Radiogiornale 62@
Agosto 2002 Periodico telematico
indipendente
Sommario:
- Ministero delle Comunicazioni:
firmato il Regolamento economico;
- Elezioni ARI: non raggiunto il 50%
dei voti al referendum, calano
gli iscritti, ma molti i
"votati" fuori lista;
- ARI Versilia: 2° Diploma Viareggio
"Carnevale on the air" 2002;
- Il CW penalizzato nei contest VHF
Trofei ARI;
- Radioastronomia;
- ARI Padova: Concorso Nazionale
QSL;
- Curiosità sulle antiche
bussole;
- Vertice interministeriale
sull'elettrosmog;
- L'energia fotovoltaica con il
contributo pubblico;
- DOVE PAGARE LA DIFFERENZA: Elenco
dei Conti Correnti;
- ARI Rieti: Piano emergenza
radioamatori;
- Mostre materiale
radioamatoriale;
- ARRL DX
bulletin;
- SK;
- Mercatino radioamatoriale;
- Utili
informazioni.
FINALMENTE IL
REGOLAMENTO
ma si tratta di quello
economico
ASPETTIAMO ANCORA QUELLO
TECNICO!
COMUNICATO STAMPA
TLC:
GASPARRI FISSA CONTRIBUTI PER I SERVIZI AD USO PRIVATO
Il ministro delle
Comunicazioni, on. Maurizio Gasparri, ha firmato lo schema di
regolamento
sulle ''Determinazioni dei contributi per l'espletamento dei servizi di
telecomunicazione ad uso privato'', che fissa i parametri anche per
radioamatori e CB.
Nello schema e' previsto, tra l'altro, che un
radioamatore, indipendentemente dal numero degli apparati, versa un contributo
annuo di 5 euro per le autorizzazioni generali di classe A e di 3 euro per la
classe B a titolo di rimborso dei costi sostenuti per le attivita'.
Per la
banda cittadina, i CB, lo schema fissa che, indipendentemente dal numero degli
apparati, l'interessato versa un contributo annuo di 12 euro complessivi a
titolo di
rimborso dei costi sostenuti dal
Ministero.
ORA POSSIAMO PAGARE LA DIFFERENZA TRA QUELLO CHE
ABBIAMO VERSATO E I NUOVI CANONI UTILIZZANDO I
CONTI CORRENTI CHE
PUBBLICHIAMO PIU'
SOTTO.
Chi ha pagato 6
mila lire, pari a Euro 3,10,
deve fare un
versamento di Euro 1,90 per
raggiungere i 5
Euro stabiliti; chi ha versato
3 mila
lire, pari 1,55 Euro,dovrà versare ancora
1,45 Euro per raggiungere i 3
previsti.
Insomma tra il costo del bollettino di versamento e
le spese di controllo da parte dello Stato si dimostra l'inutilità di
questi balzelli che costano di più di quanto
rendono!
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Elezioni
A.R.I. tra astensionismo e protesta
CALANO GLI
ISCRITTI
ma molti
i "VOTATI" fuori lista
NON VIENE RAGGIUNTO
NEMMENO
IL 50% DEI
SUFFRAGI
VOTA SOLO IL 47% E SI
ASTIENE IL 53%
Tre curiosità in margine alle elezioni ARI:
la prima riguarda il numero degli iscritti,
all'Associazione, che dalle
schede spedite, come risulta dal verbale, sono scesi al minimo storico di
13.807 soltanto, (su 44.000 radioamatori italiani), di questi 13.807. hanno
votato soltanto in 6.533, comprese 62 schede nulle, (senza raggiungere
nemmeno il quorum del 50% degli iscritti, ma circa il 47%) e i primi tra gli
eletti hanno avuto circa la metà dei voti espressi, per cui, i nuovi dirigenti
rappresentano, "poco democraticamente", appena il 25% degli iscritti
all'ARI, o meno; vi é da considerare poi che non essendo stato superato il 50%
del votanti, il referendum appare viziato almeno moralmente e
comunque non rappresenta democraticamente nemmeno la volontà della
maggioranza degli iscritti, (50%+1), che anzi hanno manifestato il loro
dissenso, con un 53% di OM che hanno manifestato la loro "sfiducia nel
rinnovamento" facendo in pratica lo sciopero del voto e
ciò, nonostante la lunga e molto impegnata campagna elettorale, tutto
questo raffrontando questi scarsi risultati con le norme che regolano
altri referendum applicate in Italia, dove é richiesto il quorum del 50%+1;
l'altra notizia curiosa riguarda il gran numero di iscritti, non candidati
ufficialmente, che hanno ottenuto voti, (come si può vedere dall'elenco
che segue), cosa che appare anch'essa come una forma di protesta nei confronti
della lista presentata. Pubblichiamo, senza commenti, questi tre
elementi di riflessione, soprattutto sulla rappresentatività degli eletti e sul
non raggiungimento di almeno il 50%+1 dei votanti, rispetto agli aventi
diritto al voto. Lo Statuto e il Regolamento dell'ARI, che dovrebbero regolare
la materia, sono molto generici e non precisano i criteri di valutazione del
voto e il quorum richiesto, anzi il regolamento, all'articolo 24,1 rimanda
addirittura ad un successivo regolamento del regolamento. Comunque se per il
referendum viene accettata qualsiasi percentuale per determinarne la
validità, anche al di sotto del 50%, si sancisce il principio che con
questo sistema una minoranza governa su una maggioranza! Crediamo tuttavia
che un 53% di astenuti dal voto dovrebbe far riflettere il CDN appena
eletto, perché rappresenta un segnale preoccupante da vari punti di vista e
implica una profonda riflessione sulle modalità del voto
referendario!
Voti ottenuti (a destra dei
nominativi) da soci non candidati.
(Abbiamo riscontrato
qualche imprerfezione, ma sono errori presenti nei dati
prelevati dall'originale, nel sito ufficiali dell'ARI).
Ovviamente non é detto che i
radioamatori di questo elenco si siano votati da soli, vi é l'ipotesi
più concreta di voti dati da altri per marcare un disaccordo con la lista
presentata.
C.D.N. I0AKM
1, I0DJV 8, I0FLY 1, I0GEJ 1, I0JQM 1, I0PSK 1, I0WYC 1, I0YCB
1,
I0ZQT 1, I1APQ 1, I1BAF 2, I1BSN 1, I1CWL 1, I1EIZ
1, I1HJP 1, I1IYC 1, I1JQJ 4, I1MOV 1, I1OKC 1, I1OVI 1, I1PGR
1, I1ROP 1, I1RSX 1, I1VW 1, I1YGQ 1, I2ARN 1, I2DKJ 3,
I2EJ 1, I2FGT 1, I2FUZ 1, I2JSB 2, I2JZS 1, I2KFW 1, I2KNJ 1,
I2KOA 3, I2MOV 1, I2QBF 1, I2QIL 2, I2ROM 1, I2RR
1, I3COW 1,I3FIW 1, 3LDP 1, 3MW 2, I3RGH 1, I3VZB
1, I4BUA 1, I4CIL 2, I4DRY 1,I4ESD 1, I4NE 1, I4QHD
1, I4REU 1, I4TSB 1, I4USL 1,
I4YEL 1, I5ECW 1, I5ESR 1,
I5EZT 1, I5HGX 1, I5HLK 1,I5JHW 2, I5KXR 1, I5NSR 1,
I5OYY
1, I5PAC 1, I5PFX 1,I5PVA 3, I5SEM 1, I5SKM 2, I5SY 1, I5TGC
1, I5UFX 4, I5UKS 1,I5VOV 1, I5VXG 1, I5YDO 1, I6AEN
2, I7DN 1, I7LKF 3, I7OZV 1, I8CVS 4, I8HUZ 1, I8LWL
1, I8NVC 1, I8VYD 1, IK0CHV 1, IK0FVC 1, IK0JFW 1,
IK0JKA 1, IK0OTG 1, IK0YQJ 1, IK1ANZ 1, IK1COA 1, IK1DKF 1, IK1MAJ 1,
IK1MWB 1, IK1PAL 1, IK1QFM 1, IK1RAO 1, IK1YKT 1, IK1YWB
4, IK2ABZ 1, IK2AQZ 1, IK2DUV 1, IK2DUW 1, IK2HAB 1, IK2IHZ
1, IK2IQD 1, IK2MDX 1, IK2MLY 2, IK2RPJ 1, IK2RTK 1,
IK2RUD 1, IK2SAI 2,
IK2SNG 2, IK2TTM 1, IK2UKW 1,
IK2ULC 1, IK2WBG 1, IK2YSK 1, IK3EDJ 1, IK3ERN 1, IK3HUK
1, IK3ITX 1, IK4DGG 1, IK4DLT 1, IK4LHC 1, IK4NZD 1,
IK4SDY 1, IK4YNP 2, IK5BHN 2, IK5CAQ 1, IK5DVN 1, IK5FBB
1, IK5FTQ 1, IK5JRR 2, K5LWE 2, IK5NTM 1, IK5RV 1, IK5SRU
1,IK5VIP 1, IK5VMA 1, IK5ZTW 1, IK5ZUJ 1, IK6FXR 1,
IK6GPZ 1, IK6QQK 1, IK7BEF 1, IK7VWY 4, IK7YGQ 1, IK8ARJ
1, IK8BQE 1, IK8CQH 1, IK8DUK 1, IK8FMF 1, IK8GYK 1, IK8IOJ
1, IK8VRI 1, IK8WCQ 1, IK8WEJ1, IN3ATM1, IN3KIZ
1,
IN3RWY 1, IN3TTI 1, IN3VST 1, IN3WWW 5, IOVOK 1, IS0KNG
1, IS0YTA 1, IT9CZZ 1, IT9GCQ 1, IT9KMU 1, IT9LMK 1, IV3AVQ 1,
IV3GDE 1, IV3PUT 1, IV3SRD 1, IV3TKS 2, IV3WPO 1, IV3ZCX 1, IV3ZXF
1, IW0BET 5, IW0BNI 6, IW0CKS 1, IW0RMO 1, IW1DGG 1,
IW1FNW 1, IW1PIR 1, IW1QBI 1, IW1QD 1, IW1RBT
1, IW2CXY 1, IW2ELY 1, IW2FMO 1, IW2FYT 1, IW2HDC
2, IW2LFD 1, IW3QKU 1, IW3QKV 1, IW3RI 1, IW3ZCX
1,
IW5BVM 1, IW5DPF 1, IW9BAL 1, IX1ESN 1,
IZ0DZT 1, IZ1BCS 1, IZ2BVL 1, IZ4AII 1, IZ5CMD 1, IZ5EME 1,
IZ5ZQB 1,
C.D.S. I0AKM 1, I0AMU
1, I0DJV 2,I0EIO 1, I0GEJ 1, I0KNQ 1,I0UZF 1, I1AGC 1, I1BAF 1,
I1HYW 1, I1IXC 2, I1OFN 1, I1ROP 1,I1XMK 1, I2AMC 2, I2BHC 1, I2BZN
1,
I2FGT 1, I2FUZ 1, I2MQP 1,
(????) I2ROM 1, I2TUP 1, I3EGH 1, I3FFH 1, I4REU 1, I5FBP 1,
I5FWT
1, I5HEY 1, I5MMC 1, I5NSR 3, I5OYY 2,I5UIN 1, I6AIY 1, I6NLJ
1, I7LKF 1, I7MNF 1, I7PXV 1, I7WIU 1, I7XVW 1, I8CVS 1, I8EJC
2, I8KNT 1, I8LEV 1, I8RAJ 1, IK0PRP 1, IK0TOK 1, IK1AWV 1,
IK1NLZ 1, IK1PQS 1, IK1YWB 2, IK2DUV 1, IK2GNO 1,
IK2GRB 1, IK2PTM 1, IK2RTK 1, IK2SNG 1, IK2UUP 1,
IK2WFS 1, IK3EDJ 1, IK3ITX 1, IK4UPU 1,
IK5CRH
1,IK5PQT 1, IK6IOK 1, IK6SBE 1, IK6VNT 1, IK7BEF 1, IK7LCN
1,
IK7MJA 1,IK7YGQ 1, IK7YUG 1, IK8BPY 1,
IK8HJC 1, IK8WCQ 1, IT9RGB 1,
IT9WKH 1,IT9XJJ 1, IV3FSG 1, IV3GXU
1, IV3ICH 1, IV3MNU 1, IV3TDM 1,
IV3ZCX 1, IW0ANI 1, IW0BET 1, IW0BNI
1, IW1APE 1, IW1BSY 1, IW2EKO 1,
IW2NFY 1, IW3QKU 1, IW3QKV
1, IW3QOJ 1, IW3RKJ 1, IW5ADR 1,
IW5AHC 1, IX1RPJ 1,
IZ1ANW 1, IZ3DRS 1, IZV3ZCX 1-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
ARI
VERSILIA
2° Diploma Viareggio
"Carnevale On The
Air" 2002
Facendo seguito alla circolare già inviata
ai partecipanti (e non avendo fiducia, come già constatato, della rivista
dell'ARI), tramite il Radiogiornale, ricordo che la premiazione si terrà presso
lo stabilimento balneare Alhambra, viale Europa - Marina di Levante - Viareggio,
alle ore 10,30 dell'8 settembre. Per i premi non ritirati durante la
manifestazione, i Diplomi vengono spediti gratis a mezzo posta, mentre le Coppe
e Targhe su richiesta degli interessati, possono essere inviati con spese di
spedizione a loro carico. Scusandomi di quanto sopra, ma ricordo che il ricavato
del Diploma, sarà devoluto all'Ospedale Pediatrico "E. Mayer" di Firenze.
Informazioni e/o chiarimenti possono essere richieste all'Award Manager
Giancarlo Matraia Ik5dnd e-mail ik5dnd@hotmail.com
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IL CW
PENALIZZATO
nei contest
vhf
Rivedere il Regolamento "Trofei ARI"
Premetto che il mio vuole essere un messaggio
critico, ma non privo di propositi costruttivi.
La mia critica è volta
al fatto che invece di incentivare l'attività in telegrafia, nei contest Vhf
maggiori si è da quest'anno addirittura tolta la categoria "SOLO CW", una volta
prevista dal Regolamento Trofei ARI.
Credo che il CW sia uno degli elementi
in grado di caratterizzare ancora il radioamatore e di rendere ancora
affascinante la sua attività, ecco perché vedo assurdo quanto fatto quest'anno
nel nuovo e più recente Regolamento Trofei ARI.
La mia proposta è ovviamente
indirizzata al reintegro della sopraccitata categoria a partire dal prossimo
anno ma soprattutto alla attivazione di una opzione che preveda la possibilità
di collegare nel corso dei contest Vhf di marzo, maggio, luglio e settembre una
stessa stazione due volte, sia in cw sia in ssb (non solo in Italia ma anche nel
resto d'Europa). Ciò credo aumenterebbe notevolmente il numero di qso nel
singolo contest (per chi parteciperà alla categoria MISTO ovviamente), che
attualmente è molto ridotto anche per le grosse stazioni, oltre a rimettere in
discussione l'uso del tasto anche in due metri.
Confidando che quanto da me
scritto venga pubblicato anche su RadioRivista porgo cordiali
saluti.
Iv3kty - Svettini Marco
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RADIOASTRONOMIA
Questo articolo esce dal solito "programma
Utility" e sicuramente interesserà gli addetti ai lavori e forse un po' meno gli
ascoltatori di Broadcasting, Utility, Bande Radioamatoriali.
Purtroppo in
Italia questo campo è seguito pochissimo anche se siamo in possesso di molti
Osservatori tra cui il "Radiotelescopio di Arceri" il più potente in
Europa.
Il nostro difetto è che abbiamo la testa nel "pallone", cioè seguiamo
più il calcio senza sapre che ci sono moltissime cose più interessanti da vedere
e sapere.
Quello che adesso vi scriverò è frutto di 8 anni di partecipazione
ai lavori dell'Osservatorio di Trieste assieme ad altre persone, persone molto
interessate al settore, quindi sempre assieme a professionisti (Conrad Bohm,
Rachele Veniani, qualche volta Margherita Hack, dato che ora è in pensione.
).
Da piccolo mi è sempre piaciuto guardare le stelle dal mio giardino con un
piccolo binocolo, unica mia possibilità perchè purtroppo ho dei problemi agli
arti inferiori ( sono stato operato 12 volte per camminare abbastanza bene
adesso. ma ho dovuto soffrire molto ).
Con il passare del tempo mi presi un
piccolo telescopio ma con quello potevo vedere al massimo la Luna più vicina e
niente di più interessante.
Ora sono in possesso invece di un telescopio
abbastanza grande: Telescopio Newtoniano ZIEL, montatura alla tedesca, diametro
luce di 447 mm. , motorizzato digitalmente e collegato con una macchina
fotografica CCD e PC portatile, ricerca automatica del Nord, puntamento gia
memorizzato per la vista di 18000 oggetti, massimo risoluzione possibile o 343x
- 343 volte - con oculari normali, mentre associato alla Lente di Barlow 2x
arriva fino a 686x - 686 volte - il massimo per questo telescopio ed il tutto
fissato su una cupola costruita in una mansarda.
Adesso veniamo al vero proprio articolo.
La
Radioastronomia non è altro che lo studio dei corpi celesti non attraverso la
luce che emanano, bensì attraverso le onde radio che trasmettono.
Nel 1960
due astronomi dilettanti John Bottom e Frank Smith divenuti poi dipendenti della
NASA, essendo in possesso di molte apparecchiature, si costruirono un
rudimentale "Radiotelescopio" perchè uno dei due, John Bottom essendo un
radioamatore in HF sulla frequenza di 16.9 mHz, ascoltava perennamente un sibilo
intermittente ma strano.
Allora lui ed il luo amico costruirono una parabola
di 3.5 mt. di diametro e la collegarono ad un ricevitore ed un oscilloscopio per
vedere che tipo di segnale emanava.
Avvertita la NASA di questa cosa, la NASA
iniziò a monitorare questa frequenza con le loro apparecchiature e da quell'anno
lo stanno tuttora facendo ma senza nessuna risposta.
Cioè una risposta c'è
stata ed è quella del "Pathfinder ", il robot mandato su Marte per mandare delle
foto ed informazioni, prima di disconnettersi del tutto registrò questo segnale
e lo trasmise da là.
La NASA allora puntò le antenne su Marte ma senza avere
risposta ancora: qualche PULSAR nelle vicinanze ( si fa per dire ), di cher cosa
si tratti, si saprà prima o poi.
Il primo vero Radiotelescopio Professionale,
fu costruito nel 1961 all'Osservatorio di Haystack nel Massachusetts, a Nord Est
di Boston dalla Massachusetts Institute of Tecnology.
Nel 1968, 7 anni dopo
altri studiosi americani e finlandesi scoprirono una radioemissione che si
dipartiva in tutte le direzioni.
Allora collegarono l'apparecchiatura radio
ad un comnputer e scoprirono che questa radioemissione aveva una lunghezza
d'onda di 1.3 cm. e riconvogliato ad altrio strumenti ne venne fuori che era un
microscopico residuo del Big Bang.
Due anni dopo, a Puert Rico, ed
esattamente ad Harecibo, fu costruito il più grande Radiotelescopio del
mondo.
Questo Radiotelescopio ha due funzioni: ha la primaria funzione di
registrare tutti i segnali possibili che arrivano da qualsiasi parte
dell'Universo, da Stelle, Pianeti ecc. e la seconda che forse è la più
importante registrare se c'è vita su qualche altro Pianeta ( programma SETI, la
ricerca di trasmissioni intelligenti dallo spazio di cui il Radiogiornale si é
già occupato ).
Nell'Ottobre del 2002, quest'anno praticamente,
inizierà il "Cyclope Projet" sponzorizzato dalla "Interstellar Communications
Study Group" dell'Arizona, la quale inizierà la costruzione, in una zona del
deserto, di un Radiotelescopio grande 40 volte quello di Harecibo.
Saranno
collegate tutte assieme 1500 parabole del diametro di 75 mt. l'una collegate ad
una centrale di 35 mt. posizionata totalmente in orrizzontale.
Quando sarà
completato, questo "impianto" potrà ricevere oltre 3 miliardi di frequenze
diverse in un secondo e selezionarle, cioè quelle mai ricevute da quelle gia
ricevute.
Sicuramente a moltissime persome questo articolo
non interesserà, non ne faccio una colpa, però dico solo una cosa:se avete la
possibilità dsi conoscere qualcuno che abbia un telescopio o siete vicino ad un
Osservatorio andateci, non sapete cosa vi perdete.
N.B.: In 220 Soci siamo riusciti a costruire un
secondo Osservatorio in 9 anni (sono socio di questo "Circolo Astrofili
Talmassons" da 4 anni solo), quindi se volete vedere, il sito nostro è www.castfvg.it
Osservatorio: Telescopio americano Meade 670 mm. di
diametro luce, Cercatore automatico 10x7, Doppia motorizzazione digitale,
Bussola Elettro - Digital - Meccanica, 2° Telescopio per sole foto collegato a
fotocamera CCD, 3 PC con elevato Software Professionale, altra strumentazione
varia professionale.
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Caro Paolo, sono Vittorio I3YEG
Segretario della Sezione ARI di Padova.
Vorrei pregarti di inserire
nel RADIOGIORNALE, se possibile, il Regolamento per l'ottavo
Concorso Nazionale QSL organizzato e gestito dalla Sezione ARI di
Padova.
Il testo del Regolamento e' inserito di seguito.
Grazie anticipate e cordiali 73 de i3yeg Vittorio.
A.R.I. Padova:
CONCORSO NAZIONALE
QSL
La Sezione A.R.I. di
Padova indice l' 8°Concorso
Nazionale
QSL per l'anno 2002 il
cui regolamento viene indicato di seguito:
REGOLAMENTO 8° CONCORSO NAZIONALE
QSL
Art. 1 Possono partecipare al
concorso tutti i Radioamatori e SWL italiani.
Art.
2 Le QSL Presentate dovranno essere non compilate e di dimensioni
conformi ai regolamenti internazionali.
Art .3 Le QSL pervenute nei tempi come
da bando verranno valutate da una Giuria formata da un Grafico un
Fotografo un pittore e due Radioamatori che stileranno una classifica in
base ai contenuti rispettivamente relativi al:
a)Contenuto tecnico
informativo: la valutazione vertera' sulla chiarezza e completezza dei dati
esposti ai fini della valutazione del collegamento,di eventuali contest,delle
caratteristiche della stazione.
b)Forma grafica: la valutazione
vertera' sulle caratteristiche grafiche della QSL, sull'originalita' dei
soggetti esposti, sulla cromia ecc.
c)Promozione della QSL come
previsto per l' anno corrente. Per l'anno 2002 la tematica e': PROMOZIONE
DELL'IMMAGINE DEL RADIOAMATORE (attività tecnica e supporto alla
collettività).
In ogni caso la Giuria terra' conto di tutti
i parametri suddetti per la stesura della classifica finale.
Ogni
concorrente dovra' indicare se la cartolina e' personale o di origine
commerciale personalizzata, in questo caso e' tenuto ad indicare il nome del
produttore della cartolina stessa.
Ogni membro della Giuria avra' a
disposizione un punteggio di assegnazione da 1 a 20.
La somma dei
punteggi dara' la valutazione complessiva dalla quale verra' stesa la
classifica. Ogni componente la Giuria avra' a disposizione un ulteriore
possibilita' di un Bonus da +1 a +5 per le opere particolarmente
valide.
Art.5 In sede di valutazione
finale si terra' conto della somma dei Bonus più il punteggio raggiunto e in
caso di parita' verranno considerate ex-equo le QSL con la
medesima posizione di classifica.
Art.6 Il verdetto della Giuria e'
insindacabile.
Art. 7 Le tre QSL classificate verranno
premiate in occasione del "VIII° Salone del Radioamatore" in
"TUTTINFIERA 2002" e pubblicate su "RADIORIVISTA"
Art.8 A chi non avra' la
possibilita' di ritirare personalmente la targa, la stessa verra' spedita a cura
della Sezione ARI di Padova.
Art.9 Le QSL dovranno
pervenire entro e non oltre il 15 Settembre 2002 in busta chiusa,
recante gli estremi del mittente e indirizzata nel modo seguente: Sezione
ARI Padova - 8° Concorso Nazionale QSL - C.P. 144 - 35100 Padova
Art.10 La partecipazione e'
gratuita.
Nell'intento di allargare il più possibile la partecipazione a
questa manifestazione , i tre premi saranno distinti in tre categorie:
1° migliore fotografia
2° migliore
grafica
3° migliore promozione stabilita per l'anno in
corso
Si intende che fotografia e grafica dovranno essere di ideazione
personale
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Curiosità sulle antiche
bussole
La più rudimentale bussola realizzata dall'uomo era così congegnata: in
un tubetto, ricavato dalla pianta di canna, veniva infilato, a croce, un piccolo
ago calamitato ed il tutto fatto galleggiare sull'acqua contenuta in una ciotola
di terra cotta. L'ago, dopo qualche oscillazione, assumeva sempre la stessa
direzione, quella nord-sud.
Canna, in latino calamus, non sembra sia l'origine della parola calamita,
che gli europei diedero, nel medio evo, al ferro magnetizzato. Secondo Plinio il
Vecchio, calamita era il nome greco della piccola rana verde, la nostra
raganella. Si suppone che questo nome fu dato al magnete, poiché a questo
avevano dato la forma di una piccola rana, come gli indiani quella di un
pesce.
Si dice che i capitani, che solcavano i mari d'India, sostituivano l'ago
magnetico infilato a croce, in un piolino di legno, con un sottilissimo ferro a
forma di pesce e cavo, il quale galleggiando, indicava sempre con la testa e la
coda i poli sud e nord (Bailak 1242).
Curiosa è anche l'origine della parola francese aimant dato alla calamita.
«Questa pietra misteriosa, è una pietra che ama; è un ferro amante.» La parola
aimant ha una simile origine in sanscrito.
«Se questa pietra non avesse un amore per il ferro - scriveva, con più
delicatezza d'animo che serietà scientifica, un naturalista cinese del sesto
secolo - essa non l'attirerebbe».
«Questa pietra - scriveva un altro naturalista cinese, contemporaneo di
Charles Martel, dell'ottavo secolo - questa pietra richiama a sé il ferro, come
una tenera madre i suoi bambini; ed è per questo che gli è stato dato il nome di
pietra amante.»
Ritornando alle varie curiosità sulla bussola, eccone alcune:
Si racconta, nelle Memorie Storiche, scritte nella prima metà del secondo
secolo della nostra era, che, 1110 anni prima di questa era, tre ambasciatori
del regno di Annam, essendo venuti a portare, in dono, dei fagiani bianchi,
all'imperatore della Cina, ed essendosi persi dopo la loro partenza,
l'imperatore Tcheou-Choung, lor diede cinque carri costruiti in modo tale che
indicassero sempre verso il polo sud. Questi carri erano sempre in testa alla
carovana indicandole la giusta direzione. Si trattava, il più delle volte, in
questi carri magnetici, di un uomo di legno in piedi su di un perno; il suo
braccio teso in avanti racchiudeva una barra di acciaio magnetizzata.
«In qualsiasi modo questo carro fosse girato e rigirato, la mano di questo
manichino indicava sempre il sud», si legge, in una tavola storica della
dinastia dei Tsin.
La storia mitologica della Cina fa risalire l'impiego di questi carri al
tempo dell'imperatore Hoang-Ti, ossia 2634 anni prima dell'era cristiana. Il
chimico tedesco M. Klaproth tradusse e pubblicò interamente il passaggio dei
Grandi Annali relativo a questo fatto, il quale appartiene alla guerra di
Hoang-Ti contro il ribelle Tchi-Yeou.
«Tchi-Yeou eccita una grande nebbia per mettere lo scompiglio nell'armata
dell'imperatore; ma quest'ultimo costruisce un carro che ha la proprietà di
indicare sempre il polo sud, prosegue e raggiunge il ribelle.»
Nel medioevo talvolta la caduta di un fulmine su di una nave poteva
alterare o completamente smagnetizzare l'ago magnetico delle bussole di bordo.
In altre circostanze, la saetta produceva una permanente deviazione della
direzione dell'ago magnetico.
Nel 1675, un capitano inglese, dopo essere stata colpita la sua nave da un
fulmine, all'altezza delle Bermude, continuando la sua navigazione seguendo
l'indicazione delle bussole di bordo, si ritrovò in Inghilterra, credendo di
essere giunto alle Barbados, dove era diretto.
Il fisico francese Arago fu quasi testimone di un fatto analogo. « Nel
1809, dice, una nave genovese naufragò sulla costa presso Algeri, nel momento in
cui ingannato dalla anomala indicazione, che una folgore aveva dato alla bussola
di bordo, il capitano credeva fare rotta verso l'Italia.
Umberto F. Molteni - I2MS
Cordiali 73
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VERTICE INTERMINISTERIALE
SULL'ELETTROSMOG
Comuni e regioni in allarme perché
con i nuovi decreti il Governo ha in pratica annullato le Leggi regionali,
abbassando i limiti di perecolosità e abolendo la licenza di costruzione per le
installazioni. Si prevedono ben 40.000 nuove antenne di telefonini un po'
ovunque. Anche i limiti di pericolosità degli elettrodotti sono stati
ridotti.
Venerdi' 2 agosto si é svolto, dopo il
consiglio dei ministri, un vertice interministeriale
dedicato ai decreti di
attuazione della legge sull'elettrosmog. E' quanto ha detto il ministro
delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, che ha partecipato all'incontro con
i colleghi
dell'Ambiente, Altero Matteoli e della Salute, Girolamo
Sirchia.''Confermeremo il limite dei
6 volt/metro, perche' se da una parte
non vogliamo aumentare la soglia, nonostante che in Europa sia anche dieci volte
superiore, dall'altra non possiamo abbassare un livello gia' molto
basso''.
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L'ENERGIA FOTOVOLTAICA
Con il contributo pubblico possiamo produrla da soli
e
se é troppa per noi, possiamo venderla all'ENEL
Lo sviluppo delle fonti rinnovabili, unitamente
alla diffusione delle tecniche di
uso efficiente dell'energia, sembra
l'unica via da percorrere verso uno sviluppo
sostenibile per l'umanità.
Infatti, il fatto che queste fonti di energia siano
distribuite nel
territorio, comporta il venir meno delle problematiche
economiche,
logistiche e ambientali correlate al trasporto dei combustibili
stessi.
Tra le fonti rinnovabili, il fotovoltaico è l'unica che consente
la produzione di
energia elettrica (convertendo direttamente l'energia
solare) senza parti mobili
e, conseguentemente, senza nessun tipo di
inquinamento e con una
trascurabile richiesta di manutenzione ordinaria e
straordinaria. Inoltre, la
radiazione solare ha dei livelli accettabili in
quasi tutti i paesi europei. La sua
caratteristica, infine, di estrema
modularità consente di sfruttare l'energia in
maniera estremamente diffusa
(come diffusa è del resto la fonte), cioé di
produrre in loco tutta e solo
l'energia richiesta nel luogo medesimo.
Di fronte a questi vantaggi, la
tecnologia fotovoltaica é ancora lontana dalla
competività economica; ciò è
dovuto, essenzialmente, all'elevato costo dei
sistemi fotovoltaici e, più
precisamente, all'elemento base dei generatori, cioé
il modulo
fotovoltaico.
Nel Centro di Portici sono concentrate le attività di ricerca e
sviluppo sui
materiali e sui dispositivi fotovoltaici e sui sistemi ed
applicazioni innovativi. Le
attività tecnologiche riguardano preminentemente
la realizzazione di celle e
moduli a film sottile basati sul silicio amorfo
e le sue leghe, e su nuove
strutture ad eterogiunzione di silicio amorfo su
silicio cristallino.
Le attività nel settore applicativo sono indirizzate
all'ottimizzazione dei sistemi
fotovoltaici con particolare attenzione a
quelle applicazioni innovative che
possono avere una diffusione nell'area
mediterranea, e alla caratterizzazione e
sperimentazione dei singoli
componenti, tra cui il modulo fotovoltaico. L'
attività di dimostrazione e
sperimentazione di impianti fotovoltaici di piccola e
media taglia connessi
alla rete viene svolta nell'Area Sperimentale di Monte
Aquilone, Manfredonia
(FG). Tale sito è parte integrante sia dal punto di vista
tecnico-scientifico che da quello gestionale del Centro di Portici. I dati
sperimentali provenienti dalle varie installazioni vengono raccolti,
elaborati ed
immessi in una banca dati consultabile dagli operatori
interessati.
FOTOVOLTAICO
Lo sviluppo delle fonti rinnovabili, unitamente
alla diffusione delle tecniche di
uso efficiente dell'energia, sembra
l'unica via da percorrere verso uno sviluppo
sostenibile per l'umanità.
Infatti, il fatto che queste fonti di energia siano
distribuite nel
territorio, comporta il venir meno delle problematiche
economiche,
logistiche e ambientali correlate al trasporto dei combustibili
stessi.
Tra le fonti rinnovabili, il fotovoltaico è l'unica che consente
la produzione di
energia elettrica (convertendo direttamente l'energia
solare) senza parti mobili
e, conseguentemente, senza nessun tipo di
inquinamento e con una
trascurabile richiesta di manutenzione ordinaria e
straordinaria. Inoltre, la
radiazione solare ha dei livelli accettabili in
quasi tutti i paesi europei. La sua
caratteristica, infine, di estrema
modularità consente di sfruttare l'energia in
maniera estremamente diffusa
(come diffusa è del resto la fonte), cioé di
produrre in loco tutta e solo
l'energia richiesta nel luogo medesimo.
Di fronte a questi vantaggi, la
tecnologia fotovoltaica é ancora lontana dalla
competività economica; ciò è
dovuto, essenzialmente, all'elevato costo dei
sistemi fotovoltaici e, più
precisamente, all'elemento base dei generatori, cioé
il modulo
fotovoltaico.
Nel Centro di Portici sono concentrate le attività di ricerca e
sviluppo sui
materiali e sui dispositivi fotovoltaici e sui sistemi ed
applicazioni innovativi. Le
attività tecnologiche riguardano preminentemente
la realizzazione di celle e
moduli a film sottile basati sul silicio amorfo
e le sue leghe, e su nuove
strutture ad eterogiunzione di silicio amorfo su
silicio cristallino.
Le attività nel settore applicativo sono indirizzate
all'ottimizzazione dei sistemi
fotovoltaici con particolare attenzione a
quelle applicazioni innovative che
possono avere una diffusione nell'area
mediterranea, e alla caratterizzazione e
sperimentazione dei singoli
componenti, tra cui il modulo fotovoltaico.
L' attività di dimostrazione e sperimentazione di
impianti fotovoltaici di piccola e
media taglia connessi alla rete viene
svolta nell'Area Sperimentale di Monte
Aquilone, Manfredonia (FG). Tale sito
è parte integrante sia dal punto di vista
tecnico-scientifico che da quello
gestionale del Centro di Portici. I dati
sperimentali provenienti dalle
varie installazioni vengono raccolti, elaborati ed
immessi in una banca dati
consultabile dagli operatori interessati.
PROGRAMMA TETTI FOTOVOLTAICI:
PRIMA FASE, SOGGETTI
PUBBLICI
Durante la prima fase del programma Tetti
Fotovoltaici, rivolta ai
soggetti pubblici e conclusasi nel 2001, sono
pervenute al
Ministero oltre 580 proposte di finanziamento. In base alle
risorse disponibili, stanziate dal Ministero dell'Ambiente e della
Tutela del Territorio, per un totale di 20 miliardi di lire, sono stati
approvati 200 progetti per una potenza complessiva di 2 MW.
La grande maggioranza di questi progetti, alcuni
dei quali sono già
stati avviati, riguarda la realizzazione di impianti
presso strutture
scolastiche di proprietà pubblica. Ricordiamo che il MAMB
ha
quindi stabilito lo stanziamento di ulteriori 23 miliardi di lire
proponendo alle Regioni interessate la ripartizione al 50% della
copertura mancante in modo da rendere disponibili
complessivamente 46
miliardi di lire per finanziare l'installazione
dei 380 progetti
inizialmente esclusi per mancanza di fondi. Tali
progetti, attualmente
all'esame del Servizio IAR riguardano la
realizzazione di impianti
fotovoltaici per circa 4,5 MW di potenza
complessiva.
PROGRAMMA TETTI FOTOVOLTAICI:
BANDI REGIONALI PER I PRIVATI
CHE RICEVERANNO UN CONTRIBUTO PUBBLICO
Alla fine di gennaio i bandi regionali del
programma Tetti FV
sono stati tutti avviati, tranne che nella Regione
Sicilia, dove
permangono i problemi legislativi che ne stanno ostacolando la
pubblicazione. Per la maggior parte delle Regioni, i tempi per la
presentazione delle domande sono già scaduti; entro le prime
settimane
di febbraio sarà ancora possibile presentare i progetti
in Abruzzo e nel
Lazio, fino a marzo in Lombardia e fino ad aprile
in Campania. Le prime
stime indicano un forte successo dei
programmi, da un punto di vista
dell'interesse e della
partecipazione dei cittadini. In tutte le Regioni il
numero di
domande pervenute ha superato ampiamente le previsioni (in
Emilia Romagna di ben 10 volte!): una stima complessiva degli
investimenti necessari al finanziamento di tutti i progetti
presentati
ammonterebbe ad oltre 120 miliardi di lire, oltre il
doppio delle risorse
disponibili.
PROGRAMMA TETTI FOTOVOLTAICI
PRESSO EDIFICI DI
ALTA VALENZA ARCHITETTONICA
E' stata rinviata al 31 marzo la scadenza per la
presentazione di
progetti nell'ambito del programma Tetti FV rivolto ai
soggetti
pubblici per la realizzazione di impianti di almeno 20 kWp su
edifici di alta valenza architettonica.
BANDO SOLARE
TERMICO PER GLI ENTI PUBBLICI
E' ancora possibile presentare i progetti
nell'ambito del
programma solare termico, aperto a tutti i soggetti
pubblici, per
il finanziamento al 30% di impianti con almeno 20 m2 di
superficie (anche suddivisi in più impianti da almeno 6 m2).
NUOVE RISORSE PER
SOLARE TERMICO E FOTOVOLTAICO PER I PRIVATI
Il Ministero ha deciso di stanziare nuove risorse
per proseguire nel
2002 i programmi di finanziamento per il solare termico
ed il
fotovoltaico. Alla fine di gennaio si è tenuto presso il Ministero
un incontro con i rappresentati regionali per definire le modalità
di
utilizzo delle risorse. Si prevede la pubblicazione di bandi
regionali per
il finanziamento di impianti pubblici e privati, anche
se, per il
fotovoltaico, alcune Regioni intendono utilizzare i nuovi
fondi per
finanziare i progetti eccedenti presentati nell'ambito
del programmi Tetti
FV regionali del 2001.
PROGRAMMA TETTI FOTOVOLTAICI:
UN BILANCIO DAL
DIRETTORE DEL SERVIZIO IAR
I
l bilancio della prima fase del programma dei
"Tetti Fotovoltaici"
è molto positivo, con un livello di adesioni superiore
alle più
rosee previsioni. E' interessante inoltre registrare una sorta di
"effetto valanga" del programma, come dimostra la recente
decisione
della Regione Campania, che ha predisposto con
proprie risorse (10,3 milioni
di Euro) uno specifico bando solare per le
piccole e medie imprese. E' anche
significativa la piena
disponibilità delle Regioni a cofinanziare al 50% la
seconda fase
del programma nel 2002.
Complessivamente, gli incentivi
pubblici stanziati per il
programma dei tetti solari attiveranno
investimenti per quasi
200 milioni di Euro, con la realizzazione entro la
prima metà del 2003
di 5.000 impianti di piccola e media taglia per una
potenza di
oltre 20 MW (contro una media annua di 1-2 MW nel passato
recente). Numeri che fanno dell'Italia il secondo paese, dopo la
Germania, nello sviluppo del fotovoltaico in Europa. Sulla base di
questi dati, si possono fare alcune riflessioni. Considerando i
lunghi
tempi di ritorno degli investimenti (8-14 anni), è
evidente, dall'interesse
suscitato, che il fotovoltaico gode di un
"valore aggiunto" particolare che
rappresenta un elemento
fondamentale per assicurarne la diffusione.
Passando all'analisi degli interventi proposti si nota la semplicità
e
ripetitività delle soluzioni. Una larga quota dei progetti degli
enti locali
(80%) è infatti relativa a realizzazioni su coperture
piane, mentre gli
interventi di integrazione nelle strutture sono
risultati molto pochi. Se
questa tendenza è normale all'inizio del
programma, nel prosieguo dovrà
essere data maggiore
attenzione ai componenti integrati negli edifici.
Interessante anche la risposta del mondo imprenditoriale, un
settore che
dovrebbe passare da 250 occupati del 2000 a 500
nel 2002. Una delle
condizioni per garantire il successo del
programma riguarda, infatti, la
creazione di competenze delle
imprese e degli installatori che si trovano a
dover affrontare una
domanda notevolmente superiore rispetto al passato. I
corsi di
qualificazione organizzati dall'ENEA e rivolti a 250 persone nel
2001, quelli di ISES ITALIA e delle più importanti società
coinvolte nel
programma rappresentano un passaggio
fondamentale nella creazione di quel
tessuto imprenditoriale.
Anche sul fronte della produzione ci sono alcuni
segnali positivi,
ad iniziare dal potenziamento delle linee produttive di
moduli
fotovoltaici, seppure ad un livello ancora inadeguato rispetto alla
crescita della domanda nazionale ed internazionale. Infine, va
ricordato
come non basti creare una forte domanda interna
(condizione peraltro
necessaria per il decollo di una industria
nazionale), ma vada rilanciata la
ricerca nel settore, per
interiorizzare competenze e per riqualificare
capacità produttive
nazionali.
Finalmente parte il programma
10.000 tetti fotovoltaici
!
Gli impianti fotovoltaici di connessione in rete hanno la
particolarità di regime
di interscambio con la rete elettrica locale. In
pratica, nelle ore diurne viene
consumata l'energia elettrica prodotta dal
proprio impianto, mentre quando
la luce non è sufficiente o l'utenza
richiederà più energia, sarà la rete
elettrica che garantirà
l'approvvigionamento dell'energia necessaria.
D'altro canto, l'impianto
solare produce più energia di quanto l'utenza stessa
richiederà, pertanto
tale energia potrà essere immessa in rete. In questo
caso parleremo di
"eccedenze".
Recentemente l'ENEL ha emanato una circolare che regolamenta la
connessione degli impianti fotovoltaici: un tecnico ENEL installerà un
secondo
contatore che calcolerà l'energia elettrica in uscita. L'utente
dovrà pagare
circa 60.000 Lire/anno (come specificato dalla delibera
dell'autorità per
l'energia e per il gas) alla fine dell'anno si procederà
con uno "scomputo" dei
kwh inseriti nella bolletta.
Per capire quale può
essere il risparmio conseguibile grazie agli impianti
descritti,
considerando che in Italia 1 kwp fotovoltaico è in grado di produrre
1.500
kwh/anno circa nel Centro-Sud Italia e che il costo di un kwh è
compreso tra
le 350 e le 400 Lire:
Ecco che quindi (considerando l'irraggiamento nel Nord
Italia):
- Un impianto da 1 kwp fa risparmiare circa £
480.303
- Un impianto da 3 kwp fa risparmiare circa £
1.439.393
- Un impianto da 10 kwp fa risparmiare circa £
4.799.242
- Un impianto da 20 kwp fa risparmiare circa £
9.600.000
Per il Centro - Sud Italia:
- Un impianto da 1
kwp fa risparmiare circa £ 600.000
- Un impianto da 3 kwp fa
risparmiare circa £ 1.800.000
- Un impianto da 10 kwp fa
risparmiare circa £ 6.000.000
- Un impianto da 20 kwp fa
risparmiare circa £ 12.000.000
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COME PAGARE I
CANONI
ELENCO
DEI CONTI CORRENTI POSTALI INTESTATI ALLE SEZIONI DI TESORERIA
PROVINCIALE DELLO STATO
Sezioni di
Tesoreria |
Numero del c/c
postale |
Sede di
C.C.S.B. |
Agrigento |
206920 |
Palermo |
Alessandria |
1156 |
Novara |
Aosta |
3632 |
Ancona |
Arezzo |
107110 |
Torino |
Ascoli Piceno |
1610 |
Ancona |
Asti |
106146 |
Torino |
Avellino |
15849839 |
Napoli |
Bari |
203703 |
Bari |
Belluno |
11049327 |
Venezia |
Benevento |
150821 |
Napoli |
Bergamo |
11573243 |
Milano |
Bologna |
2444 |
Bologna |
Bolzano |
218396 |
Trento |
Brescia |
11360252 |
Brescia |
Brindisi |
1727 |
Lecce |
Cagliari |
5082 |
Cagliari |
Caltanissetta |
205930 |
Palermo |
Campobasso |
152868 |
Napoli |
Caserta |
3830 |
Napoli |
Catania |
4952 |
Catania |
Catanzaro |
237883 |
Reggio
Calabria |
Chieti |
4663 |
Pescara |
Como |
4226 |
Como |
Cosenza |
234872 |
Reggio
Calabria |
Cremona |
5462 |
Brescia |
Cuneo |
1123 |
Torino |
Enna |
20294? |
Palermo |
Ferrara |
203? |
Bologna |
Firenze |
5512 |
Firenze |
Foggia |
150714 |
Bari |
Forli |
5470 |
Bologna |
Frosinone |
207035 |
Roma |
Genova |
1172 |
Genova |
Gorizia |
4598 |
Udine |
Grosseto |
1586 |
Livorno |
Imperia |
205187 |
Genova |
Isernia |
154864 |
Pescara |
L'Aquila |
202671 |
Roma |
La Spezia |
202192 |
Genova |
Latina |
217042 |
Roma |
Lecce |
1735 |
Lecce |
Livorno |
4572 |
Livorno |
Lucca |
2550 |
Livorno |
Macerata |
3616 |
Ancona |
Mantova |
4465 |
Brescia |
Massa |
2543 |
Livorno |
Matera |
151753 |
Bari |
Messina |
3988 |
Catania |
Milano |
3251 |
Milano |
Modena |
5413 |
Bologna |
Napoli |
3814 |
Napoli |
Novara |
1289 |
Novara |
Nuoro |
7088 |
Cagliari |
Oristano |
17760091 |
Cagliari |
Padova |
2352 |
Venezia |
Palermo |
4903 |
Palermo |
Parma |
1438 |
Parma |
Pavia |
167270 |
Milano |
Perugia |
6064 |
Perugia |
Pesaro |
7633 |
Ancona |
Pescara |
205658 |
Pescara |
Piacenza |
2436 |
Parma |
Pisa |
2568 |
Livorno |
Pistoia |
2519 |
Firenze |
Pordenone |
231597 |
Udine |
Potenza |
4853 |
Salerno |
Ragusa |
1974 |
Catania |
Ravenna |
8482 |
Bologna |
Reggio
Calabria |
217893 |
Reggio
Calabria |
Reggio Emilia |
3434 |
Parma |
Rieti |
208025 |
Perugia |
Roma-Via dei
Mille |
871012 |
Roma |
Rovigo |
1453 |
Venezia |
Salerno |
20403846 |
Salerno |
Sassari |
6080 |
Cagliari |
Savona |
9175 |
Genova |
Siena |
4531 |
Firenze |
Siracusa |
1966 |
Catania |
Sondrio |
213231 |
Como |
Taranto |
1743 |
Lecce |
Teramo |
5660 |
Pescara |
Terni |
2055 |
Perugia |
Torino |
6106 |
Torino |
Trapani |
202911 |
Palermo |
Trento |
238386 |
Trento |
Treviso |
1313 |
Venezia |
Trieste |
233346 |
Trieste |
Udine |
1329 |
Udine |
Varese |
11143211 |
Varese |
Venezia |
3301 |
Venezia |
Vercelli |
174136 |
Novara |
Verona |
174136 |
Verona |
Vicenza |
12225363 |
Verona |
Viterbo |
207019 |
Roma | | |
------------------------------------------------------------------------------------------------------------
A.R.I.
ASSOCIAZIONE RADIOAMATORI ITALIANI
ENTE
MORALE D.P.R. n° 368/10-01
SEZIONE DI RIETI
Fernando Colantoni
I0FCL
SEDE SOCIALE: Via Villafranca 14, Fraz. Castelfranco, 02100 Rieti.
Piano operativo Provinciale Radiocomunicazioni Alternative di Emergenza - Sezione A.R.I. Rieti
Premessa.
Questo Piano Operativo è
stato elaborato al fine di costituire un riferimento ed una guida per gli
interventi dei Radioamatori dell’A.R.I. - Associazione Radioamatori Italiani –
Sezione di Rieti, nei casi di calamità interessanti il territorio provinciale
reatino. Il settore di intervento è quello delle radiocomunicazioni alternative
teso a garantire i collegamenti necessari richiesti dalle Pubbliche Autorità.
Documenti di riferimento:
·
Piano
Provinciale di Protezione Civile.
(Prefettura di Rieti / Provincia di Rieti).
·
Regolamento
A.R.I. – R.E. di Sezione.
·
Convenzioni
e accordi con: Enti /
Amministrazioni / Associazioni di Volontariato.
Territorio Provinciale.
Il
territorio provinciale reatino, su cui si estende l’attività di
Radiocomunicazioni in Emergenza della Sezione ARI di Rieti, è strutturato in 73
comuni, di cui 14 sono sede di
C.O.M. / C.O.I. (Centro Operativo Misto / Centro Operativo Intercomunale)
e più precisamente:
·
Amatrice.
·
Leonessa.
·
Posta.
·
Cantalice.
·
Rieti.
·
Greccio.
·
Cittaducale.
·
Pescorocchiano.
·
Colle di Tora.
·
Poggio Moiano.
·
Fara in Sabina.
·
Poggio Mirteto.
·
Magliano Sabino.
·
Torricella in Sabina.
L’attivazione
dei Centri Operativi sopra menzionati, al verificarsi di un’emergenza di
Protezione
Civile, rappresenta, unitamente al Centro Operativo Provinciale, la fase
prioritaria a cui gli Operatori ARI-R.E. della Sezione di Rieti sono tenuti a
cooperare con tutti i mezzi disponibili e con il massimo dell’impegno,
predisponendo il servizio delle radiocomunicazioni alternative in emergenza qualora richiesto dalle Autorità
preposte.
Stazioni
Radio.
Tutti
gli Operatori che dovranno attivare le stazioni radio previste in questo piano
devono essere autonomi al massimo grado sia per la parte tecnica
(apparecchiature, alimentazione, antenne), che per la parte logistica (viveri,
vestiario, il necessario per l’igiene personale ecc.).
Il
Coordinatore ARI-R.E. della Sezione di Rieti predisporrà la consegna, ove se ne
ravvisasse la necessità, del materiale logistico e tecnico di proprietà
dell’Associazione, per un migliore espletamento delle attività in emergenza da
parte degli Associati, il tutto nei limiti delle disponibilità, colmando con ciò
alcune lacune operative che dovessero presentarsi.
Altresì,
il Coordinatore avrà la responsabilità di mantenere in efficienza il materiale
di proprietà della Sezione a Lui affidato, in modo idoneo per l’impiego nelle
attività di Protezione Civile.
La
scaletta di priorità delle attivazioni delle sale radio all’interno dei Centri
Operativi è la seguente:
·
Allertamento.
L’allertamento
è una fase preliminare che consente di preavvisare la struttura in previsione di
un possibile successivo intervento.
Ricevuta
la richiesta di ALLERTA o PREALLARME, il responsabile ARI-R.E. di Sezione attiva
le seguenti procedure:
·
Sulla
base delle informazioni ricevute, ipotizza le esigenze quali numero di
Operatori, stazioni radio, e la durata dell’intervento.
·
Utilizza
tutti i mezzi disponibili (radio, telefono, cellulare ecc.) per avvisare dello
stato di preallarme tutti gli Operatori ARI-R.E. della Sezione, comunicando loro
le esigenze logistiche e operative che la situazione di preallarme impone. Si
accerta della disponibilità degli Operatori per il pronto
impiego.
·
Dispone
per l’attivazione della Sala Radio all’interno del Centro Operativo Provinciale
(Prefettura / Provincia).
·
Informa
sullo stato della situazione il responsabile ARI-R.E.
regionale.
·
Mantiene
gli Operatori in stand by sulla rete radio locale fissata sulla frequenza VHF
145,500 Mhz per assicurare una
rapida reazione in caso si debba passare alla fase operativa di
intervento.
·
Attivazione.
La
fase di intervento viene attivata esclusivamente su esplicita richiesta delle
Autorità preposte.
In
caso di intervento, la responsabilità del coordinamento del traffico delle
comunicazioni radio in ambito provinciale ricade interamente sul referente ARI
R.E. di Sezione. Egli determina gli scenari di intervento degli Operatori ARI
R.E. e ne coordina le
attività.
Scenario
di attivazione:
·
Nella
fase iniziale di un’emergenza di protezione civile gli Operatori ARI R.E., attivati dal Responsabile di Sezione,
confluiranno nei locali del Centro Operativo Provinciale (Prefettura di Rieti /
Ente Provincia di Rieti), per fare il punto della situazione, ove attiveranno
contestualmente la Sala Radio. La frequenza radio iniziale di appoggio è fissata
a 145,500 Mhz simplex.
·
Nel
contesto operativo, al responsabile ARI-R.E. di Sezione
compete:
-
La
verifica, con le Autorità preposte, delle esigenze di comunicazioni per la
gestione delle operazioni di soccorso, definendo i mezzi e le risorse
necessarie.
-
Predispone,
su richiesta delle Autorità,
l’attivazione di ulteriori Sale radio all’interno dei Centri Operativi
Misti (C.O.M.) in ambito provinciale.
-
Dispone,
quando è il caso, l’attivazione di uno o più ponti ripetitori mobili e/o sistemi e
reti di comunicazione, per una migliore efficienza della copertura radio del
territorio provinciale.
-
Coordina
gli interventi e il traffico delle comunicazioni radio effettuate dagli
Operatori ARI R.E., in accordo con le esigenze segnalate dalle Autorità / Enti /
Organizzazioni / Associazioni e Gruppi Comunali di Pro. Civ. impegnati
nell’evento emergenziale.
-
Predispone
i turni di attività degli Operatori ARI R.E. a presidio delle stazioni
attivate.
-
Armonizza
l’attività espletata dal proprio Gruppo ARI R.E. ricercando le
opportune sinergie operative con altri Gruppi e
Associazioni di Volontariato impegnati nell’evento calamitoso, nel
campo specifico delle radiocomunicazioni alternative in Emergenza.
-
Al
termine della situazione emergenziale, su indicazione delle Autorità preposte,
dichiara la fine dello stato di operatività e lascia liberi gli Operatori ARI
R.E.
-
Convoca
successivamente una riunione degli Operatori ARI R.E. per
esaminare l’esperienza vissuta, individuare
eventuali problematiche riscontrate nel corso delle attività in emergenza, in modo da definire le
azioni correttive relativamente all’organizzazione del Gruppo ARI
R.E.
-
Include
la verifica delle azioni correttive nei piani della prima
esercitazione pianificata.
Compiti e
responsabilità.
Compiti del Responsabile ARI R.E.:
Il
responsabile ARI R.E. della Sezione provinciale di Rieti, come si evince da
quanto sino ad ora esposto, ha compiti e responsabilità di carattere generale,
di pianificazione, organizzazione, coordinamento e
comunicazione.
Compiti generali:
·
Promuove
e stimola le attività delle Radiocomunicazioni Alternative in Emergenza a
beneficio della Comunità in modo del tutto volontario e senza alcun scopo di
lucro.
·
Gestisce
e coordina l’addestramento, l’organizzazione e la partecipazione alle Emergenze
di Protezione Civile degli Operatori ARI R.E. di Sezione, lavorando in
collaborazione con le Istituzioni / Enti / Organizzazioni / Associazioni e
Gruppi Comunali di Volontariato, operando in modo tale da mantenere alto il nome
e il prestigio dell’ARI.
·
Stabilisce
un Piano Operativo delle Radiocomunicazioni in Emergenza ad uso degli Operatori
ARI R.E., mantenendolo costantemente aggiornato.
·
Stabilisce
e mantiene le relazioni con le Autorità del territorio Provinciale. Stipula, la
dove ne esistano le condizioni, accordi e convenzioni con Enti / Organizzazioni
/ Associazioni e Gruppi Comunali di Pro.Civ.
·
In
caso di Emergenza, valuta le esigenze di comunicazioni del proprio territorio,
attivando le necessarie reti. Il Responsabile ARI R.E. assume il coordinamento e
la responsabilità dei tempi di reazione e delle capacità operative degli
Operatori ARI R.E. di Sezione.
·
Per
ogni intervento, reale o simulato (esercitazioni), redige un dettagliato
rapporto a consuntivo dell’attività svolta, da inoltrare alle Autorità ed al
livello organizzativo superiore dell’ARI R.E.
Pianificazione:
·
Sviluppa
un programma di addestramento per assicurare le necessarie esperienze ai propri
Operatori ARI R.E
·
Stabilisce
un piano di esercitazioni periodiche, incluse assistenze radio a manifestazioni
sportive, anche in collaborazione con altre Organizzazioni / Associazioni e
Gruppi Comunali di Pro.Civ
·
Stabilisce
le modalità ed i mezzi per allertare ed attivare velocemente gli Operatori ARI
R.E.
·
Aggiorna
annualmente l’elenco degli Operatori ARI R.E. di Sezione, annotandovi le
disponibilità operative.
Organizzazione:
·
Nomina
un suo “Assistente ARI R.E.” che svolge le funzioni del Responsabile ARI R.E. in
caso di impedimento o momentanea assenza dello stesso ed al quale affidare
compiti specifici.
·
Mantiene
un data base degli Operatori ARI R.E. con tutte le informazioni relative alla
loro disponibilità di operare nelle zone colpite, tempi di attivazione, periodo
di impiego e apparecchiature di cui dispongono.
·
Fornisce
gli Operatori ARI R.E. di adeguato tesserino di
riconoscimento.
Coordinamento:
·
Coordina
gli interventi dei propri Operatori ARI R.E. in funzione delle esigenze delle
Autorità richiedenti l’intervento
·
Stabilisce
un efficace collegamento con le Autorità designate alla gestione delle
Emergenze.
·
Collabora
con il Referente ARI R.E. Regionale e Nazionale, nonché con i Responsabili di
Organizzazioni, Associazioni e Gruppi Comunali di Pro.Civ., relativamente al
settore delle radiocomunicazioni in Emergenza.
·
Nelle
Emergenze agisce come rappresentante dell’ARI verso le Autorità, nell’ambito del
territorio Reatino.
Comunicazione:
·
Mantiene
informati gli Operatori ARI R.E. di Sezione, assicurando la comunicazione delle
varie attività tramite riunioni, bollettini o Net-Radio.
·
Fornisce
alle Autorità preposte le informazioni relative ai nominativi ed alle modalità
di attivazione dell’ARI R.E. in caso di necessità.
·
Emette
un rapporto annuale sulle Attività ARI R.E. di propria competenza, corredato da
un’analisi dell’efficienza generale degli interventi e dei piani redatti, che
possono coinvolgere anche gruppi e Associazioni esterni all’ARI, per migliorare
l’efficacia ed il coordinamento degli interventi. Tale rapporto annuale deve essere
inoltrato alle competenti strutture dell’ARI, alle Autorità, ai Gruppi e
Associazioni esterni cointeressati.
Compiti
dell’Operatore ARI R.E. della Sezione di Rieti.
10 punti per
non essere impreparati.
·
La
sicurezza al primo posto. Nessuno pretenderà da Voi un comportamento azzardato,
la vostra destinazione sarà sempre un posto tranquillo e sicuro, ma, in
emergenza, ci può essere qualche situazione di pericolo in più rispetto ad una
scampagnata. L’avere una copertura assicurativa è una ben magra consolazione
(per gli eredi). Quindi prudenza!
·
Qualunque
sia l’intervento per il quale siete chiamati, esercitazione o vera emergenza,
ricordate che non dovete essere di peso all’Organizzazione locale dei Soccorsi,
quindi dovrete essere completamente autonomi per tutte le vostre esigenze
personali. In funzione della
disponibilità che avete dato aderendo all’Organizzazione ARI R.E. di Sezione,
avrete cibo e acqua per il numero di giorni stabilito, vestiario adeguato e
attrezzature per dormire se il vostro impegno si prolunga su più giorni (sacco a
pelo ecc.).
·
Le
vostre attrezzature di comunicazione dovranno essere il più complete possibili
nell’ambito della tipologia di intervento che avete scelto di dare, inoltre
portate con voi anche materiali di scorta e per riparazioni di
emergenza.
·
Non
trascurate tutti quei materiali di “supporto” al vostro impegno non tipicamente
relativi alle comunicazioni, avrete quindi materiale per scrivere (il famoso log
delle operazioni, che può anche essere della modulistica prestampata), occhiali
di ricambio (se ne fate uso), medicinali per uso personale (se ne assumete),
materiale per l’igiene personale (anche per interventi di un solo giorno), e
tutto ciò che ritenete necessario per una più agevole operatività.
·
In
“tempo di pace”, se disponete di attrezzature da dedicare esclusivamente all’ARI
R.E., riunite tutto in contenitori adatti. Periodicamente controllate e provate
tutto, usate le apparecchiature sino alla completa scarica delle batterie e
ricaricatele subito, notando segni di usura delle stesse (tempo di erogazione
minore del previsto)
·
E’
importantissimo non trascurare il vestiario. Il Responsabile ARI R.E. di Sezione
ha in varie fasi consegnato l’abbigliamento idoneo per le attività di Protezione
Civile. Se ancora non lo possedete, fatelo presente, egli lo richiederà agli
Enti di competenza. Non vi è obbligo per gli aderenti ARI R.E. indossare tale
abbigliamento predisposto, ma farlo ci pone sicuramente in condizioni di
sicurezza (per la qualità dei materiali), e in regola con le normative vigenti
(legge 266/91 – norme che regolamentano il Volontariato di Protezione
Civile).
·
Riunite
tutta la vostra attrezzatura: di comunicazione, personale e di scorta, in uno
zaino. E’ questo l’unico metodo razionale per portare con voi tutto quanto vi
serve, sempre pronti a trasferirlo anche dovendo rinunciare al
veicolo.
·
A
casa, con calma, fate una bella e completa lista di tutto quanto avete
intenzione di portare, rileggetela spesso per migliorarla e mettetene una copia
nello zaino che userete.
·
In
una situazione di Emergenza, spesso i telefoni sono inutilizzabili. In questo
contesto la nostra operatività risulta determinante, siate professionali e
disponibili con le Autorità, gli Enti e le Associazioni di Pro.Civ. che
richiedono il nostro aiuto, andrà
tutto a vantaggio della nostra immagine e di quella dell’Associazione che
rappresentiamo.
·
OPERATE
SEMPRE IN CONDIZIONI DI SICUREZZA. Non prendetevi rischi inutili e non
necessari!
Le prime cose da fare:
·
Assicuratevi
che voi, i vostri familiari, la vostra casa ed i vostri beni siano indenni ed al
sicuro prima di rispondere ad una attivazione ARI R.E.
·
Notificate
al Responsabile ARI R.E. la vostra disponibilità.
·
Seguite
le istruzioni e le comunicazioni da parte del Responsabile ARI R.E.
·
Monitorate
la frequenza della rete radio locale a 145,500 Mhz
simplex.
·
Controllate
la funzionalità delle vostre apparecchiature ed accessori.
·
Predisponete
il Log per la registrazione delle vostre operazioni.
·
In
caso di un grave evento di Protezione Civile, qualora non ricevete comunicazioni
dal Responsabile ARI R.E. per suo impedimento o per altri gravi motivi, recatevi
presso la Sala Operativa Provinciale (Prefettura di Rieti / Ente Provincia di
Rieti), per conoscere lo stato della situazione e per coordinarvi con gli altri
Operatori ARI R.E. di Sezione, ricordando di rimanere in ascolto sulla frequenza
monitor a 145,500 Mhz.
·
Siate
pronti ad operare.
Principi Operativi:
·
Pensate
prima di parlare. Chiunque con un
semplice ricevitore vi può ascoltare. Attenetevi ai fatti e controllate le
vostre emozioni.
·
Scandite
bene le parole. Parlate vicino al
microfono con voce calma. Tenete basso il tono di voce. L’emozione della
situazione vi farà tendenzialmente alzare la voce e parlare in modo concitato.
Controllatevi.
·
Controllate
il QRM. In emergenza può essere
vitale comunicare con stazioni che arrivano con segnali deboli. Tutte le altre
stazioni devono rimanere in stand by a meno che siano interpellate. Evitate di
fare QRM ed invitate gli altri a fare altrettanto.
·
Evitate
di diffondere notizie se non verificate.
Durante un’emergenza se ne sentono di tutti i colori. Assicuratevi di
identificare la sorgente delle informazioni, richiedete conferma delle
informazioni e registrate il tutto sul log delle operazioni.
·
Registrate
i messaggi ufficiali. Le richieste
di inoltro dei messaggi alle Autorità devono essere fatte specificando
esattamente l’Ente emittente e l’Ente destinatario. Se si utilizza un opportuno
modulo prestampato consegnatovi per lo scopo, trascrivete il tutto in duplice
copia, trattenendo per voi una copia che archivierete in una apposita
cartellina. Diversamente registrate una sintesi del messaggio nel vostro Log
delle operazioni.
*
Operate
con efficienza. In una emergenza vi
troverete ad affrontare casi di isteria ed Operatori convinti di dover agire da
instancabili eroi. Invece di operare la vostra stazione senza limiti a discapito
della vostra efficienza complessiva e a spese della vostra salute, assicuratevi
che siano stati organizzati dei turni e che vi si dia il cambio dopo un tempo
ragionevole.
·
Controllate
il vostro linguaggio. Dovete
operare in modo professionale, evitando comunicazioni non strettamente
necessarie. Non dimenticate che voi rappresentate l’ARI e che le vostre
comunicazioni in quel momento servono ad alleviare situazioni anche
gravi.
·
Siate
sempre pronti a collaborare. La
collaborazione offerta ai radioamatori appartenenti ad altre Associazioni ed
Organizzazioni, sicuramente migliorerà l’efficienza complessiva delle operazioni
di soccorso, ci attirerà simpatie e la loro stima. Accettate sempre la loro
collaborazione e non dimenticatevi di citarli e di dimostrare loro la vostra
stima per quello che fanno, ogni qualvolta ve ne capiti l’occasione. La loro
presenza oltre ad essere
professionale, molto spesso risulta determinante per una buona riuscita
delle attività inerenti le radiocomunicazioni in emergenza. Teneteli nella
massima considerazione, ne riceverete
innumerevoli vantaggi sia sul piano logistico che
operativo.
Approvazioni:
- Approvato dall’Assemblea straordinaria dei Soci di Sezione il 10/11/2001
Il Presidente:
Bastioni Crescenzio IZ0DZT
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Mostre materiale radioamatoriale
Agosto
31 Montichiari (BS) - XIX
Edizione
Settembre
1 Montichiari (BS) - XIX
Edizione
7-8 Piacenza - TELERADIO
14-15 Macerata - XVI Mostra
Mercato
21 Marzaglia (MO) - XXVIII Edizione
de ''Il Mercatino''
21-22 Rimini - Expo Radio
Elettronica
---
Biella - BiELLARADIO - II
Edizione
21-22 Monterotondo (Roma) - XI
Edizione
28-29 Gonzaga (MN)
Ottobre
5-6 Potenza - VI Edizione
05-06 Novegro (MI) - 23°
RADIANT
---
Vicenza - SAT EXPO 2002 e Fast
Internet
12-13 Udine - XV EHS e XVIII ARES -
(non confermata)
14 Scandicci (FI) - VIII Mostra
Scambio
19-20 Faenza (RA) - Expo Radio
Elettronica
26-27 Bari
Novembre
1-2-3 Padova - TUTTINFIERA
---
Messina - XV EHRS
9-10 Erba (CO) - X Fiera
Elettronica & Telecom.
16-17 Verona - XXX
ELETTRO-EXPO
23-24 Pordenone - Radioamatore
2
30
Novembre
ilvi Marina (TE) - Giá Pescara
Dicembre
1
Silvi Marina (TE) - Giá
Pescara
---
Monza (MI)
6-7-8 Forlí - XVII Grande
Fiera
---
Catania
21-22 Genova - XXII MARC
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
ARRL DX news Bulletin
32
This week's bulletin was made possible with information
provided by
Tedd, KB8NW, the OPDX Bulletin, KB9LIE, SP9BRP, 425DXnews, DXNL,
QRZ
DX, The Daily DX and Contest Corral from QST. Thanks to all.
MAURITIUS, 3B8. Laurent, F5AEG is QRV as 3B8/homecall
until August
20. Activity is on 20, 15 and 10 meters using SSB.
QSL to home
call.
MALTA, 9H. Jose, EA5KW will be active possibly as 9H3KW
from Gozo
Island, IOTA EU-023, from August 12 to 18. He plans to
operate on
all bands using CW, SSB, RTTY and PSK31. QSL to home
call.
WEST MALAYSIA, 9M2. Keith, GM4YXI will be QRV as
9M2/GM4YXI from
Pulau Ketam, IOTA AS-074 from August 9 to 11, and then Pulau
Babi
Besar, IOTA AS-046, from August 16 to 19. Activity will be on 20
to
10 meters, including 17 and 12 meters, using CW and SSB on the
usual
IOTA frequencies. QSL via N3SL.
CHILE, CE. Marco, CE6TBN will be active as CE6TBN/p
from Mocha
Island, IOTA SA-061, from August 9 to 11. QSL via N1IBM.
SOUTH SHETLAND ISLANDS. Ricardo, CE9R is active mostly
on 15 and 10
meters using SSB from the Chilean Antarctic Base Presidente
Eduardo
Frei Montalva, on King George Island, IOTA AN-010, until
September.
QSL via
CE3HDI.
ST.
PIERRE AND MIQUELON, FP. Paul, K9OT and Peg, KB9LIE will be QRV
as
FP/homecalls from Miquelon, IOTA NA-032, from August 11 to 19.
Activity will
be on 160 to 10 meters using CW and SSB. QSL to home
calls.
JAPAN, JA. Samy, JR8KJR/8 will be active from Yagishiri
Island,
IOTA AS-147, beginning around 0900z from August 14 to 16.
Activity
will be on 17, 15, 12, 10 and 6 meters using SSB and other
modes.
QSL to home call.
BULGARIA, LZ. Nick, LZ1NG is QRV from Sveta Anastasia
Island, IOTA
EU-181, until August 17. Activity is on 80 to 6 meters
using SSB.
QSL to home call.
POLAND, SP. In commemoration of the 9th visit of Pope
John Paul II,
special event station HF9JP will be QRV from August 10 to 31
from
Krakow. Activity will be on 160 to 6 meters using CW, SSB and
RTTY.
QSL via SP9PKZ. Meanwhile, Sarek, SP6NVK will be QRV as HF6HF
from
August 14 to 21 on 80 to 10 meters using SSB, RTTY and PSK31.
QSL
to home call.
DODECANESE, SV5. Goran, SM0CMH is QRV as SV5/SM8C from
Kalymnos
Island, IOTA EU-001, until August 30. Activity is on 80 to
10
meters, including the newer bands, using CW. QSL to home call.
EUROPEAN RUSSIA, UA. Operators from the Russian
Robinson Club are
active as R3RRC/1 from the Khibiny Mountains, Kola
Peninsula, until
August 23. QSL via operators' instructions.
BRITISH VIRGIN ISLANDS, VP2V. Zev, N2WKS will be QRV as
VP2V/N2WKS
in the Worked All Europe CW Contest. QSL to home call.
VIETNAM, XV. XV3JAA has been QRV on 6 meters around
0800z. He has
also been QRV on 17 meters around 0700z. QSL via
JR1JAA.
MYANMAR, XZ. XY5T will be QRV from Ngapali from August
9 to 22.
XY7V will activate for the first time the island of
Apaw-Ye-Kyun
from August 16 to 19. QSL XY5T via IN3ZNR and XY7V via
DL8KBJ.
THIS WEEKEND ON THE RADIO. The Worked All Europe DX CW
Contest and
the Maryland-DC QSO Party are all scheduled for this
weekend.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
SK
Comunico che è deceduto l'amico
ALFREDO I1MBM di Alassio (sv) dopo lunga inesorabile
malattia.
Cultore e animatore del suo qth,
delle frequenze VHF per parecchi decenni.
Quanti QSO e radioassistenze (anche
a San Marino) abbiamo fatto con lui !
i1scl - Ovidio
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INFORMAZIONI
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Radiogiornale, altri messaggi della redazione, o files
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raggiungibile anche
attraversi i nodi della rete Flexnet IR1SVS e
IK2NHL.
Inoltre il BBS e' collegabile anche dalla rete Sv. tramite il
nodo
IR2LSI-5.
Nell'area
YAPP della BBs IW3EFI-8 e' stata attivata una
apposita directory
chiamata RADIOGIO
ove e' possibile prelevare in formato testo le copie
del
giornale telematico "Radiogiornale" edito da Paolo Mattioli
I0PMW.
Il BBs IW3EFI-8 e' facilmente
raggiungibile attraverso la rete Itanet
raggiungendo
uno qualsiasi dei seguenti nodi:
IR3VEA-IR3VEC-IR3VED-IR3VEN
-------------------------------------------------------
Nell'area YAPP del BBS IS0GRB-8 di
Quartu-Cagliari, e' stata attivata la directory
RADIOGIO, dove e' possibile prelevare in formato testo tutti i
numeri del giornale telematico "Radiogiornale" di Paolo Mattioli I0PMW.
Il
BBS IS0GRB-8 e' raggiungibile in diretta su 144.825 (1200 baud),
432.550 (38400 baud), via Itanet IR0CAG (144.900) o via Internet in TELNET,
digitando "telnet is0grb.linux-dude.com".
Roberto IS0GRB
---------------------------------------------------------
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ELETTRONICA, PRELEVANDO
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DIRETTA A VOI, COMPRESO IL
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