Oggetto:                         I: Radiogiornale 238 2010 Posta privata e personale

 

 

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Numero 238 - 15 settembre 2010 - Anno IX

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Grande successo della nostra iniziativa di creare un elenco dei siti web dei radioamatori. Molti ci hanno prontamente risposto e siamo stati in grado di pubblicare un primo elenco sul nostro sito www.radiogiornale.org

Troverai l’elenco dei siti dei Radioamatori

 

Hai creato un sito web?

Vorresti farlo conoscere di più?

 

Molti Radioamatori hanno creato siti e portali web, inerenti la radio, molto utili e interessanti, non sempre però conosciuti da tutti. Ritenendo di fare cosa utile, per ovviare al problema della divulgazione di tali siti, con spirito di collaborazione, abbiamo pensato di inserire gratuitamente l’elenco dei link sul nostro sito www.Radiogiornale.org (molto frequentato) in modo di agevolare la diffusione del grande patrimonio di conoscenze radioamatoriali, rappresentato dai siti in questione, al maggior numero possibile di OM.

Pertanto se la cosa ti interessa ci puoi inviare una e-mail all’indirizzo radiogiornale@fastwebnet.it con l’indirizzo web del sito e una brevissima didascalia dei contenuti e il nome e nominativo del responsabile. Attiveremo quanto prima i link.

 

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Sommario:

 

1.    Errare è umano;

2.    La Luna si sta restringendo;

3.    Sette pianeti per una stella;

4.    Sfida ai confini dell’universo;

5.    Terni: 37° Radiolocalizzazione;

6.    Radiocaccia 80 metri;

7.    XXIII edizione della “Caccia alla Volpe” 2010;

8.    1° Diploma “Cultura e Tradizioni dell’Agro Noverino”;

9.    Le conferme di I3MKH;

10. Corso per conseguire la Patente di Radioamatore;

11. Mostre & fiere;

12. WiMax verso la mobilità totale;

13. Sicurezza, crolla il “Phishing”;

14. Quelle scarpe mi inseguono;

15. La meraviglia delle Celle Fotovoltaiche;

16. Nuovo Coordinatore Reti Digitali CISAR;

17. Segnalazione disturbi Link Nazionale;

18. E.R.A. – European Radioamateur Association;

19. Sylent key I0DTK;

20. Annunci radioamatoriali;

21. Informazioni.

 

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1.

Da: iz3cnm1960@libero.it

 

ERRARE E' UMANO: (appendice)

 

Nel precedente numero del RadioGiornale ho rappresentato la situazione "giudiziaria" dell'ARI basandomi esclusivamente sulla nota del Presidente dimissionario IS0ISJ Giancarlo Sanna e sui verbali del CDN, ambedue pubblicati sul sito ufficiale ARI.

 

Adesso, avendo avuto contezza dei particolari delle questioni giudiziarie, mi sono reso conto di  essere stato indotto in errore: solamente uno dei due Presidenti di CC.RR. era ignoto.

 

Sembrerà una differenza di poco conto...ma è invece sostanziale.

 

Significa, infatti, che un Presidente di C.R. ha firmato con nome e cognome uno scritto, poi ritenuto offensivo.

 

L'altro, invece, si era nascosto nell'anonimato.

 

Comprenderete che non è proprio la stessa cosa.

 

Per quanto l'A.G. abbia accomunato le due posizioni, vi è una grande differenza fra chi si nasconde dietro l'anonimato e chi, invece, si assume la responsablità di quello che dice e che, permettetemi di dirlo, dimostra una certa coerenza.

 

Tanto dovevo per correttezza di cronaca.

 

Rimane immutata la posizione di tutti gli altri soggetti che, nascosti dietro l'anonimato, hanno ingiustamente diffamato un altro socio.

 

E rimane altrettanto immutata la gravità del loro gesto nel momento in cui, alcuni di essi, hanno lanciato fulmini e saette verso gli anonimi, salvo poi scoprirsi che erano loro stessi.

 

Saluti

 

IZ3CNM

 

Sergio Giuffrida 

 

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2.

 

Le prime rughe sulla faccia della Luna

 

Studio su Science: le "pieghe" sulla crosta sono l'effetto del raffreddamento interno dell'astro . La Nasa: si rimpiccolisce e mostra segni di "invecchiamento" sulla superficie

Anche la Luna invecchia. Si rimpicciolisce e si riempie di rughe, ma se il passare dei miliardi di anni scalfisce la sua superficie, non per questo il cerchio luminoso perde di grazia ai nostri occhi. Per osservare la contrazione del suo raggio (cento metri su un totale di 1.700 chilometri) c'è stato infatti bisogno di una missione Nasa.

 

Una missione studiata per cogliere ogni dettaglio delle dimensioni di un metro sulla superficie del satellite. Gli apparecchi a bordo della Lunar Reconnaissance Orbiter (la sonda Lro che da giugno 2009 è in orbita attorno alla Luna) hanno notato che la contrazione del raggio produce un effetto secondario sulla superficie.

 

Le faglie di cui è composta la crosta si ritrovano troppo strette una contro l'altra, iniziano a spingere e creano dei rigonfiamenti che ricordano le immagini della grande muraglia cinese ripresa dai nostri satelliti artificiali.

A notare le "rughe" della Luna furono per prime le missioni Apollo 15, 16 e 17 all'inizio degli Anni 70. Ma non diedero troppo peso a quelle cicatrici, anche perché le loro osservazioni restarono limitate a un quinto della superficie vicino all'equatore.

 

La sonda della Nasa ora ha scoperto altri 14 di questi rigonfiamenti - lunghi poche decine di chilometri e alti un centinaio di metri - distribuiti lungo tutta la superficie del satellite. "Sono l'effetto del raffreddamento dell'interno della Luna e risalgono a tempi relativamente recenti" spiega Thomas Watters, lo scienziato della Smithsonian Institution che firma con altri colleghi uno studio oggi su Science.

 

Quando usa la parola "recenti", Watters non riesce a precisare la data della comparsa delle prime rughe sul viso della Luna. Si limita a escludere che ciò sia avvenuto oltre un miliardo di anni fa (circa un quinto dell'età del satellite), epoca in cui il raffreddamento progressivo del nucleo fece cessare del tutto l'attività vulcanica.

 

Da quel momento solo l'impatto con i meteoriti ha modificato l'aspetto esterno della Luna. E il fatto che i rigonfiamenti si siano presentati agli occhi della sonda Nasa con crinali aguzzi, pareti ripide e nessun segno di collisione con altri corpi celesti ha spinto gli scienziati a classificare le "rughe" come molto recenti.

 

Il passaggio da una fase liquida e ribollente a un progressivo raffreddamento, e quindi al ridursi delle dimensioni, non è d'altronde un fenomeno limitato al nostro satellite. Anche Mercurio e Marte hanno la superficie solcata da rigonfiamenti simili a quelli appena scoperti da Lro, ma molto più alti: fino a un chilometro di quota.

 

Su uno di questi crinali, frutto delle spinte tettoniche di una Luna sempre più anziana, si arrampicarono anche due astronauti di Apollo 17, Eugene Cernan e Harrison Schmitt. Era il 1972: l'ultima visita dell'uomo all'astro grazioso. Da allora, oltre che rimpicciolirsi, raffreddarsi e raggrinzirsi, la Luna si sta anche allontanando da noi al ritmo di quasi 4 centimetri l'anno.

 

 

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3.

Un nuovo sistema extrasolare

Sette pianeti per una stella

Gli astronomi dell’osservatorio europeo Australe (Eso) in Cile hanno annunciato la scoperta di almeno cinque corpi celesti, forse sette: si tratta della struttura più simile alla nostra mai identificata finora

 

 

Un sistema planetario con almeno cinque pianeti in orbita intorno a una stella simile al nostro Sole, battezzata HD10180 e situata a 127 anni luce di distanza nella costellazione australe Hydrus. Gli astronomi dell’osservatorio europeo australe (Eso) a La Silla, in Cile, hanno annunciato la scoperta di quello che sembra essere il sistema planetario più simile al nostro mai scoperto finora, almeno in termini di numero di pianeti (sette, contro gli otto di quello terrestre). Per identificarli, il team internazionale ha utilizzato lo spettrografo HARPS, aggiunto al telescopio da 3,6 metri dell’Eso, e ha seguito per sei anni la stella HD 10180, “simile al nostro Sole”, riuscendo a misurare le influenze gravitazionali dei pianeti che le orbitano intorno.

 

I cinque segnali più forti corrispondono a corpi celesti simili a Nettuno (fra le 13 e le 25 masse terrestri), con periodi orbitali che vanno dai 6 ai 600 giorni. Secondo gli astronomi è probabile che siano presenti anche altri due pianeti. Uno sarebbe simile a Saturno, con una massa minima di 65 masse terrestri e un’orbita di circa 2.200 giorni. L’altro sarebbe il pianeta extrasolare mai scoperto di minor massa, circa 1,4 volte quella della Terra.

 

Le distanze dei vari pianeti dalla loro stella sono, tuttavia, di gran lunga minori rispetto al nostro sistema: quello più piccolo, in particolare, si troverebbe a una distanza pari al 2% di quella fra la Terra e il Sole, con un periodo orbitale di soli 2 giorni. In pratica, un “anno” su questo pianeta dura solo 1,18 giorni-Terra. “Abbiamo trovato quello che è il sistema con il maggior numero di pianeti  finora scoperto”, ha commentato Christophe Lovis dell’Osservatorio dell’Univesità di Ginevra. “Questa notevole scoperta evidenzia anche come stiamo entrando in una nuova era nella ricerca degli esopianeti: lo studio di complessi sistemi planetari e non soltanto dei singoli pianeti. Gli studi dei moti planetari nel nuovo sistema rivelano complesse interazioni gravitazionali tra i pianeti e ci dà la possibilità di intuire l’evoluzione a lungo termine del sistema”.

 

Finora si era a conoscenza di quindici sistemi con almeno tre pianeti. L’ultimo detentore del record era 55 Cancro, con cinque pianeti, due dei quali giganti. “Sistemi di corpi celesti di piccola massa, come quelli intorno a 10180 HD, sembrano essere abbastanza comuni, ma la loro storia di formazione rimane un puzzle”, conclude Lovis.

 

Utilizzando la nuova scoperta, nonché i dati per altri sistemi planetari, gli astronomi hanno trovato un equivalente della legge di Titius-Bode, che esiste nel nostro sistema solare: le distanze dei pianeti dalla loro stella sembrano seguire uno schema regolare. “Potrebbe essere una firma del processo di formazione di questi sistemi planetari”, ha aggiunto un membro del team Michel Mayor. La scoperta è stata annunciata al convegno “Rilevamento internazionale e dinamica dei pianeti extrasolari in transito” presso l’Observatoire de Haute-Provence.

 

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4.

ASTRONOMIA

Sfida ai confini dell'universo

il cacciatore di antimateria

Pronto a partire l'Ams. Sarà ancorato alla Stazione Spaziale. Stamattina ha lasciato il Cern di Ginevra per la base Nasa di Cape Canaveral. A febbraio 2011 il volo conclusivo della flotta Shuttle porterà lo strumento in cielo

 

L'Ams mentre viene caricato a Ginevra sul C-5

 

Il "cacciatore di antimateria" per ora è un gigantesco scatolone imballato, che solo per un pelo riesce a entrare nella pancia di un C-5 Super Galaxy, uno degli aerei da trasporto più grandi al mondo. Presto però questo strumento scientifico da 7,5 tonnellate di peso e oltre 1,5 miliardi di dollari di costo, costruito in 16 anni superando ogni difficoltà, non avrà più bisogno di gru per essere sollevato. Ams, l'Alpha Magnetic Spectrometer, concepito da 600 scienziati di 16 paesi, si librerà nello spazio in assenza di gravità, ancorato alla Stazione Spaziale Internazionale (Ssi).

 

Oggi all'alba il C-5 dell'aeronautica militare Usa decolla dal Cern di Ginevra verso la base Nasa di Cape Canaveral per il suo ultimo viaggio su questo pianeta. A febbraio dell'anno prossimo il volo conclusivo della flotta Shuttle, prima del pensionamento, porterà lo strumento in cielo. Gli astronauti, fra cui l'italiano Roberto Vittori, fisseranno Ams alla Stazione Spaziale Internazionale e da lì, a 350 km di altezza, il suo occhio magnetico scruterà le galassie fino al 2028. Tra le radiazioni che viaggiano nel cosmo, lo spettrometro cercherà frammenti di materia "strana": tasselli dell'universo che sfuggono alla nostra comprensione e sulla cui natura nemmeno gli scienziati si sbilanciano troppo. "Ams  -  spiega Roberto Battiston dell'Istituto nazionale di fisica nucleare e dell'università di Perugia, vice-responsabile dell'esperimento  -  è nato per cercare l'antimateria. In realtà il suo compito è cercare "altra materia". Particelle di cui a fatica sappiamo prevedere le caratteristiche".

 

I calcoli sulla dinamica dell'universo sono chiari: nello spazio esiste molta più materia di quella che vediamo. La parte nota (fatta degli atomi che studiamo sui libri) non supererebbe il 5% di tutto il cosmo. Il resto sarebbe composto da materia oscura (25%) ed energia oscura (70%). I magneti di Ams, che costituiscono il cuore dello strumento, sono pronti a catturare nuove particelle gettando luce su quel 95% che costituisce il lato buio dell'universo. Al progetto di ricerca l'Italia partecipa con l'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), l'Asi e una fetta di 35 milioni di finanziamento.

 

Scoprire galassie lontane fatte di antimateria (una sorta di mondo capovolto in cui gli elettroni hanno carica positiva e i protoni negativa) potrebbe essere la scoperta più affascinante di Ams. "Ci basterebbe trovare solo uno o due nuclei di anti-elio  -  spiega Battiston  -  per arrivare direttamente al momento del Big Bang. Questi nuclei infatti possono essersi formati solo nell'esplosione primordiale". Già nel 2009 uno strumento dell'Infn chiamato Pamela aveva identificato le prime tracce di antimateria nello spazio.

 

Ma trovare antimateria o materia oscura non è uno scherzo. Dal momento in cui il progetto di Ams è partito, nel 1994, ha dovuto superare mille difficoltà. L'ultima ieri, all'aeroporto di Ginevra. Lo strumento era troppo alto per entrare nella pancia del C-5. Per tutta la mattinata gli uomini di Nasa e Us Air Force hanno combattuto con il loro carico, eliminando vari strati di imballaggi. Nel 2003 il progetto era stato praticamente dato per morto: lo spettrometro era pronto, ma l'esplosione dello Shuttle Columbia spinse la Nasa a cancellare il volo per portarlo in orbita.

 

Il responsabile di Ams, l'ostinatissimo Nobel Samuel Ting, è riuscito in extremis a trovare l'ultimo passaggio per il cielo sul volo di pensionamento dello Shuttle. La Nasa ha addirittura cambiato programma, rimandando il decollo, per consentire a Ting di sostituire all'ultimo momento il cuore scientifico di Ams: al posto di un potentissimo magnete superconduttore raffreddato quasi alla zero assoluto con elio liquido (destinato a consumarsi in pochi anni, e un po' troppo propenso a esplodere per essere tenuto vicino alla Stazione e al suo equipaggio) è stato montato un magnete normale, meno potente ma capace di durare quanto la Ssi. "La Nasa  -  ha spiegato Ting  -  aveva interesse ad aspettarci. Ams sarà il cuore del programma scientifico della Stazione, che è costata 100 miliardi di dollari ma è stata criticata per non aver dato risultati di astrofisica".

 

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5.

Da: roberto.ungari@enel.com

TERNI: 37° RADIOLOCALIZZAZIONE

26 SET 2010

 

 

SIAMO TUTTI INVITATI A PARTECIPARE.....

PREGO INFORMARE X IL PRANZO.....PER PROBLEMI ORGANIZZATIVI .... AL 329-4306 690-IUR

ARIciao ' 73 de I0IUR Roberto

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37^ Radiolocalizzazione

” Ulisse Panico IØNC”

 Regolamento di partecipazione

 

L’esercitazione di radiolocalizzazione si svolgerà a Terni Domenica 26 settembre 2010

 

  1.. All’esercitazione sono ammessi OM e SWL in possesso di regolare licenza ed iscritti all’A.R.I. muniti di veicoli. E’ ammesso a far parte dell’equipaggio un secondo OM od SWL come collaboratore.

  2.. L’esercitazione sarà effettuata in regime di volontariato. Il punto di ritrovo è Vocabolo Fiori 116/C presso la vecchia sede della Sezione ARI di Terni  , la registrazione degli equipaggi sarà effettuata dalle  ore 9:00 fino alle 9:45.

  3.. Il via all’esercitazione avverrà dalla vecchia sede della Sezione ARI di Terni (*) alle ore 10:00 e l’esercitazione avrà termine alle ore 12:30.

  4.. I partecipanti dovranno fornire le generalità ed il nominativo che saranno riportati sul registro di esercitazione. Ad ogni Capo-equipaggio sarà assegnato un talloncino di controllo con annotato il nominativo. Detto talloncino dovrà essere consegnato al momento del rinvenimento dell’emittente nascosta e questi vi apporrà l’ora di arrivo e la propria firma. L’ora di arrivo sarà determinata al momento in cui il Capo-equipaggio o il collaboratore toccherà con la mano l’antenna emittente.

  5.. La stazione emittente, posta nel territorio del Comune di Terni avrà le seguenti caratteristiche: frequenza di emissione 145,575 MHz; emissione modulata in FM a banda stretta con segnale modulante ritmico; antenna emittente con polarizzazione verticale. La potenza emessa sarà di circa 4 (quattro) W.

  6.. E’ vietato effettuare comunicazioni via radio tra i diversi equipaggi o dare informazioni sull’ubicazione della stazione. Gli equipaggi, dopo il rinvenimento dell’emittente nascosta con la relativa registrazione, dovranno subito riportarsi nel punto di partenza.

  7.. La sezione A.R.I. di Terni declina ogni responsabilità civile e penale per incidenti che possano accadere a persone, animali o cose prima, durante e dopo lo svolgimento dell’esercitazione.

  8.. Gli equipaggi verranno registrati  in base al tempo di arrivo.

  9.. Per comunicazioni di emergenza o in caso di smarrimento la frequenza di appoggio sarà 145,300 MHz oppure telefono 329-4306690

 (*) La vecchia sede della Sezione ARI di Terni è in Voc. Fiori, 116/C, mentre la nuova sede è in Via Premuda, 6 - Una Ns. stazione sarà attiva a 145.300 fin dalle ore 8:00 per informazioni.

 

Per ulteriori informazioni, il nostro sito è www.ariterni.it

 

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6.

Da: Giordano IK0XFD [gggiordano@tele2.it]

 

Radiocaccia 80 metri

e caccia alla volpe in 2 metri

10 ottobre 2010

organizzate salla Sezione A.R.I. di Roma

 

Caro Paolo,

ti chiedo se puoi inserire sul primo numero utile del tuo RADIOGIORNALE lallegata locandina.

Trattasi di una manifestazione organizzata dalla Sezione ARI di Roma e precisamente una classica radiocaccia (o ARDF o volgarmente caccia alla volpe) in 2 metri e una in 80 metri.

Quella in 80 metri in Italia non è per nulla praticata, se non in date remote, mentre fa parte di una vera disciplina (anche sportiva) e molto seguita nei paesi dellEST Europa.

E una esercitazione abbastanza difficoltosa per via delle antenne che andranno costruite su ferrite come si può rilevare consultando anche il nostro sito e credo che ogni buon radioamatore desideri cimentarsi in una realizzazione homemade.

Poiché la stiamo organizzando a livello nazionale sarebbe opportuna una pubblicazione sul tuo giornale telematico che so essere letto in tutta Italia e ciò ci aiuterebbe non poco a farla conoscere.

Questa volta abbiamo scelto un posto fuori dal Comune di Roma ma in uno scenario incantevole: in un agriturismo sulle rive del piccolo lago di Martignano, pertanto piacevole anche per le YL e prole che volessero accompagnare gli OM.

 

Ti ringrazio anticipatamente.

Cordialmente

Giordano IK0XFD

(Presid. Sez. ARIdi Roma)

                                                                                                                 

                                                                                                                  A tutte le Sezioni A.R.I.

 

Sono previsti premi prestigiosi per i primi 3 classificati  e premi minori per tutti gli altri.

 

Alla prova, che si terrà il 10 ottobre 2010 in un agriturismo  sulle rive del lago di Martignano a pochi chilometri da Roma (con possibilità di vitto e alloggio previa prenotazione),  sono invitati tutti gli appassionati di questa disciplina.

 

Il regolamento di partecipazione sarà pubblicato sul sito della Sezione ARI di Roma ( www.ariroma.it ) nei quindici giorni precedenti la data di esercitazione.

Si precisa che le frequenze dei trasmettitori verranno scelte tra 3,500 e 3,700 MHz con una potenza da valutare in fase di scelta del terreno di gara, da 100 mW a 3 W, emissione in CW e antenna con polarizzazione verticale. All’atto della partenza verrà consegnato il regolamento di esercitazione con l’indicazione del numero delle emittenti, frequenza precisa e relativa potenza di ciascuna.

Verranno adottate, per quanto praticabili, le regole A.R.D.F. IARU reg.1

 

Contemporaneamente si terrà una prova in VHF (2 metri) a livello Regionale, in cui vi potranno partecipare anche quei concorrenti che avranno terminato quella in 80 metri.

 

Notizie utili circa l’autocostruzione di ricevitori, antenne, attenuatori, misuratori di campo ecc. si possono trovare, oltre che in rete internet,  sul sito della Sezione di Roma (www.ariroma.it) nei settori “Sezione” e “Autocostruzione”.

Le rescrizioni dovranno essere effettuate comunicando la propria volontà con una mail al seguente indirizzo : info@ariroma.it .

La Sezione A.R.I. di Roma organizza il 1° Campionato Italiano di Radiolocalizzazione (detta anche radiocaccia) in HF (80 metri.)

 

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7.

SEZ A.R.I. LANCIANO

XXIII EDIZIONE DELLA “CACCIA ALLA VOLPE” 2010

 

La Sezione A.R.I. di Lanciano, organizza per domenica 03 Ottobre 2010 la XXIII Edizione della “Caccia alla volpe” - 17° Trofeo “Mauro Pompilio” gara di radiolocalizzazione sulla banda dei 144 MHz, riservata a Radioamatori ed SWL.

 

R E G O L A M E N T O

 

1 - Possono partecipare alla radiolocalizzazione solo radioamatori ed swl regolarmente iscritti

all’A.R.I.

2 - Le frequenze di trasmissione delle “Volpi” sono stabilite su 145,525 e 145,575 MHz.

3 - La gara si svolgerà sul territorio del Comune di Lanciano e zone limitrofe, nel rispetto del re

golamento internazionale.

4 - I concorrenti, durante lo svolgimento della gara, sono personalmente responsabili per danni

eventualmente arrecati a persone, a cose o ad altri concorrenti.

5 - I concorrenti per essere iscritti, sono tenuti ad esibire, oltre ad un documento di riconosci-

mento, la patente e la licenza di operatore per gli O.M. o l’autorizzazione per gli SWL.

6 - L’iscrizione è gratuita e sarà effettuata presso: LARGO MARTIRI DELLE FOIBE

( LANCIANO ), dalle ore 09:00.

7 - Ogni concorrente riceverà una carta topografica del territorio, un cartellino ed i numeri da

apporre sulla portiera della propria autovettura.

8 - I concorrenti delle sezioni esterne non possono fare equipaggio con i concorrenti della

sezione di Lanciano.

La gara avrà inizio alle ore 10:00 ed avrà termine alle ore 12:30.

9 - A fine gara ogni concorrente sarà regolarmente classificato in base al tempo complessiva-

mente impiegato per rintracciare le “Volpi” ad iniziare dalle ore 10:00.

10 - La premiazione dei vincitori sarà effettuata nei locali del ristorante indicato all’atto della

iscrizione alla gara; sarà gradita la prenotazione per la partecipazione al pranzo.

11 - Tutti i partecipanti, oltre all’attestato di partecipazione, riceveranno omaggi offerti dalle Di-

te del luogo.

12 - L’assistenza ai partecipanti in avvicinamento a Lanciano sarà svolta tramite i Ripetitori

R5alfa ( 145.737,5 MHz Tono Sub Audio 94,8 Hz ) e RU5alfa ( 430.137,5 MHz )

 

 

N.B. IN CASO DI PIOGGIA O DI MALTEMPO L’ISCRIZIONE SARA’ EFFETTUATA NEI LOCALI DELLA SEZIONE , UBICATA IN VIA FOLLANI, 1 - LANCIANO ( ZONA MARCIANESE ).

 

A.R.I. SEZIONE DI LANCIANO

 

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8.

Da: Gianluigi Prospero Ferrara, IZ8EWB

 

 1° Diploma "Cultura e Tradizioni dell'Agro Nocerino" 

Organizzato e Gestito dalla Sezione A.R.I. 8405 di Nocera Inferiore

 

Caro Paolo,

ti scrivo per chiederti se puoi pubblicare su RadioGiornale questo comunicato da parte della Sezione A.R.I. di Nocera Inferiore:

 

 La Sezione A.R.I. 8405 di Nocera Inferiore ha il piacere di comunicare a tutti voi l'istituzione del Diploma a carattere annuale dal titolo "Cultura e Tradizioni dell'Agro Nocerino" che si terrà nei giorni 6-7 novembre 2010. Ogni edizione avrà come oggetto uno dei simboli che meglio rappresentano il territorio che in antichità faceva parte di una grande comunità di origine etrusca che si estendeva da Pontecagnano (SA) a Sorrento.

 

Quest'anno, l'oggetto del Diploma sarà il "Castello del Parco Fienga" uno dei tanti patrimoni culturali e architettonici della città di Nocera Inferiore. Esso ha origini molto antiche, tant'è che dalla storia si annovera anche che nel 1385 Papa Urbano VI, durante la guerra per la successione a Giovanna I, vi fu assediato per alcuni mesi dalle truppe di Carlo III di Durazzo. Dal castello il papa dovette reprimere una congiura ordita contro di lui da alcuni cardinali. Dal Castello è possibile ammirare tutta la bellezza della Valle del Sarno e le Isole dell'Arcipelago Flegreo, nonchè l'imponente Vesuvio.

 

Il Regolamento del Diploma è scaricabile dal sito http://www.arinocera.it.  Si spera in una grande partecipazione degli OM italiani e stranieri a questa nostra prima esperienza.

 

 

Saluti.

 

73's de Gianluigi Prospero Ferrara, IZ8EWB

Award Manager 2010 per il Diploma "Cultura e Tradizioni dell'Agro Nocerino"

 

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9.

Da I3MKH Mirko Boscolo

Sezione ARI di Chioggia Sottomarina

Le conferme di i3mkh

 

   

 

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10.

 

 

ASSOCIAZIONE RADIOAMATORI ITALIANI

Eretta in Ente Morale il 10/01/50 (D.P.R. n. 368)

SEZIONE VERONA EST

Via Ferrazze 17

37036 San Martino Buon Albergo (Verona)

www.ariveronaest.it segreteria@ariveronaest.it

 

CORSO PER CONSEGUIRE LA PATENTE di RADIOAMATORE

e la Licenza di Esercizio di una stazione radio

 

Sono aperte le iscrizioni per la preparazione agli esami ministeriali per la Patente di Radioamatore e la conseguente Licenza di Esercizio.

La trattazione degli argomenti (elettrotecnica, radiotecnica, normative e codici internazionali) sarà semplice ed intuitiva per dare la possibilità a chiunque, a prescindere dalla preparazione scolastica, di apprendere con relativa facilità i vari concetti esposti.

Durata : 25 lezioni serali con frequenza bisettimanale.

Quota di iscrizione individuale: 60 €

(comprensiva del libro)

Presentazione ed inizio del corso:

Venerdì 10 Settembre 2010 dalle 21.00 alle 23.00

( per l'ammissione all'esame tutta la documentazione deve essere spedita entro e non oltre il 30 settembre 2010)

Per sostenere l’esame ministeriale basta avere compiuto i 16 anni!

Le iscrizioni si ricevono tutti i venerdì sera presso la nostra sede oppure via email a: segreteria@ariveronaest.it

 

http://www.ariveronaest.it

 

Grazie

Leonardo Cea IW3IAM

 

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11.

Mostre & fiere

 

18 - 19
settembre

CESENA

EXPO ELETTRONICA & COLLEZIOSA

Blu Nautilus

MONTESILVANO
(PE)

Electronic Days

Italfiere

VILLA POTENZA
di MACERATA

FIERA NAZIONALE ELETTRONICA APPLICATA

C.B. Club Maceratese

19
settembre

OCCHIEPPO INF.
(BI)

Mercatino scambio BIELLARADIO

Ingresso gratuito
Sezione A.R.I. Biella

25 - 26
settembre

GONZAGA
(MN)

FIERA DELL' ELETTRONICA
E RADIOAMATORE

Fiera Millenaria S.r.l.

RAVENNA

MONDO ELETTRONICA RAVENNA

Exposition Service

26
settembre

CASTELLAZZO B.
(AL)

MERCATINO SCAMBIO TRA RADIOAMATORI

Ingresso gratuito
info IZ1DYB - Agostino
e-mail: iz1dyb@libero.it

02 - 03
ottobre

FIRENZE

COMPUTERFEST & RADIOAMATORE

Compendio Fiere

NOVEGRO
(MI)

RADIANT and SILICON

Parco Esposizioni Novegro

09 - 10
ottobre

SANREMO
(IM)

Electronic Days

Italfiere

FERRARA

MONDO ELETTRONICA FERRARA

Exposition Service

16 - 17
ottobre

FAENZA

EXPO ELETTRONICA
Radio Expò

 

Fasano
(BA)

XXVII Mostra Mercato del Radioamatore

Ingresso gratuito
Sez.A.R.I. Bari
IK7FIB - cell. 347 6847524

Cava Manara
(PV)
c/o campo P.D. Via Andrea Costa

3° Mercatino scambio tra Radioamatori e CB

Ingresso gratuito
IZ2EVE - cell. 328 8296862

iz2eve@radioclubmanara.it

23
ottobre

SCANDICCI
(FI)

MERCATINO
MOSTRA-SCAMBIO

Ingresso gratuito
Sez. A.R.I. Scandicci

23 - 24
ottobre

PESARO

COMPUTERFEST & RADIOAMATORE 

Compendio Fiere

LARINO
(CB)
c/o palestra di Viale S. Chiara

FIERA MERCATO
DELL'ELETTRONICA

Ingresso gratuito
S.P.F. S.r.l.
info: Pino cell. 339 2804010
Antonio cell. 360 488151

BOLOGNA

MONDO ELETTRONICA BOLOGNA

Exposition Service

SCANDIANO
(RE)

MOSTRA DELL'ELETTRONICA

Comune di Scandiano

30 - 31
ottobre

BASTIA UMBRA
(PG)

EXPO ELETTRONICA
Bastia Umbra

 

MANTOVA
c/o PalaBam

Electronic Days

Italfiere

ROVIGO

F.I.E.Ra
Fiera Informatica, Elettronica e Radiantismo

Area Rebus
(parcheggio gratuito

 

 

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12.

BANDA LARGA

WiMax verso la mobilità totale

Farà concorrenza alle chiavette

I provider tentano il rilancio della tecnologia che prometteva di portare la banda larga a chi non è raggiunto dall'Adsl. Offriranno connessioni veloci anche in movimento. Ma l'Italia paga il ritardo iniziale e i servizi stentano a decollare

 

 

 

GLI operatori WiMax italiani tornano in azione e si preparano alla fase due: offrire il servizio in banda larga mobile, tramite speciali chiavette usb da inserire in qualsiasi computer. Finora, in Italia, il WiMax è stato in tutto simile all'Adsl: un servizio usato per connettersi da casa o in ufficio, senza linea fissa, ad alta velocità e costi medio-bassi (da 20 euro al mese).

 

In prima linea per la fase due sono Mandarin e Retelit, che operano in Sicilia e nel Centro-Nord, rispettivamente. Il primo ha già cominciato a sperimentare gli accessi mobili su WiMax, mentre il secondo lo farà tra settembre e ottobre. Entrambi hanno provato in laboratorio le prime connessioni mobili, per testare la qualità del servizio. "Dimostreremo che è possibile navigare in WiMax con una chiavetta e un pc, a prezzi più bassi e a velocità molto più alta rispetto a quanto offerto dagli operatori mobili", spiega Diego Teot, sales manager di Retelit, la cui rete è utilizzata da una quindicina di operatori, che offrono il servizio al pubblico. "Abbiamo capito che gli utenti vogliono navigare veloci ovunque vadano, ma le chiavette Umts/Hspa degli operatori mobili sono ancora troppo lente", aggiunge Davide De Caro.

 

La chiave di tutto è appunto il confronto con gli operatori mobili. I fornitori di WiMax cavalcano il malcontento degli utenti nei confronti delle scarse prestazioni delle chiavette Umts/Hspa. Come confermano recenti test 1, anche se promettono velocità fino a 21 Mbps, le chiavette offrono in media 2 Megabit reali. Se ne lamentano gli utenti, e qualche giorno fa sulla questione è intervenuta anche l'Antitrust per pubblicità ingannevole, mentre Corrado Calabrò di Agcom ha lanciato l'allarme 2 per il prossimo collasso della rete mobile. I primi test del WiMax su chiavetta, invece, promettono bene: Retelit e Mandarin parlano di una velocità media reale di 6 Megabit al secondo (in download), sui 7 Megabit promessi come massimo raggiungibile.

 

Il WiMax in mobilità è una novità in Italia, ma all'estero non lo è affatto: negli Usa l'operatore Clearwire ha lanciato persino i primi due cellulari con cui connettersi e telefonare tramite questa tecnologia (sono di Htc e Samsung). L'idea di fondo è comunque la stessa: il WiMax prova a dare accesso banda larga, fisso o mobile, sopperendo ai limiti delle reti tradizionali (Adsl o Umts/Hspa). E per limiti s'intende sia l'assenza di copertura sia le basse prestazioni che - con l'Adsl o, più spesso, con le  chiavette - affliggono alcune zone.

 

L'altra faccia della medaglia è che il WiMax sembra aver rinunciato alla promessa di essere una rete capillare alternativa a quella tradizionale. Tenderà a dare il proprio contributo in zone limitate del territorio o per esigenze specifiche (per esempio della pubblica amministrazione). Questo è vero in particolare in Italia, dove la tecnologia è stata penalizzata dalla tardiva assegnazione delle licenze da parte dello Stato. La copertura italiana è a macchia di leopardo. Gli operatori WiMax italiani non dichiarano quanti utenti hanno, ma è possibile stimarne in numero di circa 20 mila. La copertura dovrebbe continuare a crescere nei prossimi mesi, ma ormai è evidente che non arriverà mai alla maggior parte della popolazione.

 

I servizi mobili su chiavetta saranno ancora più limitati: gli operatori li offriranno solo nelle zone dove il segnale Umts è molto saturo o è assente e solo dove hanno una copertura molto uniforme. Per offrire il WiMax mobile, infatti, bisogna che in una zona (anche circoscritta) le antenne non creino buchi di copertura, così l'utente può andare da una parte all'altra senza perdere il segnale. Un'altra condizione è la disponibilità di chiavetta WiMax funzionali ed economiche, che però stanno cominciando ad arrivare sul mercato. Insomma, il WiMax non farà certo tremare il business delle grandi telco. Ma potrebbe aiutare gli utenti ad avere la banda larga in zone dove i servizi tradizionali funzionano male o per niente.

 

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13.

INTERNET

Sicurezza, crolla il phishing

Apps nel mirino degli hacker

Presentato il rapporto Ibm sul cybercrimine nel primo semestre dell'anno. Deciso arretramento delle truffe tramite e-mail, ma lo spam gode sempre di ottima salute e anche i cellulari diventano veicolo di infezione

 

 

Una rete sempre più utilizzata, conosciuta e vulnerabile. Secondo il rapporto del primo semestre 2010 dell'X-Force Research and Development team della IBM, sono 4.396 le nuove vulnerabilità individuate a scapito degli utenti, soprattutto quelli finali, un dato del 36% più alto rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Le nuove e sempre più numerose applicazioni usate dagli utenti finali sono diventate un veicolo importante di hackeraggio, e rappresentano infatti il 55% di tutte le vulnerabilità rilevate. Ora i criminali del web riescono ad introdursi nei sistemi anche attraverso un semplice file in pdf, utilizzato ormai anche da applicazioni presenti su dispositivi come iPhone.

 

Per fortuna però il rapporto segnala anche qualche buona notizia: pare infatti che i dati sulle vulnerabilità registrino un aumento anche perché sono gli stessi produttori di software ad essere più solerti nel segnalare queste debolezze. "Prima c'erano molte più remore - spiega Fabio Panada, Security Technical Leader della IBM South West Europe - a comunicare dati di questo tipo. Si percepiva la debolezza del sistema come il sintomo di una propria mancanza e quindi di un danno all'immagine. Oggi c'è molta più apertura". E' quindi probabile che il livello di rischio per gli utenti finali sia sempre stato alto, ma che ora le notizie in materia circolino più facilmente.

 

L'altra notizia positiva riguarda il phishing. Quella forma di hackeraggio nata una decina di anni fa per spingere le persone a consegnare i propri dati bancari a truffatori mascherati da operatori di banca, sta finalmente conoscendo una fase di declino (-82%). Vuoi perché gli utenti sono più smaliziati, vuoi perché la campagna informativa in questo senso è stata battente ed efficace, sono sempre meno i navigatori che "abboccano" e consegnano pin e password a mittenti sconosciuti, convinti che le poste o la banca ne abbiano bisogno per chissà quale verifica sul conto. Il target principale rimangono le istituzioni finanziarie, che rappresentano il 49% delle e-mail totali di phishing.

 

Non si può comunque dire che i criminali della rete non siano pieni di risorse e lo dimostra il fatto che lo spam è in aumento. Fino all'anno scorso era la Cina il Paese "principe" nell'invio di email infestanti, ora, grazie alle nuove leggi restrittive adottate dal governo asiatico, il primato spetta a Paesi emergenti come il Brasile, la Corea del Sud e l'India. Molto spam arriva anche da Russia e Moldavia, Paesi dove la legislazione non è affatto sincronizzata alla nostra e dove la deregulation in materia fa sì che ciò che da noi è considerato reato da loro sia legale. "Si tratta in molti casi di Paesi neofiti - continua Panada - che cavalcano la continua evoluzione del mercato virtuale per arricchirsi. Facendo spam nel modo giusto si possono guadagnare milioni di euro o dollari in pochi giorni. Esistono addirittura dei programmi che permettono di comprare per pochi dollari dei "disservizi" a un competitor, come il blocco totale del sito di una banca, ad esempio. Ci sono aziende in Russia e in altri Paesi specializzate in operazioni del genere".

 

In occasione dell'ultimo Black Hat, la conferenza annuale americana sulla sicurezza informatica, è stato presentato a titolo di esempio il caso di un impiegato che, licenziato dall'azienda, ha lanciato la sfida di riuscire a guadagnare 6 milioni di dollari in un mese con operazioni di spam, senza essere scoperto. Ci è riuscito, e ora si gode il bottino in qualche paradiso finanziario dove nessuno può fargli nulla. La bravura di questi maghi della rete sta infatti nell'architettare metodi di hackeraggio sempre più raffinati, rendendo quasi impossibile l'individuazione della truffa, se non ad occhi esperti. "Sono in aumento infatti gli attacchi in stile "offuscation" - spiega ancora Panada - la frode viene nascosta, criptata, resa invisibile. Per il futuro - conclude Panada - le aree di maggiore criticità in materia di sicurezza saranno il cloud-computing (l'utilizzo di risorse hardware o software distribuite in remoto) e la virtualizzazione (l'utilizzo di più server su un'unica macchina). Ma per fortuna aumentano di pari passo anche le soluzioni di security per questi ambienti".

 

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14.

PUBBLICITA' WEB

Quelle scarpe mi inseguono

Se la pubblicità fa stalking

La storia della blogger canadese Julie Matlin, perseguitato dal messaggio di un paio di calzature, e i pregi e difetti del cosiddetto "remarketing". Per salvarsi basta un clic

 

E' BASTATO cliccare su un paio di scarpe in mostra su un blasonato sito degli States: quella che sembrava una semplice sessione di e-shopping per Julie Matlin, "mommy blogger" canadese, si è trasformata in un'avventura ai limiti dello stalking virtuale. Sì, perché quel paio di scarpe (che la Matlin alla fine ha deciso di non comprare), ha continuato a perseguitare la blogger in tutti i siti internet che visitava, riproponendosi con la stessa insistenza attraverso le pubblicità nelle pagine più disparate, fossero essi siti di informazione o blog per fanatici tecnologici. Un rapido consulto del meteo? Ed ecco quelle scarpe. Uno sguardo alle foto postate da un amico su Twitpic? Ancora loro. Stessa storia su YouTube o Facebook o MySpace.

 

Partendo da questo aneddoto, raccontato dalla Matlin 1 sul suo blog, il New York Times 2 analizza un fenomeno sempre più diffuso e che genera preoccupazione su molti navigatori del web, anche in Italia. Pure nel nostro paese capita infatti che, una volta cliccato su un annuncio o su un banner, si finisca per visualizzarlo di continuo, anche se il messaggio che veicola non è di nostro interesse. Il nome tecnico di questo fenomeno è remarketing (o retargeting). In poche parole si tratta di una campagna pubblicitaria via web che punta direttamente a chi ha già interagito con un sito o con un prodotto, invitandolo a tornare di nuovo. Sul paino teorico la convenienza è evidente: se un utente sta cercando un hotel per le vacanze è probabile che visiti decine di siti diversi prima di scegliere la meta. Meglio quindi "ricordargli" che da quel sito inserzionista è già passato e che magari può valere la pena tornare.

 

Queste tipo di campagne non è una novità, ma ha subito un notevole incremento negli ultimi tempi in seguito alla discesa nel settore anche dei big della pubblicità. Un caso su tutti è quello di Google che ha lanciato il remarketing per i suoi Adsense lo scorso marzo. Curiosamente la pagina del gigante di Mountain View che spiega di che si tratta cita proprio l'esempio di un paio di scarpe.

 

Dove questo tipo di operazioni crea qualche perplessità è sul sempre delicato tasto della privacy: una pubblicità che ricorda quali scarpe hai guardato qualche giorno fa può creare fastidio, ma problemi più gravi possono sorgere quando ad essere visualizzati sono farmaci dimagranti, medicinali o altri prodotti sensibili. Basta dare un'occhiata ai commenti all'articolo del New York Times per rendersi conto di quanto questo genere di tracciamento degli interessi non sia troppo gradito dagli utenti, che in alcuni casi promettono il boicottaggio di chi usa questi sistemi di pubblicità. Il dibattito sull'efficacia di questo mezzo è aperto anche tra gli addetti ai lavori, in molti casi preoccupati di dare ai propri potenziali clienti l'idea di una persecuzione o di un interesse fin troppo invasivo.

 

In realtà il remarketing non è diverso dalle altre pubblicità mostrate online e può essere "addomesticato" usando gli stessi accorgimenti. Il tracciamento dell'utente si basa sui celebri cookies, dei file di testo che vengono salvati dal browser (il programma che si utilizza per navigare) e conservano memoria dei siti visitati, i login e le password. Questo tipo di tracciamento si basa solo sul browser e non è in alcun modo associato al nome o alle generalità della persona: basta cancellare i cookies (operazione eseguibile dalle opzioni dei browser o con programmi appositi) per eliminare ogni effetto del remarketing. Insomma: con un click le scarpe hanno cominciato lo stalking e con un click lo cesseranno.

 

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15.

Da IK8JZK Ruggero  Billeri Napoli

 

La meraviglia delle celle fotovoltaiche

 

La natura ci ha dato un minerale abbondante in natura " il silicio" e con questo minerale qualche scienziato ha scoperto le sue propietà.Cioè se disposto in modo appropiato questo minerale se esposto all'energia radiante della luce esso è in grado di generare corrente continua con due polarità distinte e separate. Lo scrivente conosce questo minerale fin dalla metà degli anni 60 e cioè fin da quando ero inquadrato nel quarto reggimento di artiglieria contraerea di stanza nella città di Mantova e fra le altre cose dovevo istruire dei soldati alla guida di pesanti autocarri a cui erano agganciati cannoni controaerei (carrellabili) 90/50 il tutto avveniva in uno spazio riservato ad un'aereoclub. Nell'area esisteva anche un'alto traliccio su cui era montata un'antenna per collegare in fonia il quarto reggimento c.a con l'aeroporto di Villafranca (VR) per l'aereocooperazione

Mi fu dato l'incarico di salire su quel traliccio per verificare la funzionalità della luce notturna alla sommità del traliccio che avrebbe dovuto accendersi all'imbrunire per segnalare la presenza dell'alto traliccio. Sulla sommità del traliccio vi era montato un piccolo pannello solare di produzione francese che aveva il compito durante l'irraggiamento solare e con la corrente prodotta di tenere eccitato un relè e durante le ore notturne detta eccitazione veniva a mancare per mancanza di luce commutando così i contatti del relè affinchè potessero accendere la luce crepuscolare, alle prime ore del giorno avveniva il processo inverso. Avendo visto l'immagine sul numero arretrato del Radiogiornale del grande centro termodinamico solare "Archimede" di Priolo si nota che:

sono degli specchi ustori concavi come

quelli che ideò il grande saggio greco nel 212 a.C. disposti in fila come un filare di viti che ci danno il prezioso nettare e che anche queste hanno bisogno dell'irraggiamento solare per produrre un buon vino. Nel centro termodinamico di Priolo si nota che i flari di specchi concavi sono montati su piani convessi ed un meccanismo d'inseguimento fa ruotare questi piani convessi affinchè i raggi solari impattino

 perpendicolarmente il punto di fuoco dello specchio concavo in modo da dirigere tutto il calore nei tubi dove scorre un particolare liquido atto a diventare vapore per far girare le turbine di un generatore. Nota nel Sud della Francia esiste una fonderia solare, giganti specchi concavi vengono fatti ruotare meccanicamente in modo automaticp affinchè rimangano sempre puntati in un unico punto  cioè dove c'è il crogiuolo e qui metalli ferrosi vengono fusi data la notevole temperatura che si genera. Ritornando al fotovoltaico,

per chi avesse intenzione di installare un impianto fotovoltaico vi è da tenere presente che come già detto i pannelli solari danno tensione continua ed in casa la maggior parte degli organi utilizzatori funzionano in corrente alternata ed in base alla potenza elettrica assorbita bisogna installare anche batterie di accumulatori che vengono caricate durante l'irraggiamento solare per fornire tensione all'inverter

durante le ore notturne e diurne questa ultima apparecchiatura rende alternata la tensione continua fornita dagli accumulatori e quindi dalle celle fotovoltaiche.

Nota tecnica: da esperienze fatte risulta che: la resistenza inversa delle celle fotovoltaiche è piuttosto elevata e di conseguenza le batterie in tampone connesse alle celle fotovoltaiche non hanno la possibilità di scaricarsi attraverso i panelli solari.

 

Cordiali saluti ai lettori del Radiogiornale

 

Da ik8jzk Ruggero Billeri Napoli

 

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16

Da: Giuseppe Misuri

 

Nuovo Coordinatore Reti Digitali CISAR

 

 

Ciao Paolo,

 

Se è possibile ti chiedo gentilmente la pubblicazione su Radiogiornale della seguente notizia.

Grazie

 

73

Giuseppe Misuri IW5CGM

 

" Renzo Rossi IW0SAB alla guida dei sistemi digitali CISAR"

 

 

Informiamo che, con delibera del 25.08.2010, il Consiglio Direttivo Nazionale  ha nominato il nuovo Coordinatore Nazionale Sistemi Digitali CISAR, affidando tale incarico al socio della sezione di Gubbio, Renzo Rossi IW0SAB. Tale scelta, derivante dalla notevole professionalità, competenza ed impegno dimostrati in questi anni da Renzo, è frutto anche dei grandi risultati raggiunti nei sistemi e reti digitali dalla nostra associazione, che oggi, grazie a tutto il team wi-fi Cisar, sono interconnessi anche  alle reti europee austriaca e tedesca: unica realtà nell' Italia radioamatoriale odierna all'avanguardia su tutti..Un ringraziamento a Giorgio IW3IBG, già Segretario Nazionale e precedente coordinatore , per l'impegno profuso fino ad oggi, che ha permesso l'ideazione, la nascita e la realizzazione della rete odierna, e che da adesso svilupperà i sistemi telematici a livello software. Congratulandoci con Renzo IW0SAB, gli porgiamo i nostri migliori auguri di buona attività, sicuri dei grandi risultati che otterremo guidati dalle proprie grandi conoscenze e disponibilità, tutto ciò con  lo spirito giusto: quello di gruppo...quello CISAR.

 

Giuseppe IW5CGM

 

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17.

Da: ik0zcw Alberto [ik0zcw@virgilio.it]

 

Segnalazione disturbi Link Nazionale

 

      In relazione ad eventuali disturbi provocati volontariamente, in particolare sulle frequenze del Link Nazionale, si fa presente che l'Associazione ed il comitato dei tecnici del link sono sempre presenti a monitorare i sistemi, anche attraverso la nuova telemetria digitale, di recente installata su diversi ponti della rete.

 

      Di concerto con le autorità competenti, si stanno attuando tutte le misure necessarie a colpire duramente ogni azione di disturbo, a tutela della libera espressione di tutti i radioamatori e del sistema Link.

 

 

      E' stato contestualmente attivato l'indirizzo disturbi-link@cisar.it    al quale viene richiesto a tutti i Radioamatori di inviare le proprie segnalazioni riguardo eventuali fonti di disturbo di cui fossero a conoscenza o che ascoltassero in diretta.

      ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

      Premesso che tutti i Radioamatori sono caldamente invitati a rispettare le seguenti regole di condotta:

 

        a.. Ignorare tassativamente e nel modo più assoluto ogni forma di disturbo ed ancor di più qualsiasi provocazione ascoltata in radio

        a.. Evitare qualsiasi polemica gratuita ed adoperare un linguaggio consono

        a.. Fornire sempre il proprio indicativo e non rispondere a stazioni che commentano o parlano senza identificarsi

        a.. Lasciare il corretto spazio di qualche secondo tra le comunicazioni

        a.. Passare sempre la parola ad un'altra stazione alla fine della propria comunicazione, onde evitare disguidi ed accavallamenti

        a.. Evitare di chiedere controlli di modulazione, "prove di transito", prove apparati, etc... ricordate sempre che state impegnando un link di decine di ripetitori in tutta Italia e non è sicuramente il luogo adatto a questi test che andrebbero effettuati in diretta o su ponti locali, per poter avere risposte attendibili

      Coloro che ascoltano situazioni di interferenza dovrebbero fare "reverse" sul proprio apparato ed in caso di ricezione in diretta della stazione disturbante sono invitati a acrivere a tale indirizzo il segnale ricevuto, il tipo di antenna/apparato, la propria posizione (il più precisamente possibile, con coordinate e/o locatore), il puntamento in gradi dell'antenna, se trattasi di direttiva ed ogni altro elemento utile di cui dovessero essere a conoscenza.

 

      Tutte le segnalazioni verranno attentamente vagliate e verificate, integrando eventualmente quanto verrà segnalato alle autorità, le quali sono già allertate e collaborano attivamente alla ricerca dei colpevoli, alcuni dei quali sono già stati individuati con successo.

 

      Segnalazioni anonime, palesemente false ed ogni altra email non pertinente, verranno ignorate ed al caso passate anch'esse alle autorità per gli accertamenti del caso.

    

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18.

Da: it9lnd@libero.it

 

 European Radioamateur Association

 

   Caro Paolo,

  con la presente desidero che venga pubblicato su RADIOGIORNALE il seguente testo.

  Ciò permetterà ai tuoi lettori di far conoscere una realtà associativa quale è la E.R.A. e soprattutto i servizi che essa offre ai consoci.

  Ringraziandoti anticipatamente, ti invio i miei personali saluti.

 

 

La E.R.A.-European Radioamateur Association prosegue nella sua attività di sviluppo su tutto il territorio nazionale .

Ai propri soci offre in particolare :

a.. di usufruire del servizio QSL –Bureau ,e quindi ricezione ed invio delle QSL di conferma attraverso il Bureau internazionale della IARU

    questo servizio è stato attivato con un accordo  con l’ARI ed è già operativo;

 

      a.. di svolgere attività di Protezione Civile nel settore delle radiocomunicazioni  in emergenza.

 

    L’ERA è infatti parte integrante del R.N.R.E. il raggruppamento nazionale iscritto nella Consulta Nazionale del Volontariato presso il Dipartimento Nazionale ,e questo permette in grado di attivazioni nazionali di usufruire dei benefici di legge previsti per i propri volontari,e di utilizzare le nuove tecniche di trasmissione in emergenza

 

    Rivolgiamo quindi un invito a tutti coloro che vogliono entrare a fare parte della nostra associazione di:

 

      a.. iscriversi alla sezione più vicina alla sua residenza

      b.. oppure dare vita insieme ad altri soci ad una nuova sezione nella propria città

    per informazioni visitate i nostri siti:

 

   www.eraradioamateurs.eu

  www.associazione-era.it

   www.rnre.eu

 

oppure contattateci ai numeri:

>tel.  3333670190        3342159529      0916479143     it9lnd@libero.it     it9lnd@eraradioamateurs.eu

 

>73 de it9lnd Marcello Vella Presidente E.R.A.

 

 

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19..

Da: Aldo Rossi I0BYR

 

Silent key I0DTK

 

 

      Ciao Paolo, ti sarei grato se potessi publicare sul prossimo numero del Radiogiornale la notizia della scomparsa dell'amico OM Corrado  ( I0DTK )

 

      Il giorno 2 luglio 2010 all'età di 67 anni  per un male inguaribile e a solo pochi giorni dalla scoperta il grande amico e radioamatore  ( I0DTK )  già  IS0DTK.

      E DECEDUTO NELLA SUA ABITAZIONE DI CAPRANICA (VT)

      Un  OM tutto in maiuscolo ,un grande radiotelegrafista e UN UOMO DI RARISSIMA ONESTA, Rispettoso di tutte le regole e di tutti E PER CHI VOLESSE SAPERNE DI PIU  basta visitare il suo sito (  www.i0dtk.it  ) 

      Per  i famigliari e per coloro che avevano avuto il piacere di averlo conosciuto e stata un perdita indimenticabile  anche perchè appena andato in pensione dopo una lunga attività SENZA AVER AVUTO LA SODDISFAZIONE DI POTERSELA GODERE.

      Attività lavorativa trascorsa prevalentamente all'estero perchè la sua laurea Ingegneria meccanica navale e la conoscenza di molte lingue compreso il Russo e L'Arabo, francese, Inglese , Tedesco e Spagnolo era richiestissimo da tante grande aziende a livello internazionale.

      Che DIO l'abbia accolto fra gli onesti per il giusto eterno riposo.

 

      Aldo  I0BYR

 

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20.

ANNUNCI RADIOAMATORIALI

 

_ Da: Vincenzo [iradiom@hotmail.com]

 

Per cessata attività OM ho disponibile tutto il materiale rimastomi:

 

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- Ventola assiale 12 V. 8x8;

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- Stock di manopole di varie dimensioni;

- Modem ADSL D-Link 302T

- Pistola a spruzzo elettrica DECA JET1, ideale per lavori di bricolage e verniciature, completa di 2 ugelli in metallo uno già montato da 0,7 mm e l'altro ancora imballato da 0,4 mm. La pistola è stata usata una sola volta per prova, quindi è pari al nuovo, completa di tutti gli accessori in dotazione manuale e imballata, prezzo 50 euro.

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Per contatti iradiom@hotmail .com oppure 349/6757630, grazie e 73 de enzo ik7wpg

 

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Da: iret.friuli@libero.it

 

 

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- G.1/120 solid state p.a. amplifier Geloso S.p.A.-Milano , personalmente mai utilizzato. [30 euro]

 

- U.S. cable fault locator detector James G.Biddle Co. - Philadelphia 7 P.A.  [70 euro]

 

- microfono Philips type LBB 3058/02, completo di scheda Philips type LBB 3160/00, personalmente mai utilizzato, ecc. [5 euro]

 

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Esamino anche eventuali permute (preferibilmente con materiale radio surplus).

 

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Esamino ed eventualmente ritiro (anche in stock) vecchio materiale radio ricevente, trasmittente, ricetrasmittente, ex militare, surplus, accessori, antenne, manuali, strumenti, oggetti particolari, ecc. Contattatemi e valuteremo insieme ciò che disponete.

 

Annuncio sempre valido.

 

NON sono graditi sms per informazioni o contrattazioni riguardanti il materiale di cui sopra.

 

NON rispondo a telefonate con numeri anonimi o non visibili.

 

 

IW3 SID - Andrea tel. [+39] 3474907504 (ore pomeridiane)

e-mail: iret.friuli@libero.it

 

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Da: Alfredo IK7JWX [ik7jwx2003@yahoo.it]

 

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21.

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