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Numero
220 -
Anno VIII – 10 agosto 2009
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senza che la nostra libertà vada perduta. Thomas Jefferson (1743-1826), terzo
presidente degli Stati Uniti
Sommario:
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1.
La
guerra continua!
Heri
decebamus, ieri parlavamo di scivolone e non si può dire che oggi la pace regni
sovrana nell’ARI. Leggendo cosa scrive a conferma
Pescara on line, se ne deduce che la “formidabile armata” servita a mettere in
crisi il precedente CDN, in una pausa del duro e indefesso lavoro per “scoprire”
le presunte malefatte dei precedenti amministratori, alle prime avvisaglie di un
rimpasto di certe posizioni di potere, comincia a scricchiolare e a dividersi in
una sorta di diaspora senza soluzione di continuità. Insomma, tanto per
cambiare, la guerra continua. Forse saranno necessari i caschi blu della IARU
per riportare la pace!
Ma
non finisce qui, nel Radiogiornale 219 avevamo pubblicato un articolo dal titolo
“Radioamatori declassati” nel quale mettevamo in risalto il fatto che si voleva
trasformare il volontariato degli OM in una sorta di attività, non consona alle
nostre tradizioni, come del resto previsto dalla legge e dallo Statuto dell’ARI, ma in un lavoro, in pratica di sostituzione ferie,
con i dipendenti della PROCIV, togliendo lavoro ai disoccupati. Insomma i
Radioamatori non verrebbero più utilizzati in emergenza
con le loro apparecchiature, ma come semplici operatori di sale radio della
Protezione Civile.
Ovviamente
ciò è contrario ai principi stessi che hanno sempre caratterizzato il nostro
impegno specifico in caso di emergenza e ai cospicui finanziamenti in denaro e
apparecchiature radioamatoriali ricevute in molte
regioni.
A
rincarare la dose di questo strano volontariato, il delegato Nazionale ARI-RE,
Alfredo Migliaccio I8IEM, visto che pochi avevano seguito queste fantasiose
impostazioni, ha di nuovo fatto un comunicato sul tema, nel quale in pratica
divide i Regionali ARI in buoni e cattivi, provocando gravi risentimenti da
parte di singoli radioamatori e di
regionali.
Tutto
ciò dimostra che il Radiogiornale aveva visto giusto
con un mese di anticipo, sul dove si vogliono trascinare i Radioamatori italiani
e questi gravi fatti, che fanno seguito alle proposte di utilizzo del fondo
“Casa ARI” per comprare non una casa, ma un appartamento a Milano in via
Scarlatti, dimostrano la “sbandata” presa dal nuovo gruppo dirigente
dell’Associazione che ha sostituito il precedente, presieduto da Luigi Belvederi
I4AWX.
Le
divisioni si stanno diffondendo a macchia d’olio ed è ormai probabile che
l’autunno ci riserbi altre sorprese
Insomma,
da una parte si vogliono trasformare i Radioamatori in semplici operatori della
Protezione Civile senza radio propria, dall’altra si vuol abbandonare il
Progetto “Casa Ari” per un modesto appartamento attiguo all’attuale sede di Via
Scarlatti a Milano, sopprimendo anche la Ediradio e
infine si vogliono in pratica vendere le QSL dei non soci alle altre
associazioni.
Come
si vede ce n’è abbastanza per creare sgomento e
divisione tra i soci nelle sezioni creando un conflitto anche con coloro che
hanno determinato la vittoria elettorale del
CDN.
Queste
cose le scrive ormai apertamente sul suo “Pescara on line” Romano di Bernardo,
Regionale ARI Abruzzo e su quel sito le potete
leggere.
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2.
Anche
le altre Associazioni potranno avere il Servizio
ARI:
addio al monopolio delle QSL?
Sappiamo
tutti che il cosiddetto “Servizio QSL” è sempre stato uno dei punti di forza
dell’ARI che lo ha utilizzato largamente per tenersi
stretti numerosi soci interessati, quasi esclusivamente, a tale
servizio.
La
IARU non volle mai saperne di concedere ad altre associazioni italiane di
radioamatori il servizio QSL e a nulla valsero, ad esempio, i numerosi
interventi dell’ex Presidente del CISAR, Luca Ferrara IK0YYY, che si recò varie
volte negli USA per discutere con la IARU ed avere, appunto anche come CISAR, il
servizio QSL. Qualche dirigente della IARU sembrava fosse favorevole, ma dopo
una presa di posizione dell’ARI, il progetto naufragò.
Ora leggiamo sul “Pescara on line” che l’ARI si
accingerebbe a far usufruire del Servizio QSL, dietro pagamento, anche non soci,
gruppi ed associazioni.
A
quanto pare
sono sempre più numerosi i non soci per i quali arrivano all’ARI le agognate QSL
e l’Associazione di Via Scarlatti, anche per il crescente calo di iscritti, per
far cassa, ha pensato bene di “vendere” le QSL agli interessati. Ma ce di più:
l’ARI per legge dovrebbe respingere alla IARU tutte le
QSL di non soci, ma essendo il loro numero molto cresciuto non vuol
evidentemente dare all’associazione mondiale la dimostrazione palese di perdere
tanti iscritti, da qui è nata l’idea di non respingere le QSL dei non iscritti,
ma di “venderle” ai singoli o alle altre
associazioni.
Questa
decisione, apre come è ovvio, dei problemi nuovi all’ARI che essendo Ente Morale non dovrebbe avere interessi
economici e poi bisognerebbe capire come la prenderanno alla IARU se questa
venisse a sapere della “soluzione”!
E’
ovvio a questo punto che sulla proposta di I2MQP si getteranno a pesce le altre
associazioni che potranno finalmente assicurare ai propri iscritti il Servizio
QSL che finora gli era negato, mentre l’ARI rinuncerà
al monopolio delle QSL in cambio del cosiddetto “pugno di Euro”. Vi è però un risvolto che provocherebbe problemi alle altre
associazioni, quello cioè di comunicare all’ARI gli elenchi dei propri iscritti
per avere le relative QSL e a parte la legge sulla privacy, si sa quanto ogni
associazione sia gelosa dei propri elenchi dei
soci!
Ed
ecco cosa scrive il Pescara on line:
Interessa
elusivamente i Soci ARI **** DA GENNAIO 2010 GRUPPI DI RADIOAMATORI ANCHE NON
ISCRITTI ALL’A.R.I. POTRANNO USUFRUIRE DEL SERVIZIO CARTOLINE QSL
del
22/07/2009
Una
decisione molto importante sarebbe stata presa dal CDN A.R.I.. Uso il condizionale perché la notizia, pur se vera al 90%
non è ancora stata comunicata.
Mi
spiego. Ogni mese l’ARI si trova a dover gestire una
quarantina di chili di cartoline indirizzate a nominativi di radioamatori che
non sono soci e che non si possono inoltrare. Il costo dello smistamento è quasi
uguale a quello delle cartoline che vengono inviate ai
soci, oltre a questo l’Associazione dovrebbe spendere altrettanto per la
restituzione.
Siccome
nelle regole del Sodalizio è già previsto l'inoltro
delle cartoline ai non soci che si abbonino, singolarmente al servizio pagando
una tariffa, sarebbe stato proposto da i2MQP al CDN una procedura similare anche
per gruppi di OM che volessero aderire, naturalmente a pagamento. Tutto ciò al
fine anche di recuperare una parte dei costi necessari per tenere snello ed
efficiente il servizio estendendolo anche ad altre associazioni, come, per
esempio la
******************************************
Questa la
notizia che ho avuto modo di verificare.
Ho
creduto però opportuno aggiungere una nota di commento, assolutamente personale
e non legato al mio incarico di dirigente periferico, dopo aver ricevuto, a scopo dichiaratamente provocatorio, alcune mail secondo cui
l’ARI avrebbe commesso una grave inadempienza statutaria.
Secondo
questi messaggi diffusi da alcuni noti personaggi che si erano
riproposti di “riformare” l’ARI iniziando con l’annullamento della prima
Assemblea, l’estensione del servizio QSL ad altre associazioni sarebbe una
“perla” ricamata dal CDN a danno dei soci…..
Capisco
che ormai il nervosismo sta giocando brutti scherzi a diversi “riformisti” della
prima e dell’ultima ora ma strumentalizzare una circolare del presidente della
L’ARI è e resterà l’unica
Associazione per l’Italia abilitata dalla IARU per il servizio QSL. Questo lo
sanno bene i “colonnelli” (o i caporali ?) di chi, alcuni anni fa, tentò
inutilmente di mettere in cattiva luce il nostro Sodalizio proprio rivolgendosi
alla organizzazione mondiale delle Associazioni.
L’ARI,
anzi, va elogiata perché estendendo ad altre associazioni il proprio servizio
QSL sta dimostrando che la campagna di odio scatenata virulentemente dai suoi
nemici interni ed esterni non intacca minimamente il suo ruolo nel contesto
internazionale.
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3.
Sono tornato dalla China da pochi giorni e subito un’altra avventura mi
attende, quella di una bellissima dx-pedition alle Isole Tremiti con il
nominativo di IL7G (IOTA EU-050) e un gruppo agguerrito di radioamatori
italiani.
La
dx-pedition è stata preparata molti mesi prima grazie all’amico IW7EBE Peppe,
che ha fatto da coordinatore e coagulatore di questo interessante gruppo di OM
interessati al dx e interessati a tutte le attività
radioamatoriali.
Dopo un sopralluogo sulle Isole Tremiti e la scelta logistica del nostro
soggiorno e della nostra postazione radio, siamo partiti dal porto di Termoli
nella Regione Puglia la mattina alle ore 8,40 dove
tutto il gruppo si era ritrovato con bagagli e attrezzature varie (apparati,
pali, antenne, vettovaglie) per
attivare in tutte le frequenze e in tutti i modi queste stupende isole richieste
da molti radioamatori di tutto il mondo.
Il mare quella mattina era mosso e la nave della Tirrenia ballava
moltissimo ma l’emozione e l’eccitazione era tali che pensavamo solo a come
coordinare le varie operazioni.
Dopo
un’ora e mezza siamo arrivati al piccolo porto dell’Isola di San Nicola – gruppo
delle Tremiti – e immediatamente abbiamo scaricato tutto il materiale sulla
banchina dove è arrivato
un piccolo trattore che ha caricato tutto il materiale per
portarlo sulla cima dell’isola mentre noi lo seguivamo a piedi. La strada si
inerpica ripidissima e con delle strettoie dove anche il piccolo trattore aveva
difficoltà per percorrere quel sentiero antico. Il panorama era mozzafiato,
bellissimo, si potevano ammirare da San Nicola tutte le
isole del gruppo: San Domino, Cretaceo e …………con un mare meraviglioso e
azzurro.
Siamo
arrivati sulla cima dell’isola dove un antico castello doveva accogliere le
nostre operazioni. Una piccola scala ripidissima e lunga era l’ingresso alla
terrazza che sovrastava la costruzione, un vento fortissimo ci ha accolto e il
panorama era sempre più bello, ma non avevamo tempo allora di osservare quella
meraviglia della natura perchè subito ci siamo messi a montare la prima stazione per
operare in HF con una verticale multi banda e un FT7400, più un amplificatore
TL922, circa 1000 watt che potevano essere utili per farci sentire meglio. Nel
giro di 30 minuti la prima stazione era on-air e ho iniziato ad operare con il
nominativo di IL7G su 14260, frequenza IOTA con un pill-up che è diventato
immediatamente
importante e di difficile gestione in quanto ci chiamavano da
tutte le parti di Europa e dagli altri continenti. I QSO si sommavano con
rapidità, anche 4-5 QSO al minuto. Gli altri
radioamatori terminavano di montare tutte le altre antenne per le varie
frequenze e organizzavano le stazioni nell’interno di una grotta antichissima
che ci avrebbe potuto proteggere dalle intemperie specialmente dal caldo che
quel giorno era veramente intenso e da eventuali
piogge.
Ci siamo
dati il cambio con gli altri amici ed un lavoro grandissimo è stato fatto da
tutti in particolare Pippo IK7YCE che ha operato per tantissime ore su
tutte le frequenze con vera professionalità non tralasciando nemmeno il piu’
piccolo segnale.
La nostra
stazione aveva varie antenne:
1
verticale
multi banda ECO-R7 – 28-24-21-18-14-7
MHz
1
antenna 5
elementi per i
15
elementi per i 432 MHz – 250
watt
9
elementi per i 144 MHz – 250
watt
Dipolo
per i
Dipolo
per gli
Dipolo
per i
Avevamo
poi moltissimi apparati in HF – VHF – UHF per le varie esigenze con i relativi
amplificatori.
Nel
gruppo vi erano 9 operatori:
- I0SNY –
Nicola
-
IW7EBE
-
Peppe
-
IW0QDV -
Mariella
-
IZ7DTC
-
Francesco
- IK7YCE
-
Pippo
- IK7BPC
– Luigi
-
IZ7FPO -
Ciro
- IZ7NMA
– Mike…..
-
IZ7QKA -
Nunzio
Abbiamo
operato per diversi giorni 24 ore su 24 dandoci il cambio sia in HF che in
Il
gruppo IL7G pile-up sull’Isola…..con IW0QDV
Mariella
Il gruppo che ha perato dalle Isole Tremiti Isola di
San Nicola – Tremiti – I0SNY Nicola
Un
particolare spazio
è stato riservato ai
E’ stato
molto bello il periodo passato sull’Isola di San Nicola dove si è veramente
formato un bellissimo gruppo ben amalgamato con i vari compiti divisi e con una
grande armonia e con l’intento comune di portare avanti delle operazioni
importanti.
I
risultati sono stati veramente soddisfacenti: 5200 QSO su tutte le bande ed in
particolare molti collegamenti in 28 – 24 e 18 MHz
oltre ai
Ritorneremo
sicuramente a formare questo gruppo e con alcuni di loro già abbiamo progettato
di attivare nel mese di agosto due isole nel sud Italia ancora non attivate per
il Diploma I.I.A. (Diploma delle Isole Italiane)
Bellissimo viaggiare,
bellissimo avere tanti amici, bellissimo fare delle esperienze radiantistiche e
tanti, tanti collegamenti.
Voglio
ricordare tutti gli amici che mi hanno accompagnato in questa avventura: IW7EBE
bravissimo tecnico, IK7YCE Pippo operatore caparbio ed instancabile; Francesco
operatore che sta crescendo molto e riesce a tenere a bada il pill-up, Ciro
IZ7FPO che è stato costantemente impegnato con le antenne, cavi e apparati al
fine di poter avere il massimo da loro, IK7BCP abile organizzatore ed infine
IW0QDV Mariella l’unica donna della spedizione (mia moglie) che mi ha
accompagnato e stimolato per questa nuova avventura, infine voglio anche
ricordare le due matricole della spedizione Michele IZ7NMA e IZ7QKA Nunzio, freschi di
licenza ma con una grande passione, che hanno avuto l’opportunità di partecipare
ad una dx-pedition e di assorbire ed incamerare operazioni che resteranno
sicuramente indelebili nella loro mente e faranno parte del loro bagaglio
culturale.
A presto
con una nuova DX-pedition da qualche parte d’Italia o del mondo!!!
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4.
Un
cono di pochi metri invece dei piloni
Ecco
l'eolico senza pale
Una
alternativa
ai contestati aerogeneratori: test in Italia. «Sarà anche più
efficiente»
È
un prototipo, ancora per pochissimo però, perché la fase sperimentale è quasi
conclusa. Secondo gli esperti, «Tornado», primo esempio
di «eolico senza pale», entro pochi mesi potrà essere installato, funzionare
perfettamente anche in zone dove il vento è debole (anche
Il
disegno del «Tornado Like»
TRE METRI DI ALTEZZA -
«Tornado Like», progettato da un gruppo di ingegneri russi e ingegnerizzato
dalla «Western co», società di San Benedetto del Tronto
specializzata nelle tecnologie rinnovabili, è stato presentato a Firenze
durante «Lavori verdi», summit sull'energia alternativa voluto dal leader dei Verdi toscani Fabio Roggiolani e al quale hanno
partecipato esperti da tutta Europa. La macchina, che ricorda un cono, ha il
vantaggio di non avere le pale e dunque di poter essere mimetizzata molto meglio
nell’ambiente. Un aerogeneratore raggiunge in media i venti, trenta metri, «Tornado» non supera i due tre metri e in futuro sarà
ancor più miniaturizzato. «Funziona ovunque anche dove non c'è troppo vento –
spiega Roggiolani – perché è in grado di accelerare l’aria e di creare un
effetto tornado ottimo per muovere le turbine e produrre energia». La resa
energetica è superiore a quella di un normale aerogeneratore e il costo
inferiore al 30%. Come funziona? «L'aria penetra dalla base del cono – risponde
Giovanni Cimini, presidente della Western co – e dentro
la macchina il flusso viene trasformato in un vortice fino a quando,
potentissimo, raggiunge la sommità del dispositivo dove si trovano le turbine
per generare l'energia elettrica».
PRIME
MACCHINE DAL 2010 - I test saranno effettuati da un consorzio di aziende hi-tech
toscane e marchigiane in collaborazione con l'Università delle Marche e il Cnr
di Firenze. Un primo impianto sarà installato nel Parco dei Monti Sibillini. Poi
si passerà alla produzione. «Contiamo di costruire le prime macchine dopo il
primo semestre 2010», annuncia Cimini. Ma le meraviglie tecnologiche verdi non
finiscono qui. Sempre al summit di Firenze sono stati presentati sistemi per
catturare energia dall'ambiente senza inquinare. Come la piattaforma meccanica e
chimica, messa a punto dall’ingegner Alessio Cianchi (Officine Berti), capace di
sfruttare la cavitazione e la luminescenza dell'acquae trasformarla in energia.
E ancora le «nuove molecole fotovoltaiche» presentate dal Laboratorio europeo di
spettrofotometria non lineare dell’Università di Firenze in grado, in un futuro
molto prossimo, di centuplicare la potenza di un pannello fotovoltaico. Quasi
fantascientifica la ricerca del dipartimento di Scienze della Terra
dell'Università di Pisa. I professori Paolo Fulignati e Alessandro Sbrana hanno
presentato alcuni impianti «a ciclo binario» capaci di trasformare il calore del
sottosuolo in energia elettrica senza estrarre alcun fluido dalla falda.
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5.
Sezione
ARI Vercelli
DIPLOMA
«VERCELLI CITTÁ DEL RISO»
2°
Edizione
La
Sezione A.R.I. di Vercelli istituisce la 2°Edizione del diploma «VERCELLI CITTÁ
DEL RISO» con lo scopo di far conoscere la città di Vercelli e di favorire ed
incentivare l’attività radioamatoriale.
La
partecipazione è aperta a tutti i Radioamatori ed SWL,
nel rispetto del "band plan", sulle bande:
Durata –
Dalle ore 00:00 del giorno 17 ottobre 2009 alle ore
24:00 del giorno 31 ottobre 2009.
Il
Diploma è attivato dagli Iscritti alla sezione ARI di
Vercelli.
Chiamata
degli Operatori: «CQ Diploma Vercelli Città del Riso» seguito dal Nominativo.
Chiamata
per attività in CW: “CQ VC”
Punteggio
per il conseguimento del diploma:
*
Stazioni Italiane: 25 punti
*
Stazioni Europee: 15 punti
Punteggio
assegnato ai collegamenti
*
Collegamento con le stazioni che attivano il Diploma:
1 punto SSB, 2
punti CW e modi digitali.
*
Collegamento con le stazioni Jolly:
2 punti SSB, 3
punti CW e modi digitali.
*
Collegamento con la Stazione di Sezione IQ1BD:
3 punti SSB – CW
– modi digitali.
* La
stessa stazione può essere collegata una sola volta al
giorno per ogni banda, in un solo modo.
* Ogni
Stazione Jolly può essere collegata una sola volta per ogni banda e in un solo
modo, nell’arco della durata del Diploma.
* La
stazione IQ1BD (Nominativo della Sezione) può essere collegata una sola volta
per ogni banda e in un solo modo, nell’arco della durata del Diploma.
PREMI
E CLASSIFICHE
A tutti i
partecipanti che ne faranno richiesta e che hanno raggiunto o superato il
punteggio richiesto, sarà inviato il diploma e la QSL della Sezione di Vercelli.
Alla
stazione OM italiana, europea ed SWL che avrà
conseguito il maggior punteggio, verrà inviato il diploma attestante la
vittoria, una confezione di riso e una pubblicazione dedicata alla Città di
Vercelli.
A tutte
le stazioni collegate che non hanno conseguito il punteggio richiesto, sarà
inviata, via Bureau, la QSL della Sezione di Vercelli.
COME
RICEVERE IL DIPLOMA
Per
ricevere il Diploma occorre inviare in un’unica
busta:
*
l'estratto Log con i dati relativi ai collegamenti effettuati o ascoltati (SWL),
completo di nominativo, nome, cognome e indirizzo a cui
inviare il Diploma.
* QSL
personale attestante almeno un collegamento effettuato con una delle stazioni
che hanno attivato il Diploma.
* €10,00
a copertura delle spese di stampa e spedizione del Diploma.
Le
richieste devono pervenire, unicamente per posta prioritaria, entro il
31
dicembre dell'anno in corso al seguente indirizzo:
Sezione
ARI Vercelli
Award
Manager Diploma Città del riso
Casella
Postale 32 - 13100 VERCELLI
Il
Presidente della Sezione
L’Award Manager
IZ1ANZ –
Marco
IW1EHL – Giorgio
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
6
LA
SEZIONE ARI DI VERCELLI ORGANIZZA
CORSO
PER IL CONSEGUIMENTO
DELLA
PATENTE DI RADIOAMATORE
Il
radioamatore è colui che ha conseguito la cosiddetta "patente" e
successivamente
una "autorizzazione generale" a trasmettere. Per ottenere quanto
indicato, è necessario acquisire il bagaglio di conoscenze tecniche utile ad
affrontare e superare l’esame necessario per ottenere la patente e poter
trasmettere, utilizzando le frequenze assegnate al Servizio di
Amatore.
A questo
scopo e per soddisfare le richieste ricevute, la sezione ARI di Vercelli ha
organizzato questo corso che avrà inizio Giovedì 10 settembre 2009, ore 21,30 nei locali della propria
sede:
Scuola
Professionale "Borgogna" - P.za Cesare Battisti, 9 –
Vercelli.
Le
lezioni avranno cadenza bi-settimanale (giovedì e martedì) nei mesi di settembre
e ottobre e settimanale (giovedì) nel mese di novembre.
Lo scopo
del corso, coordinato da IZ1ERT, è quello di consentire ai partecipanti di
superare l’esame scritto (costituito da quiz a risposta multipla) e di fornire
le conoscenze di base «… dei fenomeni radioelettrici, delle norme legislative
che regolano le radiocomunicazioni e il Servizio di Radioamatore, nonché le
norme operative di base che un radioamatore deve conoscere». Gli argomenti sono
spiegati in modo semplice e chiaro, perché il corso è destinato a coloro che non
hanno alcuna conoscenza della materia: sono richiesti solamente impegno e
passione.
Le
iscrizioni si ricevono entro il giorno 5 settembre 2009, inviando una e-mail di conferma a
arivercelli@retor.it
oppure spedendo una
comunicazione scritta a Sezione ARI Vercelli - Casella Postale 32 - 13100
VERCELLI
Costo del
corso: 10 Euro per spese di segreteria, da versarsi alla prima
lezione.
I testi
utilizzati per il corso sono:
-
Radiotecnica per Radioamatori. Costo 15.00 Euro
- Nuovo
Manuale degli esami. Costo 19,50 Euro
I testi
possono essere acquistati dal singolo partecipante o si potrà decidere
l’acquisto cumulativo attraverso la segreteria della
sezione.
Ulteriori
e più dettagliate informazioni consultando il sito della sezione ARI Vercelli
sul portale www.retor.it
Il Presidente della
Sezione
IZ1ANZ
- Marco
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
7.
Da:
Desidero
con la presente, invitarti ufficialmente alla manifestazione che abbiamo
organizzato per il 5 di settembre
2009.
Il
primo raduno unitario
dei
radioamatori calabresi
Cisar
– ARI –
Abbiamo
deciso, come Cisar e anche come soci ARI di intraprendere una
iniziativa complessa ma che sappiamo contribuirà a far riaccendere in noi
e in altri la grande fiamma della radio.
Un
appuntamento riteniamo importante poiché, come vedrai dalla locandina allegata,
porta per la prima volta a Cosenza la possibilità per tutti gli Om e non, di
conseguire la licenza americana. Licenza che potrà in seguito essere convertita
in autorizzazione generale italiana così come stabilito dalla vigente
normativa.
Non
finisce certo qui: un momento conviviale presso una struttura di cui è titolare
un collega Om durante il quale avremmo l’opportunità di conoscerci meglio e di
seguito l’appuntamento clou della giornata.
Abbiamo infatti contattato la Microtelecom srl per poterci pregiare
di avere ospite un suo tecnico per una dimostrazione di tutte le funzionalità
operative del più famoso ricevitore al mondo: il PERSEUS. Ovviamente abbiamo
avuto successo. Quindi, dopo il pranzo, avremmo la possibilità di ascoltare
Cesare Buzzi, che è anche un collega Om (IV3MUR) oltre ad essere colui che
materialmente assembla la macchina e ne cura tutta la parte software, nelle
spiegazioni dettagliate circa tutte le potenzialità e funzionalità del
ricevitore. Non un filmato ma un evento reale con la possibilità di vedere e
toccare con le nostre mani il Perseus e di confrontarne tutte le caratteristiche
con l’FT 1000mp mark V°, ritenuto da molti tra i
migliori rtx esistenti.
Ho avuto
la possibilità di sentire qualcosa in anteprima. Vi basti sapere che un segnale
audio in ssb filtrato ad 1 khz era perfettamente comprensibile e senza alcuna
distorsione proveniente da segnali interferenti. Credo che valga la pena non
perdere questa occasione, anche per evitare di acquistare in futuro a scatola
chiusa.
Penso che
sia un evento importante che merita attenzione.
Sezione Cisar Cosenza sede in
Castrolibero
Email:
cisar.cosenza@email.it
Telefono
segreteria: +390240047441- Segretario: 3495851000 Presidente: 3405428105
C.F.
Per
conseguire la licenza americana
Giorno 5
Settembre 2009 c/o i locali della sezione CISAR di Cosenza si terra' la sessione
per il conseguimento della licenza Americana.
Testi e
altro materiale per aspprofondire le proprie conoscenze (in inglese) sono
disponibili sul sito ARRL: www.arrl.org/catalog/lm/
Verifica
on-line della vostra preparazione: www.qrz.com/testing.html
Il team
degli esaminatori e' composto da: K1CCW (iz8ccw) -
K8IYX (iz8iyx) -
KJ4AUB
(iz8dwl)
Per qualsiasi
informazioni e prenotazioni potete
contattare IZ8CCW iz8ccw@mdxc.org Questo indirizzo e-mail è
protetto dallo spam bot, abilitare Javascript per vederlo
Preghiamo
gli interessati di prenotarsi, i posti sono limitati da www.ari.cosenza.it
--
ik8ltb,
Francesco - Cosenza
personal
340/5428105
skype:
ik8ltb, Francesco - Cosenza
www.ari.cosenza.it
(Altra Radio Indipendente)
Presidente
CISAR Cosenza
--
Caselle da 1GB, trasmetti allegati fino a
3GB e in piu' IMAP, POP3 e SMTP
autenticato? GRATIS solo con Email.it: http://www.email.it/f
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8.
E'
più veloce e meno costoso
WiMax
batte Umts
Sono
le due possibilità per chi cerca una connessione a internet dove non arriva la
tradizionale Adsl.
IL WiMax
è nettamente più veloce della banda larga degli operatori mobili (Umts/Hspa) e
quindi diventa la soluzione migliore, in alternativa all'Adsl, per le
connessioni da casa e dall'ufficio. Vince anche il confronto sul piano dei
prezzi per le offerte senza limiti (flat rate). È quanto risulta da un'inchiesta
Altroconsumo, la prima a fare le pulci alla nuova tecnologia banda larga WiMax,
da poco giunta in Italia. È anche una delle inchieste più ampie, sulla banda
larga: Altroconsumo ha fatto test in numerose città, da Nord a Sud.
L'obiettivo è capire
il metodo migliore per superare il problema del digital divide: l'8 per cento
della popolazione non può avere l'Adsl e il 4 per cento ne può avere solo una
lenta (meno di 2 Megabit al secondo). In questo 12 per cento, però, ci sono utenti coperti da
servizi banda larga alternativi all'Adsl e simili a questa per prestazioni: il
confronto serrato è tra Umts/Hspa e WiMax. Entrambi promettono una velocità di
punta di 7 Mbps, ma dai test emerge una realtà ben diversa. Altroconsumo ha
provato il WiMax in quattro città e in media la velocità di download reale è
circa il doppio di quella Umts/Hspa. Il quale si rifà in parte con la velocità
di upload (+18 per cento rispetto al WiMax). In particolare, dai test sono
Retelit e Mandarin gli operatori che risultano più veloci (3,9 e 2,6 Mbps, a
Fidenza e Acireale, rispettivamente). A seguire, Linkem (Bari) e Aria (Spoleto).
La
velocità media di download Umts/Hspa è di circa 1,5 Mbps, con Tim, Vodafone e
3 Italia, da un test fatto in una ventina di città.
Prevale di poco 3 Italia, che dimostra anche di avere
la copertura banda larga più estesa, "soprattutto nelle autostrade", scrive
Altroconsumo. In città consiglia di usare 3 Italia,
quindi; in mobilità (per esempio in auto o in treno), invece, sono più adatti
Tim o Vodafone. Quando si viaggia, infatti, può capitare di passare da rete Umts
a Gprs; con 3 Italia scatterebbero costi extra, mentre
con quegli altri due operatori la connessione sarebbe compresa nel prezzo
standard. Nelle zone rurali, invece, Altroconsumo consiglia Tim, per utilizzarne
la rete Edge, più lenta ma più estesa dell'Umts, e più veloce del Gprs. Wind si
conferma fanalino di coda della banda larga mobile italiana: sia per velocità
(500 Kbps), sia per copertura (ha un terzo delle antenne banda larga rispetto a
ciascuno degli altri tre operatori.
Ed è
proprio la copertura il limite principale del WiMax, adesso. Pian piano gli
operatori stanno rimediando. "Tra due settimane apriremo le offerte in Puglia e
in Lombardia orientale", dice Mario Citelli, amministratore delegato di Aria,
che ora è solo in Umbria, con 8 mila abbonati (sui circa 15 mila totali del
WiMax italiano, come risulta da nostre stime; Linkem ne ha 5 mila). Aria ha le
offerte più economiche (18 euro al mese, per 4 Mbps,
incluso il router), ma nei prossimi giorni arriveranno anche quelle di Mandarin,
in Sicilia, a partire da 25 euro (compreso il router) per 7 Megabit al secondo.
Il prezzo
è una discriminante per la scelta dell'offerta banda larga alternativa all'Adsl.
Entro 100 ore al mese, è più economico affidarsi alla
banda larga di un operatore mobile (per quella quota di ore, si parte da 14 euro
al mese, con 3 Italia), a fronte però di una velocità inferiore a quella del
WiMax. L'Umts/Hspa è interessante soprattutto quindi nelle seconde case, in
vacanza, anche perché si attiva senza costi e in un giorno, a differenza delle
altre tecnologie banda larga.
Oltre le
100 ore, per una navigazione davvero senza limiti, o per chi vuole prestazioni
più simili a quelle dell'Adsl, il WiMax è l'alternativa più indicata, se si ha
la fortuna di essere in una zona coperta. Da questo confronto, emerge la novità
principale del 2009, nel mercato banda larga: il WiMax sta riuscendo a trovare
un proprio ruolo e senso di esistere, tra le diverse tecnologie. Per alleviare
il peso del digital divide.
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9.
Colpisce tutti quegli
utenti che sono soliti accumulare centinaia di messaggi di posta elettronica
senza
cancellarli mai. Uno studio spagnolo classifica i diversi comportamenti di
fronte alla e-mail
La
Sindrome di Diogene
Gli
spagnoli la chiamano “sindrome di Diogene” della mail,
gli esperti cercano di spiegarne le cause e le eventuali soluzioni, gli utenti
però continuano ad ignorarla. E’ arrivato il momento di uscire allo scoperto?
Qual è lo stato della vostra casella di posta? Insomma, se doveste rintracciare
quella famosa mail ricevuta dal signor Rossi, quanti di
voi riuscirebbero a farlo in pochi secondi? Un dato è certo: la mail è quello spazio personale che ogni proprietario
gestisce alla sua maniera, scegliendo di archiviare i messaggio ricevuti, di
cancellarli dopo averli letti o, come accade appunto nella “sindrome di
Diogene”, di accumularli tutti pigramente. Cosa c’entra
Diogene, il filosofo cinico che viveva in una botte, e cercava l’uomo con la sua
lampada? C’entra, perché Diogene è stato anche identificato come una sorta di
accumulatore compulsivo che teneva tutto nella sua misera abitazione come oggi
fanno certe persone che ettinoo le loro case di oggetti inutili e spazzatura.
Qualunque
sia la vostra condotta, sappiate comunque che in Spagna
qualcuno si è preso la briga di analizzarla. In un reportage, pubblicato sul
quotidiano El Pais, emerge così la preoccupante tendenza della “sindrome di
Diogene”. Preoccupante non perché contagiosa o mortale, ma per le conseguenze
che l’aumento incontrollato di messaggi ricevuti potrebbe portare alla casella.
La più grave? Sicuramente la perdita dell’account e di tutto il suo contenuto.
A
lanciare l’allarme è Enrique Dans, docente spagnolo di sistemi tecnologici
dell’Istituto Impresa, secondo il quale, davanti alla gestione di una casella di
posta, esistono cinque tipologie di utenti: il classificatore, il dotato di
memoria selettiva, il sentimentale, l’irresponsabile e il “diogene”. Si passa da
chi mantiene ogni messaggio, per classificarlo in apposite cartelle, a chi
conserva solo i messaggi che ritiene importanti; da chi tiene solo i messaggi
che hanno un valore emotivo a chi cancella ogni cosa subito dopo averla letta,
per concludere con chi dalla casella non cancella mai niente. Il “diogene”
appunto, la new entry del settore.
Figura
nuova perché fino a qualche anno fa pensare di poter mantenere ogni messaggio
era, per motivi di spazio, tecnicamente impossibile. Non solo. Il volume delle mail ricevute è aumentato notevolmente sotto
il peso della popolarità del mezzo, usato sia per motivi di lavoro che per
mantenere i contatti con amici e parenti, e soprattutto sotto il peso dei
continui attacchi di spamming, aggravati, con l’affermarsi dei social network,
dall’invio di “bacn”.
Il
termine, che come la parola inglese “spam” – nata da una
celebre gag del gruppo comico dei Monty Python che ironizzava sulla
pubblicità massiccia di una nota marca di carne in scatola – si ispira ad un
alimento britannico, il bacon, per indicare tutto quel genere di comunicazione
inviate da blog e social network per notificare eventuali commenti ricevuti. Su
tutti basta pensare alla quantità di posta spedita da Facebook.
Dalle
colonne de El Pais, Dans spiega che “Nonostante siano sempre più gli utenti che
preferisco salvare le proprie mail, la tecnologia li
aiuta sviluppando sistemi di ricerca sempre più rapidi. L’aspetto preoccupante
non è però che le caselle siano piene di posta, ma che siano piene di
immondizia. Di posta insomma che non ha alcun interesse per chi la riceve”.
Infine, ad aggravare la tendenza a trasportare con se ogni comunicazione, c’è
anche l’aumento – secondo recenti studi pari quasi al 12% - di utenti che
controllano la mail tramite cellulari e palmari e per
questo hanno bisogno di avere sempre tutto a disposizione.
Immaginate poi come la
situazione possa diventare ingestibile per quelle persone che hanno fino a
quattro account di posta. D’altronde non esistono delle scuole che insegnano a
gestire il volume crescente di mail e, a differenza delle vecchie lettere
cartacee, che a seconda del contenuto potevano essere
archiviate in un cassetto o nascoste sotto il cuscino, la maggior parte degli
utenti si è trovato a dover far fronte ad una tecnologia semisconosciuta,
sviluppando metodi personali non sempre efficaci.
A cercare
di risolvere il problema è proprio il reportage spagnolo che individua, grazie
ai consigli di José Miguel Bolivar, blogger esperto in produttività e
teorizzatore della filosofia del “ettino things done”, le sette regole per
migliorare l’uso della mail. Per iniziare è importante
guardare tutti i messaggi in entrata una sola volta e ordinatamente, per
continuare poi con un tentativo di classificazioni in cartelle, che dovrebbero
essere quattro: “da fare”, “devo”, “mi devono” e “da
leggere”. Bisogna giudicare rapidamente il contenuto: se inutile cancellarlo
subito; se contiene informazioni che possono essere utili in futuro salvarlo
nella cartella “da leggere”; se prevede una risposta, inviarla entro due minuti
o altrimenti salvarlo nella cartella “devo”, e se, infine, prevede la conferma o
l’approvazione di altri, spostarlo in “mi devono”.
Nella
classifica delle priorità dare precedenza alle cartelle “da fare” e “devo”,
ridurre il numero di messaggi inviati per ridurre il numero di risposte,
studiare le funzionalità della casella di posta – soprattutto come gestire i
messaggi ricevuti durante le vacanze – e infine non vivere in totale dipendenza
dalla mail, ma cercare di controllarla al massimo tre
volte al giorno.
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10.
Con
la coorganizzazione
delia
Provincia Regionale di Catania, il patrocinio del Comune di Catania, dell’A.R.I.
Nazionale
e
del Comitato Regionale Sicilia ARI,
Aci
Castello (CT) Via Lifteri, 88 Tel. 0957116111,
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11.
Da:
IW1GFL [vin.gor@libero.it]
Eventi
radioamatoriali alla Maison de Mosse
"Au
fil des ondes"
Cari amici
radioamatori,
vi ricordo che la mostra "Au fil des ondes" che
si svolge ad Avise in frazione Runaz è stata riaperta dal primo luglio. Gli
orari sono invariati rispetto allo scorso anno ovvero dal martedì alla domenica
dalle 13 alle 19. Quest'anno, oltre alla possibilità di trasmettere dall'interno
delle mura della dimora storica con l'impianto radio predisposto, la mostra
diventa sede di due importanti eventi.
Il primo si è svolto
il 31 luglio alle 21 ed avrà il titolo "Dossier Sputnik: …questo il mondo non lo
saprà…" con la partecipazione di Achille Judica
Cordiglia.
Il secondo ha
rievocato il 9 agosto, le trasmissioni marconiane con apparati replica perfetta
degli originali della prima tx radio della storia.
Vi
invito a seguire sul nostro sito web (http://www.ariaosta.i /) gli ulteriori
aggiornamenti e notizie.
Grazie
per l'attenzione e'73
___________________________________________
Il
Presidente Sezione ARI di AOSTA - IQ1VD
Vincenzo
Gorret - IW1GFL
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12.
SICUREZZA
WEB
"Free
download" e "wallpaper"
Le
parole trappola della rete
Un'indagine
della McAfee elenca le ricerche che rischiano di infettare il computer o di
farci finire nelle mani dei truffatori
Come un
predatore in agguato nei pressi di una pozza nella savana in attesa che le sue vittime vengano a bere, anche chi mira a
colpire il nostro computer è pronto a sfruttare i nostri momenti di
vulnerabilità. Debolezze che nel caso di chi naviga in rete sono prevalentemente
la bulimia per i file da scaricare gratuitamente.
L'ultima conferma arriva da una ricerca della McAfee, azienda leader nella
produzione di antivirus.
La
società americana ha stilato un vera e propria
classifica delle parole che, una volta inserite nella stringa di un motore di
ricerca, hanno maggiori possibilità di condurci ad una pagina web dove ad
attenderci c'è un agguato informatico. In testa alla lista c'è la frase "free
music downloads". Dopo averla digitata, le possibilità che la navigazione ci
conduca ad un'imboscata per infettare il nostro
computer con qualche forma di malware oppure per attirarci in una truffa online
sono del 20 per cento. A seguire ci sono le espressioni "wallpapers" (17,8%) e
"game cheats" (16,3%).
Questo
almeno per quanto riguarda gli Stati Uniti. Secondo quanto stabilito
dall'indagine, il grado di rischio e le parole più pericolose cambiano infatti a seconda del paese dove avviene la ricerca. Per
l'Italia lo studio non fornisce il dettaglio dei termini, ma abbassa la
percentuale media di rischio massimo al 9,7%. Una posizione intermedia tra la
pericolosa navigazione nella Repubblica ceca (14,2%) e la tranquilla Svizzera
(7%).
Nel
complesso lo studio ha perso in esame le 2.600 parole chiave più utilizzate su
cinque dei principali motori di ricerca: Google, Yahoo, Live, Aol e Ask e ha
analizzato il contenuto di 413.000 pagine web. I risultati sono stati divisi
anche per "aggregazioni" di temi, visto che spesso si possono ricondurre allo
stesso argomento ricerche fatte con piccole sfumature lessicali. In questo caso
la categoria che raccoglie i pericoli maggiori è quella degli "screensavers",
dei "free games" e del "work from home".
La McAfee
mette però in guardia i lettori dal fatto che la situazione fotografata
nell'indagine non è destinata a restare tale a lungo perché i "predatori" della
rete sono sempre pronti a piazzare nuove trappole lì dove sanno che le vittime
accorreranno più numerose.
Difficile
pensare, ad esempio, che "Viva la vida lyrics", ovvero la ricerca per i testi
dell'ultimo cd dei Coldplay, sia destinata a restare
ancora a lungo nella top 50 delle parole chiave più pericolose. Più probabile
che venga presto sostituita da qualche nuova star del
momento.
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13.
Da:Marco iz6asi
[iz6asi@libero.it]
ILLW
activity Adriatic DX Team - Fari Lighthouse
2009
Si
informa che componenti dell'ADRIATIC DX Team in occasione dell' "International Lighthouse Lightschip Week" sono stati
attivi dai fari nella stessa data dal 08 al 09 agosto
2009.
VISITA il
nostro sito web troverai tutto sulle nostre prossime attivazioni fari:
ADRIATIC DX Team
Nell'attesa di
collegarti, gli operatori dell'ADRIATIC DX Team augura a tutti Voi, i migliori
DX.
- Se
desideri far parte dell'Adriatic DX Team, e ti piacciono le attivazioni in /p,
invia iscrizione a:
adriaticdxteam@libero.it
per l'ADXT iz6asi adxt
#001 Marco
***
non perdere l'occasione nel richiedere il Diploma permanente dei fari.***
Gli
AWARD permanenti dell'Adriatic DX Team:
I Diplomi
Permanenti, vengono rilasciati gratuitamente per
collegamenti avuti, durante le attivazioni con Membri dell' ADRIATIC DX
Team.
Tutti i
Radioamatori, SWL
possono richiedere i Diplomi attualmente (fari, isole, .....
)
Bande:
Tutte HF VHF UHF.
Modi:
CW, Fonia, Digitali (RTTY, PSK31, .....)
Validità:
sono validi tutti i collegamenti dal 01 Gennaio
2006.
Non
è richiesta la QSL.
Per ogni
Diploma, bisogna aver collegato almeno 5 (cinque) differenti Membri
dell'ADRIATIC DX Team durante le attivazioni.
I Diplomi
con numerazione progressiva, vanno chiesti e saranno Rilasciati via telematica
all'indirizzo: adriaticdxteam@libero.it
RICHIESTA:
Diploma
da richiedere
(LH, Island,....)
Nome
Cognome
Nominativo
e-mail
allegare l'estratto log dei
collegamenti avuti.
(data,ora,call
ADXT,modo,banda,rst).
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14.
E-COMMERCE
Siti
internet lenti e poco chiari
Quanto
stress per i clienti web
Il
commercio elettronico in difficoltà a causa di utenti sempre più esigenti ed
impazienti. La velocità è fondamentale per non far fuggire i potenziali clienti
che vogliono informazioni o fare acquisti nel giro di pochi secondi
"IL
SERVER ha impiegato troppo tempo a rispondere". Adsl, Umts, banda larga. Capita
di navigare alla massima velocità per poi arenarsi di fronte a un messaggio come
questo. La frustrazione provata di fronte a siti internet particolarmente lenti
accomuna tutti, indipendentemente dalla classe sociale e dal titolo di studio.
Insomma, vogliamo informazioni subito e non intendiamo aspettare. Una situazione
che rischia di danneggiare l'economia, spiega una ricerca condotta dalla
Redshift Research per conto della Computer Associates.
La frustrazione del cliente da una parte, quella del venditore dall'altra. Una
cosa certa: lo stress da web lento produce seri problemi soprattutto alle
aziende che puntano molto, se non tutto, sull'e-commerce.
Dopo aver
intervistato 2.500 utenti nei cinque principali paesi dell'Unione Europea
(Francia, Germania, Italia, Gran Bretagna e Spagna) emerge che il 34% degli
interpellati concede a un sito non più di 10 secondi per rispondere e caricare
la pagina, prima di abbandonarlo a favore di un altro. Un danno consistente per
le imprese che utilizzano il web per attirare clienti e soprattutto per le
aziende che vendono i propri prodotti direttamente su internet.
Altro
dato: il 38% dei clienti ha avuto difficoltà ad eseguire operazioni di acquisto
on line. Se i consumatori incontrano un qualche problema che non consente loro
di portare a buon fine un'operazione di acquisto ondine, il 46% andrà a cercare
un sito alternativo, mentre il 34% interrompe definitivamente l'operazione,
producendo un danno al marchio e alla reputazione dell'azienda proprietaria del
sito.
Inoltre,
poiché la rete è ormai parte integrante delle nostre vite (+527% del tempo
passato su internet dagli italiani nel 2008), succede che il 95% dei consumatori
ricerchino, attraverso i motori di ricerca, notizie ed informazioni sul prodotto
che vogliono acquistare. Ma se il sito non è in grado di dare una risposta in
tempi accettabili, i potenziali clienti fuggono nel giro di pochi secondi. Una
corsa contro il tempo per soddisfare una clientela molto esigente che non ha
tempo da perdere.
"Un'esperienza online,
anche di poco inferiore al massimo, produce nel
'web-utente' livelli elevati di stress che, a loro volta, provocano
insoddisfazione nel consumatore e perdita di un potenziale cliente", ha
dichiarato Kobi Korsah, direttore del marketing di Computer Associates per
l'area EMEA (Europa, Africa e Medio Oriente). "In questo difficile momento
economico, le imprese devono disporre di adeguati strumenti per il monitoraggio
e la gestione delle prestazioni, con cui risolvere eventuali problemi" delle
proprie risorse sul web. "Solo così - conclude Korsah - si potrà garantire ai
consumatori un'esperienza positiva, oltre ad attirare e fidelizzare i clienti".
In un
periodo di crisi, anche in Italia, dove l'e-commerce è in continua crescita, lo
stress da navigazione diviene quindi fonte di preoccupazione. Non solo per la
salute nervosa degli utenti che spesso devono combattere con siti bradifrenici,
ma anche per le aziende che stanno investendo sempre più nel commercio
elettronico. Secondo uno studio condotto dalla GfK Eurisko, nel
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15.
Da
I3MKH Mirko Boscolo
Sezione
ARI di Chioggia Sottomarina
Le
conferme di i3mkh
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16.
5ª
edizione
del “Kolbe day” a Carini
Domenica
20 Settembre
COMUNICATO
STAMPA
L’Associazione E.R.A.
ricorda un radioamatore speciale: il martire padre Massimilano Maria Kolbe,
ucciso dai nazisti nei campi di sterminio di
Auschwitz.
Domenica
20 settembre, 5ª edizione del “Kolbe day” a Carini.
Era un
progressista. Un sacerdote che per diffondere la parola di Dio ed ascoltare i
bisogni degli uomini non esitava ad utilizzare tutti i mezzi che la tecnologia
di allora gli metteva a disposizione. Padre Massimiliano Kolbe, francescano
polacco, è morto il 14 agosto 1941 nel campo nazista di Auschwitz: pochi giorni
prima la fuga di un prigioniero aveva scatenato la ritorsione dei soldati
tedeschi, che condannarono a morte dieci detenuti.
Padre Kolbe offrì la sua vita al posto di quella di un padre di famiglia. Questo
martire del XX secolo, che ha dedicato la propria vita all'assistenza del
prossimo, è da sempre considerato il Santo patrono dei radioamatori, per la
passione che ha dimostrato nei confronti nei nuovi mezzi di comunicazione e in
particolare della radio. Solo tre settimane prima della deportazione, aveva
ottenuto il nominativo di radioamatore SP3RN.
La
sezione palermitana dell’
Armando
Mondello, Presidente della Sezione palermitana dell’E.R.A. sottolinea
l’importanza della radio, concepita non come “freddo strumento tecnologico”, ma
come mezzo capace di “raggiungere e scaldare i cuori e le coscienze” e anche di
salvare vite umane. “Come succede in caso di soccorso o calamità – afferma - quando i radioamatori sono chiamati a mettere a
disposizione i loro apparati e le loro professionalità quali volontari a fianco
della Protezione Civile Nazionale per dare una speranza di vita a chi ha timore
di perderla”.
Questo
articolo concepito nel 2006, e rivisitato oggi da Armand iw9etq,, è stato
pubblicato sulla rivista Mondo Solidale del CESVOP a cura di Giovanna Di
Benedetto
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17.
Da:
Dal
Monviso ATV Piemonte e Lombardia
A tutti
gli appassionati ATV del Piemonte e Lombardia, vorrei segnalare il trasponder
analogico con ingresso a 1.240 Ghz.installato sotto le pendici del Monviso in
posizione splendida con nominativo IR1UCH, JN34NO, è veramente un peccato che non
venga quasi mai utilizzato, tenendo conto anche dell'impegno del manutentore che
svolge il suo lavoro in modo egregio.
Gabriele
IK1SLO
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18.
MERCATINO
RADIOAMATORIALE
Da:
Vincenzo
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G.1/120 solid state p.a. amplifier; power supply -G.1/121- for amplifier
G.1/120; amplificatore G.219-A potenza d'uscita indistorta 12W, alimentazione
12V o 220 V, perfettamente funzionante, ecc.; ricevitore G 4/215 mancante di un
quarzo (quindi lo cedo come non funzionante). Tutto materiale della Geloso S.p.A.-Milano. Inoltre, un altro amplificatore
audio valvolare forse Geloso esternamente "modernizzato" dal proprietario
precedente.
[tutto 150
euro]
- radio
transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co.,
frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa
[70
euro]
-
modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn
N.Y., senza accessori, personalmente mai utilizzato,
peso circa
[50
euro]
-
U.S.A.F. Synthesizer, elec freq model EN 358 Manson Laboratories a subsidiary of
Hallicrafters Wilton, conn., personalmente mai
utilizzato, completo del suo power supply model EN 360 Manson Laboratories a
subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn. - ingresso 117 V AC uscita 6,5-28-180
V DC.
[tutto 20
euro]
- U.S.
cable fault locator detector James G.Biddle Co. - Philadelphia 7
P.A.
[70
euro]
-
strumento prova indotti ed avvolgimenti E313-A dell'
Allen Electric & Equipment Co. - Michigan, made in U.S.A.,
ecc.
[70
euro]
- sacca
BG 56-A per trasporto stili d'antenna della base MP-48, completa di 5 stili
vari, ecc.
[50 euro]
- mini
paracadute militare forse per razzi di
segnalazione.
[20
euro]
- zaino
Esercito Italiano degli anni '60 utilizzato per portare
vestiario.
[10
euro]
-
zainetto U.S. ML GAS MASK M9.
[20
euro]
-
maschera antigas di colore nero completa di supporto da schiena per bombola,
spallacci, cinghie, ganci, tubi di collegamento, manometro,
ecc.
[10
euro]
-
dosimetro di radiazioni a forma di penna, con clips, scala da
[10
euro]
-
obiettivo SZ-X210 Tokina 70-210mm f/4-5.6 completo di
paraluce, nuovo, mai utilizzato perchè acquistato per errore, adatto per Canon,
ecc.
[130
euro]
Esamino
anche eventuali permute (preferibilmente con materiale radio
surplus).
NON sono
graditi sms per informazioni o contrattazioni riguardanti il materiale in
vendita.
NON
rispondo a telefonate con numeri anonimi o non
visibili.
Per
eventuali spedizioni, i pagamenti saranno da effettuarsi anticipatamente. NON
invio in contrassegno.
IW3 SID -
Andrea tel.
[+39] 3474907504 (dalle ore 15 alle 18)
e-mail:
iret.friuli@libero.it
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
19.
INFORMAZI
ONI
Inviate
i vostri articoli con e-mail, non con allegati, in formato testo TXT e le
immagini in JPG
GLI
SCRITTI ANONIMI, O CON FIRME NON RICONDUCIBILI AD UN AUTORE CERTO, VENGONO CESTINATI
Con
l’ invio dell’articolo l'Utente si è assunto ogni più
ampia responsabilità civile, penale e amministrativa relativa all'invio e alla
pubblicazione del materiale trasmesso garantendo ogni più ampia manleva.
L'utente riconosce a Radiogiornale e/o ai suoi aventi causa il
diritto di conservare, riprodurre, diffondere e cancellare il materiale
trasmesso. L’utente dichiara e garantisce il pacifico godimento di tutti i
diritti relativi al materiale inviato. Pertanto, con l'invio del materiale,
l'Utente cede e trasferisce a titolo gratuito e definitivo, senza limiti di
spazio e di tempo, tutti i diritti relativi al materiale
inviato.
Per
modifiche alla Mailing-list, nuove iscrizioni, ecc. fornire sempre:
Nominativo
– Nome e Cognome – E-mail vecchia - E-mail nuova
ATTENZIONE
agli allegati!
Per
evitare spiacevoli sorprese, nonostante che il nostro sistema sia ampiamente protetto contro i virus, per nessuna
ragione il Radiogiornale, o altri messaggi della redazione vengono inviati agli
utenti come allegati alle E-mail, se dovessero arrivare messaggi del genere non
apriteli e cancellateli anche dalla cartella dei messaggi eliminati, PERCHE'
SONO PROBABILMENTE FALSIFICAZIONI CHE POTREBBERO
CONTENERE
PERICOLOSI
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