La prima stazione radio dell'Ing. Pietro
Lana
STORIA DEL " RADIANTISMO
" FERRARESE
Articolo apparso sulla rivista "Nuova
Civiltà" a firma Ing: Pietro Lana
Storia del =radiantismo ferrarese. Si potrebbe anche
chiamare "Storia dei radioamatori Ferraresi" , ma chi sono questi raddioamatori
? Cerchiamo di richiamare dai nostri ricordi di tempi ormai molto lontani ,le
cause che hanno provocato la nascita del "radiantismo" , in modo particolare
nella nostra città.
La scintilla ,per usare un termine
appropriato , che accese la fiamma della passione al radiantismo nei giovani
ferraresi , fu una conferenza che l'insigne scienziato
sismologo Padre Guido Alfani tenne al teatro Comunle di Ferrara nell'ormai
remoto 1913, sull'argomento della "telegrafia senza fili".
Con
chiara e semplice esposizione Padre Alfani illustrò i primi
esperimenti di Guglielmo Marconie quelli che egli stesso fece
nell'0sservatorio Ximeniano di Firenze da lui diretto, dimostrando che
l'attività di ricerca in tale campo non doveva considerarsi
riservata solo a scienziati dotati di attrezzati laboratori , ma fosse
invece alla portata di giovani di modeste risorse e dotati di grande
passione per lo studio e la sperimentazione .
Tra il
pubblico numeroso,,intervenuto, si trovavano alcuni studenti e in
particolare (Pietro Lana , Lionello Boni , Mauro Chiozzi ) ,in seguito laureati
in ingegneria divennero i pionieri del radiantismo . I tre giovani si
dedicarono subito con entusiasmo a questo nuovo campo di
studi.
A quel tempo non vi erano pubblicazioni
tecniche sull'argomento, solo qualche cenno puramente tecnico sui libri di
fisica, così come non esistevano in commercio materiali adatti ;ma era
diffusa incomprensione o diffidenza nei compagni di scuola
.
Per sviluppare la parte sperimentale , che si
dimostrò poi in seguito condizione fondamentale per il progresso della
radiotecnica , occorreva costruire tutto con le proprie mani. I
radioamatori incominciarono a fabbricare rocchetti di Ruhmkorff per la
trasmissione a scintilla , il solo sistema allora conosciuto per l'emissione
di segnali telegrafici,poi di rivelatori , in quel tempo chiamati coi
termini inglesi "coherer" "detector" per la ricezione
dei segnali ; iniziarono ad innalzare antenne sui tetti delle loro case
con conseguente abbondante rottura di tegole ( e disperazione dei genitori
) uscendo, come si usa dire oggi , "in aria" .
I
primi collegamenti avvennero tra le loro abitazioni nell'area
cittadina , naturalmente sempre con segnali telegrafici
dell'alfabeto Morse , che i giovani impararono in breve tempo
alla perfezione .
Approfondirono intanto
parallelamente alle esperienze , lo studio dei fondamenti scientifici delle
oscillazioni elettromagnetiche , i concetti di frequenza e di
lunghezza d'onda e , lo studio dei circuiti oscillanti , i procedimenti di
sintonia .
Aumentava sempre più la
portata delle trasmissioni , raggiungendo prima la distanza di
qualche chilometro , poi di decine di chilometri
.
Il numero dei radioamatori
andava intanto aumentando , la loro tecnica andava perfezionandosi ,
aiutati e consigliati dai loro indimenticabili insegnanti ; prof.Edmondo
Brunè e prof. Bongiovanni dell'Università Estense
.
Si era giunti al 1914 e i
radioamatori si accorsero di avere fatto i loro conti senza l'oste
ignorando che in Italia i servizi di telecomunicazione erano
monopolio dello Stato , e che a nessun cittadino era permesso di
esercitare attività in questo campo . Così i radioamatori ,sebbene ben
lungi dall'idea di esercitare un "servizio" , in concorrenza con lo Stato
, ebbero i primi guai : perquisizioni domiciliari , sequestro delle loro
povere attrezzature messe insieme con tanti sacrifici e
denunciati all'autorità giudiziaria
.
Probabilmente questo atto
dell'autorità giudiziaria dipendeva dal fatto che in quei giorni era
scoppiata la guerra europea , alla quale l'Italia , però , ebbe ad iniziare
la propria partecipazione nel maggio dell'anno successivo ! Il
processo si svolse nella primavera del 1915 nella Pretura di
Ferrara e sul banco degli imputati si trovarono , non si seppe come ,
anche i loro insegnanti e altri che non si occupavano affatto
di attività
radiantistica.
Si verificò un fatto curioso; un noto medico radiologo venne pure
denunciato . Sulla porta dell'ambulatorio del professionista vi era un
cartello con la scritta " Gabinetto di
Radiologia "; si era fatta confusione fra Radiografia
e Radiotelegrafia
.
Attestato di iscrizione all'ARI dell'
Ing. Pietro Lana
Il pioniere
ing. PIETRO
LANA
Articolo scritto dal Prof.
Antonio Plenario nel decennale della morte (novembre 1984)
Nel primo anniversario della morte
dell'ing.Pietro Lana (2 Novembre 1983), vogliamo ricordare la figura
di insigne docente ferrarese , alle centinaia di suoi ex allievi ed
illustrare ai giovani radioamatori e ai giovanissimi , l'apporto dato
dall'ing. Lana al radiantismo cittadino .
Nato a Ferrara il 16
settembre 1893 , Pietro Lana conseguì nel 1922 . presso il
Regio Politecnico di Torino , la Laurea in Ingegneria Industriale
Meccanica – Sottosezione elettrotecnica .
Dal 1924, e fino al suo
collocamento a riposo , fu valentissimo docente di elettrotecnica , di impianti
e di misure elettriche presso la Regia Scuola Tecnico Industriale "Ercole
1^ d' Este " di Ferrara , oggi I.P.S.I.A.
.
Sempre presso questo istituto, negli anni 1930-32 , gli fu affidato
anche l'insegnamento della Radiotelegrafia ai corsi premilitari
.
Gli ultimi anni della sua carriera lo videro Preside nel
medesimo Istituto .Illustre Maestro , la sua modestia non gli
permise di divulgare le proprie opere che , uscite eliografate , la
famiglia e gli amici custodiscono gelosamente . Trattano dei fenomeni
radioelettrici , illustrati con chiarezza di idee e semplicità di
espressione .
Fra i più significativi titoli di questa produzione
scientifica : Lezione di radiotecnica : vol . 1 = Radiotecnica Generale :
vol. 2 = Tecnica elettronica : Lezioni di misure elettriche : La
televisione. Lo si vuole ricordare , soprattutto , ai giovani e
giovanissimi radioamatori per la sua attività nel campo
radioamatoriale .
Si può affermare , senza tema di smentita, che
il " Radiantismo Ferrarese " sia nato con L' ing:Lana precursore del
radiantismo nazionale . Una cronistoria del radiantismo ferrarese è
apparsa alcuni anni orsono sulla rivista "Nuova Civiltà"
a cura dello stesso ingegnere .
Uomo di grande capacità,
autocostruttore , all'alba della radio provvedeva alla costruzione
delle apparecchiature ; dai rocchetti di Ruhmkorff , per
le trasmissioni a scintilla , alle bobine , all'assemblaggio generale .
Una
fotografia ( l'originale trovasi nell'archivio familiare dello
scomparso )pubblicata sulla rivista menzionata e risalente al 1925 ,
ritrae gli ingg. Lionello Boni e Pietro Lana nell'atto di gestire
la "prima stazione trasmittente installata in Italia da
radioamatori ferraresi situata sulla torre Nord-Ovest
del Castello Estense ".
E' del 1930 la costruzione del facsimile, da parte
dell'ing.Lana , della stazione radio che il marconista
G:Biagi usò per salvare i resti del dirigibile " Italia " .
Tutta una
vita dedicata interamente alla famiglia , al lavoro ed al suo
hobby .
Lo abbiamo trovato , anche nella tarda età, alle soglie degli
80 anni , sulla via dell'etere con ineguagliabile ed immutato
entusiasmo .
Dotato di spiccata personalità , è stato un
operatore di raro talento ed esperienza , sempre pronto a
diffondere appassionatamente il prestigio del radioamatore .
La sua cordialità era tale che quando un appassionato si presentava
al suo Ufficio Tecnico per chiedergli "un pezzo di filo" o del
Tubo di cartone , per costruire una bobina , pazientemente insegnava
la nomenclature del materiale richiesto : il " pezzetto di filo
diventava così "filo smaltato di tot decimi , o filo di Litz a
doppia copertura di cotone" ed il "tubo di cartone " risultava "tubo
di cartone bachelizzato": inoltre che una punta di trapano forava il tubo nel
punto di inizio dell'avvolgimento e indicava la procedura da seguire
.
La memoria di questo illustre Maestro rimarrà perenne nel
ricordo di coloro che hanno appreso dalla sua viva voce e dai suoi scritti
quelle nozioni indispensabili per essere radioamatori .
Antonio Plenario Ferrara Novembre 1984
continua
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3)
Torna il favoloso
Commodore 64
Tulip Computers e Ironstone Partners hanno siglato un
accordo di partnership che rappresenta un passo fondamentale nel progetto di
rilancio mondiale del brand Commodore: Tulip ha ceduto a Ironstone i diritti
esclusivi per utilizzare il marchio Commodore 64 e realizzarne il portale
ufficiale.
A Tulip sarà riconosciuta una quota (diritti di licenza)
su tutti i prodotti Commodore C64 venduti da Ironstone, installati su computer
che adottano sistemi operativi Microsoft o di altro tipo, nonché su tutti i
prodotti con marchio Commodore 64. La società olandese avrà inoltre diritto a
una parte del ricavato derivante dal download di giochi, abbonamenti e
pubblicità.
Tulip non intende consentire l'utilizzo non autorizzato del
marchio Commodore: attualmente, circa 300 siti Web commerciali sfruttano il nome
Commodore o Commodore 64 senza una licenza. Ancor oggi, infatti, esiste una
grande comunità virtuale di circa 6 milioni di appassionati distribuita in
centinaia di siti Web non ufficiali che desidera il riconoscimento e la garanzia
di autenticità del vero brand Commodore C64.Ironstone realizzerà un portale
ufficiale dedicato ai giochi e alla comunità degli utenti di Commodore C64 con
lo scopo di riunire tutti gli appassionati e offrire a pagamento i servizi
richiesti dagli utenti.
Attraverso il portale Web, Ironstone commercializzerà
l'emulatore C64 ufficiale in diversi formati hardware e software, oltre a
numerosi nuovi giochi che affiancheranno i famosi titoli "classici" per C64. Il
sito permetterà inoltre di acquistare tutti i prodotti Ironstone con marchio
Commodore.
Grazie al portale, Tulip avrà accesso alla base stimata di sei
milioni di utenti e commercializzerà i propri prodotti Commodore: nei prossimi
mesi saranno infatti introdotti sul mercato nuovi prodotti hardware con marchio
Commodore che saranno in grado di utilizzare l'emulatore C64.
Darren
Melbourne, Creative Director di Ironstone Partners, ha commentato: "L'accordo
con Tulip costituisce una novità di assoluto rilievo per i milioni di
appassionati in tutto il mondo che sono rimasti fedeli a C64. Ironstone intende
restituire un ruolo primario a questa tecnologia e alla sua libreria di giochi
su qualunque piattaforma oggi disponibile".
Qualche dato sul Commodore C64
- Il C64 è l'home computer più venduto nella storia.
- Il C64
ha una tradizione senza eguali come PC rivoluzionario per la casa e il
gioco.
- Il C64 ha avuto un ruolo fondamentale nell'evoluzione
dell'attuale industria dei videogiochi.
- Ancora oggi esistono nel
mondo circa sei milioni di appassionati utenti Commodore.
- Un
folto gruppo di hobbisti e appassionati ha mantenuto viva la comunità di utenti
Commodore. Una ricerca della parola "Commodore" su Internet ottiene circa 50.000
risultati.
- Esistono attualmente circa 300 siti web commerciali
che utilizzano il nome Commodore o Commodore 64.
- I giochi
realizzati per il C64 sono oltre 6.000.
- La percentuale di brand
awareness del logo Commodore è tuttora una delle più alte nel settore.
Il monitor del Commodore
64
"Colore eccezionale... sintesi sonora...
grafici... capacità di calcolo... il matrimonio sinergetico della tecnologia più
avanzata. Queste caratteristiche fanno del Commodore 64 il personal computer più
avanzato nella sua classe."
Era il 1982, e questo era quanto la
'Guida per l'uso del Commodore 64' riportava nell'ultima di copertina. In
effetti, fino all'avvento dei 16 bit, il C64 è stato realmente il miglior
computer in circolazione; per tutta la seconda metà degli anni '80, in
particolare, il Commodore 64 è stato il padrone del mercato, sbaragliando
avversari come il glorioso ZX Spectrum, l'MSX, l'Amstrad CPC e il 'fratellino
più piccolo', il mitico Vic 20; chi non si ricorda delle battaglie epistolari
sulle pagine delle riviste di informatica tra i possessori dei vari sistemi (e,
a volte, anche tra i redattori stessi)? "Il C64 è il migliore!"
"No, è
meglio lo Spectrum!" "Ma il C64 ha 64K, lo ZX solo 48K!" "Sì, ma si può
espandere!" "Ma l'Amstrad è più colorato!"...
A proposito di
riviste, tra i tanti mensili spuntati fuori come funghi in quel periodo, merita
sicuramente di essere citato il mitico Zzap!, vera e propria 'Bibbia' per tutti
i videogiocatori dell'epoca.
Comparso nelle edicole per la prima volta nel
Maggio del 1986, Zzap! si presentava come "l'edizione italiana della rivista
inglese più venduta", all'interno della quale si susseguivano semplici
traduzioni delle recensioni originali inglesi e, via via in numero sempre
maggiore, articoli e recensioni dei redattori italiani.
Storiche le rubriche
'Top Secret', 'L'Avventura' (dove il Mago Merlino e l'Arlecchino si occupavano
di RPG ed Adventure), la 'Posta di Zzap!' e 'Do It Yourself' (dedicata ai giochi
che i lettori realizzavano col SEUCK), nonché le interviste e i diari dei
programmatori. Le copertine di Oliver Frey, poi, erano la ciliegina sulla torta.
Zzap! è stato tanto amato che, pur avendo chiuso i battenti come
rivista vera e propria, vive ancora proprio grazie ad Internet: i redattori
della Xenia Edizioni hanno infatti realizzato una versione on-line di Zzap!,
superando il centesimo numero.
Certo, non è più la stessa cosa, la rivista
di 10 anni fa è morta e sepolta, ma si può considerare un 'tributo' affettuoso
ad un mensile che ha letteralmente fatto storia.
Se volete dargli
un'occhiata, andate su
http://www.xenia.it/zzap!.
Il
C64, in ogni caso, non avrebbe avuto tanto successo se nessuno si fosse
impegnato a sfruttarlo al massimo.
Per fortuna, alcune menti geniali hanno
partorito, nel corso degli anni, giochi che hanno lanciato il C64 alla conquista
degli utenti. Tra i tanti non posso non ricordare David Crane, autore di
Pitfall, Pitfall 2 e del glorioso tie-in Ghostbusters (uno dei giochi più
venduti all'epoca, oltre 250.000 copie) e Jeff Minter, padre di giochi atipici
come Attack of the Mutant Camels e il bellissimo Iridis Alpha, veri e propri
'pionieri' della programmazione.
Venendo a tempi più recenti, due grandi
coppie di programmatori hanno fatto storia: gli scoppiatissimi Jon Hare (genio
della grafica) e Chris Yates (prodigio della programmazione), noti al pubblico
col nome di Sensible Software, ai quali dobbiamo capolavori come Wizball,
Microprose Soccer, nonché il mitico S.E.U.C.K., e John e Steve Rowlands, ovvero
la Apex Computer Productions, creatori di Retrograde e dei due episodi di
Creatures.
E come dimenticarsi di gente come Martin Walker, grandissimo
'programmatore globale', le mente dietro a giochi come Hunter's Moon e Citadel
(oltre che ottimo compositore), Andrew Braybrook (suoi i classici Paradroid e
Uridium), i Software Creations (Bionic Commando, Bubble Bobble, Ghouls'n
Ghosts), Mark Kelly e Steve Crow, ovvero i Probe Software (Turbo Out Run, Golden
Axe, Chase HQ 2), Raffaele Cecco e Nick Jones (Cybernoid e Cybernoid 2), Chris
Butler, autore di veri e propri 'miracoli' di conversione come Thunderblade,
Power Drift e Ghosts'n Goblins, Peter Baron e Bob Stevenson (Salamander e Myth);
mi fermo qui, ma potrei andare avanti ancora per molto, tanti sono i
programmatori che hanno scritto una pagina significativa nella storia del C64.
Storia che, ahimé, ha visto la sua fine con l'impetuoso avanzare
della tecnologia, che ha portato al diffondersi di sistemi sempre più potenti:
Amiga, Atari ST, console varie...
Come se non bastasse, la Commodore, nel
tentativo di risollevare una macchina ormai in declino, fu colpevole di scelte
commerciali a dir poco fallimentari, come il C128 (che tutti usavano in
emulazione di C64), il Commodore 16 (no comment), il Plus 4 (NO COMMENT!) e,
colpo di grazia, il Commodore 64 Game System: un C64 senza tastiera che imitava
spiritosamente una console (funzionava solo a cartuccie); in parole povere, una
genialata. Sparì dal mercato nel giro di nemmeno un anno, trascinando con sé il
povero Commodore 64 originale.
Fine della storia? Direi proprio di
no. Infatti, col recenete diffondersi di numerosi emulatori su Internet, il C64
sta godendo di una 'seconda giovinezza'; io stesso, oggi, mi ritrovo più spesso
ad usare il mio Pentium per farmi una partitina ad Armalyte, piuttosto
che a
Quake 2...
C= 64 Prima
serie
DESCRIZIONE
Era il settembre 1982 quando la
APPLE si glorificava con le vendite della nuova serie APPLE II. Commodore
International lanciò il COMMODORE 64 che fu l'home computer piu' venduto di
tutti i tempi della storia dei calcolatori elettronici entrando, nel giro di
pochi anni, in milioni di case. Lo avevano tutti, era il sogno di ogni bambino.
Vi ricordate ancora lo slogan televisivo che diceva:" Compramelo babbo, così ci
giochi anche tu!!!"? In effetti il C=64 permetteva a chiunque di scrivere
programmi in BASIC complessi o non, oppure lasciava spazio all'infinita' di
videogames disponibili. Una delle principali caratteristiche era il processore
del suono, piu' comunemente conosciuto con il nome "SID", con il quale molte
persone, appassionate di musica, hanno potuto sbizzarrirsi nelle composizioni,
infatti furono numerosissime le applicazioni musicali e gli accessori
disponibili!!! Addirittura fu possibile sintetizzare la voce umana sul
C=64 con dei programmi particolari (io li ho!! cioe' il S.A.M.) e vi posso
assicurare che sentirlo fa venire i brividi !! . Il Commodore 64 veniva
veramente utilizzato nel miglior modo possibile sfruttandone a pieno le sue
potenzialita' addirittura utilizzando fino all'ultimo bit della sua memoria,
grafica, suono, velocita' nei confronti dei suoi predecessori. Sentirlo dire
oggi sembrerebbe impossibile che, con un processore di appena 1 Mhz e con
64kbyte di ram, si potessero fare tutte queste cose. Veniva venduto con il
registratore a nastro C2N ma molti lo completavano con Stampante MPS 801, Disk
Drive 1541, Cartucce di espansione con le quali si potenziavano le prestazioni,
e monitor a colori RGB. (Come me !!!).
CARATTERISTICHE
TECNICHE
ALIMENTAZIONE : trasformatore esterno Commodore da 5vdc e 9vac
CPU: MOS 6510
SOUND CHIP: SID 6510
RAM: memoria ram 64kbyte
ROM:
20kbyte (8k basic + 8k kernal + 4k set caratteri)
CLOCK MPU: 0,985 Mhz in
PAL mode e 1,02 Mhz in NTSC mode
BASIC VERSION: basic v2
VIDEO
OUT: una uscita video RF e una uscita video RGB PAL risoluzione 320x200 a 16
colori modalita' grafica VIC-II
SERIAL PORT: una seriale utilizzata per
DISK DRIVE 1001, 1541, 1581, 1571 e
stampante Commodore MPS 801 o simili
EXPANSION PORT: due porte espansioni memoria utilizzate anche per le
cartucce
GAME
RECORDER PORT: una porta per Commodore DATASSETTE C2N
versione di colore
nero con attacco Mini DIN 8 pin
JOYSTICK PORT: due
porte joystick 9 pin
TASTIERA: 62tasti
DIMENSIONI: 410 x 207 x 75
PESO : 1,8 kg
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4)
CIRM
FONDAZIONE CENTRO
INTERNAZIONALE RADIO
MEDICO
Il Centro internazionale radiomedico‚ sorto nel 1935,
allo scopo di fornire assistenza radiomedica a marittimi, imbarcati su navi
senza medico a bordo, di qualsiasi nazionalità, in navigazione su tutti i mari.
Il C.I.R.M. ha la sua sede in Roma ed i suoi servizi, sono gratuiti. Essi
includono l'interessamento per un eventuale trasbordo del paziente su nave
fornita di servizi medici o, se la distanza lo permette, il prelievo del malato
con mezzi navali o aerei per una rapida ospedalizzazione.
Le richieste di
assistenza che pervengono al C.I.R.M. sono ricevute da medici, in servizio
continuativo di guardia presso la sede del Centro. I sanitari, avvalendosi, in
caso di bisogno, dell'ausilio dei consulenti specialisti, prescrivono le
opportune cure e si mantengono in contatto con la nave che ha richiesto
assistenza, seguendo il paziente fino alla guarigione o allo sbarco.
È
consigliabile visitare il sito CIRM in Italiano o in Inglese dove sono contenute
le modalità di collegamento alle radio costiere ed altre informazioni utili ai
naviganti.Via dell'Architettura, 41 00144 Roma
sito web
http://www.cirm.it e-mail
andauri@tin.it
Prosegue la
trasformazione di CIRM News in periodico
elettronico
Da oltre un anno, in rapporto alle
crescenti difficoltà economiche legate alla gestione delle pubblicazioni del
Centro Internazionale Radio Medico (C.I.R.M.), che ricordiamo, sono state sempre
inviate gratuitamente a chiunque le avesse richieste, abbiamo iniziato una
campagna di sensibilizzazione dei nostri lettori, suggerendo loro di optare per
la versione on-line delle nostre riviste (CIRM News e C.I.R.M.
Research).
Aumentando le difficoltà, anche in rapporto al regime
tariffario postale meno favorevole rispetto al passato, informiamo che, per il
momento, il numero 30 di CIRM News (marzo-maggio 2003) sarà disponibile solo in
versione on-line, scaricabile all'indirizzo:
WWW.CIRM.ITGli argomenti trattati in questo
numero sono:
o Il 19 giugno 2003 avrà inizio al
C.I.R.M. il corso di formazione post laurea in telemedicina del
mare
o La pagina medica di CIRM News: IL MAL DI
TESTA
o La circolare IMO MSC/ 1042 del
28 maggio 2002 sul contenuto della valigetta medica per fronteggiare emergenze
sanitarie e sulle considerazioni per l'impiego in navi ro-ro in genere
sprovviste di medico a bordo
o In visita al
C.I.R.M. gli studenti del marcantonio colonna di roma che hanno conseguito
l'attestato internazionale abilitante di primo soccorso
sanitario
o Nasce "Telemedicina Oggi" una rivista
italiana interamente dedicata alle problematiche della
telemedicina
o In preparazione una Guida del C.I.R.M.
che faciliterà le consultazioni telemediche tra le navi in navigazione ed il
Centro
o Dedicata alla telemedicina ed al C.I.R.M.
la pagina centrale del numero di aprile 2003 di Safety at Sea
International
o Abbiamo Letto per
Voi….
o Considerazioni sull'attività del
C.I.R.M. dal 2001 ad oggi.
Confidiamo nella
comprensione dei nostri lettori.
Prof. Antonio Dauri, Presidente del
C.I.R.M.
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5)
Dalla Conferenza della
World Radiocomunication 2003
Allargata la Banda dei 40 Metri, ma nel
2009!
INTANTO VIENE CANCELLATA LA
TELEGRAFIA
La Conferenza della World Radiocommunication
2003 (WRC-03) ha deliberato che sposterà le trasmittenti broadcast fuori dal
segmento 7100-7200 kHz nella Regione 1 e 3 e per dare spazio al servizio di
radioamatore.
L'espansione della allocazione nei 40 metri avrà purtroppo
effetto pieno solo a partire dal 29 marzo 2009, per permettere a tutte le
trasmittenti di programmare il lavoro e modificare antenne ed apparati. Questo
sarà di indubbio miglioramento anche per gli utenti della Regione 2, che già
usano questa frquenza e che avranno una notevole diminuzione delle interferenze
delle broadcasting.
E' la prima volta che una banda HF allocata alle
broadcasting HF viene liberata e i servizi presenti nella stessa spostati per
fare posto ad un altro servizio. La decisione riduce della meta
l'incompatibilità tra i radioamatori e le stazioni commerciali e raddoppia la
disponibilità di spettro in 40 metri per i radioamatori delle Regioni 1 e
3.
Certamente dobbiamo riconoscere che non si è ottenuto tutto quello che
volevamo. Era stato infatti chiesto dalla IARU di ottenere anche nelle Regioni 1
e 3 tutto il segmento 7000-7300 kHz. C'è stata una notevole opposizione da parte
delle stazioni commerciali e delle amministrazioni di diversi paesi,
specialmente asiatici e del Pacifico.
Sono rimaste in sospeso e sono state
messe nella agenda della prossima WRC del 2007 le richieste di altro spazio per
i radioamatori tra i 4 ed i 10 MHz, ma non è stata accolta la domanda di
rimettere in discussione, nel 2007, ulteriori modifiche oltre i 7200
kHz
La conferenza ha anche deciso la eliminazione del Codice Morse
come requisito di esame per le patenti radioamatoriali, lasciando alle singole
amministrazioni nazionali la possibilità di decidere se mantenere tale obbligo.
A questo proposito sarà interessante sapere cosa chiederanno al Ministero le
nostre Associazioni: se abolire il CW, oppure no!
Sono stati decisi
anche altri dettagli sul servizio di radioamatore, in particolare relativi ad
una maggiore flessibilità locale su come formare i nominativi
radioamatoriali.
Comunque il "REGALO" dell'allargamento
dei 40 metri é dovuto al fatto noto che ormai le broadcasting vengono trasferite
via Internet, o via Satellite e attraverso stazioni radio
locali.
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6)
IOTA
Isole di Lastovo e
MrcaraIsola di Lastovo IOTA EU-016 IOCA CI-051
Isola di
Mrĉara IOTA EU-016 IOCA CI-071
e faro di Struga
CRO-148
Comunico agli interessati che all'indirizzo :
http://www.gianfrancogervasi.it/ioca.htmsono
presenti alcune foto ed i log on-line dei QSO effettuati dall' isola di Lastovo
e dall'isola di Mrcara in Croazia quali referenze IOTA EU-016 -
IOCA CI-051 e CI-071 oltre a quelli effettuati dal faro di Struga
con refernza CRO-148
Il nominativo era 9A/I6GFX ed il periodo dal 6 al 18
luglio 2003
73' de I6GFX
Gianfranco
Isole di Lastovo e MrcaraIsola di Lastovo
IOTA EU-016 IOCA CI-051
Isola di Mrĉara IOTA
EU-016 IOCA CI-071
e faro di Struga CRO-148
Link al sito dello IOTA
Grazie alla
disponibilità di Roger ON4TX è stato possibile attivare anche l'isola di
Mrcara.
La banda dei 20 metri si è resa
indisponibile causa la scarsa propagazione. La batteria
sorretta da un piccolo pannello solare ha svolto egregiamente il suo
servizio così come l'FT897 ha mostrato doti di grande versatilità
per operazioni in portatile.
Purtroppo causa
mancanza di approdo per barche di una certa consistenza non si
è potuto attivare le isole di Bratin e Vlasnik a poche miglia di
distanza.
Il tutto è rimandato al prossimo
anno non è vero Roger ? Dal 6 al 18 luglio 2003 ho trascorso una
vacanza sulla incantevole isola di Lastovo (Lagosta in
Italiano).
Dato l'enorme interesse dal punto
di vista radiantistico circa la scarsa attività dall'isola stessa ho
portato con me un RTX Yaesu FT897 un accordatore di antenna DAIWA CNW-518
due dipoli per 10-15-20 e 40 metri una Hy-Gain 12AVQ, una 2 elementi per i
50 Mhz. oltre alla 4 elementi F9FT per i 2
metri.
Alternando i bagni, le uscite in barca
e le arrostite di pesce il bilancio radio è stato di 651 QSO così
distribuiti :
-N° 449 QSO dall'isola di
Lastovo;
-N° 107 QSO dall'isola di
Mrcara;
-N° 95 QSO dal faro di
Struga
L'antenna Hy-Gain
12AVQ
e sullo sfondo il faro di Struga
Islands of Croatia
Award
Il faro di Struga
CRO-148
sull'isola di LastovoLink al sito
dello IOCA9A/I6GFX dalla baia di
Skrivena
Luka
sull'isola di
Lastovo
L'approdo a Mrcara Island CI-0719A/ON4TX e 9A/I6GFX a Mrcara
Mrcara Island On Air
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7)
ERA ORA
!
L'UE dichiara guerra allo
spamming
Conferenza-stampa di Liikanen e Rodotà a
Bruxelles L'Unione europea dichiara guerra allo spamming. Contro
l'invasione delle e-mail indesiderate che minaccia ormai la Rete in tutto il
mondo, è sceso in campo il Commissario per l'Industria e la Società
dell'Informazione, Erkki Liikanen, con una conferenza-stampa tenuta ieri a
Bruxelles, a cui ha partecipato anche il Garante italiano per la Tutela della
Riservatezza personale, Stefano Rodotà.
Liikanen ha annunciato che nei
prossimi tre mesi, entro la fine di ottobre, gli Stati membri dell'Ue dovranno
trasferire la "messa al bando" degli spam nella loro legislazione nazionale, in
base alla Direttiva sulla Privacy e sulle Comunicazioni elettroniche adottata lo
scorso anno. Sarà lui stesso a convocare un workshop con tutte le parti
interessate, per poi proporre alla Commissione europea una Comunicazione
ufficiale sull'argomento.
"L'aumento dello spamming - ha detto Liikanen - è
diventato molto preoccupante". Dal 7% dell'aprile 2001, il fenomeno è arrivato
nel giugno scorso a circa il 48% del traffico globale di e-mail e si prevede già
che dopo l'estate supererà il 50%. Per quanto riguarda l'Europa, al momento le
statistiche indicano una quota di circa il 34%: si calcola che un terzo della
posta elettronica inviata alla Commissione sia costituita da "spam".
Nel complesso, la maggior parte di questi messaggi indesiderati riguarda
prodotti e servizi finanziari (12%), contenuti per adulti (24%) e tentativi di
frode (6%).
Un tale bombardamento, secondo il Commissario per l'Industria e
la Società dell'Informazione, è un problema per tutti non solo perché
rappresenta ovviamente una violazione della privacy, ma anche perché arreca
disturbo, fa perdere tempo e soprattutto denaro: secondo una stima dell'Istituto
di ricerca Ferris, nel corso del 2002 è costato alle aziende europee
l'astronomica cifra di due bilioni e mezzo di euro. "Lo spamming - ha aggiunto
con calore Liikanen, rispondendo alla domanda di un giornalista - vi ruba la
vostra identità".
Sono tre, a suo parere, i fronti su cui combattere questa
battaglia. Il primo è quello legale e qui l'Europa s'è mossa per prima,
proibendo lo spamming con la Direttiva sulla Privacy. E anche se il fenomeno ha
certamente una dimensione internazionale, "ciascun Paese deve fare la propria
parte di lavoro e ripulire la propria casa".
Il secondo fronte è di natura
tecnologica e coinvolge direttamente l'industria, in particolare gli Isp
(Internet service provider), impegnati a fornire nuovi e moderni servizi agli
utenti per filtrare la posta elettronica. Il terzo fronte è quello della
consapevolezza e dell'educazione, nel senso che "ciascuno deve prendersi la sua
responsabilità quando usa la Rete e trasmette i dati personali". Ma alla fine,
secondo Liikanen, la risposta decisiva contro lo spamming può venire
soltanto dalla cooperazione internazionale. E per questo, il Commissario europeo
promuoverà un Summit a Ginevra dal 10 al 12 dicembre prossimi e poi un Forum a
Bruxelles nel gennaio 2004.
"Non esiste - ha concluso quindi Liikanen - una
pallottola d'argento contro lo spam. Bisogna affrontarlo su molti fronti.
Ma
non possiamo permettere che questo fenomeno comprometta i benefici della Società
dell'Informazione".
Sulla stessa lunghezza d'onda, Rodotà ha condiviso e
apprezzato la "dichiarazione di guerra" del Commissario europeo, sottolineando a
sua volta che lo spamming è "un'inaccettabile intrusione nel mercato
dell'informazione e nella privacy individuale". Da qui, la necessità di una
"santa alleanza" fra la legislazione e la tecnologia. Citando come esempio il
"modello italiano", in base al quale l'Autorità per la Tutela della Riservatezza
personale ha già un suo potere autonomo d'investigazione, il Garante italiano ha
confrontato poi i dati dei servizi anti-spamming di Tiscali e di American on
line, sottolineando una maggiore sensibilità europea di fronte a un fenomeno di
questo genere.
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Le idee che spinsero Volta
alla sua geniale
invenzione
Interessante è quanto si apprende, da alcuni passi, del
discorso fatto dal prof. Giuliano Pancaldi,** al Teatro Sociale in Como, in
occasione dell'apertura delle celebrazioni voltiane del 1999, "Alessandro Volta,
filosofo naturale e scienziato".
Egli si chiese: ".Fu il Volta filosofo o
il Volta scienziato a inventare la Pila?"
"La mia risposta a questa domanda è:
l'uno e l'altro insieme. Volta non avrebbe costruito la Pila se le due "anime"
del filosofo naturale e dello scienziato non avessero interagito da vicino, in
modo spregiudicato e straordinariamente creativo. .È noto che alcune premesse
della Pila possono essere rintracciate nella controversia che aveva opposto
Volta al Galvani sul tema dell'elettricità animale. Quella controversia era una
tipica controversia di filosofia naturale."
In questa controversia Volta sosteneva il
principio che, se esisteva un fluido elettrico in natura, questo doveva essere
il medesimo e doveva essere soggetto alle stesse identiche leggi nel mondo
fisico come nel mondo vivente. Per dimostrare questo principio - Volta
filosofico prima ancora che Volta scientifico - aveva sviluppato una sua precisa
teoria, la teoria del contatto fra sostanze diverse. Questa teoria era la causa
che metteva in movimento il fluido elettrico.
Questa teoria Volta la basava su una
lunga serie di esperimenti da lui fatti sulle deboli elettricità messe in
movimento, come egli affermava, dal contatto di sostanze
eterogenee.
."È solo nel 1799 - prosegue il prof.
Pancaldi - che, accanto a Volta filosofo naturale, entrò in scena il Volta
scienziato e le due "anime" di Volta interagirono in un episodio poco noto, che
ho messo in luce. studiando i diari di laboratorio di Volta. È l'episodio
decisivo per la realizzazione della Pila. .A un certo punto nel corso del 1799,
mentre la teoria del contatto ristagnava, arrivò a Volta da Londra una rivista
inglese alla quale era abbonato. Si trattava di una pubblicazione diretta da
William Nicholson. .Volta vi trovò un articolo del direttore in cui si parlava
di due cose che stavano molto a cuore a Volta. La prima era l'elettroforo. .la
seconda era invece una questione di attualità: l'elettricità
animale."
"In quell'articolo Nicholson faceva una
proposta curiosa e intrigante soprattutto per Volta. Nicholson suggeriva di
"imitare" il più noto dei pesci elettrici, la torpedine, costruendo una macchina
elettrica che combinava insieme tanti elettrofori di Volta. Quale messaggio
conteneva per Volta questo articolo di Nicholson?"
"Il messaggio principale era l'idea di
costruire una nuova macchina capace di moltiplicare le elettricità deboli. Ma
vediamo la cosa un poco più in dettaglio e ci accorgeremo che il suggerimento di
Nicholson di realizzare la nuova macchina combinando tanti elettrofori non
poteva funzionare. Anche Volta se ne accorse, naturalmente."
"Volta sapeva bene che le "scosse"
prodotte da alcuni pesci erano di natura elettrica. .Volta d'altraparte, a
differenza di Nicholson aveva alle spalle sette anni di ricerche sul
"galvanismo" e sulla teoria del contatto: egli non poteva ammettere che dentro
un animale si trovasse una materia isolante come il dielettrico
dell'elettroforo. La teoria del contatto aveva abituato Volta a concepire gli
animali come formati da tanti conduttori di natura diversa: dentro la torpedine
non potevano esserci isolanti e dunque neppure degli elettrofori."
"Ma l'immagine degli organi elettrici
della torpedine utilizzata da Nicholson
- che li concepiva come dei cilindri
formati da tanti strati di materiali diversi posti l'uno sull'altro - poteva
essere reinterpretata da Volta alla luce della teoria del contatto. Volta sapeva
che coppie di conduttori diversi mettevano in movimento, come egli diceva, il
fluido elettrico. Dal suo punto di vista gli strati alterni di materiali diversi
nei "cilindri" della torpedine potevano essere tante coppie di conduttori
diversi collegati tra loro, per moltiplicare gli effetti e produrre le forti
scosse di cui è capace l'animale."
"Guidato dal proposito di realizzare
questa nuova, originale imitazione della torpedine, basata sulla teoria del
contatto anziché sulle congetture di Nicholson, Volta realizzò la
Pila."
". I diari di laboratorio di Volta
anteriori alla lettura dell'articolo di Nicholson con la proposta di costruire
una torpedine artificiale non recano traccia dell'idea di costruire una macchina
capace di moltiplicare le deboli elettricità generate dal contatto di sostanze
diverse. L'idea di costruire una macchina del genere arriva a Volta da
Nicholson."
Il grande genio dell'illustre scienziato
Comasco, studiando, con una ricca serie di esperimenti, la fortuita scoperta di
Galvani, sviluppò la teoria del contatto e successivamente ragionando a fondo la
curiosa idea di Nicholson inventò la più geniale e più semplice macchina,
costruita con poche e poverissime cose, ma di incommensurabile valore
scientifico aprendo infinite vie di benessere all'umanità.
Non dobbiamo dimenticare inoltre, che due
piccoli animali, la rana e la torpedine, ebbero un importante ruolo in questa
grande scoperta.
Umberto Ferdinando Molteni
I2MS
* Tratto dal volume "Alessandro Volta nel
bicentenario dell'invenzione della Pila 1799 - 1999" Progetto editoriale e
curatela del volume Federico Canobbio-Codelli.
Edito dal Comitato Nazionale per le
Celebrazioni Voltiane - Como, giugno 2002
Volume fuori commercio.
** Insegna Storia della Scienza
all'Università di Bologna.
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9)
Associazione Radioamatori "Marinai
italiani"
INTRODUZIONE
L'associazione Radioamatori
"Marinai Italiani" nasce ad Augusta (SR) il 01.01.2001, lo scopo di tale
Associazione è quello di raccogliere l'adesione di tutti i Marinai (Ufficiali,
Sottufficiali, Marinai) della Marina Militare e/o Marina Mercantile Italiana,
uniti da una unica passione il "Mare" e la "Radio".
Questa
associazione raccoglie come membri tutti i radioamatori (OM/SWL) che prestano
servizio o che abbiano prestato servizio in Marina Militare, o Marittimi
iscritti alla Gente di Mare. Anche altri corpi o F.A. che abbiano componente
marittima possono far parte dell'A.R.M.I. (Polizia Marittima, G.d.F. del Mare,
CC. Marina).
Ideologicamente si avvicina all'A.N.M.I. (Associazione
Nazionale Marinai d'Italia) che ne appoggia le idee e gli scopi mantenendo vivo
la conoscenza e l'uso del Radioantismo in campo marittimo. E' un'associazione
NO-PROFIT ed apolitica.
Possono iscriversi all'A.R.M.I. anche
gli italiani residenti all'estero che abbiano i requisiti sù menzionati.
I Radioamatori che non sono nelle condizioni sù riportate, possono
iscriversi come membri associati.
COME SI DIVENTA
MEMBRI
Per aderire all'A.R.M.I. basta essere in
possesso di licenza di radioamatore di classe "A" o "B", oppure essere SWL,
prestare servizio presso la M.M.I. o Marina Mercantile, oppure aver prestato
servizio presso tale F.A. o essere iscritti alla "Gente di Mare".
L'iscrizione è totalmente gratuita, il membro "Navale" riceverà
un numero identificativo e potrà utilizzare il logo dell'A.R.M.I., sia sulle
proprie QSL o sulle proprie pagine personali del Web! Per i membri "Associati"
il numero identificativo sarà preceduto dalla lettera "A".
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10)
Ciao Paolo,
ti invio il
banner della prossima spedizione su EU-166
per la pubblicazione sul
RadioGiornale.
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11)
POVERI
ELEFANTI:
anche per loro il Codice della
strada!
Un addestratore ammira i catarifrangenti del suo elefante a
Nuova Delhi. Una legge ha introdotto questa settimana l'obbligo dei
catarifrangenti per migliorare la visibilità notturna e dissuadere i guidatori
dal tamponare le dozzine di "jumbo" al lavoro. A presto la patente a punti anche
ai conduttori di elefanti!
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12)
SOTA "Summit on the
air"
Ciao Ragazzi,
nell'augurare buone ferie a tutti,
ecco le ultime novità che troverete sul sito:
English Pages
:
Nuova pagina destinata ai navigatori stranieri con il manuale
SOTA ITALIA in Inglese, ringraziamo Giuseppe IW4EEL e famiglia che si è
prodigato per la traduzione del "nostro manuale". Questa novità giunge quanto
mai propizia visto le difficolta economiche che hanno portato alla chiusura e
trasferimento del sito Inglese del SOTA. Radioavventura rimane quindi in Europa
uno dei siti di riferimento, dato confermato dalle visite in costante aumento
anche da fuori Alpe. Grazie !!
Diploma SOTA Italia ( watt x
miglio):
Dopo il bellissimo risultato di Roberto
IK0BDO ( 500 milliwatt in VHF! ) , è ora la "Santucci Family" di I0SKK a guidare
la classifica, Alessandro è stato premiato dalle attivazioni HF fatte con 1 watt
che hanno fatto punteggio nelle 9 spedizioni effettuate sino ad ora.
Quindi
essendoci in programma le attivazioni di Agosto, il Contest QRP Leonessa
d'Italia a fine Settembre e considerando che qualche cima invernale ci
aspetta........il regolamento del Diploma si conferma quanto mai il più sportivo
ed innovativo, perchè tutti possono gareggiare traendo vantaggio dall'uso
tattico del QRP, non occorre avere una mega stazione.
Nuova sezione Video:
Ecco per Voi
nuovo spazio WEB destinato ai Video Radioamatoriali, seguite le istruzioni e
state leggeri con le riprese !
Troverete già 3 filmati realizzati con una
macchina fotografica in occasione del SOTA 2001 sul Pizzo Arera, si ringraziano
gli attivatori e la Sez. ARI di Bergamo, che partecipò in gran
numero.
Prossime
Attivazioni:
Terremo aggiornate le news
compatibilmente con il periodo estivo, che speriamo sia ricco di bei momenti per
tutti !
I soliti scatenati stanno già preparando lo zaino, collegateli
!
Buona Estate a tutti gli attivatori.
73' de
ik2nbu Arnaldo Bollani
www.radioavventura.it ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
13)
GEMINGA: la stella che non
c'é
Immagine di Geminga ottenuta
dall'osservatorio XMM-Newton.
La freccia indica la direzione del
moto
proprio
SCIENZE
Il lavoro di ricerca dell'osservatorio
spaziale Newton dell'Esa Le code di Geminga, la stella che non c'era
La
scoperta dei due astronomi che trent'anni fa battezzarono l'astro con una
espressione milanese
Geminga, la stella dei misteri, continua a
soprendere: ora si è scoperto che ha addirittura due code. E intanto sfugge nel
cosmo a velocità supersonica. A trovare la singolarissima caratteristica sono
stati i protagonisti di sempre, i due astronomi Giovanni Fabrizio Bignami e
Patrizia Caraveo che hanno legato la loro storia a quella dell'enigmatico astro.
La vicenda è davvero curiosa. Negli anni Settanta i due scienziati dell'Istituto
di fisica cosmica del Cnr di Milano studiando il cielo con il satellite europeo
Cos-B coglievano nella costellazione dei Gemelli un flusso di raggi gamma. Da
dove zampillassero, però, non si riusciva a capire perché i telescopi non
vedevano nulla. Per questa ragione la battezzavano con l'acronimo Geminga nato
dalla fusione di Gemelli e gamma. Da leggere, però, in milanese «gheminga» che
significa «non c'è».
LA STELLA CHE NON
C'E' -
Così accadde che nel mondo astronomico Geminga
diventasse famosa come «la stella che non c'è». Da allora hanno continuato a
studiarla e altri astronomi si unirono alla difficile caccia. Finchè venne
osservata e indagata in profondità con vari satelliti, telescopi terrestri e
anche con il potentissimo telescopio spaziale Hubble. E ogni volta si aggiungeva
un tassello. Prima si è visto che oltre ai raggi gamma lanciava pure raggi X e
qualche anno fa si è pensato che intorno avesse addirittura dei pianeti. A quel
punto l'identikit sembrava fosse completo e invece ora Patrizia Caraveo e
Giovanni Fabrizio Bignami (che ora dirige un centro di ricerca astronomica in
Francia) hanno puntato contro l'astro il nuovo e potentissimo osservatorio
spaziale Newton dell'Esa (a cui ha collaborato l'Asi italiana) capace di
raccogliere i raggi X emessi dall'astro.
DUE CODE LUNGHE MIGLIAIA DI CHILOMETRI -
Ed ecco una nuova sorpresa: due code arcuate
lunghe milioni di chilometri. Il risultato è stato presentato in Australia
al congresso dell'Unione astronomica internazionale e diffuso dalla rivista
americana Science. «E' uno strascico spettacolare e le due code che lanciano
raggi X — spiega il professor Bignami — sono il frutto dell'onda d'urto generata
dalla sua corsa nel cielo alla velocità supersonica». «Alcuna sorgente di raggi
X ha mai mostrato nulla di simile — aggiunge Patrizia Caraveo —. Geminga formata
dallo scoppio di una supernova è diventato una stella a neutroni e il suo
piccolo diametro di appena una ventina di chilometri contiene in un maniera
straordinariamente concentrata una massa come quella del nostro Sole». Oggi
Geminga è una delle più importanti fonti celesti di raggi gamma i quali
segnalano una condizione estrema della materia. Ma è difficile credere che dopo
trent'anni di sorprese l'enigmatico astro entri nella normalità e non faccia più
parlare di sè. «Noi continueremo ad inseguirlo. Non si sa mai» assicurano i due
astronomi milanesi.
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14)
DISTURBATE LE
HF
dalle trasmissioni a banda
larga
attraverso le linee
elettriche
Si riparla ancora, ma in modo più circostanziato,
dei disturbi arrecati alla ricezione delle onde corte a causa
della trasmissione digitale a banda larga sulle comuni linee
elettriche. Negli USA il problema sta diventando particolarmente
sentito dai radioamatori e persino dalla US Navy! -
Si sta evidenziando una questione drammatica per le
trasmissioni in Onde Corte a causa dell' l'introduzione del PLT (trasmissione a
banda larga tramite le linee elettriche). In un simposio
dell'ARRL che verteva sulla questione, tutti si sono dichiarati fortemente
contrari, come, é augurabile dovremmo esserlo anche noi italiani.
Gli studi fatti in diversi paesi, hanno dimostrato al
di là di ogni dubbio, che le PLT innalzano la soglia di rumore su 80 e 40m
(per nominare le bande più influenzate) ad un livello maggiore
di 60dB che corrisponderebbe a un S9+12db su un ricevitore
calibrato e che usa un dipolo. Per questa ragione, il Giappone ha già messo al
bando l'introduzione del PLT. GRAZIE Giappone!
Ci sono studi in corso sia negli USA che in vari paesi
Europei, così sarebbe opportuno che le nostre Associazioni
seguano con sollecitudine cosa rivelano questi studi per
evitare serie sorprese e comunque richiedere al Ministero delle Comunicazioni
edeguate garanzie in proposito.
Questa é una questione vitale per il futuro delle
comunicazioni HF Non lasciamo che si creino precedenti
difficili poi da modificare.
Sull'altra faccia della moneta però, si trova quanto segue
abbastanza divertente Gli stessi studi hanno dimostrato
che le trasmissioni dei radioamatori inducono sulla rete
elettrica un segnale sufficiente da interrompere
considerevolmente il flusso digitale! Quando la portante é attivata,
il sistema deve rinegoziare il protocollo il quale lo rallenta
per diversi secondi. Quando la portante viene tolta, avviene esattamente
la stessa cosa. Immagino che questo fatto potrebbe darci qualche piccola
soddisfazione
al pensiero che gli utenti inizierebbero a strillare verso i
loro ISP, per il servizio scadente!
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15)
de
Alex IK8YFU (Presidente Sez.ARI Pizzo Calabro)
DIPLOMA ITALIA ARGENTINA
Il Diploma é organizzato congiuntamente dalla Sezione ARI di Pizzo
Calabro e dal Radio Club Mar del Plata (Argentina) Con il patrocinio del
Comitato Regionale ARI Calabria
Motivazione:
rafforzare i legami di amicizia tra la Calabria e l'Argentina, terra dove molti
Calabresi sono emigrati
Durata: il Diploma
dura otto giorni: dal 7 AL 14 SETTEMBRE 2003
Obbiettivo:
Collegare quante più stazioni Calabresi e Argentine
Partecipanti:
stazioni di qualsiasi country
Modi: SSB,
CW,SSTV,PSK31 e qualsiasi altro modo (non tramite ripetitori)
Bande: tutte le
bande Radioamatoriali
Punteggi:
10 Punti Collegamento con le
stazioni Speciali IR8V e LU2DT
5 Punti Collegamento con stazioni
Argentine del Radio Club Mar del Plata
5 punti Collegamento con stazioni
delle Sezioni ARI Calabresi
1 punto Collegamento con Stazioni
Italiane
La stessa stazione puo' essere
ricollegata ma con variazione di modo, banda o data.
Per ottenere il Diploma
occorrono 15 punti
Le stazioni valide per il diploma si
qualificheranno dichiarando i punti di validità.
Il diploma sarà inviato a chi
spedira' il LOG dei Collegamenti unitamente a 5 Euro a:
Award Manager
DIPLOMA Italia-Argentina
Sezione ARI Pizzo
Casella Postale 57
89024 Polistena (RC) Italy.
Il ricavato sara' interamente
devoluto in beneficenza. Copia del Versamento sarà pubblicata su Radio
Rivista.
Con qualsiasi punteggio si entra
nella classifica che sarà pubblicata (RR Packet ecc.) vi sarà anche una
classifica a parte dedicata alle stazioni Calabre.
Un socio della Sezione ARI di
Pizzo LU9DA alias IK8VSP è presidente del Radio Club Mar del Plata, è
quindi garantita la partecipazione da oltreoceano!
Si richiede la diffusione, in
particolare a tutte le sezioni ARI della Calabria del presente regolamento
affinche la partecipazione sia consistente.
Un ringraziamento a tutti coloro che
vorranno collaborare.
Il C.D. della Sezione ARI di
Pizzo
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