Da I0ADY Andrea Damilano <anda@hunder.it
La crisi dell'Ham Spirit divisi tra
qualità e quantità
DENUNCIAMO UNA GRAVE AZIONE
LOBBYSTICO-ECONOMICA
VOGLIONO STRAVOLGERE IL SERVIZIO DI
RADIOAMATORE
Inghilterra: 10 ore di studio
e si ottiene la patente e la
licenza per operare
Anche in Italia per "far cassa" si
vorrebbero fare le stesse cose
Si parla (a volte senza averla letta) della proposta per una nuova classe di
licenza, una sorta di "ingresso" all'attivita' amatoriale a similitudine di
quanto avviene in Inghilterra dall'anno scorso. Ho letto questa proposta e
vorrei commentarla.
Diminuzione del numero degli OM:
Lo scopo dichiarato e' quello di frenare la (secondo alcuni)
emorragia di OM attivi, incentivando le nuove leve. Il "nemico" identificato
e' sempre lo stesso: cellulari e internet.
Ma si rendono conto questi signori che lo scopo della nostra attivita' NON E'
di semplice comunicazione e quindi non patisce "concorrenze"?
Fra l'altro, se fosse veramente una questione di concorrenza sul mezzo piu'
performante per comunicare, la nostra sarebbe una battaglia persa in partenza.
E' dura da digerire, ma i Radioamatori SONO POCHI, sono sempre stati pochi e
sempre pochi saranno Il numero si e' gonfiato a partire dagli anni '70 (allora
c'era la diffusione dei ripetitori e del packet, oggi le tecniche ... via filo
che permettono di usare una radio per "l'ultimo miglio" di un collegamento che
in realta' e' via Rete) ma era appunto "gonfiato": chi e' stato illuso di
essere Radioamatore perche' parlava su un ponte o faceva download dal packet
se ne sta andando o se ne e' andato da tempo.
Chiediamoci chi e' rimasto: esattamente quelli di prima, sia pure con un
rinnovo generazionale chi fa radio con puro Ham Spirit e' oggi un numero di
persone piu' o meno pari a quelli che lo facevano trenta anni fa, gli altri, i
candidati al "vendo tutto per cessata attivita", passano e passeranno senza
lasciar traccia, per fortuna.
La proposta:
Conosco da tempo la normativa inglese, facile da reperire in Rete
(anche se il noto presidente di una nota associazione scrive che "le
caratteristiche di tale licenza non ci sono ancora note", forse si sono
dimenticati di avvertirlo personalmente, e in italiano, poverino) e ne ho
tratto una impressione di serieta', qualcosa di simile all'organizzazione
delle licenze in USA che consentono al
principiante di operare anche in HF dignitosamente.
Leggendo accuratamente la proposta italiana ci sono un paio di cose che mi
fanno rabbrividire:
Materia d'esame:
si richiede esclusivamente la conoscenza della normativa: nulla su
come e perche' funziona un radio.
E' l'esaltazione dell'OM come utente: non conta piu' il mezzo, conta il fine.
Usare una radio e' schiacciare bottoni senza sapere cosa c'e' dietro, cosa
significa usare quel particolare comando, quello che conta e' chiacchierare.
Regole generali.
Fra altre "perle" si legge: " Le apparecchiature ricetrasmittenti
utilizzabili sono esclusivamente quelle in commercio".
Qui non servono parole: arrivare a PROIBIRE l'autocostruzione e' la fine
dell'attivita' radioamatoriale.
A mio parere questo e' il risultato dell'azione lobbystica combinata di
bottegai in crisi di fatturato e di club in crisi di iscrizioni, in fondo
hanno lo stesso scopo: queste licenze che sarebbe piu' giusto chiamare
"licenza d'acquisto" si traducono in tanti apparati, tante antenne, tante
quote sociali. Poi la maggior parte abbandoneranno, magari per l'ultimo
modello di telefono, ma non ci sara' da preoccuparsi perche' e' aperta la
strada per avere un continuo ricambio quindi altri apparati, altre quote ...
Se questa assurdita' arriva in porto vedremo nuovamente le file degli OM
rimpolparsi con gente del genere di quella il cui abbandono ha determinato "la
crisi": chiacchieratori e schiacciabottoni interessati esclusivamente al FINE
e non al MEZZO.
Ma che spendono.
Vergogna, vergogna per chi l'ha proposta, vergogna per chi la sostiene,
vergogna per chi non si ribella.
Si puo' fare qualcosa?
Le posizioni sono ben delineate: ha aperto le ostilita' una nota rivista del
settore (che dipende necessariamente dai suoi inserzionisti), si e' accodata
l'associazione con la sua voce (teoricamente) piu' influente, il presidente di
una grande sezione si e' fatto promotore della bozza di proposta e ha
impegnato il suo CR a presentarla ufficialmente in assemblea, l'altra Rivista
importante plaude.
Ormai la cosa procede e sono convinto che entro poco tempo la proposta
iniziera' il suo iter ministeriale e, potenza di certi "argomenti", non ci
mettera' trenta anni per diventare effettiva come il nostro sospirato
regolamento ma molto, molto, MOLTO meno.
Quello che secondo me deve fare chi non vuole subire e' usare il potentissimo
mezzo che abbiamo: la Rete. Ci si puo' far sentire fragorosamente da tutti gli
interessati, si puo' diffondere la notizia, si puo' informare chi sa poco o
non sa, poi ciascuno decidera' con la sua testa e se nonostante tutto la
proposta passa in questi termini vorra' dire che come categoria ce lo siamo
meritato.
E pensare che basterebbe poco per rendere la proposta accettabile, basterebbe
aggiungere due cose
per renderla VERAMENTE formativa:
1) Oltre che per VHF e UHF la licenza vale anche per precise porzioni di banda
in HF (in quaranta, in dieci, magari anche in venti metri) ma solo per QSO in
CW.
2) la sua durata e' limitata a sei mesi/un anno, poi decade e non e'
rinnovabile se non sostenendo esami
regolari.
Sarebbe molto semplice, ma bottegai o club ormai alla canna del gas
accetterebbero?
Andrea I0ADY
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Commento redazionale
E' un problema mondiale: il numero dei radioamatori è in costante calo. Dopo
il "boom" degli anni 70 - 80 che vide, anche in virtù della Patente Speciale
per gli IW, un aumento notevole degli OM, oggi le cose sono completamente
cambiate. Ci sono sessioni di esami rinviate per lo scarso numero di
candidati, e anche l'interesse dei giovani verso la radio è calato.
Le riviste di elettronica, sempre più in crisi di lettori, imputano il
fenomeno all'avvento dei telefonini, che a nostro avviso, può aver influito
solo su una piccola parte di quei radioamatori che usavano la radio per scopi
"casalinghi", ma non è certamente la causa principale del fenomeno.
L'informatica, l'uso delle tecniche digitali nelle foto, nei film, nella
musica e una serie nuova di hobby, sempre nel campo dell'elettronica e della
comunicazione, hanno indubbiamente distolto dalla radio molti giovani
Tutti gli indicatori confermano il fenomeno.
Oltre ad un considerevole calo dei candidati agli esami, vi è di fatto un
blocco del "turn-over" tra vecchie e nuove leve. Le associazioni denunciano
vistosi cali di iscritti non sempre dovuti solo a ragioni politiche interne.
Anche il numero dei lettori delle riviste di elettronica é in calo, come sono
in calo gli acquisti di materiale radioelettrico, I piccoli annunci per la
vendita dell'usato stanno vivendo un aumento tumultuoso a dimostrare che molti
abbandonano definitivamente la radio. Il numero delle mostre per radioamatori
è aumentato a dismisura a testimonianza del fatto che molti commercianti e
importatori sperano di vendere la loro merce di magazzino in queste occasioni
fieristiche. Molti negozi sono in crisi e diversi hanno chiuso i battenti, o
si sono trasformati.
Poiché evidentemente chi guadagna sui radioamatori è un sostenitore della
quantità, si sta cercando di correre ai ripari da questa vera e propria
catastrofe, con proposte, che se attuate non risolveranno certamente il
problema, ma a nostro avviso potranno essere la causa del definitivo tramonto
del Servizio di Radioamatore.
La R.S.G.B. che sarebbe l'ARI inglese, ha chiesto e ottenuto quella che viene
definita "Fundation Licenze" o M3.
Si tratta di una specie di licenza NOVICE di ingresso all'attività
radiantistica, per molti versi superiore, come diritti dei singoli, a quella
degli IW italiani, in quanto permette l'accesso a quasi tutte le bande di
frequenza. La preparazione si può fare durante un weekend, circa 10 ore di
studio!. Conseguentemente gli esami sono una farsa e non esiste esame di CW,
ma solo una dichiarazione di averlo studiato (!). L'accesso viene concesso
agli undicenni !!!
I risultati in Inghilterra sarebbero discreti con un aumento, a quento si
dice, di qualche migliaio di "Fundation", o radioamatori di base.
Ci sembra che una cosa appaia evidente: la diversità di interessi tra chi
guadagna sui radioamatori e il Servizio di Radioamatore in quanto tale, cioè
tutti coloro che esercitano questa passione con serietà e sacrificio.
Questo perché togliendo tutte le difficoltà al conseguimenti della patente,
non andremo certamente a premiare la qualità e saremo i fautori, per motivi
economici, della quantitià, attraverso la quale ci sono buone probabilità che
entri di tutto.
Non vogliamo affermare il fatidico "pochi ma buoni". o fare
dell'allarmismo, ma stiamo attenti che in cambio di un pugno di Euro, non
finiamo per distruggere la serietà e l'impegno di tanti anni di lavoro e di
notti insonni! La nostra qualifica migliore sta nel nostro impegno quotidiano
per la radio, nel nostro glorioso passato, nella sperimentazione a cominciare
da Marconi che fu il primo radioamatore della storia, nella protezione civile,
buttare tutto, buttare il bambino con l'acqua calda, in cambio di qualche
migliaio di nuovi iscritti, di un certo numero di novelli radioamatori con
soldi da spendere, ma con nessuna qualifica e capacità professionale, ci
sembra una strada molto pericolosa, perché se da una parte acqisiremo nuovi "novices-radioamatori",
sulla cui passione per la radio, non c'é da giurarci, dall'altra finiremo per
perderne di più tra quelli che hanno dato lustro alla categoria, che mal
sopporterebbero il caos di neofiti senza nessuna preparazione, convinti di
venire a "colonizzare" secondo i loro fini, l' Ham Radio, un pò quello che é
successo col Packet a causa di alcuni personaggi. Da sempre, chi ha la vera
passione, la vocazione per la radio, si é sottoposto a studiare per conseguire
la patente, abolire anche questo piccolo impegno vuol dire squalificare
completamente il Servizio di Radioamatore!
Poiché girano tante voci, sarebbe opportuno che le Associazioni prendessero
ufficialmente le distanze da coloro che per far soldi sono disposti a tutto!
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Seconda puntata
FRANCO MORETTI I4FP
VITA E STORIA
DI UN RADIOAMATORE
A FERRARA CULLA DEL
RADIANTISMO ITALIANO
Certo che raccontare ai giovani, della attuale generazione, cosa é
stata la radio per i primi radioamatori, non é cosa semplice.
L'enorme sviluppo tecnologico ha cancellato il pionierismo e raccontando oggi.
o leggendo i passi di questa fatica.. letteraria, (si fa per dire!) si rischia
di non essere creduti o si può passare per millantatori !!
Nella stesura dei testi l'autore si é limitato a riassumere il contesto ,
altrimenti il tutto poi sarebbe riuscito troppo prolisso.
Come si potrà vedere. sono stati inseriti documenti e foto per rendere più
interessante il tutto . Farà ridere il verbale di ascolto del Ministero e la
relativa sanzione negli anni 50, considerando gli argomenti che oggi si
ascoltano sui ponti in VHF ... ma poi anche nelle bande canoniche delle
decametriche.
Sono state allegate, come parte finale, testi e foto dei pionieri radioamatori
di Ferrara città che ha in realtà dato inizio al radioamatorismo in Italia.
Si é dato significato alla realizzazione di Radio Ferrara (che nei fatti si
sarebbe potuta chamare .. "la prima radio libera d'Italia", regolarmente
autorizzata) per dimostrare che i radioamatori hanno avuto un notevole peso
nello sviluppo del paese.
PARENTESI BELLICA
Frequentando la casa dell'amico Cordiani incontrai una ragazza della
mia età e che abitava nella casa di fronte . Allacciai una relazione
che si concluse con il mio matrimonio il 17 gennaio 1940 .
Alla fine di Gennaio fui chiamato alle armi e , per fortuna ,
assegnato ad un reggimento di stanza a Ferrara .
A seguito della dichiarazione di guerra fui inviato , con il mio
reggimento , il 12 Gennaio 1941 in Africa Settentrionale e partecipai
alle varie operazioni in quel settore .
Ero al reparto comando del mio reggimento e avevo l'incarico della
manutenzione e riparazione degli apparati radio ricetrasmittenti . Un giorno
, il 21 settembre 1941 , mi sono recato con la motocicletta di servizio ad
una batteria ( ero in artiglieria) nelle prime linee che aveva la radio in
avaria . Durante la riparazione iniziò una forte azione nemica di
bombardamento e mi riparai dietro allo scudo di un cannone .
Per mia sfortuna cadde una granata nei pressi e una scheggia colpì il
cumulo di sacchetti di balistite , necessari ad alimentare il cannone . La
massa prese fuoco e fui colpito da una violenta fiammata che mi procurò
ustioni di 1^ e 2^ grado alla gamba destra . Fui ricoverato all'ospedale
militare di Derna e potei raggiungere di nuovo il mio reparto dopo due mesi .
Verso la fine di dicembre dell'anno 1941 il comando mi mandò con un
automezzo a prelevare il rifornimento settimanale di acqua potabile presso un
impianto di desalinatura dell'acqua marina sulla spiaggia di Sollum bassa .
Per adire all'impianto si doveva scendere una collina con tornanti
stradali molto stretti e purtroppo il nostro autista , forse perché
stavamo usando un mezzo Francese recuperato nel deserto , che non aveva mai
guidato , all'ultima curva prima della base l'automezzo non riuscì a fare il
tornante e precipitò dalla scarpata . Io ricordo solo che al primo impatto
, contro il fianco della montagna , si aprì lo sportello di accesso e fui
sbalzato fuori dall'abitacolo .
Mi risvegliai in un ospedale militare a 500 km dal disastro e con
mia sorpresa notai che mi trovavo in compagnia di colleghi tedeschi .
L'ufficiale di servizio poi mi spiegò che avendo perduto la bandoliera con la
pistola , e perso la mostrina sul braccio con i gradi e non sapendo di che
nazionalità fossi , fui avviato ad un ospedale tedesco .
Essendo in stato di incoscienza rimasi per alcuni giorni senza
riprendermi e appena fui in grado di parlare e raccontando la mia
avventura ,fui trasferito a Tripoli in un ospedale Italiano .
Il mio reparto però non sapeva dove ero finito e , dopo le ricerche
del caso , contattarono la croce rossa che provvide a dichiararmi
"disperso" e ad inviare una comunicazione alla mia famiglia in Italia con
tale versione .
La faccenda fu chiarita nel giro di una settimana e in Italia
tirarono un sospiro di sollievo .
All'ospedale mi concessero sei mesi di convalescenza , ma non il
rientro in Italia come io speravo . Dal 7 gennaio 1942 fui assegnato al
comando tappa di Tripoli
Non sapendo dove andare e cosa fare cominciai a cercare conoscenti
o amici e dopo una settimana trovai occupazione e asilo , presso un centro
di assistenza ai militari impiegandomi come operatore cinematografico , in
quanto posto vacante .
Il mio impegno era bisettimanale , per l'attuazione di
proiezioni cinematografiche , e quindi avevo molto tempo libero . Giravo per
Tripoli , facevo fotografie , e cercavo contatti per ritrovare il mio mondo
dei radioamatori . Frequentai un negozio di apparati radio gestito da un
simpatico napoletano , che però non aveva la mia passione . Questo però mi
diede modo di conoscere l'ambiente e fui presentato alla direzione dell'EIAR
(oggi RAI ) e cominciai a frequentare il gruppo dei tecnici che gestivano
radio Tripoli .
Il direttore , dott. Mori , mi disse che non mi poteva assumere in quanto
io ero militare , in zona operativa, ma che avrei potuto collaborare con il
Team per un buon funzionamento del servizio . Chiaramente senza stipendio
. Questo per me fu una grande opportunità . Cominciai a vivere l'atmosfera
di una vera stazione radiotrasmittente manovrando i vari ricevitori che
permettevano il
collegamento con la sede di Roma e imparando la tecnica Diversità
System che si avvaleva della ricezione del segnale desiderato prelevandolo
da diverse frequenze e con antenne di differente polarizzazione . Vi erano
appunto pannelli di ricevitori con RF diverse che poi confluivano in una
sola bassa frequenza che veniva utilizzata per la reale trasmissione .
La stazione trasmittente era a Zanzur una quindicina di chilometri da
Tripoli e il centro direzionale con auditorio e apparati era nei locali
della Fiera di Tripoli , che nel periodo bellico non gestiva più nessuna
manifestazione .
Iniziai amicizie che poi anche dopo la guerra ho coltivato e vissuto
con lo spirito del radioamatore . Una persona in particolare mi aiutò e mi
permise di usare la apparecchiature , ed era il capo servizio Enrico Firpo .
Con lui una volta andammo a visitare il centro trasmittente a Zanzur
e ricordo ancora il simpatico autista . Si chiamava Conti ed era di Bologna .
L'impianto aveva due tralicci per il sostegno dell'antenna filare e la
cosa che più mi colpì visitando i vari armadi del complesso , lo stadio
finale di potenza . Era formato da due enormi valvole che sembravano due
damigiane di vino . Erano infilate nella loro sede e avevano due maniglie
per l'estrazione dall'alloggiamento per permettere a regolari intervalli
la pulitura dalle
incrostazioni calcaree , in quanto raffreddate ad acqua forzata .
Ho partecipato alla vita sociale del gruppo EIAR di Tripoli per vari
mesi vivendo i frequenti bombardamenti aereonavali e il normale servizio di
stazione .
Cercai di convincere l'amico Firpo a diventare radioamatore . ma senza
successo . Però , dopo la guerra , ci frequentammo assiduamente e gli
regalai una valvola 807 per convincerlo ad entrare nella nostra famiglia di
OM . Con mia grande soddisfazione diventò un ottimo radioamatore con il call
I1EX e per molti anni ,terminato il suo lavoro di tecnico RAI,passava alla
sua stazione di radioamatore le ore di svago . Sono certo che tutti i
radioamatori di Venezia e di Mestre , città dove viveva , si ricorderanno
con simpatia di lui .
Alla fine di Gennaio 1943 le sorti della guerra mi costrinsero a
scegliere il mio destino . Gli Inglesi avevano rotto il fronte e stavano
arrivando a Tripoli .
Dovevo scegliere se rimanere e darmi prigioniero oppure seguire i
colleghi del centro di assistenza dove dimoravo . Il 25 Gennaio cercai gli
amici dell'EIAR , ma erano già partiti per la Tunisia , e mi aggregai al
gruppo dei militarizzati del centro che avevano avuta assicurazione di
rifugio certo oltre il confine Libico e verso il vicino stato della Tunisia
.
Non avevo documenti che certificassero la mia condizione militare in
quanto anche il comando tappa aveva evacuato Tripoli . Con due autocarri
raggiungemmo la città di Sfax , dove nel porto aspettava una nave
ospedale Il capo della missione mi disse che forse avrebbe potuto farmi
imbarcare e che con il gruppo , in attesa sulla spiaggia , attendessi di
essere chiamato .
Un ufficiale di marina cominciò a chiamare , con nome e cognome ,
leggendo da un elenco i nomi dei presenti .Ormai si erano imbarcati sulle
scialuppe della nave ospedale quasi tutti , anche il capo del mio gruppo , e
ormai disperavo di essere chiamato . Sentii chiamare Pellegrini Virgilio
più volte senza che nessuno si presentasse . Presi il coraggio a due mani
e alla quarta
chiamata risposi … presente !! . L'ufficiale mi disse che dovevo porre
attenzione e rispondere subito alla chiamata . Mi scusai e mi misero al
collo una piastrina con il nome .. indicato , il tipo di malattia ( epatite
) e la destinazione Napoli imbarcandomi sulla scialuppa verso la nave
ospedale.
Furono momenti di grande paura anche a bordo perché il nostro capo
missione vedendomi e osservando il cartellino con il nome mi disse che
era quello di un loro dirigente che da giorni non vedevano .
Finalmente la nave salpò per Napoli : era il giorno 27 Gennaio 1943
La nave fu fermata a Malta e vennero a bordo gli ufficiali inglesi per il
controllo dell'equipaggio . Fummo pregati di rimanere nelle cabine e non
muoverci . Tutto andò bene , nessuno venne a controllare i cartellini .
Il giorno dopo sbarcammo a Napoli . Sul porto accompagnato dai vari
componenti del centro , con il direttore in testa , ci salutammo sperando
di rivederci un giorno !!!
Rimisi la divisa di artigliere , che avevo nello zaino , e al comando
tappa dichiarai le mie "vere" generalita' , il reggimento al quale
appartenevo e raggiunsi quindi Ferrara , sede del mio reparto .
Non mi presentai subito in caserma e raggiunsi casa mia per
riabbracciare mia moglie , mia figlia e i genitori .
Il 30 Gennaio 1943 , previa avviso al comando , rientrai in caserma e
fui accolto dalla guardia schierata perché ero l'unico rimasto del mio
reggimento in quanto , a seguito delle operazioni belliche , tutti i miei
commilitoni erano stati fatti prigionieri . La maggior parte , ufficiali e
sottufficiali , finirono in India e tornarono a guerra finita .
Fui assegnato , come responsabile , all'ufficio assistenza
Arrivò il 25 Luglio 1943 e il nostro reggimento fù comandato in operazioni di
protezione dei centri nevralgici della città per prevenire disordini .
Fui incaricato di presiedere lo zuccherificio di via Darsena e il complesso
dell'acquedotto di piazza XXIV Maggio .
Per fortuna non avvenne nulla di grave e dopo alcuni giorni rientrammo in
sede al comando .
Altra fatidica data -- 8 settembre 1943 -- L'esercito Italiano si
sciolse e seguirono le tragedie che la storia ricorda . In quella data io
ero in licenza e non partecipai direttamente all'evento .
Per timore di rappresaglie mi trasferii , con mia moglie e la figlia , in
un podere agricolo isolato fra i monti di Città di Castello , dove mio zio
amministrava una azienda di proprietà di un Ferrarese .
Per alcuni mesi tutto andò bene . Rimanevo in contatto con il mondo con
una radio a batteria costruita prima di partire . Ebbi notizia , quindi ,
della tragedia avvenuta a Ferrara il giorno 11 Novembre 1943 con l'eccidio
di noti professionisti ad opera delle squadre fasciste . Pensavo di rimanere
il più possibile lontano da tutti , ma purtroppo la morte della sorella di mia
moglie , mi
costrinse al rientro a Ferrara .
Trovammo rifugio a S:Bartolomeo in Bosco , presso una famiglia di
agricoltori che ci accolsero cordialmente . La guerra procedeva e io
temendo qualche spiata , mi presentai al distretto militare per evitare
noie alla famiglia.
Fui assegnato ad un battaglione del genio lavoratori e dopo pochi giorni
inviato in zona di operazioni a Lunuvio , nei pressi di Anzio . Il nostro
gruppo era formato da cittadini di Ferrara e province limitrofe . Ogni
mattina con circa 20 soldati partivamo a piedi verso il fronte di battaglia
, per scavare trincee protettive .
Il 21 Gennaio 1944 noi, sottufficiali, fummo chiamati al comando
del battaglione e il comandante ci comunicò che ad Anzio era avvenuto uno
sbarco di truppe alleate e che eravamo circondati ed isolati . Ci
dichiararono liberi da ogni vincolo militare e di agire di conseguenza . Al
rientro nel reparto comunicai agli uomini la notizia e i più giovani
cominciarono ad allontanarsi mentre i ragazzi ,che dipendevano direttamente
da me, mi chiesero di aiutarli a ritornare al nord. Scelsi quelli della
mia città e formammo un gruppo di 20 persone circa e ci incamminammo
,seguendo i binari del treno , verso Roma .
Si viaggiava solo di notte , e raggiunto il comando militare di tappa a
Roma , mi presentai al comandante e chiesi il foglio di via per raggiungere il
nostro deposito a Ferrara . Mi dissero che la ferrovia da Roma a Bologna non
funzionava e allora organizzai il rientro . Acquistammo , da un soldato della
Folgore , un fucile mitragliatore pagandolo con una colletta fra di noi ,
1000 lire
Ci mettemmo sulla camionabile per Bologna e fermando con il mitra i
vari mezzi civili , inviai a gruppi i soldati , con appuntamento alla
stazione di Bologna . Fino a Ferrara funzionava la ferrovia e caricai tutti
sul treno . Giunti a Ferrara mi presentai all'ufficiale di servizio ,
presentando il documento di rientro al deposito , inquadrai il reparto e ci
avviammo alla sede .
Condussi il gruppo alla piazza XXIV maggio e davanti
all'acquedotto fermai i soldati e comandai il " Rompete le Righe " . E
ognuno andò per la sua strada .
Era il mese di Marzo 1944 ed avevo aperto il mio negozio di Via Mazzini
103 a Ferrara , dove eseguivo riparazioni radio e assistenza . Alla sera
rientravo a S. Bartolomeo dove era la mia famiglia .
Verso la metà del mese si presentarono due persone con una sportina di
paglia , di quelle usate dai contadini per portare i loro prodotti in città .
Uno dei due era un mio conoscente che abitava a Berra e faceva
l'elettricista , mentre l'altro non lo avevo mai incontrato . Pensai ad un
apparato radio da riparare , e alla richiesta dell'amico Borellini , così si
chiamava l'elettricista , di ritirarci in un luogo appartato per parlare ,
pensai a qualcosa di poco ortodosso .
Con circospezione , mettendo un mio parente all'ingresso del negozio per
controllare l'accesso , osservai quanto mi presentava il Borellini . Con
sorpresa vidi che si trattava di un apparato ricetrasmittente dell'esercito
americano .
Aperto il contenitore riscontrai che si era schiacciato il condensatore
variabile della sintonia , rendendone impossibile l'uso . Dissi quindi che
la riparazione era impossibile perché era necessario impiegare un componente
perfettamente uguale e con le stesse caratteristiche tecniche e meccaniche .
Sicuro di avere chiuso il rapporto pensai che la cosa fosse finita così
. Mi sbagliavo ! Il Borellini mi chiese di scrivere il nome del pezzo , dove
era locato e a cosa serviva . Certo che nessuno poteva dare quanto richiesto
lo descrissi e.. salutai la compagnia . Ma dopo un paio di settimane
riecco di nuovo i due amici . Solita sportina , e in più la scatoletta con il
componente originale , ben imballato e avvolto in carta oleata.
A questo punto smontai il tutto e ripristinai l'apparato . Chiuso il
tutto e provato il funzionamento con una normale radio ad onda corta
consegnai ai due amici il tutto .
Per molto tempo non li vidi più e non seppi cosa facessero . Poi il
giorno 24 di aprile 1945 arrivarono trafelati chiedendomi di aiutarli a
collegare la loro base , perché con l'antenna che avevano , non erano riusciti
Non fidandomi di trasmettere da casa mia andammo nella abitazione di
una signora che ospitava in casa , segretamente , un altro componente del
gruppo , che seppi poi essere il radiotelegrafista , e cercai di installare
sul tetto della casa una antenna filare accordata sulla frequenza
dell'apparato .
Furono fatte varie chiamate e poi finalmente il comando militare , dal
quale essi dipendevano , rispose . Il collegamento , seppi poi , era
servito a bloccare uno stormo di aerei da bombardamento che erano diretti su
Ferrara –
Alla fine della guerra rincontrai il capo missione . Era di Ferrara ,
si chiamava Giberti e faceva parte dei servizi segreti americani e prestava
servizio presso le unità partigiane nelle retrovie .
Anche il mio foglio matricolare, militare, qui sotto, riporta la mia
collaborazione
continua
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PERLE MARCONIANE
Carissimo Paolo,
per non infastidire troppo coloro che pensano ancora
che le mie contestazioni siano forse frutto della mia fantasia e pertanto del
tutto sterili, desidero inviarti un piccolo scampolo delle 50 pagine scritte
in appendice al mio libro inedito sull'opera di Guglielmo Marconi: pagine di
analisi critica delle centinaia di "Perle storico scientifiche" rilevate nella
nostra letteratura.
Eccone un piccolo esempio:
I Grandi nomi del XX secolo, De Agostini, 1974, Collana diretta da Enzo
Biagi(concittadino di Marconi) :
" La vera invenzione di Marconi fu l'applicazione ad un apparecchio già
collaudato da altri, e specie dal russo Popov".
Credo che un'affermazione più ingannevole non si potrebbe formulare e chi
ha ricevuto una laurea Honoris Causa dovrebbe segnalarne la doverosa rettifica
: lo imporrebbe del resto una regola che fa parte dell'etica di chi è iscritto
all'albo dei giornalisti professionisti.
Nella medesima Collana, sotto l'immagine del fisico russo Aleksander
Popov si può poi leggere quest'altra "perla" storico scientifica:
"Marzo 1895 - Applicando l'antenna a un ricevitore a "coherer", Popov
riesce a trasmettere a 250 metri".
A tutto il 1895 Popov aveva semplicemente collegato - lo aveva fatto
Luigi Galvani 100 anni prima -l'asta di un parafulmine ad un rivelatore di
scariche atmosferiche: il suo scopo era infatti unicamente quello di
registrare le scariche atmosferiche. Ma se egli, come si legge nella collana
di divulgazione scientifica curata dal dott. Enzo Biagi, con quel rudimentale
rivelatore di fulmini fosse veramente riuscito a trasmettere dei segnali a 250
metri di distanza, si tratterebbe di un caso di alto interesse scientifico che
meriterebbe di essere meglio analizzato dagli storici della Filosofia della
Scienza.
Nel testo "Cento anni di Radio, Le radici dell'invenzione , Edizioni Seat,
Divisione Stet, Torino 1995: si può leggere quest'altra "perla":
" Si noti che fin dall'inizio dell'ultimo decennio dell'Ottocento
esistevano i principali componenti per la realizzazione di un sistema di
telegrafia senza fili e l'idea generale stessa della telegrafia senza fili era
già stata avanzata. Per questo a nessuno singolarmente può essere riconosciuto
il ruolo di "Inventore della Telegrafia senza Fili".
Voglio risparmiare ai gentili Lettori altre "perle", non meno
ingenerose e infedeli.
Finora la colpa di questo stato di cose è stata attribuita ad un non meglio
precisato malgoverno di impostazione politica di centro sinistra, se così
fosse questa assurda situazione con il "nuovo governo" dovrebbe avere vita
breve, sta di fatto però che l'autore di questo breve scritto da circa un anno
l'ha fatto più volte presente al Titolare delle Comunicazioni senza ottenere
il benchè minimo cenno di risposta.
La nostra letteratura continua così a divulgare, senza il minimo scrupolo,
delle notizie sull'opera di Marconi che oltre a offenderne la memoria fanno
purtroppo poco onore alle Istituzioni del nostro Paese.
Lodovico Gualandi
Lodovico Gualandi
via P. Pasquali,6
40134 -Bologna
ITALIA
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LE CARTINE DEL TRASPONDER NAZIONALE
Caro Paolo,
ancora una volta vorrei approfittare del Radiogiornale per dare una
comunicazione ai Radioamatori interessati di un importante novità nel sito
www.cisarmarche.it
Questo sito dedicato interamente al Trasponder Nazionale,è iniziata la
realizzazzione delle CARTINE GEOGRAFICHE DI COPERTURA dei terminali d'ingresso
al Trasponder Nazionale. La prima cartina presentata è quella del M. Campione
(Bs) che data la sua vasta copertura mi è sembrata opportuno iniziare da
questa
Queste cartine si devono considerare indicative e la copertura da postazioni
fisse in condizioni normali.Previa info che potranno arrivare,verranno
perfezionate fino al punto che nei dettagli avranno le indicazioni per le
coperture dai mezzi mobili, magari per le strade più importanti.
Questo significa che, più i radioamatori interessati al progetto potranno
inviare info, più le cartine saranno perfette.
Mi sembra che potrà essere un servizio molto utile a radioamatori,e non solo,
che già utilizzano il Trasponder Nazionale.
Grazie per l'attenzione e per lo spazio datomi nel Radiogiornale.
73 Mario I6 WOA
Amici,
come da programma procediamo a piccoli passi,e quando arriva "l'ispirazione",
nel completamento del sito in oggetto e in particolare le cartine geografiche
di copertura.
Da oggi è presente la cartina del RU 10 di Serra S.Quirico. Come quella del
Campione si può raggiungre in diversi modi dalla prima pagina tramite il link
all'elenco delle cartine o direttamente dalla pagina del ripetitore.
Diversamente a quella del Campione, sono state inserite nei dettagli, anche
info riguardanti la copertura da mezzo mobile che apparirà appena la pagina
sarà caricata.
Ringrazio quanti coloro che hanno dato consigli e suggerimenti ,vista la
cartina del Campione.
Resto in attesa anche in questo caso delle vostre impressioni.
Vi ricordo che i vostri suggerimenti contribuiscono in modo tangibile al
raggiungimento di una corretta cartina e quindi di una corretta
informazione,tale da rendere questo servizio per i Radioamatori "serio".
Grazie i6woa
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Da: "elio" <is0agy@iol.it>
7°
CONTEST delle SEZIONI ARI 432 Mhz
Microwave
La Sezione A.R.I. di Quartu Sant'Elena con la Collaborazione del Comitato
Regionale Sardegna organizza il Contest delle Sezioni in 432 Mhz Microwave
- SVOLGIMENTO e orario: 16
marzo 2003 dalle 07.00 alle 16.00 utc
- FREQUENZE : 432 SSB - CW
(secondo il band plan IARU)
1296 & freq. Up con modi d'emissione
secondo il band plan IARU
Log unico per cw e ssb
Non saranno ammessi QSO effettuati su ponti
ripetitori, trasponders, links.
- CATEGORIE:
432 MHZ 1,2 - 2,3 - 5,7 - 10 - 24 - 47 - GHZ/Up
SWL
2A - Staz. fissa Lic. Ordinaria 3A -Staz.
fissa 5A
2B - Staz. port. Lic. Ordinaria 3B -Staz. fissa
2C - Staz. fissa Lic. Speciale 2D - Staz. port. Lic. Speciale
- RAPPORTI :
Si dovrà passare RS(T)seguito da un numero progressivo a partire dal 001 e dal
WW locator completo (Es.: JM49MD)ed il numero di codice della Sezione
d'appartenenza
es.: IS0CAK 59... 59... JM49MD 0903 ( Sezione ARI Quartu S. E. )
- PUNTI : Per ogni QSO un (1) punto per chilometro. SONO VALIDI, tutti i QSO
con stazioni autorizzate italiane o straniere - MOLTIPLICATORI: Sono
moltiplicatori, tutte le sezioni A.R.I. identificate dal proprio numero.
es : IS0CAK 59001 JM49MD 0903 ( Sezione ARI Quartu S. E. )
IS0JMA 59002 JM40IO 0703 ( Sezione ARI Olbia )
N.B. : Tutti i codici delle sezioni sono pubblicati su R.R. di aprile 2000.
- PUNTEGGIO FINALE :
Punti : QRB totale x moltiplicatori
Es: QRB = 85000
Moltiplicatori numero sezioni ARI = 50
Totale : 85000x50 = 4.250.000
Sarà cura della stazione che invia il log, calcolare i punti e i
moltiplicatori ottenuti.
Nel caso di non corretto calcolo, o moltiplicatori errati, il log sarà
considerato come "Control Log".
- NOTE :
Le stazioni "portatili" sono da considerarsi tutte quelle che non operano
dalla propria abitazione indicata sulla licenza. (dovranno rispettare le
seguenti condizioni:
alimentazione autonoma (es.: batterie, gruppo elettrogeno, ecc.); non è
consentito l'uso d'antenne già installate presso un immobile, (container o
altro) o l'uso di tralicci permanenti o altre strutture permanenti o
semipermanenti.
Sono naturalmente ammesse roulotte, auto, tende, camper, ecc.)
Le stazioni che operano da un qth diverso dalla licenza, pero' con
caratteristiche fisse
(2 casa, albergo ecc.) saranno considerate fisse, categoria 1A o 1C.
Il rispetto della finestra DX nel Contest, non significherà solamente
attenersi al regolamento, ma rispettare chiunque voglia effettuare DX senza
partecipare al contest.
- LOG :
I log dovranno essere compilati secondo il regolamento dei Trofei ARI,
dovranno contenere inoltre ben evidenziato il codice della propria sezione
d'appartenenza.
Devono avere minimo 10 qso, il log con meno qso saranno considerati control
log.
Se possibile allegare foto, commenti, critiche, suggerimenti da pubblicare su
RR.
I log compilati secondo lo standard IARU andranno inviati entro 30 giorni
dalla data del contest, farà fede il timbro postale, a:
Ampelio Elio Jose Melini P.O. Box 7/c - 09045 QUARTU SANT'ELENA
Non saranno accettate lettere raccomandate
o tassate. Saranno accettati i log su supporti magnetici compilati con i più
comuni programmi di stazione ,o gestione contest, naturalmente saranno accettati
anche i file inviati via posta elettronica a
is0agy@iol.it - is0agy@qsl.net Non
saranno accettati log in formato compresso. I file creati con i programmi di
gestione contest dovranno avere come etichetta il nome della stazione che
partecipa, saranno considerati control log i dischetti non riconoscibili o senza
possibilità di risalire alla stazione.
P.S. Vi prego di controllare la presenza di
virus.
- PENALITA' : Ogni QSO
doppio non segnalato comporterà l'annullamento del QSO, errori oltre il 5% del
log comporteranno una diminuzione del punteggio in percentuale degli errori
stessi. I concorrenti dovranno attenersi al presente regolamento, per quanto non
espressamente previsto, vale il regolamento del Trofeo ARI per l'anno 2002.
Dopo la pubblicazione su R.R. le decisioni
del "Contest Committee" saranno inappellabili.
- PREMI :
Saranno premiati i primi tre partecipanti
di ogni categoria.
- PREMIO SPECIALE :
Saranno premiate le Sezioni A.R.I. del Nord, Centro e Sud Italia cui saranno
moltiplicati i log inviati con i punti fatti. Le Sezioni sono così divise:
Nord - I1 - IX1 -I2 - I3 - IN3 - IV3
Centro - I4 - I5 - I6 - I0
Sud - I7 - I8 - IT9 - IS0
In totale saranno assegnati tre premi
speciali.
Vy 73 de IS0AGY Ampelio Melini Presidente Sezione ARI Quartu Sant'Elena
IS0FDW Angelo Fadda Presidente del Comitato Regionale Sardegna
NB. La classifica della sezioni quest'anno saranno due, una per i
432 Mhz Microwave e una per i 144 Mhz ( gestita da IV3LNQ Luigi )
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Da: "Arnaldo Bollani" <ik2nbu@inwind.it>
SOTA & QRP NEWS
Ciao a tutti,
con vero piacere Vi
annuncio che ho messo on line il mio nuovo sito:
www.radioavventura.it
é suddiviso in 3 aree
tematiche principali:
a.. QRP ed autocostruzione suddiviso per difficoltà e relativi consigli /
progetti.
b.. SOTA il diploma italiano con aggiornamenti report e materiale scaricabile
per ogni Regione attiva.
c.. G.A.R gruppo alpinisti radiomatori ( è la foto gallery di tutti Voi che
fate radio in Montagna)
Ho voluto dedicare questa mia iniziativa a tutti Voi che mi avete sostenuto ed
incoraggiato ad essere un vero Radiomatore.
Alcune pagine QRP sono in via di allestimento ed ulteriori progetti saranno
disponibili a breve.
Per il SOTA ogni
contributo Vostro è benvenuto, se vorrete contattarmi, sarete avvisati delle
spedizioni SOTA QRP che andremo a fare nel 2003, materiale e foto delle
attivazioni saranno pubblicati nei limiti dello spazio web disponibile.
Buona Attivita !
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73 de
ik2nbu Arnaldo Bollani
I QRP # 001 e SOTA
Manager Italia
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Da: "RapportoRadio"
<rapportoradio@yahoo.it>
DX
CONTEST - RULES FOR 2003
La PZK - Polski Zwiazek Krotkofalowcow,
Unione dei Radioamatori Polacchi, e l'SP DX Club hanno l'onore di invitare tutti
i radioamatori e SWL del mondo a partecipare al contest SPDX.
Data: Il primo fine settimana di aprile di ogni anno, 5 - 6 aprile 2002, dalle
15:00 UTC del sabato fino alle 15:00 UTC della domenica.
Obbiettivo del contest: Fare il maggiore numero possibile di contatti tra
radioamatori polacchi e radioamatori no-polacchi.
Da ricordare: Le stazioni polacche solo possono lavorare altri paesi; le
stazioni della Polonia però possono lavorare altre stazioni polacche.
Bande: From 1,8 a 28 MHz, eccetto bande WARC.
Modi: CW e SSB.
Si può lavorare una stessa stazione due volte in una banda ma in modi
differenti.
Non sono validi contatti in modo incrociato.
E' obbligatorio osservare il piano di banda della IARU durante il contest.
Chiamata per il contest: Stazioni straniere: "CQ SP"; stazioni polacche: "CQ
CONTEST" in SSB o "CQ Test" in CW.
Scambio:Le stazioni straniere devono dare durante i collegamenti cinque o sei
numeri consistenti in segnale RS(T, + numero progressivo, per esempio 599001 in
CW o 59001 in SSB.
Le stazioni polacche durante i collegamenti dovranno rilasciare due o tre numeri
che rappresenteranno l'RS (T) + una lettera dell'abbreviazione del loro
WOJEWODZTWO (provincia), per esempio 599G in CW o 59G in SSB.
Abbreviazioni possibili di province polacche, max. 16 per banda,:
B, C, D, F, G, R, J, K, L, M, O, P, S, O, W, Z.
Punteggi:Stazioni straniere: 3 punti per ogni QSO con una stazione polacca.
Stazioni polacche: QSO DX: 3 punti; QSO con stazioni degli Stati Uniti: 1 punto;
QSO con un'altra stazione SP: 0 punti.
Moltiplicatori:Per le stazioni straniere: Ogni WOJEWODZTWO (provincia)
differente annotata per l'abbreviazione di una lettera vale un moltiplicatore,
contato solo una volta per banda. Il massimo di moltiplicatori è 16 province x 6
bande.
Per le stazioni polacche: Paese DXCC, solamente una volta per banda.
Punteggio finale: Somma dei punti dei QSO in tutte le bande moltiplicato per la
somma di province di tutte le bande, o di una banda nelle categorie monobanda.
Categorie:SO AB Mixed Mode (Modo misto),SO SB Mixed Mode (Modo misto),MO AB
Mixed Mode (Modo misto),SO AB SSB,SO SB SSB,SWL's Mixed Mode (Modo misto),SO AB
CW,SO SB CW.
Nota 1: L'uso di reti DX o DX Cluster riclassificherà Multi alla categoria
Operatore.
Nota 2: Le stazioni di club, MO MB, dovranno notificare tutti gli operatori.
Stazioni SWL: GLI SWL stranieri dovranno copiare l'indicativo della stazione
polacca ed il suo scambio e l'indicativo della stazione straniera.
GLI SWL polacchi dovranno copiare l'indicativo della stazione straniera ed il
loro scambio e l'indicativo della stazione polacca.
N.B.: La stessa stazione polacca o la stazione straniera da sola, può essere
ascoltata una volta nella stessa banda/modo.
Risultati: Si effettueranno classifiche sui risultati ottenuti, in modo separato
per ogni paese e per ogni categoria in ogni paese.
Diplomi: Ai campioni in ogni categoria.
Il numero dei diplomi in ogni categoria è a descrizione del Comitato del
contest.
I campioni stranieri possono anche ricevere targhe speciali offerte da
radioamatori polacchi.
Estratti log:gli estratti log dovranno contenere la data, ora in UTC, indicativo
del corrispondente, scambi, moltiplicatori e punti.
Il foglio riassuntivo dovrà contenere tutte le informazioni su punteggiatura:
categoria, nome e coordinate del concorrente, ed una dichiarazione firmata che
tutte le regole del concorso e la legislazione dei radioamatori del paese del
concorrente sono state rispettate.
Gli estratti log dovranno essere comprovati per contatti duplicati.
Dovrete aggiungere un estratto log per accertamento di moltiplicatori.
Gli estratti log possono essere inviati su dischetto, in formato MS-DOS ASCII.
Il termine ultimo per inviare gli estratti log è il 30 aprile 2003.
Inviare gli estratti log alla seguente direzione:
Polski ZwiÄ?zek KrAltkofalowcAlw,
SPDX Contest Committee,
P. O. Box 320,
00-950 WARSZAWA,
POLAND
Gli estratti log, possono essere anche inviati per posta elettronica, formato
ASCII, a:
spdxc-logs@pzk.org.pl
Si prega l'uso della posta elettronica o del dischetto se è possibile.
Squalifica: La violazione delle regole del contest o l'eccesso di un 3 percento
della punteggiatura per contatti scorretti o duplicati sono causa sufficiente
per la squalifica.
Le decisioni del Comitato del contest del SPDX sono finali ed inappellabili.
Map of Poland with the borders of provinces:
B = Lubuskie
C = Lodzkie
D = Dolnoslaskie
F = Pomorskie
G = Slaskie
J = Warminsko-Mazurskie
K = Podkarpackie
L = Lubelskie
M = Malopolskie
O = Podlaskie
P = Kujawsko-Pomorskie
R = Mazowieckie
S = Swietokrzyskie
U = Opolskie
W = Wielkopolskie
Z = Zachodniopomorskie
Per altre info, fare riferimento a questo sito, ove troverete le notizie ed
altro in lingua spagnola:
http://www.sp5zcc.waw.pl/spdxc/reg/reg_ea.html
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Da: "Roberto IS0GRB"
<is0grb@is0grb.ods.org>
Wireless HAM
Collegarsi in TCP/IP via radio a 22MBit
Da qualche mese e' attiva nel sud Sardegna
nella zona di Cagliari una rete wireless a 22Mbit sui 2.4GHz dei radioamatori.
La nuova rete innovativa, costituita da 4 host e diversi access point montati
nei punti strategici della citta' , consente di effettuare collegamenti fra
radioamatori a 22Mbit.
Grazie a questa notevole velocita' e' possibile effettuare trasferimenti con
velocita' fino a 800Kbytes con notevole traffico in rete.
Grazie ai nuovi firmware degli apparecchi e' possibile pure arrivare a 44Mbit,
ma e' necessario effettuare dei link con segnali decisamente piu' forti.
Sono ovviamente possibili tutti i servizi TCP, http, ftp, chat, VOIP con eqso o
echolink, smtp, dns, pop, telnet senza limitazioni.
Grazie anche all'interessamento di molti colleghi OM della zona appassionatisi
alla cosa siamo riusciti ad attivarci con un discreto numero di client.
Vorrei citare gli OM che partecipano alla sperimentazione oltre al sottoscritto,
IS0XDA, IS0MYN, IS0CLA (appassionatasi solo di recente alla cosa), IW0UP,
IS0ISJ, IS0SEL.
Altri colleghi sono in contatto con il nostro gruppo di sperimentazione, I1HJP,
IK2XYP da los Angeles ed altri radioamatori americani, con cui si scambiano
messaggi ed impressioni, che seguono da vicino le nostre prove.
Notevoli le autocostruzioni sulle antenne e sugli illuminatori, c'e' veramente
da fare e provare sul campo.
Molte le antenne autocostruite, illuminatori, doppie-quad, a barattolo ed altre.
Sappiamo che in zona 3 e 6 si stanno effettuando questo tipo di sperimentazioni,
sarebbero gradite impressioni e scambi di idee su questa nuova sperimentazione.
Appena possibile metteremo a disposizione le nostre prove ed i risultati in un
sito.
Per eventuali informazioni, potete mettervi in contatto con il sottoscritto
IS0GRB al seguente indirizzo:
is0grb@is0grb.ods.org oppure con IS0WBT su
is0wbt@is0wbt.ods.org.
Saluti e buone prove
Roberto IS0GRB
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Da: "Umberto Molteni"
<umberto.molteni@virgilio.it>
IZ2MIL stazione ANGET della
Lombardia
Caro Paolo, ho avuto dalla mia Associazione
ANGET di Como di cui sono Socio, il documento qui sotto riprodotto. Cordiali 73
da Umberto I2MS.
Associazione Nazionale
Genieri e Trasmettitori
Delegato Regionale Lombardia
Milano 27 gennaio 2003
Ai Presidenti di sezione ANGET della
Lombardia, Loro sedi.
Dopo il nulla osta dell'Autorità
Militare e le necessarie richieste al Ministero delle Comunicazioni, il 1° rgt.
Trasmissioni ha ottenuto la licenza di 3a classe per impiantare ed esercire una
stazione radio Radioamatoriale, ottenendo il nominativo IZ2 MIL.
L'importante risultato è stato frutto della
collaborazione fra il personale militare ed alcuni iscritti della sezione ANGET
di Milano.
La stazione radio, installata nella Caserma
S. Barbara, in Milano, sede del reggimento, avrà operatori militari e operatori
dell'ANGET con regolare licenza di radioamatore. Si tratta del primo caso di
stazione radio militare in cui possono accedere operatori civili.
Scopo della stazione radio sarà di
effettuare collegamenti con aliquote del reparto impegnate fuori area, di
collaborare coi servizio di Protezione Civile, di far conoscere l'ANGET nel
campo dei radioamatori magari contribuendo nel proselitismo.
Potrà contribuire per ripristinare una rete
radioamatoriale fra i soci ANGET.
La stazione, che opererà nelle gamme radioamatoriali HF, VHF e UHF, sarà
inaugurata probabilmente nel prossimo mese di marzo.
Non mi dilungo con dati tecnici, che
potranno essere comunque forniti, in questo momento mi sembra molto importante
ricordare che si tratta del primo caso di collaborazione civile militare, se
sarà ben sostenuta potrà portare oltre che soddisfazione anche beneficio alla
nostra Associazione.
Con i più cordiali saluti.
Il Delegato della Lombardia
Magg. Ernesto COLOMBO
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: Da: "ALBERTO POTENZA IW4EJV" <multimediast@libero.it>
RIVISTA "RADIOFREQUENZA"
ARI FIDENZA (PR)
CIAO CARISSIMO PAOLO
Sempre felicissimo di collaborare con te ti invio per la pubblicazione sul
prossimo numero raggiungibile del "RADIOGIORNALE", la copertina del numero zero
della Rivista "RADIOFREQUENZA", edita dalla Ns. Sezione di Fidenza, PR, da me
curata e stampata, in occasione del trentennale di Fondazione della Sezione
stessa.
E' stato un gran lavoro di raccolta documenti ed esecutivo, e non di meno di un
certo impegno economico, ma che ha gia' avuto presso colleghi ed amici notevoli
consensi e felicitazioni.
ALBERTO POTENZA
IW4EJV
ARTISTA & DESIGNER
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Da: "walter" <ik2ane.walter@iol.it>
INFORMZIONI PER I RIPETITORI
Msg.
per OM di CASERTA
Salve.
Come avrete potuto notare nell'elenco dei ponti, che ho inviato tempo
fa'
scorsi, c'e' segnato un ripetitore UHF come RU10 a 430.250 + 1.6 MHz
nella zona di Caserta.
Avrei bisogno di sapere se e' ancora attivo perche' gli RU10 devono
avere lo shift -1.6 MHz, e quindi penso che il dato sia errato.
Grazie per la collaborazione.
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Msg. per OM zona
PERUGIA
Salve.
Mi potete confermare l'esistenza dei seguenti ripetitori che mi
risultano essere posizionati nella vostra zona?
145.600 R0 M.Serano
145,637,5 R1a Sellano
145.637,5 R1a M.Martano
145.662,5 R2a Gubbio
145.687,5 R3a Gubbio
145.750 R6 Perugia
Probabilmente ci sono degli errori.
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Msg. per OM zona
Bologna
Salve.
Mi risultano, in elenco, 2 rpt UHF a Bologna, uno a 430.025 ed
uno a 430.037,5.
Quale dei due dati e' sbagliato?
Grazie e saluti.
IK2ANE - Walter
BBS IK2ANE-8 Milano JN45PK * 430.800 a 1200bd e 437.650 a 9600bd *
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Da: <Bruno.Barsanti@bull.it>
Giusta protesta di un
radioamatore
ELETTROSMOG:: si fa solo
del terrorismo
Spett. Redazione di Metro.
Voglio cominciare con il complimentarmi
sugli articoli del "Metropaginone" all'interno del Vostro quotidiano.
Ho sempre trovato utile ed educativo un approfondimento sugli avvenimenti che
tutti gli organi di stampa, per logici motivi di spazio, esprimono inmodo
superficiale.
Ma questa nobile scelta porta con se la maggiore responsabilità dei Massmedia
nella formazione culturale e critica dei lettori. E' eticamente importatente che
questi articoli di fondo vengano trattati con il massimo del laicismo
giornalistico.
Purtroppo articoli come quelli apparsi oggi
28 febbraio "LO SMOG CHE NON SI VEDE" della Dott.sa Patrizia Pertuso corrono il
rischio di alimentare ulterirmente le fobie da rischi onde elettromagnetiche.
Le informazioni tecnico-scientifiche andrebbero discusse con metodo galileiano e
non di certo sulle pagine d'"opinione" delle cronache.
I principi di precauzione non hanno nessuna validità scientifica se non quelle
di essere usati dai 'Potenti' per scopi politici. "IO INVENTO IL PROBLEMA E POI
TE LO RISOLVO!".
E' da più di 20 anni che si studiano gli
effetti delle onde EM ma l'Agenzia Internazionale per le Ricerche sul Cancro (IARC)
cioe'
l'organismo mondiale che si occupa di cancerogenesi ambientale, non ha ancora
provato l'effetto/causa.
Lo IARC - ha poi precisato - dopo innumerevoli studi sugli agentiresponsabili di
tumori ha individuato 78 cause sicuramente cancerogene. Tra esse ci sono le
aflatossine (una muffa che cresce nei vegetali), l'amianto,
il benzene, gli estrogeni, il radon, le radiazioni solari, molti virus, il
cloruro di vinile, il fumo da tabacco, le polveri di legno''.
''Il principio di questo 'censimento' e'
semplice: dopo analisi rigorose basta una evidenza, anche minima ma certa,
perche' un agente chimico,fisico o virale sia classificato cancerogeno per
l'uomo. I tumori si combattono con le armi della ragione. Non esistendo evidenze
scientifiche sul rischio elettrosmog sarebbe preferibile utilizzare i 30-50 mila
miliardi che servirebbero ad abbattere tralicci e antenne ''pressoche' innocui''
per altri fini.
''Si e' detto che se anche un solo bambino
su centomila dovesse ammalarsi di leucemia il governo avrebbe comunque il dovere
di intervenire.
Ma qui si entra in un problema etico. L'imperativo categorico, in questo campo,
obbliga a parita' di intervento a prevenire il maggior numero di malattie. Ora,
se per prevenire due ipotetici casi di leucemia all'anno in Italia si vuole
impiegare 50 mila miliardi (quanti ne servono per eliminare la possibile, ma non
certa, causa e cioe' elettrodotti ed antenne) con le stessa somma perche' non
intervenire, sul benzene delle benzine, sui gas di scarico dei motori diesel,
sul radon nelle abitazioni, sull'amianto, cioe' su alcune cause certe di tumore
e cosi' prevenire la leucemia in centinaia di persone e in migliaia di bambini e
adulti di altri casi di tumore?
Cortdialmente saluto
Bruno Barsanti
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SILENT KEY
Da: "CARACCI" <it9bcc@inwind.it>
Comunico la scomparsa di uno dei soci
fondatori la sezione Cisar di Castelvetrano-Selinunte l'amico IT9XKX Giuseppe
Frosina.
Alla xyl Giovanna IT9LYQ vanno le nostre sentite
condoglianze.
Il Presidente
IT9BCC
Nino Caracci
Condoglianze alla XYL e alla famiglia
di Savatore
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