Radiogiornale Periodico telematico indipendente, edito da Paolo Mattioli I0PMW

 

 
Radiogiornale 71  
Dicembre 2002 Periodico telematico indipendente
 
   
 
Sommario:
 
- Un vero scandalo la Protezione Civile ad Aosta;
- Volontariato addio?;
- QRP SOTA: cambio della guardia;
- I QRP CLUB comunicato;
- Integral - ESA New Satellite;
- Ponte ATV;
- Favorisca la patente;
- E' in arrivo la cometa del dilettante;
- La sonda Cassini tra le onde dello spazio-tempo;
- Il povero Packet rischia una brutta fine con la politica degli steccati!;
. A.R.I. Campania: eletto il nuovo Consiglio di Presidenza;
- CISAR Marche: un nuovo sito dedicato al trasponder nazionale;
- Interessanti novità al 31° Meeting "Alpe Adria";
- Un sito Internet con documenti di accusa all'ARI Regionale Lazio;
- A.R.I. Taranto: festa per i 90 anni di I7MZN Inorc;
- Volta commemorato da Marconi;
- Temporizzatore a valvole;
- Storia di Ampère;
- Vecchiacchi Memorial Day;
- 2 nuovi prodotti Socket;
- Radamato e aggiornamenti: nuovo sito ARI;
- La radio ascolta chi ascolta la radio;
- Il campanaro;
- Silent Key;
- Richieste di informazione;
- Mercatino radioamatoriale;
- Utili informazioni.
 
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Da: "Giovanni" <ix1esm@inwind.it>
 
 
         Brutto segnale contro il volontariato
Un vero scandalo
LA PROTEZIONE CIVILE AD AOSTA
 
 
Ciao Paolo ti invio questa mail da pubblicare sul Radiogiornale, per informare tutti i radioamatori quali sono i nostri rapporti con la Protezione Civile della nostra Regione.
Tutto risale alla tragica alluvione dell'ottobre 2000.
Rammento che la nostra Regione gode di statuto speciale quindi le funzioni di Prefettizzie sono svolte dal Presidente della Regione Valle D'Aosta in carica, non un tecnico ma un politico....
Di seguito un fax inviato al Comune di Aosta e all'amministrazione regionale e Protezione Civile in data 17 ottobre 2000
Oggetto: Disponibilità alla collaborazione ai servizi di emergenza da parte dei RadioAmatori della Regione Autonoma Valle d'Aosta
 
Dal giorno 15 ottobre, i RadioAmatori della Valle d'Aosta, hanno attivato una rete di comunicazioni di emergenza collegata:
 
  a.. in onde corte (7.045 e 3.643,5 kHz) con le Prefetture italiane e con il Dipartimento della Protezione Civile di Roma
  b.. in VHF tramite il ponte ripetitore RadioAmatoriale IR1N che copre la Valle d'Aosta, Ivrea e Torino con le varie Prefetture.
In diverse occasioni abbiamo segnalato telefonicamente alla Protezione Civile di Aosta, al numero 0165 238222, la nostra disponibilità ad attivare la stazione COM di Aosta sollecitati anche dalle continue richieste che pervenivano dalle varie Prefetture (Torino e Ivrea in particolare) e dal Dipartimento della Protezione Civile di Roma.
 
Con la presente desideriamo quindi tornare a segnalarVi la nostra disponibilità consistente in circa 30 operatori:
 
    a.. dotati di apparecchiature radio autonome
    b.. capaci di operare sul territorio valdostano in VHF UHF e HF,
    c.. in grado di creare una rete autonoma di collegamenti regionali e nazionali.
Con la presente desideriamo conoscere le vostre decisioni in merito all'utilizzo o meno della nostra disponibilità.
 
Non ricevendo affermative comunicazioni entro le ore 9.00 del 18 ottobre, provvederemo a rendere liberi gli operatori attualmente operativi e a disattivare la rete di collegamenti locali e nazionali.
 
Per contatti vi indichiamo le seguenti referenze: (omissis)
 
Non siamo stati contattati vuoi perché c'erano sicuramente cose più importanti da fare, però a lungo termine nemmeno grazie.
 
N.B. Il direttore della P.C. ha dichiarato ai media: Un terzo del territorio Valdostano è inesplorato.......
 
Tempo dopo contattammo sua eminenza Il Presidente dell'A.R.I. Segreteria Generale I1BYH il quale ci consigliò di relazionare il tutto, così facemmo.
 
Inviammo la relazione il 27 di ottobre 2000 a:
 
Giovanni Romeo I2RGV
 
Settimio Sordi I5SZB
 
ARI Segreteria Generale
 
Olga Versaci I0VOK
 
ARI CRPVA
 
Robert Joyeusaz IX1RPJ
 
Non abbiamo ricevuto alcuna risposta! Avremo sbagliato tutti gli indirizzi? Di seguito il testo della relazione:
 
Oggetto: Relazione sulla conduzione dell'emergenza alluvione da parte dei Radioamatori Valdostani
 
  a.. Domenica 15 ottobre
 

E' la data che segna la consapevolezza che qualcosa di drammatico e travolgente sta accadendo. Questa consapevolezza varia a seconda della zona di appartenenza dei vari OM valdostani che, in ogni caso, iniziano ad attivarsi spontaneamente in diretta e sui ponti, sia in HF che in VHF . Ecco qualche traccia di quanto accaduto
 
Sin dalle prime ore del mattino diversi OM si ritrovano sulle frequenze del ponte radio R6 di Saint-Vincent (IR1N). Tutti sono a conoscenza del fatto che è stato dichiarato lo stato di emergenza e danno la loro disponibilità ad intervenire. In attesa di una richiesta da parte della Protezione Civile, IW1BPZ, responsabile del ponte, segnala a tutti che questo stà funzionando a batterie e che quindi conviene utilizzarlo per lo stretto necessario in quanto potrebbe servire per le emergenze.
 
Intanto la situazione peggiora, ad Aosta, pochi telefoni funzionano ed è possibile chiamare solo numeri dello stesso distretto. I ponti della telefonia mobile non funzionano.
 
Giunge una chiamata sul ponte da IW1ECO Luigi, residente a Verrayes, il quale in portatile ci segnala che è riuscito ad abbandonare la casa con moglie e figli prima che venisse investita dalle acque. Ora è in comune dove si è ritrovato con altri sfollati. Poiché è l'unica persona dotata di radio e in grado di comunicare decide di spegnere il portatile per risparmiare le batterie nel caso vi fossero ulteriori emergenze, in realtà poi si farà sentire diverse volte nel corso della giornata per informaci sulla situazione ed per avere notizie.
 

Interviene I1ABT Bruno da Ivrea, il quale dopo averci segnalato che i radioamatori piemontesi hanno già attivato le sale COM di Torino ed Ivrea, ci richiede un quadro dell'attuale situazione. Fatto un rapido riassunto di quanto a nostra conoscenza segnaliamo a I1ABT che il ponte funziona a batterie, e avendo lui parecchie interferenze causate dal ripetitore di Pinerolo che successivamente verrà disattivato, lo invitiamo a restare in ascolto. Contestualmente IX1ESM attiva la sua stazione HF, e subito viene contattato dalla prefettura di Varese I2RGV e dalla Prefettura di Torino I1AGC con la richiesta di conoscere il nominativo dell'operatore che si trova presso la sala COM della Prefettura di Aosta perché hanno necessità di un contato immediato. Spieghiamo che non siamo ancora stati contattati e IW1BPZ, l'unico con il telefono funzionante, chiama la sede della Protezione Civile al numero 0165 238222 e dopo essersi qualificato segnala le richieste giunte dalle altre prefetture e la disponibilità ad attivare la stazione in brevissimo tempo.
 
La risposta è stata: Le faremo sapere.
 
Dalla sala COM del Dipartimento di Protezione Civile di Roma I0VOK Olga chiede come contattare la Protezione Civile e la Prefettura di Aosta. Spieghiamo che non siamo ancora stati chiamati ad attivare la sala COM e che comunque proveremo a telefonare nuovamente alla Protezione Civile per segnalare la richiesta e per riproporre la nostra disponibilità. Ci rispondono che la zona non è raggiungibile ed è meglio rimanere a casa. Non ci risulta che l'accesso alla sede della Protezione Civile abbia subito significative interruzioni.
 
Intanto giunge da IW1BPZ la notizia del ripristino dell'alimentazione al ponte radio R6; quanti erano all'ascolto intervengono dalla propria abitazione fornendo una situazione in tempo reale e riprende lo scambio di informazioni con i radioamatori di Ivrea.
 
Durante queste fasi ci viene richiesto nuovamente, dalle Prefetture e dal Dipartimento il motivo che ci impedisce l'attivazione della sala COM. Nel frattempo si sono attivati dalle proprie abitazioni IX1CYM Bruno di Aosta e IX1OAR di Saint Vincent sulla frequenza 7045; inizia una costante azione di raccolta notizie e relativa trasmissione sia a I0VOK che alle altre Prefetture, che continuerà nei giorni a seguire fino a fine emergenza.
 
Anche IX1CYM segnala telefonicamente, a fronte della richiesta della Prefettura di Torino, la necessità di stabilire un contatto con la Protezione Civile locale. La risposta è stata: "Ci faremo sentire se serve"
 
La notte viene trascorsa in allerta, non tutti riescono a dormire visto che sta ancora piovendo.
 
  a.. Lunedì 16 Ottobre 2000
 

Si riprende l'attività sia in HF che in VHF con questi radioamatori attivi:
 
I1AGT e IK1BAD da Torino, I1ABT e I1EGI da Ivrea, IW1BBQ da Verrès, IW1ERR da Brusson, IX1SLH da Ayas, IX1RPJ da Saint Pierre IX1IHR e IX1OAR da Saint Vincent, IX1OEA da Nus, IX1AQW da Quart, IX1OTS da S.Rhemy en Bosses, IX1KF Da Charvensod, IW1FMZ da Aymavilles, IW1CFU da Villeneuve IX1CYM, IW1BPZ, IW1FOZ, IX1ESM, IW1EGD, IX1EJZ, IX1ASQ, IW1APE.
 
  a.. Giorni successivi
 

Le operazioni continuano fino a martedì con la collaborazione di tutti gli OM.
 
Sempre martedì abbiamo trasmesso alla Protezione Civile, al Presidente della Regione ed al Sindaco di Aosta un FAX per conoscere la necessità o meno di continuare nelle operazioni, seppur da casa, o liberare gli OM e consentire loro di riversare la propria opera di volontariato su altri fronti.
 
Ad oggi non è pervenuta nessuna risposta.
 
Con la presente, desideriamo comunicare il nostro disagio per quanto accaduto ovvero per la mancanza di coinvolgimento presso la Sala COM e la conseguente mancanza di contatti diretti con la Protezione Civile e con le altre Organizzazioni.
 
Va rilevato che, nella sede della Protezione Civile è stata installata una postazione che ha permesso ad una emittente privata locale, la trasmissione in diretta durante tutto il periodo dell'emergenza.
 
I Radioamatori valdostani ribadiscono la loro disponibilità ad operare sia in condizioni di esercitazione che di effettiva necessità secondo quanto ritenuto opportuno dalle Autorità competenti. Ritengono altresì doveroso riuscire a stabilire un corretto e proficuo rapporto che produca efficaci risultati.
 
Ovviamente, se così non fosse o se la nostra prestazione non fosse ritenuta necessaria, sarà per noi cosa utile conoscere tale orientamento al fine di non impegnare inutilmente risorse di tempo ed economiche personali.
 
Vi saremo grati se riuscirete a collaborare con noi per la chiarificazione di quanto accaduto indicandoci i passi che riterrete opportuno realizzare.
 
 
Il Segretario della Sezione di Aosta
 
Giovanni Spinella (IX1ESM già IW1ERY)
 
 
Tanto per beffarci alla fine del mese siamo contattati dalla Protezione Civile per le prove di Sintonia.........ma se non venite ci fate un piacere!
 
Sucessivamente ci siamo presentati alla prova di sintonia fino al mese di Luglio 2002, qui accade il paradossale. Il responsabile della comunicazioni della P.C. (Colui che ci contatta per intenderci) è in ferie le prove si eseguono il sabato alle 12.30 locali, due nostri colleghi si presentano trovano gli apparati ma non i microfoni! Domandano al personale presente la chiave dell'armadio dove sono nascosti, questi si rifiutano di consegnarcela!? A questo punto si telefona al responsabile il quale convince il personale di cosegnarci i microfoni. Con gioia si riesce ad andare "on air".
 
Dimenticavo la stazione radio per le prove di sintonia si trova in un locale di servizio, nel quale sono installati Computer Stampanti ed altre aparecchiature con alimentatori switching, il rumore ci satura il ricevitore S 5 le stazioni corrispondenti si ricevono con difficoltà.
 
Alla fine delle prove i nostri eroi elencano il problema e volontariamente darebbero il loro contributo per sistemare anche l'impianto poichè non efficiente, per risposta ricevono un'altra domanda.... ma dovete propio venire?
 
Questi sono i rapporti con la Protezione Civile Valdostana.
 
Noi siamo solamente dei radioamatori, la radio non è un lavoro ma uno svago, ma se uniamo l'utile al dilettevole possiamo fare molto e lo abbiamo dimostrato più volte. Non intendiamo continuare ad avere rapporti in questo modo, possiamo fare le prove di sintonia dalla nostra sede, se ciò fosse possibile ed abbia un'utilità, se non altro la sezione si trova in una zona dove a differenza della sede della P.C. non rischiamo di rimanere allagati!
 
Attendo qualche commento
 
73 de IX1ESM
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COMMENTO
 
Volontariato addio?
 
Gli episodi di Aosta, di cui all'articolo che precede e ad esempio il fatto pubblicato sul Radiogiornale 68 della concessione da parte del Ministero delle Comunicazioni delle frequenze alla Protezione Civile, per esautorare così i radioamatori, indicano chiaramente che ad un sistema basato sul  volontariato, dalle grandi motivazioni sociali e quindi a costo zero, si è deciso di passare ad una struttura pesante e costosa e, aggiungiamo, temiamo priva si professionalità e di esperienza.

La quantità e l'entità dei rischi ai quali il territorio italiano è esposto (i gravi fatti e i tanti lutti di questi giorni lo testimoniano) ci impongono di smettere di chiudere gli occhi davanti a questa realtà inventandoci nuove strutture, senza esperienza, per sostituirle a quelle rodate e consolidate. In verità negli ultimi anni avevamo vissuto, in tutto il Paese, un lento ma progressivo risveglio della sensibilità dell'opinione pubblica e, soprattutto, degli amministratori a tutti i livelli, per l'urgenza delle questioni di protezione civile. Gruppi di volontariato erano nati un po' ovunque, spesso fortemente sostenuti dai Comuni e dalle Regioni. La stessa Comunità scientifica e tecnica nazionale era scesa in campo con decisione, affiancando gli amministratori nella progettazione di scelte intelligenti, compatibili con quegli «scenari di rischio» che per troppi anni erano stati nascosti, quasi rappresentassero un marchio di vergogna per il territorio. In questo ambito i Radioamatori hanno svolto un servizio volontario di prim'ordine riconosciuto da tutti anche all'estero!
 
Anche le strutture pubbliche di protezione civile erano cresciute in qualità, efficacia ed efficienza, fronteggiando emergenze gravissime e raccogliendo apprezzamenti e riconoscimenti anche a livello internazionale.

Il segno dl questo impegno nuovo era proprio il concorso di tutte le componenti del sistema non più in guerra tra loro -come troppe volte tra accaduto nel passato-, ma protese al raggiungimento di obiettivi comuni. E' innegabile che questo risultato abbia rappresentato la chiave di volta del nuovo modello di gestione delle emergenze e dell'avvio di strutturali, anche se ancora insufficienti, politiche di prevenzione dei rischi.

E' altrettanto innegabile che questo risultato sia stato reso possibile dall'impegno entusiasta ed alla forza attrattiva dell'uomo che, per quasi sette anni, ha guidato la macchina della protezione civile, giocando in prima persona, sempre e comunque, non rifiutando mai di offrire la propria faccia
all' opinione pubblica, non solo quando bisognava. ritirare premi e medaglie, ma anche e soprattutto, quando si trattava di fronteggiale i marosi delle polemiche, la disperazione di chi aveva perso tutto, la rabbia degli scampati. Franco Barberi ha rappresentato in quegli anni, un eccezionale polo attrattivo di forze e risorse. E' certo questione di forza di carattere e anche sì di coraggio personale. Ma non solo. La nuova fase della protezione civile ha funzionato soprattutto perché ha voluto e saputo coagulare attorno a sé, mondi un tempo divisi o distanti. Perché ha voluto chiamare ad operare e a dare il proprio contributo chiunque avesse qualcosa da dire di nuovo o di utile.
 
 Personalità altrettanto forti e significative hanno cooperato a questo progetto rivitalizzando strutture tecniche e corpi operativi. Ci ricorderemo tutti di quegli ufficiali dei Vigili del Fuoco "che accoglievano gli stremati profughi kosovari a poche centinaia di metri dal valico di Morini. Come ci ricorderemo dei giovani tecnici del Servizio Sismico Nazionale impegnati, insieme con migliaia di tecnici volontari giunti da tutta Italia, negli oltre 100.000 sopralluoghi di agibilità effettuati durante la crisi sismica dell'Umbria e delle Marche. Cosa resta oggi di tutto questo? L'Agenzia della
Protezione Civile, la struttura che avrebbe dovuto rendere «ordinario» ciò che di straordinario era stato fatto fino ad allora, è stata cancellata con un tratto di penna e non ce n'è ancora stata spiegata la ragione. Il Prof. Barberi è stato liquidato senza tanti complimenti, al punto che oggi viene «invitato a titolo personale» a seguire l'eruzione dell'Etna, o il terremoto del Molise. Lui che un anno fà, ancora una volta da solo e in mezzo alle polemiche fasulle e interessate seppe guidare la macchina della protezione civile in un operazione, di contenimento della colata lavica che fu, ancora una volta, un successo.
 
Chi pagherebbe il conto degli errori, dei ritardi causati da possibili inneficienze? Lo pagheremmo. come al solito, tutti noi, Un po' più esposti al rischio. Un po' più soli.Si sta tentando di sostituire la collaudata struttura basata anche sul volontariato. Con una costosa nuova istituzione tutta da collaudare.

E' il caso dei Radioamatori ai quali ancora nessuno "almeno ufficialmente" ha dato il benservito, ma gli episodi come quello di Aosta e ricordando ancora quanto precedentemente detto sulle decisioni del  Ministero delle Comunicazioni che ha già dato alla Protezione Civile numerose frequenze per l'emergenza, confermerebbe il timore che anche questo comparto verrà smantellato in silenzio per sostituirlo con una costosa struttura a tempo pieno, ma priva di esperienza.
 
Speriamo di sbagliarci, ma tutti gli indicatori di questa vicenda portata avanti senza i crismi
dell'ufficialità, confermano il nostro allarme. Ma le Associazioni, non hanno proprio nulla da dire in proposito, auspichiamo per tranquillizzare i radioamatori, o, nel caso peggiore per assumere le dovute iniziative qualora i fatti vadano proprio in una direzione negativa.
 
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Da: "ik2nbu" <ik2nbu@inwind.it>

   QRP SOTA
cambio della guardia
 
 
Cari Amici del QRP,
avrete notato che entrambi i Siti Web I QRP CLUB e SOTA sono in fase di trasferimento.
 
Nulla di preoccupante, è che a differenza di altre situazioni da mummie egiziane, all'interno del I QRP CLUB si stanno rinnovando incarichi e responsabilità gestionali e se un socio si fa da parte volontariamente, altri sono pronti a sostituirlo con il consueto entusiasmo, senza fratture e con un passaggio graduale delle consegne.
 
Nel Bollettino di Gennaio 2003, troverete quindi la mia lettera di dimissioni dall'incarico di Manager del I QRP CLUB ARI affidatomi a suo tempo dalla Sezione di Bergamo, e sarà l'inizio di una nuova gestione curata dagli amici di Montebelluna (TV), che stanno organizzando il loro sito Internet , forti della presenza attiva di diversi Soci del Club, primo fra tutti I3FFE Franz # 004.
Il sottoscritto non cambia rotta ma semplicemente lascia ad altri il timone, la mia attività per il QRP ed il SOTA restereanno quelle di sempre, con il saldatore sempre acceso e la voglia di andare in montagna con la radio nello zaino.
 
In allegato avete il nuovo WALKING20 MKII - 5 watt CW SSB a singola conversione 9 Mhz sul quale sto lavorando e che troverete nel Bollettino del I QRP CLUB A.R.I di Gennaio 2003, che segnerà il passaggio di gestione dal sottoscritto alla Sezione ARI di Montebelluna, cosa che potremo festeggiare a 3.000 metri su un ghiacciaio nel mese di Gennaio/Febbario prossimi con una speciale attivazione SOTA QRP , in zona 3.
 
Un ringraziamento alla Sezione ARI di Bergamo e sopratutto a coloro i quali mi hanno sostenuto, nonostante le mie posizioni controcorrente e scomode di chi fa QRP, sapendo vedere oltre le tessere di partito, e valorizzando il "fare" di chi ad essere un radioamatore vero non ha mai rinunciato, anche se questo comporta farsi dei nemici per restare uomini coerenti.
 
I migliori Auguri ai tutti Voi che avete sostenuto i nostri programmi e le iniziative in questi anni, con l'invito di continuare a farlo perchè come ho sempre affermato i valori del QRP e del Radiantismo genuino sono superiori alle debolezze di noi altri, compreso il sottroscritto, e poi sarò sempre QRV non dubitate !
 
73 ' de Ik2nbu Arnaldo Bollani
 
I QRP CLUB ARI # 001
Manager SOTA Italia
 
 
WALKING20 MKII - 5 watt CW SSB
a singola conversione 9 Mhz 
autocostruito da IK2NBU Arnaldo
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Da: "Franz" <falanga.f@jumpy.it>

 
I QRP CLUB
comunicato
 
Caro Paolo ti prego di inserire questa comunicazione sul Radiorgiornale. I ringraziamenti per questa tua attività non saranno mai troppi!
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A tutti i radioamatori che sono interessati all'uso delle basse potenze (QRP).
Abbiamo il piacere di comunicare a tutti gli amici che sono interessati all'uso delle basse potenze nei diversi modi di trasmissione, che il nuovo sito dell'I QRP CLUB si trasferisce dalla Sezione ARI di Bergamo alla Sezione ARI di Montebelluna. L'I QRP CLUB ringrazia la Sezione ARI di Bergamo per l'ospitalità che ha dato in questi anni al sito e ringrazia la Sezione ARI di Montebelluna per l'ospitalità concessagli. Il nuovo sito inizierà a funzionare dal 1° gennaio 2003 e sarà ospitato dal sito:
 
www.arimontebelluna.it
In tempo vi forniremo le coordinate esatte.
Chiunque vorrà avere informazioni sull'I QRP CLUB (si scrive senza lineette) può fin d'ora scriverci direttamente su info@arimontebelluna.it
Per intanto vi ringraziamo per aver letto questo messaggio.
 
72  73 de Franz I3FFE IQRP#4   IQRPManager della Sezione ARI di Montebelluna.
 
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Da: "Angelo Pacorig" <anpacor@libero.it>
 
INTEGRAL - ESA NEW SATELLITE
 
Il 17 Ottobre scorso dal Cosmodromo spaziale di Baikonur in Kazakhstan, alle ore 06:41 locali, è partito il nuovo satellite dell'ESA l'INTEGRAL ( International Gamma Ray Astrophysics Laboratory ) spinto dal missile russo Proton.
 
La sua missione:
1) Registrare, studiare i raggi gamma, analizzarli e spedire le informazioni a terra
2) Simultaneamente registrare i raggi X, analizzarli e spedire le informazioni a terra
3) Infine studiare la luce del Profondo Universo e fotografare il più possibile lontano e spedirle a terra   
 
I suoi dati:
1) Peso di 4,7 tonnellate al lancio, 5 metri di altezza, diametro di 3,7 metri
2) Pannelli solari lunghi 16 metri quando saranno aperti totalmente
3) 4 Strumenti per un totale di 2 tonellate
4) Orbita di 72 ore , da 10.000 / 153.000 km di altitudine con 51,3 gradi di inclinazione
5) Stazioni di controllo situate a Redu in Belgio ( ESA ), California ( NASA )
6) La durata della missione varia dai 2 ai 5  anni
 
Missile Proton:
1) 57 metri di altezza
2) 6 serbatoi di spinta
3) Peso totale 700 tonellate
4) Partito dal Cosmodromo di Baikonur nella Repubblica del Kazakhstan a 2.100 km da Mosca
 
I 13 Stati e le loro apparecchiature costruite e montate per l'INTEGRAL :
1) USA - Sensori Solari ADCOLE
2) U.K. - Controlli di altitudine
3) OLANDA - Pannelli Solari / Sensore Solare TDP / Equipaggiamenti test / Servizi Radio-satellitari d'Emergenza 
4) AUSTRIA - Equipaggiamenti Meccanici di Supporto
5) FRANCIA - Batterie di Supporto
6) SPAGNA - Trasponder / Controlli Termici / Software per coltrollo di Altitudine e Software di bordo
7) FINLANDIA - Software di valutazione generale
8) SVEZIA - Sistemi di separeazione ed antenne
9) DANIMARCA - Unità di distribuzione di potenza EMG
10) GERMANIA - Celle Solari
11) BELGIO - Unità di distribuzione di potenza AX1
12) SVIZZERA - Equipaggiamenti Meccanici di Supporto / Equipaggiamenti test / Strumentazione e macchinari vari
13) ITALIA - Unità dati / Controllo alla reazione termica 
 

La luce che noi vediamo con i nostri occhi non è altro che un tipo di radiazione energetica emanata dall'Infinito Universo.
Ma con un analizzatore di spettro elettromagnetico gli scienziati hanno visto che oltre alla semplice luce o radiazione energetica che vedono i nostri occhi, ci sono radio-onde, micro-onde, raggi infrarossi, luce visibile, luce ultra-violetta, raggi X, raggi gamma quindi con un NEW SATELLITE, possiamo o meglio potremo sapere e conoscere moltissime cose che per ora non abbiano mai saputo e conosciuto.
 
Angelo Pacorig - anpacor@libero.it
 
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Da: "IK2OFO" <rpirovano@tiscali.it>

 
Ponte ATV
 
Carissimi,
ho il piacere di annunciare l'istallazione di un nuovo ponte ATV posizionato in piemonte in JN34NO a 2000 mt di quota.
E' gia stato "visto" anche in lombardia e ora aspettiamo solo nuove stazioni attive in ATV dalla zona 1 e 2. La frequenza e' a 10458 e per l'ingresso 1240.000.
Scrivetemi per ulteriori info....
 
73 de IK2OFO Roberto.
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Favorisca la patente
 
       La Patente Europea del Computer, in inglese ECDL, (European Computer Driving Licence), è un certificato che attesta che il "patentato" è in grado di saper utilizzare le funzioni di base del computer e di capirne sommariamente il funzionamento. Molti Corsi di Formazione Professionale gratuiti organizzati da Province e Regioni preparano a sostenere gli esami per l'ECDL (wv'rw.rete.toscana.itlsettlorientlfp), corsi che vengono proposti anche in alcune scuole superiori. Si ottiene superando sette prove d'esame, di cui una teorica e sei pratiche. Per sostenere gli esami occorre acquistare, presso uno dei numerosi Test Center abilitati, il libretto di esame a 62 euro circa. Alle sessioni di valutazione si accede generalmente previa iscrizione al costo di 12,39 euro per ogni prova sostenuta. Gli esami possono essere dati secondo i propri ritmi e le proprie conoscenze, ma devono comunque essere tutti svolti entro tre anni dall'acquisto del libretto. lì programma degli esami è contenuto in un documento (detto Syllabus) che riporta ciò che bisogna
saper fare per superare gli esami. Le sette prove riguardano:
 
I.Concetti teorici di base (Basic concepts),
2.Gestione dei documenti (Files manangement),
3.Elaborazione testo (Word processing),
4.Fogli elettronici (Spreadsheets),
5.Basi di dati (Databases),
6.Presentazione (Presentation),
7.Reti informatiche (Information networks). I sei moduli pratici descritti possono essere riferiti all'uso di Windows, Word, Excei, Access, Powerpoint, Explorer e Outlook.
 
lì programma è comunque applicabile anche da chi utilizza altri prodotti quali StarOflice o, per la parte internet, Netscape e Eudora. In libreria sono disponibili libri che guidano lo studente al conseguimento dell'ECDL. Tra quelli appena usciti segnaliamo:
- Collana ECDL del la Apogeo (7 volumi)
· Le sette chiavi del personai computer, FRANCO ANGELI (con cd-rom)
- Patente Europea del Computer, SIMONE (2 volumi)
· Patente Europea del Computer, PETRINI.
 
Alcuni riferimenti on line:
- Elenco dei Test Center regione per regione: www.aicanet.it
- Programma degli esami: www.aìcanet.it/syììabus.htm
- La formazione a distanza della Regione Toscana: www.trio.it
- Libri: www.apogeonline.it; · In inglese: www.ecdl.com
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E' in arrivo la cometa del dilettante
 
Il 28 aprile sarà al massimo della visibilità nel nostro cielo la cometa Ikeya-Zhang, la
più luminosa dal passaggio della Hale-Bopp, cinque anni fa. Per vederla basterà
andare in campagna con un buon binocolo. La cometa deve il suo nome agli astronomi
dilettanti Kaoru Ikeya, giapponese, e Daqing Zhang, cinese, che l'hanno avvistata e
segnalata a un'ora e mezza l'uno dall'altro. Il signor Ikeya, 58 anni, il più famoso
astronomo dilettante giapponese, usa da 25 anni un telescopio fatto a mano con un
mezzo binocolo e una scatola.
 
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La sonda Cassini tra le onde dello spazio-tempo
 
Uno degli esperimenti più curiosi svolti dalla sonda Cassini della Nasa, in viaggio verso Saturno, riguarda le onde gravitazionali. Queste onde, non ancora osservate direttamente, sono piccole increspature nello spazio-tempo causate dai movimenti di corpi celesti molto massicci, come i buchi neri. Se una di queste onde attraverserà il Sistema solare, la Cassini subirà piccole variazioni di velocità che verrebbero rilevate studiando i cambiamenti di frequenza nelle comunicazioni radio tra la sonda e la Terra. John Armstrong, astronomo del Jet Propulsion Laboratory della Nasa: «Avevamo già provato a rilevare le onde con altri veicoli, ma solo la Cassini ha una strumentazione sufficientemente precisa».
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Un nuovo muro di Berlino per le comunicazioni digitali 
    Il povero Packet
    RISCHIA UNA BRUTTA FINE
   con la politica degli steccati
 
In Italia ebbe da subito un grande successo, con migliaia di operatori impegnati, centinaia di BBS e NODI e con la creazione di reti veloci che permettevano un forward in grandi quantità e in poco
tempo. ovviamente un mezzo di comunicazione così nuovo e così veloce permetteva anche di trattare argomenti, sempre inerenti il mondo dei radioamatori, ma riguardanti anche  della vita associativa, cosa del resto consentita, quando nella legge si parla di scambio di notizie che per la loro scarsa importanza non prevedono l'utilizzo dei mezzi di comunicazione pubblica , come la posta, o il telefono.

Ma questa libertà di comunicare e di commentare le azioni e i comportamenti di certi dirigenti,
decretò la guerra di questi dirigenti contro il packet stesso, di cui per "antipatia" non fu mai
richiesta la legalizzazione, facendo si che bbs, nodi, sysop e utenti operassero tutti nella più assoluta illegalità. Oggi. Finalmente il Packet è stato legalizzato assieme ai trasponder, ai link, all'atv, ecc ma certamente non grazie a quei dirigenti che avevano decretato la guerra alle trasmissioni digitali, ma a quelli di altra Associazione.
 
La guerra al Packet, oltre che sul piano della illegalità del mezzo, fu condotta anche utilizzando
alcuni sysop fedelissimi, che iniziarono a compiere una serie di provocazioni, ad offendere il
prossimo e a creare una serie di regole cervellotiche fatte ad uso e consumo degli ispiratori.
Naturalmente di questa "sensibilizzazione" di alcuni sysop ci sono ampie prove, uno di loro messo
oggi a tacere dalla Polizia Postale per le sue soperchierie, era ufficialmente il portavoce di un
massimo esponente.
 
Si cominciò col reject e con l'held contro alcuni "spiriti liberi" impedendo loro in pratica di
utilizzare il mezzo packet,  Si passò poi al turpiloquio e alle offese personali, arrivando infine alla
decisione di vietare l'uso dei messaggi personali, cosa che avviene in tutto il mondo, per fare del
packet italiano una sorta di repubblica popolare di triste memoria, come la Albania, la Romania,
ecc.
 
.Alcuni  sysop si trasformarono così in  detentori del potere assoluto, (ottenuto per volontà divina?),
attuando regole liberticide, contro i radioamatori, facendo finta di dimenticare che utilizzavano per
24 ore al giorno, frequenze che sono di tutti e non loro private, arrivando all'assurdo di non passare
il forward agli "antipatici" e agli eretici associativi..
 
Questo stato di cose, con grande soddisfazione di coloro che osteggiavano il Packet perché
permetteva ai radioamatori di dialogare tra loro, facendo anche critiche, ha determinato, via, via,
l'abbandono del Packet da parte di tantissimi veri radioamatori e oggi siamo arrivati al minimo
storico con la presenza in rete di migliaia di bollettini esteri, mentre quelli italiani, sempre degli
stessi 8 o 10 radioamatori, rappresentano una percentuale insignificante. Di fronte a questa crisi,
lucidamente voluta, anche moltissimi bbs e nodi sono stati chiusi, mentre i superstiti si sono ridotti
a polemizzare e a offendersi tra di loro in un ambito così penoso che diventa perfino tragico
parlarne.
 
Questa la situazione, che apparirebbe senza speranza, ma sono convinto, che proprio basandoci
sull'esperienza fatta, probabilmente sarebbe possibile rimettere in piedi una rete gestita da veri
radioamatori e non da scherani di questo, e di quello, e portare un contributo serio al progresso
della sperimentazione delle comunicazioni digitali. Purtroppo, già si profila all'orrizzonte la "mazzata" finale per questo povero Packet: l'ARI che aveva criticato la recente decisione del Ministero delle Comunicazioni di legalizzare anche i nodi e il packet, anche in strutture esterne al qth del sysop, ora vuole fare un censimento di bbs e nodi di soci ARI, con lo scopo dichiarato di creare una rete autonoma dell'associazione ed impedire così eventuali "contaminazioni" con messaggi di critica.
A parte il fatto che chi ha paura della critica, conferma che la critica stessa é veritiera e dopo aver tentato di metterla a tacere con un manipolo di squallidi personaggi che hanno quasi distrutto il Packet, ora vuol creare, attraverso una sorta di censimento di nodi ebbs, una rete autonoma solo per iscritti all'ARI.
Non ci sono parole, mi sembra inutile ogni commento: l'Italia sarà l'unico paese al mondo dove le comunicazioni tra radioamatori si vorrebbe che avvengano solo tra iscritti all'associazione. Gli altri? Ma smettano di fare i radioamatori, oppure si riiscrivano per compensare la grave emorragia di aderenti arrivati ormai al fondo del barile! Ma i radioamatori di tutto il mondo non dovrebbero essere affratellati dalla comune passione per la radio, senza steccati associativi, razziali, o divisioni di qualsiasi genere? Invece si vuol costruire un nuovo muro di Berlino, questa volta informatico, non tenendo conto che anche quel muro appartiene ormai al secolo scorso, al passato che non tornerà più ed é stato abbattuto per sempre! Ora si comprendono finalmente i motivi della rabbiosa ostilità verso il diritto del singolo radioamatore ad installare nodi e bbs, sostenendo presso il Ministero delle Comunicazioni, che dovrebbero essere pertinenza assoluta delle associazioni!
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Da: "i8KGZ Giovanni Grassini" <i8kgz@inwind.it>
 

   A.R.I. CAMPANIA
                                                
Eletto il Consiglio di Presidenza
del Comitato Regionale 2002-2005 
 
 
 
L'Assemblea Generale Straordinaria del Comitato Regionale della Campania, a seguito delle Elezioni, tenutesi Domenica 27 Ott. 2002, ha così votato per il Consiglio di Presidenza e, per la qual cosa, sono stati proclamati eletti, per il triennio 2002/2005, i soci:   
 
1.       Giovanni  Grassini  I8KGZ  Presidente del Consiglio Regionale Campania, eletto                all'unanimità. 
 
2.       Liborio D'Avino I8LWL Vice Presidente Esecutivo
 
3.       Ermanno Esposito IK8UDD Vice Presidente Organizzativo
 
4.       Giuseppe Pacifico IK8WCQ Tesoriere
 
5.       Orlando Balisciano IZ8DDG Segretario (di nomina Presidenziale)   
 
Per il Collegio Sindacale sono stati eletti Sindaci effettivi:
 
Gennaro Rocco IK8LPW, Pio D'Ambrosio IW8CKZ e Benito Trincone I8TWB.
 
Le comunicazioni dovranno essere inoltrate al Presidente Giovanni Grassini al Viale Augusto 122  80125 Napoli  tel. 081 2395488 cell. 3384601160  e-mail  i8kgz@inwind.it   
 
Si coglie l'occasione per porgere distinti Saluti
 
Napoli, 30 ottobre 2002
 
                                              Il Presidente del C. R. C.
                                              Giovanni Grassini I8KGZ
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Da: <i6woa@libero.it>
 
 
CISAR MARCHE
un nuovo sito dedicato
al Trasponder Nazionale
 
Caro Paolo,
volevo portare alla tua conoscenza e alla conoscenza dei radioamatori che volessero consultarlo, l'entrata in funzione del nuovo sito del Cisar Marche, dedicato interamente al Trasponder Nazionale con le esatte frequenze di tutti i ripetitori  con spazi dedicati per ogni regione.
Vedendo in giro che ci sono vari elenchi, ma che contengono molti errori,ho creduto opportuno diffondere questa informazione.Quindi il nuovo indirizzo :http://www.cisarmarche.it
 
 
Cordili saluti
Mario i6woa
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Da Italo Crivellotto ik3umz@libero.it
 
Interessanti novità
al 21° Meeting "Alpe Adria"
 
 
Ciao Paolo Ti invio una piccola relazione del 31° meetin alpe adria di domenica 17/11/02 , e complimenti per il radiogiornale
 
Il 17/11/02 ,domenica, sono andato al 31° meeting Alpe-Adria svoltosi nello stupendo castello di Udine.
Fra i lavori presentati dai competenti relatori che sono l'orgolio di noi radioamatori; basta fare alcuni nomi: Matjaz Vidmar S53MV, Vittorio Moretti I4IRO , Nico Palermo iv3NWV , mi ha colpito , io che sono QRPista il trasmettitore SSB CW completamente digitale a sintonia continua completamente INVENTATO da NICO PALERMO IV3NWV e INCREDIBILMENTE con solo 2 integrati e con caratteristiche che fanno impallidire le porcherie made in JA.
Basti pensare che la banda indesiderata è a -70db e la portante è inesistente.
La potenza di uscita varia da 0.1W a 10W selezionabili con un tasto
Naturalmente sarà messo in vendita come KIT.
Complimenti al NICO per il suo MADE IN ITALY ; che so io è il primo progetto di questo genere.
Io ne ho prenotato subito uno!
Bravo Nico hai superato tutti ( usa, uk,ja ).
Per saperne di più :
 
www.microtelecom,it/digimit
P.S.
Non ditelo in giro.....ma stà pensando di costruire il RX , naturalmente digitale!
 
73 de IK3UMZ  (qrp virum nobilitat)
 
Alcune foto del tx digitale MADE IN ITALY
  
I relatori  del 31° miting Ape Adria
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Da: "Salvatore I0SJC" <salcar@tiscali.it>
 
A.R.I.  Il Comitato  Regionale Lazio
accusato di inadempienze dall'ex Presidente della Sezione ARI di Ostia che apre un sito Internet con tutta la documentazione  dell'incresciosa  vicenda
 
 

" Carissimo Paolo, ho visto la denuncia comparsa sul Radiogiornale 69 da parte del "Genzano Bullettin", e vorrei associarmi alla denuncia sulle irregolarità che si verificano all'interno del Comitato Regionale Lazio. A quelle irregolarità si aggiungono altre verificatesi nel gestire (meglio: NON gestire) la controversia sorta nella sezione ARI di Ostia. Ho raccolto tutta la documentazione su un sito Internet:
 
http://web.tiscali.it/Ariostia/SJC
 
Approfitto per segnalarti l'altro sito che mi sono divertito a mettere su Internet, tanto per passatempo e che definisco comunque sperimentale:
 
http://web.tiscali.it/I0SJC/i0sjc
 
Cordiali saluti a te ed a tutti i tuoi lettori,
Salvatore I0SJC, ex Presidente Sezione di Ostia.
 
P.S. Complimenti per il tuo Radiogiornale e per il tuo impegno. Attendo il suo arrivo sempre con molto piacere"
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Da: "francesco mazzola" <mafra54@libero.it>
 
ARI Taranto
la festa dei 90 anni
di I7MZN Stefano Mazzola INORC DOC

 La festa di compleanno del 2002 in occasione dei miei.......primi 90 anni presso la sede A.R.I. di Taranto.
 

Il gruppo INORC visita l'aula "Trasmissione" di Mariscuola dove I7MZN è stato per numerosi anni istruttore per gli allievi Sottufficiali e per i Sottufficiali dei corsi di perfezionamento.
 
Ciao Franco I K 7 XGC.
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Da IN3FDC Carmelo Francesconi in3fdc@tiscali.it
 
 
IL GENIO DIVINATORE DI A. VOLTA
NELLA COMMOSSA RIEVOCAZIONE DI GUGLIELMO MARCONI
 

In questo storico Campidoglio dove nei secoli tante celebrazioni avvennero di vittorie nelle armi e di trionfi nelle arti e nelle lettere, nessuna commemorazione nel campo della scienza è mai avvenuta più grande e più degna di quella che oggi si compie. In questo tempio della civiltà il nostro pénsiero si eleva, la nostra fro e si -incLina alla memoria di Alessandro Volta, di questo Grande che n&la storia apparirà sempre fra coloro che debbono definirsi «forze della natura».

Oggi Volta rivive qui tra noi; gli uomini veramente grandi come Volta assumono nella storia, anche dopo la loro scomparsa, una personalità quasi fisica che non muore. mai. E' una immortalità naturale che acquista chi ha beneficiato I'umanità.
 
Per la degna celebrazione di Volta io vorrei avere la parola alata di un poeta perchè la vita e 1' opera di Volta ispirano non solo un' ammirazione infinita, ma anche una grande poesia.
 

Ammirazione e poesia.
 
Quale argomento, infatti più suggestivo e più grandioso di quello rappresentato dalle successive trasformazioni ed applicazioni della corrente elettrica creata dal grande Comasco. Quale argomento più grandioso di quello rappresentato dalle molteplici applicazioni dell'elettricità, che oggi servono al trasporto dell' energia, alla trasmissione del pensiero, alla trasmissione della parola, a quella delle immagini, allo sviluppo della luce, del calore, alle trasformazioni chimiche, alla cura degli ammalati e al rigoglio dei campi.
 
Le successive applicazioni dell' elettrotecnica, sviluppate dopo 1' invenzione di Volta, hanno innalzato I' uomo, hanno reso le manifestazioni dell' opera sua pari quasi a quelle meravigliose della natura. E perciò bene a ragione Volta è stato chiamato. "Emulo della natura!.
Ricordando gli episodi più salienti della sua vita, vorrei riportarlo per un istante qui, vivente, fra noi perchè la sua figura rimanesse sempre incisa nella nostra memoria e perchè il suo spirito gioisse di questo grande reverente omaggio che a Roma, nella capitale della sua patria, alla presenza dei grandi fisici del Mondo, e del Governo d' ltàlia, viene oggi reso a Lui.
Nella sua città natia, a Como, si sono ora recati in religioso pellegrinaggio illustri fisici provenienti dall'America, dall' Inghilterra, dalla Francia, dalla Germania e da molte altre Nazioni. Alcuni di essi hanno attraversato 1' Oceano per venire a celebrare il nostro Inventore nella sua Patria.
 
Giovinezza calma.
 
Questo è un atto di magnifica riconoscenza umana degna della grandezza di animo dei personaggi qui intervenuti da lontani paesi. Ed io a nome di tutti gli elettrotecnici italiani esprimo loro la nostra più profonda riconoscenza.
Voi avete visto la modesta casa di Como dove nacque Alessandro Volta il 18 febbraio 1745. Voi avete visto il panorama paradisiaco nella cui contemplazione Volta ha trovato quella serenità di spirito che è necessaria al genio umano per carpire segreti alla natura. In quella calma sublime Volta trascorse gran parte della sua giovinezza.
Parlerò brevemente della vita di Volta prima di tentare di fare la sintesi della meravigliosa opera sua.
Volta crebbe sano e forte. Svelò presto il suo vivace carattere e si dimostrò dapprima un po' distratto negli studi, solo ansioso di contemplarè in silenzio le bellezze della natura e sopratutto le cascate cqua, quasi presentisse che nella forza idraulica la sua invenzione avrebbe trovato il maggiore ausilio per i futuri sviluppi delle sue grandi applicazioni. Si racconta che un giorno a Monteverde poco mancò che Volta affogasse in una fonte ove era caduto distratto dalle sue osservazioni e dalle sue indagini.

All' età di 23 anni egli dimostrò subito una pronta concezione dei fenomeni elettrici della natura, che riferì alle leggi di Newton. Egli aveva allora assunto il suo completo sviluppo fisico, era alto di persona, aveva un aspetto distratto, un portamento senza pretese, qu4 portamento un. po' dinoccolato dei nostri forti Lombardi.
Egli si dedicò allora all' insegnamento come sopraintendente delle scuole dì Como. I suoi primi studi sui fenomeni elettrici lo indussero a scrivere importanti memorie che egli comunicò ai più noti fisici di Londra e di Parigi. Molti anni prima dell' invenzione della pila, Volta era già noto all' estero; a. 31 anni egli fu eletto socio onorario della Società di Fisica di Zurigo e a 32 anni fu nominato Professore di fisica alI' Università di Pavia.
 

Spiritò irrequieto.
 
E' caratteris!ico in Volta, come in altri grandi italiani, 1' amore al movimento, il desiderio di portare anche in lontani paesi il beneficio della loro genialità. E' caratteristico in Volta I istintivo desiderio di conoscere personalmente gli uomini più illustri del tempo, nella scienza, nella filosofia, nella letteratura. Così malgrado i disagi, la lentezza dei viaggi a quell'epoca, Volta all'età di 32 anni si recò in Svizzera e in Germania. A Ginevra fu ricevuto da Voltaire che gli parlò a lungo in italiano. Egli conobbe in seguito Watt, Laplace, Lavoisier, Lagrange e molti altri illustri fisici scienziati.
Dopo essere stato a Firenze, intraprese a 36 anni, un nuovo e lungo viaggio in Svizzera, in Germania, nel Belgio eell' Olanda, in Francia1 in Inghilterra.
A Parigi ebbe grande successo non solo come scienziato ed inventore, ma anche come uomo affascinante, di una
conversazione affabile, interessante e gioviale. Stringe cordiali relazioni con i maggiori scienziati francesi del tempo, ed entrò
anche in grazia delle più brillanti dame dì Parigi quali Madame di Nateuil figlia di Lenoir, generale di Parigi e della
celeberrima baronessa Anna Luigia De StaèSl.
Nel maggio del 1782 Volta attraversò per la prima volta la Manica per recarsi a Londra invitato da quella Società Reale delle
Scienze.
Dopo aver percorso I' Inghilterra in lungo e in largo, si reco a Vienna dove nell' estate 1784 fu ricevuto cordialmente dall'
Imperatore Giuseppe I che volle facilitargli il viaggio anche a Berlino.
Rientrato dall' estero, Volta riprese nel  1785 i' insegnamento all' Università di Pavia. Ma la vita sedentaria non era adatta per
lui; le sue scoperte, i suoi studi lo rendevano irrequieto e così dopo due anni egli ritornò in Svizzera scalanc,o a piedi il
Sempione. Dopo aver viaggiato per un anno, ritornò all' Università di Pavia ed iniziò la sua corrispondenza con Galvani del quale
rettificò la teoria sulla elettricità animale.
All' età di 49 anni egli si sposò e riprese per qualche tempo la tranquilla vita di professore all' Università di Pavia.
Il 15 maggio 1796 egli si incontrò per la prima volta con Napoleone a Milano dal quale, nel 1600, dopo I'
invenzione della pila elettrica, fu invitato a Parigi.
 

Le relazioni con Napoleone.
 
Le cordialissime relazioni che corsero fra Volta e Napoleone, meritano uno speciale rilievo. Napoleone con la sua
geniale prontezza intui subito tutta la grande importanza dell' invenzione di Volta; egli anzi fu talmente
affascinato da Volta da presagire il grande avvenire dell' elettricità sino al punto da non prendere nella dovuta
considerazione la prima macchina a vapore Watt.
Napoleone, che ambiva di imporre al mondo la sua volontà col dominio della forza fisica, si sentiva affascinato da
Volta che disponeva di una nuova forza misteriosa. Napoleone abituato alle distruzioni della guerta, vedeva in
Volta I' esponente di una forza ricostruttrice. Egli voleva assistere personalmente alle varie conferenze e
dimostrazioni date da Volta àll' lstitùto Nazionalé di Parigi.                   e
Napoleone onorò in molti modi il nostro grande inventore, assegnandogli medaglie d' oro, cospicui premi e
conferendogli infine la nomina a senatore ed il titolo di Conte.
All' età di 60 anni Volta fu nuovamente a Pavia professore dell' Università e ricevette la visita di Napoleone al
quale espresse il desiderio di ritirarsi dall' insegnamento; ma Napoleone gli rispose:
Un bravo soldato deve morire sul campo».
ColI' entrata degli austriaci a Milano nel 1814, Volta ebbe un breve periodo di amarezze, ma poi gli stèssi avstriaci
ne riconobbero i grandi meriti e poìchè Volta era non solo scienziato, ma anche scrittore e filosofo, fu nominato dal
Governo aust?iaco direttore dell' Istituto filosofico dell' Università di Pavia.
All' età di 74 anni Volta si ritirò a vita privata, riprendendo la contemplazione, come nella sua prima giovinezza,
del Lago di C9mo sino al giorno in cui il suo spirito intraprese la sua nuova vita di pace e di gloria imperitura.
Ecco il riassunto della vita di Volta, vita di studio, di indagini, di azione e della ricerca del vero.
Ed ora, senza ripetere quanto è stato degnamente detto a Como sull' opera di Volta da illustri nostri colleghi d'
Italia e di altre grandi Nazioni, io tenterò di fare una breve sintesi delle sue più importanti invenzioni e del suo
lavoro meraviglioso.
A far comprendere tutta 1' importanza dell' opera di Volta ènecessario riassumere brevemente quanto era stato
fatto durante il lungo periodo di molti secoli, nel campo dell' elettricità prima di Lui. L'o usato la parola
«brevemente)> percliè in realtà non vi è molto da ricordare.
 

L' elettricità attraverso i secoli.
 
Durante circa 24 secoli dalla conoscenza rudimentale dei primi fenomeni elettrici, il campo dell' elettrotecnica
rimase quasi ermeticamente chiuso con tutti i suoi benefici, all' umanità.
Talete 600 anni avanti Cristo notò e descrisse la proprietà delI' ambra strofinata e solo 20 secoli dopo, il dott.
Gilbert di Colchester riprese in esame quei fenomeni adoperando per la prima volta il termine dalla « forza
elettrica ». Successivamente il Cuarricke creò la prima macchina elettrostatica; il grande Newton per quanto non si
occupasse di esperienze elettriche potè tuttayia dimostrare che le forze elettriche si manifestavano non solo nell'
aria, ma anche attraverso il vetro ed altri corpi; il Cray scoprì la conduzionn. elettrica, il Du ~ay dimostrò I'
esistenza dei due stati elettrici opposti, il Van Kleist e Von Musschenbruck quasi contemporaneamente
inventarono la cosidetta bottiglia di Levda ed infine Beniamino Eraniclin eseguì nel 1752 le memorabili esperienze
che provarono I' identità del lampo della folgore e dell' elettricità che lo condussero all' invenzione del
parafulmine. Tale trra lo stato, nelle linee generali, delle cognizioni umane sull' elettricità quando nel 1763 Volta
inizio i suoi studi sui fenomeni elettrici.
 

I cinque periodi dell' attività voltiana.
 
Una mente grande come la sua doveva necessariamente subire iL fascino potente di fenomeni così svariati ed in
tanta misura sempre inesplicabile. Lo studio coordinato di questi fenomeni da parte d{Volta, lo indusse ad iniziare
quella nuova era di coscienza e di civiltà che èstata creata dalla corrente elettrica.
L' attività scientifica del Volta può dividersi in cinque periodi:
Il primo periodo comprende la scoperta dd metàno1 che lo condusse poi alla
invenzione della sua pistola e dell' eudiometro. Durante
tale periodo egli pubblicò le sue due prime memorie sulla forza elettrica
e sui coibenti nelle quali si trovano le prime radici di successive teorie
e future scoperte.
Il secondo periodo comprende l' esatta concezione del condensatore e I'
invenzione dell' elettroforo che ha dato alla fisica il progenitore di tutte le macchine elettrostatiche a
moltiplicazione di cariche per induzione.
Di questo periodo è anche la famosa lettera in cui Volta annunzia 1' invenzione della pistola elettrica e
parla della possibilità di farla sparare a Milano mediante una linea unifilare tra Como e Milano con la scarica di
una bottiglia di Leida a Como e ritorno della corrente a mezzo del Naviglio e del Lago di Como. Osservando il
disegno originale di Volta, si vede in esso 1' idea della prima linea telegrafica o di trasporto di energia a distanza.
Questo secondo periodo è notevole ~tre che per gli studi aerologici anche per la precisazione dei concetti di
capacità, di tensione e di quantità di elettricità. Durante questo periodo Volta definisce per la prima volta il
concetto di potenziale elettrico onde bene a ragione si è dato il termine di « Volt >1 all' unità di forza
elettromotrice.
 

Le fondamenta dell' elettrostatica.
 
lì terzo periodo comprende il tempo intercorso fra gli studi suI condensatore e le prime esperienze
galvaniche (1792>. In questo periodo il Volta sviluppò specialmente la meteorologia elettrica e diede il massimo
impulso alla elettrometria. EgJi nel 1782 per primo tarò in gradi equivalenti un quadrante-elettrometro di Henley e
per primo usò esattamente questo apparecchio per la misura del potenziale del conduttore trasformandolo in un
vero elettrometro. Nello stesso periodo egli segnò una tappa nel perfezionamento degli istrumenti elettrici
inventando I' elettroscopio-condensatore che moltiplicò enormemente la sensibilità di uno qualunque 4egli
elettroscopi già noti.
Il contributo che Volta diede in queI tempo alla meteorologia elettrica, fu
notevolissimo; egli scoprì allora la conduttività delle fiamme e la produzione di elettricità per evaporazione.
In questo periodo, si può dire che il Volta gettò le fondamenta di tutta la
moderna elettrostatica.
Il quarto periodo comprende il tempo dedicato da Volta alla famosa polemica galvanica e si chiude con la grande
invenzione della pila (1799-1800). In questo periodo il Volta, dopo aver enunciato le sue teorie del contatto e la sua
legge delle tensioni, dopo otto anni di rigorose ricerche, giunse alla invenzione della classica pila a colonna e di
quella a corona di tazze. Da questa invenzione data la produzione della corrente elettrica continua.
Le moderne teorie elettroniche sembrano confermare pienamente le teorie espresse dal Volta. I moderni sistemi di
misura, come ha dimostrato di recente il prof. Corbino, ci dicono che I' opera di Volta sulla teoria del contatto
appare così illuminata da una intuizione geniale e divinatrice.
Il quinto periodo comprende le ultime grandi manifestazioni della geniale inesauribile attività di Volta nel vulgare,
nell' approfondire la teoria della pila, nel variarne la forma1 nel ripetere le prime applicazioni all' elettrolisi e
dell' incandescenza dei metalli.
Egli scrisse infine la sua poderosa memoria sulla identità del fluido elettrico del Galvani, memoria che chiuse
degnamente il ciclo incominciato col <~ De vi attractìva>i e che per lungo tempo fu attribuita erroneamente al suo
successore il Configliacchi (1777-1844) come è stato documentato dalle ricerche storiche e scientifiche dell'
eminente sacerdote Achille Ratti ora 5. S. Pio Xl.
Da questo quadro riassuntivo risulta che I' opera del Volta sarebbe
~ stata già grandiosa di per se stessa anche senza I' invenzione della ~~la 'vIa con la
invenzione della pila ch' egli chiamò apparato elettro-motore, e con la creazione del primo circuito elettrico a
corrente continua, Volta ha assunto il diritto alla gloriosa paternità dell' elettro-dinamica.
La interruzione e la variazione della corrente continua, hanno rivelato, in seguito, quei nuovi fenomeni che hanno
indotto Ampère1 Faraday, Maxdell e Hertz, a creare quelle meravigliose scoperte e quelle magistrali teorie che ci
hanno dato I' induzione elettromagnetica a corrente alternata, le oscillazioni elettriche e le onde elettriche.
 

Il mistero che non si rivela.
 
Ed qggi 1' applicazione delle onde elettriche ci ha riportato allo skidio dell' elettricità libera negli spazi, dove la
nostra mente nuovamente si sperde obbligandoci a riconoscere la nostra meschina ambizione di fronte ai grandi
misteri della natura, pbbligandoci a confessare che ancora oggi noi non sappiamo che cosa veramente sia I'
elettricità.
A questo proposito a me piace qui ricordare la geniale risposta data dal nostro grande Galileo Ferraris, 1' inventore
del motore a campo ?otante, ad una fanciulla che gli aveva chiesto la definizione della elettricità
<(A te, o fanciulla colta e gentile, che amabilmente mi domandi che cosa sia i' elettricità, posso rispondere: Essa
non è soltanto I' agente pauroso che rompendo talora la compagine dell' atmosfera ti sgomenta col fragore della
folgore, ma eziandio I' agente vivificatore che tramanda dal sole alla terra, con la luce ed il calore la magia dei
colori e I' alito della vita, quello che partecipa al tuo cuore il palpito di uno sguardo e di un sorriso >).
Con questa poetica definizione dell' elettricità, che, per quanto sia una forza tuttora inesplicabile, il Genio di Volta
ha saputo produrre, guidare e controllare a beneficio dell' umanità, il mio pensiero si arresta al mesto ricordo che
in questo anno ricorre il centenario della morte di Lui.
Il 5 marzo 1827 lo spirito di Volta si staccava dal suo corpo che era stato forte e tenace. Lo spirito di Volta si
elevava cristianamente al bacio di Dio nella cui fede visse e morì credente.
Nello sviluppo della invenzione di Volta, si sono raccolti scienziati di tutto il mondo, di cui qui abbiamo una
rappresentanza vivente dedita ad aggiungere nuove opere e nuove meraviglie per il sempre crescente triQnfo della
scienza, per le nuove rivelazioni dei segreti della natura.
Il fremito che oggi invade fl popolo italiano conscio della sua grandezza e del suo destino è arra della nostra fede
di essere degni connazionali di quel Grande.
 
 
IN3FDC Carmelo Francesconi
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Da: "Ruggero BILLERI" <3383107282@tim.it>
 

TEMPORIZZATORE A VALVOLE

Temporizzatore in circuito a multivibratoire con tubo e. 6SNT GT
Data: mercoledì 13 novembre 2002 15.24


200 v.c.c.........R1.........(2P)          (5P)..............200 v.c.c.

A..(5P).............C1.........(1G)         (4G).....C2........A..(2P).
                                                                 I...R3....massa....

massa..............R2.........(3K)          (6K)......RL... massa....

massa.............................(7F            8F)...........6,3v.c.a.

LEGGENDA la cifra e la lettera fra parentesi indicano rispettivamente il n. del piedino dello zoccolo del tubo e.dove si deve effettuare la connessione, la lettera indica l'elettrodo di appartenenza del tubo e.R1=resistenza di placca valore 100 KOhm (5P) connettere direttamente alla tensione anodica 200 v
C1=connettere da (1G) a (5P) valore 100 Kpf 300 v.l.
C2=connettere da (4G) a (2P) valore 250 Kpf 300 v.l.
R3=potenziometro connettere da (G4) a massa valore
1M Ohm centrale potenziometro connetterlo a massa.
R2=resistenza di catodo connessa da (K3) a massa valore 2 K Ohm.
RL= rele 12 v.c.c. resistenza ommica 200-300 Ohm
connesso da (K6) a massa
(F7 filamento del tubo e. connettere a massa
F8) filamento del tubo connettere a 6,3 v.c.a.
Questo circuito a multivibratore funziona in virtu' della carica e della scarica del condensatore C2 che porta a condurre e non condurre la corrente anodica della seconda sezione del doppio triodo 6SN7 GT.
Per variare il tempo di attrazione dell'ancoretta del rele' agire sul potenziometro R3.

Visto i pochi componenti occorenti per realizzare questo temporizzatore c'e' da meravigliarsi che la moderna tecnologia per realizzare lo stesso temprizzatore fa uso di un circuito integrato il 955 che ha al suo interno piu' di 30 transistor e numerose resistenze facendo uso inoltre di molti altri componenti esterni quando lo stesso viene realizzato.

Senza dubbio la moderna tecnologia difetta di semplicita' circuitale.

Caro Paolo ti invio  l'articolo inerente il temporizzatore realizzato in circuito a multivibratore
con il doppio triodo 6SN7 GT.
Cordiali saluti a tutti i lettori del Radiogiornale
Da IK8JZK Ruggero Napoli su    3383107282@tim.it
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Da: "Umberto Molteni" <umberto.molteni@virgilio.it>
 

: Storia di Ampère

ANDRÉ-MARIE AMPÈRE *

La Vita dolorosa di un uomo dal grande cuore

André-Marie Ampère è nato a Lione il 20 gennaio 1775 in una casa nel lungo Saint-Antoine nella
parrocchia di Saint Nizier. Suo padre, Jean-Jacques, negoziante e poi giudice di pace e ufficiale di
polizia del cantone della Halle aux Blés, aveva contratto matrimonio, nel 1771 con Jeanne Desutières-
Sarcey. Alla vigilia del loro matrimonio, aveva acquistato a Poleymieux-au-Mont d'Or, ad una ventina di
chilometri a nord di Lione, un podere che comprendeva una casa padronale e una fattoria attigua, dove
il piccolo André trascorse la sua infanzia e adolescenza fino al 1787 (1).

Suo padre, fervente discepolo di Jean-Jacques Rousseau, si ispirò all'Émile per istruire senza
costringimento suo figlio, che mai andò a scuola (2). Egli gli insegnò il latino. Dall'età di tredici anni, il
giovane Ampère si appassionò alle matematiche e compose un trattato sulle sezioni coniche (3)
seguendo la sua sola ispirazione. L'abate Daburon, amico di suo padre, colpito da questa precocità gli
impartì delle nozioni di calcoli differenziale e integrale.

Dotato di una straordinaria memoria, Ampère studiò in ordine alfabetico la Grande Enciclopedia di
Diderot e d'Alembert, di cui si ricordava ancora interi capitoli anche in età avanzata. Era un vorace
divoratore di libri (4).

Nel 1793, la famiglia Ampère venne impietosamente colpita dalla tragica morte del capofamiglia. La
città di Lione accusata di federalismo, fu assediata dalle truppe della "Convention nationale", presa e
condannata a perdere il suo nome per diventare "Ville affranchie". Come tanti altri suoi cittadini, Jean-
Jacques Ampère che aveva continuato a esercitare le sue funzioni durante l'assedio, fu condannato
alla pena capitale e giustiziato il 25 novembre dello stesso anno (5).

Due giorni prima della sua esecuzione, aveva potuto scrivere a sua moglie un'ammirevole lettera dalla
quale è stata rilevata la seguente frase: "Quanto a mio figlio, non v'è nulla che io non possa attendere
da lui" (6).

Dopo un anno di prostrazione in cui la sua intelligenza sembrava svanire, il diciannovenne Ampère
compose degli epici poemi e delle tragedie (7).

Egli incontrò una giovane fanciulla "dai capelli d'oro e dagli occhi azzurri" , Julie Carron, che abitava
Saint-Germain, vicino a Poleymieux che divenne sua consorte il 6 agosto 1799. Un anno dopo nasceva
il loro figlio Jean-Jacques-Antoine che doveva lasciare un celebre nome nel campo della letteratura e
della storia.

Nel 1802, Ampère che aveva iniziato a guadagnare la sua vita, a Lione, impartendo lezioni di
matematica, di fisica e di chimica, ottiene una cattedra di professore alla École Centrale di Bourg-en-
Bresse (8).

Pubblica allora la sua prima importante Memoria "Considérations sur la théorie mathématique du jeu",
che dimostrava, così egli diceva, che la passione al gioco conduce, coloro che vi si abbandonano, ad
una inevitabile rovina (9).

Si incomincia ora a notarlo nelle sfere di illustri scienziati e gli si offre una cattedra di professore al
nuovo Liceo di Lione (10).

Ritornato nella sua città natale, nel 1803, Ampère è nuovamente crudelmente colpito dal fato con la
morte della sua giovane sposa, minata da una lunga malattia. Sconvolto da questa nuova tragedia,
lascia la regione lionnese per Parigi e diventa ripetitore alla École Polytechnique. A trenta e tre anni, è
nominato Ispettore Generale dell'Università (11).

Nel 1809, insegna l'Analisi Matematica nella suddetta scuola politecnica. Nel 1814, entra
nell'Accademia delle Scienze nella sezione di Geometria.

Un secondo sfortunato sposalizio, seguito quasi subito da una separazione, gli da una bambina, Albine.
La vita sentimentale di Ampère termina con il sogno di una terza unione con una giovane ragazza che
egli chiamava "La constante amitié", secondo una celebre incisione, "sogno senza domani". Da allora
Ampère si consacra totalmente alla Scienza.

Ecco cosa disse il filosofo spiritualista francese, Paul Janet: "Ampère, fu un uomo semplice, con i suoi
amori, ed i suoi dolori, le sue alternanze di dubbi religiosi e di profonda fede (12), il suo ardore nel
lavoro ed i suoi scoraggiamenti, e in primo luogo la sua appassionata ricerca del vero che si riassume
nel disperato grido indirizzato al suo amico Bredin: Io non trovo che delle verità, insegnami la Verità".

È membro della Légion d'Honneur, membro di numerose società scientifiche (13) il grande Ampère,
logorato dal lavoro, termina, a 61 anni, la sua vita terrena a Marsiglia il 10 giugno 1836 durante
un'ispezione universitaria.

Venne inumato quasi nell'indifferenza. È nel 1869, che degli amici di suo figlio, trasportarono i suoi resti
a Parigi, per lasciare riposare in un'unica tomba, nel cimitero di Montmartre, André-Marie Ampère e suo
figlio Jean-Jacques deceduto nel 1864 senza lasciare alcuna discendenza.

Nel 1927, il vecchio podere fu messo in vendita e nel 1928, due generosi fratelli Americani, Hernand e
Sosthenes Behn lo acquistarono e ne fecero dono alla Société Française des Électriciens (14). Nel
1930 fu fondato la Société des Amis d'André-Marie Ampère, incaricata di restaurare e realizzare il
museo, inaugurato il 1° luglio 1931.


L'Opera di André-Marie Ampère

L'Opera di Ampère è importante in numerose discipline. In chimica, ebbe viste profonde sulla
costituzione atomica della materia. Nel 1809, Gay-Lussac aveva osservato che le sostanze gassose si
combinano con dei valori sempre semplici dei loro rapporti di volume. Ampère ne dedusse che il
numero delle molecole in un eguale volume di gas era costante, per qualsiasi tipo di gas (1814).
Analoghe considerazioni erano già state formulate nel 1811 dallo scienziato italiano Amedeo Avogadro.
È la Legge Avogadro-Ampère (15).


Si deve ugualmente ad Ampère, nel 1809, l'ipotesi dell'esistenza del fluoro. Colpito dalle analogie tra
l'acido cloridrico e l'acido fluoridrico, concluse all'esistenza di un elemento che lo chiama «Phtore»(16).

Ampère, lascerà tuttavia a Humphry Davy, convinto dell'esattezza dei suoi punti di vista dopo tre anni di
corrispondenza, la gloria di enunciare, nel 1813, la scoperta di questo nuovo elemento. Una nota
autobiografica di Ampère, nella quale parla di lui stesso in terza persona, stabilisce frattanto l'anteriorità
di questa scoperta (17).

Ma sarà l'elettrodinamica che conferirà al grande scienziato gli onori incontestabili e la gloria, condivisi
solamente con Lord Kelvin, di dare il suo nome ad una delle sette unità fondamentali, l'unità di misura
della corrente elettrica, Ampère, abbreviato A (18).

Il fisico danese Oersted pubblica il 21 luglio 1820 la sua osservazione sulla deviazione di un ago
magnetizzato posto vicino ad un filo conduttore collegato ai morsetti di una pila. Questo opuscolo di
quattro pagine scritto in latino si divulga, in poche settimane, in tutta Europa e l'esperienza descritta è
ripetuta dovunque dove si dispone di una pila.

Il giorno 4 e 11 settembre, Arago presenta le Memorie di Oersted all'Accademia delle Scienze. Ad
Ampère, che assisteva alle sedute, si produce allora una delle sue folgoranti intuizioni di cui è abituale.
Intraprende numerosi esperimenti nei quali, con la sua elevata cultura in matematica, gli permette di
fondare la teoria dell'elettrodinamica.

Egli distingue la «tensione elettrica» che si manifesta tra due corpi carichi di elettricità, separati da corpi
isolanti, e la «corrente elettrica» che scorre all'interno di un circuito chiuso composto da corpi
conduttori.

Egli afferma che i fenomeni magnetici non hanno una origine diversa da quelli dei fenomeni elettrici, e
che il magnetismo è prodotto da piccole correnti elettriche circolanti attorno alle particelle della materia.

Egli dimostra con numerose esperienze questa identità tra il magnetismo e l'elettricità, e riproduce in
modo particolare gli effetti di un magnete, con delle «eliche galvaniche» o «solenoidi» [Volgarmente
dette bobine].

Egli scopre anche, con Arago, l'elettro-magnetizzazione dell'acciaio (magnete permanente) e del ferro
dolce (magnete temporaneo o elettromagnete).

Egli dimostra infine che due circuiti elettrici possono reagire uno sull'altro senza l'intervento di magneti.

Enuncia le leggi di attrazione e di repulsione di queste correnti.

Tutto è risolto e detto in pochi giorni. Le sue Memorie presentate all'Accademia delle Scienze danno
un'analisi matematica completa di questi fenomeni «unicamente dedotti dall'esperienza.


Note

È curioso e interessante constatare quante analogie nella vita e nell'opera di questi due grandi
scienziati, Alessandro Volta e André-Marie Ampère. Eccole:

(1) L'infanzia e l'adolescenza di entrambi trascorse nella quiete della campagna ed a contatto della
natura. Volta, disceso da Brunate, vive quasi sempre in campagna, ora a Gravedona, presso gli zii
Stampa ed ora a Campora nella casa paterna.

(2) Alessandro Volta riceve i primi insegnamenti in casa. Lo stesso padre dedica qualche ora della
giornata per avviarlo a leggere ed a scrivere. A differenza di Ampère, egli frequentò gli studi umanistici,
retorici e filosofici, nelle patrie scuole di Retorica e poi presso i Gesuiti, ma fu autodidatta, come l'illustre
Fisico francese. Terminati i corsi di filosofia continua la propria istruzione da solo. Senza aver compiuto
studi universitari si erudisce nelle dottrine linguistiche, fisiche e di scienze naturali diventando uomo di
profonda cultura.

(3) A soli dodici anni, il giovanissimo Alessandro, scrive un fascicolo degno di nota su argomenti dei
fenomeni naturali ed a tredici anni impara da solo la lingua francese.

(4) Volta è avido di erudizione; legge con avidità qualsiasi libro ritenuto interessante gli capiti fra le
mani, imitando in ciò il suo grande compatriota Plinio il Vecchio.

(5) Ancora fanciullo perde il padre e immane è il suo dolore. Egli, che possiede un animo
sensibilissimo, ne ha tale strazio da destare pietà nei parenti.

(6) Pure Filippo Maria Volta ebbe a dire una celebre e profetica frase: "Io avevo in casa un diamante e
non me n'era avveduto" .

(7) A diciassette anni, Volta scrive molto, compone poesie in italiano, latino e francese. Le liriche
voltiane sono raccolte nell'ultimo volume dell'«Opera Omnia».

(8) A ventinove anni, Volta, viene nominato Reggente delle Regie Scuole di Como (1774).

(9) Nel 1769, all'età di 24 anni, scrive la Memoria "De vi attractiva ignis electrici ac phænomenis inde
pendentibus" , diretta al Padre Giovanni Battista Beccaria, dell'Università di Torino.

(10) Nel 1776 ha la cattedra di lettore di Fisica nel Regio Ginnasio di Como.

(11) Nel 1778, a trenta e tre anni Volta è deputato all'insegnamento della Fisica Sperimentale
all'Università di Pavia. Nel 1785 è eletto Rettore.

(12) La Fede, per Volta, non è mai un vago sentimento religioso, indefinito e spontaneo, ma profonda
credenza che trae origine dalla famiglia. Ha una immensa venerazione per Dio.

(13) Anche il grande Comasco fu membro della Legion d'Onore e membro di numerose Accademie
europee.

(14) Le date e l'origine, curiosamente quasi coincidono. La munificenza dell'industriale cotoniero
Francesco Somaini, permise di realizzare il Tempio Voltiano, poi da lui donato alla città di Como,
inaugurato il 15 luglio 1928.

(15) Tra il 1783 e 1792 Volta esamina la dilatazione dell'aria e dei gas e nel 1793, nella sua Memoria su
questi studi enuncia la Legge sulla dilatazione uniforme dell'aria atmosferica, prevenendo di ben nove
anni il francese Gay-Lussac.

(16) Tra il 1793 e 1795 egli studia la dilatazione e l'elasticità dei vapori. Nel 1795 enuncia le tre Leggi
sulla tensione dei vapori prevenendo di ben sei anni l'inglese John Dalton che la enuncia nel 1801 e
che porta il suo nome. Giusto sarebbe che sia chiamata legge di Volta-Dalton.

(17) Si può dire che la scoperta della composizione dell'acqua fu fatta da Volta ma non poté per
ristrettezze materiali scoprire che ciò che si formava era acqua. Ecco quanto scrive Volta nella lettera
inviata a Martin Van Marum il 26 novembre 1798.

"Prima del 1781, utilizzando l'eudiometro di mia invenzione, per misurare l'ossigeno nell'atmosfera, ho
trovato che tutto l'idrogeno sparisce e distrugge un volume di ossigeno che è circa la metà del suo, che
i due gas si riducono a semplice vapore d'acqua e che inoltre non si produce da tale combustione né
anidride carbonica né altro acido". Con l'eudiometro aveva notato "un alito rugiadoso.copre l'interne pria
asciutte pareti del vaso in cui si accende l'aria".

Purtroppo, ahilui, non l'aveva fatta sapere. E così, il 15 gennaio 1781, il celebre scienziato inglese
Henry Cavendish, lo enunciava alla Royal Society di Londra.

(18) Per l'importanza dell'Opera di Volta, nel 1881 a Parigi, durante il primo Congresso Internazionale
degli elettrotecnici, si attribuisce il nome di Volt, abbreviato V, all'unità di misura della tensione elettrica.

Umberto Ferdinando Molteni  i2ms


Estratto e traduzione dalla "Guide - Visite de la Maison d'Ampère Musée de l'Électricité" http://musee-
ampere.univ-lyon1.fr/

www.corrierecomo.it Città Virtuale - Cultura tradizionale comasca - Itinerari Voltiani - Ricorrenze
Voltiane - Volta'slife and works.

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Da: "enrico baldacci" <i5wbe@libero.it>

        ARI Lucca
      Contest VHF/UHF/SHF

"Vecchiacchi Memorial Day"
 


Il presente per ricordarvi che nei giorni 7/8 Dicembre 2002 si terrà il
Contest in oggetto.
Sarà attiva la stazione commemorativa I5VMD - Vecchiacchi Memorial Day.
Regolamento su Radio Rivista.

Con i migliori 73.

ARI sez. Lucca "F.lli Vecchiacchi" - IK5AMB Iacopo Lencioni

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2 nuovi prodotti Socket  
 
(IMMEDIAPRESS) L'azienda americana Socket Communication Inc, leader mondiale nella produzione e sviluppo di soluzioni per la connettivita' di computer portatili e palmari, ha scelto Elettronica Sillaro come distributore per il settore IT del mercato italiano. I prodotti a marchio Socket completano e ampliano l'offerta Sillaro proponendo una gamma di schede in formato Compact Flash che comprende: scanner di bar code, schede Bluetooth per l'accesso ad Internet ''senza cavi'', modem per collegarsi ad internet ovunque utilizzando un PC palmare e anche schede seriali per collegare la stampante o altre periferiche al palmare. 
Grazie all'adattatore da CF a Pccard si possono inoltre utilizzare i prodotti CF negli slot dei portatili.  

:: Bluetooth Connection Kit 
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Compact Flash supporta i palmari dotati di sistema operativo Pocket PC e PocketPC 2002 (es. Compaq iPAQ, Hp Jornada 56x, etc), mentre quella Pcmcia e' adatta anche per Notebook con i sistemi operativi (Windows 98SE, Me, 2000 e XP). 
 
:: Wireless LAN Card 
La scheda Socket Wireless e' una CompactFlash di Tipo I per Pocket PC basati su Windows CE/PocketPC/PocketPC2002 che utilizza come standard di comunicazione il Wi-Fi 802.11b, protocollo per tecnologia wireless. Questa scheda, e' stata progettata per connettere sistemi certificati Wi-Fi 802.11b per Wireless LAN e permettere di navigare in Internet, ricevere ed inviare e-mail, accedere ad un server.
In una configurazione ad-hoc e' possibile comunicare direttamente con altri utenti Wi-Fi 802.11b, ovvero con utenti muniti di altri sistemi wireless che utilizzano il protocollo menzionato. Questo tipo di applicazione puo' avere impiego in aziende che intendono utilizzare LAN di tipo wireless, in luoghi pubblici che intendono offrire ai propri clienti la possibilita' di accedere ad Internet via wireless, fornendo un servizio di supporto a questo tipo di utente basato su una infrastruttura costituita da LAN Access Point che, dove installato, permettera' di rendere accessibile il servizio sfruttando i piu' comuni protocolli RF globali, ovunque ci si trovi.
 

pep@agenziastampa.ra.it 

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Da: "Andrea" <ik4vfb@yahoo.it>
 

 
Radamato & aggiornamenti
 NUOVO SITO ARI 

Salve a tutti,

vi segnalo che sul sito www.arifidenza.it  cliccando su RADAMATO potete trovare tutti gli aggiornamenti, compreso quello di novembre 2002 e i programmi, (Dos e Windows) del Callbook OM Italia di I0SSH Graziano Sartori.

Ciao da Andrea IK4VFB

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Da: "Gianni221" <gianni221@inwind.it>
 

LA RADIO ASCOLTA CHI ASCOLTA LA RADIO
 

SI RITORNA NEI BANCHI DI SCUOLA!!!
Dopo il successo avutosi nell'anno scolastico scorso, il GRUPPO RADIO SIERRATANGO INTERNAZIONALE, riprende la sua campagna di sensibilizzazione nelle scuole, dal titolo: "LA RADIO ASCOLTA CHI ASCOLTA LA RADIO".
Quest'anno il tour prevede la sosta in 3 scuole medie del comune di Quarto NA:
Carlo Emilio Gadda, Mario Napoli, e il ritorno alla scuola media statale: Piero Gobetti, ove già l'anno scorso si sono tenuti vari incontri con alcune classi dell'istituto.
In questa scuola, il successo è stato grande! al punto che il preside: Prof. Carmine Amelio, con insistenza, si è accaparrato anche in questo anno scolastico in corso, la presenza dei radioamatori, e radio-operatori, che stanno realizzando il progetto.
Il preside Prof. Amelio, con il collegio dei docenti, per dimostrare l'alto livello di gradimento del progetto, nell'annuario 2001-2002 in copertina, hanno inserito una foto, che ritrae appunto gli operatori durante un'incontro con i ragazzi.
Quindi, questi sono i risultati che gli operatori che stanno realizzando questa campagna di sensibilizzazione si aspettavano, ma nonostante tutto, sono in difficoltà, a causa degli impegni, che aumentano, ma a fronte di ciò non aumentano gli operatori in campo, disposti a dare una mano.
Il progetto, anche quest'anno sarà sviluppato analogamente a quello dell'anno scorso: si terranno 3 incontri con ogni classe, nei quali saranno trattati con i ragazzi 3 argomenti, che riguardano il mondo radio:
1; la storia della radio, dalla invenzione marconiana, ai giorni nostri, la storia dei radioamatori, la storia delle emittenti principali tra cui la RAI, la storia dei C.B., e la storia del radioascolto.
2; aspetti tecnici che caratterizzano la radio-trasmissione: generazione di onde elettromagnetiche, tipi di propagazione, frequenze e lunghezze d'onde, elementi che servono per trasmettere e per ricevere.
3; la radio nel sociale: cosa è un'emittente, classificazione, utiliti, la ricetrasmissione, modi vari per trasmettere: rtty, pachet, sstv, morse, e fonia, cosa sono i C.B., e i radioamatori, cosa è il radioascolto, come ascoltare correttamente la radio.
A queste trattazioni puramente teoriche, corrisponde anche una parte pratica, ove gli operatori dimostreranno ai ragazzi, l'uso di apparecchiature, portando in classe apparati ricetrasmittenti, o riceventi.
Durante gli incontri, che si terranno solamente al sabato in orario scolastico, dalle varie scuole ove si terrà il progetto, i radioamatori, effettueranno come l'anno scorso, alcuni collegamenti prevalentemente in 40 metri, con altri OM, che si presteranno affinché i ragazzi possano rendersi conto della cosa.
Per tutti coloro che si lasceranno collegare o che ascolteranno i QSO, e che lo desidereranno, inviando una QSL, o un rapporto d'ascolto via BURO', al manager: I Z 8 A M Y Gennaro, sarà inviata una QSL di conferma per l'occasione.
Quindi collaborate in tanti come l'altro anno.
Si partirà con la mattinata di sabato 30 novembre prossimo, dalla scuola media statale: Carlo Emilio Gadda, e poi negli altri sabati, con una pausa durante il periodo natalizio.
Cercheremo di informare tutti i lettori, di volta in volta, che il progetto si svilupperà anche in quest'anno.
E' gradita, è inutile dirlo, ogni sorta di collaborazione.
Chi si trova in zona Napoli, e vuole collaborare può scrivere a:
 

gianni221@inwind.it
per segnalare la propria adesione.

Un saluto a tutti i lettori del RADIOGIORNALE da:
I Z 8 E L M. Giovanni Urso
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Il campanaro  

Quando uno afferma ufficialmente, farfugliando come al solito con forte spirito polemico, -dove é maestro- e arrampicandosi sugli specchi, nel "Il suono della nostra campana", presente sul sito ARI, per rispondere al nostro articolo pubblicato sul numero 69 del Radiogiornale, come scusante alla sua mancata iniziativa per l'allargamento dei 50 MHz a 52 MHz, (per cui non rispose ad una espressa richiesta in proposito, fatta dal Ministero delle Comunicazioni), che nonostante il suo silenzio comunque la cosa non era pregiudicata perché il suo predecessore Rosario Vollero, (ben 20 anni or sono!), aveva fatto tale richiesta, conferma semplicemente due cose: la sua incapacità a portare avanti puntualmente un impegno importante nell'interesse dei radioamatori e la serietà del Radiogiornale nella pubblicazione di notizie sempre suffragate da documenti e prove a conferma della loro veridicità. Tra l'altro, se il Ministero delle Comunicazioni ha chiesto ufficialmente all'ARI quali erano le richieste in merito ai 50 MHz, vuol dire, senza ombra di dubbio. che al Ministero stesso ignoravano le richieste fatte nel 1982 da Rosario Vollero, o altre successive, altrimenti avrebbero semplicemrntr richiesto una loro conferma!

CONSIDERAZIONE: negli ultimi 20 anni sono cambiati diversi Governi, diversi Ministri delle Poste e oggi delle Telecomunicazioni, tutti i funzionari del Ministero di cui parliamo e lo stesso Dicastero é stato diviso in due e il nostro personaggio ha il coraggio di affermare che ancora qualcuno si dovrebbe ricordare di ciò che chiese Rosario Vollero verso la fine del secolo scorso, cioé nel 1982?
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Da: <iz1eshbeppe@tiscali.it>
SILENT KEY
Gentilissimo Paolo , ti prego di voler pubblicare questa notizia : 
                                  

Volevo informare gli amici e i conoscenti , che inaspettatamente il 12 Novembre è mancato
l'amico Hans IK1TAP ma anche V51ZZ , molti radioamatori lo ricorderanno sempre
con simpatia per i collegamenti avuti con Lui dalla NAMIBIA .
Volevo aggiungere che personalmente ho perso un caro Amico.........Ciao HANS ! ! !

Beppe IZ1ESH <iz1eshbeppe@tiscali.it>
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Sempre disponibile con tutti, soprattutto con i giovani, prodigo di consigli per l'attività DX. ci ha lasciti I8KDB

Ciao  Giampaolo

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Oltre che radioamatore con grande esperienza, nonostante la sua giovane età, l'amico I0IEX Roberto Cecchini. aveva anche la passione dell'aeronautica e il 24 novembre, durante un volo, per cause non ancora accertate, é precipitato alla periferia della Capitale, perdendo la vita.

Ciao caro Roberto 

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RICHIESTE DI INFORMAZIONE

 
Da: "Alberto Calderara" <iw2jnj@infinito.it>
 
 
Help su scheda DPLL tsteam per TNC2.
 
Ciao a tutti!
Sto riparando un TNC2 TSteam con scheda DPLL. La scheda rileva la portante anche se non c'è segnale in ingresso, accendendo il led DCD ed impedendo quindi la trasmissione.
 
Avrei bisogno di mettermi in contatto con IW3QBN, autore del progetto, per suggerimenti ed eventualmente procurarmi una copia della EPROM DPLL (unico componente finora non sostituito).
 
Grazie a chiunque possa darmi una mano, anche solo a far giungere questa richiesta all'interessato.
 
73 de Alberto, iz2ewv.
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Da: "Alberto Calderara" <iw2jnj@infinito.it>
 
Ciao a tutti!
 
Vorrei mettermi in contatto con chi abbia avuto esperienza di traffico EME con sistemi di antenne accoppiate su più bande, p.e. 4x2m+ 4x70cm+4x23cm, per uno scambio di valutazioni di carattere tecnico.
 
73 de Alberto, iz2ewv.
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MERCATINO RADIOAMATORIALE
 
Da: "IW0HAN" <iw0han@libero.it>
 
Cerco accordatore automatico della Yaesu FC20 e antenna verticale HF DX88 o R7000, R6000, R9 in ottime condizioni e prezzo equo.
Mi trovo a Roma, per contatti e richieste scrivere un'e-mail.
Grazie 
...73 de Gabriele
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Da: "Giuliano Vigarani - LART Srl" <giuliano@lartsrl.com>
 
CERCO SCHEMA ELETTRICO DEL RICETRASMETTITORE IN SSB SEMCOSET
VENDO RICEVITORE MARELLI MOD.RP40 COME NUOVO CON CONTENITORE, CAVO, ALIMENTATORE E MANUALE  E350
VENDO BC312 CONDIZIONI BUONE  E150
GRAZIE E CORDIALI SALUTI
I4VGG
GIULIANO
TEL 348 4220165
------------------------------------
 
Da: "iret.friuli" <iret.friuli@tiscalinet.it>
 
Acquisto, esclusivamente se prezzi onesti, apparati, manuali, accessori e materiale vario della "IRET".
Contattatemi anche solo per uno scambio d'informazioni.
Inoltre esamino surplus vario.
IW3 SID - Andrea        e-mail: iret.friuli@tiscalinet.it 
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Da: "Ugo Langella" <ulangel@tin.it>
 
CERCO apparato rx/tx  CW per HF tutto allo stato solido, preferibilmente
portatile, eventualmente anche QRP, perfettamente funzionante. Inviare
gentilmente caratteristiche e prezzo  a IK1HNS / Ugo,  e-mail
 
ulangel@tin.it  (preferenziale) oppure telefonando allo 339 793 5860.
 
DESIDEREREI contattare om o swl in possesso del programma Poc 32
definitivo (cioè non piu' shareware). Scrivere a IK1HNS/ Ugo e-mail
 
ulangel@tin.it
 
-------------------------------------
Da: "Mauro M." <ik2obj@yahoo.it>
 
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   (contenitore per batterie stilo);
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 email ik2obj@yahoo.it
ket  ik2obj @ ik2qca
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Da: "Marco Savegnago" <msave@tin.it>

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9600bd e scrambler 1Mbps + Porta KISS + WatchDog. 150 Euro
 
Per informazioni scrivere a iw3fqg@ir3ip.net
Grazie.
Saluti.
Marco IW3FQG
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Da: "TIN" <sglent@tin.it>
 
3 circuiti stampati forati e stagnati per realizzare l' RTX QRP in SSB-CW da me presentato su CQ Elettronica Giugno 2001 (supereterodina con NE 602 e filtro a quarzi per i 40 metri modificabile per i 20 metri, lineare a Mosfet da 5 W)
VENDO in blocco ad Euro 25,00 compresa spedizione prioritaria. IT9 AQF Giovanni   Tel. 090-51281 sglent@tin.it
-------------------------------------
 
Da: "giuseppe becherini" <giubeche@libero.it>
 
Vendo apparato ricetrasmettitore per hf, Icom IC 751 con manuale e schema,
in ottimo stato e che funziona perfettamente.
Per accordi si prega di telefonare ai seguenti numeri:
06,5806768 oppure 328,7244454.
Grazie e cordiali saluti.
Giuseppe Becherini, i0zbm.
-----------------------------------------
 
Da: "De Mauri" <depio@libero.it>
 
Vendo i seguenti apparati:
- Test-Receiver ( Ricevitore di misura professionale ) marca Rhode/Schwarz mod. ESV da 20-1000 Mhz. in AM/FM ( wide e narrow ), indicazione della frequenza a display LCD, alimentazione 220 Volts, in condizioni eccellenti di stato d'uso, estetica e funzionamento. Pregasi astenersi: curiosi, perditempo, solo veri interessati. Grazie.
 
- Rtx Yaesu mod. FT-101E, in perfette condizioni estetiche e di funzionamento, completo di manuale d'uso e micro da palmo.
 
- Rtx veicolare in banda UHF/FM marca Yaesu mod. FT-711RM, 25 watts out, perfetto, completo di staffa di fissaggio veicolare, cavo di alimentazione c.c., micro da palmo con up/down, manuale d'uso, imballo originale.
 
Contattare I3NJQ op. Maurizio Tel. 049/9902311 ( ore serali ), oppure via E-Mail: depio@libero.it
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viene inviato gratuitamente tramite E-Mail a tutti i radioamatori che operano su
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liberamente le proprie idee con linguaggio consono alla tradizione
radioamatoriale basata sul rispetto per il prossimo, Il Radiogiornale
pubblichera' con spirito pluralista e senza censure il materiale pervenuto,
anche le opposte opinioni, ma ciascuno dovra' farsi carico di evitare inutili
polemiche.

Pertanto coloro che desiderassero collaborare a questa iniziativa, tramite
Internet, facendo pervenire i propri scritti a tutti i radioamatori dotati di
indirizzo E-Mail, possono usufruire della nostra vasta Mailing List, che
comprende tutti i radioamatori che hanno un indirizzo di Posta Elettronica,
inviandoci il testo (SU ARGOMENTI RADIOAMATORIALI) da spedire, che
provvederemo gratuitamente a ritrasmettere a tutti, a nome dell'interessato.
 
Ovviamente sta al senso di responsabilita' di ciascuno inviare articoli, o
messaggi, non troppo lunghi, i contenuti dei quali rimangono esclusivamente
sotto la responsabilita' di chi li ha scritti e il Radiogiornale declina ogni
e qualsiasi coinvolgimento in merito.
 
A causa di possibili, anche se non volute, veicolazioni
di virus, si raccomanda di inviare i testi NON COME
ALLEGATI, ma come messaggi normalI txt
da NON DOVER APRIRE.
 
Chi desidera ricevere il Radiogiornale deve inviare richiesta a
 
 paolo.mattioli@tin.it  specificando nominativo - nome e cognome.
 
Potete richiedere anche i numeri arretrati a paolo.mattioli@tin.it
 
oppure rivolgendovi via Internet all'Edicola Telematica
                        "RADIOGIORNALE ON-LINE"
dove potete sfogliare e prelevare i vari numeri del periodico
sul sito
http://www.iz7auh.com/radiogiornale
 il sito dedicato interamente al Radiogiornale è sempre bello e aggiornato, potete visitarlo a: www.iz7auh.com/radiogiornale sono a disposizione di tutti alcuni pacchetti dei giornali arretrati, in file ZIP, i quali sono scaricabili tranquillamente.
Cordiali 73de IZ7AUH Francesco Giacoia
iz7auh@libero.it
 
www.iz7auh.com
 
www.ilradioamatore.it
 
Altra Edicola telematica RADIOGIORNALE ON-LINE
Nel sito
http://www.is0grb.it sono disponibili tutti
i numeri del Radiogiornale in versione HTML con un
motore che aggiorna le pagine in automatico.
 
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Da: Aldo Patria <ik6sbe@libero.it>
 
NUOVA EDICOLA DEL RADIOGIORNALE
Il Radiogiornale e' prelevabile, singolarmente in html
o compattato a 10 numeri per volta anche sul sito
 
http://www.ik6sbe.it.
 
Alla edicola telematica "PIANETA RADIO"
www.pianetaradio.it  e-mail: pianetaradio@pianetaradio.it
si può sfogliare e prelevare il Radiogiornale, oltre a tanti
altri utili servizi disponibili in linea per i Radioamatori.
 
Sul sito www.ContattiRadio.it è possibile:
            a.. Consultare il RADIOGIORNALE ed iscriversi alla mailing list
            b.. Inserire ANNUNCI di COMPRAVENDITA con FOTOGRAFIA
            c.. Inserire i vostri ARTICOLI con IMMAGINI, FOTOGRAFIE e DISEGNI
            d.. Segnalare LINK e fare pubblicità al proprio SITO
            e.. Aderire al circuito RADIOAMATORIALE ITALIANO di SCAMBIO BANNER
            f.. Forum liberi di discussione e ...tutto cio' che ci vorrete suggerire !!!
  ContattiRadio è: SERVIZI E LIBERO SPAZIO PER I RADIOAMATORI ITALIANI
  tutto il materiale è SUBITO... ON LINE
 
Altri siti Internet col Radiogiornale andando
 su Virgilio e digitando cerca Paolo Mattioli
 
IL RADIOGIORNALE ANCHE IN PACKET
 
Sul PBBS I0TVL-8 di Roma, nella directory C:\GIORNALE
Sono disponibili tutte le copie del Radiogiornale
in formato testo, compresso in zip.
 
Inoltre il Radiogiornale e' prelevabile sempre in
Packet sul BBS di Milano IK2ANE-8  raggiungibile anche
attraversi i nodi della rete Flexnet IR1SVS e IK2NHL.
 
 
Nell'area YAPP  della BBs  IW3EFI-8 e'  stata attivata  una apposita directory
chiamata RADIOGIO  ove e'  possibile prelevare  in formato  testo le copie del
giornale telematico "Radiogiornale" edito da Paolo Mattioli I0PMW.
Il  BBs  IW3EFI-8  e'  facilmente  raggiungibile  attraverso  la  rete  Itanet
raggiungendo uno qualsiasi dei seguenti nodi:
IR3VEA-IR3VEC-IR3VED-IR3VEN
-------------------------------------------------------
 
Nell'area YAPP del BBS  IS0GRB-8 di Quartu-Cagliari, e'  stata attivata  la directory RADIOGIO, dove e'  possibile prelevare  in formato  testo tutti i numeri del giornale telematico "Radiogiornale" di Paolo Mattioli I0PMW.
Il BBS  IS0GRB-8  e' raggiungibile in diretta su 144.825 (1200 baud), 432.550 (38400 baud), via Itanet IR0CAG (144.900) o via Internet in TELNET, digitando "telnet is0grb.linux-dude.com".
Roberto IS0GRB
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RICORDATE DI VUOTARE SEMPRE
LA VOSTRA CASELLA DI POSTA
ELETTRONICA, PRELEVANDO SPESSO
TUTTE LE E-MAIL A VOI DIRETTE, PERCHE'
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DIRETTA A VOI, COMPRESO IL
RADIOGIORNALE, VIENE RESPINTA
DAL VOSTRO GESTORE.
 
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