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Numero
224 -
Anno VIII – 12 novembre 2009
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Polo
Nord, è caos clima
"Cambiamenti
sconvolgenti"
Cambiano
i venti, si riduce la neve, spariscono renne, fauna marina a rischio. Dati
allarmanti dallo studio 2009 sullo stato dell'ambiente artico: "Trasformazioni
più veloci del previsto". Milioni di persone minacciate da tifoni e uragani
sempre più aggressivi, civiltà costiere destinate ad affondare negli oceani.
Alle Maldive si stanno già attrezzando: nei giorni scorsi il governo è stato
convocato sott’acqua, per lanciare un appello al resto del mondo contro il
surriscaldamento del pianeta. Se solo il livello del Mediterraneo dovesse
alzarsi di qualche centimetro, i delta del Po e del Nilo scomparirebbero, le
Baleari finirebbero sommerse e Venezia si ritroverebbe
inondata.
Dall'
11 al 13 dicembre 2009 torna Telethon, la maratona televisiva
dedicata alla ricerca scientifica sulla distrofia muscolare e le altre malattie
genetiche
Sommario:
1.
Pietro
Marino IT9ZGY si è dimesso;
2.
Tace
il CDN sul commissariamento del CR Campania;
3.
Tre
buone ragioni per liquidare Ediradio;
4.
ARI,
inaugurazione nuova sede Napoli;
5.
Banda
Larga STOP;
6.
Arriva
la luce superfluida;
7.
Costruito
in Italia il primo motore a batteri;
8.
Ci
sono meno virus?;
9.
L’ARI
di Bolzano con gli Scout;
10. ONU,
cellulari contro gli sprechi;
11. Ecco
la bici superpulita a idrogeno;
12. Le
conferme di I3MKH;
13. Il
Diploma Guglielmo Marconi Nobel;
14. Mostre
mercato;
15. L’invisibile
in mostra;
16. La
misura del tempo;
17. Global
simulated emergency test;
18. Certificato
cq ww contest ssb;
19. Diploma
laghi italiani;
20. Pullman
Fiera
di Pescara domenica 29 novembre e serata R8special radio, musica &
cucina;
21. Mercatino
radioamatoriale;
22. Informazioni.
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1.
Da
Pietro Marino - IT9ZGY [it9zgy@libero.it]
Caro Paolo, ti allego
una lettera aperta
in formato .DOC che
ho inviato al Consiglio dell'ARI e a tutti i radioamatori di buona volontà.
C'era un solo modo per farmi fuori :
cambiare il Regolamento dl Ruolo dì Onore.
Per mia dignità personale, prima che approvassero la nuova stesura, ho preferito
rimettere il mio incarico.
Cordiali 73, Piero
Marino - IT9ZGY
P.S: Ho avuto la
gratificazione di aver ricevuto oltre un centinaio di lettere di solidarietà da
parte di colleghi radioamatori sparsi nella nostra
penisola.
N.D.R.
Certi di rappresentare i sentimenti della stragrande maggioranza degli OM
italiani esprimiamo all’amico Pietro Marino, che tanto ha fatto e tanto si è
prodigato per
i Radioamatori e per l’ARI, con unanime consenso, tutta la
solidarietà del Radiogiornale e i ringraziamenti per la sua preziosa opera
svolta che ci auguriamo possa continuare.
Il
malessere esistente nell’Associazione continua
Pietro
Marino IT9ZGY si è dimesso
dall’incarico
di Fiduciario del Ruolo d’Onore dell’ARI
Pietro
Marino – IT9ZGY
Viale Principe
Umberto 10/a
90149
Palermo
Lettera
Aperta ai Sigg.
Componenti il
Consiglio Direttivo dell’ARI
LORO
SEDI
e.P.C. Ai radioamatori di buona
volontà
Palermo
13 ottobre 2009
Desidero
informarvi di aver preso la decisione di rinunciare all’incarico di Fiduciario
del Ruolo d’Onore dell’ARI, compito che ho ricoperto
con orgoglio per oltre tredici anni, cioè sin dalla fine del 1996 quando venne a
mancare Sergio Pesce, uno dei più
rappresentativi radioamatori che la nostra Associazione abbia mai avuto
nelle proprie fila. Ciò che mi dispiace è che parte del Consiglio non abbia
letto, con la dovuta attenzione, la “Storia del Ruolo d’Onore dell’ARI”, da me illustrata con dovizia di particolari ed
inviata tempo fa. La mia lettera di chiarimento l’avevo indirizzata al
Presidente attualmente in carica dal quale non ho mai avuto
risposta come richiede il più elementare Bon Ton. Mi dispiace che il Presidente
abbia accampato scuse e non sia intervenuto al Convegno di Aci Castello.
Certamente ha perduto una buona occasione di fare tesoro della mia esperienza
direttiva ad ogni livello, acquisita in 58 anni di permanenza in seno all’ARI.
L’attuale Consiglio è formato da alcuni OM (non tutti) con poca
esperienza associativa che non ha affatto capito lo spirito per cui è stato istituito il Ruolo d’Onore dell’ARI. In
particolare, parte del Consiglio non ha compreso l’importanza della nomina del
Fiduciario,scelto per la lunga militanza in seno
all’Associazione, che assegna ai vecchi Soci una specie di patente di anzianità con la iscrizione al
prestigioso Diploma con una lettera di Benvenuto e con appropriate parole di
encomio. Desidero ancora una volta evidenziare ai Consiglieri che hanno dato un
fugace guardo alla mia precedente lettera che accludo, di rileggerla
attentamente ed essi
potranno notare che nella veste di fiduciario non ho mai preso
iniziative personali e le rarissime eccezioni nell’assegnazione del diploma,
sono state sempre concordate con i Presidenti dell’ARI pro tempore, come del
resto hanno sempre fatto i Fiduciari che mi hanno preceduto. Ora si vuole, con
un nuovo regolamento, che sarà presentato da chi al momento influenza
negativamente la conduzione associativa, svilire e declassare questo diploma che
non prevede più la funzione del Fiduciario e farlo inviare al Socio come normale
“routine” dalla Segreteria Generale. Mi dispiace che i nuovi Consiglieri si
siano fatti convincere da qualcuno che serba uno squallido rancore nei miei
riguardi. Il primo pensiero di questo “qualcuno”, all’atto del suo insediamento
alla direzione della nostra rivista, è stato, dimostrando una piccineria che
sfocia nel ridicolo, quello di cancellare il mio nome dall’organigramma sociale
che appare in ogni numero di RR, nel quale ho sempre figurato nella veste di
Fiduciario del Ruolo D’Onore. E’
agli occhi di quasi tutti i Soci che il potere che ha preteso e che è
stato concesso a questo
“qualcuno” fa passare in secondo
ordine la figura dello stesso Presidente e dei Consiglieri new-entry. Mi dispiace che il Presidente sia
stato
l’unico a non accorgersene. Nella mia lettera, abbastanza esplicativa e con termini abbastanza moderati e conciliativi,
avevo grossomodo concluso in questa maniera:
“Nei miei
58 anni di esperienza associativa, ho sempre espletato il mio incarico con la
stessa onestà dei precedenti Fiduciari del Ruolo d’Onore. In particolare mi
riferisco al compianto Sergio Pesce che mi è stato da guida e da maestro, al di
là di pregressi rancori che non fanno certo onore al radioamatore che li nutre.
La mia canizie e la mia modesta competenza, maturata altresì nella mia lunga
permanenza in seno al Consiglio, mi suggerisce di raccomandare a tutto il C. D.
di essere un Consiglio Direttivo fautore di rinnovamento e di riconciliazione nazionale.
Se tutti insieme otterremo questo risultato, potremo
considerarci con orgoglio VERI
RADIOAMATORI.”
Quasi
l’intero Consiglio non ha recepito la mia invocazione e le mie parole sono state
“VOX CLAMANS IN DESERTO” ed ha prevalso la prevaricazione, l’odio ed il
disprezzo per coloro che invece “illo tempore” avevano, con grande competenza,
stilato il Regolamento che aveva previsto il ruolo importante e necessario del
Fiduciario. Sperare in un ripensamento del Consiglio Direttivo, è un utopia, ma sarebbe per me una soddisfazione se il
Consiglio facesse un passo indietro e decidesse di affidare l’incarico ad altro
radioamatore che abbia i requisiti necessari per assolvere il compito di
Fiduciario. Colgo l’occasione, attraverso queste righe, di ringraziare le
signore Caterina e Luana, ottime impiegate della nostra Associazione, con le
quali ho sempre
instaurato un rapporto di reciproca collaborazione. Dopo questo
naturale sfogo, dettato dall’impotenza di potere fermare un macroscopico errore
di valutazione, desidero che sappiate che non nutro alcun rancore verso di voi
ma solo delusione. Mi auguro che la
MIA ARI (mi sembra di avere il diritto di chiamarla tale) possa
ritornare GRANDE, come ai vecchi tempi, senza odio, invidie e squallide
ritorsioni che continuano improduttivamente a dividerLa e a dividerci e che non
fanno certo onore a chi continua gratuitamente a provocarle e
gestirle.
Cordiali
73, Pietro Marino IT9ZGY - Ruolo d’Onore nr. 154 – Matricola
52-3527
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2.
A.R.I.
Tace
il CDN sul commissariamento del C.R. Campania
Mario De
Marco i8tx
Via A.
Vianelli, 2
80127
Napoli
Napoli 9
Novembre 2009
Egr. Consiglio Direttivo Nazionale
Egr.
Collegio Sindacale Nazionale
Egr. Comitati Regionali
Egr.
Sezioni della Campania
Egr. Soci della Sezione di Napoli
Il C.D.
Nazionale a tutt’oggi non ha dato alcuna spiegazione sul commissariamento del
C.R. Campania, per me assolutamente immotivato.
Il
commissariamento, non previsto dallo statuto e quindi non regolamentato, ha
creato una figura nuova e anomala nel nostro ordinamento perché non si conoscono
i limiti del suo potere.
Chiedo al
C.D.N. se ha il potere di violare lo statuto, il regolamento regionale, il
regolamento di sezione?
Chiedo
questo perché il commissario della Regione Campania al semplice esposto di due
soci della Sezione di Napoli, senza portare a conoscenza del Direttivo di
Sezione il contenuto dell’esposto e quindi non dando la possibilità di un
contraddittorio ha sciolto il Direttivo dichiarandolo decaduto in palese
violazione del regolamento Regionale e della Sezione di
Napoli.
In
aggiunta, il Commissario per completare l’opera, ha violato anche la
delicatissima procedura elettorale, procedura di assoluta trasparenza adottata
dal Presidente del Collegio Sindacale i8LEL che l’ha studiata per risolvere il
problema di votazioni non sempre regolari avvenute nel
passato.
Pertanto
reputo improponibile la procedura e la tempistica indicata dal commissario perché
in palese contrasto con il regolamento e la assoluta trasparenza dell’iter
elettorale.
Pongo
all’attenzione di tutti, questi fatti nell’intento che tali accadimenti vengano immediatamente estirpati dalla nostra associazione
perché se passa la logica che il più grande commissaria il più piccolo e può
violare tutti i regolamenti avremo tempi molto bui per la nostra
associazione.
Cordiali
73
i8tx
NDR. Sui
commissariamenti lo Statuto dell’ARI recita: Probiviri Art. 44. Al fine di dirimere
eventuali gravi divergenze fra Soci o fra Sezioni, su
richiesta di un Socio o di una Sezione interessata può essere nominato dal
Consiglio Direttivo o dal Comitato Regionale competente un Collegio di Probiviri
composto da tre membri, scelti tra i Soci che abbiano compiuto il quarantesimo
anno di età e che siano iscritti all'A.R.I. da almeno dieci anni. Il più anziano
dei tre membri è il Presidente di diritto. Analogo articolo, il n° 37 nel
Regolamento della Sezione di Napoli e ancora l’art. 10 del Regolamento del
Comitato Regionale Campania che sostiene identiche
cose.
Inspiegabilmente
non ci si è avvalsi della possibilità di nominare i Probiviri per istruire la
pratica e tentare un chiarimento e invece con atto autoritario di imperio si è
nominato un Commissario nella persona del Vice Presidente nazionale Alfredo
Migliaccio I8IEM, che senza por tempo in mezzo ha avocato a se tutte le attività
indicendo nuove votazioni senza dare spiegazioni ai
soci.
Questa
è l’ulteriore riprova del malessere esistente nell’ARI,
malessere che si sta aggravando ulteriormente a causa di questi
metodi!
Ma
non finisce qui…
NotiziARI
in breve
Protezione
Civile, 500.000 Euro all’ARI che accentra tutto,
ma…
Intanto
vengono persi 60.000 Euro del 5X1000, chi li
rimborserà?
L’ARI si sta trasformando,
da Associazione Radioamatori Italiani, già Associazione Radiotecnica Italiana,
in una onlus di volontariato della Protezione Civile, come ce ne sono
tante.
Infatti al punto 8
dell’ordine del giorno della assemblea nazionale, che si terrà a Pescara il
prossimo 27 Novembre, è stata inserita la discussione sulla opportunità che,
stando a quanto afferma l’ARI, “ci e’ stata offerta dal Dipartimento di
Protezione Civile: la disponibilità a finanziare la nostra Associazione per
progetti legati al tema delle Radiocomunicazioni d’Emergenza fino ad un massimo
di 500.000 Euro elevabili al doppio (Cinquecentomila), con la sola condizione
che il 10% dell’importo sia erogato dalla Associazione stessa”.
“Ora
quello che propongo, afferma il Coordinatore ARI-RE
Alfredo Migliaccio I8IEM Vice Presidente Nazionale ARI e per cui vi chiedo
l’autorizzazione, o meglio la delibera nella assemblea di Pescara, é di avere la
disponibilità di 50.000 Euro per poter presentare il progetto ARI RE al
Dipartimento”.
“A mio
giudizio questi fondi possono provenire dal fondo del 5x1000 dedicato proprio a
progetti di questo genere ma nulla vieta che possano
essere presi da altre parti, se vi é
disponibilità”.
Questa
delibera, data l’entità delle somme in gioco, tende a trasformare
l’Associazione, che sarà proiettata quasi esclusivamente sul volontariato, e in
termini di democrazia associativa toglierà ai Comitati Regionali ARI l’autonomia
relativamente ai finanziamenti della Protezione Civile, accentrando il tutto
a livello nazionale in Via Scarlatti a
Milano.
Ma
il bello viene in quanto il Coordinatore ARI-RE Alfredo
Migliaccio I8IEM evidentemente non conosce la situazione del 5X1000, infatti sul
sito di una nota Sezione ARI si poteva leggere: 5x1000 2007 adieu! Sulla rete si legge che la
documentazione per accedere al beneficio, che doveva pervenire entro il 2
febbraio 2009, non è stato prodotto.
Come
mai? Abbiamo perso circa 60.000 (dicasi sessantamila
€uro).
Chi
sono i responsabili?
73s
La
notizia è stata comunque confermata da una nota imbarazzata del
Collegio dei Sindaci che cerca di giustificare i gravi fatti con un errore,
(poco credibile), nella presentazione della domanda alla Agenzia delle Entrate
da parte della Segreteria Generale,
anche
perché bastava seguire le istruzioni sulla compilazione della domanda contenute
nel modulo della richiamata Agenzia delle Entrate. Certo la cosa non depone a
favore dell’efficienza e capacità del nuovo gruppo dirigente nazionale dell’ARI e la domanda che ormai tutti gli iscritti si pongono
è:
ORA
I 60.000 EURO CHI LI RIMBORSA
ALL’ASSOCIAZIONE?
Sarà
interessante vedere come finirà la cosa!
L’ARI
diserta la riunione al Ministero per la WRC 2012
Si è
tenuta il 28 Settembre 2009, presso il Ministero dello Sviluppo Economico
Comunicazioni, l’importante riunione del Gruppo per la preparazione della WRC-12
(Ginevra, 23 gennaio – 17 febbraio 2012), alla quale hanno partecipato tutti gli
interessati
del settore delle comunicazioni, comprese alcune Associazioni
Radioamatoriali, ma purtroppo con l’inspiegabile assenza
dell’ARI.
Poiché si
sta elaborando la posizione italiana alla Conferenza di Ginevra, crediamo sia
importante includere anche la posizione dei Radioamatori italiani, ma l’ARI evidentemente non ha ritenuto di far sentire la propria
voce. Ci auguriamo che alle prossime riunioni l’ARI sia
presente con proposte atte al miglioramento delle condizioni operative degli OM
italiani per renderli uguali agli altri Radioamatori
europei.
A
Cosenza ci sono 2 ARI
A seguito
di problemi interni alla Sezione ARI di Cosenza si è costituita nella stessa
città anche un’altra ARI che come specificazione della
sigla reca, Altra Radio Indipendente.
Quest’ultima è molto attiva con innumerevoli iniziative anche unitarie con il
CISAR.
Anche
questa di Cosenza è l’ennesima dimostrazione della situazione di malessere
esistente nella maggiore Associazione radioamatoriale
italiana.
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3.
Da:
Sergio [iz3cnm1960@libero.it]
Tre
buone ragioni per liquidare Ediradio.
Nei miei
interventi sul RadioGiornale, che non ringrazierò mai abbastanza per
l’ospitalità, ho sempre avuto come obiettivo la semplificazione delle “questioni
burocratiche”, affinchè i soci ARI, anche i meno interessati, potessero comunque ricevere una giusta “dose” di
informazione. Naturalmente non mi alzo la mattina con queste idee luminose! La
verità è molto più semplice: sono i soci della mia Sezione ARI che mi stimolano
con i loro quesiti! Gustavo Zagrebelsky, grande costituzionalista e autore del
saggio “imparare la democrazia”, ha scritto: “Esiste una teoria secondo la quale
l’apatia è carattere normale della democrazia nei periodi ordinari della vita
pubblica, quando le cose sembrano andare da se. Essa è destinata, tuttavia, ad
essere spazzata via da ventate di mobilitazione…”.
Il socio
ARI, considerato ingiustamente “apatico” e rimproverato a torto di non
partecipare alla “vita” associativa, è invece attento e curioso di sapere come
vanno le cose.
E al
socio ARI “apatico” non è sfuggito che, dopo l’Assemblea di Frascati del luglio
scorso, qualcosa è successo.
Fino
all’Assemblea di Frascati, infatti, nell’ambito della “pratica” di acquisto di
un appartamento, si era tanto discusso della proposta di liquidare Ediradio
S.r.L. .
Persino
nel verbale della stessa assemblea si è scritto che la decisione finale sarebbe
stata presa all’assemblea successiva.
Dopo
Frascati, però, non si è più discusso dell’argomento e all’Assemblea di Pescara
del prossimo 22 novembre, stando alla convocazione, si parlerà di “prospettive
future di Ediradio…”.
Mi
permetto, quindi, di contribuire alla discussione con tre mie considerazioni.
Per quale
motivo liquidare Ediradio?
La prima
ragione è
di carattere giuridico.
Ho già
avuto modo di esporre l’anomalia giuridica derivante dal fatto che
un’associazione come l’ARI, evidentemente senza scopo di lucro, possiede una
Società, che per definizione civilistica (art. 2247 cc), tende al profitto. Ediradio è una Società a Responsabilità
Limitata a proprietario Unico (ARI). Ma l’ARI è
costituita dai SOCI e, quindi, come dice l’art. 2432 del CC, i SOCI hanno
diritto a partecipare agli utili. Questa situazione, però, contrasta con la
natura propria dell’ARI che, essendo un’Ente Morale,
vede escludere ogni possibilità di lucro e, leggendo l’art. 60 dello Statuto,
anche qualsiasi possibilità di divisione degli
stessi.
La
seconda ragione è squisitamente economica.
Possedere
una società è un costo.
Ediradio
“costa” affitto, stipendi, luce, acqua e gas e tutte le spese di carattere
fiscale proprie di una società.
Un’associazione,
invece, fruisce di un regime fiscale particolarmente agevolato pur mantenendo un
discreto campo di azione in ambito economico.
La terza
motivazione è di carattere pratico.
Nell’era
di internet l’informazione viaggia in tempo reale e il cartaceo, pur con il suo
fascino romantico, rimane sempre un mezzo informativo molto lento. Anche un
quotidiano, se ci pensiamo sopra, pur permettendo una discreta immediatezza
della notizia, non disdegna di approfondire, valutare e commentare
l’informazione. E, per mantenere le tradizioni, è possibile far viaggiare gli
stessi contenuti cartacei anche per via telematica.
Per
questi motivi, sono convinto che è possibile mantenere una corretta informazione
dei soci senza necessariamente possedere una società atta allo scopo, con un
notevole risparmio economico.
Non è una
cosa semplice. Potrei fare il "professorone" con frasi accademiche ad effetto
del tipo:
“occorre
tener conto delle risorse umane, che potrebbero essere recuperate a livello
Associativo, dove più volte si è lamentata una carenza funzionale, tutelando i
livelli salariali acquisiti, e mantenendo gli attuali profili
lavorativi”.
Oppure:
“La liquidazione della società segna la chiusura di un ciclo impositivo dei beni
relativi all’impresa ed a questo si correla necessariamente l’emersione di
componenti reddituali fiscalmente rilevanti”.
HI!
Parliamo
più semplicemente!
Si
potrebbe assorbire il personale Ediradio in ARI, mantenendo gli stipendi attuali
ma fruendo delle agevolazioni fiscali
dell’associazione.
Radio
Rivista potrebbe essere stampata a costi più contenuti e fruendo di ottime
agevolazioni per le spese di spedizione o, a richiesta, inviata per via
telematica (RadioGiornale docet!).
C’è la
prospettiva di avere un appartamento di proprietà, che sicuramente si rivaluterà
nel tempo, e che è più che sufficiente per il personale (3+3) che vi
lavorerebbe.
Si
avrebbe un risparmio consistente che si tradurrebbe certamente in una
diminuzione della quota e, di conseguenza, con un auspicabile aumento di
soci.
Mi auguro
che i SOCI, per tramite dei loro delegati, sappiano cogliere le opportunità e i
vantaggi che questa operazione porteranno all’Associazione e mi auguro che i
professionisti di fiducia dell'associazione possano mettere a disposizione la
loro capacità e competenza valutando gli aspetti positivi di questa
operazione.
73
IZ3CNM
Sergio
Giuffrida
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4.
Da:
pino capuozzo [pinteb3@hotmail.com]
Caro
Paolo, ti invio l'articolo dell'inaugurazione della nuova sede della sezione di
Napoli.
Cordiali
73, Pino Capuozzo IK8TEB
Associazione
Radioamatori Italiani
ARI
Inaugurazione nuova sede Sezione di Napoli
Sabato,
24 Ottobre 2009 alle ore 17,30 nei locali di Via
Bonito, 6 - Vomero - i Soci della Sezione di Napoli dopo un triennio di complicanze per
effetto della sede di Ponticelli, troppo periferica, si sono finalmente riuniti
nella nuova sede, raggiungibile con tutta la rete di trasporto pubblico
(Funicolari, Nuova Metropollitana e Bus ANM).
L’attuale
C.D. alla fine del mandato ha raggiunto l’obiettivo che si era prefissato sin
dal proprio insediamento di portare la sede di Napoli in
Centro.
Il
Presidente I8STC Cielo Stellato a nome del direttivo e
suo personale, in un breve discorso, prima del brindisi di augurio, ha informato
i presenti che a breve sarà installata la stazione radio di sezione IQ8NA che
servirà a formare futuri OM oltre che ad essere utiilizzata per le relative
esigenze associative.
Il
Presidente altresì ha comunicato ai Presenti che il mercoledì dalle ore 17,00 alle 19,00 la sezione resterà aperta per gli incontri
settimanali con i Soci.
L’incontro ha visto la
partecipazione di numerosi Soci, alcuni di questi non si vedevano da molto
tempo, e di alcune XYL che, con la loro presenza hanno testimoniato la felice
localizzazione della nuova sede.
Alla
Sezione di Napoli vanno i nostri rallegramenti per la nuova sede con l’augurio
di accrescere vieppiù il numero dei Soci.
Pino
Capuozzo
Foto
di Pino Capuozzo
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5.
Vive
proteste degli utenti di Internet al “congelamento” degli stanziamenti
Banda
Larga STOP
Ma
con una importante iniziativa la Provincia di Roma
fornisce Internet gratis a 4 milioni di romani.
Il
governo ha congelato i fondi previsti per la banda larga in Italia: si tratta di
circa 800 milioni di euro destinati all'abbattimento del digital divide e alla
realizzazione della rete telefonica di nuova
generazione.
Mentre i
nostri partner europei stanziano risorse importanti per sostenere la banda larga
e ridurre il divario digitale nei rispettivi territori, sembra che l'Italia
ritenga del tutto superfluo affrontare la sfida della modernizzazione delle
infrastrutture tecnologiche.
Una
importante parte della
popolazione rischia di essere esclusa dall'uso delle tecnologie. La Banda Larga
é una scelta che guarda al futuro e che cambia concretamente la qualità della
vita delle persone, rende più efficiente il lavoro e stimola la competitività
tra le aziende. Per questo La Provincia di Roma, (Presidente Zingaretti fratello
dell’attore che interpreta il noto Commissario Montalbano), ad esempio, sta
investendo 2 milioni 450 mila euro in un programma per la creazione, entro la
fine del 2010, di 500 aree pubbliche raggiunte dalla connessione a internet
Wi-Fi. Si tratta del più imponente progetto in Italia per la diffusione di
internet gratis senza fili, per numero di abitanti coinvolti (circa 4 milioni di
persone), superficie del territorio (5 mila Kmq) e Comuni interessati
121. Ci auguriamo che
l’iniziativa della Provincia di Roma si estenda rapidamente anche in altre
realtà della nostra penisola.
In Italia
sono 23 milioni i
navigatori di Internet, pari al 43% della popolazione nazionale, che dedicano
mediamente 102 minuti al giorno per l'esplorazione
della rete. Bloccare la Banda Larga oltre a non tenere conto di questi dati
condanna all’isolamento tutte quelle popolazioni che a
causa della situazione orografica sono praticamente isolate.
Infine
bisogna aggiungere che sulla Banda Larga ci sono contrastanti interessi in
gioco!
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6.
Arriva
la luce superfluida
un’autostrada
per le fibre ottiche
È
una vera «autostrada» per le fibre ottiche, che potrà portare a comunicazioni
velocissime e a chip elettro-ottici a basso consumo: è la
la luce superfluida che attraversa indisturbata materiali anche opachi
senza alcuna dispersione.
Prevista
da tempo, è diventata una realtà grazie alla ricerca nata da una collaborazione italo-francese e pubblicata su Nature
Physics. La sua esistenza è stata appena dimostrata a Parigi dai gruppi di
Iacopo Carusotto, del centro Bec dell’Istituto Nazionale di Fisica della Materia
(Infm) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Trento, di
La
predizione di questa luce particolarissima è tutta italiana, e risale solo a
cinque anni fa grazie a un lavoro di Carusotto e Ciuti del 2004. La luce
superfluida riesce ad attraversare aria e acqua e qualsiasi tipo di materiale
senza la minima difficoltà perché i fotoni che la compongono hanno fra loro
interazioni talmente forti che la luce stessa comincerebbe a comportarsi come un
vero e proprio fluido.
Per
dimostrare questa possibilità i ricercatori hanno utilizzato un laser altamente stabile e, come bersaglio, un semiconduttore di
arsenuro di gallio, capace di far passare la luce ma le cui imperfezioni
normalmente la degradano. I parametri della luce sono stati
variati secondo le indicazioni dei fisici teorici, modificandone colore e
intensità, finchè la luce superfluida è apparsa proprio come predetto: il laser
ha attraversato il semiconduttore – che fino a poco prima ne degradava il fascio
– senza la minima interferenza: un comportamento mai stato osservato in
precedenza.
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7.
Produrrà
energia a basso costo
Costruito
in Italia il primo motore a batteri
E'
stato ipotizzato nel 2006 da ricercatori giapponesi
E' stato costruito nel dipartimento di
Fisica dell'università di Roma La Sapienza il primo motore a batteri. In un
video una minuscola ruota dentata di plastica immersa in un bagno di
microrganismi che, pur agitandosi caoticamente, la fanno ruotare in modo
regolare. A breve potrà essere utilizzato nei chip-laboratorio, che permettono
di analizzare in tempi rapidissimi sangue e altre sostanze. Più in là, tra
qualche decina di anni, potrà essere una nuova fonte di
energia.
«I tempi
per le applicazioni sono lunghi, ma la strada è aperta», ha detto il direttore
del dipartimento Giancarlo Ruocco. Del gruppo di lavoro fanno parte Luca
Angelani, del centro di ricerca di Meccanica statistica e complessità
dell'Istituto Nazionale di Fisica della Materia del Consiglio Nazionale delle
Ricerche (Infm-Cnr), e Roberto Di Leonardo, del laboratorio Soft dell'Infm-Cnr.
Ipotizzato nel 2006 da
ricercatori giapponesi, il motore a batteri non è più una curiosità scientifica,
ma una realtà che apre la via alla meccanica miniaturizzata.
Il
motore. Ciascuna delle rotelle dentate che compongono il motore è in plastica,
ha un diametro di 40-50 millesimi di millimetro (micron) ed è assolutamente
asimmetrica, con denti di lunghezze diverse ma orientati nella stessa direzione.
Le rotelle sono immerse in una soluzione di batteri che riesce ad azionarle.
«Quella
che abbiamo ottenuto è una prova di concetto, con la quale dimostriamo che il
sistema previsto in teoria funziona realmente. Adesso - spiega Ruocco - per
passare alla reale produzione di energia con questo motore è necessario un
passaggio tecnologico». Il primo passo sarà utilizzare motori di questo tipo sui
cosiddetti lab-on-chip, i minilaboratori che permettono
di analizzare sangue o reazioni chimiche. «In tutti questi casi - aggiunge -
sono necessari meccanismi capaci di spostare fluidi, che nessuna tecnologia
attuale è in grado di fornire». Potrebbe farlo il motore a batteri. La
produzione di energia con il motore a batteri è invece «ancora molto lontana»,
almeno qualche decina di anni.
Tuttavia,
prosegue Ruocco, «sognando e guardando al futuro è possibile convertire energia
chimica in colonie di batteri e trasformarla in un moto organizzato, al limite
utilizzabile per produrre corrente elettrica». Al punto in cui siamo, comunque,
«il lavoro dei fisici è più o meno finito. Adesso bisogna mettersi al lavoro per
il trasferimento tecnologico». Indubbiamente, rileva il fisico, il primo motore
a batteri mai prodotto è il risultato della ricerca di base condotta in questi
anni sui processi relativi alla rottura della simmetria. «Purtroppo - osserva -
questa cultura manca in Italia. Qui la ricerca di base non si fa perchè non è
un'attività che porta a ricadute in tempi rapidi. Però bisogna aver presente
che, anche se a lungo termine, le ricadute ci sono sempre e sono sempre molto
interessanti».
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8.
Ci
sono meno virus?
No,
ce ne sono molti di più,
ma
non ce ne accorgiamo
I
professionisti del malware mirano ai dati degli utenti e ai loro soldi. Quindi
non hanno interesse a essere "visti"
Girano
meno virus? No, ne girano molti di più ma la gente non se accorge. Soprattutto i social network, negli ultimi mesi sono
stati obiettivo di attacchi mirati. Dobbiamo essere preoccupati per i nostri
account su Facebook, MySpace o Twitter.
Si è
osservato un numero crescente di attacchi. Soprattutto casi di "phishing", in
cui i dati personali vengono convertiti in soldi grazie
al principio di fiducia sui cui si basano i social network. Un altro fenomeno
del 2009 è l'utilizzo di cyber attacchi nati a corredo di tensioni del mondo
reale, come nel caso del conflitto Russia-Georgia.
Sono
chiamati "Reflection Attacks", attacchi che sono un riflesso di crisi reali. E'
successo la prima volta 10 anni fa, durante l'attacco alla Serbia. Poi per
l'Iraq (2003), per il caso delle vignette danesi su Maometto, in Estonia (2007)
e ora in Georgia. Non si tratta di attacchi informatici riconducibili agli
Stati, quanto piuttosto a gruppi di attivisti. Per questo non si tratta di
"cyber war.
Botnet,
un termine che compare sempre più spesso nei report di sicurezza ma che è poco
noto al pubblico. Come funziona e quali sono i
pericoli?
Un
singolo computer infetto è un "Bot". Se prendi centinaia o migliaia di pc
infetti e li colleghi, hai una rete di Bot, una "Bot-net". È un modo per i
criminali di prendere possesso non di un solo computer, ma di una massa di
computer e di trasmetterle le istruzioni che si vogliono. Mandare email, fare
spamming, lanciare attacchi Dos (Denial of service), rubare informazioni.
E la
maggioranza non si accorge di essere diventato un
"Bot".
Un tempo
i virus facevano cose visibili: mandare messaggi sul
display, riprodurre una musichetta, cancellare dati. Ora sei infettato in
maniera silenziosa, non ci sono sintomi evidenti.
Non ci
sono più esplosioni mondiali di virus super-diffusi come Melissa o Love Letter.
Ma la situazione è peggiorata. Ora i professionisti del malware mirano ai dati
degli utenti e di riflesso ai loro soldi. Quindi non hanno alcun interesse a
essere "visti".
Molti
reati informatici sono legati a organizzazioni criminali, spesso dell'Est
Europeo. C'è un modo per fermarle o quantomeno
limitarle?
Intanto
non bisogna considerarle alla stregua delle mafie tradizionali. Sono
organizzazioni snelle, che reclutano persone in luoghi diversi che spesso non si
vedono mai di persona. È complicato trovarli perché operano in un contesto senza
frontiere: attaccano macchine in un Paese, con computer in un secondo Paese,
spostano i dati in un terzo Paese e loro fisicamente stanno in quarto Paese. Le
indagini ovviamente devono coinvolgere le polizie di tutti questi Stati, ed è
complicato. Organizzazioni come l'Europol e l'Interpol sono state costruite per
combattere reati totalmente diversi, tipo contrabbando o riciclaggio di denaro,
che riguardano somme enormi. Mentre un crimine informatico di solito riguarda
una danno di qualche centinaio di euro per ogni
individuo, il che rende poco interessante per l'Interpol investigare questi
reati. Anche se l'ammontare totale dei "colpi" spesso è
rilevante.
Qual è la
situzione di virus e malware sugli smartphone e in generale nel mondo della
comunicazione mobile?
Il primo
virus per cellulari risale al 2005. Da allora sono stati individuati 500 virus
per telefonini, contro i milioni per pc Windows. C'è una grande differenza che
sta nel fatto che i produttori di telefonini, hanno adottato standard di
sicurezza più elevati. Per esempio su Symbian i software devono essere
certificati per poter essere installati. Su iPhone
devono passare attraverso l'App Store e il controllo di Apple. I rischi però ci
sono: il principale sono i "programmi spia". Ce ne sono persino in vendita
online. Si compra una micro-scheda di memoria, la si
inserisce nel telefono del bersaglio mentre lo ha lasciato un istante
incustodito e a quel punto i pirati sono in grado di ascoltare e vedere tutto
quel che fa e dice sul cellulare. Pratico, no?
Il numero
di segnalazioni di possibili virus è esploso. Cinque, sei anni ne fa
ne avevamo 50 al giorno, ora possono essere 200
mila.
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9.
Da:
Maurizio Tonolli
Alcuni radioamatori dell’ARI Bolzano hanno partecipato allo
JOTA con gli scout.
Ti allego un articoletto con delle
foto.
Grazie se lo
pubblichi
IN3RXG –
Maurizio
L’ARI
di Bolzano con gli Scout
per
il Jamboree on the air
Il terzo
week-end di ottobre per scout e radioamatori di tutto il mondo vuol dire JOTA (e
JOTI), ovvero Jamboree on the Air: il raduno mondiale degli scout sulle
frequenze radioamatoriali.
Quest’anno alcuni
radioamatori della sezione ARI di Bolzano hanno vissuto, assieme a scout del
CNGEI di Bolzano e degli Scout d’Europa di Merano, due giornate fra collegamenti
radio e giochi ideati sempre come avvicinamento al mondo radioamatoriale. Luogo
delle operazioni è stata l’accogliente casa di Tret in Val di Non (TN), messa a
disposizione dalla Parrocchia S.Spirito di Merano grazie all’interessamento
dell’amico Vito IN3VST.
La
mattina di sabato i radioamatori scout Maurizio Tonolli (IN3RXG), Paolo
Passerini (IN3LTQ) e Andrea Cavattoni (IN3ECI), hanno raggiunto di buonora Tret
dove già si trovava Vito Vetrano (IN3VST), e assieme hanno iniziato a montare le
antenne e le stazioni.
Gran
lavoro per montare una antenna verticale Challenger
multibanda (alta oltre
Vito
intanto aveva piazzato l’antenna per i
Dopo
pranzo i nostri radioamatori scout hanno verificato le
stazioni radio montate e calibrato le antenne.
All’arrivo dei ragazzi
IN3VST ha introdotto le due giornate spiegando brevemente il servizio dei
radioamatori e la loro importanza nei collegamenti, soprattutto in Protezione
Civile e durante le emergenze (come il recente terremoto de
L’Aquila).
Quindi i
ragazzi si sono diretti, in gruppi misti, alle 3 stazioni radio operanti dalla
casa (2 HF e una VHF).
Nella
prima base radio Paolo IN3LTQ cercava di collegare stazioni scout italiane sui
Nella
seconda base Andrea IN3ECI operava invece sui
La terza
base era un po’ più didattica. IN3RXG e l’amico IN3NMZ scout di Merano hanno
fatto dei collegamenti in locale, utilizzando in diretta dei palmari in bassa
potenza.
I due
radioamatori si sono collegati e quindi sono intervenuti anche i ragazzi, che a
turno hanno dato il loro nome come secondi operatori, utilizzando l’alfabeto
fonetico e
le sigle utilizzati dai radioamatori.
IN3RXG a
sua volta faceva lo spelling di una parola o di una frase (sempre in questa
modalità) e i ragazzi dovevano scoprirla, aiutati da IN3NMZ che spiegava a loro
le varie caratteristiche e il modo corretto di operare. I ragazzi erano molto
attenti ed interessati, speriamo che un domani questo seme radioamatoriale possa
produrre frutti.
Dopo
la cena i ragazzi si sono recati in un prato fuori del
paese per fare attività scout riscaldati da un caldo
fuoco.
Nel
frattempo IN3ECI continuava a collegare in HF numerose stazioni
scout.
La
domenica mattina ci ha raggiunto anche Diego IN3MYP. I ragazzi hanno fatto
attività radio all’aperto con simulazioni di interventi radioamatoriali nelle
comunicazioni alternative durante le emergenze. I ragazzi a squadre, sotto la
guida di un radioamatore, hanno scambiato messaggi.
Anche in
questo caso è stata importante la presenza di un radioamatore che ha spiegato le
corrette modalità operative e aiutato i ragazzi nel corretto scambio dei
“dispacci” assegnati loro.
IN3RXG,
IN3ECI, IN3LTQ, IN3LQ, IN3MYP, IN3NMZ e gli oltre 40 scout del CNGEI e degli
Scout d’Europa che erano con noi, vi danno appuntamento per il prossimo
JOTA
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10.
ONU,
cellulari contro gli sprechi
dal
2010 caricabatteria unico
L'agenzia
dell'Onu per le telecomunicazioni ha deciso: dal 2010 i nuovi portatili potranno
avere un dispositivo di ricarica universale in dotazione. Per risparmiare
energia, limitare i rifiuti e l'inquinamento
Adesso è
scesa in campo anche l'Itu, l'agenzia Onu per le telecomunicazioni, e quindi è
ufficiale: nel 2010 i nuovi cellulari avranno un
caricabatteria universale. Gli utenti potranno usare lo
stesso caricabatteria con modelli di marche diverse.
La
tecnologia è già pronta. L'Itu (International telecommunication union) ha appena
ufficializzato il caricabatteria universale come nuovo
standard (Universal charging solution). Sfrutterà la tecnologia micro usb. Il
caricatore avrà quindi da una parte una normale presa per la corrente e
dall'altra un ingresso micro usb (più piccolo del noto Usb) che s'infilerà nel
cellulare. Tutti i cellulari saranno quindi dotati di una fessura compatibile
con il micro usb (già adottata da alcuni dei più recenti modelli e dalle
fotocamere digitali).
Il
traguardo del 2010 è un'anticipazione, visto che i primi annunci parlavano del
2012. Nel frattempo però sono aumentate le pressioni da più parti, sui
produttori di cellulari, perché passassero a un sistema unico per caricare le
batterie. Lo vogliono, da anni, i consumatori. Capita di non poter ricaricare il
proprio cellulare quando ci si trova in viaggio o a
casa di amici, se ci si dimentica di portare il proprio caricabatteria.
Lo vuole
la Commissione europea: ha fatto notare ai produttori che l'assenza di uno
standard finora ha causato rifiuti e inquinamento del tutto
evitabili. Ogni anno, infatti, l'industria dei cellulari produce 51 mila
tonnellate di caricabatteria, per sostituire i precedenti (secondo le stime di
Gsm Association). Il che significa consumo di energia e inquinamento per
produrli e poi un eccesso di rifiuti a fine utilizzo
(quando gli utenti gettano i caricabatteria, ormai inservibili).
Non solo:
il nuovo prodotto avrà una maggiore efficienza energetica (il triplo, rispetto
ai precedenti caricabatteria). Inquinerà di meno e farà
risparmiare corrente ai consumatori, quindi.
Un altro
vantaggio per loro è che forse i cellulari, così, costeranno di meno. Secondo la
Commissione, infatti, i produttori trasferiscono sul prezzo del prodotto finale
il costo del caricabatteria incluso nella confezione.
È
possibile che ancora nel 2010 le confezioni continueranno a includere un
caricatore, che però sarà universale e comunque sarà in
vendita anche nei generici negozi di elettronica. Nel lungo periodo, il caricabatteria dovrebbe scomparire dalle confezioni,
perché gli utenti potranno continuare a usare lo stesso che hanno già.
Finora,
hanno dato il proprio assenso alla novità tutti i principali produttori (Nokia,
Samsung, Motorola, Lg, Apple con il suo iPhone, Sony
Ericsson, Rim, che ha il marchio Blackberry), ma presto dovrebbe toccare anche a
quelli minori.
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11.
CON
UN PIENO DI 18 EURO SI MACINANO
Ecco
la bici superpulita a idrogeno
L'energia
prodotta da una cella a combustibile alimenta un motore elettrico che aiuta il
ciclista a far meno fatica
La
bici a idrogeno
Alla
H2Roma energy&mobility show tenutasi nella Capitale dal 3 al 5 Novembre, promossa da
CNR ITAE, ENEA, CIRPS Università di Roma, con l’adesione del Presidente della
Repubblica, sono state presentate
interessanti soluzioni di auto per il risparmio energetico ed è arrivata la bicicletta superpulita a
idrogeno. L’hanno costruita gli specialisti dell’Istituto di tecnologie avanzate
per l’energia del CNR di Messina. Il prototipo funziona egregiamente e presto
potrà correre sulle strade perché c’è già chi è interessato a
produrla.
COME
FUNZIONA - In pratica è una bici con una cella a combustibile che produce
energia elettrica. Questa energia alimenta un motore elettrico che aiuta i
pedali e le gambe del ciclista a fare meno fatica. Infatti Giorgio Dispenza che l’ha ideata e costruita assieme
a Vincenzo Antonucci la definisce una bicicletta «a pedalata assistita». Con un
pieno di idrogeno del costo di 18 euro (12 centesimi a chilometro) si possono
macinare
RIFORNIMENTO - «In
Italia – nota Dispenza – la legge vieta che la bici possa andare con il motore
senza pedalare e il nostro prototipo risponde bene all’esigenza di far fare meno
fatica a chi pedala consentendo un utilizzo del mezzo più intenso, rispettando
l’ambiente». Ma dove si fa il rifornimento che oggi richiede 15 minuti? «Il
nostro progetto – risponde Antonucci – prevede anche la realizzazione di un
distributore che fornisce idrogeno estraendolo dall’acqua con l’energia solare.
E questo abbasserà il costo del combustibile garantendo con il suo impiego
emissioni zero». «La bici a celle a combustibile a pedalata assistita – aggiunge
Dispenza – ha vantaggi superiori ai mezzi a batteria
tradizionale oggi disponibili».
È
LEGGERISSIMA - La bicicletta a idrogeno, inoltre, è leggerissima perché
costruita interamente in fibra di carbonio. In questi giorni è stata presentata
alla rassegna «H2Roma Energy & Mobility Show». Il progetto del CNR è frutto
della collaborazione con la società Tozzi Renewable Energy (TRE). La nuovissima
“dueruote verde” dovrebbe essere pronta per l’esposizione al Motorshow di
dicembre nella sua versione definitiva per il mercato.
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12.
Da I3MKH
Mirko Boscolo
Sezione
ARI di Chioggia Sottomarina
Le
conferme di i3mkh
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13.
Da
Ik8ltb
Francesco [
Il
Diploma Guglielmo Marconi Nobel
La
pergamena che sarà rilasciata a tutte le stazioni che collegheranno, in
occasione del diploma Guglielmo Marconi Nobel, la stazione speciale
IY8GMN.
E'
un'occasione per celebrare insieme un grande uomo, un genio italiano, il PRIMO
Radioamatore del mondo.
Maggiori
info le trovate su: www.ari.cosenza.it ik8ltb@email.it
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14.
Mostre
mercato
14
- 15 |
MONZA |
EXPO
ELETTRONICA |
|
ERBA |
Electronic
Days + Astrofest |
Italfiere | |
21
- 22 |
PORDENONE |
FI |
PORDENONE
FIERE |
28
- 29 |
VERONA |
ELETTROEXPO |
Veronafiere |
PESCARA |
FI |
Sez. ARI
PESCARA | |
29 |
TORINO |
MERCATINO
|
Ingresso
gratuito |
05
- 06 |
FORLI' |
GRANDE
FI |
|
12
- 13 |
CIVITANOVA
MARCHE (MC) |
RADIANTISTICA |
|
CREMONA |
EXPO
ELETTRONICA |
||
REGGIO
EMILIA |
COMPUTERFEST
& RADIOAMATORE |
||
19 -
20 |
BIELLA |
Electronic
Days |
Italfiere |
GENOVA |
MARC |
STUDIO
FULCRO |
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15.
A
Roma, doccia cosmica per vedere le particelle a bassa energia che attraversano
il nostro corpo
L'invisibile
in mostra
L'invisibile
si tocca
con mano nella mostra 'Astri e particelle, le parole dell'universo', in corso al
Palazzo delle Esposizioni a Roma
Scontro
di nuclei di piombo
ROMA -
Entrare in una doccia cosmica per vedere le particelle a bassa energia che ogni
secondo attraversano numerosissime il nostro corpo: l'invisibile si tocca con mano nella mostra "Astri e particelle, le parole
dell'universo", che si è aperta a Roma al Palazzo delle
Esposizioni.
A cura
dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), dell'Istituto Nazionale di
Astrofisica (Inaf) e dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), la mostra è un
viaggio attraverso gli eventi più misteriosi dell'universo, dalla materia e
l'energia oscura che insieme ne costituiscono il 95% alla curvatura dello
spazio-tempo riprodotta in un pannello trasparente che attraversa una sala; si
può anche fare un salto nei fondali marini, a
In
programma fino al 14 febbraio, la mostra chiude l'Anno internazionale
dell'Astronomia: nei quattro mesi della mostra sono previsti almeno 50 eventi
fra caffé scientifici, viaggi virtuali nella Stazione Spaziale Internazionale
accompagnati dai quattro astronauti italiani e un tuffo nel cinema di
fantascienza d'autore, da "Una donna nella Luna" di Fritz Lang, all'anteprima
nazionale di "Moon" di Duncan Jones.
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16.
Da
IK8JZK Ruggero Billeri Napoli
La
misura del tempo
Fin dalla
antichità l'Uomo ha cercato di misurare il trascorrere del tempo sia del giorno
che della notte. Durante il giorno poteva essere fatto affidamento sul percorso
del nostro astro che dal mattino alla sera attraversa
il visibile cielo sotto cui tutti abitavano. Dopo l'osservazione del Sole fu
ideata la meridiana che era costituita da un'asse posto
in verticale e a seconda della direzione in cui veniva proiettata l'ombra di
questo asse poteva essere stabilito a che ora eravamo del trascorrere del
giorno. Un'altra invenzione per la misura del tempo sia di giorno che di notte
fu la clessidra. Non sono a conoscenza di chi sia
l'inventore del pendolo, ma questa scoperta permette di misurare il trascorrere
del tempo mediante una ruota di scappamento il pendolo può regolare la velocità di rotazione di
questa ruota con la precisione regolabile dalla lunghezza del pendolo stesso.
Con l'invezione del Pendolo furono realizzati orologi
che potevamo dare la lettura dell'ora durante le 24 ore del trascorrere dellla
notte e del giorno. Nella metà del settecento l'Ammiragliato inglese bandì un
concorso per colui che fosse riuscito a determinare la
Longitudine di un vascello in navigazione sui mari della Terra ed il premio era
di 20.000 sterline di allora, chi riuscì a vincere tale premio fu un'umile
falegname che costruiva orologi in legno (di cui un suo prototipo dell'epoca
funziona tuttora). Il falegname in questione (a differenza di altre invenzioni
strampalate) arrivò alla conclusione che per determinare la longitudine di un
vascello in navigazione bisognava tenere conto da quale punto si partiva, (la
longitudine di partenza) e tenere conto della rotta percorsa ed infine la
velocità del natante, tenendo conto di questi parametri e la misura del tempo
trascorso dalla partenza del natante avrebbe determinato su quale longitudine si
sarebbe trovato a navigare detto vascello.L'Oscillazione del pendolo
che rallenta il movimento
della ruota di scappamento mediante il bilanciere mi ha sempre affascinato e per
questa ragione mi sono voluto cimentare nella costruzione di un'orologio a
pendolo da parete. La cosa più complessa nella costruzione di un'orologio del genere è la ruota di scappamento, il quale è
un'ingranaggio con particolare forma dei denti dell'ingranaggio stesso e che per
costruirlo occorrono macchinari a controllo numerico. Come hobbista e non
disponendo di detti macchinari di precisione sono ricorso ad un rocchetto che si usa
nelle biciclette e che ha i denti
piuttosto larghi. Inoltre serve una puleggia fissata sullo stesso asse della
ruota di scappamento su cui viene avvolta una sottile
fune di cotone o altro tessuto che una volta avvolta sulla puleggia con
l'estremità fissata ad un peso da il movimento alla ruota di scappamento per
effetto della gravita e l'inclinazione dei denti della ruota di scappamento
imprimono un movimento alternativo all'oscillazione del pendolo il quale per
poter interagire (con la ruota di scappamento tramite il bilaciere) deve essere
montato su di un'asse diverso da quello su cui è montata la ruota di
scappamento.Nota: per far oscillare il pendolo entrano in gioco più fattori: la
lunghezza dello stesso, il peso applicato alla puleggia che fa girare la ruota
di scappamento, la precisione della costruzione del bilanciere che fa muovere a
scatti la ruota di scappamento. Tutti questi fattori sono concatenati fra loro e
difficili da progettare. Nota: la gravità terrestre è usata come forza motrice
ed il peso applicato alla corda che fa ruotare la ruota di scappamento deve
avere una buona lunghezza per avere un tempo di carica piuttosto lungo ed è per
questa ragione che gli orologi delle piazze sono montati su torri o alti
palazzi.
Cordiali
saluti ai lettori del Radiogiornale
Da
ik8jzk Ruggero Billeri Napoli
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17.
Global
Simulated Emergency Test
Sabato
14 novembre 2009 18.00 - 22.00 UTC
La
Regione 1 della IARU invita tutte le stazioni HQ delle associazioni facenti
parte della IARU e tutte le stazioni dei Gruppi di Radiocomunicazioni
d’Emergenza a partecipare al Global Simuleted Emergency Test che si svolgerà nel
giorno di sabato 14 novembre 2009.
Gli
obiettivi del test sono:
svilupppare il comune
interesse nelle comunicazioni in emergenza
testare l’utilizzo
delle trasmissioni tra le varie Regioni ITU sulle frequenze scelte per le
emergenze
migliorare la pratica
nelle comunicazioni d’emergenza internazionali
e nella
ritrasmissione dei messaggi attraverso l’uso di tutti I modi di trasmissione.
Ricordiamo che questo non è un
contest ma un esercizio di comunicazioni in emergenza con l’obiettivo di creare
una rete di emergenza internazionale.
I messaggi possono essere inviati in
fonia (SSB), Dati o CW come di seguito riportato
Fonia
Ogni Regione IARU avrà una sua
stazione HQ (Centrale ) operante in fonia e cioè:
Region 1 –
GB4NRC
Region 2 – YS1YS 21360- 7060 – 3985
and LU4AA 14300 – 7240 - 3750
Region 3 –
TBA
Tutte queste stazioni saranno
contemporaneamente in QRV sulle frequenze CoA definite per ogni singola regione
+- QRM come sotto indicato.
Regione 1 - Regione 2 - Regione 3
3760 - 3750 or 3895 - 3600
7060 or 7110 - 7060, 7240 or 7290 -
7110
14300 - 14300 - 14300
18160 - 18160 - 18160
21360 - 21360 -
21360
Tutte le stazioni che intendono
partecipare sono invitate a registrarsi attraverso I coordinatori regionali IARU
/o i coordinatori nazionali per l’emergenza seguenti
Region 1 - http://bit.ly/htGHy
Region 2 - http://www.iaru-r2.org/emergencies/
Region 3 - http://www.iaru-r3.org/dcom/r3dcom-com.htm
Se la Vostra nazione non ha un
coordinatore nazionale per favore contattate il coordinatore regionale
attraverso gli indirizzi riportati nei siti.
La lista delle stazioni partecipanti
è disponibile sul sito www.iaru-r1.org
Le stazioni partecipanti dovranno
chiamare 'CQ GLOBALSET' dando il proprio nominativo e
l’organizzazione di cui fa parte ( ARES,RAYNET, NETMAR etc.
).
Formato dei
messaggi
Ogni stazione partecipante invierà i
messaggi alla stazione HQ della sua Regione usando la Procedura Operativa
Internazionale per le Emergenze prevista dalla IARU che si può leggere su
http://bit.ly/2rrbwW
In questa pagina sono riportati
anche i moduli previsti per le esercitazioni.
Le stazioni possono rilanciare i
messaggi ricevuti alla stazione HQ Regionale.
Per ottemperare alle
regolamentazioni , tutti i messaggi debbono essere
indirizzati a Greg Mossop, G0DUB e debbono provenire da stazioni radioamatoriali
con regolare licenza.
I messaggi debbono contenere meno di
25 parole e non contenere nulla che possa essere
considerato come emergenza reale da chi ascolta.
Per
esempio:
Informazioni metereologiche relative
al luogo in cui opera la stazione
Numero di operatori disponbili
Informazioni sulla stazione radio
possono essere tipi
di messaggi possibili.
Un esempio di messaggio può
essere;
1 Routine ZS6BUU 6 Johannesburg 1100
8 APR
To Greg Mossop
G0DUB
Johannesburg weather 15 Degrees and
sunny
From Francois Botha
ZS6BUU
Non esiste limite al numero dei
messaggi da trasmettere ,ma ciascuno deve avere un
unico numero del messaggio.
Le stazioni Regionali HQ non
trasmetteranno alcun messaggio , ma li riceveranno
solamente. Per evitare QRM alle stazioni HQ , siete
invitati a spostare le frequenze in prossimità di quelle centrali CoA in steps
di 5KHz per contattare le altre stazioni.
Per creare una più realistica
situazione ,siete invitati a limitare la potenza di
trasmissione a 100 watts. Siamo particolarmente interessati alle stazioni
operative in mobile/portatile e/o con alimentazione
d’emergenza.
Modi
Digitali
Le stazioni digitali debbono inviare
messaggi secondo gli stessi formati di quelli in fonia.
Non è prevista nessuna stazione HQ per I modi digitali, le stazioni digitali
debbono usare le stesse frequenze previste dai band plans nazionali per i
singoli modi.
Questo comporta l’uso di 'CQ GLOBALSET' e della vostra partecipazione molto
importante.
Modi strutturati quali Winlink, ALE,
PSKmail debbono inviare I vari messaggi direttamente a g0dub@winlink.org ,altri modi di trasmissione debbono effettuare il rilancio
dei messaggi attraverso due altre stazioni prima di procedere all’invio a
globalset-data@raynet-hf.net per una
analisi.
CW
Mode
La trasmissione in CW è compresa in
questo Global Set per aumentare la possibilità delle stazioni ad effettuare I
collegamenti in condizioni difficoltose e possono essere utilizzate quando la
fonia o I modi digitali sono in pratica
impossibili.
Non è prevista nessuna stazione HQ
stations per il CW, le stazioni operanti in CW possono operare su frequenze
vicine a quelle CoA quando il traffico in fonia non è
ascoltabile.
Le stazioni in CW debbono inviare i
messaggi nello stesso formato utilizzato per la fonia e comunque non eccedere la
velocità di 15 parole al minuto. Se necessario i
messaggi in CW possono essere rilanciati attraverso due altre stazioni prima di
inviarle a
globalset-cw@raynet-hf.net per una
analisi.
Conclusioni
Un tipo di Log è riportato in
http://bit.ly/20svpg in modo che l’analisi
dell’esercitazione risulterà più semplice. Le stazioni sono solo richieste di
inviare i logs dei messaggi rilanciati. Siete invitati a spedire i vostri logs
con commenti ,foto e suggerimenti per le future
esercitazioni a ; globalset08@raynet-hf.net nel più
breve tempo possible e comunque non oltre il 24 dicembre
Grazie per il vostro contributo alle
comunicazioni in emergenza
Greg
Mossop, G0DUB
Coordinatore
per le Comunicazioni in Emergenza della Regione 1 -IARU
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18.
Da:
Alfredo IK7JWX [ik7jwx2003@yahoo.it]
Certificato
cq ww contest ssb
Durante
la dxpedition 2008 sull'isola Sazan Fred (ZA0/IK7JWX) ho partecipato al cq ww
contest ssb scegliendo la banda
PROSSIMA
ATTIVITA'
DALL'IS. PROCIDA IC8/ (... e ...)
Dal
6 al 8 dicembre 2009 attività "sicura" dall'isola di
Procida.
Attivita' "probabile" : altre referenze
........
Operatori :
IC8ATA Raul, IC8/IK7JWX Fred, IC8/IW8EHK Alex, IC8/I8LWL Leo, IC8/IK8GQY
Titti (YL).
A) - Isola PROCIDA iota EU-031 i.i.a. NA-002
- FARO PUNTA PIOPPETO a.r.lh.s. ITA-296 w.a.i.l. CA-012 wlota L-1409
- d.a.i. CP-0360 ABBAZIA S.MICHELE ARCANGELO
- d.a.i. CP-0361 CHIESA DELLA SS.ANNUNZIATA
- d.a.i. CP-0362 ABBAZIA SAN MICHELE
- d.c.i. NA-050 CaSTELLO
- d.c.i. NA-051 TORRE IN CONTRADA PONTE
VECCHIO
- d.c.i. NA-052 TORRE IN CONTRADA VIGNA
- d.c.i. NA-053 TORRE (?)
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
B) - Isola VIVARA iota EU-031 i.i.a. NA-005
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
C) - Isola ISCHIA maggiore : iota EU-031 i.i.a.
NA-001
-
FARO sul CASTELlO is. minore (+ d.c.i. NA-019) a.r.lh.s. ITA-178 w.a.i.l. CA-001
- FARO nel PORTO-MOLO BAGNO a.r.lh.s. ITA-162 w.a.i.l. ???
- FARO nel PORTO a.r.lh.s. ITA-074 w.a.i.l. ???
- FARO PUNTA IMP
- d.c.i. NA-019 CASTELLO ARAGONESE su Ischia
minore
- d.c.i. NA-089 TORRE GUEVARA/MICHELANGELO
---------------------------------------------------------------------------------------------
D) - Isola ISCHIA minore : iota EU-031 i.i.a.
NA-024
---------------------------------------------------------------------------------------------
> BANDE : HF (
---------------------------------------------------------------------------------------------
73
de Alfredo IK7JWX (IY7NGM)
3490555875 & 0832302450
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
19.
Diploma
laghi italiani
Dal 1-11-2009 al
31-01-2010 Alfredo sara' attivo dai laghi con il
nominativo speciale IR7LDI; Qsl via IK7JWX, via
bureau.
- Pse,
visita il sito D.L.I. :
- Vota x il 1° Meeting
D.L.I. e invia la tua Qsl
:
http://www.forum.dli.altervista.org/viewforum.php?f=4
73
de Alfredo IK7JWX (IY7NGM)
3490555875 &
0832302450
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
20.
Da:
ik0zcw Alberto [ik0zcw@virgilio.it]
Pullman
Fiera
di Pescara domenica 29 novembre 2009
Cari
amici O.M., il sottoscritto IK0ZCW Alberto
Devitofrancesco, sta organizzando per il giorno di domenica 29 novembre 2009 un
pullman da 50 posti, per la 44^ Fiera Mercato Nazionale del Radioamatore di
Pescara che si terrà a Silvi Marina (TE).
Partenza domenica 29 novembre
alle ore
6:30 da Rocca di Papa P.zza Di Vittorio
con fermate alle ore
6:45 Grottaferrata P.za De Gasperi,
7:00 Frascati P.zza Marconi,
7.20
stazione metro Anagnina
direzione raccordo anulare,
7:50 casello A24 Tivoli, e poi direzione Silvi Marina (TE).
Ritorno con partenza da Silvi
Marina alle ore 16:00.
Chiaramente possono
venire anche i familiari e non soltanto i radioamatori, bisogna raggiungere il
totale dei posti, altrimenti non se ne fa nulla.
Quota di
partecipazione: € 15.00 + € 6.00 ingresso fiera (con
pullman 50 posti)
oppure € 20.00 + € 6.00
ingresso fiera (con pullman 30 posti).
Pranzo
libero a carico dei partecipanti.
La
prenotazione dovrà essere effettuata entro Domenica 22/11/2009 versando
l'acconto del solo prezzo del Pullman.
Come dare
gli anticipi:
per incontrarci c'e'
disponibilità da parte mia dal lunedi' al sabato, in Via Casilina a Roma presso
il mio qrl, in orari che vanno dalle ore 8 alle ore 20, oppure ai castelli
romani località di mia residenza, previo accordo con il sottoscritto.
In attesa di riscontri
positivi.
'73
_________________
IK0ZCW
Alberto Devitofrancesco
R8
special IR0CF 145.350 -600
www.ik0zcw.it - www.radiomercato.com
"Serata
R8 special" Radio Musica & Cucina
Sabato
21 novembre 2009
In
occasione del 1° anniversario dell'installazione del ripetitore R8 special IR0CF
145.350 -600,
sarà presente Peter con la
sua musica dal vivo, che allieterà la serata.
ore 19:00
Relazioni
a cura di I0NLV & IK0ZCW, intervento di IK0ATD.
ore 20:00
Cena al
prezzo speciale di 25 euro a persona tutto compreso, dall'antipasto, al primo di
pasta fatta a mano, ed il secondo tutto alla brace, con contorni, acqua, vino e
caffe', amaro e limoncello.
Ristorante Tipico LA
SOSTA "DA MAGNASTOPPA" tutto alla brace Via Maschio delle Faete - Rocca di Papa
(Campi di Annibale).
Come
raggiungerlo: la cosa più ardua (ma la fatica sarà evidentemente ricompensata).
Prendete l'Appia verso fuori Roma, e poi la via dei Laghi. All'incrocio del
ristorante "La Foresta", girate a sinistra per Rocca di Papa e salite in
direzione 'Campi d'Annibale'. Arriverete ad una rotonda, prendete la prima
strada a destra e poi la prima a sinistra e scendetela. Arriverete ad un bivio,
prendete la strada di destra (v. maschio delle faete) e percorretela per
Prenotazioni
ad Alberto IK0ZCW.
Frequenze
avvicinamento:
Ripetitori
R8
special IR0CF 145.350 -600
RU11
IR0UFH 430.275 + 5.000
_________________
IK0ZCW
Alberto Devitofrancesco
www.ik0zcw.it - www.radiomercato.com
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
21.
MERCATINO
RADIOAMATORIALE
Da Vincenzo
ABBATANTUONO IK7WPG.
Per
cessata attività OM vendo tutto il materiale rimastomi:
-
nr. 2
valvole vetro di potenza RF della Philips QB3/300GA (=4-125A), NUOVE ancora
inscatolate e mai aperte
-
Ventola
assiale PAPST alimentata a 220 V. completa di griglia di protezione
-
Ventola a
chiocciola EBM Made in Germany
-
Strumento
analogico fondo scala 15 V. grande 7 euro
-
Strumento
analogico fondo scala
-
Strumento
analogico fondo scala
-
Strumento
analogico fondo scala 15 V. piccolo 5 euro
-
Strumento
analogico fondo scala
-
Strumento
analogico fondo scala con banda rossa e scritta overload (bachelite) nuovo ed
inscatolato 20 euro
-
Strumento
analogico fondo scala 100 microA. (bachelite) piccolo 13 euro
-
nr 2 Strumenti analogici
fondo scala 20 KV (bachelite) grande 15 euro
-
nr 2 Strumenti analogici
fondo scala oltre 150 valore numerico con al centro una banda rossa (bachelite)
grande 15 euro
-
nr 2 Strumenti analogici
fondo scala 50 valore numerico con al centro una banda rossa (bachelite) grande
15 euro.
-
Pistola a
spruzzo elettrica DECA JET1, ideale per lavori di bricolage e verniciature,
completa di 2 ugelli in metallo uno già montato da
-
Etichettatrice Brother
P-Touch 55 nuova ed imballata, completa di manuale
multilingue, batterie già installate e funzionanti e nastro in
dotazione.
-
Cassetto
refrigerante con ventola per Hard disk Cooler master DCD4002, permette di
installare un ulteriore Hard disk nel vostro case già
pieno e di tenerlo sempre fresco grazie al dissipatore in alluminio e dalla
ventola frontale 25 Euro
Per
contatti iradiom@hotmail.com oppure 349/6757630, grazie e 73 de enzo ik7wpg
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Da:
Francesco Berio [francesco.berio@gmail.com]
Vendo transverter BRAUN
modello LT470 144/430 usato poco perfetto Apparato comperato
nuovo mai modificato, con manuale originale per veri amatori 100,00
Euro
AKAI
stereo cassette deck CS34D dolby system usato pochissimo
ottimo stato 100,00 E
Francesco IK0UAG cell 340 10 75
877
francesco.berio@gmail.com
CERCO Drake TR4 non
funzionante per pezzi ricambio.
Bruno
IZ0CHJ
cell 348 09 55 275
Cordiali
saluti
Francesco
Berio
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Da:
iret.friuli [iret.friuli@libero.it]
VENDO:
- radio
transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co.,
frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa
[70
euro]
-
modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn
N.Y., senza accessori, personalmente mai utilizzato,
peso circa
[50
euro]
-
U.S.A.F. Synthesizer, elec freq model EN 358 Manson Laboratories a subsidiary of
Hallicrafters Wilton, conn., personalmente mai
utilizzato, completo del suo power supply model EN 360 Manson Laboratories a
subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn. - ingresso 117 V AC uscita 6,5-28-180
V DC.
[tutto 20
euro]
-
autoradio Traffic 3000 per vetture Ford.
[20
euro]
-
autoradio Audiola modello B-
[10
euro]
-
mangiacassette stereo 8 Clarion IC55 modello PE-421A + mangiacassette stereo 8
Browni (uno perfettamente funzionante ed uno da rivedere), estetica ottima,
materiale ideale per veicoli storici, ecc. Inoltre, 13 cassette stereo
8.
[tutto 90
euro]
- piatto
giradischi Crezar Stereo Duetto.
[15
euro]
- G.1/120
solid state p.a. amplifier Geloso S.p.A.-Milano , personalmente mai
utilizzato.
[30
euro]
- U.S.
cable fault locator detector James G.Biddle Co. - Philadelphia 7
P.A.
[70
euro]
-
microfono Philips type LBB 3058/02, completo di scheda Philips type LBB 3160/00,
personalmente mai utilizzato, ecc.
[5
euro]
- sacca
BG 56-A per trasporto stili d'antenna della base MP-48, completa di 5 stili
vari, ecc.
[50 euro]
-
obiettivo SZ-X210 Tokina 70-210mm f/4-5.6 completo di
paraluce, nuovo, mai utilizzato perchè acquistato per errore, adatto per Canon,
ecc.
[80
euro]
Esamino
anche eventuali permute (preferibilmente con materiale radio
surplus).
Acquisto,
se prezzi onesti, apparati, manuali, accessori e
materiale vario della IRET.
Esamino
ed eventualmente ritiro (anche in stock) vecchio materiale
radio ricevente, trasmittente, ricetrasmittente, ex militare, surplus,
accessori, antenne, manuali, strumenti, oggetti particolari, ecc. Contattatemi e
valuteremo insieme ciò che disponete. Annuncio sempre
valido.
NON sono
graditi sms per informazioni o contrattazioni riguardanti il materiale in
vendita.
NON
rispondo a telefonate con numeri anonimi o non
visibili.
Per
eventuali spedizioni, i pagamenti saranno da effettuarsi anticipatamente. NON
invio in contrassegno.
Begutachte und Kaufe
alte Radio-, Weltempfänger, Sende- und Empfangsgeräte, Ex-Militärzubehör,
Antennen etc. aus der Zeit des 2. Weltkriegs. Kontakt wenn möglich über e-mail.
Wir können dann gemeinsam das Material begutachten und
beuerteilen.
Pregledujem in po
moznosti tudi prevzamen radijske sprejemnike, oddajnike, bivso vojasko opremo z
dodatki, antene, prirocnike, elektronske naprave, posebne predmate itd.
Kontaktirajte me (najraje preko e-maila) in bomo skupaj ovrednotili to kar imate
(govorim samo italijansko). Oglas je casovno
neomejen.
IW3
SID - Andrea
tel. [+39] 3474907504 (ore pomeridiane)
e-mail:
iret.friuli@libero.it
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Da:
sglent@tin.it
Circuiti
stampati forati e stagnati - singola faccia ESEGUO con
vetronite di ottima
qualità.
Marco
Lento
Tel. 090-51281 ( ore 15 )
E-
mail:
sglent@tin.it
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
22.
INFORMAZI
ONI
Inviate
i vostri articoli con e-mail, non con allegati, in formato testo TXT e le
immagini in JPG
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allegati!
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esprimendo liberamente le proprie idee con linguaggio consono alla tradizione
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iniziativa, tramite Internet, facendo pervenire i propri scritti agli
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come tale il contenuto è equiparato all’informazione aziendale ad uso interno
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Si citano
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articoli entro contenuti, oltre a non avere periodicità giornaliera e/o
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redazione Roma, ma non meglio definibile essendo un prodotto telematico limitato
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realizzazione e distribuzione variabile e non a scadenza
fissa;
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chi cura direttamente la composizione e la spedizione: Paolo Mattioli I0PMW
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religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché i dati personali idonei a
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all'art.8.6, qualora la redazione riscontrasse tra le
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diritto di distruggere, senza darne alcun preavviso tale dato senza conservarne
alcuna registrazione o traccia