Radiogiornale Periodico telematico indipendente, edito da Paolo Mattioli I0PMW |
- I pionieri della radio, (settima puntata);
A.R.I. Associazione Radioamatori Italiani
" I pensieri di ARI Bg "
5 Maggio 2003
Il documento approvato all'unanimità dal Consiglio Direttivo della Sezione A.R.I. di Bergamo durante la seduta del giorno 5 Maggio 2003 |
|
LA SEZIONE A.R.I. DI BERGAMO 1 Avuta notizia, in primis da organi non ufficiali, delle dimissioni, poi revocate, del Presidente Nazionale I1BYH A. Ortona; Presa visione, sui Media Telematici delle puntigliose precisazini espresse, con separate note, dal Consigliere IV3FSG E. Simoncini e dal Vice-Presidente I0SNY N. Sanna; Rilevato con dispiacere, sotto il profilo formale, che per conoscere le notizie di “ Casa nostra “ i Soci sono costretti a consultare siti esterni all’Associazione, mentre prosegue l’assoluta insufficienza e il triste abbandono del sito web www.ari.it che, se minimamente curato, potrebbe porre rimedio ai tempi biblici necessari alla pubblicazione su R.R. dei documenti ufficiali di interesse generale; Esprime nel merito vive preoccupazioni e profondo rammarico per il clima di antagonismo e di non collaborazione creatosi all’interno del CDN, che danneggia la già fragile immagine associativa e non consente all’A.R.I. di rappresentare con la necessaria determinazione gli interessi dei Radioamatori associati, rafforzando l’impressione che detti interessi vengano posti in seconda linea rispetto a ripicche e personalismi che impediscono quel “ gioco di squadra “ di cui si sente il bisogno, soprattutto in un momento in cui la recente nuova normativa ha ridisegnato le modalità di accesso alla attività radioamatoriale; Ritiene necessario che all’interno del CDN, pur in presenza di legittime caratterizzazioni personali, venga recuperata una efficace unità operativa tra persone che, ricordiamolo, si sono spontaneamente proposte per la guida dell’Associazione; se tale obbiettivo dovesse risultare irraggiungibile, ne potrebbero solo seguire le dimissioni in blocco di tutto il CDN. 2 Rileva, inoltre, che la recente nomina di IK0YYY L. Ferrara, Presidente del C.I.S.A.R., nell’ambito del Consiglio Superiore delle Comunicazioni costituisce un campanello di allarme circa l’insufficienza delle relazioni tra la Dirigenza A.R.I. e il Ministero medesimo, cui si potrebbe porre rimedio abbandonando il tradizionale accentramento e delegando la gestione di dette relazioni a chi sia in grado, quasi quotidianamente, di curare le stesse recandosi al Ministero, senza bisogno di apposite, affaticanti e costose trasferte; 3 Riletta, nell’occasione , la storia della nostra Associazione, laddove: · nel 1927 si registrò la fusione tra il R.C.N.I. ( Radio Club Nazionale Italiano ) e l’A.D.R.I. ( Associazione Dilettanti Radiotecnici Italiani ) e ne nacque, appunto, l’A.R.I. ( Associazione Radiotecnica Italiana ); · nel 1948 il R.C.I. ( Radio Club Italiano ) confluì nell’A.R.I.; · nel 1953 il R.C.A. ( Radio Club Amatori ) confluì anch’esso nell’A.R.I. Ritiene utile, anzi, necessario che il CDN, recuperato lo spirito unitario dei Padri Fondatori, si confronti senza pregiudizi e personalismi con le altre Associazioni di Radioamatori e verifichi, mediante l’istituzione di una commissione mista, se esistono le condizioni per promuovere una riunificazione, o almeno una federazione, delle varie realtà associative. 4 Stabilisce che copia del presente O.d.G. approvato all’unanimità in seduta del 5 maggio 2003, venga inviata al CDN, alla Redazione di Radio Rivista, al CR Lombardia e venga pubblicata sul sito web della Sezione “ www.aribg.it ”, con invito a tutti i Radioamatori Soci A.R.I. che lo condividono a far pervenire (singolarmente o mediante le Sezioni di appartenenza) le loro dichiarazioni di adesione. Il Consiglio Direttivo della Sezione A.R.I di Bergamo |
|
|
|
|
Milano, Sezioni ARI e Comitati Regionali.
Ieri, domenica 4 maggio 2003, sono stato alla Fiera di Pordenone, dove,
come tutti ormai sanno, c'è un interessantissimo appuntamento annuale dal titolo
"Diamo voce alle Sezioni". Dico subito che gli amici della Sezione di Pordenone
hanno organizzato in maniera straordinaria questa tre giorni fieristica e li
segnalo per l'eccellenza del loro lavoro.
Ma passo subito all'argomento di questo mio intervento. Devo doverosamente
premettere che parlo assolutamente a nome mio e che tutto quello che scriverò è
da addebitarsi solo e soltanto alla mia persona e alla mia personale esperienza.
Va anche premesso che sono nell'Honor Roll dell'ARI da oltre cinquant'anni, cosa
di cui mi compiaccio moltissimo. Conosco quindi, nei miei limiti ovviamente,
gioie e dolori, avvenimenti e fatti di questo glorioso sodalizio, che, non mi
stancherò mai di ripeterlo, è nella storia del radiantismo italiano e nella
storia di quello mondiale, avendo, tra l'altro, contribuito direttamente alla
nascita della IARU. Queste premesse mi servono per sgombrare il campo da ogni
equivoco, nel senso che mi sento legittimato ad esporre delle mie considerazioni
sulla nostra vita associativa, senza personalismi, ma alla luce di fatti che mi
mettono in grado di pensare al futuro della nostra collettività radioamatoriale
in maniera progettuale.
Sono convinto da una vita che le Sezioni ARI siano un patrimonio enorme di
questa nostra comunità. Non esiste una Sezione in Italia che non annoveri fra i
suoi soci, fior di progettisti e fior di creativi. Le Sezioni sono una
ricchezza assolutamente preziosa e fonte di grandissimi esempi di saper vivere
nella collettività nazionale. Quindi quando spuntò come un bel fiore questa
frase "Diamo voce alle Sezioni" ne fui estremamente contento e felice.
In molti luoghi deputati e no, si leggono critiche alla nostra associazione,
talora interessanti, talora bècere, talora espresse da soci, talora espresse da
non soci. La libertà di espressione e di opinione è un bene troppo prezioso, per
cui ben vengano le considerazioni siano esse positive siano esse negative.
Tralascio, e qui immagino tutti sarete d'accordo con me, i pettegolezzi, le
maldicenze, le calunnie ed altra robetta del genere che non ci interessa e che
qualifica solo chi si muove in questi campi.
In questi anni, ho sempre più maturato la convinzione che lo Statuto dell'ARI
andrebbe rivisto. Ed è dunque su questo argomento che inizierei a discutere.
Come tutti sapete, l'ARI è formata dal Consiglio Direttivo Nazionale, dai
Comitati Regionali, dalle Sezioni. Analizzando queste tre componenti della
nostra associazione mi sono via via convinto che uno dei punti dell'arganizzazione
associazionistica sul quale bisognerebbe intervenire in maniera molto articolata
sono I Comitati Regionali. Come si sa, i Comitati Regionali dovrebbero essere
l'interfaccia fra la base, le Sezioni., e il Consiglio Direttivo Nazionale.
Indubbiamente un ruolo interessante e importante.
A questo punto vi propongo un gioco di ruolo. Prefiguriamoci lo scenario, così
com'è adesso, della nostra Associazione:
1) Milano.
2) I Comitati Regionali.
3) Le Sezioni.
Poniamoci subito per assurdo (come in ogni procedimento matematico che si
rispetti) delle domande (sempre in omaggio al giuoco di ruolo):
Se abolissimo il CDN? Mi pare inutile, contro ogni logica.
Se abolissimo le Sezioni? Mi pare inutile, contro ogni logica.
Se abolissimo I Comitati Regionali? Discutiamone. Vediamo innanzi tutto a che
servono, cosa fanno e in che maniera agevolano la vita dell'ARI.
Il rapporto delle Sezioni con il Consiglio Direttivo Nazionale è la spina
dorsale dell'ARI.
Penso, con cognizione di causa, che il filtro dei Comitati regionali
appesantisca notevolmente e senza nessun motivo la circolazione delle idee fra
tutte le straordinarie Sezioni ed il Consiglio Direttivo Nazionale che avrebbe
il suo interessantissimo daffare nel coordinare le attività culturali delle
Sezioni medesime. Sezioni che si potrebbero organizzare in modi e architetture
nuove e diverse. Pensate a tutte le Sezioni che hanno un'alta componente di
spedizionieri; queste Sezioni potrebbero coordinarsi fra loro e interfacciarsi
direttamente con il CDN. Le Sezioni potrebbero trovare dei motivi comuni di
aggregazione fra loro e con particolare snellezza comunicare con la sede
nazionale.
Le domande, brutali fin che volete, che pongo a tutti sono le seguenti:
1) A che servono i Comitati Regionali?
2) I comitati regionali snelliscono la circolazione delle idee e delle inziative?
3) Producono idee, progetti, iniziative di raccordo con altre reealtà regionali?
Per quello che ne so, per quello che leggo su RR, per la mia esperienza diretta,
per la mia capacità di prefigurarmi certe situazioni, alla luce delle mie
esperienze di oltre mezzo secolo, la risposta è NO, I Comitati Regionali non
servono a nulla, non producono cultura associativa.
Pensando a un futuro corpo agile e scattante come quello di una futura ARI
formata dalle Sezioni, senza il peso di strutture regionali, Sezioni
interfacciate direttamente con il Consiglio Direttivo Nazionale che prende
atto, coordina e rappresenta le straordinarie realtà sezionali, mi chiedo
razionalmente: fin'ora quale è stata l'utilità di filtri/realtà non propositive
ed immobili fra la sede centrale e le trecento sezioni? Ho già risposto
negativamente in precedenza.
Sezioni che, è bene dirlo, sono realtà effettive che non vanno assolutamente
considerate come realtà periferiche.
L'rganizzazione della nostra società si sta evolvendo in fretta. Non esistono
più concetti tipo massa/masse, che sono state fino a qualche tempo fa maneggiate
e manipolate da tiranni. Quest'epoca storica è terminata. Al posto delle masse
amorfe, si va sostituendo una moltitudine di singole realtà pensanti fornite di
grandi passioni e di capacità progettuali. Sto dicendo che le trecento Sezioni
ARI italiane sono trecento magnifiche realtà che per potersi muovere, per poter
essere rappresentate degnamente, non hanno assolutamente bisogno di inutili pesi
aggiuntivi che non servono assolutamente più a nulla, salvo che a perpetuare un
inutile potere di seconda scelta che, tra l'altro, non serve al progresso civile
del nostro radiantismo.
So bene che sto urtando la suscettibilità delle reltà regionali, ma queste mie
considerazioni sono nate da un'attenta analisi dei fatti e non sono state
assolutamente dettate da personalismi che, per quanto mi riguarda, non servono
assolutamente a nulla.
Franz Falanga I3FFE.
---------------------------------------------------------------------------
Da: "Stazione Radio Ari Capoterra"
iq0al@libero.it
Sezione A.R.I. Di Capoterra (CA)
Relazione del Presidente IS0ISJ Giancarlo
Sanna
"Pregi e difetti dell'associazionismo A.R.I. dagli anni '70 ad oggi"
Pocos, locos y male unidos!
E' quel che disse il vescovo Martinez nel 1600 come conclusione di una sua relazione alla Corona di Spagna, alla fine di una sua visita in Sardegna. Vedremo nelle conclusioni della relazione il significato di questa chiarissima frase, nel contesto dell'attività delle Sezioni A.R.I. In Sardegna.
Premessa:
Di radio, a livello amatoriale, si parla in Sardegna alla fine della prima
Guerra Mondiale del 15/18, passione importata da giovani ex ufficiali che si
erano avvicinati alla radio durante il servizio militare. Si trattava di
esperimenti in CW, con apparecchiature a scintilla.
Ma ormai la fonia era alle porte: già sperimentata in altre parti della
penisola, ci provò per la prima volta a Cagliari l'allora studente universitario
Vittorio Campagna (già IS0BV) il quale, dalla sua abitazione di Monserrato,
riuscì a farsi sentire dall'amico Salvatore Campus (oggi IS0EHL) che abitava a
Cagliari città, era l'autunno 1934.
Ovviamente, con quell'aggeggio ancora rudimentale, Campagna poteva soltanto
trasmettere, ma non ricevere: dunque Campus si limitava ad ascoltare, anzi forse
è meglio dire a "captare", il suo era un normalissimo apparecchio radio, poiché
allora si usavano questi per la ricezione (i comunissimi Phonola, Sirti, Philips,
Marelli).
Dopo qualche tempo, l'ormai Dottor Salvatore Campus entrò in contatto con
l'Associazione Radiotecnica Italiana (A.R.I. che aveva sede a Milano) e ne
divenne fiduciario per la Sardegna, in seguito l'incarico fu assunto dall'ing.
Campagna. Era stata nel frattempo creata una sezione dell'A.R.I. per la
Sardegna che raggruppò, questi primi radioamatori, cosi col diffondersi del
radiantismo, vennero istituite una sezione per Cagliari e una per
Sassari. La sezione di Cagliari nasce nel giugno del 1960, il suo primo
presidente fu l'ingegner Vittorio Campagna.Gli anni dal 1970 in poi:
Gli ultimi anni del decennio videro un proliferare di Sezioni, normalmente per
scissione da quelle del capoluogo di provincia (per quanto riguarda Cagliari la
sezione arrivò a contare oltre 120 Soci che, successivamente, si dispersero in 4
sezioni). A partire dal 1974, per iniziativa di un gruppo di volenterosi che
faceva capo a Luigi Mossa, IS0KLO, si costituiva il Comitato Regionale Sardo
A.R.I., non ancora riconosciuto dall'A.R.I. nazionale.
E' del 18 Marzo 1979, quale conseguenza della modifica statutaria, la
costituzione ufficiale del Comitato Regionale Sardo A.R.I. alla sua costituzione
parteciparono le Sezioni di - Provincia di Cagliari: Cagliari, Carbonia,
Muravera e Quartu S. Elena;
- Provincia di Nuoro: Arbatax e Nuoro;
- Provincia di Oristano: Oristano;
- Provincia di Sassari: Olbia, Porto Torres, Sassari e Tempio Pausania.
Le Sezioni erano 11 ed i Soci superavano abbondantemente i 400.
I giorni nostri (fine 2002):
Le sezioni attuali sono:
- Provincia di Cagliari: Cagliari, Capoterra, Carbonia e Quartu S. Elena;
- Provincia di Nuoro: Arbatax (la sezione di Nuoro è stata recentemente
soppressa);
- Provincia di Oristano: Oristano e Cabras/Terralba;
- Provincia di Sassari: Alghero, Olbia, Porto Torres e Sassari.
Le Sezioni sono 11 ed i Soci 347 (di cui 296 aventi diritto al voto).
Considerazioni:
Una considerazione che si può fare dall'analisi dei tabulati dei Soci A.R.I. della Sardegna (tralascio di farlo analiticamente per motivi di privacy) è che un numero notevole di soci non è iscritto alla sezione territorialmente competente, con una lodevole eccezione! La sezione di Olbia accoglie solo O.M. locali, galluresi o residenti in località prive di Sezione. La causa di tutto ciò è da me attribuita all'alto tasso di litigiosità tra soci e tra soci e i consigli direttivi delle Sezioni. Altra considerazione che si può fare, soprattutto se si frequentano le assemblee di sezione o quelle del C.R.S. A.R.I. è il tempo che si perde in inutili e capziose discussioni su quasi tutto, dalla distribuzione degli incarichi, alla protezione civile, all'appartenenza, vera o presunta, dei soci A.R.I. ad altre associazioni radioamatoriali e al fatto che chiunque anche solo parli (non parliamo per carità di collaborazione) con essi, viene visto come un appestato.
Conclusioni finali!
Pocos, locos y male unidos!
La frase, già riportata in apertura, la cui la traduzione mi
sembra ovvia, è facilmente applicabile all'associazionismo degli iscritti
all'A.R.I. in Sardegna: pochi Soci, troppe Sezioni e modesta coesione tra Soci e
tra Soci e consigli direttivi di Sezione.
Devo infine far notare che nel 1988 si era costituita a Cagliari (i soci
fondatori erano tutti soci A.R.I.) l'A.R.S. (Associazione Radioamatori Sardi),
che è arrivata a contare circa 50 iscritti. L'impossibilità della doppia
tessera, sancita dalla regolamentazione A.R.I. vigente ha ridotto oggi il
numero dei soci (quasi tutti delle nuove generazioni e di buone caratteristiche
tecniche e operative) ad una ventina. Il Cisar trova simpatizzanti, ma non vi
sono sezioni costituite.
IS0ISJ Giancarlo Sanna
Presidente della Sezione A.R.I. di Capoterra (CA)
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Da: "Umberto Molteni" <umberto.molteni@virgilio.it>
I1MIL
- La prima stazione italiana radioamatoriale militare
Arrivai alla Scuola Trasmissioni dell'Esercito, ubicata nella cittadella
Militare della Cecchignola, verso la fine del mese di ottobre 1954, per
frequentare il 6° Corso ASC (Allievi Sottufficiali di Complemento) nell'Arma
delle Trasmissioni. La nostra Compagnia, comandata dal capitano Vizzini, era
composta da quattro Plotoni. Due, di Stenditori di Linee Telefoniche, uno di
Centralinisti, infine uno di Operatori Ponti Radio, a cui appartenevo.
Avevamo a disposizione, se la memoria non mi tradisce, una dozzina di unità complete, ognuna delle quali era così composta:
1.. Una apparecchiatura a frequenze vettrici, tipo CF1-A a quattro canali ai
quali facevano capo i telefoni e le telescriventi. Purtroppo non ricordo altre
caratteristiche tecniche.
2.. Un trasmettitore FM tipo AN/TRC8 T30 operante tra 230 - 250 MHz a 6
valvole termoioniche in grado di erogare una potenza di 5 W. Copriva una
distanza di 35 miglia a portata ottica delle antenne e oltre 100 miglia in
condizioni favorevoli tra punti dominanti. Alimentazione 115-220 V 60 Hz. Peso
47 Kg.
3.. Un ricevitore FM tipo AN/TRC8 R48 supereterodina a 15 valvole, peso 31
Kg.
4.. Un gruppo elettrogeno a motore a scoppio a 4 tempi, 500 cc, con
alternatore ad induttore fisso autoeccitato a 6 V, uscita 120 V 60 Hz 2.5 KW.
5.. Kit di due antenne VHF a dipolo con riflettore a V (una polarizzata
orizzontalmente per la ricezione e l'altra verticalmente per la trasmissione, o
viceversa); un palo principale della lunghezza massima di 12 metri, composto da
8 sezioni da metri 1.5 ognuna; una base di metallo con attacco a cerniera e due
innesti per i pali; un palo di 4,5 metri, composto da 3 sezioni necessario per
le manovre di sollevamento ed ammaino delle antenne; 11 tiranti in nylon 8 come
controvento e 3 per le suddette manovre; serie di picchetti; cavi coassiali da
52 W .
Ogni componente era alloggiato in robuste casse di legno munite di maniglie per il trasporto.
Era un piacevole divertimento, sia nell'assiemare il ponte radio che nell'effettuare i collegamenti.
Durante il breve soggiorno (di 6 mesi) ebbi il piacere di conoscere Federico Dell'Orto di Milano, allora I1SH, caro amico purtroppo scomparso il 20 di marzo scorso. Io allora ero un semplice SWL con due nominativi, I1-10.073 (15/9/1953) e quello datomi nel Libano, OD5-005 (13/06/1954) come socio onorario del RAL. La mia patente e licenza le ottenni insieme il 15 ottobre 1955 con nominativo I1MS.
Un giorno, Federico, che apparteneva alla 1a Compagnia AUC (Allievi Ufficiali di Complemento) mi informò che presto si sarebbe resa operativa la stazione radioamatoriale militare I1MIL che era in forza alla sua Compagnia, ma che non era mai stata attivata.
Durante le mie scorribande sulle gamme riservate agli OM avevo ascoltato parecchie stazioni militari norvegesi, svedesi, inglesi, olandesi, danesi, americane, russe ecc. Fui anche fortunato a ricevere qualche QSL i risposta alle mie, molto suggestive ed interessanti con riproduzione di vari tipi di mezzi navali, aerei, terrestri ed anche di armi pesanti. Quando abitavo nel Libano, nel 1953-54, ad un tiro di schioppo da casa abitava un simpatico militare dell'Esercito libanese con nominativo OD5LJ, dove la lettera L stava per stazione OM militare.
Dalla scuola AUC di Lecce era arrivato anche Pier Romano Breseghello I1KYR, vecchia conoscenza di Federico nell'emergenza del Polesine 1951. I1KYR poi abbracciò la carriera militare, raggiungendo il limite di età con il grado di Generale.
Dopo il solito ambientamento, i miei amici furono convocati dal loro Comandante di Compagnia ed invitati, data la loro qualifica di radioamatori con licenza, a rendere finalmente operativa la sonnolenta stazione I1MIL. Lascio immaginare la loro gioia. Ovviamente, l'attività radiantistica non doveva minimamente intralciare e sottrarli agli obblighi addestrativi comuni agli altri allievi, ma doveva essere svolta solamente nelle ore di libertà. Ciò voleva dire, invece di andare in libera uscita a passeggiare per Roma, dovevano occuparsi di questo compito. La soddisfazione ad operare questa splendida ed unica stazione, nel suo genere, meritava questo sacrificio.
Era indescrivibile il nostro stato d'animo al primo contatto con i materiali e le apparecchiature che si dovevano utilizzare. La stazione I1MIL era contenuta in uno "shelter" ubicato sotto una pensilina del cortile principale della Scuola vicino ad un ben fornito bar. A quei tempi, a noi ASC veniva elargita una decade pari a lire 1100! Ricordo che un gustoso krapfen costava 25 lire.
Questo "shelter" era nuovo fiammante, fresco di vernice, "profumato" con l'odore caratteristico degli apparati elettronici di produzione americana, ben conosciuto agli appassionati di Surplus, il risultante odore ottenuto dal miscuglio di piacevoli odori dei vari prodotti chimici di cui erano irrorati per proteggerli dalle muffe, dalle ossidazioni, dall'umidità ecc.
La stazione era siglata AN/GRC26 e costituita da: un trasmettitore BC610 in AM e CW (valvola finale 250TH con 300 W output), un modulatore con push-pull di 100TH, un premodulatore BC614, due ricevitori a copertura continua SP600X (versione militare del Super Pro della Hammarlund), un frequenzimetro CSR211, un accordatore d'antenna (il favoloso accordatore del BC610 con contatto a troller sulla bobina), una telescrivente, microfoni vari, tasti Bug Vibroplex, cuffie, cavi coassiali per antenna, serie di antenne, a stilo e filari racchiuse in appositi contenitori, un telefono, borsa fornitissima di attrezzi vari, assortimento di valvole termoioniche di ricambio, cassettiera con quarzi. L'interno era del massimo comfort, arredato come un ufficio commerciale, con armadi, scaffali, sedie su rotelle a schienali elastici, macchina per scrivere, ventilatori per il ricambio dell'aria, stufa elettrica ed estintore. Ambiente ben illuminato.
Era la stazione che i radioamatori di quei tempi fantasticavano di avere; il "non plus ultra" per chi, come me, possedeva una modestissima stazione, composta da un debole trasmettitore (20 W) in AM operante in 40 e 20 metri (6F6 oscillatrice in ECO e stadio finale con 807. Modulatore formato da una 6SK7 e 6SQ7 come preamplificatore e una 6L6 in uscita. Modulazione a portante controllata da griglia schermo. L'alimentatore formato da una valvola 80 e da una 5U4 per gli stadi di potenza. I due pannelli del Tx erano di. volgare faesite. Il ricevitore era un casalingo adattato.
Il primo lavoro fu quello di piazzare le antenne. Si dovette forare il tetto della pensilina, con il solo ausilio di mazza e scalpello, per creare le sedi dei pali di sostegno dei dipoli. Fu molto faticoso e richiese molto tempo con quei semplici arnesi; forare la soletta in cemento armato non era cosa da poco. La sistemazione della stazione non presentò particolari difficoltà e fu rapido. Finalmente il grande giorno arrivò. Tutto funzionò a dovere e le antenne, ben accordate, risultarono molto efficienti. I1SH e I1KYR operavano in fonia mentre Adriano Calderini I1DDN e Anselmo Pisano IS1CJS, sottufficiali marconisti della Scuola, in CW. Si operava in prevalenza sui 40 e 20 metri.
Ben presto questa stazione divenne il fiore all'occhiello della Scuola Trasmissioni, sempre efficiente ed operante, meta obbligatoria di Militari nazionali ed esteri, in visita ufficiale alla Cecchignola.
Ecco un ameno e straordinario episodio che ricordo volentieri. Un giorno, fu preannunciata la visita dell'Ispettore Generale delle Trasmissioni dell'Esercito Spagnolo. Federico ebbe la fortuna di combinare, all'ora stabilita della visita, con un anonimo OM spagnolo, che rimase in "stand-by" sino al momento nel quale i visitatori arrivarono. A ripristinato contatto con il suddetto OM spagnolo e dopo i convenevoli d'uso, si diede il microfono all'illustre ospite, per un breve saluto al suo ignaro connazionale, presentandosi con tutti i suoi titoli e nomi come è consuetudine dei nobili uomini spagnoli. Dopo avergli ripassato il cambio, il nostro corrispondente non riprese subito, lasciando passare diversi secondi, che a noi sembravano ore e già ci si stava preoccupando quando, impacciatissimo e con voce palesemente emozionata contraccambiò i saluti dell'Ispettore iberico, presentandosi a sua volta. Rimanemmo meravigliati ed increduli: era, anche lui un ufficiale delle Trasmissioni Spagnole, il quale certamente non si sarebbe mai aspettato di collegare in Italia, con la propria stazione di OM, il suo superiore più alto in grado. Questo particolare lusingò moltissimo l'illustre ospite, il quale si trattenne alla I1MIL più del previsto mettendo in crisi gli organizzatori e la programmazione della visita. Il Colonnello Comandante la Scuola, che era pure presente, fu soddisfattissimo, congratulandosi con noi, per come era organizzata la stazione e per l'abilità ad operare. Federico e Pier Romano colsero l'occasione per chiedere la possibilità di operare qualche ora durante la notte onde poter effettuare collegamenti Dx. Permesso ovviamente concesso.
In quel periodo il radiantismo era molto poco conosciuto ai mass media, e gli OM pochi. Seguire i nostri collegamenti con le varie parti del mondo, con i modesti mezzi che disponevamo e grazie alla nostra "praticaccia", faceva una certa impressione sui profani ed in certo modo anche sui non profani.
La QSL della I1MIL, a colori della Scuola, riproduceva, oltre l'insegna della Scuola di Trasmissioni, il Colosseo. Quando la propagazione permetteva collegamenti in Dx, le stazioni che chiamavano la I1MIL formavano giganteschi Pile Up, in primo luogo perché era l'unica stazione italiana di radioamatori militari e la QSL era molto richiesta, in secondo luogo, perché in quel periodo, gli OM italiani attivi erano pochissimi poiché, quasi tutti erano in QRT forzato in attesa della prima sessione di esami ministeriali di radio operatore presso l'MPT conforme le nuove norme legislative in materia, appena emanate sulla Gazzetta Ufficiale. La I1MIL era quindi una stazione doppiamente ricercata.
Io ero l'unico SWL, quindi non potevo ovviamente operare la I1MIL, però mi resi utile aiutando gli operatori, quando si trattava di QSO i francese, portoghese e spagnolo, lingue da me ben conosciute.
A maggio 1955, dopo le nomine, lasciammo la Cecchignola per le destinazioni assegnateci. La mia fu quella di Milano. Una volta in congedo, collegai due volte la I1MIL: il 22/10/1955, fresco di licenza e patente e l'ultima volta il 16/02/1958, confermato con QSL. Da questa data in poi più nulla. Ignoro i motivi che hanno provocato il QRT. Anche il nominativo fu rinunciato dalla Scuola. Infatti venne poi assegnato a Luigi Milano di Alessandria, che ancora detiene, e che collegai per la prima volta il 2/07/1972.
Questa è la storia della I1MIL che con grande nostalgia ho ricordato e spero presto poter narrare anche la recente storia della IZ2MIL, certamente voluta, sollecitata e concretizzata anche dal compianto Federico I2SH, inaugurata lo scorso mese di marzo e attualmente attiva (vedi Radiogiornale n° 79).
Umberto Ferdinando Molteni I2MS
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Da IW0BCF Andrea ari.ostia@virgilio.it
Il Presidente della Sezione
Salvatore Benedetto IK0JFW
A.R.I. |
|
|
ASSOCIAZIONE RADIOAMATORI ITALIANI |
Radio Club |
|
ASSOCIAZIONE RADIOTECNICA ITALIANA (1927 -1977) SEZIONE ITALIANA DELLA I.A.R.U.
Eretta in Ente Morale il 10/01/1950 (D.P.R. .368)
ORGANO UFFICIALE: "RADIO RIVISTA"
|
Sezione di OSTIA Casella postale, n° 52 00125 ACILIA (RM) |
|
3° GARA di
RADIOLOCALIZZAZIONE |
|
La sezione A.R.I. di Ostia organizza la terza edizione della gara di
Radiolocalizzazione, Domenica 29 Giugno 2003, presso la città di Tolfa.
Alla gara possono partecipare OM e SWL.
L’iscrizione alla competizione è gratuita e si terrà dalle ore 8.30 alle ore
9.30 locali.
Il punto di raccolta sarà presso il piazzale antistante la sede del Comune,
Largo Donatori di Sangue.
La gara avrà inizio alle ore 10.00, con la partenza degli equipaggi e terminerà
alle ore 12.30 locali.
Al momento dell’iscrizione ai concorrenti sarà consegnato il seguente materiale:
Al termine della gara vi sarà la premiazione dei vincitori.
Per ulteriori delucidazioni, potete contattare il Presidente di sezione IK0JFW Salvatore Benedetto al numero 333-4139546 o al seguente indirizzo di posta elettronica: s.benedetto@tiscalinet.it
I moduli di iscrizione ed altre informazioni, sono pubblicati sul sito della Sezione di Ostia al seguente indirizzo: http://www.ariostia.it
EMISSIONE ANNULLO SPECIALE
CELEBRAZIONE DEL CENTENARIO MARCONIANO 1903 –2003
In occasione del conferimento a Guglielmo Marconi della cittadinanza onoraria di Roma consegnatagli, il 7 maggio 1903 dal Sindaco Don Prospero Colonna, in occasione di una conferenza tenuta dall’inventore in Campidoglio alla presenza di molte autorità e dei Sovrani d’Italia.
L’Associazione Radioamatori Italiana della Sezione di Ostia – Alitalia Radio Club, farà emettere un annullo speciale ed unico, in occasione della manifestazione radioantistica “XXVIII Field Day A.R.I. sez. di Ostia - Alitalia Radio Club” che si terrà in Tolfa (RM) nei giorni 28 e 29 giugno 2003.
Si precisa che l’annullo speciale sarà rilasciato dalle Poste Italiane, nella sola giornata di sabato 29 giugno 2003, dalle ore 9.00 alle ore 13.00.
La manifestazione sarà patrocinata dal comune di Tolfa
A.R.I. – Sezione di Ostia – Alitalia Radio
Club
3° Gara di
Radiolocalizzazione "Città di Tolfa"
Domenica 29 Giugno 2003
REGOLAMENTO
1) L'iscrizione alla gara sarà registrata su un apposito modulo, dove oltre al
nominativo del capo equipaggio, si registreranno eventuali altri componenti
(massimo di due persone).
2) Il capo equipaggio, al momento dell'iscrizione, presenterà la licenza
rilasciatagli dal Ministero delle Telecomunicazioni e apporrà la sua firma sul
modulo d'iscrizione, per accettazione del presente regolamento.
3) Durante la gara ogni equipaggio potrà adoperare una sola apparecchiatura
ricevente ed è rigorosamente vietata qualsiasi trasmissione da parte dei
concorrenti su qualsiasi frequenza. Solo in caso di effettiva emergenza è
consentito l'uso dell'RTX sulla
frequenza 145.325 MHz, costantemente monitorata dagli organizzatori della gara.
4) Sono vietati accordi tra i concorrenti e la collaborazione con terzi Ogni
equipaggio dovrà gareggiare lealmente, nello spirito che
contraddistingue ogni OM, facendo uso esclusivamente delle proprie risorse.
Saranno presenti dei commissari di gara per controllare il regolare svolgimento
della stessa.
5) Le trasmissioni delle stazioni nascoste avverranno in gamma VHF, in FM e
l'uso di antenne con polarizzazione orizzontale e/o 6) I due trasmettitori da
trovare saranno presidiati a distanza da
componenti dell'organizzazione per stabilire i tempi e i modi del verticale,
sulla frequenza che verrà indicata al momento della partenza ritrovamento.
7) I giudici di gara risolveranno eventuali controversie tra equipaggi in caso
di arrivo simultaneo, tale giudizio sarà insindacabile ed
incontestabile.
8) La ricerca dei trasmettitori potrà avvenire in auto, a piedi e su
percorso misto.9) Ad ogni equipaggio sarà consegnato all'atto dell'iscrizione:
carta topografica del territorio interessato, cartellino di riconoscimento,
contrassegno da apporre sul veicolo (il suddetto dovrà essere riconsegnato a
fine gara), copia completa del regolamento.
NOTE: Si pregano vivamente tutti i concorrenti di rispettare la natura e
gli animali dei luoghi che ci ospitano, confidiamo nella collaborazione e nel
rispetto di ognuno affinché tali regole siano rispettate.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
ARI Bologna
"Primo giugno a Villa Tamba"
XXVI
Congressino Microonde
SEZIONE ARI DI BOLOGNA e CONGRESSINO
MICROONDE
La Sezione ARI di Bologna gestisce e coordina anche quest’anno la organizzazione
del Congressino Microonde, giunto alla sua 26ma edizione.
Alla manifestazione partecipano praticamente tutti i radioamatori specialisti
delle frequenze oltre il GHz.
Le tematiche in discussione riguardano in particolare gli aspetti tecnici di
questo particolare settore di radiantismo ma si approfitta della circostanza
anche per presentare e discutere progetti e “mettere in vetrina” le proprie
realizzazioni.
E’ regola collaudata che gli organizzatori non conoscano chi vorrà presentare
relazioni o realizzazioni tecniche: chi ha qualcosa da dire si prenota seduta
stante. Il Presidente eletto gestisce così una scaletta che permetterà a tutti
di parlare nell’ordine della iscrizione.
Questo modo di procedere e’ “nuovo” ma ottimamente accettato dai congressisti.I
lavori si interrompono per un breve pranzo sociale che l’ Organizzazione tenta
di rendere massimamente economico per poi riprendere nel pomeriggio con altre
presentazioni o per fruire di un servizio di laboratorio attrezzato, gestito da
volontari che mettono a disposizione le loro capacità tecniche e le loro
strumentazione professionale.
Nell’ edizione 2003 la Sezione ARI di Bologna, a titolo sperimentale, fa
coincidere la data del Congressino con il suo tradizionale mercatino di scambio
che si svolge tutti gli anni nel cortile di Villa Tamba, sede ufficiale della
Sezione stessa.
Il Congressino Microonde e’ nato a Bologna nel 1978 con l’intento di divulgare
l’uso di un settore dello spettro delle onde elettromagnetico abbastanza ostico
per il radiantismo italiano, anche per la mancanza di strumentazione e di
componenti idonei. I promotori, dipendenti dell’Ente che aveva realizzato
l’impianto radioastronomico di Medicina (BO), invitarono i “would be
microondisti” a ritrovarsi sotto le antenne del radiotelescopio per suggerire e
proporre nuove tecnologie e nuovi prodotti allo stato solido e relativi circuiti
con possibilita’ di verificarne sul campo il loro funzionamento. Fu un
successo l’entusiasmo dei partecipanti fu grande e contagioso. Molti di loro, i
veterani delle microonde, sono tutt’ora attivi e partecipano, oltre che al
Congressino, almeno ai contest nazionali e a prove di propagazione a lunga
distanza.
Bologna e provincia hanno ospitato il Congressino per 13 volte. Quando, per
varie ragioni, fu necessario trasferire l’avvenimento ad altra sede, fu favorita
Suzzara (MN) che lo ha ospitato per 10 volte. Seguono Marina di Pietrasanta e
Bagnacavallo con una volta ciascuna.
Non è escluso che alcune edizioni future non possano essere organizzate da
Sezioni ARI interessate (l’idea di un Congressino itinerante non è malvagia) ma
la centralità geografica della zona di Bologna limita tale eventuale possibilità
alle sedi ARI ad essa più vicine.
La natura del Congressino è tale da non incoraggiare la partecipazione di
accompagnatori non interessati alle tematiche in discussione ma nella
circostanza consigliamo di fare un’ eccezione. Una visita alla Bologna artistica
e monumentale, anche di un solo giorno, lascerà il segno.
La Sezione non ha possibilità di organizzare visite guidate o altro, saranno
però disponibili in sede “depliant” turistici e i biglietti per gli autobus
cittadini. Una comoda fermata di autobus per raggiungere il centro cittadino
dista alcune centinaia di metri dalla sede della Sezione.
Goliardo I4BER
Per eventuali info scrivere a
manni.alberto@tin.it
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
A.R.I. L' Aquila
XXVII RADIOLOCALIZZAZIONE
"L'AQUILA D'ORO"
La sezione A.R.I. dell'Aquila
organizza per il giorno 08/06/2003 la 27° EDIZIONE della
RADIOLOCALIZZAZIONE NAZIONALE "L'AQUILA D'ORO" SULLA BANDA DEI 144 Mhz.
REGOLAMENTO
1. Possono partecipare alla Radiolocalizzazione nazionale solo
radioamatori di categoria OM IW
ed SWL regolarmente iscritti all'A.R.I.
2. Le frequenze di trasmissione saranno 144.550 Mhz e 144.750 MHz.
3. La gara si svolgerà nel circondario aquilano. I trasmettitori di potenza non
superiore a 3 watt
potranno essere collocati a un massimo di 100 metri da strade e piazze, pertanto
per la ricerca è
necessario utilizzare antenne e apparati portatili.
4. E' severamente vietato, pena la squalifica, fornire informazioni sulla gara
da parte di altri
concorrenti.
5. I concorrenti non devono ostacolare, ne provocare danni agli altri inoltre si
assumeranno la
responsabilità di eventuali danni arrecati per loro colpa a cose di terzi od a
persone durante lo
svolgimento della gara, liberando da ogni responsabilità L'ASSOCIAZIONE
RADIOAMATORI ITALIANI, e per essa la Sezione A.R.I. dell'Aquila e il Comitato
organizzatore ed i loro componenti.
6. In caso di cattivo tempo il presidente della giuria può immediatamente
richiamare i concorrenti.
NOTE TECNICHE
7. I TX nascosti nel territorio di gara avranno un funzionamento automatico,
senza presenza
dell'operatore, ed effettueranno la trasmissione con portante modulata. Le
antenne dei TX
presenteranno diagrammi omnidirezionali di radiazione.
NORME PER I
CONCORRENTI
8. Ogni concorrente dovrà presentarsi con le proprie
apparecchiature costituite da:
a) Un apparato ricevente per gamme VHF;
b) Un'antenna appropriata;
c) Un eventuale misuratore di campo;
9. Ogni concorrente dovrà essere fornito di un documento di riconoscimento,
della patente di
operatore per gli OM – IW e dalla autorizzazione ministeriale per gli SWL.
10. La Sezione A.R.I. dell'Aquila fornirà ai concorrenti:
a) Cartellino da usarsi durante la gara:
b) Una Cartina Topografica della zona di gara;
c) Un numero di gara che il concorrente dovrà esporre in modo visibile:
PROCEDURA DI GARA
11. Il raduno è fissato alle ore 8:30 presso il piazzale antistante l'autoparco
Comunale in Via Rocco
Carabba (nei pressi della Stazione,di fronte Brico) dove si darà inizio alle ore
09:30 con termine
massimo ore 12:30.
12. Alle ore 13:00 pranzo sociale in uno dei Ristoranti del luogo, durante il
quale si effettuerà la
premiazione dei vincitori.
13. Il Ristorante sarà comunicato alla partenza della gara. Le prenotazioni del
pranzo sociale si
accetteranno in concomitanza con le iscrizioni alla gara.
14. La partecipazione è gratuita ed ogni concorrente potrà ritirare tutto il
materiale necessario
prima dell'inizio della gara, che verrà consegnato dal personale addetto. Il
termine massimo per
le iscrizioni è fissato per il giorno 16/05/02 Per ulteriori informazioni e
prenotazioni rivolgersi a
IK6DEN Sette Giuseppe tel. 0862976041, 03288352388 E-mail
ik6den@tin.it oppure a I6KAM
Alfredo Masi Tel 086223851
15. La classifica sarà compilata in base al tempo impiegato da ciascun
concorrente per trovare le
stazioni nascoste.
16. Sul territorio di gara circoleranno dei Funzionari autorizzati, il cui
compito sarà quello di
controllare il perfetto svolgimento della manifestazione. Se si riscontreranno
eventuali scambi di
notizie tra concorrenti, il Funzionario che ha rilevato detta irregolarità
immetterà immediato
verbale di SQUALIFICA con l'espulsione dalla gara.
17. Quando il concorrente avrà rintracciato tutti i TX nascosti, dovrà
abbandonare la gara dopo aver
fatto firmare il cartellino dal personale di servizio. Il cartellino andrà
consegnato alla GIURIA
unitamente al proprio numero di gara, lo smarrimento comporterà la squalifica
del concorrente.
18. I concorrenti che riveleranno i TX nascosti saranno regolarmente
classificati, quelli che non ne
rintracceranno alcuno o che supereranno il tempo massimo, non saranno
classificati
19. Alla gara possono partecipare OM e SWL della Sezione dell'Aquila per i quali
verrà usato un tx
a parte e sarà stilata una classifica separata.
73 de ik6den Sette Giuseppe
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Da: "info" <info@cisar.it>
C. I. S. A. R.
CONTEST PER LE
SEZIONI
FIELD DAY su Monte Nerone
Manifestazione semi-seria per tutti
Sabato 14 e Domenica 15 Giugno, la Sezione di Roma organizza una
manifestazione per tutti i radioamatori, tesa ad effettuare collegamenti radio,
sulle principali frequenze assegnate.
Con questa occasione, si invitano anche tutte le sezioni italiane del CISAR
ed assere presenti, e ad accendere le proprie radio, per poter utilizzare il
proprio nuovo nominativo di sezione.
La Sezione di Roma ha deciso di prendere parte con una stazione multifrequenze, installata presso il Monte Nerone, ai confini della Toscana, Marche e San Marino (vedi cartina allegata).
Le frequenze operative saranno quelle classiche HF e VHF.
Inoltre, la sezione di Roma sarà disposta ad accettare .... ospiti in persona, presso il Monte Nerone, per tutti gli appassionati che vorranno farsi due passi, ed andare a trovare gli amici in montagna; due grandi tende, un camper attrezzato ed un vero cuoco appassionato, al secolo I0QI Lello, provvederanno ad assicurare un pasto caldo e decoroso per i graditi ospiti.
E' gradita la comunicazione di presenza.
Per qualsiasi informazione, Lello I0QI, 06/30893968 oppure lucarinileonello@libero.it
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Da: "Baracetti Fausto" <iv3nsp@libero.it>
CISAR: Field Day sul Tagliamento
Durante le giornate del 17 e 18 Maggio 2003 alcuni radioamatori della provincia di Pordenone saranno impegnati ad attivare una stazione speciale, in occasione di un evento speciale.
Nel greto del fiume Tagliamento in località San Vito al Tagliamento verrà attivata la stazione radio con nominativo speciale II3SI; dove SI è anche l'acronimo di Scouts Italia.
Queste due giornate ci vedranno impegnati in attività radio al fine di illustrare ai ragazzi Scout e ai loro educatori cosa vuol dire fare i radioamatori e il perché; l'attività e la passione che ci spingono all'attività 'radiantistica' nonché l'utilizzo delle stazioni radio per le attività previste anche in caso di emergenza o calamità naturali.
Non dimentichiamoci gli eroici Radioamatori che nel 1976 furono in radio a dare la notizia già qualche secondo dopo il termine della terribile scossa di terremoto.
Il nostro gruppo ha voluto dare ancor maggiore importanza a questa manifestazione richiedendo un nominativo speciale al Ministero delle Comunicazioni; nonché ha voluto ricordare un nostro amico e Radioamatore recentemente scomparso. Infatti la parte iniziale della sigla SI, cioè S, è dedicata proprio a Davide Francescutto, per noi SBR (IW3SBR). A Davide va il nostro ricordo, il nostro pensiero e a Davide dedichiamo questo primo Memorial Day.
L'attività si svolgerà presso una tenda che verrà sistemata sul greto del fiume Tagliamento, da questa tenda verranno attivate le principali frequenze dalle bande decametriche, passando per la banda 'magica' dei 50 MHz - preferita da Davide che verrà attivata in suo onore - per finire con le bande VHF ed UHF. Durante il week end verranno eseguiti anche importanti test in ATV sia in banda 1.240 MHz che in banda 2.400 e 10.400 MHz. Verrà attivato anche un link video in tecnologia tcp-ip on-air e presso la tenda sarà possibile ricevere anche le QSL elettroniche che verranno inviate dai corrispondenti, con relativa nostra risposta on-line.
Per questo evento è stato aperto anche un sito internet al seguente indirizzo: http://utenti.lycos.it/ii3si nonché è stata attivata anche una e-mail speciale al seguente indirizzo: ii3si@libero.it
Sarà operativa una stazione packet radio con link su cluster, insomma una tenda che si potrebbe definire 'tecnologica' per evidenziare come i Radioamatori possono adeguarsi praticamente alle situazioni anche più difficili e allo stesso tempo ricordare, con la radio e nei luoghi a lui cari, il nostro amico Davide Francescutto IW3SBR.
Vi aspettiamo numerosi, ovviamente in radio e . occhio al cluster oppure sulle pagine del sito.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Da: "Alberto Barbera" <abarbera@itc-poland.com.pl>
A.R.I. Ivrea
FIERA DI FRIEDRICHSCHAFEN 2003
La sezione ARI di Ivrea informa che anche quest'anno viene
organizzato un pulmann che partirà il 26 giugno sera da Torino con fermate
previste a Santhià e Milano per raggiungere Friedrichschafen al mattino del 27 e
da cui ripartirà per il rientro al termine della giornata fieristica.
Per informazioni e prenotazioni vi invitiamo a visitare il sito
:www.ari-ivrea.it
Alberto Barbera IK1YLO
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
CQ dall'Albania
"Team ZA3/ on the air"
Dal 29 maggio al 3 giugno 2003 : attività radioamatoriale dalla città
di Durazzo (Albania) e dal faro Cape of Durres refer. diploma arlhs ALB-002.
Tutti gli operatori avranno il prefisso ZA3/ e trasmetteranno sulle frequenze HF
- WHF - WARC - 2 metri e 6 metri ww.loc. JN91RH - (licenza temporanea x 6m. dal
31/5 al 8/6/2003) nei modi SSB - CW - RTTY - PSK 31 -
Operatori :
za1fd - za5g - ik7jwx - ik7lmx - iz7cte - iz7atn - iz7bnh - ik7qmj - ik7fpx -
ik2duw - iz2dpx - ik6cac - iz0ckj - iv3fsg - ik5mdf - ik5bhn
Pse QSL via Home Call, bureau oppure diretta SASE (www.qrz.com).
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Da: "ARI Acqui Terme" <info@ariacquiterme.it>
Ciao Paolo,
questo messaggio solo per informarti che
alla Sezione A.R.I. di Acqui Terme (AL) è stato assegnato il nominativo IQ1CQ.
Oltre a ciò abbiamo registrato il dominio della Sezione che è
www.ariacquiterme.it e che la nostra
E-mail è la seguente:
info@ariacquiterme.it
Un saluto dalla Sezione A.R.I. di Acqui Terme (AL).
Il segretario della Sezione
ZUNINO Mauro - IW1ELO
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Da: "Giuseppe VALERIO" <gepvalerio@libero.it>
Carissimi Colleghi,
con la presente intendiamo informare Radioamatori ed SWL che la Sezione ARI di FORMIA ha istituito un nuovo Award permanente denominato "CERTIFICATO W.A.I.C.S. Worked All Italian Club Station".
Con tale Certificato s'intende valorizzare l'attività svolta da OM ed SWL nel collegare/ascoltare le Stazioni Radio esercitate da Club ed Associazioni di Radioamatori Italiani, ed in particolar modo i collegamenti effettuati con i nuovi CALL rilasciati di recente dal Ministero delle Comunicazioni.
Per maggiori info seguite il link
http://web.tiscali.it/ariformia/WAICS.htm
oppure scrivete direttamente alla Sezione Ari di Formia:
a.. e-mail
mailto:ariformia@tiscalinet.it
b.. posta - P.O. Box 33 - 04023 - Formia (LT)
Buon lavoro e ottimi collegamenti!
Best 73 de IQ0FM sezione ARI Formia
e dal W.A.I.C.S. TEAM: IZ0EWG, IZ0EGC,
IK0OHU, IWOGZW, IZ0FIU.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Da: "ik8bpy" <ik8bpy@libero.it>
Meetig Radioamatori-"Ist.Aeronautico-Maddaloni"
Ce
Cari amici , eccovi la foto relativa al primo incontro
organizzato dal sottoscritto presso l'Ist. Tecnico aeronautico di Maddaloni, per
discutere argomenti inerenti la radio, tutto ciò con la speranza che sia foriero
di ulteriori sviluppi !
N.B. Iniziativa personale - senza supporto,( purtoppo), dell'A.R.I. locale-
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Da: <ercabe@inwind.it>
Nell'area YAPP del BBS IS0GRB-8 di Quartu-Cagliari, e' stata attivata la directory RADIOGIO, dove e' possibile prelevare in formato testo tutti i numeri del giornale telematico "Radiogiornale" di Paolo Mattioli I0PMW. Il BBS IS0GRB-8 e' raggiungibile in diretta su 144.825 (1200 baud), via Internet in TELNET, digitando "telnet is0grb.ods.org" o via rete wireless.
--------------------------------------------------------