Radiogiornale 50
Aprile 2002 Periodico telematico
indipendente
Sommario:
- Intervista del Radiogiornale al
Ministro delle Comunicazioni Gasparri;
- ELEZIONI ARI: per chi votare?
- 1895 o 1896 l'invenzione della
Radio?;
- QSL al Radiogiornale;
- A proposito di censura al
Radiogiornale...;
. Novices e QRP;
- I QRP Club A.R.I.;
- II° Diploma ARI Pro.ci.s. Città
di Portici;
- Nominativi speciale;
- Correzione QSL-manager;
- Telegrafo automatico del 1849;
- 425 DX Brunei, spedizione
italiana;
- Mercatino radioamatoriale;
- Notizie
utili.
ESCLUSIVO
Tre domande al Ministro delle
Comunicazioni
Il Radiogiornale
Intervista GASPARRI
Domande e risposte su temi di grande attualità per
i Radioamatori
17-RPR-2002
18:00 P.02
Domanda
Dopo l'avvicinamento della normativa italiana
riguardante i Radioamatori al resto
d'Europa, crede sia possibile Signor Ministro, nell'ambito del progredire del
processo
comunitario, promuovere iniziative per una legislazione unica di tutta la
Comunità che
riguardi la nostra categoria ? Quali ostacoli, politici e legislativi,
potrebbero frapporsi alla realizzazione di un simile traguardo?
Risposta
A tutt'oggi, le normative concernenti le attività
radioamatoriali sono state adottate in sede di Conferenza Europea delle Poste
e delle Telecomunicazioni, allo scopo di ottenere un vastissimo ambito di
applicazione delle normative stesse.
Vero è, però, che in tale sistema possono verificarsi ritardi nel recepimento
delle
raccomandazioni e decisioni CEPT; tuttavia la circostanza appare ormai
superata per la considerazione che detti strumenti presentano l'aspetto
positivo dl conferire vantaggi, nel tempo, al maggior numero possibile di
destinatari.
In questa prospettiva, i rappresentanti dell'Amministrazione opereranno, come
del resto già operano, per il conseguimento di una niaggiore armonizzazione
delle normative attinenti la materia radioamatorìale come auspicato dai
radioamatori italiani.
Domanda
La legislazione in atto, ed i provvedimenti in itinere,
promossi dal suo dicastero, per i
quali i Radioamatori le danno atto della sensibilità dimostrata nei loro
confronti,
prevedono che le potenze utilizzabili dai Radioamatori sono 500 watt, ma ciò
si trova in aperto contrasto con alcune legislazioni regionali e locali, che
senza serie basi scientifiche, hanno finito per sancire limiti risibili per le
potenze utilizzabili.
Non crede Signor Ministro che sarebbe opportuno un provvedimento di deroga per
i
Radioamatori, assunto dal suo Ministero, considerando anche l'assoluta non
pericolosità delle potenze usate dai Radioamatori e la saltuarietà delle
trasmissioni?
Risposta
Per poter valutare la possibilità di un intervento
normativo da parte del Governo sulla legislazione regionale in materia,
sarebbe opportuno esaminare, in maniera approfondita, quelle disposizioni a
carattere locale che limiterebbero
ulteriormente la potenza anzidetta.
Domanda
Stando alla legislazione in atto a tutti i livelli, un
Radioamatore, che intenda
installare un'antenna, deve sottostare ad una serie di procedure e di
controlli infiniti
e, tra l'altro, viene richiesto perfino un progetto fatto da un perito
riconosciuto
Non crede Signor Ministro che i Radioamatori, essendo stati giudicati
tecnicamente
idonei con un esame del Ministero delle Comunicazioni, data la loro conoscenza
dei
problemi, possano predisporre un progetto autocertificandolo ? E se ciò appare
verosimile, il Ministero delle Comunicazioni non può varare un provvedimento
in tal
senso?
Risposta
Vede, il D.P.R. 5 ottobre 2001, I'. 447, all'an. 12,
comma 2, stabilisce, con
disposizione a carattere generale, che il soggetto che abbia "titolo ad
esplicare attività di telecomunicazione ad uso privato, è tenuto a rispettare
le disposIzIoni vigenti in
materia di sicurezza, di salute della popolazione, di protezione ambientale,
nonché le
norme urbanistiche e quelle dettate dai regolamenti comunali in tema di
assetto
territoriale ". Questa disposizione è perfettamente coerente con il contenuto
dell'arte
397 del codice postale (DPR 156/173 ) che risulta tutt'ora vigente, anche per
quel
che riguarda l'attività radloamatoriale. Del resto, in un contesto volto a
riconoscere
alle Regioni e ad atri enti territoriali minori la regolamentazione di materie
con
prevalenti aspetti logistici, quali quelli urbanistici e territoriali,
appaiono poco
congruenti interventi di vertice, se non per aspetti di indirizzo a carattere
generale.
D'altra parte, il possesso della patente di operatore di stazione di
radiosmatore non
abilita, di per sé, alla redazione di progetti tecnici preordinati alla
installazione di
impianti d'antenna nei sensi voluti dalle disposizioni a carattere locale.
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ELEZIONI ARI
per chi votare?
In lizza il vecchio gruppo
dirigente uscente, in carica da molti mandati, che si ripresenta un'altra
volta, in quanto la decisione assunta per referendum sul numero massimo di tre
candidature, nonostante che la Prefettura di Milano abbia comunicato che é
stata accettata la nuova formulazione dell'Art. 27 dello
Statuto, (comunicazione effettuata al punto 2 dell'OdG del CDN del 22 Dicembre
2001) non é stata poi concretamente attuata, la lista "RILANCIO ARI" che
vorrebbe rinnovare e migliorare l'Associazione presentandosi agli elettori con
un articolato programma e altri 17 candidati. Il grande numero di candidature,
se non vi é coordinamento, può provocare una frammentazione dei voti, a tutto
vantaggio dei candidati uscenti, oggettivamente più conosciuti, che in pratica
formano un gruppo compatto, per evitare questi inconvenienti, si sono fuse
insieme alcune liste di rinnovamento, dando vita ad un unico gruppo, quello di
RILANCIO ARI, per cercare di evitare così la dispersione dei voti e invitando
tutti a votare, perché anche l'astensione, soprattutto ai livelli degli scorsi
anni, fa si che una minoranza che vota, decide per tutti gli associati e
ciò non aiuta certamente il rinnovamento e toglie il potere democratico di
scelta ai singoli radioamatori.
CANDIDATI PER IL CONSIGLIO DIRETTIVO ARI
NUOVI Lista Rilancio ARI
5 - Francesco Benenato IK8DYD
7 - Gaetano Caprara I0HJN
18 - Ampelio Melini IS0AGY
26 - Elvira Simoncini IV3FSG
N.B. Sono prevedibili altre confluenze.
NUOVI
1 - Mario Alberti I1ANP
3 - Elio Antonucci IK4NYY
4 - Pietro Baldelli Boni I5CTE
6 - Roberto Butori IW5BSF
8 - Armando Carbonari IK8BPY
9 - Paolo Chincarini IK2SGV
10 - Alfredo De Nisi IK7JWX
11 - Antonio Di Camillo I6DQD
12 - Mauro Donini Ferrante IK2PZJ
13 - Francesco Falanga I3FFE
14 - Paolo Garavaglia IK1NLZ
15 - Federico La Pesa I7LKF Ritirato
19 - Nuccio Meoli I0YKN
21 - Raffaele Ragni I5JRR
23 - Giancarlo Salvadori I3SGR
25 - Mario Scandura IW9AFI
27 - Daniele Taliani IV3TDM
28 - Giovanni Varetto I1HYW
VECCHI USCENTI
2 - Mario Ambrosi I2MQP
16 - Ruggero Manenti IS0RUH
17 - Pietro Marino IT9ZGY
20 - Alessio Ortona I1BYH
22 - Gianfranco Sabbadini I2SG
24 - Nicola Sanna I0SNY
CANDIDATI PER IL CONSIGLIO SINDACALE ARI
NUOVI
1 - Stefano Bergonzi IK2TTP
2 - Francesco Caccamo IK0YQJ
6 - Andrea Villoresi IK5VCY
VECCHI USCENTI
3 - Antonio Faraone I2FAR
4 - Stefano Marchesini IN3JJI
5 - Mauro Pregliasco I1JQJ, uscente dal vecchio
C.D.
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Pubblichiamo un articolo di Ludovico
Gualandi, grande studioso di Marconi
Perché le Istituzioni occultarono
la verità?
L'INVENZIONE DELLA RADIO:
1895 oppure 1896 ?
Gli studiosi che si occupano delle
origini della radio sanno che il nome dell'autore e
la data ufficiale dell'invenzione risultano in un documento inconfutabile: si
tratta del
primo brevetto al mondo per l'unico sistema ingegneristico che potesse
permettere
una telegrafia senza fili a onde elettriche.
Questo brevetto porta la firma di Guglielmo Marconi e la data: Londra 2
giugno
1896 ma, in Italia, un ambiente scientifico insospettabile, è riuscito a
complicare le
cose accreditando la suggerita, ma insostenibile opinione, che Marconi non sia
stato il
primo a realizzare un sistema radiotelegrafico.
Pertanto, nel 1991, all'approssimarsi del centenario dell'invenzione, dopo
"attenta
valutazione" da parte degli esperti dell'unica istituzione che nel nostro
paese sembra
avere voce giuridica su questo argomento, venne stabilito di cominciare a
ricordare
questi presunti precursori con discutibili emissioni filateliche, scegliendo
come data
anniversario ufficiale dell'invenzione, il 1995.
Se si riflette sul fatto che questa istituzione sapeva che il 1995
avrebbe
rappresentato il centenario dell'invenzione della radio anche per i russi, con
la
differenza che, secondo l'altrettanta "attenta valutazione" da parte di
"esperti"
dell'Accademia delle Scienze di Mosca, la radio non sarebbe stata inventata da
Guglielmo Marconi ma dal fisico russo Aleksander Popov, il 7 maggio 1895, si
dovrà
ammettere che quella è stata una operazione maldestra.
Se infatti i nostri esperti si fossero attenuti alla data incontestabile
del documento
storico rappresentato dal primo e unico brevetto al mondo per un sistema di
comunicazione a onde elettriche, e si fosse lasciato che i russi celebrassero
la loro
leggenda, la cosa sarebbe risultata talmente stridente che avrebbe sicuramente
permesso a qualche studioso di richiamare l'attenzione degli storici di tutto
il mondo
sulla necessità di ristabilire una buona volta la verità.
Si dovrebbe pertanto convenire che i nostri responsabili, anziché
tentare di
risolvere un problema che si trascina assurdamente da oltre mezzo secolo,
hanno
avuto la capacità e l'enorme sconvenienza di renderlo praticamente
indecifrabile alla
maggioranza degli studenti. Un fatto che rivelando una spiacevole carenza
culturale
su una delle più significative conquiste scientifiche italiane del XX
secolo, non può
fare certo onore ai nostri ambienti culturali.
REALTÀ DEI FATTI
Non esiste un solo documento storico che possa scientificamente
dimostrare che,
a tutto il 1897, all'infuori di Marconi, qualche altro ricercatore avesse
elaborato un
sistema ingegneristico che avrebbe permesso di fare le scoperte scientifiche
necessarie per poter assicurare le comunicazioni a onde elettriche.
E' sufficientemente noto che nel linguaggio tecnico progettare "Sistemi"
significa
elaborare degli apparecchi originali: apparecchi che come nel caso del "Marconi's
wireless" potevano permettere dei risultati che nessuna teoria scientifica
allora
prevedeva o avrebbe potuto facilmente prevedere.
Infatti senza riuscire a disporre di una nuova sorgente
elettromagnetica e di un
ricevitore elaborato espressamente per decodificare i segnali alfanumerici del
codice
Morse, nessuno avrebbe potuto scoprire, che le onde elettriche ipotizzate da
Maxwell
e scoperte da Hertz, non potevano solo servire, come la scienza ufficiale
affermava,
unicamente per dimostrare l'esattezza della teoria elettromagnetica della
radiazione
ottica: ipotizzata da Maxwell, confermata da Hertz , e successivamente da
Lodge e
dal nostro Righi.
Purtroppo nel 1995, in piene celebrazioni marconiane, l'allora Presidente
della
Fondazione Marconi di Bologna, espresse una opinione in netto contrasto con la
motivazione ufficiale delle celebrazioni: Egli affermò, infatti, che la radio
era stata un
parto lungo e difficile, considerandola nata dopo la trasmissione
transatlantica del 12
dicembre 1902.
Questa opinione, per l'autorevolezza di che l'aveva espressa, è stata
recepita,
condivisa e alimentata in alcune riviste scientifiche italiane e straniere,
senza
minimamente riflettere sul fatto che il sistema ingegneristico di Marconi,
fino dal
settembre del 1896, nella pianura di Salisbury, aveva dimostrato alle autorità
civili e
militari inglesi, che le onde elettriche avrebbero permesso di comunicare a
molti
chilometri di distanza. Non crediamo che sia azzardato affermare pertanto che
si
trattava di vere e proprie radiocomunicazioni, fatte con un mezzo chiamato
allora
"Marconi's wireless", per distinguerlo da tutti gli altri sistemi che non
impiegavano le
onde elettriche, ma che era in definitiva la Radio.
Se come data del "Centenario dell'Invenzione della Radio" l'Italia ha
scelto il
1995, perché allora sostenere che la radio è stata un parto lungo e difficile.
I nostri esperti avrebbero fatto migliore figura se fossero riusciti a
dimostrare
scientificamente che Marconi inventò realmente la radio a Villa Griffone ,
nel 1895,
ma questo contrasterebbe troppo con quanto affermano i nostri libri di testo,
tuttora
riluttanti ad attribuire a Marconi l'originalità e la rilevanza delle Sue
prime
invenzioni e scoperte scientifiche.
La verità è che Marconi realizzò le radiocomunicazioni nel giro di
meno di 18
mesi; mentre lunga e difficile risultò invece la comprensione di questa nuova
realtà
fisica da parte della comunità scientifica, che anche dopo la trasmissione
transatlantica del 12 dicembre 1901 si rifiutava ancora di credere alle
possibilità
future offerte dal "Sistema Marconi", cioè dalla Sua Invenzione: La Radio
Lodovico Gualandi
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QSL AL RADIOGIORNALE
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A proposito di censura del
Radiogiornale.....
Caro Paolo continuo a leggere il tuo
radiogiornale con piacere....non altrettanto vale per R.R con le sue
dichiarazioni autoritarie che negano di fatto le scelte democratiche dei
propri iscritti.
Mi riferisco all'articolo apparso su RR 3/2002 pagina 19 in cui fa seguito
alla richiesta di poter aderire a due associazioni da parte di Romano Boldrino
ik1ucd una dichiarazione di Alessio Ortona i1byh, il quale riesumando un
regolamento fatto per avere l'esclusività dell'ARI nel panorama radiantistico
Italiano recita: E' incompatibile per il socio ARI l'appartenenza ad altre
associazioni similari italiane che svolgano attività in concorrenza o in
contrasto con quelle ARI.
Io credo che i termini "concorrenza" e "contrasto" siano stati coniati "ad oc"
da chi ha redatto questo regolamento, sicuramente un uomo che con la crescita
scientifica di una comunità ha poco a che fare, infatti simili atteggiamenti
si ritrovano spesso in politica dove per logica è assurdo appartenere a un
partito di destra e contemporaneamente a uno di sinistra, o nel commercio
essendo proprietari di due attività che vendono lo stesso prodotto.
Mi sembrava di aver letto da qualche parte che le vere finalità del
radioamatore siano la ricerca scientifica e dunque la collaborazione fra tutti
i membri che svolgono attività nel campo.
Invece l'ARI sembra con questo regolamento voglia creare delle barriere delle
fratture fra persone che liberamente decidono di aggregarsi a quella o l'altra
associazione per scelte puramente personali di cui non si dovrebbe
assolutamente occupare.
Ti ringrazio per avermi letto e se ti fa piacere metti pure la mia lettera su
radiogiornale.
Simone Pettinau IS0HFE
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Novices e QRP
" NOVICES e QRP " di Ik2nbu Arnaldo
Bollani
I Radioamatori sono purtroppo una famiglia a
crescita zero, a cui fanno eccezione i vari Club QRP e Outdoor sparsi per il
mondo con una crescita di successo numericamente documentabile. Il nostro
entusiasmo e la voglia di fare radio con una filosofia alternativa a quella
perdente e priva di contenuti che ha caratterizzato i passati anni 90' del OM
stile pigia bottoni, ha premiato alla fine la qualità dei soci e non la
quantità.
Per questo motivo siamo corteggiati da tizio e da
caio, perché a tutti fa comodo avere dei tecnici a bordo, nel momento in cui
occorre giustificare l'uso di frequenze assegnate per scopi di istruzione
tecnica e culturale. Un vero peccato che dietro la disponibilità a parole non
seguano i fatti da parte di chi dovrebbe in primis sostenere un Club A.R.I
come il nostro, dove ogni cosa è sudata e non regalata, dal collegamento QRP
con 5 watt all'articolo di divulgazione delle nostre attività sugli organi di
stampa. Infatti siamo sempre in regime di attenta amministrazione, questo
perché ci siamo dati dei programmi e delle priorità definite, riuscendo a
coinvolgere le persone e le Sezioni A.R.I nelle nostre iniziative e progetti,
prendendo decisioni collegialmente e confrontandoci in modo costruttivo con
opinioni ed azioni intraprese dal nostro Club in occasione dei vari meeting
nazionali tenuti in diverse occasioni.
In questo modo ci siamo guadagnati indipendenza di
gestione e la stima di molti Radioamatori, l'unica nostra contraddizione di
fondo è che sebbene non siamo dei politici, la forza dell'idea QRP di fatto ci
rende un soggetto politico molto interessante a causa dell'atrofizzato ed
invecchiato panorama Italiano, intrappolato in logiche di gestione superate
sia dalla crisi attuale dei novices che dal progresso tecnologico nel campo
delle radio comunicazioni.
La capacità manageriale di chi decide dei bilanci
economici dell'Associazione e delle azioni da intraprendere, proprio nei
momenti difficili come questo rivela pregi e limiti personali, spesso diversi
Manager hanno ostacolato il messaggio del I QRP CLUB, temendo di perdere
chissà cosa con risposte del tipo: "Ne ho visti nascere e morire di Club io,
sono 30 anni che sono in ARI, ma guarda che il QRP non interessa a nessuno"
ecc.. Per questo motivo nella speranza che le elezioni in corso portino un
vento nuovo di cambiamento, continuiamo a misurarci nei fatti e non nella
retorica, ed i fatti parlano di nostri iscritti I QRP CLUB candidati per la
prima volta.
Il nostro migliore Augurio è che tali Soci
conservino entusiasmo, concretezza, e la stessa voglia di fare unita alla
classe operativa che contraddistingue chi ha la pazienza e l'umiltà di tentare
l'avventura in Radio con pochi watt ed un saldatore sempre caldo in stazione.
Per il resto, al di là dei risultati elettorali dei candidati del I QRP CLUB
A.R.I, continueremo a percorrere la nostra strada con la stessa determinazione
e chiarezza di idee di sempre. Il QRP deve essere super partes rispetto alle
debolezze ed incapacità umane di tutti Noi, solo in questo modo potremo
conservare coerenza e capacità di innovazione che hanno fatto del nostro Club
un punto di riferimento affermato e riconosciuto anche al di fuori dei nostri
confini.
Buona Attività Low Power a tutti !
de Ik2nbu Arnaldo Bollani
I QRP CLUB A.R.I # 001 Manager & Fondatore
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Caro Paolo ti saremmo grati se potessi aggiungere
al tuo ottimo radiogiornale il seguente annuncio da parte della sezione ARI di
Portici. Cordiali saluti.
II° DIPLOMA
A.R.I.- PRO.CI.S.
CITTA' DI PORTICI
Vi porto a conoscenza, con mio sommo rammarico, che la cerimonia di
premiazione per il II Diploma ARI-PROCIS è stata solo rinviata a data da
destinarsi ( probabilmente settembre-ottobre 2002), per problemi organizzativi
in seno alla nostra Sezione ed al Dipartimento di Protezione Civile del Comune
di Portici.
Ed solo un mero rinvio, perché, siatene ben certi, le classifiche concernenti
il diploma sono già state stillate; esse, infatti, verranno rese note solo
dopo aver deciso la data di premiazione ed in tempo utile a permettere ai
vincitori di partecipare.
Ringraziandovi per l'interesse al nostro diploma,
Cordiali saluti e 73
IZ8ATP Antonio Langella
Presidente ARI Portici
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NOMINATIVI SPECIALI
Ciao amici,
cercate info e indirizzi sul sito
www.qrz.com/
di questi nominativi speciali 2002 :
I B Ø A - I I Ø F M (via IZØBTV) -
I I 7 G R (via IK7JWX) -
I U 7 L E (via I7PXV) -
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Hello' friends,
please, search info and the address on
www.qrz.com/
of these special calls 2002 :
I B Ø A - I I Ø GM (via IZØBTV) -
I I 7 G R (via IK7JWX) -
I U 7 L E (via I7PXV) -
Ciao & 73 de
Alfredo IK7JWX
"Salento Dx Team"
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Correzione qsl-manager
Ciao Paolo,
sempre GRAZIE per la tua gentilezza e disponibilita'.
Dunque, ORA queste sono le nuove informazioni :
A) durante il 3° Friendship Meeting del 25 e 26 maggio 2002 a Cori (LT)
sarà utilizzato il nominativo speciale IIØFM e il nuovo qsl-manager
sarà IZØBTV (NON iØykn);
B) durante la spedizione dal 20 al 24 giugno 2002 sull'isola ZANNONE
(i.i.a. LT-Ø012 iota EU-Ø45) sarà utilizzato il nominativo speciale I B Ø A
e il nuovo qsl-manager sarà I Z Ø B T V (NON iØykn).-
Ciao & 73 de
Alfredo IK7JWX
"Salento Dx Team"
AUTOMATIC DIAL TELEGRAPH
1849
Werner Siemens e George Halsk realizzarono nel
1849
un disco combinatore telegrafico ( da utilizzare con il telegrafo scrivente di
Morse presentato da MR. Robinson nel 1847 ad Anburgo ).Questo disco
combinatore era di primaria importanza per essere usato con il telegrafo
scrivente di Morse in quanto per trasmettere il messaggio telegrafico non era
necessario un'operatore che conoscesse la telegrafia semplificando le cose. Il
disco combinatore telegrafico si componeva di tante lamelle metalliche
flessibili disposte a raggiera atte se premute a chiudere un contatto
elettrico, in senso orario erano iscritte tutte le lettere dell' alfabeto ad
eccezione di due una disposta ad ore 12 e l'altra ad ore 6 che servivano come
spaziatura fra parola e parola nella trasmissione telegrafica. Un martelletto
elettromeccanico percuoteva un contatto per generare il carattere telegrafico
corrispondente alla lamella flessibile premuta e quindi alla lettera
dell'alfabeto che si voleva trasmettere.
Era possibile inviare un carattere per volta premendo la lamella
corrispondente oppure comporre una parola ed inviarla per intero premendo
successivamente il pulsante bianco contrassegnato col n. 23 che si vede
nell'immagine. Il sistema aveva bisogno di una sincronizzazione elettrica fra
parte trasmittente e ricevente. L'indice scuro che si vede al centro del disco
combinatore telegrafico indicava quale lettera per ultima era stata
selezionata. La realizzazione di questi dischi combinatori telegrafici fu
eseguita dalla Costrction Company in Berlino con inizio dall' anno 1849. Molti
uffici telegrafici Tedeschi gia' dal 1850 iniziarono ad usare questo sistema
di trasmissione telegrafica.
Immagine e testo da internet ham radio.
Un caro saluto alle lettrici ed ai lettori del Radiogiornale.
Segue immagine in jpg 18 kb.
Caro Paolo ti invio il presente articolo pensando di far
cosa gradita agli amanti del CW.
Ciao 73 da IK8JZK op.
Ruggero Napoli.
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425 DX Brunei
spedizione italiana
Ciao Paolo
soli due minuti per darti un'info che forse puo' essere interessante da
mettere sul Radiogiornale.
Brunei Dx-Pedition 2002
team: ik1nlz,ik1rli,it9ssi,iz8ccw
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http://www.mdxc.org/v8a
"e' prelevabile anche un banner se puo' servire"
l'attivazione si svolgera nei primi giornmi di agosto data ancora da definire.
saremo attivi in tutte l ebande in cw.ssb,rtty,psk31
una spedizione tutta italiana... se qualche collega vuole unirsi a
disposizione
grazie di tutto 73 Ant iz8ccw
IZ8CCW ANT "425 dx news italian editor"
P.O.BOX 360 - 87100 COSENZA - ITALY
manager of:
yc3izk-yc0iem-yv5at-yv5koh-iu8w-ii8cs-od5rn-un8gf-un8gu-vu2ngb-vk2bng-un8gdr-jt0faa-yb3zmi-yc3dik-co8tw-yc3ox-yc3mm-yc0utc-yc0lnd-yc3de-yc9mb
home page:
http://www.qsl.net/iz8ccw
e-mail
iz8ccw@425dxn.org
Mediterraneo dx Team member
http://www.mdxc.org
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via è-mail
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Per eventuali comunicazioni:
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Vi ringrazio anticipatamente distinti saluti da wick..
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