Radiogiornale 69
Novembre 2002 Periodico
telematico indipendente
Sommario:
- 50 - 52 MHz: a chi il
merito?;
- FATTI DI CUI SI PARLA: Telenovela
- Polemiche a distanza e dimissioni!;
- Elezioni
contestate al CR Lazio;
- 31° Meeting Alpe
Adria;
- Mostre - fiere -
esposizioni;
- L'enigma del
tempo;
- VOM: la Voce del
Mediterraneo;
- ARI Cosenza: Special
Call;
- ARI Taranto: Special
Call;
- QSL veloci via
Internet;
. Furto ripetitore RU2 -
IR3UAC;
- Mercatino radioamatoriale;
- Utili
informazioni.
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50 - 52 MHz: a
chi il merito?
C'é chi si sta sbracciando a
destra e a manca sostenendo che l'allargamento dei 50 MHz a 52 MHz, ottenuto dai
radioamatori, é merito suo e non di altri. Dal documento del Ministero delle
Comunicazioni, che riportiamo sotto, risulta a chiare lettere che per quanto
riguarda l'ARI, quando questa fu consultata, nell'aprile 2001, unitamente
alle altre associazioni, non propose nessun allargamento della banda attribuita
al servizio di radioamatore nella gamma 50-52 MHz.
Copia
scanner
Ministero delle
Comunicazioni
Direzione Generale Pianificazione e
gestione Frequenze
APPUNTO PER IL SEGRETARIO GENERALE
In relazione alla nota inviata al sig. Ministro dall'ARI ed alla risposta
della DGCA. Si
fa presente che il Regolamento delle radiocomunicazioni,
pubblicato dall'ITU, il quale
riporta le attribuzioni di frequenze ai
diversi servizi a livello mondiale, non attribuisce
la banda 50-52 MHz al
servizio radioamatoriale nella regione1, che è quella cui
appartengono i
paesi europei. Tuttavia alcuni paesi della CEPT, anche se non tutti,
hanno
attribuito in parte, come l'Italia, o in toto, come alcuni altri, i due MHz al
servizio di radioamatore con statuto secondario.
In Italia il vigente
Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze (PNRF) attribuisce
al
servizio di radioamatore solo la banda 50-51 MHz a seguito di intese a suo tempo
raggiunte con il Ministero della difesa, cui l'intera banda 47-52,5 MHz è
attribuita. In
atto è in corso la revisione del PNRF, la cui versione finale
(elaborata nel corso di una
serie di audizioni svoltesi nel corso del 2001)
è al vaglio del Ministero della difesa e
dell'Autorità per le garanzie nelle
comunicazioni.
Nella fase di consultazione furono invitati ad una serie di
audizioni tutti gli organismi
interessati tra cui, nell'aprile 2001, anche
l'associazione ARI, che in quell'occasione
fece pervenire le proprie
osservazioni, via e-mail, non proponendo nessun allargamento
della banda
attribuita al servizio di radioamatore nella gamma 50-52 MHz.
Tanto premesso si ritiene che non sia opportuno un inserimento delle nuove
esigenze
manifestate dall'ARI nella versione del PNRF in corso di
definizione, in quanto la
riapertura della discussione verso il Ministero
della difesa comporterebbe un
riazzeramento dei tempi necessari alla
risposta del suddetto dicastero (che ha già
notevolmente ritardato l'invio
del proprio parere) rinviando nel tempo la pubblicazione
del nuovo PNRF. Si
fa notare che la pubblicazione del suddetto Piano è quanto mai
urgente in
quanto lo stesso recepisce importanti direttive internazionali e nazionali, tra
cui non ultima quella connessa con l'art.20 del dPR n.447 del 5 ottobre
2001.
Quanto sopra non impedisce che possa essere avviata, separatamente
dall'iter che sta
seguendo il PNRF, la procedura di coordinamento con il
Ministero della difesa per
l'eventuale disponibilità ad allargare la banda
di frequenza da destinare al servizio
radioamatoriale, per la quale
procedura ilk DGPGF non può che manifestare la propria
disponibilità ad
avviare la trattativa con il Ministero della difesa.
Il Direttore Generale
f.f
Francesco Troisi
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Telenovela
Polemiche a distanza
tra il
Presidente dell'ARI e il Presidente del CISAR
FATTI DI
CUI SI PARLA 13
Per i radioamatori
italiani la vita effettiva dei ponti ripetitori ha avuto inizio intorno agli
anni ottanta, ma le richieste presentate al fine di ottenere
l'autorizzazione per tale tipo di attività all'allora Ministero delle Poste e
Telecomunicazioni, risalgono al 1983 quando, verificato il favorevole esito
degli esperimenti già compiuti, si rendeva necessario regolarizzare la
situazione in quanto il sistema stava diffondendosi a macchia d'olio ed il
timore di sequestri, in assenza di autorizzazioni, era
fondato.
In quel momento
erano già numerosi gli impianti in funzione, ed il Ministero voleva conoscerne
l'ubicazione prima ancora di formalizzare i criteri autorizzativi, mentre
l'A.R.I., per paura di danneggiare i soci che avevano installato gli impianti,
intendeva ottenere l'emanazione delle disposizioni autorizzative prima di dare
informazione sulla dislocazione delle installazioni.
Secondo la legge,
che era in vigore al momento, il D.P.R. 1214/66, qualsiasi stazione
radioelettrica doveva essere installata presso l'abituale residenza
dell'interessato, per cui giuridicamente non vi era alcuna possibilità di
collocare impianti emittenti altrove e la situazione sembrava irrisolvibile: o
si otteneva una modifica della legge, o vi era l'impossibilità di avere i
ponti.
Considerando che,
secondo quanto disposto dal Codice Postale emanato nel 1973, il famoso
Regolamento di Attuazione che avrebbe dovuto a sua volta essere emanato nel
1974, era ancora in fase di preparazione, la Pubblica Amministrazione risolse il
problema con un "escamotage" di stile italiano: decise, con un provvedimento
amministrativo, di autorizzare in via provvisoria i ponti ripetitori con rinnovo
annuale dell'autorizzazione e ne stabilì le modalità di esercizio, comunicando
il tutto a mezzo lettera circolare, spiegando che il provvedimento era stato
assunto in previsione della ormai prossima emanazione del nuovo Regolamento di
Attuazione (appunto quello che non è mai stato emanato).
Le circolari
ministeriali servono normalmente per essere di ausilio nell'interpretazione
delle leggi, ma come spesso accade talvolta introducono nuove
disposizioni, come nel caso in questione, per cui quella circolare era
riuscita a modificare la legge e le disposizioni in essa contenute,
disposizioni che sono state rispettate sino a ieri, con soddisfazione per
il mondo radioamatoriale, perché, anche se la legge non lo consentiva, i ponti
erano stati ottenuti.
A quell'epoca nel
Veneto e nel Friuli alcuni radioamatori, che allora erano nostri soci, ma oggi
non più, già si cimentavano nell'installazione di trasponder, ossia sistemi di
ponti collegati tra loro, ma le norme tecniche facenti parte del provvedimento
autorizzativo del Ministero, non consentivano realizzazioni di questo tipo, per
cui l'associazione che invece ha sempre sostenuto la validità di tale
sistema, sostenendo sempre il principio che le disposizioni emanate a
mezzo circolari non possono avere valore di legge, ha continuato tale attività,
ricavando non poche grane là dove l'esistenza di questi impianti è stata
accertata.
Finalmente, con
l'emanazione del D.P.R. 447, entrato in vigore il 1° gennaio di quest'anno, i
ponti ripetitori hanno avuto il loro riconoscimento ufficiale, ma la norma è
molto scarna e nulla dice sulle condizioni tecniche degli impianti, e per
eliminare questa carenza avrebbe dovuto essere emanata contestualmente una
normativa tecnica che, sull'esperienza della precedente inutile attesa, era
stata da noi invocata prima ancora che venisse emanato il nuovo Decreto,
normativa che noi abbiamo proposta e presentata perché fosse discussa
congiuntamente tra le parti interessate, senza però ottenere alcun
successo, perché in sede di riunione non venne neppure letta,
probabilmente perché non gradita.
Alcuni
giorni or sono, e più precisamente il 14 ottobre, la Direzione Generale
Concessioni ed Autorizzazioni ci ha comunicato l'emanazione di un provvedimento
amministrativo che rappresenta una sorta di normativa tecnica per i ponti,
normativa che viene più avanti riportata e che in premessa indica che i suoi
contenuti tengono conto delle "indicazioni formulate dalle associazioni
nazionali maggiormente rappresentative nel corso di vari
incontri...".
Quel
testo ci giunge nuovo, per cui evidentemente noi non rientriamo nella categoria
delle associazioni maggiormente rappresentative e, visto che questa normativa
autorizza l'interallacciamento dei ponti, è facile comprendere chi ne abbia
caldeggiato l'emanazione.
La circolare,
perché sempre di circolare si tratta, stabilisce che l'esercizio delle stazioni
ripetitrici è ammesso in via sperimentale a tutto il 31 dicembre 2003, ossia
modifica la legge in quanto il D.P.R. 447, non pone limitazioni e consente
l'installazione senza alcun limite temporale.
Questa scadenza
induce a pensare che gli organi tecnici dell'Amministrazione non siano
pienamente convinti sui contenuti del provvedimento amministrativo.
Vi è di buono che
la circolare indica anche che l'esercizio dei ponti dovrà avvenire in tutte le
bande di frequenze designate a tale scopo dalle organizzazioni internazionali
dei radioamatori e riconosciute dalla UIT, chiarimento che ci dovrebbe
mettere al riparo dalle velleità di chi vorrebbe la libera scelta delle
frequenze e delle bande.
Inoltre viene precisato che le bande di frequenza devono rientrare in quelle
disposte dal Piano nazionale di ripartizione delle frequenze, per cui si deduce
che in pratica non dovrebbe più essere rifiutata alcuna richiesta di
autorizzazione su quelle frequenze ove, pur essendo allocati ponti ripetitori a
livello internazionale, il nostro Ministero non ha mai voluto rilasciare alcuna
autorizzazione.
Le ulteriori indicazioni ricalcano più o meno quelle della precedente normativa,
con uno specifico richiamo relativo agli obblighi derivanti dall'uso di impianti
installati su frequenze a noi concesse in statuto secondario.
Alessio Ortona I1 BYH
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LA RISPOSTA DEL PRESIDENTE DEL
CISAR
Roma, 3 Novembre 2002
Ancora una volta, leggiamo le
esternazioni del Presidente Ortona che ci illustra i fatti.
Ancora una volta,
il sottoscritto invita a dire tutta la verita' altrimenti, chi
legge, e' - di fatto - mal informato.
Per far chiarezza, ricordo quattro punti
fondamentali:
1) Quando Ortona
scrive sui ripetitori Veneti e Friulani perseguiti negli
anni 83-86, dimentica di riferire che tutti i radioamatori erano
stati danneggiati dalle persecuzioni del Ministero, e
non solo quel gruppo di radioamatori aderenti ad altre
associazioni a cui intende riferirsi; anche un Presidente di una
Sezione ARI venne imputato in un processo.
2) Tale radioamatore imputato vinse
la causa intentata dal Ministero avvalendosi di un procedimento di difesa
privato, quando l'ARI perdeva, secondo informazioni riferite, un procedimento
intentato contro il TAR. Guarda caso, lo stesso avvocato
che poi vinse tutte le cause ....
3) Quando riferisce che una
associazione installava ripetitori "ricavando non poche grane" si
dimentica di dire che tali grane sono state innescate da una denuncia
scritta presentata dal Presidente del Comitato Regionale ARI
Abruzzo, con lettera inviata per conoscenza anche alla
Segreteria nazionale ARI.
4) Si dovrebbe anche dire che tale
denuncia, seguiva la pubblicazione sull'organo ufficiale dell'Associazione
ARI di alcuni mesi prima, dalle cui pagine veniva chiesto ai soci di
segnalare le attivita' di installazione di ripetitori abusivi e trasponder da
parte di una presunta associazione di radioamatori.
Questo per chiarezza, e per dovere, come ho
sempre fatto in passato; La preghiamo, signor
Presidente ARI, di riferire i fatti, nella
loro
completezza.
Ha fatto una bella esposizione
circa la normativa prima dell'anno 2002, ma ha peccato nel
riferire tutte le cose, la cui ... dimenticanza potrebbe mettere altre
associazioni in difetto.
Dalla sua nota, abbiamo
solo appreso che l'ARI non e' d'accordo sulla nuova
determinazione del Ministero per i sistemi automatici, per il
riconoscimento di tutti i modi di emissione e per la sperimentazione su tutte le
bande che ci sono assegnate dalle Legge.
Su questo, dovra' poi riferire ai tanti,
tantissimi Radioamatori soci ARI, che da anni spendono soldi e tempo per gestire
nodi packet, Bbs, e aprs, per fare girare in tutta Italia i suoi
comunicati, che fino ad oggi erano considerati "abusivi", ed
oggi invece, NON grazie all'ARI, possono tirare un sospiro di
sollievo.
Su questo, certo non posso dire
nulla.
Intervengo solo su questo modo che viene
usato perche', ho avuto modo gia' di dire, si sta' mettendo
gli uni contro gli altri, fomentando una continua polemica e danneggiando
tutta la categoria dei radioamatori.
Mi scuso per la lunghezza, buona
attivita', ma aggiungo che in una societa' fatta da
Uomini e da comportamenti elevati, avrei avuto il
piacere che il Presidente ARI riferisse anche che la associazione
che lui considera concorrente, e causa di ogni male, non
ha mai chiesto rivalsa per le azioni poco civili che l'hanno portata
a spendere oltre quaranta milioni di Lire per difendersi in
cause generate da "terze
persone" e non dalla mancanza di leggi o di
regolamenti, a cui si fa riferimento nel testo.
Questo e' un motivo per cui e'
vitale dire la verita', e non solo quello che fa comodo che
gli altri leggano.
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MA LA TELENOVELA
CONTINUA
A.A.A. Segretario Generale
cercasi
poi fortunatamente é stato trovato
Dal "Genzano Bulletin" nr. 11 del 3 novembre
2002
DIMISSIONI AL CDN
Tutti saprete che a seguito della prima riunione del
neo eletto CDN gia' ci sono state le dimissioni di uno dei membri. Daniele
IV3TDM ha lasciato in modo irrevocabile il mandato ufficialmente motivato da
ragioni personali.
Conosciamo il Daniele ed abbiamo avuto modo piu' volte di esternargli
il nostro apprezzamento per l'attaccamento all'Associazione e per le sue
iniziative a favore dei radioAmatori. Al di la' delle motivazioni ufficiali lo
abbiamo contattato per esprimergli il nostro rincrescimento e per
cercare di
capire i veri motivi che lo hanno indotto a tale passo. Daniele non e' il tipo
che molla di fronte alle difficolta' e, anche se non ha voluto dirci cosa sia
successo in seno al CDN, ci e' parso di capire, fra le righe, che non ha trovato
le condizioni per poter portare avanti gli obiettivi e le iniziative che si era
proposto. Non ci stupisce che si sia scontrato con la mentalita' di chi ha
gestito per tanti anni l'Associazione e ci rammarichiamo di aver perso una
possibilita' di ventata nuova
nell'ARI. Comprendiamo comunque la sua reazione
che non fa che confermare i giudizi piu' volte espressi da tutto il gruppo di
RILANCIO-ARI verso la situazione dell'Associazione e la improrogabile necessita'
di un rinnovamento dei vertici.
Il posto vacante e' stato gia' colmato dalla solita cooptazione e col
solito cooptato. Non potevano certo chiamare Raffaele I5JRR, giunto nono nelle
recenti elezioni, anche lui radioamatore molto attivo nella vita associativa.
Avrebbe potuto portare "pericolose" idee
nuove.
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FATTI DI CUI SI PARLA
14
Misteriose dimissioni
del Segretario
Generale
Nessuno dei nuovi consiglieri accetta
il più
importante incarico
dell'Associazione, per
cui, anziché inserire il primo dei non
eletti,
come avviene in tutte le organizzazioni,
si
é cooptato un comune
socio.
L'edizione di novembre di Radio Rivista e' stata
consegnata al servizio postale con un ritardo di circa una settimana per cui la
distribuzione dovrebbe subire anch'essa un analogo ritardo.
Siamo spiacenti di questo contrattempo e ci scusiamo con i
Soci, ma il motivo non e' dovuto a problemi di redazione o di stampa, ma al
fatto che l'Amministrazione postale non ci ha dato in tempo utile il consenso
alla stampa dei bollettini di conto corrente postale che, come di consueto
vengono inseriti nella Rivista proprio nel mese di novembre per agevolare il
pagamento della quota associativa.
I bollettini di conto corrente stampati in proprio devono
sempre essere autorizzati per cui e' necessario presentare una bozza che, per
motivi di prudenza avevamo prodotto all’Ente Poste con largo anticipo, ossia ad
inizio estate, ma solamente in questi ultimi giorni e dopo
insistenti
sollecitazioni, abbiamo ottenuto il benestare
Chiarito il motivo di questo spiacevole ritardo nella
distribuzione dell'Organo Ufficiale, parliamo delle ultime novita' relative alla
composizione del Consiglio Direttivo.
L'editoriale che e' pubblicato nell'edizione di novembre di
Radio Rivista, proprio quella che sta per essere distribuita, e che porta il
titolo "Il nuovo Consiglio Direttivo", aveva lo scopo di informare
i Soci dei
risultati della prima riunione del rinnovato Consiglio Direttivo, eletto a
seguito delle recenti elezioni.
Nel corso delle riunione avvenuta il 23 settembre, erano
state infatti assegnate le cariche istituzionali, ma questa importante notizia
non ha potuto essere pubblicata sull'Organo Ufficiale di ottobre in quanto
a quella data Radio Rivista era gia' stata stampata ed era
ormai pronta per
essere spedita per cui solamente con l'edizione di novembre sarebbe stato
possibile dare l'informazione.
La prassi vuole pero' che informazioni cosi' importanti
vengano comunicate immediatamente ai Comitati Regionali ed alle Sezioni, anche a
mezzo lettera circolare, e l'avvenuta composizione del
"governo"
dell’Associazione e' notizia di tale rilevanza da richiedere appunto di essere
portata tempestivamente a conoscenza di tutti i Soci con il mezzo più
rapido.
Ma nonostante cio' l'informazione non è stata divulgata, e la
causa e' dovuta ad un evento accaduto in maniera assolutamente imprevedibile: a
pochissimi giorni di distanza dalla nomina, il neo incaricato Segretario
Generale Daniele Taliani,IV3 TDM, ha rassegnato inopinatamente le dimissioni,
sia come Segretario Generale che come Consigliere.
L'intero Consiglio Direttivo, preso atto che il Consigliere
che ricopriva una dei piu' importanti incarichi istituzionali, se non il più
importante, aveva deciso di rinunciare prima ancora di avere assunto le proprie
funzioni,e' rimasto a giusta ragione sbigottito.
Il Consiglio era convinto della validita' della scelta (non
dimentichiamo che Daniele era stato nominato con 6 voti) e sicuro della
disponibilita' della persona per cui la decisione assunta in maniera così
repentina e assolutamente irrevocabile, è apparsa ed è tutt'ora
inspiegabile.
Inoltre Daniele aveva gia' dimostrato seri propositi di
lavoro avendo alle spalle concreti risultati ottenuti in sede periferica ed
aveva accettato la carica con entusiasmo, che era stato anche rilevato da molti
Soci che hanno avuto occasione di incontrarlo, complimentandosi con lui in
occasione della manifestazione di Bologna del 28/29 settembre, alla quale ha
partecipato.
La motivazione di tale decisione, riportata sulla lettera di
dimissioni, fa riferimento a ragioni "strettamente personali" che non vengono
chiarite e che Daniele ha categoricamente rifiutato di voler
illustrare a
chicchessia, lasciando aperta la strada a qualsiasi ipotesi e purtroppo
anche a molte illazione.
Della questione e' stato interessato anche il Presidente del
Comitato Regionale Friuli V.G. per favorire un chiarimento e perche' anch'egli
facesse opera di persuasione nei confronti di Taliani per farlo recedere,
ma anche questo tentativo è fallito.
Come dicevamo, la riunione di Consiglio nel corso della quale
sono state distribuite le cariche e' avvenuta domenica 23 settembre e durante la
successiva settimana chi scrive aveva concordato
telefonicamente con Daniele
un incontro presso la Segreteria per la presentazione al nuovo Segretario di
tutto il personale, per l'esame delle pratiche in corso, ossia in buona
sostanza, per una sua presa di possesso dell'Ufficio.
Questo incontro avrebbe dovuto svolgersi il giorno 4 ottobre,
ma non e' mai avvenuto in quanto la mattina del giorno 3 Daniele ha inviato il
fax che comunicava la sua decisione che, come lui stesso
ha scritto, e'
maturata "dopo lunga meditazione e dopo aver trascorso una notte insonne".
In pratica quindi Daniele non ha neppure avuto modo, non solo
di apprendere, ma neppure di accostarsi ai problemi relativi al proprio
mandato e questo rende ancor più incomprensibile la sua scelta.
Risultati vani tutti i tentativi per farlo recedere dalla sua
decisione, si e' reso necessario convocare nuovamente il Consiglio Direttivo con
urgenza per la nomina di un nuovo Segretario Generale e per
sostituire
il Consigliere venuto così a mancare, ricorrendo all'istituto della
cooptazione.
La riunione e' avvenuta il 21 ottobre e, nel corso della
stessa, a ciascuno dei presenti è stata richiesta l'eventuale disponibilita' ad
accettare la nomina di Segretario Generale, ma nessuno ha accolto l'invito a
ricoprire quell'incarico, per cui e' maturata la decisione di procedere alla
votazione per la nomina dopo l'avvenuta cooptazione del nuovo Consigliere, allo
scopo di avere il Consiglio al completo.
Si e' quindi proceduto alla votazione per scrutinio segreto,
come vuole la prassi, e la scelta ha favorito il Socio Ruggero Manenti, IS0 RUH,
il quale, interpellato telefonicamente ha accettato di
fare nuovamente parte
della compagine consiliare.
Pertanto, in considerazione della urgente necessia' di
procedere all'assegnazione dell'incarico di Segretario Generale, il Consiglio
Direttivo, prima di concludere la riunione, ha deciso di riconvocarsi
per il
successivo 30 ottobre per effettuare la necessaria votazione.
Riunitosi quindi nuovamente a distanza di nove giorni dalla
precedente riunione, dopo la formale accettazione della cooptazione da parte di
Manenti, e' stata effettuata la votazione a scrutinio segreto il cui risultato
ha favorito ancora IS0 RUH che ha ottenuto, con 6 voti favorevoli e due
astenuti, l'incarico di reggere la Segreteria Generale per il prossimo
triennio.
A Ruggero, IS0 RUH, gli auguri di buon lavoro.
Alessio Ortona I1
BYH
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SIERO ANTI
VIPERA!
Buongiorno a tutti,
PERSONALMENTE DELLA NOTIZIA DEL "NUOVO SEGRETARIO DELL'ari" (non
dell'OM !)
NON ME NE PUO' FREGAR DI MENO,
LEGGO PERO' UN PAIO DI COSE CHE MI FANNO PENSARE ALL'ETA' DELLA
PIETRA CUI
E' RIMASTA QUELLA associazione:
Scrive il suo illustre presidente:
>... l'Amministrazione postale....
E' DEFUNTA IL 26 NOVEMBRE 1994 !!!!!;
>...... all'Ente Poste ........
L' "ENTE e' DEFUNTO" il 31 dicembre 1997 E SOSTITUITO DA UNA S.P.A.
!!!!.
Si chiama
"POSTE ITALIANE S.p.A." DA QUASI 5 ANNI !!!.
Due cose completamente diverse che quei SUPER LI DOVREBBERO
CONOSCERE.
Ci sarà qualcuno che avrà il coraggio di avvertirli che il
mondo é andato
avanti e loro probabilmente non se ne sono ancora
accorti?.
Dimenticavo:
>A Ruggero, IS0 RUH, gli auguri di buon lavoro.
All'OM, gli si devono fare VERAMENTE TANTI, TANTI,TANTI AUGURI
!.
NE AVRA' TANTO,TANTO,TANTO,TANTO,TANTO,TANTO BISOGNO.
E visto che lui in Sardegna non ci é abituato, non sarebbe il
caso di
suggerirgli di procurarsi un pò di siero ANTI_OFIDICO?. Hai
visto mai ?.
Ciao! de I3RSP - Enrico -
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Dal "Genzano Bulletin" nr. 11 del 3
novembre 2002
ELEZIONI
CONTESTATE
AL COMITATO REGIONALE
LAZIO
Nello scorso Bollettino avevamo riportato la decisione unanime
dei
componenti del CR Lazio di procedere rapidamente alla modifica
del
Regolamento Regionale come premessa indispensabile per procedere al
rinnovo
delle cariche del CRL.
Ancora una volta tale delibera e' stata
totalmente disattesa.
Ci siamo visti riconovocati per le elezioni in base al
vecchio regolamento
da tutti ritenuto inadeguato. Una ulteriore presa in giro
e totale
dispregio della volonta' espressa dai delegati.
In segno di
protesta non ci siamo prestati a questa farsa e NON abbiamo
partecipato alla
riunione.
Abbiamo poi saputo che e' stato rieletto Presidente Guido I0AFV.
Ricordiamo
che la gestione del CRL di Guido e' sempre stata caratterizzata
da:
- Assenza assoluta di ogni iniziativa di incentivazione delle
attivita'
Radioamatoriali
- Delibere mai rispettate ed
implementate
- Latitanza congenita per una attivita' coordinata Regionale
ARI-RE
- Verbali distribuiti solo molto saltuariamente e MAI
sottoposti
all'approvazione dei Delegati.
In base a quanto sopra, se non
ci sono segni evidenti di un sostanziale
cambiamento di rotta nella gestione,
la Sezione ARI di Genzano NON
partecipera' alle future riunioni del CRL
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A.R.I- - Sezione di
Udine in collaborazione con la
Direzione Regionale della Protezione Civile e con il patrocinio del Comune di
Udine
31° Meeting Alpe
Adria
- Tecniche di comunicazione da
utilizzarsi anche nella Protezione Civile-
Convegno V-U-SHF
17
Novembre 2002
Salone del Parlamento,
Castello di Udine
Invito
al 31° Meeting Alpe Adria
Programma della
manifestazione
- ore 9,00
Saluto
del Presidente ed apertura dei lavori.
- ore 9,30
Relazioni
tecniche
Un
semplice modem AFSK a 1200 bit/sec.;
a cura di
Vittorio Moretti, IK4IRO
Esperimenti
packet radio a 11 Mbit/sec;
a cura di
Matjaz Vidmar, S53MV.
Un
trasmettitore SSB/CW digitale per le bande HF;
a cura di
Nico Palermo, IV3NWV.
Sviluppi di Itanet applicabili anche
in operazioni di Protezione Civile
a cura di Massimo Malaroda,
IV3ZXF, introduce Giovanni Giol, IV3AVQ.
- ore 12,30
Premiazione
Contest Alpe-Adria 2002, VHF e UHF
- ore 13.00
Conclusione
dei
lavori.
- ore 13.15
Pranzo
presso un ristorante in
zona.
Le
premiazioni generali del Contest Alpe Adria ’02 avranno luogo la prossima
primavera in Slovenia, Paese a cui per turno spetta questo incarico.
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Mostre - Fiere -
Esposizioni
Novembre
1-2-3
Padova - TUTTINFIERA
9-10
Erba
(CO) - XI Fiera A.B.C. Elettronica & Telecom.
Centro fieristico Lario
fiere
16-17
Verona -
XXXø
ELETTRO-EXPO
Mostra Mercato di:
elettronica,
radiantismo,
strumentazione, componentistica,
informatica.
20-23
Fiera
Milano - Sicurezza
2002
23-24
Pordenone - Radioamatore 2
4ø Edizione: Sempre il circuito
giusto
Alta specializzazione di settore
30
XXXVIIø
Fiera Mercato
Nazionale del Radioamatore
Silvi Marina (TE) - Già
Pescara
presso Fiera Adriatica S.S. 16 Km. 432
Dicembre
1
Prosegue XXXVIIø Fiera Mercato
Nazionale del
Radioamatore
Silvi Marina (TE) - Gi… Pescara
6-7-8
Forlì
- XVII Grande
Fiera
dell'Elettronica
5ø Fiera dell'Astronomia
3ø Salone Nazionale
della Meteorologia
3ø Flight Simulator Show
8ø Concorso Nazionale
dell'inventore
elettrico - elettronico
10ø Mostra Mercato del
Disco e CD usato
e da collezione
1ø Salone Miliforl
Apparecchiature
e curiosità militari.
21-22
Civitanova Marche (MC) - XVø Mostra Nazionale
Radiantistica
Elettronica
14-15
Fiera
di Genova - XXII
MARC
Mostra Mercato del Radioamatore
Febbraio
2003
15-16
24ø Mostra
Elettronica Regionale
Scandiano - RE
Radiantismo -
Componentistica - Computer.
Mercatino radioamatoriale delle
pulci
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L'ENIGMA DEL
TEMPO
INTRODUZIONE
Il tempo costituisce uno dei problemi
costanti della riflessione filosofica e scientifica nel
corso della storia.
Ancora prima dei Greci vi fu Qohelet, che si pose il problema dell'esistenza
del tempo,
della sua misurazione e delle interiezioni tra uomo e scorrere
delle stagioni.
Alle origini del pensiero greco il concetto di tempo, inteso
come misura del perdurare
delle cose mutevoli e ritmica successione
del divenire, si presenta legato al mito di
Crono, padre di tutte le cose, e
parla di cicli di tempo come ruota del destino in cui tutti
gli uomini
rinascono. Si arriverà ad un nesso con pensiero e tempo con Aristotele:
egli
lo descriverà come numero del movimento secondo il prima e il poi.
Dopo Aristotele nessun particolare filosofo si è interessato
specificatamente al tempo; si
giunge così nel I secolo d.C., con Seneca,
ormai in periodo romano, che attribuisce
molto valore al tempo e invita a
vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo. Facendo un
salto
storico e arrivando al Medioevo, quando ormai il cristianesimo si è diffuso in
Europa, si passa ad Agostino nelle Confessioni, avendo luogo così un
passaggio da un
tempo della ciclicità pagana a uno lineare di stampo
cristiano, che parte dalla caduta di
Adamo e procedeverso la dimensione del
riscatto e del ritorno a Dio.
A questa concezione (che raggiungerà
il suo culmine nell'età moderna con Heidegger) a
partire dal rinascimento,
se ne affianca una di tipo scientifico fondata sulla meccanica
galileiana.
Quest'ultima colpisce il tempo come una serie idealmente reversibile di istanti
omogenei; serie che consente la riduzione del movimento a leggi
fisico-matematiche. I
fisici, infatti, hanno introdotto il tempo nelle
loro equazioni sulla base di alcune
considerazioni pratiche. Una prima
osservazione consiste nel fatto che possiamo
costruire orologi, ovvero
misurare il tempo. Così come possiamo misurare lo spazio
tramite il
confronto con un metro campione, altrettanto possiamo misurare il tempo
utilizzando un orologio, misurando così il tempo sulla base di un evento che
si ripete con
regolarità.
Tutte le nostre esperienze, infatti, si
collocano nello spazio e il tempo. Kant arriva a
postulare che lo
spazio ed il tempo siano categorie della mente definite a priori e non
derivate dall'esperienza. La nostra percezione dei fenomeni
naturali sarebbe dunque
soggetta allo spazio ed al tempo in quanto modalità
di funzionamento del cervello
umano.
Questa considerazione interessò
Isaac Newton, che si chiese: se
scomparissero tutti gli orologi, e poi tutta
la materia, che ne sarebbe del tempo? La
risposta che egli diede fu:
Il tempo assoluto, vero, matematico, in sé e per sua natura
senza relazione
ad alcunché di esterno, scorre uniformemente, e con altro nome è
chiamato
durata; quello relativo, apparente e volgare, è una misura (esatta e inesatta)
che comunque viene impiegata al posto del vero tempo.
Il concetto di
spazio e tempo assoluti adottato da Newton iniziò a disgregarsi con la
rivoluzione apportata da Einstein nel mondo della scienza, e nel campo
filosofico dalle
obiezioni di Bergson e Heidegger. Einstein apportò il
concetto di tempo relativo
indipendente, che varia a seconda
dell'osservatore.
Il concetto di tempo ebbe anche notevoli ripercussioni in
campo artistico, basti pensare
all’unicità degli istanti predicata dagli
impressionisti e alla scomposizione dello spazio
nel tempo operata dai
futuristi.
MAPPA STORICA PER LA
MISURAZIONE DEL
TEMPO
- 1500a.C.
gli Egizi utilizzano i primi orologi
ad acqua o a sabbia:
clessidre
- 263
a.C. il primo orologio solare:
meridiana
- XIII sec. comparvero i primi
orologi con congegni meccanici
- XIV
sec. vennero costruiti i primi orologi
pubblici
- XV sec. in Francia
troviamo gli orologi da
tasca
- 1674 Viviani disegnò il
primo orologio a pendolo che fu
costruito con un bilanciere da
Huygens
- 1730 orologi
ornamentali
- 1761 Harrison costruì un
cronometro
- 1924 Haewood brevettò e
costruì un orologio a ricarica
automatica
- 1929 Orologio al
quarzo
- metà XX sec. orologi
atomici
EVOLUZIONE DEGLI STRUMENTI
PER LA MISURAZIONE DEL TEMPO
Nel corso della storia, il tempo è
stato misurato in base al movimento della Terra
rispetto al Sole e alle
stelle. Lo strumento più antico, in uso probabilmente in Egitto
intorno al
3500 a.C., era una sorta di meridiana che sfruttava l'ombra proiettata da
uno stilo o da un obelisco. La prima meridiana semisferica fu descritta nel
III secolo
a.C. dall'astronomo caldeo Berossus. Tra i metodi antichi per
misurare il tempo in
assenza di sole, vi sono l'uso cinese di bruciare una
corda con nodi equidistanti e quello
della candela con tacche incise. Di
origini antiche sono pure le forme elementari di
clessidra, in cui il tempo
veniva misurato in base al flusso di sabbia o acqua attraverso
un piccolo
foro. Tale strumento ebbe un'evoluzione rapida intorno al 270 a.C. quando
l'inventore greco Ctesibio di Alessandria mise a punto il primo orologio
idromeccanico,
introducendo un complesso sistema di ingranaggi. Talvolta al
flusso dell'acqua si
sostituì la caduta libera di un grave, anticipando così
gli orologi meccanici che furono
introdotti intorno al XIV secolo.
L'orologio elettrico fu inventato agli inizi del
Novecento, quando Henry E.
Warren indusse i produttori di energia elettrica a
regolare con precisione
la frequenza della corrente alternata erogata, in modo da
poter usare motori
sincroni per azionare gli orologi. Nel 1921 l'invenzione del pendolo
libero
di Shortt, installato per la prima volta presso l'osservatorio di Edimburgo,
rese
possibile la costruzione di un orologio la cui precisione fu superata
soltanto nel 1929
con la realizzazione dei primi orologi al quarzo.
L'orologio atomico al cesio fu costruito
in Inghilterra nel 1955. Gli
orologi da polso elettrici comparvero sul mercato nel 1957
e furono
perfezionati due anni dopo con l'introduzione di un piccolo diapason con la
funzione del consueto scappamento, e con l'uso di una pila per alimentare un
circuito
oscillante transistorizzato.Novità più recenti sono i display a LED
(diodo luminoso) e il
DCL (display a cristalli liquidi). Il LED, costruito
negli anni Sessanta, fa uso delle
caratteristiche di emissione della luce di
alcuni semiconduttori per illuminare le cifre
del display digitale. Il DCL,
prodotto negli anni Settanta, impiega cristalli liquidi,
materiali con
proprietà ottiche intermedie tra quelle dei liquidi e quelle dei solidi, per
generare un display con cifre scure su sfondo chiaro. In entrambi i tipi di
orologi, un
cristallo di quarzo controlla le oscillazioni di una corrente
elettrica, la cui frequenza
viene ridotta a valori utili per la misura del
tempo. I progressi scientifici nel campo
della metallurgia e in altri campi
hanno portato a sensibili miglioramenti di tutti i tipi
di orologi. Le molle
degli orologi meccanici di oggi sono realizzate con metalli che
resistono
alla rottura e alla ruggine; pietre sintetiche hanno sostituito le pietre
preziose nella fabbricazione dei cuscinetti e le casse sono a tenuta di
polvere e
umidità. Inoltre sono attuale oggetto di ricerca nuove sorgenti di
energia, come la luce
solare e il calore del corpo
umano.
La teoria della
relatività
L'esplorazione dell'infinitamente
piccolo non ha soltanto aperto le porte a un universo finora
sconosciuto, ma
ci ha anche mostrato che la materia, a quel livello presenta comportamenti
strani, a volte persino in contrasto con la nostra logica quotidiana.
L'INTUIZIONE DI EINSTEIN
Nella nostra vita quotidiana lo spazio e il tempo sono due
cose separate. Se, ad
esempio, dobbiamo andare in auto da Torino a Milano,
sappiamo che dobbiamo
percorrere circa 120 chilometri, e che il tempo
necessario potrà variare a seconda della
velocità a cui andiamo. Secondo la
teoria della relatività le cose non stanno così: lo
spazio e il tempo, nella
fisica, sono indissolubilmente legati. Se modifichiamo la velocità,
modifichiamo anche lo spazio e il tempo. Questo porta a conseguenze che ci
appaiono
paradossali: il tempo, infatti, sembra assumere l'aspetto di un
elastico, che si allunga e si
accorcia a seconda delle situazioni,
dilatandosi a dismisura quando si arriva a velocità
prossime a quella della
luce; mentre lo spazio si contrae nella direzione del moto. Come
è possibile
ad esempio, che più ci si avvicina alla velocità della luce e più il tempo
scorre
lentamente? Che se un astronauta viaggiasse per un certo tempo a una
velocità vicina a
quella della luce, tornando sulla terra troverebbe il suo
gemello molto più vecchio di lui?
E come è possibile che a queste altissime
velocità un oggetto si contragga aumentando
la sua massa? A queste domande
cercò di rispondere Einstein usando soltanto carta e
matita (e molto
intelligenza).
15 MILA VOLTE PIU' VELOCE DI
UNA SONDA PLANETARIA
Questi paradossi ci sembrerebbero del tutto normali se
potessimo averne esperienza
diretta. Cosa che invece non può avvenire perché
queste velocità sono fuori dalla nostra
portata. Basta pensare che l'oggetto
più veloce che l'uomo ha costruito è una sonda
interplanetaria che nel suo
momento di punta massima può raggiungere circa i 20 km/s.
Ebbene, la luce è
15 mila volte più veloce: 300 mila km/s. Cioè, un attuale razzo
interplanetario nei confronti della luce si trova esattamente nella
condizione di una
tartaruga nei confronti di un aereo a reazione. Ecco
perché noi non siamo mai entrati
nella dimensione "magica" in cui si
realizzano i paradossi della teoria della relatività.
L'ESEMPIO DELLA
CALAMITA
Ma perché avvengono solo in prossimità della
velocità della luce? In realtà essi si
producono sempre, anche a bassa
velocità, ma gli effetti sono troppo piccoli per essere
percepiti. Infatti
la loro crescita è esponenziale con l'aumento della velocità. Cosa vuol
dire? Immaginate di prendere un oggetto di metallo e di avvicinarlo pian
piano ad una
calamita. Quando è a un metro di distanza la forza di
attrazione non si avverte (anche se
in teoria esiste già). A mezzo metro
neppure. E neppure a venti centimetri. Ma, man
mano che ci avviciniamo,
questa attrazione si comincia a sentire, e aumenta sempre più.
Nell'ultimo
centimetro diventa molto forte e nell'ultimo millimetro fortissimo; nell'ultimo
millesimo di millimetro, poi, diventa quasi irresistibile. Per effetti
relativistici avviene un po'
la stessa cosa. Un automobile o un razzo
interplanetario viaggiano ad una velocità in cui
l'effetto relativistico già
esiste, ma non è ancora avvertibile. Soltanto se disponessimo di
astronavi
capaci di avvicinarsi alla velocità della luce, avvertiremmo questi effetti in
modo
molto evidente. E basterebbe ogni volta un piccolo aumento di velocità
per moltiplicare
questi effetti e amplificarne così le conseguenze.
PICCOLI AUMENTI DI
VELOCITA', GRANDI EFFETTI
Infatti se un'astronave partisse
oggi e tornasse tra mille anni, viaggiando sempre a 294
mila km/s il tempo
relativo passato a bordo sarebbe grosso modo di 200 anni (cioè
cinque volte
meno di quello trascorso sulla terra). Ma basterebbe accelerare di poco, cioè
arrivare a 299.792 km/s, per ridurre questo tempo a soli due mesi.
Accelerando ancora
solo di 4 cm/s il tempo relativo trascorso a bordo
sarebbe di soli tre giorni. Tutto questo ci
permette di capire perché la
velocità della luce non è superabile: quando si arriva alle
sue vicinanze
ogni piccola accelerazione richiede un'energia sempre più grande (e
questo
aumenta sempre più la massa dell'oggetto in movimento). Per raggiungere la
velocità della luce un'astronave avrebbe bisogno di un'energia infinita e a
quel punto
anche la sua massa diventerebbe infinita.
SE LA VELOCITA' DELLA LUCE
FOSSE SOLO 100 KM/H
Possiamo provare a fare un esercizio d'immaginazione.
Supponiamo che la velocità della
luce non sia 300 mila km/s, ma molto più
bassa: di 100 km/h. In tal caso potremmo
sperimentare gli effetti della
relatività nella nostra vita di tutti i giorni. Ad esempio
potremmo
osservare che un automobile su un'autostrada, man mano che aumenta di
velocità si contrae, ancora senza mai riuscire a raggiungere i 100 km/h, che
diventerebbero un limite insuperabile. Potremmo anche osservare che a bordo
dell'automobile tutta la vita si svolge al rallentatore; tanto più al
rallentatore tanto più la
velocità aumenta. Se quest'auto viaggiasse così
per 10 anni di seguito, senza mai
fermarsi, cosa accadrebbe? Ebbene,
rientrando a casa e frenando, la sua lunghezza (per
l'osservatore)
tornerebbe a diventare quella iniziale, e anche il tempo tornerebbe a
scorrere per tutti allo stesso modo. Ma mentre per la gente rimasta a casa
sarebbe
passati veramente 10 anni, per quelli a bordo sarebbe passato molto
meno tempo:
magari solo 10 settimane, o solo 10 giorni, a seconda della
velocità raggiunta. I
viaggiatori avrebbero cioè conosciuto un rallentamento
del tempo, e quindi anche dei
processi vitali.
LA VELOCITA' DELLA LUCE COME
PUNTO DI RIFERIMENTO
Ecco quindi che il nostro punto di riferimento per misurare
le cose non può essere lo
spazio, né il tempo, che sono relativi. Deve
essere la velocità della luce, perché solo la
velocità della luce rimane
costante (e non può essere superata). Quando la velocità è
vicina a quella
della luce il tempo si dilata e lo spazio si contrae in progressione molto
rapida. Quando diminuisce le cose tornano come prima.
CI SONO PROVE?
Una teoria può apparire perfettamente valida dal punto di
vista matematico, ma chi dice
che i suoi particolari effetti avvengono
veramente nella realtà, dal momento che non
possiamo verificarli
nell'esperienza? Ebbene, alcune verifiche sperimentali sono state
fatte. Ad
esempio si sono posti degli orologi atomici (precisissimi che calcolano fino al
miliardesimo di secondo) a bordo di satelliti artificiali, in orbita
terrestre e dopo un certo
tempo si sono confrontati con altri orologi
rimasti a terra. Il confronto ha confermato una
leggera dilatazione del
tempo, come aveva previsto la teoria della relatività. Altre prove
sono
state realizzate negli acceleratori di particelle. Si è visto che il decadimento
di certe
particelle rallentava quando esse venivano portate a velocità
prossime a quella della
luce.
PERCHE' NON SI PUO'
RAGGIUNGERE LA VELOCITA' DELLA LUCE
I fisici hanno studiato anche un altro effetto della
relatività: l'aumento della massa nelle
particelle portate vicino a velocità
prossima a quella della luce. Infatti, se si accelerano
dei protoni in
particolari macchine, gli acceleratori (ossia dei tunnel circolari formati da
una serie di magneti che danno una "spintarella" a queste particelle fino a
portarle a
velocità altissime) si ha un' ulteriore conferma della teoria. Si
è infatti visto che, una volta
portati a velocità vicine a quella della
luce, questi protoni hanno bisogno di sempre più
energia per aumentare
(anche di pochissimo) la loro velocità. Per esempio per passare
dal 75% a
99,93% della velocità della luce, la "spinta" energetica deve passare da mezzo
GeV a 25 GeV. Ma per portare i protoni dal 99,93% della velocità della luce
al 99,998%
l'energia necessaria deve passare da 25 a 450 GeV. Per aumentare
ancora di poco sono
necessarie quantità sempre più elevate di energia. Al
CERN di Ginevra si sta attualmente
costruendo un acceleratore molto potente,
lungo 27 km, che entrerà in funzione nel 2005.
Per portare i protoni dal
99,998% della velocità della luce al 99,99999% si dovrà passare
da 450 a
7000 GeV! Tutto questo indica che l'energia, che bisogna fornire in quantità
sempre maggiori, non trasformandosi in velocità si trasforma in massa (e
infatti secondo
la teoria della relatività la massa è energia e viceversa).
Ciò ha fatto dire al professor Ugo
Amaldi che, in realtà, più che essere
'accelleratori' queste macchine sono dei
'massificatori'. Questi esperimenti
che, come previsto dalla teoria della relatività, la
velocità della luce non
è raggiungibile, perché per raggiungerla occorrerebbe un'energia
infinita
che si trasformerebbe in massa infinita.
UNA "MINIMISSIMA"
FRAZIONE DELL'UNIVERSO
Sarà quindi molto difficile viaggiare nel cosmo, anche con
astronavi più potenti, perché
se la velocità della luce non è raggiungibile
(né tanto meno superabile) potemmo fare
ben poca strada, poiché per
attraversare la nostra galassia a una velocità prossima a
quella della luce
occorrerebbero più di 100 mila anni: per raggiungere la galassia più
vicina
Andromeda impiegheremmo 2 milioni di anni. E avremo percorso solo una
"minimissima" frazione dell'universo, che nel frattempo si espande sempre di
più, con gli
ammassi di galassie che "fuggono" a gran velocità (le più
distanti si allontanano quasi
alla velocità della luce).
UNA STRANEZZA CHE
DISTURBA EINSTEIN
Se dunque non è possibile, secondo la teoria della relatività
superare la velocità della
luce, come è possibile che la meccanica
quantistica prevede che possa esservi un
collegamento istantaneo tra due
particelle che si trovano a enormi distanza, anche a
miliardi di km di
distanza? Einstein era molto disturbato da questa "stranezza". Ecco di
cosa
si tratta. Supponiamo che da un nucleo atomico escano due protoni, e messi in
condizioni tali che costituiscano una coppia. Questi protoni hanno, come
ogni particella
uno spin, cioè un movimento rotatorio su se stessi. Se si
misurasse ad esempio lo spin di
un protone quando arriva a New York e lo si
trovasse positivo, ciò vuol dire che una
analoga misurazione fatta a Tokyo
farebbe trovare l'altro protone con spin contrario cioè
negativo. Ma la
meccanica quantistica prevede che se prima di entrare a New York al
protone
venisse dato all'ultimo momento un valore opposto, ebbene anche a Tokyo l'altro
protone si troverebbe ad avere istantaneamente il valore opposto, malgrado
la distanza.
Per Einstein questo era in contraddizione con la teoria della
relatività. Poiché avrebbe
comportato l'esistenza di un misterioso
collegamento a una velocità superiore a quella
della luce. Passò quindi
l'ultima parte della vita per cercare di risolvere questo problema,
senza
riuscirci. Nel frattempo molte esperienze confermarono la fondatezza della
meccanica quantistica, e anche di questo suo sorprendente aspetto.
QUESTE STRANEZZE
ENTRANO NELLA VITA
Riemergendo dal mondo delle particelle e tornando verso il
nostro mondo si esce, in
realtà, da quel microcosmo in cui opera la
meccanica quantistica. Pur permeando tutta la
materia, infatti, la meccanica
quantistica rivela di solito i suoi effetti solo a livello di
particelle.
Superando una certa soglia, essa conduce agli stessi risultati della fisica
classica. A livello di cose, uomini, oggetti rimangono ancora valide le
leggi di Newton.
Davvero certi comportamenti degli elementi fondamentali
resteranno inconoscibili?
Einstein aveva tentato di capirli, negli ultimi
anni senza riuscirci. Altri ci stanno
riprovando. La partita non è ancora
chiusa.
La teoria della relatività ristretta permette
la descrizione dei fenomeni meccanici ed elettromagnetici mediante leggi valide
qualunque siano gli osservatori solo se essi sono dotati di moto rettilineo
uniforme.
Per eliminare questa limitazione, nel 1915, Einstein generalizzò la sua teoria in modo da renderla utilizzabile
indipendentemente dal moto dell'osservatore. Il punto di partenza dello
scienziato fu il campo
gravitazionale.
Consideriamo una zona di spazio priva di forze gravitazionali ed
in essa una astronave con un
osservatore.
Se la navicella inizia a muoversi verso l’alto con moto
uniformemente accelerato e l’osservatore lascia una sfera, questa risentirà
dell'accelerazione e dopo che il pavimento l'avrà raggiunta eserciterà sullo
stesso una forza pari al prodotto della sua massa per l'accelerazione del
sistema.
L’osservatore vedrà invece cadere la sfera sul pavimento e
giungerà alla conclusione di trovarsi in una zona soggetta ad un campo
gravitazionale costante nel tempo.
Si può allora affermare che il campo gravitazionale apparente,
prodotto da un semplicissimo moto accelerato, non è distinguibile da un vero
campo dovuto all’attrazione di una
massa.
In questa conclusione risiede il principio d’equivalenza tra
gravità e accelerazione:
Un campo gravitazionale omogeneo è
del tutto equivalente ad un sistema di riferimento uniformemente
accelerato.
La teoria generale della relatività deriva direttamente dal
principio di equivalenza e permette di ricavare teoricamente le proprietà del
campo gravitazionale, la sua influenza sui fenomeni naturali e di formulare le
leggi cui obbedisce il campo gravitazionale
stesso.
Il procedimento che porta però alla formulazione di tali leggi
impone di abbandonare la concezione comune dello spazio a tre dimensioni; esso
diviene, infatti, uno spazio curvo per la cui rappresentazione viene impiegato
un diverso sistema di coordinate dette
Gaussiane.
In questo modo il principio di relatività
diviene:
Tutti i sistemi di coordinate sono
equivalenti per principio per formulare le leggi generali della
natura.
Einstein giunse grazie alla relatività generale a formulare le
leggi sul campo gravitazionale che oggi noi
conosciamo.
Esse soddisfano i postulati formulati dallo stesso Einstein, non
violano il principio di conservazione dell’energia e della quantità di moto e
inglobano le stesse leggi newtoniane sulla
gravitazione.
Attualmente grazie alla soluzione "dell'equazione di campo"
einsteiniana è possibile stabilire, nota la distribuzione di massa, la curvatura
spazio-tempo in una determinata regione dell'universo, prevedere la deflessione
della luce in prossimità di grandi masse, il moto del perielio delle orbite
planetarie e lo spostamento verso il rosso della luce prodotta da sorgenti
luminose gravitazionali.
La dimostrazione delle leggi formulate solo teoricamente da Einstein
avvenne intorno al 1960 con l’avvento di strumenti più sofisticati e per questo,
mentre la teoria della relatività ristretta costituì subito uno dei pilastri
della fisica moderna, fu solo con le grandi scoperte dell’astrofisica che la
relatività generale acquistò quel ruolo preminente che oggi le
compete.
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Voce del Mediterraneo - Malta
Informazioni
e notizie dal radioascolto internazionale
Italian Web edition : www.arpnet.it/air
A cura di Alfredo
Gallerati
Agostino Coriolano : regia
Richard Muscat:
Direttore
Elsa Romei e John Suda: redazione
Johanna Scicluna : Segretaria
di redazione
Redazione italiana "Onde Radio"- p.o.box 21-
70051 Barletta (Ba)
Tutte le domeniche - Ore 08.00 UTC su 9.630
kHz
Onde Radio on line www.vomradio.com
Reception Report : Voce
del Mediterraneo – P.O.Box 143 Valletta (Malta)
Reception Report -via
Internet- : www.vomradio.com
Interventi
Novembre
3
Luigi Cordioli(Modena)-.Dewset
(Londra).
10
Giuseppe Gianotti (Torino)
17
Paolo Morandotti (Milano)
24
Valerio Cavallo (Torino)
Dicembre
1
Marco Lisi (Roma)
8
Angelo Brunero (Torino)
15
Giuliano Dal Ben (Udine)
22
Romeo Perrotta (Siena)
29
Guglielmo Marconi (messaggio)
LA
LOCANDINA
Amici ascoltatori del programma DX "Onde
Radio" della "Voce del Mediterraneo" di Malta, benritrovati e grazie per i
vostri rapporti d'ascolto.
Questa NEWSLETTER presenta le notizie sulle
puntate del programma "Onde Radio" che ascolterete nei mesi di novembre -
dicembre 2002.
La VoM di Malta ha ripreso la pubblicazione della
Newsletter in formato stampa da inviare ai radioascoltatori che ne faranno
richiesta alla redazione dei programmi in lingua italiana di VoM (p.o. box
143 - Valletta - Malta) .
Dopo la Radio Vaticana e la sede
europea di Adventist World Radio, ormai chiusa; in Italia le emittenti religiose
in onde corte annoverano anche "Radio Speranza" (Modena). Recentemente si è
diffusa la "voce" per cui a Modena, sarebbe arrivato un nuovo direttore che,
probabilmente, si occuperà anche di Radio Speranza. Non avevamo nessuna certezza
della "voce" che circola questi giorni ed abbiamo chiesto l'opinione di padre
Luigi Cordioli, direttore di Radio Speranza. Nella trasmissione del 3 novembre,
Cordioli ci farà sapere come stanno le cose. Lo spazio "Abbiamo ascoltato
per voi…" proporrà alcuni ascolti rilevati in diverse zone d'Italia. Il 29
agosto 2002, dalla base spaziale di Kouros, nella Guyana francese, è stato
lanciato il satellite "Atlantic Bird" che è stato ribattezzato "MARCONI" in
memoria del primo
collegamento transatlantico di Marconi. La trasmissione
del 3 novembre si chiuderà con una "voce dalla storia". Sarà J. Dewset a
raccontare, in una registrazione storica, i suoi ricordi dei giorni vissuti con
Marconi.
L'edizione 2002 del DX Camp organizzato dall'Associazione
Italiana Radioascolto, ha riscosso l'interesse di soci ed appassionati che hanno
rinnovato l'appuntamento al prossimo anno. Ne parliamo, il 10 Novembre, con uno
dei partecipanti, Giuseppe Gianotti (presidente dell'AIR).
Anche
quest'anno c'è stata la Conferenza Europea del DX che si è tenuta a Pori
(Finlandia). Il 17 novembre, Paolo Morandotti . vice segretario generale
dell'EDXC – traccerà un resoconto dei lavori.
Per lo spazio "Abbiamo
ascoltato per voi", questa settimana ci occupiamo di VOIRI la voce della
Republica Islamica dell'IRAN. Nei prossimi mesi, lo spazio"abbiamo ascoltato per
voi" sarà ampliato.
Agli appassionati di ascolto delle trasmissioni
internazionali in lingua italiana, ricordo che c'è un sito web ricco di
aggiornate informazioni proprio su queste trasmissioni. Il sito è raggiungibile
al seguente indirizzo web: www.mclink.it/personal/MC4868
E' curato e gestito dall'amico Marcello Casali (Roma).
Su questo sito si può
visitare l'unica galleria storica delle QSL di Emittenti in lingua
italiana. Di EDXC - Conferenza Europea del DX - si torna a
parlare su "Onde Radio" il 24 novembre, quando avremo nostro ospite Valerio
Cavallo che, in rappresentanza dell'AIR, ha preso parte ai lavori di Pori
(Finlandia).
La radiofonia satellitare è l'ultima frontiera che
richiama l'attenzione di operatori ed appassionati del settore. Le trasmissioni
radiofoniche satellitari si stanno lentamente rivelando nel loro fascino e
promettono un futuro di accattivante interesse. Per questo settore della
radiofonia, siamo andati a cercare un tecnico sperimentatore che, come addetto
ai lavori, porterà ad "Onde Radio" il migliore contributo di
competenza-esperienza. Si tratta di Marco Lisi (IW0GOU) che interverrà domenica
1 dicembre per le ultimissime sulla radiofonia satellitare.
Per
rimanere sulla radiofonia satellitare internazionale, l'8 dicembre Angelo
Brunero, partecipa ad "Onde Radio" per un resoconto della sua sperimentazione su
un radioricevitore satellitare Hitachi, passato al
setaccio da Brunero che,
nella sua competenza ed esperienza tecnica, ha tentato di tirare fuori tutto ciò
che si poteva.
Da quando esiste il radioascolto, le visite alle
emittenti internazionali, hanno sempre avuto un certo interesse presso gli
appassionati. Visitare Radio Bucarest, è toccato al nostro amico Giuliano Dal
Ben (Udine) che arriva ospite alla nostra trasmissione il 15 dicembre per
parlarci di questo viaggio presso la Radio internazionale rumena. Dal Ben
racconterà la sua esperienza di appassionato del radioascolto che ha potuto fare
un viaggio in Romania grazie a Radio Romania
Internazionale.
L'esperienza delle emittenti radiofoniche
universitarie, ha avuto inizio in Italia nel 2000. A sviluppare quest'avvincente
esperienza, è stata l'Università di Siena che ha creato la radio "Facoltà di
frequenza". Una proposta non solo interessante per gli studenti universitari ma
anche per l'intero panorama radiofonico. Per parlarci di questa nuova
esperienza, il 22 dicembre sarà nostro ospite Romeo Perrotta, direttore di radio
"Facoltà di frequenza".
Dicembre, come abbiamo già ricordato, è il mese
in cui ricorre l'anniversario del primo
collegamento transoceanico di
Guglielmo Marconi. E l'ultima puntata di "Onde Radio" dell'anno 2002 sarà
dedicata appunto alla memoria di questo evento. Il 29 dicembre trasmetteremo il
messaggio di Guglielmo Marconi in occasione del primo collegamento
transoceanico del 12 dicembre 1901.
Il programma "Onde
Radio" si ascolta anche in Internet al seguente indirizzo web
www.vomradio.com Visitando il nuovo
portale della VOM, è possibile inviare rapporti di ascolto in tempo reale via
internet.
Al programma "Onde Radio" possono partecipare
appassionati del radioascolto, esperti scientifici di mediaeducation, emittenti
radiofoniche, tecnici, organizzatori di Mostre e Fiere radiantistiche.
Gli
interessati saranno graditi ospiti della nostra trasmissione. Basta inviare una
semplice segnalazione all'indirizzo: VoM - Redazione italiana "Onde Radio" -
P.O. Box 21 - 70051 Barletta (Bari) Italia.
Grazie alla
collaborazione di Elio Fior e Piero Castagnone questa <Newsletter> è
disponibile in forma cartacea sulla rivista Radiorama richiedibile
gratuitamente all'indirizzo <A.I.R. - Casella Postale 1- 10080 Valprato
Soana (TO) >.
La Newsletter è reperibile all'indirizzo web seguente
www.arpnet.it/air ed è disponibile su:
-
o Forum Radioamatori grazie ad Ercole D'Ercole (omforum@yahoogroups.com)
o BCL
-Ita , grazie ad Andrea Gili (bcl-ita@yahoogroups.com)
o Radiogiornale
grazie a Paolo Mattioli (paolo.mattioli@tin.it)
o Forum
Radio, grazie a Giovanni Urso (forumradio@yahoo.it)
VOM ringrazia gli amici che hanno collaborato
alla realizzazione delle trasmissioni di
novembre e dicembre 2002 :
Elio Fior, Piero Castagnone, Andrea Gili, Elio Antonucci, Ercole D'Ercole,
Marcello Casali, Luigi Cordioli, Giuseppe Gianotti, Giovanni Urso, Antonio Di
Maio, Paolo Morandotti, Valerio Cavallo, Marco Lisi, Angelo Brunero,Giuliano Dal
Ben, Romeo Perrotta, Bruno Pecolatto, Paolo Mattioli, Célio Romais, Pedro
Sedano.
Saluti dalla redazione italiana di "Onde
Radio".
A risentirci per gennaio 2003.
Alfredo Gallerati
(IK7JGI)
(Johanna Scicluna - Servizio ascoltatori di VOM)
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CALL- 1
FREQUENZA
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10368,180
WW QTH:
JM89BJUBICAZIONE:
COZZO CERVELLO – COSENZA
ALTITUDINE
SLM MT. 1400
ANTENNA:
HORN – H.M. –GAIN 20 DB
QTF: DIREZ.
FASCIO 315° +/- 15° a – 3 db
ALTEZZA DAL SUOLO MT. 15
POLARIZZAZIONE: ORIZZONTALE
ALIMENTAZ. ANTENNA
: TRNSIZIONE DIRETTA IN GUIDA PER HORN
POTENZA DELLO STADIO
FINALE W 0,2 ERP 20 W
ALIMENTAZIONE: 12
VOLT DC
MESSAGGIO EMESSO:
I8EMG/B(per tre volte piu' portante cont. 60 sec.)
DATA DI ATTIVAZIONE :
01/09/02 PERIODO DI
TRASMISSIONE 24H/giorno
MODO DI
EMISSIONE: A1a
INSTALLATO DALLA SEZ.
ARI DI COSENZA RESPONSABILE: I8EMG
RECAPITO
RESPONSABILE: GUGLIELMELLI FRANCESCO –VIA N. SERRA
85
87100 COSENZA
TELEFONO :
098435562 E.MAIL : i8emg@libero.it
CALL 2
FREQUENZA :
MHZ
24192,180
WW QTH: JM89BJ
UBICAZIONE:
COZZO CERVELLO-COSENZA
ALTITUDINE
: MT. 1400 SLM.
ANTENNA:
HORN-HM-GAIN 20db
QTF : DIREZ.
FASCIO 315° +/- 15° a –
3db ALTEZZA DAL SUOLO =
15mt
POLARIZZAZIONE: ORIZZONTALE
ALIMENTAZ. ANTENNA:
TRANSIZIONE DIRETTA IN GUIDA PER HORN
POTENZA DELLO STADIO
FINALE W 0,2 ERP 20W
ALIMENTAZIONE: 12
VOLT DC
MESSAGGIO
EMESSO: I8EMG/B JM89BJ(per tre volte piu' portante continua 60
sec.)
DATA DI ATTIVAZIONE:
01/09/02 PERDIODO DI TRASMISSIONE 24H/giorno
MODO DI EMISSIONE :
A1a
INSTALLATO DALLA
SEZIONE ARI DI COSENZA
RESPONSABILE I8EMG
RECAPITO RESPONSABILE :
GUGLIELMELLI FRANCESCO VIA N: SERRA
85
87100 COSENZA
TELEFONO :
098435562 E.MAIL i8emg@libero.it
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Da: "IZ7AUH
Frank" <frank@iz7auh.com>
ARI
Taranto: SPECIAL
CALL IR7TA
For 30th Year from ARI
Taranto Section foundation.
FROM: 4 Nov. 2002 TO: 30 Nov. 2002
BAND:
HF+50Mhz
QSL Manager IK7AFM
www.aritaranto.it
73 de IZ7AUH Frank
www.ilradioamatore.it
iz7auh@ilradioamatore.it
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QSL VELOCI VIA INTERNET
Messaggio inviato da: I6AYS \in
rete packet
Ma...allora....FUNZIONA!!!!
Ho ricevuto via
www.eqsl.cc la QSL di XY3C da Myanmar, QSO
effettuato il
19/08/2002. Ottimo servizio, gratuito e veloce.
(La stampa
delle QSL che ritengo migliori me la faccio da solo).
73 Ciao a tutti Sandro.
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Furto
ru2 - ir3uac
Nella giornata di ieri 04/11/2002 è stato
rubato il ripetitore della sez. A.R.I.
di Montebelluna freq. 430.050 mhz +
1,6 dal sito nei pressi del monte grappa ,
jn55wi , il ponte (quello di
riserva) era composto da un apparato yaesu rh712
uhf , da una scheda di
controllo by iw3grw , e da un telaietto sintetizzato
della ERE con
finalino 6w , sono state anche sottratte le schede di controllo
carica
pannelli , naturalmente forzando la porta di accesso alla postazione
e
scassinando anche il box dove erano custodite le apparecchiature.
E' stata fatta regolare denuncia ai CC ,
fornendo anche le foto dell'intero
ripetitore.
Al più presto provvederemo con la sostituzione
del ponte , ci siamo veramente
rimasti male , ultimamente questi
delinquenti hanno visitato quasi tutti i siti
che si trovano nel monte
grappa e montagne vicine , ma questo materiale dove
vanno a finire? c'è stato
un fiorire di ripetitore nei paesi dell'est europeo
ultimamente.
Per la Sez. A.R.I. di Montebelluna , il
vicepresidente I3EME SARETTA MARIO
Per informazioni
email info@arimontebelluna.it
*** Msg sent through DPbox/web interface http://www.ir3ip.net/dpbox ***
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alle 3-500Z) con amplificatore
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Pi-Lu-Ms. Può aiutarci? Grazie e
saluti
Arnaldo Guidotti
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Mi son girato in lungo ed in largo tanti siti internet ma senza
risultato.
Oppure la Key per l'ACARS v1.1
Qualcuno mi può
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grazie '73.
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20 metri, lineare a Mosfet da 5 W)
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ik2goo Locatelli Massimo V.Belvedere Colleoni ,5- 24010
Ponteranica
Prov.Bergamo Tel.03334888767.
Scusa se ripeto il messaggio ,ma devo liberare la cantina
per
ristrutturazione e poi non e' giusto tenerla imballata per
anni.
Grazie e avanti cosi'.
Massimo ik2goo
P.S in caso di guerra, ho anche due ernie da operare...hi.
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Causa aumento quota associativa
A.R.I...VENDO.
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perfetto stato d'uso e di funzionamento:
- Yaesu FT1000MP, alim. 13.8 Volts,
cristallo ad alta
stabilita', perfetto, imballo, micro e
manuale.
- Kenwood TS950S Digital mod. con DSP incorporato, alim.
220 Volts, completo di tutti gli optionals, imballo, micro,
manuali.
- DSP TimeWave mod. dsp 59+, perfetto.
- Test Receiver
Rohde/Schwarz Mod. ESV ricevitore profes-
sionale da
laboratori, copre da 20 a 1000 Mhz in AM
stretta e larga,
digitale a LCD, alim. 220 Volts.
- Yaeesu FT 726R 144/430 Mhz. all mode
da base con
possibilita' di inserire il modulo per la
banda dei 50 Mhz.
perfetto, alim. 220 Volts, manuale,
micro.
- Revex Mod. MS1, monitor scope per SSB, RTTY,
perfetto
con manuale.
- Tono 5000E, rtty, cw, amtor,
con monitor da 5" incorpo-
rato, tastiera, alim. 13.8
Volts, manuali.
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portatile Standard c 550 in ottimo stato e e
corredato di pack batterie
e contenitori di baterie stilo.
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portatile.
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328/7244454.
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è corredato di manuale e schema.
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Saluti
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banda. Ottimo stato e
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Telefonare ore serali allo 06/6627359.
Saluti
cordiali.
Giuseppe, i0zbm
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elem. 145 Mhz dipoli incrociati per traffico
satelliti (ottima per traffico
packet e voce con la stazione spaziale ISS e
PCsat del Bob Bruninga).
L'antenna e' accessoriata con n.2 cavi coax a
bassa perdita in Inflex 3/8"
intestati N e accoppiatore coassiale 145Mhz a
2 vie con Ingressi/uscita N
femmina. Tutte le connessioni sono protette con
autovulcanizzante. Pronta
all'uso vendo a 120 Euro
ANTENNA TONNA mod.20922 21 elem orizz. 435 Mhz ottima per up-link
UHF
satellite AO-40 e ATV. vendo a 45 Euro
CONVERTER A 2.4 GHZ PER AO-40 - Transystem modello AIDC-3033 nuovo di
zecca
ma di provenienza stock USA, originariamente progettato per la
ricezione
satellite TV in banda S, modificato per la per la ricezione
del satellite
amatoriale AO-40 a 2400 Mhz con uscita in banda 2
metri.
Cio' significa che il S2 Middle beacon a 2401.323 MHz
verra' convertito e
ricevuto a 145.323 Mhz (+/- doppler e derive
termiche).
E' stato aggiornato con l'ingresso a N femmina, rimozione del
filtro notch
e inserito il nuovo filtro Murata Model DFC22R44P084BHD.
La
tipica figura di rumore dopo le modifiche e' di circa 1.4 db ed il
guadagno
di 30 db.
Uscita con connettore F a 144-146 Mhz o eventualmente a
122-124 Mhz.
Assolutamente waterproof viene montato all'esterno, direttamente
sul feed
della parabola. L'alimentazione richiesta e' di 15-20Vcc 200ma
non
stabilizzata (c'e' un 7812 in ingresso del converter) da inviare
attraverso
il cavo di discesa sul connettore F.
Testato e collaudato, e'
sufficente alimentarlo, collegargli un feed ad
elica di 3-5 spire e con una
parabolina da 90 cm riceverete AO-40 in banda
S. Vendo a 90 Euro
Ulteriori
foto e risultati di test comparativi di ricezione sulla mia
pagina web all'
URL:
CERCO a prezzo ragionevole UT-10
modulo 1296 Mhz per TS-790E o TS-790E tribanda
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------
UTILI
INFORMAZIONI
ATTENZIONE agli
allegati!
Per evitare spiacevoli
sorprese, nonostante che il nostro sistema sia ampiamente protetto contro i
virus, per nessuna ragione il Radiogiornale, o altri messaggi della
redazione vengono inviati agli utenti come allegati alle E-mail, se dovessero
arrivare messaggi del genere non apriteli e cancellateli anche dalla cartella
dei messaggi eliminati, PERCHE' SONO PROBABILMENTE
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approfondimenti e lettere esprimendo
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il prossimo, Il Radiogiornale
pubblichera' con spirito pluralista e senza
censure il materiale pervenuto,
anche le opposte opinioni, ma ciascuno
dovra' farsi carico di evitare inutili
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collaborare a questa iniziativa, tramite
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propri scritti a tutti i radioamatori dotati di
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chiamata RADIOGIO
ove e' possibile prelevare in formato testo le copie
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giornale telematico "Radiogiornale" edito da Paolo Mattioli
I0PMW.
Il BBs IW3EFI-8 e' facilmente
raggiungibile attraverso la rete Itanet
raggiungendo
uno qualsiasi dei seguenti nodi:
IR3VEA-IR3VEC-IR3VED-IR3VEN
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Nell'area YAPP del BBS IS0GRB-8 di
Quartu-Cagliari, e' stata attivata la directory
RADIOGIO, dove e' possibile prelevare in formato testo tutti i
numeri del giornale telematico "Radiogiornale" di Paolo Mattioli I0PMW.
Il
BBS IS0GRB-8 e' raggiungibile in diretta su 144.825 (1200 baud),
432.550 (38400 baud), via Itanet IR0CAG (144.900) o via Internet in TELNET,
digitando "telnet is0grb.linux-dude.com".
Roberto IS0GRB
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COLLABORATE A QUESTA
INIZIATIVA
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SENZA FINE DI LUCRO !
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