezionamenti nel metodo e negli apparecchi per la telegrafia senza fili"
* 1905
"Disposizioni di apparato ricevitore per telegrafia senza filo"
* 1906 "Disposizione per apparato ricevitore per telegrafia
senza filo" (perfezionamento del brevetto precedente)
* 1907 "Apparecchio ricevitore per segnalazioni elettriche
attraverso lo spazio"
* 1907 "Apparecchio trasmettitore di onde elettriche"
* 1908
"Sistema di telegrafia senza filo dirigibile"
* 1908
"Sistema di dispositivo che permette di evitare la rotazione delle antenne in
una stazione di telegrafia senza filo dirigibile e particolarmente di
determinare la direzione di una stazione trasmettitrice"
* 1915
"Sistema di collegamento e disposizione di palloni" aerostatici dirigibili e di
apparecchi relativi alla dirigibilità delle onde elettriche"
* 1917 "Circuito ricevente, comprendente due palloni
aerostatici e due bobine mobili, per mezzo del quale si può rilevare
direttamente la direzione di provenienza delle onde elettromagnetiche
* 1920
"Sistema di protezione contro scariche elettriche"
* 1922 "Metodo di protezione contro i dannosi effetti"
dell'elettricità atmosferica, mediante la ionizzazione locale"
=================================================================================
15.
Da:
Alfredo IK7JWX; INFO dx
bulletin
Dal
19 al 26 aprile 2009
Dx
pedition sull'isola MOGADOR
(Marocco)
: iota AF-065 ww.loc. IM51CM ITU 37 CQ 33
Nominativi :
5C2A
(ik2aqz), 5C2C op. CW (ik6cac), 5C2F (ik2fug), 5C2G (iz7gwz), 5C2J (ik7jwx),
5C2L (i8lwl),
5C2SG (iz7atn), 5C2Z op. CW e Meteor Scatter (i8ygz), 5C2Y
(i0sny).
All HF, VHF, WHF
bands, all modes (SSB, CW, M.S., RTTY,
PSK31).
QSL via Home Calls.
Info e-mail : mogadorisland2009@libero.it
Web site : www.mogador2009.altervista.org
Vedi la nostra
precedente attività (15.228 QSO) : www.sazan2008.altervista.org
Vi informo che si e'
aggiunto Ampelio IS0AGY (5C2B) : QSL via Home
Call.
Il team accetta
donazioni :
Postepay : nr. 4023 6004 7030 1658 Cascone
Pasquale
PayPall : alddavin@tin.it
Grazie in anticipo
dal team leader
Alfredo
IK7JWX
www.mogador2009.altervista.org
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16.
Da
IK8JZK Ruggero Billeri Napoli
Ricevitore
a reazione tipo (autodina) autocostruito
Questo
circuito ricevente (rivelatore di segnali telegrafici) fu ideato dal grande
ingenere radiotecnico statunitense Armstrong. Ad Armstrong va riconosciuto anche
il primo brevetto di un ricevitore radio con circuito
supereterodina (1915) e successivamente quello di aver ideato il sistema di
ricetrasmissione a Modulazione di
Frequenza. Questo tipo di ricevitore a reazione (con controllo della reazione a
capacità variabile) faceva parte degli apparati di emergenza che furono caricati
sul Dirigibile Italia nel 1928 e comandato dal Generale
Nobile. Il dirigibile in questione di ritorno dalla spedizione scientifica al
polo Nord naufragò (appesantito da ghiacci) nei pressi delle Isole Spietzeberg,
praticamente il dirigibile Italia si spezzò in due
tronconi: la cabina si sganciò dall'involucro il quale involucro alleggerito del
peso della cabina e delle gondole dei motori riprese il volo con altri uomini di
equipaggio al suo interno i quali unitamente all'involucro del dirigibile non
furono mai ritrovati. Degli Uomini di equipaggio del dirigibile naufragato sul
Pack assieme alla cabina del dirigibile facevano parte il Comandante Generale
Alfredo Nobile, alcuni uomini di equipaggio e il radiotelegrafista della marina
militare italiana Biagi. Al Biagi fu dato l'incarico di installare la stazione
radio di emergenza, stazione radio che fortunatamente si trovava sulla cabina
del dirigibile unitamente a batterie di accumulatori per il funzionamento della
stazione radio vi erano anche generatori di elettricità a vento oppure mediante
forza muscolare. Il Biagi con maestria e notevole esperienza installò la antenna con l'intento di farla risuonare sulla banda di
frequenza dei 9 MHZ frequenza da cui ogni mezza ora era ascoltata in telegrafia
la Torre Eiffel di Parigi e su cui i radiodilettanti (così allora erano chiamati
i radioamatori) si sintonizzavano abitualmente. Il Biagi trasmettendo la sua
richiesta di soccorso sulla frequenza di emissione della torre Eiffel pensò che
quasi sicuramente la sua richiesta di soccorso sarebbe stata recepita da
qualcuno.
E in effetti fu così una sera presso la tenda rossa ascoltando
Roma Radio il Biagi ricevette, che
il suo messaggio di richiesta di soccorso era stato ricevuto da un
radioamatore russo sul mar Baltico
dalla città di Arcangelo e che le autorità erano state informate e di li a pochi
giorni sarebbero giunti i soccorsi. Il circuito rivelatore di segnali
telegrafici "autodina" fu ideato da Armstrong per sopperire alla difficoltà di
sintonizzare segnali telegrafici con ricevitori a Detector. Il circuito si
compone essenzialmente di un triodo di due circuiti oscillanti le cui induttanze
sono isolate fra loro ma accoppiate induttivamene ed un
piccolo trasformatore audio cui prelevare il segnale audio rivelato. Un circuito
oscillante è posto sul circuito di griglia dove viene
sintonizzato il segnale ricevuto, il secondo circuito oscillante è inserito sul
circuito di placca del triodo e i due statori dei due condensatori variabili
sono connessi entrambi a massa. Il segnale sintonizzato sul circuito di griglia
entra in battimento col segnale generato localmente sul circuito di placca dando
origine ad una nota udibile se all'entrata del ricevitore vi è un segnale
telegrafico.
Cordiali
saluti ai lettori del Radiogiornale.
Da
ik8jzk Ruggero NA
=================================================================================
17.
Da: IK0ZCW Alberto
Devitofrancesco
A
Roma
R8
special IR0CF 145.350 -600
Da
uno dei punti più alti dei Castelli Romani, che domina Roma e dintorni, ha
iniziato a far sentire la sua voce un nuovo ripetitore VHF che sta
dimostrando tutta la sua utilità sia per i normali collegamenti, sia in fisso
che in mobile, che per la sua ubicazione in zona
sismica.
Il
nuovo ponte, un R8 special con nominativo ministeriale IR0CF lavora su 145.350
MHz -600.
Area
di copertura:
Roma
e provincia
Latina
e provincia
Parti
delle provincie di Frosinone, Viterbo e Rieti.
Alcune
zone di Abruzzo, Umbria e Toscana.
Il
responsabile e installatore del ripetitore IK0ZCW Alberto Devitofrancesco comunica che la
propria frequenza monitor e' quella del nuovo ripetitore R8 special IR0CF 145.350 -600, allo
scopo di controllarne il funzionamento e la copertura. Sapete cosi' dove
trovarlo per eventuali comunicazioni. Sono graditi rapporti di ricezione del
ripetitore IR0CF 145.350
http://www.radiomercato.com/viewtopic.php?p=5072#5072
iscrivendosi a radiomercato.com
_________________
IK0ZCW
Alberto Devitofrancesco
www.arifrascati.it - www.radiomercato.com
=================================================================================
18.
Da:
Adriano Cutrufo IT9CCB
Difendiamo
le nostre bande!
Gent.ma
Direttrice Ufficio Territoriale Sicilia
Ministero
dello Sviluppo Economico - Comunicazioni
Dr.
Lilla Mangione
Via
A. De Gasperi, 103 - 90146 Palermo (PA)
e.p.c.
Direttore
Reti
& Servizi di Comunicazione Elettronica nel Settore Radioelettrico
Ing.
Di Chiara Nicola
Via
A. De Gasperi, 103 - 90146 Palermo (PA)
e.p.c.
Direttore
Provinciale
Ing.
Mauro Pulvirenti
Via
S. Euplio n° 74 Catania
e.p.c.
Dr.
Castiglione
Via
S. Euplio n° 74 Catania
e.p.c.
Mattioli
Dr. Paolo
Editore
del Radiogiornale *Periodico Telematico Indipendente* www.Radiogiornale.org
viale
L. da Vinci n° 114 Roma
Lo
scrivente Adriano Cutrufo residente a Siracusa in viale Teracati n° 190/c, con
la presente comunica che da parecchi anni vi sono due radiodisturbi non
modulati, aventi un tono medio alto, una sulla frequenza dei 29.684 Mhz con un
segnale in arrivo a Siracusa molto forte, e l'altro sui 29.698 Mhz con un
segnale relativamente basso.
DaIle
mie prime ricostruzioni (da semplice radioamatore) tali radiodisturbi, dovrebbe
provenire dalla zona industriale a nord di Siracusa, sempre dalle mie
rilevazioni costanti, risulta che tali emissioni non modulate (con tono medio
alto costante) sono in essere da parecchi anni.
Si
prega il su Onorevole Ufficio Territoriale del Ministero dello Sviluppo
Economico - Comunicazioni di Palermo di intervenire, poiché tale frequenza
risulta essere in servizio primario ai Radioamatori.
Con
osservanza
Adriano
Cutrufo IT9CCB
=================================================================================
19.
Da:
H2U –Università dell’Idrogeno Ufficio Stampa
Comunicato
stampa
Partirà
dalla Liguria la "Nautica ad idrogeno"
in
occasione del Salone Internazionale della Nautica di Genova
la
presentazione del progetto
Comunicato
stampa
Sarà
presentato in occasione del prossimo Salone Internazionale della Nautica di
Genova il progetto “Nautica ad idrogeno” che si sperimenterà per la prima volta
a livello mondiale proprio in Liguria: questo l'accordo raggiunto oggi tra H2U
Università dell'Idrogeno e l'Assessorato all'ambiente della Regione Liguria ad
Energethica, quarto Salone dell’energia rinnovabile e sostenibile organizzato da
Emtrad alla Fiera di Genova.
L'accordo
prevede la realizzazione di un prototipo di barca a vela ad idrogeno e la
creazione di una rete di punti di rifornimento di idrogeno prodotto da fonti
rinnovabili, da realizzare nei porti.
"H2U
promuove - dichiara il presidente di H2U Università dell'Idrogeno, Nicola
Conenna - progetti innovativi nel campo della mobilità sostenibile sull'utilizzo
di combustibili alternativi ai prodotti di derivazione petrolifera. Nel caso
dell'idrogeno, direttamente derivati da energie rinnovabili di origine solare.
E' tempo che anche nel mondo della nautica ci si muova con decisione in tal
senso. Genova capitale del mare è il posto più adatto per far decollare un
progetto di nautica ad idrogeno. Ed è importante che questo accordo sia nato
proprio ad Energethica, fiera di riferimento delle energie rinnovabili".
"E'
fondamentale per la Regione - dichiara l'assessore all'ambiente della Regione
Liguria Franco Zunino - sperimentare e adottare percorsi di sostenibilità nel
campo della nautica. Il rapporto con il mare è per noi di grande importanza ed
un progetto come questo potrà essere un tassello significativo per salvaguardare
l'ecosistema".
"Quest'anno
Energethica - conclude l'organizzatore della fiera Edgar Mader - si è aperta per
la prima volta al trasporto sostenibile via mare, dedicando il convegno
inaugurale ai porti verdi. Se a questa nuova apertura si aggiunge l'accordo di
collaborazione tecnica recentemente stipulato con H2U viene naturale pensare ad
un vivo coinvolgimento nel progetto della nautica ad
idrogeno".
Ufficio
stampa H2U Università dell'Idrogeno:
Roberto
Race
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20.
MERCATINO
RADIOAMATORIALE
Da:
iret.friuli [iret.friuli@libero.it]
VENDO:
-
ricevitore R 210 inglese (station radio C 11), frequenza 2-16 MHz, senza pellicola della scala,
ecc.
[70
euro]
- radio
transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co.,
frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa
[90
euro]
-
modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn
N.Y., senza accessori, personalmente mai utilizzato,
peso circa
[50
euro]
-
U.S.A.F. Synthesizer, elec freq model EN 358 Manson Laboratories a subsidiary of
Hallicrafters Wilton, conn., personalmente mai
utilizzato, completo del suo power supply model EN 360 Manson Laboratories a
subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn. - ingresso 117 V AC uscita 6,5-28-180
V DC.
[tutto 20
euro]
-
frontalino per BC 603-683 completo d'altoparlante, interuttori,
ecc.
[15
euro]
- cassa
posteriore in ferro per BC 603-683.
[10
euro]
-
autoradio Traffic 3000 per vetture Ford.
[20
euro]
-
autoradio Audiola modello B-
[10
euro]
-
mangiacassette Roadstar modello RS-850.
[10
euro]
- piatto
giradischi Crezar Stereo Duetto.
[15
euro]
- U.S.
cable fault locator detector James G.Biddle Co. - Philadelphia 7
P.A.
[70
euro]
-
strumento prova indotti ed avvolgimenti E313-A dell'
Allen Electric & Equipment Co. - Michigan, made in U.S.A.,
ecc.
[70
euro]
-
microfono Philips type LBB 3058/02, completo di scheda Philips type LBB 3160/00,
personalmente mai utilizzato, ecc.
[5
euro]
- sacca
BG 56-A per trasporto stili d'antenna della base MP-48, completa di 5 stili
vari, ecc.
[50 euro]
-
maschera antigas di colore nero completa di supporto da schiena per bombola,
spallacci, cinghie, ganci, tubi di collegamento, manometro,
ecc.
[10
euro]
IW3
SID - Andrea
tel. [+39] 3474907504 (ore pomeridiane)
e-mail:
iret.friuli@libero.it
=================================================================================
21.
INFORMAZI
ONI
Inviate
i vostri articoli con e-mail, non con allegati, in formato testo TXT e le
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GLI
SCRITTI ANONIMI, O CON FIRME NON RICONDUCIBILI AD UN AUTORE CERTO, VENGONO CESTINATI
Per
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– Nome e Cognome – E-mail vecchia - E-mail nuova
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apriteli e cancellateli anche dalla cartella dei messaggi eliminati, PERCHE'
SONO PROBABILMENTE FALSIFICAZIONI CHE POTREBBERO
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Per
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allegati!
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Mailing-list possono scrivere, articoli, approfondimenti e lettere
esprimendo liberamente le proprie idee con linguaggio consono alla tradizione
radioamatoriale basata sul rispetto per il
prossimo,
Il
Radiogiornale inserirà con spirito pluralista e senza
censure il materiale pervenuto, anche le
opposte opinioni, ma ciascuno dovra' farsi carico di evitare inutili
polemiche.
Pertanto
coloro che desiderassero collaborare a questa
iniziativa, tramite Internet, facendo pervenire i propri scritti agli
altri radioamatori della lista volontaria dotati di indirizzo
E-Mail, possono usufruire di questo servizio, che
noi
provvederemo
gratuitamente a ritrasmettere a tutti gli altri iscritti , a nome
dell'interessato.
Ovviamente
sta al senso di responsabilita' di ciascuno inviare articoli, o messaggi, non
troppo lunghi, i contenuti dei quali rimangono esclusivamente sotto la
responsabilita' di chi li ha scritti e il Radiogiornale declina ogni e qualsiasi
coinvolgimento in merito.
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chi cura direttamente la composizione e la spedizione: Paolo Mattioli I0PMW
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