Risposta
di i4AWX a Ortona
I FATTI DI CUI NON SI PARLA
Risposta al Presidente Alessio Ortona i1BYH
Il Presidente mi dedica l'onore di un Editoriale su Radio
Rivista ("I fatti di cui si parla n. 22"): è quindi un dovere rispondergli,
anche a beneficio di tutti i radioamatori italiani.
1.. Circa gli "anni di silente e tranquilla appartenenza al
sodalizio" del sottoscritto il quale avrebbe poi "improvvisamente
dissotterrato l'ascia di guerra" .
Caro Presidente, pensa piuttosto alla "silente e tranquilla
appartenenza al sodalizio" di tutte quelle migliaia di OM che alla fine ci
hanno lasciato, perchè negli anni non hanno mai trovato un buon motivo per
restare nell'ARI.
Quanto al sottoscritto, forse non Ti sei mai accorto che da
"appena" qualche lustro il suo nome compare due pagine dopo il Tuo su ogni
numero di R.R. come legale a disposizione dei Soci, per la difesa dei cui
diritti ha sempre profuso gratuitamente la propria opera professionale in giro
per i Tribunali italiani: devo pensare che per "silente e tranquilla
appartenenza al sodalizio" Tu invece intenda qualcos'altro, e cioè la supina
accettazione e la mancanza di critiche nei Tuoi confronti?
Mi sia poi consentito rammentarTi che "l'ascia di guerra" si
"dissotterra" quando c'è grave ed imminente pericolo per le propria esistenza:
dopo la Tua pubblica dichiarazione dal palco della dirigenza di Pordenone
(ammissione tanto candida quanto gravissima) che "l'ARI NON HA PROGRAMMI",
qual'è il futuro del nostro Sodalizio che ogni anno perde iscritti, consensi e
soprattutto credibilità presso le pubbliche Autorità?
E' dovere allora di ogni radioamatore a questo punto impegnarsi
per evitare il definitivo collasso del radiantismo in Italia, e io invito
tutti i radioamatori italiani a "dissotterrare l'ascia di guerra" per mandare
a casa chi pubblicamente ammette di dirigere una Associazione senza sapere
quale scopo perseguire.
2. "La assurdità di talune affermazioni cui non varrebbe
la pena di rispondere" da parte del sottoscritto che (poche pagine dopo
affermi) "non ha dato risposta o esibito documento alcuno"
Presidente, Te lo dico con sincerità: non provare a tirarmi a
cimento.
Giudichino i radioamatori italiani alla luce dei documenti
allego, che sono solo CINQUE tra i tanti preventivi per la pubblicazione di
R.R., i quali TUTTI indicano costi di centinaia di milioni di vecchie lire
inferiori a quelli che l'ARI paga ad Ediradio.
Tanto basti per la Tua affermazione "chi riesce a trovarne uno
[un preventivo] ce lo presenti..." eccone CINQUE, Presidente!
A questo proposito, invito ancora tutti i radioamatori italiani
(perchè Tu avresti dovuto farlo da molto tempo per dovere nei confronti
dell'Associazione che rappresenti dal lontano luglio 1984) a richiedere a loro
volta dei preventivi: tutti gli editori sono lì per farlo, ed ognuno potrà
rendersi conto di quanto effettivamente costi la pubblicazione di RR.
Ma forse non occorre nemmeno questo sforzo corale, perchè anche
Tu, Presidente, dici che i circa centomila Euro in più di spesa -dei quali
quindi ammetti l'esistenza- esistono davvero, ma sarebbero giustificati dai
costi di redazione del giornale.
Siccome R.R. non ha bisogno di una redazione come Panorama o
l'Espresso, e non ho la pretesa che chi legge mi creda, invito ancora tutti i
radioamatori italiani ad informarsi presso qualsiasi Casa Editrice di che cosa
effettivamente occorra per mettere insieme una rivista del tipo e della
portata della nostra (e cioè: un paio di articoli tecnici per numero, tanta
pubblicità, un pò di cronaca di vita associativa, senza parlare per favore
degli abissi letteral-radiantistici di Don DX o del microfono di legno).
Le Case Editrici Vi diranno che serve (oltre al costo che loro
quotano per la pubblicazione):
(a) un direttore responsabile, e
(b) una persona che perda un paio d'ore insieme all'editore in
occasione dell'uscita di ogni numero (cioè 11 volte all'anno) per la scelta
degli articoli ed il controllo dell'impaginazione.
Quanto al direttore responsabile, io personalmente ne ho
trovati due che sono disposti (indicativo presente, Presidente, non
condizionale futuro) a farlo gratuitamente per l'ARI.
Si tratta peraltro di giornalisti professionisti iscritti
all'Albo, il che sicuramente lascerebbe meno spazio di critica all'Ordine dei
Giornalisti rispetto a chi, per mestiere, il giornalista professionista non
l'ha mai fatto: tanto quindi per il "direttore responsabile".
Per l'impegno redazionale, invece, se vogliamo proprio
eccedere, stiamo parlando di una dozzina di mezze giornate all'anno, mentre
per la composizione ed impaginazione del giornale rimando ai preventivi
allegati: se con tutto questo si riesca ad arrivare a centomila Euro, lo
lascio giudicare a chi legge.
Ma certo, dice il Presidente, ci sono ancora i "compensi
ancorchè modesti" di chi scrive sulla rivista (chi ha mai inviato articoli a
R.R. dica per favore quali favolosi compensi ha percepito!), e poi le altre
voci di spesa.....
Perchè allora non parliamo mai invece degli introiti
pubblicitari di R.R., che sono sempre restati appannaggio esclusivo di
Ediradio, e di come questa pubblicità negli anni sia stata appaltata?
Perchè continuiamo a fare affermazioni come "gli amministratori
dell'ARI quanto quelli di Ediradio non percepiscono alcun compenso"
(affermazione formalmente corretta, e senz'altro vera, che però vorrebbe
suggerire che tutti in Via Scarlatti vivono d'aria) senza chiarire ai soci se
(eventualmente) vengono corrisposti compensi a titolo diverso da quello di
amministratore?
Perchè insomma non possiamo vedere in dettaglio i conti di
Ediradio pur essendo i radioamatori italiani, attraverso l'ARI, l'unico socio
di Ediradio (si veda l'allegata visura della Camera di Commercio)?
Vedi, caro Presidente, il vero ed unico problema è che i
bilanci dell'ARI vengono costruiti attorno a quelli di Ediradio, che è una
"scatola nera" nella quale noi non possiamo guardare.
La prova conclamata di questo è il perenne ritardo (oltre tutti
i termini Statutari) dell'approvazione dei bilanci dell'Associazione in
attesa proprio che vengano "chiusi" quelli di Ediradio.
Questo è inaccettabile, perchè l'ARI da controllante diviene
controllata, e l'ordine viene così sovvertito:
· dai costi di Ediradio si fanno i bilanci di Ediradio;
· dai bilanci di Ediradio si fanno i costi dell'ARI;
· dai costi dell'ARI si fanno i bilanci dell'ARI;
· per quadrare i bilanci dell'ARI si determinano le
quote associative che poi tutti dobbiamo pagare.
Se il cercare la ragione di queste cose è "assurdo", e "non
merita neppure la pena di rispondere" come Tu scrivi, giudicherà ancora chi
legge.
No, Presidente, questo proprio non va.
3. "E' impensabile che esista un conflitto di interessi
quando non esiste alcun tipo di interesse."
Caro Presidente, il Tuo ragionamento fila diritto: l'ARI ed
Ediradio sono le due facce della stessa medaglia; quale conflitto di interessi
può esserci se entrambe le istituzioni sono una cosa sola?
Innanzitutto scusami per la confusione dei ruoli o delle
cariche, visto che in un certo qual modo Tu rappresenti entrambe le
istituzioni.
E' facile sbagliare aggettivo quando si ha a che fare con
persone pluri-titolate: la sostanza delle cose è comunque che Tu (si veda
l'allegata visura della Camera di Commercio) sei "Consigliere Delegato" di
Ediradio "con firma disgiunta per le operazioni di ordinaria amministrazione
ivi comprese le ordinarie operazioni bancarie di incasso e pagamento e
gestione di conti correnti nei limiti dei fidi concessi alla società" .
E sbaglio allora a dire che mentre puoi gestire i conti di
Ediradio sei nel contempo anche "Cassiere" dell'ARI?
Vedi, Presidente, quando c'era il Re, o il Monarca assoluto di
turno, non esisteva il conflitto di interessi perchè Egli, nella sua persona,
assommava "il tutto", e cioè ogni potere dello Stato, da quello legislativo, a
quello esecutivo, a quello giudiziario: tutto si compenetrava e si fondeva
nell'unica figura dell'Illuminato che indicava la via da seguire al proprio
popolo.
Poi, molti secoli fa, arrivò Montesquieu che teorizzò la
separazione dei poteri, e poi ancora la rivoluzione francese e la democrazia:
suvvia Presidente, sappiamo che l'anno prossimo si celebrerà il ventennale
della Tua Presidenza (luglio 1984 - luglio 2004) ma non vorrai fare a tal
proposito paragoni irriguardosi.
Allora, Presidente, non so se veramente solo 19 radioamatori
hanno perso il loro tempo a fare questo "assurdo" "copia e incolla".
Nessuno verrà mai a controllare il numero delle Email nel Tuo
computer: so solo che questo finalmente Ti ha spinto a confrontarTi con la
base degli iscritti, stanca, delusa e disorientata dalle continue liti,
dimissioni e rissosità interne di questa Dirigenza che sembra pensare a tutto
fuorchè al futuro del radiantismo italiano.
Qualcos'altro che so, e che Ti posso dire, è che il Comitato
Regionale dell'Emilia Romagna, nell'ultima seduta del 16 novembre 2003, ha
ufficialmente espresso, all'unanimità delle Sezioni presenti e quindi in
rappresentanza di oltre 1.200 iscritti, la volontà di andare a fondo nella
conoscenza dei gravi fatti emersi durante l'Assemblea Nazionale e denunciati
da un Presidente di Comitato Regionale. A tale scopo, previa delega da parte
delle Assemblee di Sezione, sarà fatta specifica istanza alle Autorità
Competenti, al fine di verificare la sussistenza di tali diversi gravi fatti,
reiteratamente ed inutilmente segnalati nella gestione del Sodalizio, e in
caso di loro effettiva sussistenza, di procedere alle azioni previste dalla
legge.
Come Ti dicevo nell'Assemblea Generale a Milano di luglio,
questa Associazione, purtroppo, non ha più al proprio interno la forza di
reagire, perchè dopo vent'anni di "cura" ha vinto la "silente e tranquilla
appartenenza al sodalizio" nel modo che la intendi Tu.
Nostro malgrado, la medicina deve essere somministrata
dall'esterno, perchè il paziente non ha più nemmeno la forza di inghiottire.
Questi, Presidente, sono i fatti dei quali si parla e dei
quali Tu invece non dici nulla.
Avv.Luigi Belvederi, i4AWX
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I iQ.DIC.2003 j4:54 nvv.BELVEDERI NR.830 P.6"Ii
17/9/2003
RADIO RIVISTA:
atto di iscrizione alla
Camera di Commercio
Prot. :viw/12793/2003/CFE0109
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA
DI MILANO
- UFFICIO REGISTRO DELLE IMPRESE -
VISURA SENZA VALORE DI CERTIFICAZIONE ORDINARIA
codice fiscale e numero d'iscrizione: 08286730158
del Registro dalla Imprase di MILANO
data di iscrizione: 19/02/1996
Iscritte nelle sezione ORDINARIA il l9/02/1996
Iscritta con il numero Repertorio Economico Amministrativo
1214846 il 16/05/1986
Forma giuridica: SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA CON UNICO SOCIO
Denotninazione: EDIRADIO SRL
Sede: MILANO (MI) VIA SCARLATTI 0031 CAP 20124
telefono: 02/6692894
Numero addetti dell'impreaa rilevati nal'anno 2001
Dipendenti: 5 (informazione statistica senza valore di
certificazione)
Data costituzione: 25/O3/l986 Data terrnine: 31/i2/2100
Scadenza primo eserc. 31/12/1986 scadenza eserc. succeasivi: 31/12
Tipo dell'atto: PBBLICO, REDATTO DA NOTAIO
Notaio GUARNIERI DR. LUCIANO Repertorio num. 26690/2069 loc. LISSONE
Già iscritta al registro societa in data 10/05/1986
Forma amministrativa: CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Numero minimo amminiatratori; 3
Nnmero massimo amministratori: 5
Numero amministratori in carica: 4
durata in carica: ILLIMITATA
Capitale sociale in EURO:
deliberato 10.400,00
sottoscritto 10.400,00
versato 10.400,00
Data inizio attività: 01/07/1986
L'EDITORIA IN GENERE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL SETTORE
RADIO AMATORIALE
E RADIOTECNICO, CON ESCLUSIONE DEI QUOTIDIANI.
Codice di attivita' 91 Codice importanza Data inizio
22.10 P
52.70 S
- Poteri associati alla carica di CONSIGLIERE
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE HA TUTTI I POTERI DI ORDINARIA E STRAORDINARIA
AMMINISTEA?IONE
2) AMBROSI PIETRO MARIO nato a TRIESTE (Te) il 21/09\1943
codice fiscale: MBRPRM43P21L424G
residente at MILANO (MI) VIA STRADELLA 0013 CAP 20129
firma depositata
- CONSIGLIERE dal 19/02/2003
Durata in carica: FINO ALLA REVOCA
Data presentazione carica 13/03/2003
4) ORTONA ALESSIO nato a GENOVA (GE) il 02/12/1929
codice fiscale: RTNLSS29TO2D969Q
residente a GENOVA (GE) VIA FABRIZI N. 006 CAP 18100
titolo: RAG.
firma depositata
- CONSIQLIERE dal 13/02/2003
Durata in carica; FINO ALLA REVOCA
Data presentazione carica 13/03/2003
- CONIGLIERE DELEGATO dal 19/02/2003
Durata in carica: FINO ALLA REVOCA
Data presentazione carica 13/03/2003
CON VERBALE DI CONSIGLIO DEL 13/03/2003 POTERI RELATIVI ALLA CARICA DI
CONSIGLIERE DELEGATO: OPERAZIONI DI ORDINARIA AMMINISTRAZIONE (IVI COMPRESE LE
ORDINARIE OPERAZIONI BANCARIE DI INCASSO E PAGAMENTO E GESTIONE CONTI
OPERAZIONI DI STRAORDINARIA AMMINISTRAZIONE FIRMA CONGIUNTA.
6) L'impresa sottoindicata
Denominazione: ASSOCIAZIONE RADIOAMATORI ITALIANI - ARI
Codice fiscale: 03034860159
Sede; MILANO (MI> VIA SCARLATTI DOMENICO 31 CAP 20124
socio unico iscritto nel libro soci del 21/01/1998
9) ALBERTI MARIO
nato a LA SPEZIA (SP) il 20/10/1946
codice fiscale: LBRMRA46R20E463X
residente a: SPEZIA (SP> VIA PRIVATA MARALONGA 12 CAP 19100
- PRESIDENTE CONSIGLIO AMMINISTRAZIONE dal 19/02/2003
Durata in carica; FINO ALLA REVOCA
Data presentazione carica 13/03/2003
- CONSIGLIERE dal 19/02/20033
Durata in carica FINO ALLA REVOCA
Data presentazione carica 13/03/2003
- CONSIGLIERE DELEGATO dal 19/02/2003
Durata in carica: FINO ALLA REVOCA
Data presantaziane carica 13/03/2003
CON VERBALE DI CONSIGLIO DEL 19.02.2003. POTERI RELATIVI ALLA
CARICA DI:
CONSIGLIERE DELEGATO: OPERAZIONI DI ORDINARIA AMMINISTPAZIONE (IVI COMPRESE LE
ORDINARIE OFERAZIONI BANCARIE DI INCASSO E PAGAMENTO E GESTIONE DEI CONTI
CORRENTI NEI LIMITI DEI FIDI CONCESSI ALLA SICIETA') FIRMA DISGIUNTA;
OPERAZIONI DI STRAORDINARIA AMMINISTRAZIONE FIRMA CONGIUNTA.
ESTREMI DI ISCRIZIONE PRECEDENTI:
Iscrita al Registro Ditte con il numero 1214846
Iscritta al Registro Imprese con il numero MI146-2S8325
RISCOSSI PER DIRITTI EURO 4,00
TOTALE EURO 4,00
TOTALE CON GLI IMPORTI ESPRESSI IN LIRE 7745
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PREVENTIVI per Radio
Rivista
PREVENTIVO 1
11s.DIc.2O~ 14:51 nW.BELVEDERI rn.
s3ot'np'w> 1,11£
Tipografia Aramini
SPETT.LE
A.R.I.
ComItato
Regionale E.R.
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stampa dell' O "RADIORIViSTA" composto da 112 pagine interne
stampa 4+4 colori + copertin stampa 4+4 colori (per le
caratteristiche tecniche come da Vs. campione fornito)
q.ta' 14.000 Euro 0,7746 cad. + iva
CD FORNITO IMPAGINATO PER LA STAMPA
In attesa dì Vs. gentile riscontro porgiamo distinti saluti.
TIPOGRAFIA ARAMINI SRL
Conseilce O4/12/2003
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PREVENTIVO 2
~I3.DIc.zoo3s.I4.52txo6lrvY:B~ELVEDERI CMJ)ERINI NR~G3O P.2'11 ~
Alla cortese attenzione: Avv. Luigi Belvederi Tel. 051 271506
271506
Oggetto: Preventivo fornitura rivista "Radio Rivista"
Stampa n 15000 Riviste a 4x4 colori f.to 18,5x26,5 gr. 70
Campione incelofanato e distribuite Euro 14.400.00
Impianti fotoligrafici e impostazione da vasta dischetti Euro 4.400,00
Distinti saluti
Angelo Capelli
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PREVENTIVO 3
I 13. DIC. 2003 AVV. BELVEDERI NR.630 P.d< '11
Compositori ind. Grafiche Antonio Salerno
Spett/SIg A.R.I.
Comitato regionale E.R.
Data: 04/12/2003
Con riferimento alla Vs. cortese richiesta, ci pregiamo
sottoporVi
la ns. migliore offerta per il lavoro avente le seguenti carrateristiche:
Preventivo: 031304B
Lavoro: Radio Rivista
F.to finito cm 19,5X285
F.to aperto: 39x26,5
composta da 112 facciate interne stampate.
+ copertina stampata a 4 colori BN Su carta patinata lucida gr. 150
verniciata UV 1 lato confezione in brossura fresata in f.to I 9.5x25,5
Confezione: brossura fresata
Imballo
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pagamento: da definire
Copie L.cad.
14.000 1.08
Esecufivi da Voi forniti già impaginati e pronti per incisione
diretta
lastre
La validità del preventivo é di 30 gg ed é in ogni caso
subordinata alla
reale fattibilitì al momento della deflnizione del contratto.
A Vs. disposizione per ogni ulteriore chiarimento, VI
ringraziamo per la
cortesia rlaervataci e Vi porgiamo i nostri migliori salutl.
Compositori ind. Grafiche Antonio Salerno
Via Stalingrado, 97/2 - Bologna - 051/3540151-05113540175
Tei cell. Salerno 335,7414520
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PREVENTIVO 4
Via Naviglio, 37/2 - 48016 FAENZA
Tel. 0546/22112
http.//www.edizionicec.it
E-mail:
cec@edizionicec.it
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Vs. rif. Avv. Luigi Belvedri
Oggetto
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di una rivista mensile composta da 95 pagine a più copertina a 4 colori
plastificata, confezione in brossura fresata, testi, foto e disegni forniti
su supporto magneticoc o in originale, carta patinata lucidai da gr 60 per
Il testo e gr 200 per la copertina, copie 16.000;
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Stesse caratteristiche ma di 112 pagine più copertina:
Per carta, stampa e confezione Euro 12.500
Per composizione e impaginazione Euro 1.750
TOTALE Euro 14.250
I suddetti prezzi si intendono franco nosiro magazzino ed hanno
validità
di 90 giorni dalla data della presente.
Rimaniamo a disposizione per ogni ulteriore informazione o chiarimento e
cogliamo l'occasione per porgere distinti saluti.
Edizione C&C
Srl
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PREVENTIVO 5
DIC. 20 14:53 Avv. BELVEDERI Pagina2di2
PIROVANO SRL
RIF. NS. PREVENTIVO NA 03A0311l
DEL 29/07/03
Gent.mo Dr. con la presente, ci pregiamoo sottoporVi la ns.
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per la realizzazione della rivista avente le seguenti caratteristiche:
FORMATO: chiuso 19,5x26,4 cm - aperto 39x26,4 cm
COPERTINA:stampata a 4+4 colori + vernice UV lucida solo in bianca
su carta >patinata lucida da 150 gr
INTERNO: pagine 96 stampate a 4+4 colori su carta patinata lucida con
legno da 80 gr
CONFEZIONE brossura fresata
IMBALLO: reggetta a più copie
RESA: franco Milano
IMPIANTI: pellicole da Voi fornite
Copio 15.000 - a Euro 0,6869 cad. copia
A sua disposizione per ogni ulteriore chiarimento, Vi
ringraziamo per
l'attenzione riservata e cogliamo l'occasione per porgerLe distinti saluti.
PIROVANO SRL
Massimo Aliprandi
(02.982297205)
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7 -
C'E' DI PIU'!!!
Buongiorno a tutti, sono Manuel Torrisi IW2 NEI.
Vi ho già scritto qualche volta per comunicarVi il mio parere su alcune
vicende riguardanti l' A.R.I. credo quindi che sia giusto informarvi sul
proseguimento delle cose.
Dopo aver scritto ad Alessio Ortona ed aver ricevuto dell'ignorante ed
incompetente, ora mi trovo a leggere altri pareri non molto differenti dal
mio.
Ho mandato una Lettera ad Ortona, che ho girato a tutti i soci dell'A.R.I.
centrale ed al presidente del CISAR, Dott.Luca Ferrara.
Nell'attesa della risposta di Ortona, mi ha contattato telefonicamente un
membro del C.D ARI Centrale, scusandosi per il comportamento dell' ARI e del
presidente.
PURTROPPO IL PRESIDENTE ALESSIO ORTONA DECIDE DA SOLO.
Alcuni soci contestando il suo comportamento, sono stati espulsi dal C.D...........
Dopo questo avvenimento, ho girato tutte le mie lamentele al Comitato
Regionale Lombardia ed indovinate la risposta:
NON MI HANNO RISPOSTO PERCHE' EVIDENTEMENTE RITENGONO CHE IO
NON SIA NESSUNO nella scala gerarchica dell' A.R.I. ( anche se sono un
membro del C.D. della sezione A:R:I: MAGENTA).
Ora, amareggiato per il comportamento di alcune persone,
ritengo che ogni controversia scaturita dal nostro presidente Alessio Ortona,
sia da ritenere inutile e priva di interesse.
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8 -
Fatti di cui NON si parla (Dic 2003)
(pur rimanendo iscritto all'ARI, uno può sciegliersi la
Sezione che costa meno)
Al Presidente dell' A.R.I. Associazione Radioamatori Italiani,
Al Consiglio Direttivo dell' A.R.I. Associazione Radioamatori
Italiani,
(Vice Presidente, Segretario, ViceSegretario, Consiglieri e
Sindaci Revisori),
a RadioRivista, Organo Ufficiale dell'A.R.I. (con preghiera di
pubblicazione).
Ed anche, in Ccn,
al Consiglio Direttivo del Comitato Regionale Toscano
(Presidente, VicePresidente, Tesoriere, Segretario e Sindaci
Revisori),
al Presidente, al Consiglio Direttivo ed i Soci della Sezione
ARI di Pontedera,
a RadioGiornale (con preghiera di pubblicazione),
a InfoRadio (con preghiera di pubblicazione),
a tutti i Newsgroup Radioamatoriali,
a tutti i Forum Radioamatoriali,
a tutti i conoscenti ed amici Radioamatori
IL MACIGNO NELLA SCARPA
Pochi giorni or sono, nella sezione alla quale sono iscritto,
sono state esternate numerose dichiarazioni di volontà di abbandonare
l'Associazione.
Queste gravi dichiarazioni di intento sono state ampiamente
motivate dal modo con il quale, anche quest'anno, l' A.R.I. ha proceduto ad
aumentare le quote associative, senza aver portato in discussione dell'
Assemblea dei Comitati Regionali, tale importante argomento.
Per aggirare questa drammatica situazione è stata votata all'
unanimità la risoluzione di non chiedere agli iscritti la quota-parte di
pertinenza alla Sezione, stornata dalla Quota Associativa.
Aggirare non significa risolvere ed i Dirigenti della Sezione
hanno lungamente ed animatamente espresso la loro preoccupazione per la futura
mancanza di mezzi, quindi di non per poter effettuare una serie di iniziative
locali riguardanti promozione, dimostrazioni operative, iniziative in unione
e collaterali alla Protezione Civile, ammodernamento e acquisizione di
attrezzature radio e informatiche. Praticamente un preannuncio di sola e
trita attività ordinaria.
Ho dei dubbi abissali che questa decisione possa far
comprendere ai nostri Amministratori milanesi, il disagio ed il malumore che
regna in questa nostra Sezione con una A.R.I. che, puntuale ed inesorabile,
ogni anno chiede ai Soci il versamento di quote sempre maggiori, deliberate
all’ultimo momento, senza una doverosa informazione e senza il parere di quei
"rompiscatole" dei Comitati Regionali. Ceausescu docet.
Commosso e profondamente toccato, ho avuto modo di assistere a
manifestazioni di fedeltà ed amore verso l' Associazione che travalicano il
razionale ragionamento, ed in questo affettivo contesto ho da loro ricevuto
delle critiche *solamente* perché il nome dell' A.R.I. ( e non di suoi
Amministratori pro-tempore e/o delle loro azioni ) veniva menzionato a margine
di note negative.
Ho visto nei loro occhi e percepito nelle loro parole accorate
il dolore, la costernazione e lo sgomento per l' Associazione che si sta
disgregando, per un punto di riferimento che si sta dissolvendo, di obiettivi
perduti e di scopi dimenticati, alla stessa stregua di una parte del loro
corpo intaccata dalla cancrena.
E' ad essi ed a tutti i Radioamatori come loro che io dedico
questi miei interventi, con tutta la passione e l'amore per il radiantismo che
posseggo, non per demolire spietatamente ma nel modesto e tenace tentativo di
dare coscienza e corpo ad alcuni sentimenti ed alcuni pensieri costruttivi
A loro un sincero :"Grazie di esserci!".
Riconoscente, Roberto IZ5FCY
I VELI PIETOSI
-Il "velo pietoso" nr. 1 lo stenderei sul patetico fondo pagina
di RR nr.12 Pag.3. Con tanto malumore in giro, con le tante E-mail che
giungono in Sede A.R.I., la scelta editoriale è caduta su un "inno al regime"
(forse l'unico, forse il più bello!.). E' probabile che nei prossimi numeri
potremo godere delle immagini di festosi e paonazzi radioamatori in riunione.
sotto un albero innevato dei giardini pubblici, una delle nuove Sedi di
Sezione ARI, lì per mancanza dei soldi dell'affitto.
Esempi più illustri, eroici e similarmente commoventi negli
archivi della Pravda.
-Il "velo pietoso" nr. 2 senz'altro alla mezza riga (in
minuscolo) di appena tepidi ed accennati auguri di pure circostanza che il
Presidente ci ha esternato attraverso RR nr. 12 ( quella di Natale), sempre a
pg.3. Ha dovuto contenere il suo ardore e limitare il suo slancio, per non
rischiare. di bruciare RR o di esser letto a pagina 4 !
Sibillino e sinistro appare il suo richiamo ai "buoni propositi
che è consuetudine formulare" , dopo averci imposto di "calar anche le brache"
(intenzionalmente non l' ho definito "una presa di fondelli" perché è Natale).
Vedasi però il detto popolare "becchi e bastonati".
FATTI DI CUI **NON** SI PARLA (Dicembre 2003)
EROISMO E FORTUNA!..
Caro Presidente,
nel tuo "Fatti di cui si parla nr.22", hai fatto un lungo volo
pindarico sull' ammontare delle quote sociali 2004 e sulla loro inconfutabile
ineluttabilità e convenienza. Squisita, geniale, lungimirante ed illuminatrice
anche la tua informazione circa ("..una pregevole iniziativa che potrebbe
servire anche da esempio per chi ha sollevato il problema, oltre che per
quelle Sezioni che, grazie anche alla capacità dei propri amministratori,
hanno la fortuna di avere una buona gestione economica, una Sezione del Lazio
ha deciso di rinunciare alla quota di ristorno, per cui i soci che ne fanno
parte pagheranno per quest'anno solamente 54 Euro")
Caro Presidente,
avrei evitato di portare come esempio e sbandierare ai quattro
venti cotanta abnegazione, poiché ritengo che il primo segnale di
moralizzazione ed esempio debba arrivare dal vertice e non dalla periferia
( "nel bene e nel male, il pesce comincia a puzzare dalla testa").
Ho letto e riletto il testo del tuo intervento ma in esso NON
ho trovato benché minima traccia della volontà, del proposito, dell’intenzione
di rinunciare o ridurre drasticamente ad *UNA* sola delle voci di bilancio
Avrei gradito questo forte segnale che avrebbe accomunato
moralmente la Sede con la Periferia, in una stagione economica particolarmente
difficile per tutti.
Non credi che la bilancia della giustizia e dell' equità sia un
"tantinello" fuori equilibrio dicendo "quel che è mio, rimane mio e di quello
che è tuo,facciamo a metà" .
Se sacrifici occorrono, almeno che siano equamente
distribuiti. Se dobbiamo piangere, almeno piangiamo insieme !!
Caro Presidente,
con questa esaltazione all' altrui virtù ed al tuo accalorato
invito all’imitazione di tanto pregevole esempio, non ti sembra di assumere e
ricalcare vecchi stili propagandistici di regime? Ad ascoltarti
distrattamente sembreresti convinto che sia l' A.R.I. di Milano a pagare le
Sezioni, le stesse Sezioni che istighi ad una salutare rinuncia delle spese e
dei consumi!
A me risulta tutto il contrario.
Sono le Sezioni ( tutte e non solo UNA del Lazio) che grazie
alle loro buone gestioni, fanno sopravvivere l'A.R.I. di Milano.
Se non viene accolto il tuo invito all' osservanza, cosa fai?
Sciogli tutte le Sezioni e ci licenzi tutti ?
Caro Presidente,
è sconcertante, anacronistica e deprimente la tua favoletta
della Sezione del Lazio che dona eroicamente e stoicamente "il suo oro alla
Patria" . A me personalmente ricorda molto Stakanov o una mietitura nelle
Puglie. Patetica addirittura l' esortazione alla massa di imitare
gloriosamente tanto slancio e tanto ardore, come intuizione geniale e
risolutivo rimedio agli aumenti imposti.
Imposti perché, da come mi è giunta notizia che i Comitati
Regionali non hanno mai avuto la possibilità di prendere parola su tale
argomento, per un sapiente e consumato gioco di date.
Ma d' altronde a te poco importa, le iniziative ad imitazione
della Sezione del Lazio, non danneggiano e non danneggeranno l' A.R.I., in
quanto a Milano arriveranno comunque TUTTI i soldini senza che tu abbia minimo
rispetto o commiserazione del drastico taglio netto delle attività periferiche
al quale inneggi.
Forse qualcuno del tuo”entourage” dovrebbe narrarti l' aneddoto
di quel marito che si evirò per fare un dispetto alla moglie.
Caro Presidente,
sarebbe stato bellissimo che tu ci avessi annunciato " ..una
buona gestione economica!" dell' A.R.I. di Milano e quindi annunciarci la
decisione di NON procedere ad aumenti di Quote Associative, pur consapevoli
delle difficoltà generali e senza rinunciare a nessuna delle prestazione fino
ad oggi
erogate.
Purtroppo non è così, in contrapposizione alla Sezione del
Lazio ( alla quale accomuno anche la nostra e tante altre ancora!) che ci
sbandieri davanti agli occhi, tu non hai avuto 2.. la fortuna di avere una
buona gestione economica...
Credi davvero che i risultati economici siano legati alla
Cabala ed all’estrazione del Lotto, che la Gestione Economica di una Società
sia affidata alla Dea Bendata, al Fato, a qualche rito Woodoo e non che tutto
ciò dipenda principalmente dalla professionalità e dalla statura qualitativa
dei Dirigenti che la guidano ?
Caro Presidente,
come farai a guardare negli occhi un Socio A.R.I. ?
Come fai a dire ad un Presidente di Sezione " mandami i soldi
che ti chiedo e se non li hai rinuncia alla tua quota vitale ” ?
Come ti sei sentito dopo aver scritto della "pregevole
iniziativa" ?
Caro Presidente,
ti rendi conto che nella scala dei valori di un Associato, la
Sezione appresenta il 70%, il Comitato Regionale il 20% e la Sede il 10% ?
Non mi chiederedati statistici dai quali ho attinto tali
proporzioni, basta nterrogarsi e risondersi, onestamente.
Con la tua richiesta, con la tua favoletta di Natale, hai dato
un sonoro chiaffone al 70% dei valori in cui si identifica un Associato.
Caro Presidente,
riesci comprendere che una Sezione svuotata di risorse
economiche, è una ezione priva di potenziali iniziative?
Riesci a percepire che in mancanza di iniziative, anche la
capacità della ezione di aggregare persone viene meno?
Riesci ad immaginare che una Sezione senza argomenti è una
sezione *MORTA* ?
Caro Presidente,
sono certo che molte Sezioni, come quella alla quale aderisco,
hanno dottato la rinuncia totale delle quote di ristorno.
Come contropartita, quali rinunce intendi fare ed a quali voci
del Bilancio reventivo per l’esercizio 2004 intendi fare a meno ?
A presto caro Presidente, 73 & 51,
Roberto IZ5FCY
A tutti i Radioamatori e SWL, Soci e non, alle loro Famiglie ed
ai loro ari, il sincero augurio di Buon Natale e di un felice Anno Nuovo !
n orecchio]
Ehi!che paura mi hai fatto prendere! Per un momento ho
temuto che tu dicessi in giro che associarsi l’ARRL costa US$ 62,00 (meno di
52 Euro).
Si proprio l' erican Radio Relay League degli Stati Uniti d'
America. con tanta gente educata, qualificata, gentile e disponibile, con lo
stesso servizio QSL, un sito WEB che **funziona** e la puntualissima rivista
QST per via aerea!
E se lo fai per 3 anni, c'è anche lo sconto!! Mi raccomando,
acqua in bocca, che rimanga fra noi !
NDR Ora ci sarà finalmente una sana concorrenza tra le
sezioni circa quanto fanno pagare e poiché nell'ambito provinciale é possibile
cambiare sezione, chi farà prezzi più bassi avrà più iscritti!!! Queste sono
le leggi di mercato, ovvero la legge della domanda e dell'offerta!
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9 -
CISAR:
[HSMM] Nuovo convegno tecnico
sulle trasmissioni dati digitali
High Speed MultiMedia
Hamming
Si informa che sabato 20 dicembere, 2003 dalle ore 9.00 si
terra' a TIVOLI (RM) un nuovo convegno sulle tecnologie di trasmissione
Digitale.
I sistemi Wireless, dal progetto alla pratica.
ore 9.30 Cos'e' il sistema WI-FI IZ0EDD, Yuri
ore 10 Apparati utilizzabili IK0YYY, Luca
ore 10.30 Modulazioni a confronto IW6OWQ, Normando
ore 11 Antenne utilizzabili I0LVA, Silvano
ore 11 Un'amplificatore per WI-FI IW4ELL, Dario
ore 11.30 La rete di Marcon IZ3CLG, Gianluca
ore 12 Proposta di una rete a Roma
ore 12.30: Esibizione Firma Digitale IW0GAC, Vito
IW6OWQ, Normando
Vista la scaletta si invitano tutti i partecipanti ad
arrivare con anticipo per poter rispettare i tempi previsti dal programma.
Sede manifestazione:
Tivoli. via Santa Agnese 2: adiacenze piazzale della stazione FS
Frequenza info: 432.350 Mhz simplex
N.B. per tutti quelli che vorranno raggiungerci si prega di
parcheggiare nello spiazzo della stazione FF.SS. in quanto la via Santa Agnese
non e' una strada che permette parcheggio e si rischia per altro di rimanere
imbottigliati.
Visto l'avvicinarsi delle prossime festivita', l'associazione
C.I.S.A.R. augura a tutti un Buon Natale e Felice ANNO Nuovo.
Ciao da iw0gac Vito
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10 -
Da: "Umberto Molteni"
I DIECI PADRI DELLA SCIENZA ELETTRICA
Umberto Ferdinando Molteni i2ms
5 - André-Marie Ampère (1775 - 1836)
Entra in scena la Francia, dove si sviluppano i seguenti
eventi. Un giovanissimo membro dell'Académie des Sciences, Dominique-François
Arago, nato nel 1786 a Estagel, dopo aver intrapreso dei lavori di geodesia e
di astronomia, dimostrò di essere molto interessato alle esperienze di Hans
Christian Orsted. Presenta questa esperienza all'Accademia, durante la sua
seduta settimanale del 11 settembre 1820. Nessuno notò nulla al di fuori di
questo curioso fatto: la deviazione di un ago magnetizzato quando si faceva
passare una corrente elettrica nelle sue immediate vicinanze. André-Marie
Ampère era presente a questa seduta. Ne fu molto colpito.
Ampère nasce a Lione il 20 gennaio 1775, dotato di intelligenza
precoce e versatile, fu pressoché autodidatta dedicandosi alla filosofia, alla
letteratura, alle scienze naturali e soprattutto alla matematica.
Iniziò la carriera di insegnante e ricercatore culminata con
l'assegnazione della cattedra di analisi matematica all'École Polytechnique
(1809), con la nomina all'Institut de France (1814) e con l'insegnamento
contemporaneo (1824) della fisica al Collège de France e della filosofia alla
facoltà di lettere di Parigi.
Egli fondò la scienza dell'elettricità dinamica, studiando
l'azione delle correnti sui magneti e quella delle correnti sulle correnti.
Per studiare l'azione della pila di Volta su di un ago magnetizzato senza
essere disturbato dal magnetismo terrestre, Ampère immaginò la sua bussola
astatica, nella quale l'ago è mobile su di un piano perpendicolare alla
direzione della forza magnetica terrestre, direzione data dalle osservazioni
dell'inclinazione. Si comprende che l'ago così disposto non può cedere
all'azione direttrice della terra, poiché questa azione, esercitandosi
perpendicolarmente al piano di rotazione dell'ago, è annullata dalla
resistenza del supporto. In questo modo, l'ago magnetizzato ubbidisce
liberamente all'influenza delle correnti elettriche che si fanno nascere nelle
immediate vicinanze.
Ma Ampère non si accontentò solo nella ricerca delle leggi di
quest'azione delle correnti sui magneti. Egli concepì una meravigliosa
generalizzazione di questo fenomeno: l'influenza delle correnti sulle
correnti. Quest'idea aveva appena attraversato il suo ingegno fecondo di
risorse, che immaginò dei dispositivi estremamente ingegnosi per rendere
mobile una certa lunghezza di filo conduttore, in modo tale che le sue
estremità non si staccassero mai dai poli di una pila elettrica. Così, per
esempio, sospese verticalmente a delle colonne metalliche, una spira
rettangolare fatta con del grosso filo di ottone, le cui estremità a forma di
gancio, sono immerse in due scodelline piene di mercurio. Questa spira poteva
quindi girare liberamente intorno al suo asse verticale, senza che la corrente
elettrica si interrompesse nel circuito in cui la spira faceva parte.
Questo apparecchio, poi chiamato "banco di Ampère", permise al
suo inventore di constatare la mutua azione di due correnti, fenomeno che
aveva scoperto a priori, ed il 18 settembre 1820, ossia una settimana dopo
l'annuncio della scoperta di Orsted all'Accademia delle Scienze, l'illustre
scienziato francese faceva conoscere la sua. A questa importantissima scoperta
di Ampère, Arago disse: "Non lo so se il vasto campo della fisica abbia mai
offerto una così bella scoperta, concepita, fatta e completata con tanta
rapidità".
Il celebre fisico aveva trovato che due correnti parallele si
attirano quando hanno la medesima direzione e si respingono quando sono in
senso contrario. Questo fatto inatteso forma la base dell'elettrodinamica.
Questo dimostra che è in opposizione a quanto conosciuto fino allora in fatto
di elettricità. In effetti, mentre che i corpi caricati di elettricità o
magnetismo di segno uguale si respingono, le simili correnti, lungi dal
respingersi, come i corpi elettrizzati o magnetizzati, si attirano. Le
correnti inverse si respingono, mentre le elettricità di segno contrario o i
poli opposti di due calamite, si attraggono, come è ben conosciuto. Questa
essenziale differenza tra questi due fenomeni, costituisce la base
dell'elettrodinamica.
Ampère si mise allora a cercare la teoria matematica di questi
complicati fenomeni. La trova studiando diversi stati d'equilibrio tra spire
chiuse di diverse forme, poste l'una davanti l'altra. La dimostra con le sue
osservazioni, che l'azione reciproca degli elementi delle due correnti si
esercita seguendo la linea che unisce i loro centri, che essa dipende dalla
loro mutua inclinazione, e che essa varia di intensità nel rapporto inverso
dei quadrati delle distanze. Ma Ampère andò oltre dimostrando che un filo
metallico ricoperto di seta avvolto a spirale in modo da formare una bobina
con numerose spire molto serrate, da lui chiamato solenoide, in cui veniva
fatta passare una corrente elettrica si comportava come una sbarra magnetica.
È in ricordo di questo suo lavoro che, nel 1881, a Parigi durante il primo
Congresso Internazionale degli Elettrotecnici, l'unità di misura
dell'intensità di corrente elettrica è stata ufficialmente denominata ampère,
unitamente ad altre unità fra le quali il volt.
Introdusse quindi il concetto di corrente elettrica
attribuendole una direzione ed un verso (Regola dell'uomo di Ampère) (1) e
fornì per questo fenomeno una base matematica che permise di prevederne e
calcolarne gli effetti. L'insieme dei suoi lavori fu pubblicato nel 1827 sotto
il titolo "Théorie des phénomènes électro-dynamiques uniquement déduite de l'expérience".
Ampère trasse dai suoi studi anche numerose realizzazioni
pratiche quali lo strumento di misura della corrente elettrica, il solenoide e
l'elettromagnete; espose inoltre il primo progetto di telegrafo fondato sui
fenomeni elettromagnetici.
Il grande Ampère, logorato dal lavoro, termina, a 61 anni, la
sua vita terrena a Marsiglia il 10 giugno 1836, durante un'ispezione
universitaria.
Eppure la scoperta, premessa all'elettrodinamica, come altre
che l'accompagnarono, ebbe precedenti italianissimi. In primo luogo, strano a
dirsi, per opera, non di un fisico, ma del noto filosofo e giureconsulto,
Giandomenico Romagnosi, nato a Salsomaggiore presso Parma, l'11 dicembre 1761,
morto a Milano l'8 giugno 1835. Mente indagatrice per eccellenza non poté
disinteressarsi di ricerche ed esperienze, allora così di moda anche per gente
di ogni professione.
Giunto a Trento nel 1801, in qualità di segretario del
Consiglio generale della città, aveva installato in casa un piccolo
laboratorio, facendo numerose esperienze, a cui spesso assistevano amici e
conoscenti. Il Giornale di Trendo, l'8 agosto 1802 poteva quindi pubblicare
questa interessante notizia: "Il consigliere Giandomenico Romagnosi, abitante
in questa città, ben noto alla repubblica delle lettere, si affretta a
comunicare ai fisici di Europa un esperimento relativo al fluido elettrico
applicato al magnetismo". Dopo aver data una descrizione della disposizione
usata, il giornale aggiungeva: "Preso un ago calamitato, fatto a modo di una
bussola nautica, incastrato in mezzo ad un pezzo di legno quadrato, e levatone
il vetro che lo copriva lo pose sopra un isolatore di vetro in vicinanza della
pila. Dato il piglio alla catena d'argento che comunicava con essa ne avvicinò
l'estremità all'ago magnetico e così lo fece divergere di alcuni gradi dalla
sua direzione polare.". Quindi 18 anni prima di Orsted, Romagnosi aveva
intuito e dimostrato i rapporti tra magnetismo ed elettricità.
Né questo basta. Ancora nel 1802, il piemontese conte Carlo
Morozzo riusciva a magnetizzare, con il passaggio della corrente elettrica,
alcuni aghi di acciaio, precorrendo il francese Dominique-François Arago,
nella creazione dell'elettrocalamita, compiuta nel 1820.
1.. La Regola dell'uomo di Ampère consente di legare il verso
di una corrente elettrica alla direzione del campo magnetico da essa prodotto;
un osservatore, disteso lungo il conduttore, supponendo che la corrente lo
percorra dai piedi alla testa, vede il polo nord di un ago magnetico disporsi
alla sua sinistra.
Azioni tra campi magnetici e correnti elettriche.
La corrente elettrica entra nel mercurio contenuto
nella
vaschetta 1, sale lungo il filo 3 e ritorna alla pila. Attorno al filo si
crea un campo magnetico che reagendo con quello della
calamita fa spostare il filo in avanti.
Il filo 3 è libero di muoversi perchè da un lato è immerso nel
mercurio e dall'altro è appeso, non fissato.
Invertendo la calamita cambia la direzione dello spostamento.
Lo stesso risultato si ottiene invertendo le polarità della pila
Lo stesso risultato si ottiene invertendo il senso di circolazione
della corrente.
Materiale occorrente per ripetere l'esperimento:
1) Pila.
2) Fili di rame.
3) Vaschetta.
4) Mercurio.
5) Magnete permanente.
6) Pulsante.
7) Ponte di sostegno.
Sentita la conferenza di Oersted, André Marie Ampere, 21 anni,
professore di matematica all'Ecole Polytechnique, iniziò una serie di
esperimenti e, la settimana dopo, alla successiva riunione dell'Institut de
France, annunciò un nuovo risultato fondamentale: non solo le correnti
elettriche esercitano forze sui magneti e i magneti esercitano forze sulle
correnti elettriche, ma queste ultime interagiscono anche tra loro. Conduttori
paralleli si attirano o si respingono a seconda che le correnti scorrano nello
stesso verso o in versi opposti. Ampere concluse che tutto il magnetismo è
elettromagnetismo e che sono le piccolissime correnti circolanti nelle
particelle di un magnete a conferirgli le sue proprietà.
Materiale occorrente per ripetere
l'esperimento:
1) Pila.
2) Fili di rame.
3) Vaschetta.
4) Mercurio.
5) Magnete permanente.
6) Pulsante.
7) Ponte di sostegno.
Segue: 6 - Georg Simon Ohm.
Umberto Ferdinando Molteni I2MS
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11 -
I VIRUS DEL COMPUTER
di Ruggero Billeri
(quarta parte)
Bibliografia da internet e Jackson libri
VIRUS IN INTERNET
La gande rapidissima diffusione di internet crea non poche
preoccupazioni a chi teme di essere oggetto di attacchi virali.
1) Attraverso internet si puo' essere contagiati dai comuni virus per personal
computer, se si effettuano scambi di file.
2) L'ambiente stesso di internet si presta a essere un luogo di proliferazione
di programmi di tipo virale; tuttavia questi programmi raramente sono veri e
propri virus: Il piu' delle volte si tratta di vermi, che hanno lo scopo
specifico di saturare le risorse di rete per far collassare l'intero sistema.
3) La possibilta' di scambio di informazioni di internet offre effettivamente
il fianco al pericolo di contagio, tuttavia Internet rappresenta anche il modo
piu' rapido per recuperare informazioni circa il sistema per difendersi dai
nuovi virus: Su Iinternet sono presenti innumerevoli siti che aggiornano gli
utenti su tutto quanto riguarda l'argomento e che le piu' grandi case
produttrici di antivirus utilizzano Internet per diffondere aggiornamenti e
dare notizie.
4) Per quanto i siti Internet siano in genere molto scrupolosi e attenti, non
si puo' mai escludere che possano ospitare virus; sta dunque all'utente la
responsabilita' di controllare qualsiasi file prelevato da un sito Internet.
Si tenga presente che alcuni pacchetti antivirus sono oggi in grado di
effettuare automaticamente e immediatamente la scansione dei file prelevati
via modem.
La conclusione di quanto sopra espsto non puo essere che una sola: Proprio
come nel caso dei virus biologici, piu' un'ambiente e' frequentato e piu' e'
facile la trasmissione dei virus. E percio' opportuno che l'utente di Internet
utilizzi strumenti di di prevenzione adeguati e essere molto selettivi con la
scelta dei siti cui prelevare i file. Inoltre non si dovrebbe farsi sfuggire
l'occasione di frequentare periodicamente un sito aggiornato sui virus in
circolazione, in modo da avere tempestivamente tutte le notizie che ci
potrebbero riguardare.
Sebbene uno dei virus piu' famosi del mondo non sia un virus, ma un cavallo di
Troia, e' tuttavia, utile illustrarne la storia per osservare come sia
relativamente semplice, per un malintenzionato sfruttare la superficialita'
degli utenti e provocare anche danni ingenti.
Alla fine del 1989 la stampa internazionale diede notizia di un nuovo virus,
che si stava propagando molto velocemente e che veniva diffuso tramite un
dischetto che dava informazioni sull'AIDS per questo motivo il cavallo di
Troia venne battezzato AIDS virus.
Una volta avviato il programma, all'utente viene presentato un questioniario
che serve a misurare il rischio di contrarre la malattia. Mentre l'utente non
se ne avvede, entra in azione il cavallo di Troia, che dopo un numero casuale
di avviamenti del sistema, provvede a cambiare il nome di tutti i file
presenti sul disco, rendendoli inutilizzabili, nello stesso momento l cavallo
di Troia provvede a occupare tutto lo spazio libero del disco.
Il sistema con cui viene ottenuto tale effetto e' banale: Viene prima creata
una sottodirectory nascosta poi viene memorizzato il cuore del programma di
danneggiamento il nome di questo programma e' composto da quattro lettere (che
non desidero scrivere sul mio PC per ovvi motivi) e il codice ASCII225, che
viene visualizzato come uno spazio vuoto. Il file AUTOEXC.BAT (che viene
avviato automaticamente ogni volta che si accende il computer) viene
modificato,
con l'inserimento di una riga di questo tipo (che anche questa riga non
desidero scrivere sul mio PC per ovvi motivi). Secondo la convenzione del DOS,
un'istruzione
che inizia con il comando REM non viene eseguita, proprio perche' tale comando
impone di considerare l'istruzione come una nota (REMark) e non come un'struzione
vera e propria. Se tuttavia il quarto carattere dell'istruzione non e' un
semplice spazio, ma il carattere ASCII225 (come in questo caso), il DOS avvia
automaticamente il programma il cui nome e' indicato dalla sequenza: (Non
idicata per ovvi motivi)
cioe' e' sattamente la routine di danneggiamento del cavallo di Troia.
Il dischetto fu inviato a migliaia di aziende e singoli utenti nel mondo
(rimane ancora un mistero come l'autore
della truffa abbia potuto entrare in possesso di tutti i nominativi , molti
dei quali troppo circostanziati per essere casuali), causando non pochi
problemi. A dire il vero, molti danni furono evitati grazie al tam tam degli
organi di informazione delle associazioni antivirus che si erano gia' formate.
Le istruzioni per l'uso del software riportavano l'avvertenza che, in, caso di
malfunzionamento del computer, l'utente doveva inviare alla societa' PC Cyborg
Corporration una certa somma in danaro, giustificata dalla necessita' di porre
fine all'uso impropio del software, di cui l'utente era responsabile.(!).
La cosa piu' impressionante di tutta la vicenda e' che sulla busta del
dischetto veniva riportato esplicitamente il rischio di danneggiamento del
computer nel caso il programma fosse stato utilizzato, ma ovviamente il tutto
era scritto in corpo piccolissimo e in modo da invogliare l'utente a evitarne
la lettura (sembra una caratteristica della stragrande maggioranza degli
utenti di PC e' quella di non leggere una riga del manuale o delle avvertenze.
LOTTA CONTRO I VIRUS
La teoria dei virus e' sicuramente un'argomento interessante e
pieno di fascino; i dati statistici sulla diffusione dei virus in Italia
possono senz'altro colpire la fantasia del lettore, ma probabilmente l'utente
vuole innanzitutto sapere come fronteggiare la minaccia dei virus: Quali sono
gli strumenti a disposizione, quale strategia migliore per ridurre al minimo
il rischio di contagio, quali accorgimenti mettere in atto per arrivare a un
compromesso ragionevole tra sicurezza del sistema e occupazione delle risorse
In questa parte vengono illustrati i principali strumenti che permettono di
individuare i virus, di rimuoverli e di organizzare un'efficace studio contro
l'assaltto virale.
PRINCIPALI TECNICHE DI RIVELZIONE.
La ricerca dei virus all'interno di un sistema informatico
assomiglia molto agli esami effettuati nei laboratori degli ospedali o nei
centri diagnostici. In effetti si tratta di andare alla ricerca di elementi
particolari, utilizzando una sorta di reagenti predisposti per segnalare la
presenza di questi elementi.
Vi sono oggi in commercio molti prodotti in grado di rilevare i virus che si
annidano nel sistema informatico, mentre le tecniche per la rilevazione sono
sostanzialmente due: La ricerca per segnature e la ricerca euristica. Entrambe
sono largamente usate dagli antivirus e ciascuna ha, come logico, i lati
positivi e i lati negatiivi, che vengono esaminati piu' avanti.
Esiste poi un'altra tecnica, la cosiddetta tecnica CRC (Cyclic Redundancy Chek
controllo ciclico di ridondanza)
che non e' strettamente fondata sulla rivelazione dei virus, ma piuttosto sul'individuazione
delle modifiche dei file, che potrebbero essere dovute a un'infezione.
SCANSIONE PER SEGNATURE
Come descritto nella prima parte, quando un virus si diffonde
crea copie di se stesso all'interno del sistema. La maggior parte dei virus
effettua un controllo per verificare se il bersaglio dell'infezione (file,
area di sistema o RAM) e' gia' contagiata, in modo da evitare un doppio
contagio: Tale verifica viene effettuata dal virus ricercando la propria
segnatura, cioe' una sorta di firma informatica che comprova l'avvenuta "presa
visione" da parte del virus.
Se questa tecnica e' valida per i virus, puo' benissimo esserlo per gli
antivirus; in effetti gli antiviurus che effettuano una scansione per
segnature non fanno altro che passare in rassegna le aree di memoria (memoria
di massa o memoria RAM) alla ricerca delle segnature utilizzate dai virus.
Si tenga presente che i migliori pacchetti antivirus non operano solo in base
alla segnatura utilizzata dai virus, per una serie di buone ragioni.
a) Il virus potrebbe non effettuare un controllo sull'avvenuta
infezione, quindi non e' possibile determinare una segnatura ufficiale (per
quanto possa essere ufficiale una segnatura che non e' possibile rivendicare
legalmente);
b) La segnatura utlizzata dal virus potrebbe non essere
originale: Potrebbe cioe' essere identica a una sequenza di byte utiilizzata
da altro software (del tutto innocuo) e dare cosi' adito a falsi allarmi;
oppure potrebbe non essere sufficientemente estesa da distinguere un virus da
una sua variante;
c) La segnatura utilizzata dal virus potrebbe essere cifrata o
in altro modo nascosta.
Per ovviare a tutti questi inconvenienti, gli antivirus
utilizzano spesso stringhe di riconoscimento proprie, sviluppate dal creatore
dell'antivirus dopo aver analizzato il virus; a volte utilizzano piu' di una
stringa di riconoscimento per evitare falsi allarmi e per distinguere tra
varianti dello stesso virus.
Questa tecnica di ricerca per l'individuazione dei virus e' la piu' diffusa e
anche la piu' sicura, ma porta con se' alcuni svantaggi:
a) Per ogni virus esistente e' necessario identifiicare almeno una stringa di
riconoscimento, altrimenti il virus non viene individuato;
b) Per quanto l'elenco delle stringhe di riconoscimento possa
essere rapidamente aggiornato, vi e' sermpre la possibilita' di essere
infettati da un virus appena creato o comunque non conosciuto;
c) E' possibile (anche se rarissimo) che la stringa di
riconoscimento utilizzata per l'ndividuazione di un virus corrisponda a una
porzione di file del tutto sano, generando cosi' un falso allarme.
Tali svantaggi non sono completamente eliminabili, perche' sono
determinati dal tempo e dall'accuratezza con cui gli autori dell'antivirus
realizzano le nuove versioni del database con le stringhe di riconoscimento e
dalla tempestivita' con cui l'utente le utilizza. Per quanto questi tempi
possano essere ridotti, esiste sempre una finestra temporale durante la quale
l'utente e' privo di difese contro un virus appena creato.
Nonostante sia impossibile eliminare del tutto gli svantaggi della scansione
per segnature, questi possono essere notevolmente ridotti tramite una buona
organizzazione. Quando si sta per acquistare un antivirus
occorre quindi valutare attentamente alcuni elementi legati alla globalita'
dell'offerta.
a) il pacchetto sottoposto a costante aggiornamento e'
frequentemente aggiornato?
b) Gli aggiornamenti come vengono resi disponibili? solo per
posta (magari solo a richiesta) o anche tramite BBS o Internet?
Occorre infatti che l'antivirus non solo sia aggiornato
frequentemente, ma che gli aggiornamenti siano disponibili in tempi rapidi:
Oggi il mezzo piu' veloce per entrare in possesso del database aggiornato
delle segnature e' il modem.Se il produttore del pacchetto antivirus non
consente l'aggiornamento via modem del database con le stringhe di
riconoscimento, e' chiaro che l'utente viene messo in una posizione piu'
rischiosa.
In precedenza si e' anche visto come la tecnica di ricerca per segnature abbia
subito un duro assalto da parte dei virus polimorfici, che per un breve
periodo hanno fatto pensare alla totale sconfitta degli antivirus. In realta'
gli autori degli antivirus sono riusciti a fronteggiare
il problema: Poiche' il poliformismo viene ottenuto tramite cifratura, e'
stato sufficiente realizzare uno strumento generico di decifrazione per poter
esaminare in chiaro il contenuto di un file e di ricercare quindi all'interno
di esso le stringhe di riconoscimento dei virus.
La scansione per segnature continua a essere lo strumento piu' utilizzato
(quasi tutti i pacchetti antivirus sono in grado di effettuarla) ed e' anche
ritenuto quello piu' sicuro. Cio' non toglie che sono sempre di piu' gli
antivirus che affiancano alla scansione per segnature un'altra tecnica di
rilevazione: La ricerca Euristica.
RICERCA EURISTICA. (ricerca del vero
scientificam.)
L'approccio utilizzato dalla ricerca euristica e'
fondamentalmente diverso; anche in questo caso viene esaminato a fondo il
sistema infomatico (file, aree di sistema e RAM), ma non vengono ricercate le
segnature
dei virus, bensi' le istruzioni tipiche di un comportamento virale.
Le istruzioni che vengono ricercate sono quelle che piu' spesso vengono
utilizzate dai virus durante la loro azione: Cancellazione di file,
formattazione del disco, manipolazione non standard della memoria eccetera.
Ovviamente non e' detto che, se in un file e' presente una di qeste
istruzioni, il file debba per forza essere infetto: Magari si tratta di
programmi di utilita' per la gestione del disco o della memoria. Se tuttavia
tali istruzioni compaioono su piu' file o se sono accompagnate da altre
istruzuoni sospette, allora c'e' una probabilita' che si tratti di un virus e
che vi sia un'infezione in corso.
Un buon programma antivirus che utilizza la ricerca euristica deve essere in
grado di riconoscere le applicazioni o i file che contengono istruzioni
sospette in modo del tutto lecito, per non emettere falsi allarmi. Per fare
questo, e' necessario possedere un database apposito.
NOTA: Un falso allarme e' l'indicazione, da parte di un antivirus, che un dato
file e' infetto, mentre non lo e'.
Diversamente da quanto si crede comunemente la scansione euristica non
sostituisce affatto quella per segnature: Un antivirus che esegue una
scansione euristica e' si in grado di determinare la presenza di un virus, ma
per definire di quale virus si tratti deve ricorrere al consueto database di
segnature. La differenza rimane tuttavia profonda: La scansione per segntura
utilizza tale database per accertare la presenza dei virus , mentre la ricerca
euristica lo utilizza solo per dare loro il nome corretto.Se gli antivius che
utilizzano la ricerca euristica hanno bisogno delle segnature per riconoscere
esattamente i virus trovati, hanno anche bisogno di un database equivalente
per la rimozione dei virus (quando cio' e' possibile). In effetti, tutti gli
antivirus sono dotati di un database o di un'algoritimo che provvede a
rimuovere correttamente il virus individuato e a ripristinare nel modo
corretto il sistema. E' anche possibile che un antivirus riesca a eliminare
dal sistema i file che contengono virus conosciuti, ma in questo caso non si
tratta di un vero e proprio ripristino del sistema: Semplicemente lo si e'
sterilizzato annientando tutto cio' che e' infetto.
NOTA: Sebbene la sterilizzazionenon consenta di ripristinare il sistema allo
stato precedente dell'infezione, si tratta alle volte di una scelta obbligata,
anche se l'antivirus utilizza la scansione per segnature: La possibilita' di
ripristinare integralmente il sistema dipende infatti dal tipo i danni
provocati dal virus. In ogni caso, e' meglio una cura radicale che nessuna
cura.
Il punto di forza della ricerca euristica e' costituito dal fatto che, agendo
sulle istruzioni dei virus e non sulle loro segnature, e' comunemente in grado
di rilevare un'altissima percentuale di virus non ancora conosciuti, cioe' dei
virus le cui segnature non sono riportate nel database utilizzato
dall'antivirus e che sarebbero percio' inafferrabili da qualsiasi scansione
per segnature. Una ricerca euristica e' in grado di rilevare questi virus
(almeno con un'ottima percentuale) anche se li segnala semplicemente come
virus sconosciuti.
Le operazioni oggetto di ricerca non sono poche. Di seguito sono riportati
alcuni elementi che vengono normalmente interpretati almeno come motivi
d'allerta. Ogni elemento suscettibile di essere individuato da una ricerca
euristica prende il nome di "marcatore euristico"
perche' si sia certi che sia in corso un'infezione, di norma e' necessario che
in un file siano presenti piu' marcatori euristici.
ACCESSO DIRETTO AL DISCO.
Il programma e' dotato di istruzioni che prevedono l'accesso
diretto al disco, scavalcando i normali comandi del DOS.
Ci sono alcuni progammi (come quelli di utlita' per il disco fisso) che
utilizzano queste istruzioni in modo lecito, ma se questo marcatore appare su
molti file e' probabille che si tratti di un'infezione.
ACCESSO SOSPETTO AI FILE
Il programma contiene istruzioni utilizzate spesso dai virus si tratta
della capacita' di creare file o di modificare quelli esistenti.
Non e' di un marcatore che indica chiaramente che e' in corso un'infezione ma
e'comunque un campanello d'allarme
CHIAMATE AL DOS SCONOSCIUTE
Il programma utilizza chiamate al DOS o interrupt sconosciuti. Queste
chiamate al DOS possono riguardare funzioni DOS non documentate (utilizzate
anche da alcuni programmi regolari) o l'utilizzo di un driver sconosciuto, ma
poiche' molti virus utilizzano funzioni non documentate, questo marcatore
dovrebbe consigliare un po' di prudenza.
CODICE DI DECIFRAZIONE
Se viene individuata una routine di decifrazione, e' possibile che ci si trovi
in presenza di un virus polimorfico. Poiche' pero' vi sono diversi programmi
che utilizzano in modo del tutto lecito routine di questo tipo (magari come
misura di protezione), e' necessario che questo marcatore sia accompagnato da
altri effetti tipici dell'azione di un virus.
CODICE RESIDENTE IN MEMORIA
Il programma presenta istruzioni che si impadroniscono
di interupt importanti. Molti programmi TSR hanno questa capacita', ma se
questo marcatore viene segnalato su programmi normalmente non TSR, e' molto
probabile che vi sia un'nfezione in corso.
DATA OD ORA NON VALIDA
Il programma riporta una data o un'ora non valida o illegale (ad
esempio 74 secondi o una data oltre l'anno corrente.
DETERMINAZIONE SE UN FILE E' EXE O COM
Il programma tenta di stabilire se un file e' di tipo COM o EXE. Il
processo d'infezione di un file EXE e' diverso da quello di un file COM,
quindi un virus creato per infettare entrambi i tipi di file deve poterli
distinguere per poter operare con il metodo appropiato. Vi sono comunque dei
programmi (compattatori, convertitori da COM a EXE, debugger) che utilizzano
in modo lecito questa funzione.
ENTRY POINT VARIABILE.
Vi e' discrepanza tra l'estensione effettiva del file e quella
registrata all'interno di esso. In alcuni casi puo' indicare la presenza di un
virus, ma nella maggior parte di essi si tratta di una discrepanza senza
consegunze dovuta a una disattenzione dell'autore del software.
FILE INVISIBILE O DI SISTEMA.
Il file analizzato e' contrassegnato come invisibile o di
sistema. Se non vi e' alcuna ragione logica perche' sia cosi', e' possibile
che si tratti dell'azione di un virus o di un cavallo di Troia.
Anche questo macatore deve essere utilizzato con criterio, perche' le ragioni
che possono spingere qualcuno a contrassegnare un file come invisibile o di
sistema possono essere le piu' illogiche. E' dunque opportuno ricercare la
presenza contemporanea di altri marcatori euristici prima di dare l'allarme.
GESTIONE SOSPETTA DELLA MEMORIA
Nel programma sono presenti istruzioni no standard per la gestione
della memoria: In genere si tratta di istruzioni particolari per ricecare zona
di memoria libera e per installarsi in esse.
Sono molti i virus che utilizzano queste istruzioni, ma ci sono anche molti
programmi non virali: Gestori di memoria, programmi di diagnosi, test sulle
prestazioni del sistema eccetera. MEMMAKER, utilita' presente in MS-DOS dalla
versione 6.0 in poi, da molti falsi allarmi con diversi antivirus.
INTERCETTAZIONE DELL'AVVIO DI PROGRAMMI.
Il programma sembra essere in grado di intercettare l'avvio di
altri programmi. Questa capacita' di intercettazione e' comune nei virus.
che la utilizzano per diffondere l'infezione ai programmi avviati quando il
virus si e' gia' installato in memoria. Se presente anche il marcatore che
individua il programma come residente in memoria, e' molto probabile che si
tratti di un virus.
Si noti tuuttavia che alcuni moduli antivirus funzionano alla stessa maniera,
solo che cercano di individuare i programmi che vengono avviati per
controllare che non contengano virus.
ISTRUZIONI NON CHIARAMENTE DEFINITE.
Il programma contiene istruzioni che sembrano non avere altro
scopo che quello di cifrare se stesso per impedire l'individuazione da parte
dei pacchetti antivirus.
A dire il vero, e' molto difficile che questo marcatore venga rilevato, per
una ragione molto semplice: Se il programma contiene istruzioni per la
cifratura di se stesso, e' molto probabile che tali istruzioni siano entrate
in azione, cifrando il file e rendendo percio' impossibile il riconoscimento
delle stesse istruzioni di cifratura.
Diverso il caso in cui la ricerca euristica individui altre istruzioni
incongrue, messe apposta come cortina fumogena per nascondere le vere
istruzioni dannose.
JUMP SOSPETTI
Il programma utilizza l'entry point come normale punto di avvio, ma effettua
almeno due yump prima di raggiungere la porzione di codice per l'avvio
normale. Si tratta di una situazione comune: Se questo marcatore appare su
molti file e' probabilmente in corso un'infezione.
NON CORRISPONDENZA DELL'HEADER
La lunghezza del file memorizzata al suo interno (dentro l'header)
e la sua lunghezza effettiva non corrispondono. Puo' trattarsi di un
indicatore d'infezione, in quanto molti virus non ben programmati non si
preoccupano di modificare quanto riportato nell'header dei file che infettano,
lasciando quindi una traccia evidente del loro operato.
OVERLAY INTERNO
Il programma presenta istruzioni per il caricamento di dati o di codice
eseguibile, oltre al consueto modulo di caricamento. Sebbene possa essere
sintomo di un'attivita' virale, non e' assolutamente detto che si tratti di un
virus ed e' necessario il sostegno di altri marcatori euristici.
PROGRAMMA COMPRESSO
Il programma e' stato compresso con uno dei compattatori di
file eseguibili dsponibili sul mercato (come PK lite).
PROGRAMMA NON VALIDO
Il programma esaminato presenta l'entry point non corretti,
yump senza significato o istruzioni non valide. Tale situazione rende
probabilmente il programma non piu' utilizzabile (quindi del tutto innocuo),
ma e' sicuramente un segnale d'allerta che deve essere preso in
considerazione.
RICERCA DI ESEGUIBILI
Il programma ricerca i file EXE e COM. Cio' non indica di
per se' che si tratti di un virus, ma e' una delle caratteristiche di essi,
talmente peculiare che rende quasi certa la presenza di virus nel sistema.
RILOCAZIONE SOSPETTA
Il programma presenta un rilocatore sospetto. Un rilocatore e'
una sequenza di istruzioni che cambia la proporzione CS:IP e che e' spesso
utilizzata dai virus.
RITORNO ALL'ENTRY POINT
A differenza di quanto avviene comunemente, il programma
esegue una parte di codice e poi torna nuovamente all'entry point. Come
evidenziato nella prima
parte, si tratta di un comportamento tipico dei virus: La presenza di questo
marcatore vale quasi da sola la certezza che sia in corso un'infezione.
SETTORE DI AVVIO NON VALIDO
Il settore di avviamento non e' conforme alle specifiche
definite dall' IBM: E' possibile che contenga un virus.
SOVRASCRITTURA DI CODICE.
Il file presenta istruzioni che sovrascrivono una parte del
proprio codice: Alcuni programmi utilizzano in modo lecito questa istruzione,
ma e' comunque un segnale d'allarme.
STACK ANOMALO
Il file EXE analizzato presenta stack anomali. Puo' essere un
virus.
TECNICA CRC
Come spiegato nella prima parte, la tecnica CRC fu considerata
al suo apparire, come l'arma definitiva nella guerra contro i virus, quella
che avrebbe permesso di scoprire immediatamente un file infetto e di fermare
l'infezione.
La tecnica CRC si basa su un concetto molto semplice: Tramite un apposito
algoritmo, ogni file viene analizzato e, sulla base dei valori che compongono
il file, viene generato un codice di controllo, memorizzato su disco. Ogni
volta che si accede al file, tale procedimento viene
ripetuto e si confronta i codice di controllo che viene emesso dall'algoritmo
con quello precedentemente memorizzato; poiche' l'algoritmo e' sempre lo
stesso, il codice di controllo dovrebbe essere identico a quello memorizzato
su disco, il file non ha subito nessuna modifica e, quindi nessuna infezione.
NOTA: Si ricordi che il codice di controllo tiene conto non tanto della
lunghezza del file (ostacolo facile da aggirare per un virus che sovrascrive
una parte del del file che infetta), quanto dei valori di byte che lo
compongono.
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Se il codice di controllo non corrisponde a quello memorizzato, e' certo che
il file e' stato modificato, il che e' un sintomo di una possibile infezione
in corso.
A dispetto della teorica sicurezza di questo metodo, la tecnica CRC mostro'
subito un paio di gravi controindicazioni.
a) Non impedisce il contagio, ma consente solo di individuare un'infezione
gia' in atto, quando i danni potrebbero essere gia' ingenti.
b) Emette una serie di falsi allarmi in presenza di
applicazioni che modificano il proprio codice o di programmi in corso di
sviluppo (nel caso di programmatori professionisti, che si trovano a
registrare decine di versioni diverse dello stesso programma ogni giorno,
questo e' un dramma).
La tecnica CRC (che, anche oggi, e' fatta propria dalla quasi totalita' dei
software antivirus con i nomi di validazione, inoculazione controllo dell'integrita'
eccetera) e' sicuramente uno dei sistemi di controllo del sistema, ma non e'
piu considerato da solo come il rimedio definitivo, poiche' si e' dimostrato
alla merce' (se non supportato da altri strumenti) di virus che utilizzavano
la tecnica STEALTH. D'altro canto, e' uno degli strumenti necessari per chi
intende usufruire della massima sicurezza: In questo caso, i falsi allarmi o
le inutili seccature che si possono verificare sono comunque giustificate
dalla necessita' di assicurare al sistema la maggior protezione possibile.
PREVENIRE E' MEGLIO CHE CURARE
I due tipi di scansione (quella per segnature e quella euristica) e la
tecnica CRC mirano tutte al medesimo scopo: Individuare i virus che si sono
introdotti nel sistema. Per quanto possono essere efficaci, queste tecniche
presentano l'indubbio limite di intervenire a infezione avvenuta e di non
essere in grado di impedire che un virus penetri nel sistema.
In effetti sarebbe molto meglio se si riuscisse a realizzare un'efficace
barriera in grado di impedire il contagio virale, piuttosto che ricercare i
virus che gia' hanno infettato il sistema (e, probabiilmente, hanno provocato
qualche danno).
Per prevenire l' infezione, vi sono due strategie una attiva e una passiva.
PREVENZIONE PASSIVA
La strategia passiva consiste, parlando per immagini, nel
costruire una linea Maginot virtuale tutt'intorno al sistema, fortificando
punti deboli e rendendo imprendibili ai virus i capisaldi del computer.
Fuor di metafora, la prevenzione passiva si basa su una semplice
considerazione: L'attivita' peculiare di un virus consiste nell'apportare
modifiche indesiderate ad alcuni elementi del sistema, quali i file
memorizzati su disco o il settore d'avvio. La prevenzione passiva mira a
rendere non modificabili questi elementi questi elementi, respingendo cosi'
l'assalto dei virus.
Tale linea di difesa e' molto semplice in teoria, ma si scontra con due limiti
insormontabili:
a) Rende estremamente scomodo e poco versatile l'uso del computer, perche' la
modifica di file o del settore di avvio e' un'operazione che l'utente dovrebbe
poter compiere senza problemi ogni volta che ne ha la legittima necessita';
b) presuppone che la difesa cosi' creata sia piu' forte dell'attacco di
qualsisi virus, presente e futuro. In realta', si sa quanto l'autentica linea
Maginot sia servita a fermare l'invasione nazista.
In considerazione di quanto riportato sopra, la difesa passiva non e' ormai
utilizzata da nessuno, se non strumento aggiuntivo per la prevenzione e solo
in casi particolari.
In realta' alcune piastre madri incorporano un BIOS dotato di una difesa
antivirus di questo tipo, che non permette la modifica delle aree di sistema
se non con il cosenso dell'utente. Queste piastre madri hanno avuto un momento
di grande popolarita' qualche anno fa' sono indubbiamente utili (anche se non
sufficienti), soprattutto perche' permettono all'utente di attivare o
disattivare tale caratteristica: Uno dei problemi riscontrati fu l'ncompatibilita'
con alcuni programmi particolari (programmi di utilita' o diagnostici), che
effettuano operazioni non standard.
Salvo casi particolari non e' mai un buon'affare affidare la sicurezza del
proprio sistema alla protezione passiva. Alcuni elementi di protezione passiva
possono altresi essere utilizzati insieme con elmenti di protezione attiva,
che costituiscono il nucleo principale della strategia di prevenzione.
PREVENZIONE ATTIVA.
Se la prevenzione passiva puo' essere paragonata a una sorta
di linea Maginot, la prevenzione attiva assomiglia a una specie di rete
satellitare, in grado di individuare e riconoscere ogni oggetto in
avviciinamento e , nel caso si trattasse di un elemento con proopositi
bellicosi, impartire l'ordine per il lancio di un bel missile
d'intercettazione.
Gli strumenti utilizzati per realizzare questa sorta di rete satellitare sono
molti e variamente realizzati: Nella loro ingegnosita' rappresentano il lato
buono dell'inventiva dell'uomo applicata i virus informatici Tuttavia, c'e'
una specie di prevenzione attiva che non prevede l'impiego di paticolari
strumenti, ma solo il buon senso dell'utente.
Si e' visto che, anche per l'informatica, non esiste abiogenesi e che i virus
non si formano da soli nel computer: Devono necessariasmente provenire da
qualche altra parte. I veicoli di contagio sono quindi essenzialmente tre:
Scambio di supporti informatici (dischetti, cartucce eccetera), scambio di
file via modem
e connessione in rete con altri PC.
La piu' sicura protezione sta quindi nello scrupolo dell'utente di controllare
qualsiasi cosa prima di introdurla nel sistema: E' sufficiente effettuare una
scansione del dischetto o dei file prelevati via modem per essere sicuri d
poter continuare a lavorare senza problemi.
NOTA: certamente non sarebbe necessario sottolineare
che e' indispensabiile effettuare il controllo prima di leggere il contenuto
del dischetto o di avviare file prelevati via modem, ma e' incredibile come
sia alto il numero delle persone sagge e intelligenti che fanno le cose piu'
stupide.
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La scansione puo' essere sia del tipo per segnature sia del tipo euristico:
L'importanza e' che venga utilizzato un
antivirus di buona qualita' e che, se si tratta di un antivirus che utlizza la
scansione per segnature, il database con le stringhe di di riconoscimento sia
il piu' aggiornato possibile.
La norma e' dunque semplicissima: Occorre controllare sempre tutto quanto
viene a contatto con il computer e non bisogna avviare alcun programma se
prima non lo si e' controllato con un'antivirus.
Questa semplice norma costa poco e mette al riparo da un sacco di guai.
Tuttavia e' difficilmente applicabile se si lavora in un ambiente di rete: In
questo caso ogni utente dovrebbe avere l'accortezza e il buosenso di usare
tali precauzioni, ma il rischio di infezione cresce proporzionalmente con il
numero dei computer collegati in rete. E' ormai assodato che ben difficilmente
ogni singolo utente controlla tutto quello che dovrebbe controllare: Se si
tratta di una stazione di lavoro singola, il rischio e' limitato, ma se si
tratta di una rete e ogni
utente commette una sola leggerezza, ci si trova nella stessa identica
situazione in cui ci si troverebbe se non si usasse alcun tipo di precauzione.
I VIRUS NELLA RETE
E' importante rendersi conto che una rete e' un sistema
informatico estremamente vulnerabile.
Si consideri la questione in questo modo: Una stazione di lavoro e' (per amor
di semplificazione) un computer con un unico ingresso. Ogni controllo non
effettuato aumenta la possibilita' di contagio del 10% (anche questo e' un
dato ipotetico assolutamente casuale, che serve solo per illustrare il
ragionamento).
Se l'utente di una stazione di lavoro singola tralascia una sola volta di
controllare i file ricevuti tramite dischetto o tramite modem, il rischio e'
tutto sommato minimo.
Si consideri invece una rete composta da dieci computer:
Se ogni operatore omette una sola volta di controllare i file ricevuti tramite
dischetto o tramite modem, il rischio e' ancora del 10% per ogni postazione,
ma solo formalmente. Poiche' infatti una rete di computer viene trattata da
molti virus come se fosse un computer unico,ne consegue che si tratta di una
stazione di lavoro con dieci ingressi e con una probabilta' del 100% di venire
infettata.
Non importa infatti da quale dei dieci computer collegati in rete arrivi
l'infezione se il virus penetra in uno dei PC anche gli altri verranno presto
infettati.
In questo esempio si e' volutamente semplificato troppo e troppo si e'
esagerato con le percentuali di rischio, senza contare il fatto che non si e'
tenuto conto di altri fattori che determinano la probabilita' di infezione
(come ad esempio il livello di sanita' di chi invia file). Tuttavia e'
importante che ci si renda conto che piu' vi e' promiscuita' e piu' sono
necessarie misure igieniche rigorose: Come mai i bambini sanissimi sono sempre
ammalati quando vanno all'asilo? Anche per i PC i veicoli di contagio sono i
propri simili.
Per ovviare alle immancabili distrazioni degli utenti, i migliori pacchetti
antivirus dispongono di moduli che rimangono residenti in memoria e che si
fanno carico di compiere automaticamente tutti i controlli che dovrebbe
coompiere l'utente scrupoloso e assennato.
In particolare questi moduli TSR possono essere in grado di:
a) Effettuare la scansione (per segnature o euristica) ogni volta che viene
avviato un programma, in modo da verificare che il programma che si intende
avviare non contenga codice virale;
b) effettuare la scansione automatica di ogni dischetto cui si accede, prima
di compiere qualsiasi operazione con i file in esso contenuti;
c) accorgersi del tentativo di modificare le aree di sistema del disco rigido
e chiedere quindi conferma all'utente prima di permettere l'operazione;
d) controllare il CRC dei file (sempre che siano stati utilizzati i file di
controllo) per verificare che non vi siano state modifiche ai file stessi;
e) effettuare scansioni a intervalli temporali predefiniti (ad esempio ogni
lunedi del primo del mese);
f) effettuare scansioni automatiche su ogni file prelevato via modem.
Non tutti gli antivirus sono dotati di moduli TSR e non tutti
i moduli TSR sono in grado di effettuare le operazioni sopra elencate. La
bonta' di un pacchetto antivirus si misura anche dalla quantita' di opzioni
messe a disposizione dell'utente per automatizzare le operazioni di controllo.
Oltre alle consuete scansioni, alcuni antivirus utilizzano tecniche piu'
sofisticate per intercettare i virus. In particolare, PC-cillin (prodotto da
(Trend Microdevice) usa un sofisticato sistema di trappole che inducono il
virus a credere di aver infettato il computer, mentre a infettato solo un'esca
messa appositamente a disposizione dall'antivirus per stanare il nemico.
NOTA: anche lo scrivente, come antivirus utilizza
PC-cillin
Al di la' del sistema utilizzato, e' molto importante prendere in
cosiderazione l'uso di un modulo TSR, poiche' fornisce un'ottima protezione
costante.
Le modeste controindicazioni (un abbassamento delle prestazioni del sistema e
la possibilita' di incompatibilita'
con talune applicazioni non costituiscono motivo sufficiente per correre
rischi.
I VIRUS DEL COMPTER (fine quarta parte)
Da IK8JZK Ruggero Napoli
Cordiali saluti e Auguri ai lettori del Radiogiornale
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12 -
I virus colpiscono anche
i bancomat!
I bancomat di due banche americane sono stati infettati, lo scorso agosto, da
un worm. La notizia, che guà circolava da tempo, è stata ora ufficialmente
confermata da Diebold, il produttore che ha costruito i distributori
automatici colpiti dal virus.
Secondo l'azienda, la scorsa estate un numero non precisato di bancomat su cui
girava Windows XP Embedded sono stati spenti perché infettati da Welchia
(anche noto come Nachi), un worm scritto per debellare un suo simile (Blaster)
che ha però finito per intasare le reti di molte aziende. Entrambi i virus si
diffondono sfruttando una falla di Windows XP, 2000, NT e Server 2003.
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13-
La prima mostra del 2004!
perfino sale-posa con modelle per i
"fotoamatori"
Expo
Elettronica, in programma alla Fiera di Modena il 17 e 18 gennaio
è un punto dìincontro fra -antiquariato tecnologico e
applicazioni "futuribili", spesso c'è la possibilità di trovare ottimi affari,
specie fra gli articoli usati o fuori commercio; oggetti invenduti e ricambi
dimenticati che restituiscono a nuova vita l'elettronica di qualche tempo fa
accanto ad articoli nuovi proposti a prezzi concorrenziali rispetto a quelli
dei normali canali distributivi.
La rassegna è organizzata da Blu Nautilus con il patrocinio
della Provincia e del Comune di Modena e la collaborazione di A.I.R.E.
(Associazione Italiana Radio d'Epoca) e delle sezioni di Modena e Carpi
dell'A.R.I. (Associazione Radioamatori Italiani). In concomitanza si svolge
Colleziosa, fiera dedicata al collezionismo di vecchie radio, macchine
fotografiche, dischi d'epoca e cd rari, fumetti, album e figurine,
modellismo, giocattoli, soldatini, sorpresine, custom dolls, barbie ed altro
ancora usato e da collezione. Completa la rassegna l'appuntamento per tutti i
fotoamatori con Photo Cine Video, un settore interamente dedicato alla
compravendita di attrezzature e materiale fotografico tradizionale, digitale,
usato, d'occasione e da collezione a cui si affiancano due sale pose con
modelle, in pratica due set con luci e sfondi professionali dove mettere alla
prova la propria abilità di ritrattista. I visitatori di Expo Elettronica e
Colleziosa troveranno un' esposizione ancora più ricca di spazi ed
espositori. Quest' anno infatti saranno utilizzati i padiglioni A e C della
fiera di Modena, in totale 11.000 mq di superficie, occupati da oltre
trecento espositori provenienti da tutt' Italia, anche se non mancheranno
alcune significative presenze dall’estero.
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14 -
Nel futuro c'è il
computer che apprende
Intel ha dichiarato in questi giorni di aver rilasciato sotto licenza open
source il codice di una suite di software, chiamata Probabilistic Network
Library (PNL), fondata sui principi matematici bayesiani, gli stessi
utilizzati nei metodi di apprendimento di concetti basati sul calcolo delle
probabilità.
Intel sostiene che le sue tecnologie possono aiutare i computer a prevedere
certi eventi e comportamenti calcolando quanto spesso questi si sono
verificati nel passato.
Scenari fantascentifici? Niente affatto. Puro e semplice progresso. Il futuro
con macchine senzienti, in grado di apprendere e modificare autonomamente i
propri comportamenti, sembra quindi avvicinarsi... sperando che
non sia quello descritto nei film di Terminator.
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15 -
Come fanno i marinai
di Franco Malenza
Zelo implacabile su formalità
inutili, ma totale indifferenza su :
L'allegra "sicurezza" del GMDSS
E pensare che Marconi inventò la Radio per la
salvaguardia della vita in mare!
La ricezione automatica dei messaggi di emergenza e
sicurezza, che nel sistema tradizionale venivano vagliati direttamente dal
radiotelegrafista, è oggi affidata all' "attento ascolto" di chi si
affretta a premere un pulsante per silenziare il segnale di allarme !!
7 gennaio 2003, ore 1745 GMT. Sono intento ad aggiornare
la contabilità in un particolare ufficio quello che fu il locale di una
efficentissima stazione radio sulla nave Jolly Indaco, ora totalmente
disattivata in applicazione ad una concessione di dubbia interpretazione che
permetterebbe alle navi di impiegare soltanto il moderno sistema GMDSS.
Malgrado i rumori dell'aria forzata, delle vibrazioni, della musica
proveniente da un registratore piazzato sul ponte di comando con il quale il
giovane allievo mitiga la noia della guardia sul ponte, sento nitidamente il
segnale di allarme che annuncia la ricezione di un avviso sull' apparecchio
automatico sintonizzato sulla frequenza 2187,5 Khz, ideato per offrire una
sorveglianza sulla frequenza di soccorso analoga a quella offerta un tempo
sulla 500 Khz in telegrafia!
Percorro i pochi metri di carogetto che separano il locale della
dismessa stazione radio dal ponte di comando ed osservo a distanza la
piccola consolle installata a margine del tavolo di carteggio che
costituisce ormai il moderno apparato di radiocomunicazione approvato dai
signori della IMO e dalle altre organizzazioni preposte alla sicurezza
marittima. Osservo anche la testa pelata del primo Ufficiale di coperta
avvicinarsi all'apparato con passo annoiato e premere il pulsante di
silenziamento, senza curarsi né di ascoltare il messaggio annunciato, né
di verificarne la provenienza, né di controllare se esso sia di urgenza,
di sicurezza, di soccorso o di routine! La cosa non lo interessa e anche
se lo interessasse non avrebbe il tempo di seguirla perché di questi avvisi
ne pervengono almeno una cinquantina al giorno e ciascuno d'essi
comporterebbe un impegno di almeno dieci minuti da sottrarre alle altre
numerose incombenze sul carico e sulle scartoffie relative alla sicurezza
,che solitamente vengono compilate durante la guardia ! L'obbligo
dell'ascolto è stato "regalato " appunto all'ufficiale di coperta,
costretto a diventare una specie di operatore radio a seguito di un
"corso" di cinque giorni con il quale si è finto di trasformarlo in un
esperto di telecomunicazione!
Mi avvicino all'apparato e vi opero per scoprire i dettagli
dell'avviso disinvoltamente silenziato dal primo ufficiale : si tratta di un
annuncio di avvistamento di una boa alla deriva trasmesso da una stazione
Spagnola, abbastanza comprensibile in lingua spagnola ma quasi indecifrabile
quando viene ripetuto in Inglese anche per il sopraggiungere di altre
modulazioni sulla frequenza, che sarebbero state insignificanti in
telegrafia, mentre in telefonia risultano totalmente paralizzanti !
Esploro gli altri avvisi giunti nelle precedenti ore e memorizzati
nell'apparato : alcuni provengono dalla Francia e potevano in qualche modo
interessare la nostra area di navigazione, altri provenivano dalla Svezia,
dalla Danimarca, dalla Bulgaria, perfino ne noto uno proveniente da una
stazione della lontanissima Alaska!
L'ascolto e la valutazione dei vari messaggi è stata sottratta al
professionista e delegata ad una persona gravata da altri incarichi,
fingendo di ignorare che le due mansioni non sono compatibili e che
l'efficienza offerta dal sistema telegrafico e da un ascolto diretto
non può sostituirsi con nessun automatismo!
Siamo partiti all'alba di questo livido 7 gennaio da Genova, diretti in
Libia verso il nuovo porto di Khoms, con il quale si è sostituito Tripoli,
dove almeno trovavo il tempo per recarmi a salutare Nuri, il vecchio predone
desertico convertitosi all' Islam che mi aggiorna sugli avvenimenti
del Souk e mi offre il thè alla menta sulla porta del suo abituro;
mi rituffo nelle mie scartoffie di compilazione documenti di arrivo : a
Khoms mi attende una dogana dallo zelo prussiano che controllerà ogni
bottiglia ed ogni etto di zucchero ! Da nessuna parte, in nessun
contratto è scritto che l'ufficiale Marconista sia tenuto a queste
nuove mansioni di segretario contabile; ipocritamente le disposizioni IMO
e Solas lo prevedono dedicato all'uso delle apparecchiature radio e
all'applicazione delle non semplici procedure relative alle comunicazioni,
ma prevedono pure che la sua presenza sia facoltativa !!
Un vecchio detto recitava :" i cani abbaiano e la carovana passa!
La nave oggi passa insensibile ai segnali radio che si propagano
sui mari : riceve, ma non sempre vaglia o considera nel giusto rilievo,
messaggi che arrivano da distanze infinite , ma viaggia alla cieca
nell'area di mare prossima ! Un satellite le fornisce la posizione esatta,
ma non è più in grado di orientarsi su di un segnale radio emesso da
un natante in pericolo, perché le è stato "concesso" di rimuovere il
vecchio radiogoniometro, per evitare che il suo impiego comportasse l'opera
di un professionista! Questi i "doni" di quelle stesse lobbies che si
sono inventate una miriade di corsi di aggiornamento, costosi quanto
inutili, per accertare la capacità di marittimi ad esercitare la loro
antica professione, un tempo attestata solo dall'effettiva navigazione,
che hanno imposte scadenze di validità ed inspiegabili "endorsement"
per documenti già convalidati, nonché attestazioni su precauzioni e
misure assolutamente false, inquanto impraticabili per tempi e metodi, ma
puntigliosamente registrate con crocette e firme sui formati cartacei
ideati da gente che di navi e navigazione sembrano saperne quanto una
merciaia di teologia o quanto un minatore di scienze statistiche !!
Sento il suono di un nuovo allarme, ma non mi reco ad ascoltare il
conseguente messaggio e lascio che il primo ufficiale pigi il pulsante di
silenziamento: io devo affrettarmi a scrivere un cartello che avvisi
l'equipaggio della distribuzione di sigarette che mi appresto ad effettuare,
in italiano ed Inglese perché a bordo abbiamo sei Ukraini che lavorano in
macchina, con il pretesto che "non vi sono abbastanza Italiani! e che "il
personale Italiano costa troppo!! Mi permetto di illustrare l'avviso con
l'immagine d'una fanciulla non troppo vestita : modesto tentativo timidamente
volto a rallegrare un equipaggio abruttito !
Venezia, 22 Gennaio 2003.
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16 -
Con i-Mode Internet
arriva sul telefonino
Wind lancia sul mercato i-mode, l'innovativo servizio nato nel 1999 da un'idea
della giapponese Ntt DoCoMo allo scopo di trasferire sui cellulari servizi e
contenuti Internet.
L'offerta i-mode di Wind - si legge in una nota della società - permette la
consultazione di una vasta offerta di contenuti, composta inizialmente da
oltre 200 siti sviluppati dai protagonisti dell'informazione,
dell'intrattenimento e dei servizi.
Tra le altre novità la possibilità per i clienti Libero di poter gestire la
posta direttamente dal proprio telefonino.Si potranno, infatti, inviare e
ricevere e-mail con allegati di foto, immagini e suoni dal proprio terminale
verso qualsiasi indirizzo e-mail grazie al più evoluto servizio di posta
elettronica disponibile oggi sui telefoni mobili. Inoltre, attraverso la
connessione sempre attiva, la notifica e la lettura della mail è immediata.
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17 -
Da: "Pino Ottonello" <pinoottonello@tin.it>
ELETTROSMOG:
Cari amici del "radiogiornale"
Ho letto la lettera di IZ4 DJC e ne sono rimasto profondamente scosso.
Sapevo della crassa ignoranza che prolifica sulle teste dei più italiani,
nonchè la spocchia che gli stessi ostentano e che è direttamente proporzionale
alla stessa ignoranza.
Forza caro IZ4 DJC, hai ragione, non mollare. Ti stanno facendo una violenza
gratuita, colla benevola, tacita complicità ci chi queste violenze dovrebbe
impedire. Ti fanno dei sabotaggi, e tu dovresti colpire colla stessa violenza,
colla stessa carta.
Fatti togliere l'antenna e poi.... hai mai sentito parlare del rocchetto di un
certo Woodrof? Non mi ricordo bene come si chiamasse, ma mi pare un nome del
genere. Sapevo che di questo se ne parlava negli anni '70, si diceva che se
questo piccolo strumento fosse stato applicato su di una presa elettrica
opportunamente sezionata poteva dare disturbi tutt'intorno.... alle ricezioni
audio e video. Potresti, che so, fare una piccola applicazione, ed al primo
ipocrita vicino incollerito potresti obiettare che sì, sei stato tu, stai
operando in frequenza e purtroppo le tue "antenne" interne, non potendo
trovare giusto "sfogo" sul tetto, è ovvio che dìano disturbo al vicinato....
vedrai le reazione.
Questa è ovviamente una risposta semiseria a quanto tu scrivi.
Il radioamatore è ben poco amato dal resto della popolazione. Questo è noto. E
l'inquinamento da elettrosmog è la più colossale balla mai raccontata ed
inventata dai politici (non si creda male, sovvenziono ed aderisco a campagne
naturalistiche del WWF e legambiente ecc ecc., ma quando il troppo stroppia
insorgo) che si sono inventati questa cosa solo per ottenere qualche posto in
più al parlamento (18.000 euro al mese spese escluse + benefit tutti compresi
e la pensione di 20.000 euro al mese se "tengono" una legislatura, n.d.s.) e
farsi scudo di un'armata di beoti ignoranti qual'è la maggioranza dell'italica
gente per portare avanti le loro sozze oscure mire.
A ragion di ciò che dico, prendi ad esempio che cosa hanno fatto della
stazione della Radio Vaticana.
C'è che asserisce che passando lì sotto, si sente venir meno, a chi si spegne
l'autoradio, a chi addirittura la macchina e via dicendo. Son riusciti a
mandare sulla strada a protestare un'intero quartiere, o meglio dire un paese.
Chi scrive ha trascorso 35 anni avvolto, praticamente, da sbarre che erogavano
6 KV a migliaia di ampères.
Pensi che a 2 - 3 metri di distanza non ci sia abbastanza "campo magnetico"
per stendere una persona dopo pochi mesi anzichè farla campare 35 anni per
anche 12 ore al dì od alla notte usando ovviamente i parametri che "loro"
adottano per le loro lagnanze nei riguardi di un'antenna?
Com'è che invece son ancora qui, vivo, a scriverti?
Caro IZ4 DJC, quelli che ti angustiano sono gli stessi che sicuramente hanno
addosso i telefonini dell'ultim'ora, magari quelli a 1,8 Mega.
Questi squallidi parvenu che cianciano tanto per un'innoqua antenna, tacciono
colpevolmente sul rischio di portarsi delle microonde (quelle sì che sono
sospette di essere nocive) vicino la cornea.
Quindi fatti coraggio. Quando avremo un'associazione veramente vicina ai
problemi degli amanti del radiantismo potremo iniziare una seria battaglia.
Dovremo aspettare ancora del tempo. Speriamo per poco.
73 de IK0 OHP.
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18 -
Semplice: siamo Radioamatori!
QRP & SOTA NEWS
Cari Amici,
- 3° Forum SOTA via E QSO si é tenuto Domenica 14 DIC ore
21.30 ITA
- I1BAY di nuovo al vertice della classifica " Watt x Miglio "
con tattica QRP impeccabile e tanto CW.
- Le temperature siberiane non fermano le attivazioni UHF del
GAR Bergamasco, nuovi report ON LINE.
- Si prepara il Primo Convegno SOTA / QRP per la Fiera di
Montichiari Marzo 2004
Nella foto: IK2UEK del GAR da Cima Pora LO-010
Partecipate al forum e dite la Vostra, è facile bastano cuffia
microfono sul PC ed il semplice programma di
www.eqso.net
Appuntamento sul server Inglese stanza 200 Domenica ore 21.30 ITA, avremo
notizie da festeggiare e discutere insieme in conferenza, parleremo di sano
radiantismo e tecnica QRP e di nuove avventure che ci attendono. Se sarà
possibile tecnicamente avremo aperto anche il link radio locale su RU3 a
430.075, grazie a Germano IW2DCK.
Nell'occasione Buone Feste a tutti !
73' de ik2nbu Arnaldo
SOTA Classifica
Provvisoria Italia |
QRB : Watt = Punteggio Attivazione
Italia
Diploma Watt x Miglio = Totale somma
delle Attivazioni
Tattico QRP = Punti Totali : Numero
Attivazioni
SOTA = La somma dei punti Cima SOTA |
Diploma |
Call |
Attivazioni |
Punteggio |
Tattico |
Call |
Punteggio |
Attivazioni |
Sota |
Call |
Punti |
|
1 |
I1BAY |
25 |
839.355 |
1 |
IZ2DQA |
109.552 |
3 |
1 |
I1BAY |
120 |
2 |
IZ2DQA |
3 |
328.657 |
2 |
I1BAY |
33.574 |
25 |
2 |
I0SKK |
90 |
3 |
I0SKK |
13 |
180.368 |
3 |
IK0BDO |
18.829 |
2 |
3 |
IK2NBU |
46 |
4 |
IK0BDO |
2 |
37.657 |
4 |
I0SKK |
13.874 |
13 |
4 |
IW1BCO |
34 |
5 |
IK2NBU |
8 |
23.411 |
5 |
IW1BCO |
4.243 |
4 |
5 |
I0AHV |
26 |
6 |
IW1BCO |
4 |
16.972 |
6 |
IW0HK |
3.287 |
1 |
6 |
I3BUI |
22 |
7 |
IK2QDX |
3 |
6.446 |
7 |
IK2NBU |
2.926 |
8 |
7 |
I1ABT |
22 |
8 |
I5MSH |
2 |
3.528 |
8 |
I1MVU |
2.155 |
1 |
8 |
IZ6EGX |
20 |
9 |
IZ6EGX |
2 |
3.367 |
9 |
IK2QDX |
2.149 |
3 |
9 |
IK2QDX |
18 |
10 |
IW0HK |
1 |
3.287 |
10 |
I5MSH |
1.764 |
2 |
10 |
IZ2DQA |
18 |
11 |
I1MVU |
1 |
2.155 |
11 |
IZ6EGX |
1.684 |
2 |
11 |
I5SMH |
16 |
12 |
I0AHV |
5 |
2.025 |
12 |
IW2NKB |
1.582 |
1 |
12 |
I1MVU |
8 |
13 |
IW2NKB |
1 |
1.582 |
13 |
IZ2EAS |
1.247 |
1 |
13 |
IW0GTF |
8 |
14 |
I1ABT |
3 |
1.417 |
14 |
IW0GTF |
1.087 |
1 |
14 |
IW0HK |
8 |
15 |
IZ2EAS |
1 |
1.247 |
15 |
IZ2CPO |
536 |
1 |
15 |
IZ2EAS |
6 |
16 |
IW0GTF |
1 |
1.087 |
16 |
I1ABT |
472 |
3 |
16 |
IZ2CPO |
6 |
17 |
IZ2CPO |
1 |
536 |
17 |
I0AHV |
405 |
5 |
17 |
IK2UKK |
6 |
18 |
IK2UKK |
1 |
|
18 |
IK2UKK |
|
1 |
18 |
IW2NKB |
6 |
|
Cosa abbiamo fatto:
69 Cime SOTA Italiane Attivate
37 Report fotografici delle Spedizioni
110.892 Metri di quota saliti a piedi, mountain bike e sci
774.914 Km di QRB in collegamenti QRP SSB e CW con meno di 5 Watt
Come lo spiegate tutto questo? Semplice: siamo
Radioamatori !
73' de ik2nbu Arnaldo
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19 -
Manuale
italiano AGWPE v 2003.308
Vi informo che sul sito
www.qsl.net/ik2cbd ho caricato l'ultima versione del
Manuale Italiano AGWPE v2003.308 (file agw-cbd.zip contenente il file
agw-cbd.pdf datato 12/2003).
VISTA LA STABILITA' DEL PROGRAMMA AGWPE (non il PE-PRO, la
versione PROfessionale di AGWPE), NON PREVEDO ULTERIORI AGGIORNAMENTI A
QUESTA EDIZIONE DEL MANUALE ( a meno di rivoluzionari miglioramenti).
Il manuale AGWPE fornisce dettagliate informazioni su come
installare/configurare AGWPE, come fare i cavi, etc.
Dal momento che il programma PE-PRO sfrutta gli stessi concetti
di AGWPE, ritengo che l'e informazioni contenute nel manuale AGWPE possano
essere di valido aiuto anche per PE-PRO.
BUONE FESTE a TUTTI
Adriano Migliari IK2CBD
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
20 -
TRASMISSIONI INTERNAZIONALI IN LINGUA
ITALIANA
-
Ultimo aggiornamento 22 novembre 2003
ORA SOLARE 00:59:34 - ORA UTC 23:59:34
Scheda valida dal 26 ottobre 2003 fino al 28 marzo
del 2004
|
ORA SOLARE
|
EMITTENTI RADIO
|
FREQUENZE kHz / NOTE
|
ZONE SERVITE
|
00:00-00:30 |
SRI R. Svizzera Int. |
9885-11660 |
Sud America |
00:00-06:00 |
RAI Int. |
6060 Notturno
dall'Italia |
Bacino del
Mediterraneo |
00:00-06:00 |
RAI Int. |
657NA, 900MI,
1332RM |
Europa - Bacino del
Mediterraneo |
00:00-24:00 |
# RTSI R.
Svizzera It. Rete 1 |
558 |
- |
02:30-03:30 |
° RAI Int. |
6110 |
Sud America |
02:30-03:30 |
RAI Int. |
11765 |
America Centrale |
02:30-04:15 |
° RAI Int. |
9840-12030 |
Sud America |
02:30-04:15 |
°° RAI Int. |
9675-11800 |
Nord America |
05:35-05:45 |
RAI Int. |
6100 |
Africa Nord
Orientale |
05:35-05:45 |
RAI Int. |
5965-7230 |
Spagna e Africa Nord
Occidentale |
05:55-06:30 |
°°RAI Int. |
11985 |
Africa Orientale e
Vicino Oriente |
06:00-24:00 |
# R.
Capodistria |
1170 |
Slovenia, Istria e
Italia Nord-Occidentale |
06:00-24:00 |
R. Montecarlo |
702 Ripete
Prog. di RAI Radiodue |
- |
06:00-24:00 |
RAI Int. |
1332 Radiouno
- Roma S. Palomba |
Regione Lazio |
06:00-24:00 |
RAI Int.
|
846 Radiodue
- Roma S. Palomba |
Roma |
06:00-24:00 |
RAI Int. |
189 Radiouno
- Caltanissetta |
Rete Regionale della
Sicilia |
06:00-24:00 |
RAI Int.
|
1107 Radiodue
Roma M. Ciocci |
Roma |
06:30-06:45 |
NHK R. Giappone |
11915 via
Gabon. - dom. lettura posta |
- |
07:30-08:30 |
VOIRI Voce Islamica
dell'Iran |
15084-17605
mar. lettura posta |
Italia e Europa
Centro Occidentale |
07:30-14:00 |
°° RAI Int. |
9670-11800 |
Europa Orientale |
08:00-08:30 |
SRI R. Svizzera Int. |
9885-13790-17665 |
Africa e Medio
Oriente |
09:00-10:00 |
VOM Qui Malta |
9630 solo
dom. -"Rubrica DX". Lettura posta |
- |
10:00-10:30 |
SRI R. Svizzera Int. |
21770 |
Africa e Medio
Oriente |
11:00-12:00 |
RAI Int. |
11920 |
Australia - Oceania |
11:30-11:45 |
NHK R. Giappone |
21820 via
Gabon. - dom. lettura posta |
- |
13:00-14:00 |
VOIRI Voce Islamica
dell'Iran |
15084-15275
mar. lettura posta |
Italia e Europa
Centro Occidentale |
14:50-18:30 |
RAI Int. |
9670-21520-21535-21710
"dom. sport" |
Americhe-Europa-Africa |
15:00-15:25 |
° RAI Int. |
17780-21520
lun. sab. |
Nord America |
15:04-16:00 |
R. Tunisi Int. |
963 |
- |
16:00-16:25 |
RAI Int. |
9670-11800
dal lun. al sab. |
Bacino del
Mediterraneo |
16:00-16:25 |
°° RAI Int. |
11900 Dal
lun. al ven. |
Africa Nord
Orientale |
16:30-17:00 |
R. Pola |
1134 - (783
ascolto DX) |
- |
16:55-17:25 |
°° RAI Int. |
9670-11855
dal lun. al sab. |
Europa Occidentale |
17:30-18:00 |
SRI R. Svizzera Int. |
9755-11810-15555 |
Africa e Medio
Oriente |
18:00-18:30 |
RRI R. Romania Int. |
756-9745 dom.
lettura posta |
Italia |
18:00-18:30 |
VOM Qui Malta |
6185 dal lun.
al sab. |
- |
18:00-19:00 |
°°RAI Int. |
11875 |
Africa Orientale e
Vicino Oriente |
18:00-19:00 |
RAI Int. |
11875-15320-15250 |
Africa Centrale |
18:00-19:00 |
° RAI Int. |
9670-11725 |
Spagna - Africa Nord
Occidentale |
18:30-19:00 |
R. Budapest |
6025-7105
ven. e dom. "L'Angolo DX", posta |
Europa |
19:00-19:30 |
# HR
Hessischer Rundfunk |
594 "Italiani
nell'Assia" solo sabato |
Locale - Germania |
19:00-19:30 |
# HR R.
Colonia |
594 "L'Italia
in diretta" dal lun. al ven. |
Locale - Germania |
19:00-19:30 |
# NDR R.
Colonia |
972 "L'Italia
in diretta" dal lun. al ven. |
Locale - Germania |
19:00-20:00 |
R. Cairo |
9988 lun.
mer. gio. lettura posta |
Europa Centrale |
19:00-20:00 |
CRI R. Cina Int. |
9945-11875
mer. lettura posta |
- |
19:00-20:00 |
Voce della Russia |
9450-7390.7420
sab. dom. e lun. lettura posta |
- |
19:30-20:00 |
R. Jugoslavija |
6100 |
Europa |
19:30-20:00 |
SRI R. Svizzera Int. |
9820-11920-13660-17660 |
Africa e Medio
Oriente |
19:30-20:05 |
°°RAI Int. |
15250-17780 |
Nord America |
20:00-20:30 |
R. Tirana Int. |
7240 dal lun.
al sab. - mar. lettura posta |
- |
20:00-21:00 |
RAE R. Argentina |
9690-15345 dal lun.
al ven. - ven. "Attualità DX" |
Europa e Nord Africa |
20:30-21:00 |
VOIRI Voce Islamica
dell'Iran |
7295-9615 mar.
lettura posta |
Italia e Europa
Centro Occidentale |
21:30-22:00 |
RRI R. Romania Int. |
756-6120 dom.
lettura posta |
Italia |
21:30-22:30 |
CRI R. Cina Int. |
7265-9965
mer. lettura posta |
- |
22:30-23:00 |
R. Budapest |
6025-7215
ven. e dom. "L'Angolo DX", posta |
Europa |
23:40-01:55 |
°° RAI Int. |
9840-12030 |
Sud America |
23:40-01:55 |
°° RAI Int. |
9675-11800 |
Nord America |
NOTE
In grassetto gli ascolti verificati |
Bande colorate = ULTIME NOVITA' |
#Ascoltabile a Roma dai primi di ottobre (ascolto DX) |
°Programma quotidiano "UN'ORA CON VOI" |
°°Programma "TACCUINO ITALIANO" dal lun. al ven. |
Alla fine dei mesi di marzo e di ottobre di ogni
anno le emittenti cambiano orari e frequenze |
ITALRADIO Notizie
e aggiornamenti riguardanti le emittenti e programmi
|
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21 -
Impariamo ad ascoltare gli altri!
CONSIDERAZIONI SUL METODO
Franz Falanga I3FFE IQRP #4
Innanzi tutto auguri di pace, di buona salute, di ottime
festività e di buon inizio di anno nuovo a tutti!
Leggo sempre con molto interesse quello che i vari OM scrivono intorno
all'argomento radiantismo, e mi è venuta voglia di fare qualche considerazione
su quanto leggiamo sia in InterNet che sulle varie riviste specializzate.
Da quando leggo queste lettere, questi articoli, questi messaggi (specialmente
negli ultimi anni) ho sempre notato che, durante la lettura, mi si paravano
davanti dei concetti che mi intrigavano, che magari mi disorientavano, ma che
poi, molto rapidamente, scomparivano nei meandri della mente. Insomma leggevo,
mi pareva di capire qualche cosa di non scritto, ma non riuscivo a mettere a
fuoco il problema.
Intendiamoci amici, non è facile comprendere l'immaginario
collettivo della comunità radioamatoriale, nel senso che, da un certo punto di
vista, chi si dedica al nostro hobby ha della caratteristiche che lo pongono
nel novero dei solitari. Per cui non c'è nulla di più complesso che cercare di
comprendere i meccanismi mentali di chi preferisce vivere discretamente con i
propri pensieri. Sono quindi convinto che, in fondo in fondo, l'OM sia un
solitario che trova piacere quando è nel suo shack, quando ascolta con
attenzione segnali quasi impercettibili, quando traffica con il saldatore
costruendo accrocchi che spesso sono geniali.
Quindi solitari con la passione e la curiosità per i fenomeni che insistono
sulla elettronica, sulla elettricità, sul digitale, sulla micromeccanica
applicata, su particolari carpenterie (antenne e loro supporti) e su quant'altro
attiene l'argomento. E sono convinto che la gamma di interessi l'ho soltanto
iniziata ad accennare.
Il nostro amico insomma è una poliedrica persona con molte
curiosità.Ma torniamo al mio problema. Che cosa intravedevo e intravedo nelle
lettere che i radioamatori scrivevano e scrivono in giro ai propri simili, e
che fin'ora non mi era molto chiara?
Oggi pomeriggio, in una fredda giornata decembrina, al caldo della stufa del
mio shack, ho intravisto una certa spiegazione che mi affretto a raccontarvi.
Mi sono accorto che un fattore, secondo me molto importante, accomuna tutto
questo mettere per iscritto le proprie opinioni. Voglio dire che tutte queste
opinioni, secondo me, hanno un comune denominatore.
Ognuno, di questi amici che scrivono, quando scrive, evidenzia la convinzione
che il proprio ragionamento è perfetto, che il proprio giudizio è la verità
rivelata, è il dogma. Tutti sono convinti che il resto dell'universo ruoti
attorno a loro, concezione tolemaica della vita. Nessuno mostra dubbi, nessuno
premette che quello che sta dicendo è solo un'opinione, nessuno, e questo è il
momento più alto, poi mostra di saper o voler ascoltare. Tempo fa leggevo
molto divertito che un OM personalmente quando incontrava sul suo percorso
un'equazione di secondo grado cominciava ad innervosirsi, per cui diceva che
l'algebra "doveva" essere cancellata dalla faccia della terra. Perché lui
cadeva in stress. Un suo problema personalissimo (peraltro legittimo)
diventava, per estensione, un problema comune a tutto il resto dell'umanità.
Di esempi del genere ne colgo moltissimi nel nostro chatteggio (scusatemi
questo brutto neologismo, ma ci siamo capiti) e il fatto mi preoccupa
grandemente.
Perchè mi preoccupa? Avrete facilmente comprese tutte le varie ragione del mio
essere preoccupato, ma permettetemi di elencarne soltanto una: l'incapacità
nostra (mi ci metto anche io) di saper ascoltare le ragioni degli altri.
A questa mia analisi vorrei inoltre aggiungere un altro fantasma che si aggira
nella nostra comunità radioamatoriale. Questo fantasma è il "moralismo".
Analizzare con la lente del moralismo la vita che è intorno a noi, la cronaca,
la storia (sia quella con l'esse minuscola che quella con l'esse maiuscola) è
operazione micidiale e pericolosissima. Se si analizza con la lente del
moralismo la storia mondiale degli ultimi duecento anni (tanto per
circoscrivere il campo) ci accorgiamo che TUTTI sono stati CATTIVI e che
quindi tutto si blocca. Tutto si blocca perché la realtà diventa tutta uguale,
tutta omogenea, tutta egualmente colorata, tutta gualiva (direbbero i veneti)
cioè uniforme. Uniforme vuol dire che tutte le cose, i pensieri, le categorie,
gli oggetti, sono tutti uguali, hanno tutti la stessa forma. Pensate che
fregatura spaventosa sarebbe se tutti i funghi avessero la stessa forma, lo
stesso colore, nascessero negli stessi giorni, e se quindi fossero tutti
egualmente uguali! Non riconosceremmo più i funghi mangerecci (attenzione non
ho detto buoni) da quelli velenosi (attenzione non ho detto cattivi).
Che dire ragazzi? Che non sarebbe male se imparassimo ad ascoltare di più le
ragioni degli altri, e se premettessimo ai nostri ragionamenti la
semplicissima formuletta che così recita "se i parametri che ho individuato
per impostare il problema sono esatti, "forse" la soluzione del problema
potrebbe avvicinarsi con discreta approssimazione ad una corretta soluzione".
Ho detto la mia e se sono uscito fuori dal filo a piombo me ne scuso.
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22 -