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Numero 224 - Anno VIII – 12 novembre 2009

 

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Polo Nord, è caos clima

"Cambiamenti sconvolgenti"

Cambiano i venti, si riduce la neve, spariscono renne, fauna marina a rischio. Dati allarmanti dallo studio 2009 sullo stato dell'ambiente artico: "Trasformazioni più veloci del previsto". Milioni di persone minacciate da tifoni e uragani sempre più aggressivi, civiltà costiere destinate ad affondare negli oceani. Alle Maldive si stanno già attrezzando: nei giorni scorsi il governo è stato convocato sott’acqua, per lanciare un appello al resto del mondo contro il surriscaldamento del pianeta. Se solo il livello del Mediterraneo dovesse alzarsi di qualche centimetro, i delta del Po e del Nilo scomparirebbero, le Baleari finirebbero sommerse e Venezia si ritroverebbe inondata.

 

Dall' 11  al 13  dicembre 2009 torna Telethon, la maratona televisiva dedicata alla ricerca scientifica sulla distrofia muscolare e le altre malattie genetiche

 

 

Sommario:

1.      Pietro Marino IT9ZGY si è dimesso;

2.      Tace il CDN sul commissariamento del CR Campania;

3.      Tre buone ragioni per liquidare Ediradio;

4.      ARI, inaugurazione nuova sede Napoli;

5.      Banda Larga STOP;

6.      Arriva la luce superfluida;

7.      Costruito in Italia il primo motore a batteri;

8.      Ci sono meno virus?;

9.      L’ARI di Bolzano con gli Scout;

10. ONU, cellulari contro gli sprechi;

11. Ecco la bici superpulita a idrogeno;

12. Le conferme di I3MKH;

13. Il Diploma Guglielmo Marconi Nobel;

14. Mostre mercato;

15. L’invisibile in mostra;

16. La misura del tempo;

17. Global simulated emergency test;

18. Certificato cq ww contest ssb;

19. Diploma laghi italiani;

20. Pullman Fiera di Pescara domenica 29 novembre e serata R8special radio, musica & cucina;

21. Mercatino radioamatoriale;

22. Informazioni.

 

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1.

Da Pietro Marino - IT9ZGY [it9zgy@libero.it]

 

Caro Paolo, ti allego una lettera aperta  in formato .DOC  che ho inviato al Consiglio dell'ARI e a tutti i radioamatori di buona volontà. C'era un solo modo per farmi fuori :

cambiare il Regolamento dl Ruolo dì Onore. Per mia dignità personale, prima che approvassero la nuova stesura, ho preferito rimettere il mio incarico.

 

Cordiali 73, Piero Marino - IT9ZGY

 

P.S: Ho avuto la gratificazione di aver ricevuto oltre un centinaio di lettere di solidarietà da parte di colleghi radioamatori sparsi nella nostra penisola.

 

N.D.R. Certi di rappresentare i sentimenti della stragrande maggioranza degli OM italiani esprimiamo all’amico Pietro Marino, che tanto ha fatto e tanto si è prodigato per  i Radioamatori e per l’ARI, con unanime consenso, tutta la solidarietà del Radiogiornale e i ringraziamenti per la sua preziosa opera svolta che ci auguriamo possa continuare.

 

 

Il malessere esistente nell’Associazione continua

Pietro Marino IT9ZGY si è dimesso

dall’incarico di Fiduciario del Ruolo d’Onore dell’ARI

 

 

Pietro Marino – IT9ZGY

Viale  Principe Umberto 10/a

90149 Palermo

 

 

Lettera Aperta ai Sigg.

Componenti il Consiglio Direttivo dell’ARI

LORO  SEDI

 

e.P.C.  Ai radioamatori di buona volontà

 

Palermo 13 ottobre 2009

 

Desidero informarvi di aver preso la decisione di rinunciare all’incarico di Fiduciario del Ruolo d’Onore dell’ARI, compito che ho ricoperto con orgoglio per oltre tredici anni, cioè sin dalla fine del 1996 quando venne a mancare Sergio Pesce, uno dei più  rappresentativi radioamatori che la nostra Associazione abbia mai avuto nelle proprie fila. Ciò che mi dispiace è che parte del Consiglio non abbia letto, con la dovuta attenzione, la “Storia del Ruolo d’Onore dell’ARI”, da me illustrata con dovizia di particolari ed inviata tempo fa. La mia lettera di chiarimento l’avevo indirizzata al Presidente attualmente in carica  dal quale non ho mai avuto risposta come richiede il più elementare Bon Ton. Mi dispiace che il Presidente abbia accampato scuse e non sia intervenuto al Convegno di Aci Castello. Certamente ha perduto una buona occasione di fare tesoro della mia esperienza direttiva ad ogni livello, acquisita in 58 anni di permanenza in seno all’ARI.  L’attuale Consiglio è formato da alcuni OM (non tutti) con poca esperienza associativa che non ha affatto capito lo spirito per cui è stato istituito il Ruolo d’Onore dell’ARI. In particolare, parte del Consiglio non ha compreso l’importanza della nomina del Fiduciario,scelto per la lunga militanza in seno all’Associazione, che assegna ai vecchi Soci una specie di patente  di anzianità con la iscrizione al prestigioso Diploma con una lettera di Benvenuto e con appropriate parole di encomio. Desidero ancora una volta evidenziare ai Consiglieri che hanno dato un fugace guardo alla mia precedente lettera che accludo, di rileggerla attentamente ed essi  potranno notare che nella veste di fiduciario non ho mai preso iniziative personali e le rarissime eccezioni nell’assegnazione del diploma, sono state sempre concordate con i Presidenti dell’ARI pro tempore, come del resto hanno sempre fatto i Fiduciari che mi hanno preceduto. Ora si vuole, con un nuovo regolamento, che sarà presentato da chi al momento influenza negativamente la conduzione associativa, svilire e declassare questo diploma che non prevede più la funzione del Fiduciario e farlo inviare al Socio come normale “routine” dalla Segreteria Generale. Mi dispiace che i nuovi Consiglieri si siano fatti convincere da qualcuno che serba uno squallido rancore nei miei riguardi. Il primo pensiero di questo “qualcuno”, all’atto del suo insediamento alla direzione della nostra rivista, è stato, dimostrando una piccineria che sfocia nel ridicolo, quello di cancellare il mio nome dall’organigramma sociale che appare in ogni numero di RR, nel quale ho sempre figurato  nella veste di Fiduciario del Ruolo D’Onore.  E’ agli occhi di quasi tutti i Soci che  il potere che ha preteso e che è stato  concesso a questo “qualcuno”  fa passare in secondo ordine la figura dello stesso Presidente e dei Consiglieri new-entry.  Mi dispiace che il Presidente sia stato  l’unico a non accorgersene. Nella mia lettera, abbastanza esplicativa e con termini abbastanza moderati e conciliativi, avevo grossomodo concluso in questa maniera:

“Nei miei 58 anni di esperienza associativa, ho sempre espletato il mio incarico con la stessa onestà dei precedenti Fiduciari del Ruolo d’Onore. In particolare mi riferisco al compianto Sergio Pesce che mi è stato da guida e da maestro, al di là di pregressi rancori che non fanno certo onore al radioamatore che li nutre. La mia canizie e la mia modesta competenza, maturata altresì nella mia lunga permanenza in seno al Consiglio, mi suggerisce di raccomandare a tutto il C. D. di essere un Consiglio Direttivo fautore  di rinnovamento  e di riconciliazione nazionale.                                     

Se tutti insieme otterremo questo risultato, potremo considerarci con orgoglio     VERI RADIOAMATORI.”

Quasi l’intero Consiglio non ha recepito la mia invocazione e le mie parole sono state “VOX CLAMANS IN DESERTO” ed ha prevalso la prevaricazione, l’odio ed il disprezzo per coloro che invece “illo tempore” avevano, con grande competenza, stilato il Regolamento che aveva previsto il ruolo importante e necessario del Fiduciario. Sperare in un ripensamento del Consiglio Direttivo, è un utopia, ma sarebbe per me una soddisfazione se il Consiglio facesse un passo indietro e decidesse di affidare l’incarico ad altro radioamatore che abbia i requisiti necessari per assolvere il compito di Fiduciario. Colgo l’occasione, attraverso queste righe, di ringraziare le signore Caterina e Luana, ottime impiegate della nostra Associazione, con le quali ho sempre  instaurato un rapporto di reciproca collaborazione. Dopo questo naturale sfogo, dettato dall’impotenza di potere fermare un macroscopico errore di valutazione, desidero che sappiate che non nutro alcun rancore verso di voi ma solo delusione. Mi auguro che la MIA ARI (mi sembra di avere il diritto  di chiamarla tale) possa ritornare GRANDE, come ai vecchi tempi, senza odio, invidie e squallide ritorsioni che continuano improduttivamente a dividerLa e a dividerci e che non fanno certo onore a chi continua gratuitamente a provocarle e gestirle.

 

Cordiali 73, Pietro Marino IT9ZGY - Ruolo d’Onore nr. 154 – Matricola 52-3527

 

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2.

A.R.I.

Tace il CDN sul commissariamento del C.R. Campania

 

Mario De Marco i8tx

Via A. Vianelli, 2

80127 Napoli

 

Napoli 9 Novembre 2009

                                                                                                     Egr. Consiglio Direttivo Nazionale

                                                                                                     Egr. Collegio Sindacale Nazionale

                                                                                                     Egr. Comitati Regionali

                                                                                                     Egr. Sezioni della Campania

                                                                                                     Egr. Soci della Sezione di Napoli

 

Il C.D. Nazionale a tutt’oggi non ha dato alcuna spiegazione sul commissariamento del C.R. Campania, per me assolutamente immotivato.

Il commissariamento, non previsto dallo statuto e quindi non regolamentato, ha creato una figura nuova e anomala nel nostro ordinamento perché non si conoscono i limiti del suo potere.

Chiedo al C.D.N. se ha il potere di violare lo statuto, il regolamento regionale, il regolamento di sezione?

Chiedo questo perché il commissario della Regione Campania al semplice esposto di due soci della Sezione di Napoli, senza portare a conoscenza del Direttivo di Sezione il contenuto dell’esposto e quindi non dando la possibilità di un contraddittorio ha sciolto il Direttivo dichiarandolo decaduto in palese violazione del regolamento Regionale e della Sezione di Napoli.

In aggiunta, il Commissario per completare l’opera, ha violato anche la delicatissima procedura elettorale, procedura di assoluta trasparenza adottata dal Presidente del Collegio Sindacale i8LEL che l’ha studiata per risolvere il problema di votazioni non sempre regolari avvenute nel passato.

Pertanto reputo improponibile la procedura e la tempistica  indicata dal commissario perché in palese contrasto con il regolamento e la assoluta trasparenza dell’iter elettorale.

Pongo all’attenzione di tutti, questi fatti nell’intento che tali accadimenti vengano immediatamente estirpati dalla nostra associazione perché se passa la logica che il più grande commissaria il più piccolo e può violare tutti i regolamenti avremo tempi molto bui per la nostra associazione.

 

Cordiali 73    i8tx

 

NDR. Sui commissariamenti lo Statuto dell’ARI recita:  Probiviri Art. 44. Al fine di dirimere eventuali gravi divergenze fra Soci o fra Sezioni, su richiesta di un Socio o di una Sezione interessata può essere nominato dal Consiglio Direttivo o dal Comitato Regionale competente un Collegio di Probiviri composto da tre membri, scelti tra i Soci che abbiano compiuto il quarantesimo anno di età e che siano iscritti all'A.R.I. da almeno dieci anni. Il più anziano dei tre membri è il Presidente di diritto. Analogo articolo, il n° 37 nel Regolamento della Sezione di Napoli e ancora l’art. 10 del Regolamento del Comitato Regionale Campania che sostiene identiche cose.

Inspiegabilmente non ci si è avvalsi della possibilità di nominare i Probiviri per istruire la pratica e tentare un chiarimento e invece con atto autoritario di imperio si è nominato un Commissario nella persona del Vice Presidente nazionale Alfredo Migliaccio I8IEM, che senza por tempo in mezzo ha avocato a se tutte le attività indicendo nuove votazioni senza dare spiegazioni ai soci.

Questa è l’ulteriore riprova del malessere esistente nell’ARI, malessere che si sta aggravando ulteriormente a causa di questi metodi!

 

 

Ma non finisce qui…

NotiziARI in breve

 

Protezione Civile, 500.000 Euro all’ARI che accentra tutto, ma…

Intanto vengono persi 60.000 Euro del 5X1000, chi li rimborserà?

 

L’ARI si sta trasformando, da Associazione Radioamatori Italiani, già Associazione Radiotecnica Italiana, in una onlus di volontariato della Protezione Civile, come ce ne sono tante.

Infatti al punto 8 dell’ordine del giorno della assemblea nazionale, che si terrà a Pescara il prossimo 27 Novembre, è stata inserita la discussione sulla opportunità che, stando a quanto afferma l’ARI, “ci e’ stata offerta dal Dipartimento di Protezione Civile: la disponibilità a finanziare la nostra Associazione per progetti legati al tema delle Radiocomunicazioni d’Emergenza fino ad un massimo di 500.000 Euro elevabili al doppio (Cinquecentomila), con la sola condizione che il 10% dell’importo sia erogato dalla Associazione stessa”. 

 

“Ora quello che propongo, afferma il Coordinatore ARI-RE Alfredo Migliaccio I8IEM Vice Presidente Nazionale ARI e per cui vi chiedo l’autorizzazione, o meglio la delibera nella assemblea di Pescara, é di avere la disponibilità di 50.000 Euro per poter presentare il progetto ARI RE al Dipartimento”.

 

“A mio giudizio questi fondi possono provenire dal fondo del 5x1000 dedicato proprio a progetti di questo genere ma nulla vieta che possano essere presi da altre parti, se vi é disponibilità”.

 

Questa delibera, data l’entità delle somme in gioco, tende a trasformare l’Associazione, che sarà proiettata quasi esclusivamente sul volontariato, e in termini di democrazia associativa toglierà ai Comitati Regionali ARI l’autonomia relativamente ai finanziamenti della Protezione Civile, accentrando il tutto a livello nazionale in Via Scarlatti a Milano.

 

Ma il bello viene in quanto il Coordinatore ARI-RE Alfredo Migliaccio I8IEM evidentemente non conosce la situazione del 5X1000, infatti sul sito di una nota Sezione ARI si poteva leggere: 5x1000 2007 adieu!  Sulla rete si legge che la documentazione per accedere al beneficio, che doveva pervenire entro il 2 febbraio 2009, non è stato prodotto.

Come mai? Abbiamo perso circa 60.000 (dicasi sessantamila €uro).

Chi sono i responsabili?

73s

La notizia è stata comunque confermata  da una nota imbarazzata del Collegio dei Sindaci che cerca di giustificare i gravi fatti con un errore, (poco credibile), nella presentazione della domanda alla Agenzia delle Entrate da parte della Segreteria Generale, anche perché bastava seguire le istruzioni sulla compilazione della domanda contenute nel modulo della richiamata Agenzia delle Entrate. Certo la cosa non depone a favore dell’efficienza e capacità del nuovo gruppo dirigente nazionale dell’ARI e la domanda che ormai tutti gli iscritti si pongono è: ORA I 60.000 EURO CHI LI RIMBORSA ALL’ASSOCIAZIONE?

 

Sarà interessante vedere come finirà la cosa!

 

 

L’ARI diserta la riunione al Ministero per la WRC 2012

 

Si è tenuta il 28 Settembre 2009, presso il Ministero dello Sviluppo Economico Comunicazioni, l’importante riunione del Gruppo per la preparazione della WRC-12 (Ginevra, 23 gennaio – 17 febbraio 2012), alla quale hanno partecipato tutti gli interessati  del settore delle comunicazioni, comprese alcune Associazioni Radioamatoriali, ma purtroppo con l’inspiegabile assenza dell’ARI.

Poiché si sta elaborando la posizione italiana alla Conferenza di Ginevra, crediamo sia importante includere anche la posizione dei Radioamatori italiani, ma l’ARI evidentemente non ha ritenuto di far sentire la propria voce. Ci auguriamo che alle prossime riunioni l’ARI sia presente con proposte atte al miglioramento delle condizioni operative degli OM italiani per renderli uguali agli altri Radioamatori europei.

 

A Cosenza ci sono 2 ARI

 

A seguito di problemi interni alla Sezione ARI di Cosenza si è costituita nella stessa città anche un’altra ARI che come specificazione della sigla reca, Altra Radio Indipendente. Quest’ultima è molto attiva con innumerevoli iniziative anche unitarie con il CISAR.

Anche questa di Cosenza è l’ennesima dimostrazione della situazione di malessere esistente nella maggiore Associazione radioamatoriale italiana.

 

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3.

Da: Sergio [iz3cnm1960@libero.it]

 

Tre buone ragioni per liquidare Ediradio.

 

Nei miei interventi sul RadioGiornale, che non ringrazierò mai abbastanza per l’ospitalità, ho sempre avuto come obiettivo la semplificazione delle “questioni burocratiche”, affinchè i soci ARI, anche i meno interessati, potessero comunque ricevere una giusta “dose” di informazione. Naturalmente non mi alzo la mattina con queste idee luminose! La verità è molto più semplice: sono i soci della mia Sezione ARI che mi stimolano con i loro quesiti! Gustavo Zagrebelsky, grande costituzionalista e autore del saggio “imparare la democrazia”, ha scritto: “Esiste una teoria secondo la quale l’apatia è carattere normale della democrazia nei periodi ordinari della vita pubblica, quando le cose sembrano andare da se. Essa è destinata, tuttavia, ad essere spazzata via da ventate di mobilitazione…”.

Il socio ARI, considerato ingiustamente “apatico” e rimproverato a torto di non partecipare alla “vita” associativa, è invece attento e curioso di sapere come vanno le cose.

E al socio ARI “apatico” non è sfuggito che, dopo l’Assemblea di Frascati del luglio scorso, qualcosa è successo.

Fino all’Assemblea di Frascati, infatti, nell’ambito della “pratica” di acquisto di un appartamento, si era tanto discusso della proposta di liquidare Ediradio S.r.L. .

Persino nel verbale della stessa assemblea si è scritto che la decisione finale sarebbe stata presa all’assemblea successiva.

Dopo Frascati, però, non si è più discusso dell’argomento e all’Assemblea di Pescara del prossimo 22 novembre, stando alla convocazione, si parlerà di “prospettive future di Ediradio…”.

Mi permetto, quindi, di contribuire alla discussione con tre mie considerazioni.

Per quale motivo liquidare Ediradio?

La prima ragione  è di carattere giuridico.

Ho già avuto modo di esporre l’anomalia giuridica derivante dal fatto che un’associazione come l’ARI, evidentemente senza scopo di lucro, possiede una Società, che per definizione civilistica (art. 2247 cc), tende al profitto.  Ediradio è una Società a Responsabilità Limitata a proprietario Unico (ARI). Ma l’ARI è costituita dai SOCI e, quindi, come dice l’art. 2432 del CC, i SOCI hanno diritto a partecipare agli utili. Questa situazione, però, contrasta con la natura propria dell’ARI che, essendo un’Ente Morale, vede escludere ogni possibilità di lucro e, leggendo l’art. 60 dello Statuto, anche qualsiasi possibilità di divisione degli stessi.

La seconda ragione è squisitamente economica.

Possedere una società è un costo.

Ediradio “costa” affitto, stipendi, luce, acqua e gas e tutte le spese di carattere fiscale proprie di una società.

Un’associazione, invece, fruisce di un regime fiscale particolarmente agevolato pur mantenendo un discreto campo di azione in ambito economico.

La terza motivazione è di carattere pratico.

Nell’era di internet l’informazione viaggia in tempo reale e il cartaceo, pur con il suo fascino romantico, rimane sempre un mezzo informativo molto lento. Anche un quotidiano, se ci pensiamo sopra, pur permettendo una discreta immediatezza della notizia, non disdegna di approfondire, valutare e commentare l’informazione. E, per mantenere le tradizioni, è possibile far viaggiare gli stessi contenuti cartacei anche per via telematica.

Per questi motivi, sono convinto che è possibile mantenere una corretta informazione dei soci senza necessariamente possedere una società atta allo scopo, con un notevole risparmio economico.

Non è una cosa semplice. Potrei fare il "professorone" con frasi accademiche ad effetto del tipo:

“occorre tener conto delle risorse umane, che potrebbero essere recuperate a livello Associativo, dove più volte si è lamentata una carenza funzionale, tutelando i livelli salariali acquisiti, e mantenendo gli attuali profili lavorativi”.

Oppure: “La liquidazione della società segna la chiusura di un ciclo impositivo dei beni relativi all’impresa ed a questo si correla necessariamente l’emersione di componenti reddituali fiscalmente rilevanti”.

HI!

Parliamo più semplicemente!

Si potrebbe assorbire il personale Ediradio in ARI, mantenendo gli stipendi attuali ma fruendo delle agevolazioni fiscali dell’associazione.

Radio Rivista potrebbe essere stampata a costi più contenuti e fruendo di ottime agevolazioni per le spese di spedizione o, a richiesta, inviata per via telematica (RadioGiornale docet!).

C’è la prospettiva di avere un appartamento di proprietà, che sicuramente si rivaluterà nel tempo, e che è più che sufficiente per il personale (3+3)  che vi lavorerebbe.

Si avrebbe un risparmio consistente che si  tradurrebbe certamente in una diminuzione della quota e, di conseguenza, con un auspicabile aumento di soci.

Mi auguro che i SOCI, per tramite dei loro delegati, sappiano cogliere le opportunità e i vantaggi che questa operazione porteranno all’Associazione e mi auguro che i professionisti di fiducia dell'associazione possano mettere a disposizione la loro capacità e competenza valutando gli aspetti positivi di questa operazione.

 

73

IZ3CNM

Sergio Giuffrida 

 

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4.

Da: pino capuozzo [pinteb3@hotmail.com]

 

Caro Paolo, ti invio l'articolo dell'inaugurazione della nuova sede della sezione di Napoli.

Cordiali 73, Pino Capuozzo IK8TEB

 

Associazione Radioamatori Italiani

ARI Inaugurazione nuova sede Sezione di Napoli

 

Sabato, 24 Ottobre 2009 alle ore 17,30 nei locali di Via Bonito, 6 - Vomero - i Soci della Sezione di Napoli  dopo un triennio di complicanze per effetto della sede di Ponticelli, troppo periferica, si sono finalmente riuniti nella nuova sede, raggiungibile con tutta la rete di trasporto pubblico (Funicolari, Nuova Metropollitana e Bus ANM).

 

L’attuale C.D. alla fine del mandato ha raggiunto l’obiettivo che si era prefissato sin dal proprio insediamento di portare la sede di Napoli in Centro.

 

Il Presidente I8STC Cielo Stellato a nome del direttivo e suo personale, in un breve discorso, prima del brindisi di augurio, ha informato i presenti che a breve sarà installata la stazione radio di sezione IQ8NA che servirà a formare futuri OM oltre che ad essere utiilizzata per le relative esigenze associative.  

 

Il Presidente altresì ha comunicato ai Presenti che il mercoledì dalle ore 17,00 alle 19,00 la sezione resterà aperta per gli incontri settimanali con i Soci.

 

L’incontro ha visto la partecipazione di numerosi Soci, alcuni di questi non si vedevano da molto tempo, e di alcune XYL che, con la loro presenza hanno testimoniato la felice localizzazione della nuova sede.

 

Alla Sezione di Napoli vanno i nostri rallegramenti per la nuova sede con l’augurio di accrescere vieppiù il numero dei Soci.

 

Pino Capuozzo

Foto di Pino Capuozzo

 

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5.

Vive proteste degli utenti di Internet al “congelamento” degli stanziamenti

Banda Larga STOP

Ma con una importante iniziativa la Provincia di Roma fornisce Internet gratis a 4 milioni di romani.

 

Il governo ha congelato i fondi previsti per la banda larga in Italia: si tratta di circa 800 milioni di euro destinati all'abbattimento del digital divide e alla realizzazione della rete telefonica di nuova generazione.

Mentre i nostri partner europei stanziano risorse importanti per sostenere la banda larga e ridurre il divario digitale nei rispettivi territori, sembra che l'Italia ritenga del tutto superfluo affrontare la sfida della modernizzazione delle infrastrutture tecnologiche.

Una importante parte della popolazione rischia di essere esclusa dall'uso delle tecnologie. La Banda Larga é una scelta che guarda al futuro e che cambia concretamente la qualità della vita delle persone, rende più efficiente il lavoro e stimola la competitività tra le aziende. Per questo La Provincia di Roma, (Presidente Zingaretti fratello dell’attore che interpreta il noto Commissario Montalbano), ad esempio, sta investendo 2 milioni 450 mila euro in un programma per la creazione, entro la fine del 2010, di 500 aree pubbliche raggiunte dalla connessione a internet Wi-Fi. Si tratta del più imponente progetto in Italia per la diffusione di internet gratis senza fili, per numero di abitanti coinvolti (circa 4 milioni di persone), superficie del territorio (5 mila Kmq) e Comuni interessati 121. Ci auguriamo che l’iniziativa della Provincia di Roma si estenda rapidamente anche in altre realtà della nostra penisola.

In Italia sono 23 milioni i navigatori di Internet, pari al 43% della popolazione nazionale, che dedicano mediamente 102 minuti al giorno per l'esplorazione della rete. Bloccare la Banda Larga oltre a non tenere conto di questi dati condanna all’isolamento tutte quelle popolazioni che a causa della situazione orografica sono praticamente isolate.

Infine bisogna aggiungere che sulla Banda Larga ci sono contrastanti interessi in gioco!

 

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6.

Arriva la luce superfluida

un’autostrada per le fibre ottiche

È una vera «autostrada» per le fibre ottiche, che potrà portare a comunicazioni velocissime e a chip elettro-ottici a basso consumo: è la la luce superfluida che attraversa indisturbata materiali anche opachi senza alcuna dispersione.

 

 

Prevista da tempo, è diventata una realtà grazie alla ricerca nata da una collaborazione italo-francese e pubblicata su Nature Physics. La sua esistenza è stata appena dimostrata a Parigi dai gruppi di Iacopo Carusotto, del centro Bec dell’Istituto Nazionale di Fisica della Materia (Infm) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Trento, di Cristiano Ciuti (università di Paris 7) e di Alberto Bramati ed Elizabeth Giacobino (Laboratoire Kastler Brossel dell’Università Paris 6).

 

La predizione di questa luce particolarissima è tutta italiana, e risale solo a cinque anni fa grazie a un lavoro di Carusotto e Ciuti del 2004. La luce superfluida riesce ad attraversare aria e acqua e qualsiasi tipo di materiale senza la minima difficoltà perché i fotoni che la compongono hanno fra loro interazioni talmente forti che la luce stessa comincerebbe a comportarsi come un vero e proprio fluido.

 

Per dimostrare questa possibilità i ricercatori hanno utilizzato un laser altamente stabile e, come bersaglio, un semiconduttore di arsenuro di gallio, capace di far passare la luce ma le cui imperfezioni normalmente la degradano. I parametri della luce sono stati variati secondo le indicazioni dei fisici teorici, modificandone colore e intensità, finchè la luce superfluida è apparsa proprio come predetto: il laser ha attraversato il semiconduttore – che fino a poco prima ne degradava il fascio – senza la minima interferenza: un comportamento mai stato osservato in precedenza.

 

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7.

Produrrà energia a basso costo

Costruito in Italia il primo motore a batteri

E' stato ipotizzato nel 2006 da ricercatori giapponesi

 

               

 

 E' stato costruito nel dipartimento di Fisica dell'università di Roma La Sapienza il primo motore a batteri. In un video una minuscola ruota dentata di plastica immersa in un bagno di microrganismi che, pur agitandosi caoticamente, la fanno ruotare in modo regolare. A breve potrà essere utilizzato nei chip-laboratorio, che permettono di analizzare in tempi rapidissimi sangue e altre sostanze. Più in là, tra qualche decina di anni, potrà essere una nuova fonte di energia.

 

«I tempi per le applicazioni sono lunghi, ma la strada è aperta», ha detto il direttore del dipartimento Giancarlo Ruocco. Del gruppo di lavoro fanno parte Luca Angelani, del centro di ricerca di Meccanica statistica e complessità dell'Istituto Nazionale di Fisica della Materia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Infm-Cnr), e Roberto Di Leonardo, del laboratorio Soft dell'Infm-Cnr.

 

Ipotizzato nel 2006 da ricercatori giapponesi, il motore a batteri non è più una curiosità scientifica, ma una realtà che apre la via alla meccanica miniaturizzata.

 

Il motore. Ciascuna delle rotelle dentate che compongono il motore è in plastica, ha un diametro di 40-50 millesimi di millimetro (micron) ed è assolutamente asimmetrica, con denti di lunghezze diverse ma orientati nella stessa direzione. Le rotelle sono immerse in una soluzione di batteri che riesce ad azionarle.

 

«Quella che abbiamo ottenuto è una prova di concetto, con la quale dimostriamo che il sistema previsto in teoria funziona realmente. Adesso - spiega Ruocco - per passare alla reale produzione di energia con questo motore è necessario un passaggio tecnologico». Il primo passo sarà utilizzare motori di questo tipo sui cosiddetti lab-on-chip, i minilaboratori che permettono di analizzare sangue o reazioni chimiche. «In tutti questi casi - aggiunge - sono necessari meccanismi capaci di spostare fluidi, che nessuna tecnologia attuale è in grado di fornire». Potrebbe farlo il motore a batteri. La produzione di energia con il motore a batteri è invece «ancora molto lontana», almeno qualche decina di anni.

 

Tuttavia, prosegue Ruocco, «sognando e guardando al futuro è possibile convertire energia chimica in colonie di batteri e trasformarla in un moto organizzato, al limite utilizzabile per produrre corrente elettrica». Al punto in cui siamo, comunque, «il lavoro dei fisici è più o meno finito. Adesso bisogna mettersi al lavoro per il trasferimento tecnologico». Indubbiamente, rileva il fisico, il primo motore a batteri mai prodotto è il risultato della ricerca di base condotta in questi anni sui processi relativi alla rottura della simmetria. «Purtroppo - osserva - questa cultura manca in Italia. Qui la ricerca di base non si fa perchè non è un'attività che porta a ricadute in tempi rapidi. Però bisogna aver presente che, anche se a lungo termine, le ricadute ci sono sempre e sono sempre molto interessanti».

 

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8.

Ci sono meno virus?

No, ce ne sono molti di più,

ma non ce ne accorgiamo

I professionisti del malware mirano ai dati degli utenti e ai loro soldi. Quindi non hanno interesse a essere "visti"

 

Girano meno virus? No, ne girano molti di più ma la gente non se accorge. Soprattutto i social network, negli ultimi mesi sono stati obiettivo di attacchi mirati. Dobbiamo essere preoccupati per i nostri account su Facebook, MySpace o Twitter.

Si è osservato un numero crescente di attacchi. Soprattutto casi di "phishing", in cui i dati personali vengono convertiti in soldi grazie al principio di fiducia sui cui si basano i social network. Un altro fenomeno del 2009 è l'utilizzo di cyber attacchi nati a corredo di tensioni del mondo reale, come nel caso del conflitto Russia-Georgia.

Sono chiamati "Reflection Attacks", attacchi che sono un riflesso di crisi reali. E' successo la prima volta 10 anni fa, durante l'attacco alla Serbia. Poi per l'Iraq (2003), per il caso delle vignette danesi su Maometto, in Estonia (2007) e ora in Georgia. Non si tratta di attacchi informatici riconducibili agli Stati, quanto piuttosto a gruppi di attivisti. Per questo non si tratta di "cyber war.

Botnet, un termine che compare sempre più spesso nei report di sicurezza ma che è poco noto al pubblico. Come funziona e quali sono i pericoli?

Un singolo computer infetto è un "Bot". Se prendi centinaia o migliaia di pc infetti e li colleghi, hai una rete di Bot, una "Bot-net". È un modo per i criminali di prendere possesso non di un solo computer, ma di una massa di computer e di trasmetterle le istruzioni che si vogliono. Mandare email, fare spamming, lanciare attacchi Dos (Denial of service), rubare informazioni.

E la maggioranza non si accorge di essere diventato un "Bot".

Un tempo i virus facevano cose visibili: mandare messaggi sul display, riprodurre una musichetta, cancellare dati. Ora sei infettato in maniera silenziosa, non ci sono sintomi evidenti.

Non ci sono più esplosioni mondiali di virus super-diffusi come Melissa o Love Letter. Ma la situazione è peggiorata. Ora i professionisti del malware mirano ai dati degli utenti e di riflesso ai loro soldi. Quindi non hanno alcun interesse a essere "visti".

Molti reati informatici sono legati a organizzazioni criminali, spesso dell'Est Europeo. C'è un modo per fermarle o quantomeno limitarle?

Intanto non bisogna considerarle alla stregua delle mafie tradizionali. Sono organizzazioni snelle, che reclutano persone in luoghi diversi che spesso non si vedono mai di persona. È complicato trovarli perché operano in un contesto senza frontiere: attaccano macchine in un Paese, con computer in un secondo Paese, spostano i dati in un terzo Paese e loro fisicamente stanno in quarto Paese. Le indagini ovviamente devono coinvolgere le polizie di tutti questi Stati, ed è complicato. Organizzazioni come l'Europol e l'Interpol sono state costruite per combattere reati totalmente diversi, tipo contrabbando o riciclaggio di denaro, che riguardano somme enormi. Mentre un crimine informatico di solito riguarda una danno di qualche centinaio di euro per ogni individuo, il che rende poco interessante per l'Interpol investigare questi reati. Anche se l'ammontare totale dei "colpi" spesso è rilevante.

Qual è la situzione di virus e malware sugli smartphone e in generale nel mondo della comunicazione mobile?

Il primo virus per cellulari risale al 2005. Da allora sono stati individuati 500 virus per telefonini, contro i milioni per pc Windows. C'è una grande differenza che sta nel fatto che i produttori di telefonini, hanno adottato standard di sicurezza più elevati. Per esempio su Symbian i software devono essere certificati per poter essere installati. Su iPhone devono passare attraverso l'App Store e il controllo di Apple. I rischi però ci sono: il principale sono i "programmi spia". Ce ne sono persino in vendita online. Si compra una micro-scheda di memoria, la si inserisce nel telefono del bersaglio mentre lo ha lasciato un istante incustodito e a quel punto i pirati sono in grado di ascoltare e vedere tutto quel che fa e dice sul cellulare. Pratico, no?

Il numero di segnalazioni di possibili virus  è esploso. Cinque, sei anni ne fa ne avevamo 50 al giorno, ora possono essere 200 mila.

 

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9.

Da: Maurizio Tonolli

Alcuni radioamatori dellARI Bolzano hanno partecipato allo JOTA con gli scout.

Ti allego un articoletto con delle foto.

Grazie se lo pubblichi

IN3RXG – Maurizio


L’ARI di Bolzano con gli Scout

per il Jamboree on the air

 

Il terzo week-end di ottobre per scout e radioamatori di tutto il mondo vuol dire JOTA (e JOTI), ovvero Jamboree on the Air: il raduno mondiale degli scout sulle frequenze radioamatoriali.

 

Quest’anno alcuni radioamatori della sezione ARI di Bolzano hanno vissuto, assieme a scout del CNGEI di Bolzano e degli Scout d’Europa di Merano, due giornate fra collegamenti radio e giochi ideati sempre come avvicinamento al mondo radioamatoriale. Luogo delle operazioni è stata l’accogliente casa di Tret in Val di Non (TN), messa a disposizione dalla Parrocchia S.Spirito di Merano grazie all’interessamento dell’amico Vito IN3VST.

La mattina di sabato i radioamatori scout Maurizio Tonolli (IN3RXG), Paolo Passerini (IN3LTQ) e Andrea Cavattoni (IN3ECI), hanno raggiunto di buonora Tret dove già si trovava Vito Vetrano (IN3VST), e assieme hanno iniziato a montare le antenne e le stazioni.

 

Gran lavoro per montare una antenna verticale Challenger multibanda (alta oltre 14 metri) che ha dato comunque ottimi collegamenti. Installate anche una windom 10-80m e una canna da pesca per i 20 m.

 

Vito intanto aveva piazzato l’antenna per i 2 m. e testava la stazione che servirà a collegare i radioamatori della regione.

 

Dopo pranzo i nostri radioamatori scout hanno verificato le stazioni radio montate e calibrato le antenne.

 

    

 

All’arrivo dei ragazzi IN3VST ha introdotto le due giornate spiegando brevemente il servizio dei radioamatori e la loro importanza nei collegamenti, soprattutto in Protezione Civile e durante le emergenze (come il recente terremoto de L’Aquila).

 

Quindi i ragazzi si sono diretti, in gruppi misti, alle 3 stazioni radio operanti dalla casa (2 HF e una VHF).

 

Nella prima base radio Paolo IN3LTQ cercava di collegare stazioni scout italiane sui 40 m, con alcune delle quali i nostri ragazzi sono riusciti a parlare.

 

Nella seconda base Andrea IN3ECI operava invece sui 20 m. Anche qui, utilizzando la lingua inglese, sono state collegate diverse stazioni con altri scout, portoghesi, francesi e di altre nazioni.

 

La terza base era un po’ più didattica. IN3RXG e l’amico IN3NMZ scout di Merano hanno fatto dei collegamenti in locale, utilizzando in diretta dei palmari in bassa potenza.

I due radioamatori si sono collegati e quindi sono intervenuti anche i ragazzi, che a turno hanno dato il loro nome come secondi operatori, utilizzando l’alfabeto fonetico  e le sigle utilizzati dai radioamatori.

IN3RXG a sua volta faceva lo spelling di una parola o di una frase (sempre in questa modalità) e i ragazzi dovevano scoprirla, aiutati da IN3NMZ che spiegava a loro le varie caratteristiche e il modo corretto di operare. I ragazzi erano molto attenti ed interessati, speriamo che un domani questo seme radioamatoriale possa produrre frutti.

 

Dopo la cena i ragazzi si sono recati in un prato fuori del paese per fare attività scout riscaldati da un caldo fuoco.

 

Nel frattempo IN3ECI continuava a collegare in HF numerose stazioni scout.

 

La domenica mattina ci ha raggiunto anche Diego IN3MYP. I ragazzi hanno fatto attività radio all’aperto con simulazioni di interventi radioamatoriali nelle comunicazioni alternative durante le emergenze. I ragazzi a squadre, sotto la guida di un radioamatore, hanno scambiato messaggi.

 

Anche in questo caso è stata importante la presenza di un radioamatore che ha spiegato le corrette modalità operative e aiutato i ragazzi nel corretto scambio dei “dispacci” assegnati loro. 

 

IN3RXG, IN3ECI, IN3LTQ, IN3LQ, IN3MYP, IN3NMZ e gli oltre 40 scout del CNGEI e degli Scout d’Europa che erano con noi, vi danno appuntamento per il prossimo JOTA

 

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10.

ONU, cellulari contro gli sprechi

dal 2010 caricabatteria unico

L'agenzia dell'Onu per le telecomunicazioni ha deciso: dal 2010 i nuovi portatili potranno avere un dispositivo di ricarica universale in dotazione. Per risparmiare energia, limitare i rifiuti e l'inquinamento

 

 

 

Adesso è scesa in campo anche l'Itu, l'agenzia Onu per le telecomunicazioni, e quindi è ufficiale: nel 2010 i nuovi cellulari avranno un caricabatteria universale. Gli utenti potranno usare lo stesso caricabatteria con modelli di marche diverse.

 

La tecnologia è già pronta. L'Itu (International telecommunication union) ha appena ufficializzato il caricabatteria universale come nuovo standard (Universal charging solution). Sfrutterà la tecnologia micro usb. Il caricatore avrà quindi da una parte una normale presa per la corrente e dall'altra un ingresso micro usb (più piccolo del noto Usb) che s'infilerà nel cellulare. Tutti i cellulari saranno quindi dotati di una fessura compatibile con il micro usb (già adottata da alcuni dei più recenti modelli e dalle fotocamere digitali).

 

Il traguardo del 2010 è un'anticipazione, visto che i primi annunci parlavano del 2012. Nel frattempo però sono aumentate le pressioni da più parti, sui produttori di cellulari, perché passassero a un sistema unico per caricare le batterie. Lo vogliono, da anni, i consumatori. Capita di non poter ricaricare il proprio cellulare quando ci si trova in viaggio o a casa di amici, se ci si dimentica di portare il proprio caricabatteria.

 

Lo vuole la Commissione europea: ha fatto notare ai produttori che l'assenza di uno standard finora ha causato rifiuti e inquinamento del tutto evitabili. Ogni anno, infatti, l'industria dei cellulari produce 51 mila tonnellate di caricabatteria, per sostituire i precedenti (secondo le stime di Gsm Association). Il che significa consumo di energia e inquinamento per produrli e poi un eccesso di rifiuti a fine utilizzo (quando gli utenti gettano i caricabatteria, ormai inservibili).

 

Non solo: il nuovo prodotto avrà una maggiore efficienza energetica (il triplo, rispetto ai precedenti caricabatteria). Inquinerà di meno e farà risparmiare corrente ai consumatori, quindi.

 

Un altro vantaggio per loro è che forse i cellulari, così, costeranno di meno. Secondo la Commissione, infatti, i produttori trasferiscono sul prezzo del prodotto finale il costo del caricabatteria incluso nella confezione.

È possibile che ancora nel 2010 le confezioni continueranno a includere un caricatore, che però sarà universale e comunque sarà in vendita anche nei generici negozi di elettronica. Nel lungo periodo, il caricabatteria dovrebbe scomparire dalle confezioni, perché gli utenti potranno continuare a usare lo stesso che hanno già.

 

Finora, hanno dato il proprio assenso alla novità tutti i principali produttori (Nokia, Samsung, Motorola, Lg, Apple con il suo iPhone, Sony Ericsson, Rim, che ha il marchio Blackberry), ma presto dovrebbe toccare anche a quelli minori.

 

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11.

CON UN PIENO DI 18 EURO SI MACINANO 150 KM. L’HANNO COSTRUITA AL CNR DI MESSINA

Ecco la bici superpulita a idrogeno

L'energia prodotta da una cella a combustibile alimenta un motore elettrico che aiuta il ciclista a far meno fatica

 

La bici a idrogeno

 

Alla H2Roma energy&mobility show tenutasi nella Capitale  dal 3 al 5 Novembre, promossa da CNR ITAE, ENEA, CIRPS Università di Roma, con l’adesione del Presidente della Repubblica,  sono state presentate interessanti soluzioni di auto per il risparmio energetico ed è  arrivata la bicicletta superpulita a idrogeno. L’hanno costruita gli specialisti dell’Istituto di tecnologie avanzate per l’energia del CNR di Messina. Il prototipo funziona egregiamente e presto potrà correre sulle strade perché c’è già chi è interessato a produrla.

COME FUNZIONA - In pratica è una bici con una cella a combustibile che produce energia elettrica. Questa energia alimenta un motore elettrico che aiuta i pedali e le gambe del ciclista a fare meno fatica. Infatti Giorgio Dispenza che l’ha ideata e costruita assieme a Vincenzo Antonucci la definisce una bicicletta «a pedalata assistita». Con un pieno di idrogeno del costo di 18 euro (12 centesimi a chilometro) si possono macinare 150 chilometri in perfetta sicurezza perché l’idrogeno non è allo stato liquido ma viene immagazzinato in una riserva «solida» di idruri metallici. L’idrogeno combinato con l’aria aziona la cella combustibile che genera l’energia elettrica necessaria al motore. Un sensore nei pedali "dice", quindi, allo stesso motore di quanta potenza ha bisogno perché la pedalata sia efficace.

RIFORNIMENTO - «In Italia – nota Dispenza – la legge vieta che la bici possa andare con il motore senza pedalare e il nostro prototipo risponde bene all’esigenza di far fare meno fatica a chi pedala consentendo un utilizzo del mezzo più intenso, rispettando l’ambiente». Ma dove si fa il rifornimento che oggi richiede 15 minuti? «Il nostro progetto – risponde Antonucci – prevede anche la realizzazione di un distributore che fornisce idrogeno estraendolo dall’acqua con l’energia solare. E questo abbasserà il costo del combustibile garantendo con il suo impiego emissioni zero». «La bici a celle a combustibile a pedalata assistita – aggiunge Dispenza – ha vantaggi superiori ai mezzi a batteria tradizionale oggi disponibili».

È LEGGERISSIMA - La bicicletta a idrogeno, inoltre, è leggerissima perché costruita interamente in fibra di carbonio. In questi giorni è stata presentata alla rassegna «H2Roma Energy & Mobility Show». Il progetto del CNR è frutto della collaborazione con la società Tozzi Renewable Energy (TRE). La nuovissima “dueruote verde” dovrebbe essere pronta per l’esposizione al Motorshow di dicembre nella sua versione definitiva per il mercato.

 

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12.

Da I3MKH Mirko Boscolo

Sezione ARI di Chioggia Sottomarina

Le conferme di i3mkh

  

 

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13.

Da Ik8ltb Francesco [ik8ltb@email.it]

 

Il Diploma Guglielmo Marconi Nobel

 

 

La pergamena che sarà rilasciata a tutte le stazioni che collegheranno, in occasione del diploma Guglielmo Marconi Nobel, la stazione speciale IY8GMN.

E' un'occasione per celebrare insieme un grande uomo, un genio italiano, il PRIMO Radioamatore del mondo.

Maggiori info le trovate su: www.ari.cosenza.it  ik8ltb@email.it

 

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14.

Mostre mercato

 

14 - 15
novembre

MONZA
(MI)

EXPO ELETTRONICA
Radio d'epoca

Blu Nautilus

ERBA
(CO)

Electronic Days + Astrofest

Italfiere

21 - 22
novembre

PORDENONE

FIERA DEL RADIOAMATORE

PORDENONE FIERE

28 - 29
novembre

VERONA

ELETTROEXPO

Veronafiere

PESCARA

FIERA MERCATO NAZIONALE DEL RADIOAMATORE

Sez. ARI PESCARA

29
novembre

TORINO
c/o ARI Torino

MERCATINO
MOSTRA-SCAMBIO

Ingresso gratuito
I1OOU - Cell. 349 8608021
email: i1oou@libero.it

05 - 06
dicembre

FORLI'

GRANDE FIERA DELL'ELETTRONICA

Blu Nautilus

12 - 13
dicembre

CIVITANOVA MARCHE (MC)

RADIANTISTICA
ELETTRONICA

E.R.F.

CREMONA

EXPO ELETTRONICA

Blu Nautilus

REGGIO EMILIA

COMPUTERFEST & RADIOAMATORE

Compendio Fiere

19 - 20
dicembre

BIELLA

Electronic Days

Italfiere

GENOVA

MARC

STUDIO FULCRO

 

 

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15.

A Roma, doccia cosmica per vedere le particelle a bassa energia che attraversano il nostro corpo

L'invisibile in mostra

L'invisibile si tocca con mano nella mostra 'Astri e particelle, le parole dell'universo', in corso al Palazzo delle Esposizioni a Roma

 

Scontro di nuclei di piombo

 

ROMA - Entrare in una doccia cosmica per vedere le particelle a bassa energia che ogni secondo attraversano numerosissime il nostro corpo: l'invisibile si tocca con mano nella mostra "Astri e particelle, le parole dell'universo", che si è aperta a Roma al Palazzo delle Esposizioni.

A cura dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), la mostra è un viaggio attraverso gli eventi più misteriosi dell'universo, dalla materia e l'energia oscura che insieme ne costituiscono il 95% alla curvatura dello spazio-tempo riprodotta in un pannello trasparente che attraversa una sala; si può anche fare un salto nei fondali marini, a 3.000 metri di profondità, per vedere in azione il telescopio Nemo che va a caccia degli inafferrabili neutrini.

In programma fino al 14 febbraio, la mostra chiude l'Anno internazionale dell'Astronomia: nei quattro mesi della mostra sono previsti almeno 50 eventi fra caffé scientifici, viaggi virtuali nella Stazione Spaziale Internazionale accompagnati dai quattro astronauti italiani e un tuffo nel cinema di fantascienza d'autore, da "Una donna nella Luna" di Fritz Lang, all'anteprima nazionale di "Moon" di Duncan Jones.

 

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16.

Da IK8JZK Ruggero  Billeri Napoli

 

La misura del tempo

 

Fin dalla antichità l'Uomo ha cercato di misurare il trascorrere del tempo sia del giorno che della notte. Durante il giorno poteva essere fatto affidamento sul percorso del nostro astro che dal mattino alla sera attraversa il visibile cielo sotto cui tutti abitavano. Dopo l'osservazione del Sole fu ideata la meridiana che era costituita da un'asse posto in verticale e a seconda della direzione in cui veniva proiettata l'ombra di questo asse poteva essere stabilito a che ora eravamo del trascorrere del giorno. Un'altra invenzione per la misura del tempo sia di giorno che di notte fu la clessidra. Non sono a conoscenza di chi sia l'inventore del pendolo, ma questa scoperta permette di misurare il trascorrere del tempo mediante una ruota di scappamento il pendolo può  regolare la velocità di rotazione di questa ruota con la precisione regolabile dalla lunghezza del pendolo stesso. Con l'invezione del Pendolo furono realizzati orologi che potevamo dare la lettura dell'ora durante le 24 ore del trascorrere dellla notte e del giorno. Nella metà del settecento l'Ammiragliato inglese bandì un concorso per colui che fosse riuscito a determinare la Longitudine di un vascello in navigazione sui mari della Terra ed il premio era di 20.000 sterline di allora, chi riuscì a vincere tale premio fu un'umile falegname che costruiva orologi in legno (di cui un suo prototipo dell'epoca funziona tuttora). Il falegname in questione (a differenza di altre invenzioni strampalate) arrivò alla conclusione che per determinare la longitudine di un vascello in navigazione bisognava tenere conto da quale punto si partiva, (la longitudine di partenza) e tenere conto della rotta percorsa ed infine la velocità del natante, tenendo conto di questi parametri e la misura del tempo trascorso dalla partenza del natante avrebbe determinato su quale longitudine si sarebbe trovato a navigare detto vascello.L'Oscillazione del pendolo

che rallenta il movimento della ruota di scappamento mediante il bilanciere mi ha sempre affascinato e per questa ragione mi sono voluto cimentare nella costruzione di un'orologio a pendolo da parete. La cosa più complessa nella costruzione di un'orologio del genere è la ruota di scappamento, il quale è un'ingranaggio con particolare forma dei denti dell'ingranaggio stesso e che per costruirlo occorrono macchinari a controllo numerico. Come hobbista e non disponendo di detti macchinari di precisione sono ricorso ad un rocchetto  che si usa nelle biciclette  e che ha i denti piuttosto larghi. Inoltre serve una puleggia fissata sullo stesso asse della ruota di scappamento su cui viene avvolta una sottile fune di cotone o altro tessuto che una volta avvolta sulla puleggia con l'estremità fissata ad un peso da il movimento alla ruota di scappamento per effetto della gravita e l'inclinazione dei denti della ruota di scappamento imprimono un movimento alternativo all'oscillazione del pendolo il quale per poter interagire (con la ruota di scappamento tramite il bilaciere) deve essere montato su di un'asse diverso da quello su cui è montata la ruota di scappamento.Nota: per far oscillare il pendolo entrano in gioco più fattori: la lunghezza dello stesso, il peso applicato alla puleggia che fa girare la ruota di scappamento, la precisione della costruzione del bilanciere che fa muovere a scatti la ruota di scappamento. Tutti questi fattori sono concatenati fra loro e difficili da progettare. Nota: la gravità terrestre è usata come forza motrice ed il peso applicato alla corda che fa ruotare la ruota di scappamento deve avere una buona lunghezza per avere un tempo di carica piuttosto lungo ed è per questa ragione che gli orologi delle piazze sono montati su torri o alti palazzi.

 

Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale

 

Da ik8jzk Ruggero Billeri Napoli

 

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17.

Global Simulated Emergency Test

Sabato 14 novembre 2009 18.00 - 22.00 UTC

La Regione 1 della IARU invita tutte le stazioni HQ delle associazioni facenti parte della IARU e tutte le stazioni dei Gruppi di Radiocomunicazioni d’Emergenza a partecipare al Global Simuleted Emergency Test che si svolgerà nel giorno di sabato 14 novembre 2009.

 

Gli obiettivi del test sono:

 

svilupppare il comune interesse nelle comunicazioni in emergenza

testare l’utilizzo delle trasmissioni tra le varie Regioni ITU sulle frequenze scelte per le emergenze

migliorare la pratica nelle comunicazioni d’emergenza internazionali

e nella ritrasmissione dei messaggi attraverso l’uso di tutti I modi di trasmissione.

Ricordiamo che questo non è un contest ma un esercizio di comunicazioni in emergenza con l’obiettivo di creare una rete di emergenza internazionale.

I messaggi possono essere inviati in fonia (SSB), Dati o CW come di seguito riportato

 

Fonia

Ogni Regione IARU avrà una sua stazione HQ (Centrale ) operante in fonia e cioè:

 

Region 1 – GB4NRC

 

Region 2 – YS1YS 21360- 7060 – 3985 and LU4AA 14300 – 7240 - 3750

 

Region 3 – TBA

 

Tutte queste stazioni saranno contemporaneamente in QRV sulle frequenze CoA definite per ogni singola regione +- QRM come sotto indicato.

Regione 1 - Regione 2 - Regione 3

3760 - 3750 or 3895 - 3600

7060 or 7110 - 7060, 7240 or 7290 - 7110

14300 - 14300 - 14300

18160 - 18160 - 18160

21360 - 21360 - 21360

 

Tutte le stazioni che intendono partecipare sono invitate a registrarsi attraverso I coordinatori regionali IARU /o i coordinatori nazionali per l’emergenza seguenti

Region 1 - http://bit.ly/htGHy

Region 2 - http://www.iaru-r2.org/emergencies/

Region 3 - http://www.iaru-r3.org/dcom/r3dcom-com.htm

Se la Vostra nazione non ha un coordinatore nazionale per favore contattate il coordinatore regionale attraverso gli indirizzi riportati nei siti.

La lista delle stazioni partecipanti è disponibile sul sito www.iaru-r1.org

 

Le stazioni partecipanti dovranno chiamare 'CQ GLOBALSET' dando il proprio nominativo e l’organizzazione di cui fa parte ( ARES,RAYNET, NETMAR etc. ).

 

Formato dei messaggi

Ogni stazione partecipante invierà i messaggi alla stazione HQ della sua Regione usando la Procedura Operativa Internazionale per le Emergenze prevista dalla IARU che si può leggere su http://bit.ly/2rrbwW

In questa pagina sono riportati anche i moduli previsti per le esercitazioni.

 

Le stazioni possono rilanciare i messaggi ricevuti alla stazione HQ Regionale.

Per ottemperare alle regolamentazioni , tutti i messaggi debbono essere indirizzati a Greg Mossop, G0DUB e debbono provenire da stazioni radioamatoriali con regolare licenza.

I messaggi debbono contenere meno di 25 parole e non contenere nulla che possa essere considerato come emergenza reale da chi ascolta.

 

Per esempio:

Informazioni metereologiche relative al luogo in cui opera la stazione

Numero di operatori disponbili

Informazioni sulla stazione radio

possono essere tipi di messaggi possibili.

 

Un esempio di messaggio può essere;

1 Routine ZS6BUU 6 Johannesburg 1100 8 APR

To Greg Mossop G0DUB

Johannesburg weather 15 Degrees and sunny

From Francois Botha ZS6BUU

 

Non esiste limite al numero dei messaggi da trasmettere ,ma ciascuno deve avere un unico numero del messaggio.

 

Le stazioni Regionali HQ non trasmetteranno alcun messaggio , ma li riceveranno solamente. Per evitare QRM alle stazioni HQ , siete invitati a spostare le frequenze in prossimità di quelle centrali CoA in steps di 5KHz per contattare le altre stazioni.

 

Per creare una più realistica situazione ,siete invitati a limitare la potenza di trasmissione a 100 watts. Siamo particolarmente interessati alle stazioni operative in mobile/portatile e/o con alimentazione d’emergenza.

 

Modi Digitali

Le stazioni digitali debbono inviare messaggi secondo gli stessi formati di quelli in fonia. Non è prevista nessuna stazione HQ per I modi digitali, le stazioni digitali debbono usare le stesse frequenze previste dai band plans nazionali per i singoli modi.

 

Questo comporta l’uso di 'CQ GLOBALSET' e della vostra partecipazione molto importante.

Modi strutturati quali Winlink, ALE, PSKmail debbono inviare I vari messaggi direttamente a g0dub@winlink.org ,altri modi di trasmissione debbono effettuare il rilancio dei messaggi attraverso due altre stazioni prima di procedere all’invio a globalset-data@raynet-hf.net per una analisi.

 

CW Mode

La trasmissione in CW è compresa in questo Global Set per aumentare la possibilità delle stazioni ad effettuare I collegamenti in condizioni difficoltose e possono essere utilizzate quando la fonia o I modi digitali sono in pratica impossibili.

 

Non è prevista nessuna stazione HQ stations per il CW, le stazioni operanti in CW possono operare su frequenze vicine a quelle CoA quando il traffico in fonia non è ascoltabile.

 

Le stazioni in CW debbono inviare i messaggi nello stesso formato utilizzato per la fonia e comunque non eccedere la velocità di 15 parole al minuto. Se necessario i messaggi in CW possono essere rilanciati attraverso due altre stazioni prima di inviarle a

 

globalset-cw@raynet-hf.net  per una analisi.

 

Conclusioni

Un tipo di Log è riportato in http://bit.ly/20svpg in modo che l’analisi dell’esercitazione risulterà più semplice. Le stazioni sono solo richieste di inviare i logs dei messaggi rilanciati. Siete invitati a spedire i vostri logs con commenti ,foto e suggerimenti per le future esercitazioni a ; globalset08@raynet-hf.net nel più breve tempo possible e comunque non oltre il 24 dicembre 2009 in modo che una sintesi delll’esercitazione possa essere riportata.

 

Grazie per il vostro contributo alle comunicazioni in emergenza

 

Greg Mossop, G0DUB

Coordinatore per le Comunicazioni in Emergenza della Regione 1 -IARU

www.rnre.eu 

 

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18.

Da: Alfredo IK7JWX [ik7jwx2003@yahoo.it]

Certificato cq ww contest ssb

Durante la dxpedition 2008 sull'isola Sazan Fred (ZA0/IK7JWX) ho partecipato al cq ww contest ssb scegliendo la banda 160 m. ottenendo buoni risultati, come dal certificato ricevuto.

 

 

PROSSIMA ATTIVITA' DALL'IS. PROCIDA IC8/ (... e ...)

 

        Dal 6 al 8 dicembre 2009 attività "sicura" dall'isola di Procida.

        Attivita' "probabile" : altre referenze ........

        Operatori :

        IC8ATA Raul, IC8/IK7JWX Fred, IC8/IW8EHK Alex, IC8/I8LWL Leo, IC8/IK8GQY Titti (YL).

 

              A) - Isola PROCIDA iota EU-031 i.i.a. NA-002

              - FARO PUNTA PIOPPETO a.r.lh.s. ITA-296 w.a.i.l. CA-012 wlota L-1409

              - d.a.i. CP-0360 ABBAZIA S.MICHELE ARCANGELO

              - d.a.i. CP-0361 CHIESA DELLA SS.ANNUNZIATA

              - d.a.i. CP-0362 ABBAZIA SAN MICHELE

              - d.c.i. NA-050 CaSTELLO

              - d.c.i. NA-051 TORRE IN CONTRADA PONTE VECCHIO

              - d.c.i. NA-052 TORRE IN CONTRADA VIGNA

              - d.c.i. NA-053 TORRE (?)

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              B) - Isola VIVARA iota EU-031 i.i.a. NA-005

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              C) - Isola ISCHIA maggiore : iota EU-031 i.i.a. NA-001

              - FARO sul CASTELlO is. minore (+ d.c.i. NA-019) a.r.lh.s. ITA-178 w.a.i.l. CA-001

              - FARO nel PORTO-MOLO BAGNO a.r.lh.s. ITA-162 w.a.i.l. ???

              - FARO nel PORTO a.r.lh.s. ITA-074 w.a.i.l. ???

              - FARO PUNTA IMPERATORE a.r.lh.s. ITA-132 w.a.i.l. CA-003 wlota L-0689

              - d.c.i. NA-019 CASTELLO ARAGONESE su Ischia minore

              - d.c.i. NA-089 TORRE GUEVARA/MICHELANGELO

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              D) - Isola ISCHIA minore : iota EU-031 i.i.a. NA-024

              ---------------------------------------------------------------------------------------------

              > BANDE : HF (6 m.), SSB, PSK31, RTTY <

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              73  de Alfredo IK7JWX (IY7NGM)

              3490555875 & 0832302450

   

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19.

Diploma laghi italiani

 

 

Dal 1-11-2009 al 31-01-2010 Alfredo sara' attivo dai laghi con il nominativo speciale IR7LDI; Qsl via IK7JWX, via bureau.

- Pse, visita il sito D.L.I. :

http://www.dlit.info/

- Vota x il 1° Meeting D.L.I. e invia la tua Qsl :

http://www.forum.dli.altervista.org/viewforum.php?f=4

 

73  de Alfredo IK7JWX (IY7NGM)

3490555875 & 0832302450

       

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20.

Da: ik0zcw Alberto [ik0zcw@virgilio.it]

 

Pullman Fiera di Pescara domenica 29 novembre 2009

 

Cari amici O.M., il sottoscritto IK0ZCW Alberto Devitofrancesco, sta organizzando per il giorno di domenica 29 novembre 2009 un pullman da 50 posti, per la 44^ Fiera Mercato Nazionale del Radioamatore di Pescara che si terrà a Silvi Marina (TE).

 

Partenza domenica 29 novembre alle ore

6:30 da Rocca di Papa P.zza Di Vittorio

con fermate alle ore

6:45 Grottaferrata P.za De Gasperi,

7:00 Frascati P.zza Marconi,

7.20 stazione metro Anagnina direzione raccordo anulare,

7:50 casello A24 Tivoli, e poi direzione Silvi Marina (TE).

 

Ritorno con partenza da Silvi Marina alle ore 16:00.

 

Chiaramente possono venire anche i familiari e non soltanto i radioamatori, bisogna raggiungere il totale dei posti, altrimenti non se ne fa nulla.

 

Quota di partecipazione: € 15.00 + € 6.00 ingresso fiera (con pullman 50 posti)

oppure € 20.00 + € 6.00 ingresso fiera (con pullman 30 posti).

 

Pranzo libero a carico dei partecipanti.

 

La prenotazione dovrà essere effettuata entro Domenica 22/11/2009 versando l'acconto del solo prezzo del Pullman.

 

Come dare gli anticipi:

per incontrarci c'e' disponibilità da parte mia dal lunedi' al sabato, in Via Casilina a Roma presso il mio qrl, in orari che vanno dalle ore 8 alle ore 20, oppure ai castelli romani località di mia residenza, previo accordo con il sottoscritto.

 

In attesa di riscontri positivi.

 

'73

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IK0ZCW Alberto Devitofrancesco

R8 special IR0CF 145.350 -600

www.ik0zcw.it  - www.radiomercato.com   

 

 

"Serata R8 special" Radio Musica & Cucina

Sabato 21 novembre 2009

 

In occasione del 1° anniversario dell'installazione del ripetitore R8 special IR0CF 145.350 -600,

sarà presente Peter con la sua musica dal vivo, che allieterà la serata.

 

ore 19:00

Relazioni a cura di I0NLV & IK0ZCW, intervento di IK0ATD.

 

ore 20:00

Cena al prezzo speciale di 25 euro a persona tutto compreso, dall'antipasto, al primo di pasta fatta a mano, ed il secondo tutto alla brace, con contorni, acqua, vino e caffe', amaro e limoncello.

Ristorante Tipico LA SOSTA "DA MAGNASTOPPA" tutto alla brace Via Maschio delle Faete - Rocca di Papa (Campi di Annibale).

 

Come raggiungerlo: la cosa più ardua (ma la fatica sarà evidentemente ricompensata). Prendete l'Appia verso fuori Roma, e poi la via dei Laghi. All'incrocio del ristorante "La Foresta", girate a sinistra per Rocca di Papa e salite in direzione 'Campi d'Annibale'. Arriverete ad una rotonda, prendete la prima strada a destra e poi la prima a sinistra e scendetela. Arriverete ad un bivio, prendete la strada di destra (v. maschio delle faete) e percorretela per 1200 metri, dopodiché girate per la straducola non asfaltata a destra. Troverete sulla destra la carrozzeria "Pucci" e sulla sinistra, la villa.

 

Prenotazioni ad Alberto IK0ZCW.

www.ik0zcw.it 

 

Frequenze avvicinamento:

Ripetitori

R8 special IR0CF 145.350 -600

RU11 IR0UFH 430.275 + 5.000

_________________

IK0ZCW Alberto Devitofrancesco

www.ik0zcw.it  - www.radiomercato.com  

 

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21.

MERCATINO RADIOAMATORIALE

 

Da  Vincenzo ABBATANTUONO IK7WPG.

 

Per cessata attività OM vendo tutto il materiale rimastomi:

 

-          nr. 2 valvole vetro di potenza RF della Philips QB3/300GA (=4-125A), NUOVE ancora inscatolate e mai aperte

-          Ventola assiale PAPST alimentata a 220 V. completa di griglia di protezione

-          Ventola a chiocciola EBM Made in Germany

-          Strumento analogico fondo scala 15 V. grande 7 euro

-          Strumento analogico fondo scala 3 A. grande 7 euro

-          Strumento analogico fondo scala 5 A. grande 7 euro

-          Strumento analogico fondo scala 15 V. piccolo 5 euro

-          Strumento analogico fondo scala 10 A. piccolo 5 euro

-          Strumento analogico fondo scala con banda rossa e scritta overload (bachelite) nuovo ed inscatolato 20 euro

-          Strumento analogico fondo scala 100 microA. (bachelite) piccolo 13 euro

-          nr 2 Strumenti analogici fondo scala 20 KV (bachelite) grande 15 euro

-          nr 2 Strumenti analogici fondo scala oltre 150 valore numerico con al centro una banda rossa (bachelite) grande 15 euro

-          nr 2 Strumenti analogici fondo scala 50 valore numerico con al centro una banda rossa (bachelite) grande 15 euro.

-          Pistola a spruzzo elettrica DECA JET1, ideale per lavori di bricolage e verniciature, completa di 2 ugelli in metallo uno già montato da 0,7 mm e l'altro ancora imballato da 0,4 mm. La pistola è stata usata una sola volta per prova, quindi è pari al nuovo, completa di tutti gli accessori in dotazione manuale e imballata, prezzo 50 euro.

-          Etichettatrice Brother P-Touch 55 nuova ed imballata, completa di manuale multilingue, batterie già installate e funzionanti e nastro in dotazione.

-          Cassetto refrigerante con ventola per Hard disk Cooler master DCD4002, permette di installare un ulteriore Hard disk nel vostro case già pieno e di tenerlo sempre fresco grazie al dissipatore in alluminio e dalla ventola frontale 25 Euro

 

Per contatti iradiom@hotmail.com oppure 349/6757630, grazie e 73 de enzo ik7wpg

 

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Da: Francesco Berio [francesco.berio@gmail.com]

 

Vendo  transverter BRAUN modello  LT470 144/430  usato poco perfetto Apparato comperato nuovo mai modificato, con manuale originale per  veri amatori 100,00 Euro

 

AKAI stereo cassette deck CS34D dolby system usato pochissimo ottimo stato 100,00 E

 

Francesco  IK0UAG     cell 340 10 75 877

francesco.berio@gmail.com

 

CERCO Drake TR4 non funzionante per pezzi ricambio.

 

Bruno IZ0CHJ    cell 348 09 55 275

 

Cordiali saluti

Francesco Berio

 

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Da: iret.friuli [iret.friuli@libero.it]

 

 

VENDO:

- radio transmitter T-217/GR U.S. Army - COLLINS Radio Co., frequenza 220-400 MHz, senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 54 Kg, ecc.

[70 euro]

 

- modulator-power supply MD-141A/GR U.S. Army - Radio Receptor Co.Inc. Brooklyn N.Y., senza accessori, personalmente mai utilizzato, peso circa 80 Kg, ecc.

[50 euro]

 

- U.S.A.F. Synthesizer, elec freq model EN 358 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn., personalmente mai utilizzato, completo del suo power supply model EN 360 Manson Laboratories a subsidiary of Hallicrafters Wilton, conn. - ingresso 117 V AC uscita 6,5-28-180 V DC.

[tutto 20 euro]

 

- autoradio Traffic 3000 per vetture Ford.

[20 euro]

 

- autoradio Audiola modello B-50, in AM, ottima estetica, ideale per veicoli strorici.

[10 euro]

 

- mangiacassette stereo 8 Clarion IC55 modello PE-421A + mangiacassette stereo 8 Browni (uno perfettamente funzionante ed uno da rivedere), estetica ottima, materiale ideale per veicoli storici, ecc. Inoltre, 13 cassette stereo 8.

[tutto 90 euro]

 

- piatto giradischi Crezar Stereo Duetto.

[15 euro]

 

- G.1/120 solid state p.a. amplifier Geloso S.p.A.-Milano , personalmente mai utilizzato.

[30 euro]

 

- U.S. cable fault locator detector James G.Biddle Co. - Philadelphia 7 P.A.

[70 euro]

 

- microfono Philips type LBB 3058/02, completo di scheda Philips type LBB 3160/00, personalmente mai utilizzato, ecc.

[5 euro]

 

- sacca BG 56-A per trasporto stili d'antenna della base MP-48, completa di 5 stili vari, ecc.

[50 euro]

- obiettivo SZ-X210 Tokina 70-210mm f/4-5.6 completo di paraluce, nuovo, mai utilizzato perchè acquistato per errore, adatto per Canon, ecc.

[80 euro]

Esamino anche eventuali permute (preferibilmente con materiale radio surplus).

 

Acquisto, se prezzi onesti, apparati, manuali, accessori e materiale vario della IRET.

 

Esamino ed eventualmente ritiro (anche in stock) vecchio materiale radio ricevente, trasmittente, ricetrasmittente, ex militare, surplus, accessori, antenne, manuali, strumenti, oggetti particolari, ecc. Contattatemi e valuteremo insieme ciò che disponete. Annuncio sempre valido.

 

NON sono graditi sms per informazioni o contrattazioni riguardanti il materiale in vendita.

NON rispondo a telefonate con numeri anonimi o non visibili.

Per eventuali spedizioni, i pagamenti saranno da effettuarsi anticipatamente. NON invio in contrassegno.

 

Begutachte und Kaufe alte Radio-, Weltempfänger, Sende- und Empfangsgeräte, Ex-Militärzubehör, Antennen etc. aus der Zeit des 2. Weltkriegs. Kontakt wenn möglich über e-mail. Wir können dann gemeinsam das Material begutachten und beuerteilen.

 

Pregledujem in po moznosti tudi prevzamen radijske sprejemnike, oddajnike, bivso vojasko opremo z dodatki, antene, prirocnike, elektronske naprave, posebne predmate itd. Kontaktirajte me (najraje preko e-maila) in bomo skupaj ovrednotili to kar imate (govorim samo italijansko). Oglas je casovno neomejen.

 

IW3 SID - Andrea      tel. [+39] 3474907504 (ore pomeridiane)      

e-mail: iret.friuli@libero.it

 

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Da: sglent@tin.it

 

Circuiti stampati forati e stagnati - singola faccia ESEGUO con

vetronite di ottima qualità.

Marco Lento   Tel. 090-51281 ( ore 15 )  E-

mail: sglent@tin.it

 

 

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22.

INFORMAZI ONI

Inviate i vostri articoli con e-mail, non con allegati, in formato testo TXT e le immagini in JPG

 

GLI SCRITTI ANONIMI, O CON FIRME NON RICONDUCIBILI AD UN AUTORE CERTO, VENGONO CESTINATI

 

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Per gli stessi motivi invitiamo tutti a non inviarci files allegati!

 

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 Il Radiogiornale   inserirà  con spirito pluralista e senza censure il materiale pervenuto,  anche le opposte opinioni, ma ciascuno dovra' farsi carico di evitare inutili polemiche.

Pertanto coloro che desiderassero collaborare a questa iniziativa, tramite Internet, facendo pervenire i propri scritti  agli altri radioamatori  della lista volontaria dotati di indirizzo E-Mail, possono usufruire  di questo servizio, che noi provvederemo gratuitamente a ritrasmettere a tutti  gli altri iscritti , a nome dell'interessato.

Ovviamente sta al senso di responsabilita' di ciascuno inviare articoli, o messaggi, non troppo lunghi, i contenuti dei quali rimangono esclusivamente sotto la responsabilita' di chi li ha scritti e il Radiogiornale declina ogni e qualsiasi coinvolgimento in merito.

Chi desidera iscriversi al Radiogiornale deve inviare richiesta per essere inserito nella Mailing-list a Radiogiornale@fastwebnet.it  indicando  il nominativo, il nome e cognome e il proprio indirizzo di posta elettronica (E-mail).

 

COLLABORATE AL RADIOGIORNALE SENZA FINI DI LUCRO INVIANDO I VOSTRI ARTICOLI

 

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Si citano pertanto i seguentii dati per conoscenza:

Gli articoli entro contenuti, oltre a non avere periodicità giornaliera e/o settimanale, sono aggiornati secondo disponibilità e senza alcuna frequenza preimpostata

Luogo di redazione Roma, ma non meglio definibile essendo un prodotto telematico limitato a INTERNET;

Data di realizzazione e distribuzione variabile e non a scadenza fissa;

Nome di chi cura direttamente la composizione e la spedizione: Paolo Mattioli I0PMW

 

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