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Anche allora c'erano due Associazioni,
l'ARI e il Radio Club d' Italia, ma anziché litigare come avviene oggi,
si fusero insieme grazie al paziente lavoro di ricucitura portato avanti
da Franco Moretti I1FP
il quale per averne parlato in
un qso rimediò una multa dal Ministero.
Ma di questo ne parleremo la prossima
puntata.
Rotary beam:
la mia prima direttiva autocostruita
Nell'anno 1947 , dopo avere esaminato vari progetti , cominciai
l'autocostruzione della mia prima antenna rotativa . Il problema era
costruire un "boom" , supporto , in materiale robusto e poco costoso .
Scelsi di preparare un "culla" in legno impregnato di resina , per
resistere alle intemperie , e trovai il falegname disposto a seguire le
mie istruzioni .
L'antenna era una due elementi per i 15 metri e due per i 10 . Le
canne erano di alluminio con isolatori in porcellana come supporto e
isolamento verso la base di appoggio . Lo schema lo ricavai dalla
rivista QST . L'alimentazione ai due radiatori era formata da piattina da
75 ohm che mi mandò un OM americano.
Il tutto fu montato alla cima di un palo telescopico , di origine
militare tedesca , che permetteva con un verricello , il sollevamento fini
a 10 metri di altezza . La rotazione avveniva a mezzo di una ruota da
motocicletta fissata sotto il centro della culla , senza i raggi del
normale uso . Per comandarla ho usato del filo di acciaio con anima in
canapa , che veniva impiegato in
commercio , per la frenatura a mano delle auto . Avevo montato due
pulegge alla metà del palo e i due fili avvolti sulla ruota , nei due
sensi , arrivavano in casa attraverso due fori nel muro della mia stanza .
All'interno vi erano altre due pulegge che rmettevano ai due capi del
sistema , attraverso una catena, sempre da motocicletta , l'ancoraggio e
chiusura del loop .
La catena era agganciata ad un perno di comando costituito da un
volante da automobile e una ruota dentata per la rotazione di tutto il
sistema . Tutto il gruppo era stato realizzato da un caro amico ,esperto
meccanico , anche lui radioamatore , in un blocco di ottone tornito .
Questo sistema mi permise di ruotare perfettamente l'antenna e
di effettuare ottimi collegamenti anche nella nuova gamma . per me , dei 21
Mhz. In seguito ho realizzato altre antenne e soprattutto la più importante
, una monobanda per la gamma dei 20 metri con boom di 1/2 lanbda e
cioè 10 metri e con tre elementi su di una culla progettata da I1CC e
costruita con tondino di alluminio .
Il sistema di rotazione rimase sempre quello della ruota
dentata e del volante da auto , che si era sempre dimostrato il più
affidabile nel tempo
.
continua
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Da: "Francesco" ik0fvc
Che
brutta figura!
CONFERMATO
le nomine al
Consiglio
Superiore Telecomunicazioni
non vengono fatte su segnalazione dalle
Associazioni!
INTANTO ANCHE I PIRATI
SI INTERESSANO DELL'ARI
Ciao Paolo,
sono Francesco Valsecchi, IK0FVC.
Anzitutto complimenti per il Radiogiornale, un importante contributo al
mondo radiantistico.
Ti ringrazio di avere ricordato della mia presenza al CST, cui ora si
aggiunge quella di Luca.
A dire il vero, da tempo c'è un altro radiomatore nell'organismo. Non
ricordo il nominativo (ma è un I0); è un magistrato di elevato livello che,
nelle poche volte in cui si è avuta occasione, ha dato una mano alla debole
voce dei nostri interessi. Se ti interessa mi informo.
Vorrei, però, precisare che le nomine dei membri al CST (organo che,
per
l'esperienza che ho avuto, conta molto poco, tanto che si era pensato di
abolirlo) non sono effettuate " in rappresentanza " di qualcuno, ma
unicamente per criteri di competenza ed esperienza maturati in certi
settori, a discrezione del Ministro.
Nel mio caso la ragione originaria fu " esperto in materia radioamatoriale
", ma poi sono finito in una commissione che si è occupata di sicurezza dei
dati.
E' importante, credo, sottolineare che non esiste in criterio di
rappresentanza, anche per dissipare alcune polemiche in corso.
Grazie, a presto
fvc
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Ma intanto uno pseudo abusivo, "ben
informato", che utilizza nominativi mai sentiti prima, non presenti sul
callbook, come IW2ARI e IW9ARI, usando un BBS, "libertario" e senza
controllo, quindi aperto a qualsiasi pirata, pubblica in Packet
lettere di Elvira Simoncini IV3FSG e del Vice Presidente Nicola Sanna
I0SNY, dirette al CDN al Presidente e al Collegio dei Sindaci, ma
quel che é bello é che le lettere in questione risultano autentiche e
non apocrife!
Insomma o Casa ARI é diventata una
casa di vetro, aperta a tutti, pirati, pseudo tali, o "Radioamatori sotto
mentite spoglie", oppure ci troviamo in presenza di una nuova "trovata" nella
ormai lunga storia infinita!
CUI PRODEST?
ECCO I DUE MESSAGGI PACKET:
Msg: 32920 Flag: BN
Date: 12-04-2003 08:29
From:
IW2ARI@I4UKI
To : TUTTI @ITA
BID : UNPROTO_MSG
Titolo:ARI: La verita' (1)
R:030410/0948Z @:I4UKI.#MO.IEMR.ITA.EU #:41741 [Spilamberto] #:41741
Al Consiglio Direttivo Nazionale A.R.I.
Al Segretario Generale A.R.I
Al Collegio Sindacale A.R.I.
Via Scarlatti 31,
20124 Milano
Gentili Colleghi,
Nel prendere atto delle dimissioni del Presidente Alessio Ortona da ogni
carica ed incarichi, non posso purtroppo non notare nelle sue spiegazioni, il
voler addebitare ad altri la motivazione del suo gesto. Poiche' vengo chiamata
parte in causa, credo siano opportune alcune precisazioni.
Per il fatto di aver chiesto chiarimenti al Collegio Sindacale, prima
dell'insediamento dell'attuale CDN, sono stata poi oggetto assieme a Sanna, di
continui attacchi al punto che anche una frase di un verbale approvato e'
stata cambiata prima della relativa consegna al Direttore Responsabile per la
sua pubblicazione sull'Organo Ufficiale.
In una successiva riunione dopo la sua pubblicazione, il fatto e' stato da me
segnalato e la frase in oggetto e' stata rettificata, ma non dopo la lettura
del verbale approvato (prassi di comparazione che mi sembra logica), bensi'
dopo l’ennesimo ascolto delle registrazioni mettendo in dubbio la veridicita'
di quanto scritto nel verbale gia' approvato.
Dopo questa rettifica, ho chiesto la medesima rettifica dei "Fatti di cui si
parla n.17" pubblicato oltre che su RR anche sul sito dell'ARI. Mi sembra un
atto dovuto. Invece, Ortona stravolge il tutto e lo presenta come un attacco
al presidente e non alla mia persona.
In sostanza, il Presidente, avvalendosi della facolta' di poter pubblicare su
RR e nel sito ARI, formula e diffonde valutazioni e giudizi soggettivi ed
arbitrari e fornisce in tal modo al lettore un resoconto che risulta essere
fuorviante, anche perche' parziale.
Questa attivita' del Presidente non puo' ritenersi "coperta" dal diritto di
cronaca che, come precisato anche di recente da una sentenza della Suprema
Corte, incontra un limite invalicabile "nel rispetto della persona, la cui
reputazione e' toccata dalle notizie diffuse, e nel rispetto della verita'".
Qualunque utente o navigatore della rete internet puo' in qualunque momento e
da qualunque luogo o paese, imbattersi nel "sito ARI" e trovarsi quindi sotto
gli occhi affermazioni e giudizi idonei a gettare il discredito sulla
Simoncini e a sollevare dubbi sulla correttezza del suo operare.
Riguardo poi alla burrascosa riunione del CDN del 12 dicembre 2002 da lui
menzionata, i toni accesi erano dettati da un comportamento provocatorio di
chi presiedeva.
Il Vice-Presidente Sanna, per poter affermare i suoi diritti, ha dovuto anche
alzare la voce, ma non e' stato certo l'unico. Mentre e' stato l'unico a
scusarsi per questo.
Se il Collegio Sindacale doveva rammaricarsi di quanto accaduto, non era certo
tramite la voce di un solo Sindaco il quale ha cercato personalmente, come
riteneva opportuno di invitare tutti, nessuno escluso, ad una riflessione.
Mi rammarico delle lamentele del Presidente e, se in Consiglio ci sono stati
argomenti ripetitivi, il fatto e' stato determinato dall’importanza o gravita'
degli stessi o dal non voler ascoltare anche le ragioni e le proposte altrui,
chiudendosi su interpretazioni personali.
Inoltre, non credo si possa chiamare "ostruzionismo" l'analisi seria e
approfondita di argomenti importanti: il lavoro costruttivo non lo si fa da
soli, ma con un lavoro di squadra ed ognuno e' tenuto a dare il proprio
contributo ed il confronto delle idee e' elemento indispensabile e non va
definito come un'inutile perdita di tempo.
Se cosi' fosse basterebbe solo una persona per condurre l'Associazione.
Sono profondamente delusa dall'accaduto nel suo insieme, mi aspettavo un
Presidente che lavorasse per portare armonia nel gruppo, cercando di far
superare le naturali incomprensioni iniziali, evitando di schierarsi e
richiamando al rispetto delle regole e delle idee di tutti, perche' solo cosi'
si possono gettare le basi per un lavoro sereno e costruttivo. Non esistono
altri modi.
In Consiglio, ogni proposta dovrebbe sempre essere analizzata con serieta' a
prescindere da chi la presenta, e la democrazia ed il rispetto verso tutti
dovrebbero essere valori fondamentali dell'ARI cosi' come lo sono della
Costituzione Italiana.
Mi auguro ora che, in un momento cosi' critico per la vita della nostra
Associazione, il Consiglio Direttivo riesca a reagire con alto senso di
responsabilita', rifuggendo da soluzioni di schieramenti contrapposti ed a
comprendere che l'unica forza che ci puo' fare andare avanti costruttivamente
e' una coesione su obiettivi comuni, maturata dalla consapevolezza che nelle
nostre mani c'e' il futuro dell'ARI.
Cordiali saluti.
Elvira Simoncini - IV3FSG
*** Fine del Msg. 32920 ***
/EX
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Msg: 32902 Flag: BN
Date: 12-04-2003 08:26
From:
IW2ARI@I4UKI
To : ARI @ITA
BID : UNPROTO_MSG
Titolo:ARI: La verita' (2)
R:030410/0957Z @:I4UKI.#MO.IEMR.ITA.EU #:41745 [Spilamberto] #:41745
AL CONSIGLIO DIRETTIVO NAZIONALE A.R.I. = MILANO =
AL COLLEGIO SINDACALE A.R.I. = MILANO =
Ho ricevuto e letto delle dimissioni da Presidente A.R.I. e Cassiere di I1BYH.
Per quanto riguarda il contenuto delle motivazioni faccio presente di non
condividerle.
1) Paragrafo 2.
Il mio "comportamento" durante la riunione del 12 dicembre 2002 e' stato solo
una reazione e non un attacco, all'inizio pacato, per contestare quanto
asserito e scritto dal Presidente ai Comitati Regionali. Non si puo' usare la
propria carica per mettere in cattiva luce gli altri Consiglieri; non si
possono dire cose che non si conoscono o che sono frutto solo della propria
immaginazione ed interpretazione di parte, facendone un documento politico a
proprio vantaggio. Dopo il diniego del Presidente a correggere quanto dallo
stesso asserito in modo del tutto personale, certamente la mia reazione e'
stata piu' incisiva e con toni forti, anche perche' Ortona rimaneva sulle
proprie posizioni, del resto non avvalorate da conoscenza dei fatti.
All'accesa discussione hanno partecipato un po' tutti i Consiglieri e non e'
stata prerogativa di Sanna e Simoncini, come vuol far credere il Presidente.
2) La lettera del Sindaco Marchesini, redatta non in modo consigliare, non era
sicuramente rivolta solo a me, ma anche agli altri, al fine di smorzare i
toni.Ritengo, comunque che il compito del Collegio Sindacale non sia quello di
inviare lettere al C.D. per richiamarlo alla forma, ma solo quello di
controllo generale sull'amministrazione dell'ARI, delle votazioni e dei
referendum (art.29 dello Statuto),oltre al controllo sull'applicazione del
Regolamento e dello stesso Statuto sociale dell'ARI. Ricordo, inoltre, che il
Consiglio Direttivo e' composto solo da nove membri, otto eletti tra i Soci e
uno nominato dal Ministero delle Comunicazioni.
3) Per quanto riguarda la lettere del Vice Presidente Marino, sicuramente
contesto "i modi offensivi", poiche' ho solo detto in maniere forti che il
Presidente doveva togliere le parole "di concerto", aggiungendo che per la sua
iniziativa il Consiglio si stava spaccando in due parti. Queste maniere, e
anche piu' gravi, in passato ci sono state e io come Consigliere ho assistito
a momenti di tensione e di urla con addirittura l'abbandono da parte di un
Consigliere della riunione. Voglio anche aggiungere che, sempre in passato,
qualche consigliere non si e'piu' presentato durante le riunioni, per mesi e
anni, contestando cosi' l'operato del CDN.
Il modo di esprimersi, molte volte, e' una reazione a dei soprusi palesi e
illegittimi ai quali si viene sottoposti.
4) Per quanto riguarda il terzo capoverso delle attuali dimissioni dove si
dice che la Simoncini ha contestato la veridicita' di alcune affermazioni,
anche io contesto fortemente quanto da Ortona scritto sui "Fatti di cui si
parla 17" poiche' non e' affatto vero che la Simoncini si e' offerta di
presentare un parere legale.Nella prima riunione di questo nuovo Consiglio fu
il Presidente dei Sindaci, Faraone, a dire alla Simoncini che se la stessa lo
riteneva opportuno poteva presentare un altro parere legale a sue spese. Di
conseguenza e' stato fatto anche un verbale di CDN dove si evidenziava questa
situazione, approvato da tutti i componenti.Tutto questo e' avvenuto con il 1ø
verbale di questo nuovo Consiglio dove ci sono stati dei problemi non
dipendenti ne da me ne dalla Simoncini.
Il verbale redatto dal Segretario Taliani venne approvato, come al solito,
nella seduta successiva, ma poi venne mandato alla pubblicazione su R.R. in
modo diverso dall'originale con una interpretazione di parte degli avvenimenti
e solo dopo le lagnanze, successivamente e' stato corretto con l'approvazione
di tutto il Consiglio sul verbale del 18 gennaio 2003, ritenendo che era stato
scritto in modo difforme da quanto deliberato (non mi risulta che ci siano
stati interventi per censurare quanto accaduto). Tutto quello che e' successo
ha fatto perdere molto tempo, e ancora perdita di tempo da parte del
Presidente anche nell'ultima riunione di Consiglio, poiche' disconosceva
ancora quanto gia' lungamente discusso e approvato e che ha anche pubblicato
su "Fatti di cui si parla". Si scrivono lettere quando non si rispetta la
forma ma non si fa nulla quando si viola palesemente la sostanza.
5) Paragrafo 5ø delle dimissioni.
Si dice che il C.D. "e' stato costretto ad ascoltare monotone e sistematiche
contestazioni". Questa e' una interpretazione unilaterale e pretestuosa in
quanto io quale componente ho partecipato in modo attivo ai vari Consigli e
non mi sono annoiato ma ho portato avanti il mio contributo con argomenti
all'ordine del Giorno, costruttivi e al solo fine di ridare attualita' all'ARI
e della sua visibilita' in campo nazionale.Infine, non si puo' pretendere di
decidere e di condannare chi la pensa diversamente da noi. I dibattiti sono il
seme della democrazia al di la' dei modi piu' o meno forti. Se non fosse cosi',
il Senato della Repubblica Italiana e la Camera dei Deputati sarebbero vuoti e
pieni di dimissionari.
IL V.PRESIDENTE
I0SNY-Nicola SANNA
*** Fine del Msg. 32902 ***
/EX
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Tantissimi auguri al Frate Radioamatore
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COMMEMORAZIONE
Quando la radio salvò
la spedizione Nobile
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Diploma Giovanni Paolo II, il Papa
Pellegrino
Per celebrare i pellegrinaggi che Papa Giovanni Paolo II ha effettuato
durante il suo
Pontificato, e' stato istituito l'Award "Giovanni Paolo II, il Papa
Pellegrino" .
Per conseguirlo sono richiesti almeno 20 collegamenti (qualsiasi banda e modo,
OM e SWL)
con i Paesi visitati dal Papa a partire dal 16 Ottobre 1978 ad oggi (123 "DXCC
Country").
- Ciascun "Country" puo' essere collegato/usato una sola volta.
- E' MANDATORIO aver collegato almeno una stazione Polacca.
- Se nella lista dei paesi collegati, e' inclusa una stazione
speciale/commemorativa
dell'evento, questa equivale a 5 "Country".
Le richieste per ricevere l'award vanno indirizzzate
a DL3KDC Wlodzimierz Nawrot
Erzbergerallee 86
D-52066 Aachen, Germania
(email
nawrot@onlinehome.de
)
allegando almeno 7Dollari o 5 Euro o 7IRC.
Inviando una somma superiore, questa verra' devoluta per l'assistenza medica
dei
Bambini in Polonia.
Ecco i Prefissi/Paesi validi per il
conseguimento del Diploma
A2, AP, C5, C7, CE, CN, CO, CP, CT, CX,
D2, D4, DL, DU, E4, EA, EI, ES,
F, G, H4, HA, HB9, HB0, HC, HH, HI, HK, HL, HP, HR, HS,
I, J5, J6, JA, JY
K, KH, KL7, KP4, LA, LU, LX, LY,
OA, OD, OE, OH, OK, OM, ON, OZ, P2, PA, PY,
S2, S5, S7, S9, SM, SP, SV
T7,T9, TA,TF, TG, TI, TJ, TL, TN,TR, TT, TU, TY, TZ,
UN, UR, V3, VE, VK, VU, XE, XT,
YK, YL, YN, YO, YS, YV, Z2, Z5, ZA, ZL, ZP, X4, 9H
3C, 3D2, 3DA, 3V, 3X, 4S, 4U1UN,
5H, 5N, 5R, 5V, 5X, 5Z, 6W, 6Y, 7P, 7Q,
9A, 9G, 9J, 9Q, 9U, 9V, 9X, 9Y
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SOTA NEWS
Cari Amici,
Il nostro ottimo Giorgio Dal Re I0AHV, è costretto a ritirarsi dal manageriato
SOTA di Lazio ed Abruzzi per motivi di salute. Il suo spirito giovanile ed
intraprendente sia di esempio per tutti noi e per le nuove generazioni di OM.
Da parte nostra un sentito ringraziamento per la sua attività SOTA e QRP e gli
auguri più calorosi di una pronta ripresa!
L'incarico di Manager SOTA per Lazio ed Abruzzi sarà gestito provvisoriamente
da Alessandro Santucci I0SKK, sono gradite le collaborazioni per le quali
potete contattarlo direttamente :
alessandro.santucci@fastwebnet.it
Il nostro Sito
www.radioavventura.it
è stato aggiornato con il bel materiale di Sandro I5SMH, troverete le novità
alle pagine NEWS, SOTA e Report Toscana, come al solito grazie del materiale
che inviate ed invierete a seguito delle Vostre attivazioni.
E' stata inoltre migliorata la navigazione del Web eliminando i componenti di
Front Page (bottoni) che alcuni di Voi non riuscivano a visualizzare per
problemi di compatibilità con gli script Java, ora potete tuffarvi in
radioavventura e dire la Vostra...
Ci sono infatti 25 MB di spazio che aspettano i Vostri video, i miei
arriveranno a Luglio con il QRP DAY e le attivazioni Lombarde che stiamo
organizzando, speriamo meno bagnate della scorsa edizione ! hi
Le statistiche di accesso al sito sono entusiasmanti, Vi ringrazio.
Buona Attività QRP / SOTA a tutti !
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L'Airshow a Ostia
Il duello del Barone
Rosso e Francesco Baracca
rivive con i velivoli
storici. Spettacolo dei parà
Dal 30 aprile al 4 maggio torna la
manifestazione organizzata
dall'Aeroclub Roma con le
acrobazia delle Frecce Tricolore
A Ostia l'Air Show diventa salone aeronautico e debutta su Internet.
Le evoluzione delle frecce tricolori, le esibizioni dei top gun spagnoli, il
combattimento fra il triplano del Barone Rosso e l'aereo di Francesco
Baracca. Sul Web si potrà vedere tutto e in diretta. Quando? Dal 30 aprile
al 4 maggio prossimo, quando Ostia diventerà la capitale mondiale
dell'aeronautica. Dopo tre anni di assenza, nei cieli del Lido tornerà a
volare l'Air Show, con un programma ricchissimo di appuntamenti. Non ci
saranno solamente le Frecce Tricolori a far battere i cuori degli
appassionati. La leggerezza dell'evoluzioni dei piloti d'Oltralpe con i
mirage e dei top gun iberici faranno sognare i più giovani, i Canadeir si
cimenteranno in operazioni antincendio simulate con i velivoli della
Protezione Civile.
È prevista, inoltre la partecipazione di una squadriglia di
idrovolanti, in ricordo della trasvolata di Italo Balbo che, 80 anni fa, (
errore: fu nel 1933, quindi 70 anni fa --- 80 anni fa, nel 1923, fu
fondata l'aeronautica italiana. ndr ) decollò proprio dall'Idroscalo di
Ostia alla volta di New York. All'aviatore eroe verrà dedicata una mostra. E
a riportare gli spettatori (sono previste un milione e mezzo di presenze)
alle imprese dei pionieri dell'aviazione contribuirà il combattimento fra il
triplano del Barone Rosso e l'aereo di Francesco Baracca. Velivoli storici
protagonisti della Prima Guerra Mondiale ma ancora in grado di suscitare
emozioni. «Alle esibizioni di aerei, elicotteri e paracadutisti - spiega
Enrico Romoli, commissario straordinario dell'Aereo Club Roma e
organizzatore dell'Air Show - si svolgerà l'esposizione dei prodotti
dell'Industria aereospaziale, con illustrazione dell'attività delle
compagnie di navigazione, delle società di gestione aeroportuali,
dell'Aeronautica Militare e dei reparti aerei della Marina, dei Vigili del
Fuoco, della Guardia di Finanza, della Protezione Civile. La formula del
salone aeronautico proietterà la manifestazione in una dimensione
internazionale». Che Ostia voglia fare le cose in grande lo dimostra anche
l'installazione di una torre di controllo mobile sul lungomare. Da qui gli
uomini radar dell'Enav, l'Ente di assistenza al volo, potranno coordinare
Tornado, Mirage, idrovolanti, ultraleggeri e velivoli storici che
affolleranno i cieli del Lido. A terra, per i più coraggiosi, ci sarà il
simulatore in assenza di gravità Body-flyer, oltre ai tradizionali
simulatori di volo dei jet.
Lungo la litoranea, chiusa al traffico, verranno allestiti gli stand
con le mostre fotografiche della storia dell'Aeronautica, dell'Aeroporto
dell'Urbe, dei prototipi delle prime mongolfiere e della posta aerea civile
dal 1917 a oggi. E ancora: il Museo del volo e delle comunicazioni da
Leonardo Da Vinci a Guglielmo Marconi, il planetario illustrato da noti
astrofisici italiani e, novità assoluta, la mostra degli elicotteri e dei
velivoli storici. A far da cornice alla manifestazione, spettacoli, concerti
rock e la «guerra dei fuochi artificiali» che illuminerà il mare di notte.
Due ristoranti, una cucina etnica, due bar e punti di ristoro dislocati
lungo il percorso accoglieranno gli spettatori. Verranno installati bagni
mobili e in caso di emergenza saranno pronti ad intervenire medici e
infermieri del presidio sanitario da campo, che potranno contare su due
ambulanze.
Il XIII Municipio che ha ricevuto nei giorni scorsi il programma
dettagliato della manifestazione, si prepara a chiudere il lungomare e le
aree adiacenti nei giorni di maggiore afflusso di visitatori. Gli
organizzatori hanno chiesto la realizzazione di parcheggi decentrati e
l'istituzione dei bus navetta per collegare il salone aeronautico ed evitare
ingorghi alla viabilità. In occasione della manifestazione i voli di linea a
Fiumicino subiranno modifiche per quanto riguarda le rotte di avvicinamento
al Leonardo Da Vinci. Vietati atterraggi e decolli da sud, perché da lì
arriveranno i jet delle esibizioni, ospitati all'aeroporto di Pratica di
Mare.
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Molti vi hanno
partecipato
L'invenzione e lo sviluppo
del telegrafo (1)
Tratto e tradotto da Internet, Forum J. Munro Heroes of
Telegraph a cura di IK8JZK Ruggero Napoli.
La storia di un'invenzione puo' essere paragonata alla crescita di
un'organismo, il quale organismo durante la sua crescita puo' incontrare molti
ostacoli affinche' si sviluppi, come un'albero che viene divelto da venti
impetuosi, oppure un fiore che non e'stato impollinato perche' l'ape che
doveva impollinarlo non ha trovato la strada oppure la spiga di grano che non
cresce perche' non e' piovuto oppure e' stata seminata in un terreno arido. I
mille incidenti che possono succedere durante la crescita di un'organismo
possono considerarsi le avversita' affinche' un'invenzione arrivi al successo,
il perseverare nello studio, nelle modifiche da parte dell'inventore molte
volte, questi viene premiato, dando origine ad una nuova invenzione come il
Telegrafo, in conclusione perche' una o piu' idee si sviluppino occorre che
molte persone si dedichino alle sue ricerche.
Allo stesso modo il Telegrafo non e' da considerarsi un'idea che possa venire
a chiunque, ma deve considerarsi un lavoro svolto da molti e per la cui
crescita (come per una pianta) ci sono voluti molti anni fino ad ottenere
un'organismo completo. Per la riuscita finale di un'invenzione e' necessario
analizzare chi precedentemente vi ha studiato? Senza i quali l'invenzione non
ci sarebbe stata. L'Inventore che riuscira' a raccogliere tutte le idee dei
suoi predecessori e metterle in pratica sara' colui che si prendera' tutti gli
onori ed il merito di averla realizzata. Si puo' dire che egoisticamente le
sperimentazioni, gli insuccessi di chi precedentemente ha studiato
l'invenzione non verra' preso in considrazione, ma avra' successo solo colui
che la portera' a termine. Bisogna dire pero' che tutti quelli che hanno
collaborato affinche' l'invenzione si realizzasse sono degni di
riconoscimento. Il nostro elogio, il nostro plauso andra' sempre e comunque a
chi con il suo lavoro avra' perseverato affinche' l'invenzione andasse a bun
fine.
Permettetemi quindi di tracciare in modo rapido la storia del telegrafo
elettrico nei tempi piu' recenti.
La sorgente di un fiume e' nascosta fra le rocce di una montagna, ma l'acqua
sempre sgorga o nei laghi o nelle sorgenti venendo cosi' alla luce del giorno.
Allo stesso modo le nostre conoscenze dell'elettricita' e del magnetismo si
perdono nella notte dei tempi. Ma ci sono due punti che debbono essere
considerati il momento di partenza della scienza che ci riguarda. Nell'antichita'
gia 600 anni prima di Cristo era gia' noto che l'Ambra strofinata si comporta
come un magnete attraendo pagliuzze e peli d'animali, questo fenomeno veniva
anche riscontrato avvicinando l'Ambra alla limatura di ferro, se si faceva
ondeggiare una bacchetta d'Ambra tenendola in mano e vicina alla limatura
ferrosa anche quest'ultima si metteva ad ondeggiare secondo il movimento della
mano. La scoperta di queste propieta' dell'Ambra forse avvenne pe puro caso.
Testi antichi ci informano che gli indiani dell'Orinoco usavano bacchette di
legno rosso molto pregiato, le quali bacchette strofinate attraevano batuffoli
di cotone che venivano recuperati da piante selvatiche. I membri di tribu'
Indiane e antichi popoli della Sicilia usavano pietre di zolfo strofinate per
attrarre la polvere. Un'antica leggenda Greca ci dice che un pastore trovo'
nel becco di una cornacchia un pezzo di Magnetite.
Fu detto da un tale di Mileto che le propieta' di queste sostanze dell'Ambra
e della Magnetite potrebbero dipendere che all'interno di questi materiali vi
potrebbe essere un'Anima. Il nome elettricita' deriva dalla parola Greca
Elektron e per quanto riguarda la parola Ambra forse deriva dal nome del
pastore Magnes oppure dal nome della citta Magnesia (Libia) dove fu trovata
anche la Magnetite. Le propieta' dell'Ambra sono ( se elettrizata per
strofinio con apposito panno) quelle di attrarre pagliuzze vegetali e fiati
vegetali o animali il nome persiano e' (Kahruba). La Magnetite nome persiano
(a hang ruba) ha la propieta' di attrarre il ferro. Da una vecchia romanza
persiana: Gli amori di Maj Hon e la sua Lelia, lui cantava: Lei e' per me come
l'Ambra ed Io ero la sua paglia, Lei mi tocca ed io vengo attratto.
Il filosofo cinese vissuto nel quarto secolo, scrive che l'attrazione della
Magnetite verso il ferro e' simile alla attrazione che esercita l'Ambra sui
piccoli semi di senape. Egli diceva inoltre: che la forza di attrazione e come
un misterioso risucchio di vento ed ha la velocita' della freccia. La
Magnetite molto probabilmente era gia' conosciuta in Cina prima dell'era
Cristiana. Cesare e Plutarco parlano di alcuni effetti elettrici, in
particolari condizioni atmosferiche si sviluppavano piccole fiamme dalle punte
dei giavellotti e dalle punte di rami secchi ed erano considerati come
manifestazioni Divine dai soldati del Mandy nel Sudan. Servo Tullio ci ricorda
che mentre si stava pettinando gli si sprigionarono delle scintille dai
capelli le quali scintille erano provocate dalla vicinanza del corpo di
Walimer uno dei capi dei Goti nel 415.
Fin dai tempi dell'antichita' le mistiche propieta' della Magnetite hanno
sempre destato Molta attenzione.
Un'esperimento interessante fu condotto dai romani, i quali si accorsero che
il potere attrattivo dell'Ambra si verificava da una certa distanza ma si
poteva ugualmente verificare attraverso piccole barriere di legno,ottone
oppure pietra. Un'altro esperimento condotto dagli antichi romani fu quello di
infilare un'ago di ferro in un pezetto di sughero e farlo galeggiare dentro
una bacinella d'acqua e spostarlo per mezzo di un pezzo di magnetite tenuta in
mano ad una certa distanza. Probabilmente questo esperimento fu copiato ai
Fenici da naviganti dell'antica Roma. I Fenici conoscevano molto bene l'arte
di navigare e probabilmente con una barretta di magnetite fatta galleggiare in
apposito recipiente e forse questo piccolo pezzetto di Magnetite che
galleggiava dava ai naviganti
Fenici l'indicazione del Nord. C'e' da supporre che la Magnetite sia stata
largamente usata anche dai sacerdoti
nell'antichita' per dare risposta a misteri insoluti. Le cronache dell'epoca
ci dicono che l'Imperatore Valerio
si affido' alla Magnetite per conoscere le direttive di attacco ad Antiochia.
Per le propieta' della Magnetite e' stato creduto anche che qualuno potesse
(attraverso i muri di una casa o attraverso i muri di una prigione) trasferire
le proprie conoscenze ad un'altro. Nel medioevo a Napoli Giovan Battista Porta
scrive nel 1558
in Magie Naturali che due aghi di ferro avvicinati ad un pezzo di magnetite
diventano a loro volta due piccoli magneti avendo la propieta' di attrarsi e
non solo sebbene ad una certa distanza se i due aghi venivano bilanciati su
perni girevoli ruotandone uno iniziava a ruotare anche l'altro. L'influenza
reciproca fra due aghi purtroppo era troppo a breve distanza fra di loro se
fosse stato possibile allungare le distanze fra l'influenza dei due aghi
magnetici e mettendo delle lettere dell'alfabeto sulla circonferenza dei due
aghi magnetizzati si sarebbe potuto creare cosi' il primo Telegrafo magnetico.
Sebbene basato su di un'errore di concezione questo progetto affascinante e'
continuato ad affiorare nella mente degli studiosi. Un'ombra profetica
dell'invenzione si affaccio' alla ribalta Joseph Granvil scrisse nel 1665 su
Ricerca Scientifica che in un futuro avremmo potuto comunicare con le lontane
Indie ,
per mezzo di Magneti che si muovevano in modo sincrono. Rosicruncialso nella
sua profetizzazione letteraria profetizza: La trasposizione di esseri umani da
un posto all'altro per mezzo di macchine non meglio specificate.Il dott.
Gilbert medico della Regina Elisabetta, nelle sue sistematiche ricerche
scopri' il Magnetismo terrestre, gettando cosi' le basi per lo studio della
moderna scienza dell'elettricita' e del Magnetismo. Otto Von Guericke
Borgomastro di Mademburgo, inventa una macchina elettrostatica in grado di
produrre una grande quantita' di scariche elettriche e scintille. Stephen Gray
pensionato di una cartiera scopre la conduttivita' elettrica citando che :
Un corpo che permette che il calore si propaghi al suo interno e' in grado
anche di condurre elettricita' i corpi che hanno la propieta' di condurre
elettricita' si chiameranno conduttori, quelli che non la possono condurre si
chiameranno isolanti. Dufay diede prova che la corrente elettrica ha due
polarita' ben distinte chiamandole Positivo e Negativo, dimostrando inoltre
che poli di egual segno si respingono e poli di segno opposto si attraggono.
Von Kleist Primate della Cattedrale in Pomerania, presenta la invenzione di un
Professore di Leyda il quale ha realizzato un bottiglia che puo' caricarsi di
elettricita'. Beniamino Franklin inventa il Parafulmine e dimostra che il
fulmine e l'elettricita' hanno la stessa identita'.
Spesso veniva fatto un'esperimento, veniva fatto scaricare a terra mediante
una catena umana il potenziale elettrico accumulato nella bottiglia di Leyda
il potenziale elevato e di bassissima corrente si scaricava a terra solo
tramite l'ultimo essere umano che era in cattive condizioni di isolamento
verso terra. Questo esperimento fu eseguito da Joseph Franz a Vienna nel 1746
e ripetuto a Londra nel 1747 dal Dott. Watson a Londra. Beniamino Franklin
riusci ad accendere dell'alcool con un dito facendosi attraversare da una
scarica elettrica prodotta con la Bottiglia di Leyda. Putroppo a nessuno di
questi sperimentatori venne l'dea di usare queste scariche ad alto potenziale
per uso telegrafico.
Una pima sperimentazione di un telegrafo elettrico si ha il 7 febbraio 1753 la
cui notizia appare su di una rivista specialzzata. L'elevato potenziale
elettrico era generato da da una macchina elettrostatica rotante a frizione ed
i conduttori (isolati fra loro ) erano tanti quante erano le lettere da
trasmettere o ricevere su di ogni conduttore veniva inviato il potenziale
elevato ed in ricezione scoccava la scintilla sulla lettera che si voleva
evidenziare e che era connessa a terra. Un'altro progetto di telegrafo
acustico era quello di usare campanelli di tonalita' diversa per ogni lettera
o cifra, questa idea fu presto abbandonata data la confusione che si creava.
Nella meta' del diciottesimo secolo ci furono molti suggerimenti per
comunicare a distanza, ma si affacciarono sulla scena anche dei fanfaroni i
quali affermavano di avere poteri soprannaturali ed erano in grado di poter
praticare la Telepatia entrando in contatto con l'Imperatore della Mongolia o
della Cina. Il 30 maggio 1782 forte dell'esperimento di Galvani (gli impulsi
di corrente elettrica fanno contrarre i muscoli) George Louis riusci' a
trasmettere un messaggio al giornale Le Mond di Parigi mediante impulsi di
corrente elettrica che ad ogni impulso facevano contrarre un muscolo animale.
Il giovane Arthur Young registrera' sul suo diario questo evento. Nel 1790 M.
Chappe realizza il Semaforo (che e' una sorta di telegrafo ottico con delle
figure geometriche issate su di una torre, le quali figure per mezzo di leve
potevano variare la propria forma ed a ognuna di queste forme secondo un
codice prestabilito veniva dato un significato. Nel 1795 Don Francisco Salva
Campillo di Barcellona propone di stendere una linea telegrafica fra la citta'
di Barcellona e Mataro interrata o sospesa lungo la riva del mare. Il
telegrafo di Salva aveva lettere e cifre fatte di stagnola connesse a massa ed
un elettrodo in movimento faceva scoccare una scintilla sulla lettera che
doveva essere evidenziata.
Nel 1800 il Grande Alessandro Volta inventa la Pila elettrica che sara' la
primaria fonte di energia per le future sperimentazioni telegrafiche.
Nel 1802 Jean Alexandre figlio naturale di Jean Jacque Rosseau elabora un
telegrafo di cui vuol mantenere il segreto, questo suo telegrafo elettrico
aveva un funzionamento (step by step) passo passo e se lo tenne
molto caro con l'intento di mostrarlo al Primo Console Napoleone, e questi lo
ricevette rimandando l'appuntamento a Dicembre dello stesso anno. Alexander
nacque a Parigi ed era un'incisore orafo inoltre cantava nelle chiese, finche'
la Rivoluzione non soppresse queste attivita'. Divenuto Commissario della
Rivoluzione, terminata questa egli sara' ricordato per aver sperimentato per
primo il volo su palloni aerostatici e per essere riuscito a creare un canale
che portava l'acqua dal fiume Garonna a Bordeaux. Egli non riuscira' a
brevettare il suo Telegrafo e morira' ad Anglem in estrema poverta'.
Nel 1809 un Professore di anatomia Prussiano si distinse per aver realizzato
un telegrafo a batterie di pile
che per elettrolisi scomponeva l'acqua. Due anni piu' tardi questo metodo fu
perfezionato da Schweigger ma questa concezione di telegrafo non si divulgo'
in quanto Orsted nel 1824 getta le basi dell'Elettromagnetismo ed il telegrafo
chimico non fu piu' di pratico uso.
Nel 1806 Ralph Wedgowood presenta un telegrafo all'Ammiragliato che utilizza
elettricita' ad alto potenziale generata con macchina elettrostatica rotante.
L'ammiragliato declina l'offerta dicendo che: Il telegrafo a semaforo di
Chappe era sufficiente per il Paese.
Nel 1826-7 Harrison Gray Dyar di New York ideo' un telegrafo a scintilla la
quale scintilla ogni volta che scoccava decomponeva una goccia di acido
Nitrico lasciando un segno su di un rullo che scorreva. Egli dovette
abbandonare il suo esperimento perche' colpito
da mandato di cospirazione per aver svolto comunicazioni in segreto.
Nel 1830 Hubert Recy pubblica un trattato su teledidattica di come far
accendere a distanza con un telegrafo a scintilla delle ampolle contenenti
alcool secondo un codice prestabilito.
I telegrafi a scintilla, alimentati con macchine che generavano correnti
elettrostatiche mediante rotazione a frizione, dovettero dare strada ai
telegrafi elettromagnetici e la stessa cosa fu per il telegrafo chimico. Lo
studio separato dell'elettricita' e del magnetismo fu ripreso e riunito da
Orsted il quale fece osservare che le due cose erano concatenate, dimostrando
che: Un'ago magnetico imperniato sul suo asse, la corrente elettrica a seconda
della direzione (polarita') della stessa lo faceva ruotare a destra o a
sinistra.
Illustri scienziati subito capirono che una volta enunciate queste propieta'
dell'elettricita' e del magnetismo il tutto poteva essere utile per realizzare
il telegrafo elettromagnetico. Ottiimi suggerimenti di come realizzare un
telegrafo elettromagnetico furono pubblicati dal francese Andre' Marie Ampere.
In questo periodo ci fu pure l'apporto di Schweigger di Halle il quale riusci'
a moltiplicare l'effetto della corrente sul'ago magnetico inserendo nello
stesso ago una bobina mobile o induttanza. Dieci anni dopo Ritichie dopo aver
modificato il modello di telegrafo di Ampere lo esibisce al Royal Institute di
Londra. Nello stesso periodo il Barone russo Powel Shilling presenta questo
telegrafo modificato allo Zar Nicholas il quale decreta che sia costruita una
linea telegrafica fra le citta' di Cronstadt e S.Pietroburgo, purtroppo
Schilling morira' nel 1837 e questo progetto non verra' realizzato.
Nel 1833-5 i Professori Gauss e Weber costruiscono una linea telegrafica fra
l'istituto di Fisica e l'Osservatorio astronomico nell'Universita' di Gottinga,
in un primo tempo furono usate batterie di pile di Volta poi abbandonate per
usare la allora recente scoperta di Faraday e cioe' corrente generata ai capi
di un solenoide elettrico, mediante il movimento alternativo di un magnete che
scorreva all'interno del solenoide stesso.
In questo telegrafo l'invio di un'impulso di corrente dopo percorsa la linea
telegrafica, attraversava una bobina mobile di uno strumento elettrico ad ago
il quale ago si defletteva a destra o a sinistra a seconda della polarita'
dell'inpulso elettrico. Per una visione migliore del movimento dell'ago dello
strumento, Thomson introdusse uno specchio e questro strumentp prendera' il
nome di Galvanometro a specchio di Thomson. Questo telegrafo veniva usato per
tutti i casi di corrispondenza e non solo per uso scientifico. Steinheil muni'
il telegrafo di avviso di chiamata mediante un campanello che veniva ascoltato
da chi doveva ricevere. Nel 1836 Steinheil ideo' un registratore telegrafico
con un'ago scrivente che tracciava su di un rullo di carta scorrevole punti e
linee trasmessi dal corrispondente, veniva usato un codice diverso da quello
che in futuro inventera' Samuele Morse
La velocita' di trasmissioone in questo tipo dio telegrafo era di n.6 parole
al minuto. Come progettato precedentemente da Salva questo telegrafo usava una
linea ad un sol conduttore e come ritorno comune utilizzava la presa di terra,
questo suggerimento fu dato da Salva a Stehineil ma quest'ultimo fu il primo a
dimostrare la praticita' di questo circuito. Anche Gauss quando gli fu
richiesto di progettare una linea telegrafica per le ferrovie, anch'Egli uso
come ritorno comune la presa di terra la quale era fatta con barre di
Nuremberg
(barre di Rame)
Nel 1837 il Professor Stratingh di Gronique (Olanda) ideo' un telegrafo
azionato da un rele' elettromagnetico con tanto di batacchio che percuoteva
due Gong oppure
due campanelli di tonalita' diversa. Amyot inventa un tasto telegrafico che
trasmette in automatico il messaggio l quale e' ricavato da uno strumento
musicale
Nel 1737-8 Edward Davy un chirurgo del Devonshire esibisce in Londra un
telegrafo con ancoretta in ferro dolce richiamata da una molla questa
ancoretta era magnetizzata temporaneamente da un solenoide per corso da
corrente elettrica. Questo sistema era un brevetto di Arago. Anche Samuele
Morse usera' questo brevetto per creare il suo telegrafo scrivente. Davy era
un'inventore prolifico e a lui si deve la invenzione del Rele' il quale rele'
inserito su di una linea telegrafica permetteva di capire se la tensione che
alimentava la linea telegrafica era del corretto valore in base alla corrente
di eccitazione dello stesso Rele'. Davy purtroppo rimase senza lavoro e per
sbarcare il lunario
dovette emigrare in Australia. Si affacciarono cosi' nuovi pionieri nello
studio del telegrafo, Cooke e Wheatstone.
OMMINIGRAPH, macchinetta azionata da carica a molla, la quale molla azionava
un disco rotante su cui erano scanalate le tacche per generare gli impulsi
inerenti il codice Morse da trasmettere oppure ricevere mediante il ticchettio
prodotto dalla rotazione del disco, veniva usato principalmente a scopo
didattico per l'apprendimento del codice Morse.
SEMAPHORE, puo' essere considerato un telegrafo ottico, lo sbandieratore muove
le bandierine secondo un codice prestabilito, usato principalmente sui ponti
di volo delle navi portaaerei.
POLAR RELAY (1850) rele' polarizzato serviva per inviare o ricevere impulsi di
corrente polarizzata che azionavano uno strumento con ago in posizione
centrale per indicare se gli impulsi di corrente erano positivi o negativi.
THOMAS HALL RELAY
1850
Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale.
73 da IK8JZK Ruggero Napoli.
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La Sezione ARI di Capoterra (CAGLIARI), ha ottenuto il nominativo di
Sezione IQØAL e che ha come indirizzi:
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